Il maneglia 2015

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Comune di Citerna Pro Loco Fighille

DOGANA PONTIFICIA FIGHILLE

piccolomuseo centro arte contemporanea - fighille

2015

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Il presente volume raccoglie i lavori realizzati da Enzo Maneglia per il blog www.fighillearte.com nel periodo ottobre 2014settembre 2015. La distribuzione del presente volume è gratuita.

2015 – Associazione Turistica Pro Loco Fighille Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente volume puo’ essere riprodotta o trasmessa, salvo in caso di recensioni, senza il preventivo consenso dell’Associazione Turistica Pro Loco Fighille.

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UN DOPPIO FILO D’ACCIAIO

Il rapporto fra Fighille ed Enzo Maneglia appare ormai indissolubile, legato a doppio filo d’acciaio dalla stima ed amicizia consolidatasi in questi quattro anni di lavoro assieme. La collaborazione con questo grande umorista riminese è motivo di vanto per la nostra associazione perché ci ha permesso di sviluppare quel progetto culturale che, nato con la ProLoco all’alba del nuovo millennio, ha portato il nome di Fighille fino alla ribalta nazionale con l’eco delle nostre iniziative diffuso ovunque, ben oltre gli angusti confini della valle del Tevere. In tutto questo Maneglia è stato un compagno di viaggio prezioso e instancabile, sempre pronto a sottolineare, con la sua arguzia ed il suo fine e garbato umorismo, la quotidianità che ci circonda, spesso triste e angosciante. Con il suo tratto leggero e sottile Maneglia è riuscito, quasi sempre, a rendere questa quotidianità meno amara e a farci iniziare la settimana con un sorriso. Le sue vignette del lunedi’ sono un soffio di vento leggero che allevia, per un attimo, i pensieri dell’oggi e che ci aiuta a guardare con piu’ ottimismo al domani. Di tutto questo gli siamo grati. Questa lunga strada percorsa insieme speriamo che sia solo all’inizio. Guardando avanti non ne vogliamo vedere la fine.

Alessandra Ganganelli Presidente ProLoco Fighille

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LE MANEGLIATE Un rapporto proficuo Sono già passati quattro anni da quando “Man”, al secolo Maneglia, incontrò Fighille e il PiccoloMuseo ospitò i suoi lavori. Da allora l'artista ha mantenuto un rapporto costante con la Pro Loco e, ogni settimana, senza soluzione di continuità, ha spedito, tramite internet, una vignetta o una folata di spilli poi puntualmente pubblicata sul relativo blog. Tali lavori sono fioriti liberi, pura creatività, nei campi della politica, dell'attualità, nei prati del pensiero che pensa senza le briglie della consuetudine, dei benpensanti. E altrettanto puntualmente, ogni anno, i disegni dell'umorista sono stati raccolti in eleganti raccolte perché non vadano a perdersi insabbiati nel tempo. “Man” è tra i più qualificati autori in questo versante dell'arte capace di regalare imprevedibili quanto piacevoli vacanze della mente. I mezzibusti All'inizio, cioè anni or sono, i cassonetti di “Man” erano tutti tandem, cioè biposto, poi gli occupanti, come due galli in un pollaio, cominciarono a spintonarsi, quindi l'autore risolse di collaudare i nuovi cassonetti monoposto o bidoni, con un solo titolare per battute, improvvisazioni, battibecchi più liberi, agili, sempre levitanti sulla brezza del sorriso. Ma, viene da chiedersi, perché proprio questi contenitori? Maneglia li adottò all'epoca in cui essi comparvero allineati a lato delle strade, negli slarghi, nelle piazzole, nuovo decoro della città, dal fiato indecoroso, pesante. Allora era di moda il consumismo dell'usa e getta. L'umorista, in anticipo nel corso della storia, li disegnò per conferirvi alcuni personaggi famosi, per 'rottamarli', ma non solo, anche per incrinare le loro aureole di notorietà, guardarli senza fare la riverenza, metterli alla berlina.

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Oggi tali cassonetti sono attraenti, eleganti, di vari colori anche politici e i protagonisti che vi siedono dentro emergono come mezzibusti. Una parola soltanto, una smorfia, un gesto, uno sberleffo possono illustrare una scena con luci nuove, considerandola da prospettive non convenzionali. Penso alla vignetta dedicata alle “Juncker-bellerie”. Le figure, disegnate e dipinte ad opera della bizzarria e della feconda fantasia di “Man” sembra si distacchino sullo stagno della chiarezza patinata e vivano la dimensione del tutto tondo. La scenetta ha i rimbalzi dal reale al surreale, dalla critica acuta al gioco, dal rispettoso dissenso alla sculacciata. Il tutto è detto con un disegno che muove il sorriso ora benevolo, ora amarognolo. I cassonetti appaiono eleganti, d'altronde alludono agli scranni che abbracciano deretani onorevoli nella sede della Comunità Europea. Juncker è in assetto di guerra, corazzato con tanto di elmetto e matita rossa e blu, Renzi, dall'aria trastullona, stringe nelle mani le cordicelle di due palloncini che, per il colore e le stelle d'oro, ricordano la bandiera dell'Unione. Questi personaggi, dopo aver guidato fino a lassù i loro monoposto con le ruote, così visti, così interpretati, si affrontano in singolar tenzone, ma nessuno dei due perde la pugna. Chi ci rimette è sempre Pantalone. Da pagina a pagina Il vasto campo dell'attualità è fertile di stimoli per lo specchio deformante dell'umorista, le cui frecciate non sono devastanti e sprezzanti come spesso lo sono quelle dalla satira, sono “spilli”, che irritano mentre provocano il solletico, fanno fare acrobazie al pensiero mentre veleggiano nel buon umore. I lavori di “Man”, scherzi vestiti a festa, si riconoscono subito nella schiera degli umoristi, non avrebbero bisogno della firma. Sono scherzi in quanto giocosi, colpiscono aspetti nuovi, inediti, prendono per il naso, tirano le orecchie. Un discorso a sé merita il vestito, inteso come disegno. Questo autore è un disegnatore di talento, versatile.

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“Il ritorno di Marco, Paolo e Luca” - formato 50x70 - Tecnica mista Maneglia reinterpreta il romanzo “La notte passò lenta” dello scrittore Amos Cartabia

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La sua matita crea e dà vita a figure con facilità. Disegna come respira e mangia, in modo spontaneo. Il tratto si distingue per eleganza, evita inutili orpelli, scocca la battuta con la sorpresa. Il mondo dei cassonettari è stata una bella invenzione. In esso tutti possono avere cittadinanza, in bilico tra il podio e lo smaltimento. Sfogliando le pagine del catalogo si passa, di settimana in settimana, da palo in frasca e, con piacere, ci lasciamo prendere per mano dall'umorista per rivivere molti motivi di questo 2015. Ecco, allora, Matteo che tiene in pugno le minoranze del PD. La domanda è: “In quello di sinistra o in quello di destra?”. Tra i cassonetti o in essi, con certi pupazzi che stupiscono per serietà, incontriamo ora la mafia capitale, altro colpo per spingere l'Italia alla deriva, ora la riforma della s(q)uola. Viene da pensare che, mentre la nostra bella barca sta andando a fondo, il Carnevale a Montecitorio dura tutto l'anno. Ogni tanto i cassonetti non ce la fanno più a reggere tanto malaffare, si liberano degli occupanti, attaccano la spina e fanno la ricarica. E talvolta l'intera pagina è occupata dal ritratto- caricatura di un personaggio al vertice dell'importanza, come Mattarella, Marchionne, Tsipras. Sembrano più veri visti dalla matita di “Man”, che dal vivo.

Franco Ruinetti

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BOSCHI 1881 SRL www.boschi1881.it info@boschi1881.it

Finito di stampare nel mese di Settembre 2015 presso DIGITAL BOOK s.r.l. - CittĂ di Castello (PG)

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