Fanza sampdoria verona marzo 2014

Dagli anni piĂš belli per sempre fratelli!

Per noi Fieri Fossato, il gemellaggio con i tifosi del Verona, è stato una parte importante della nostra storia e oggi, alla soglia dei nostri primi

quindici anni, siamo felici di festeggiare l’ennesima giornata con i butei; un’occasione in più per vivere uno splendido weekend con ragazzi che abbiamo conosciuto nel nostro cammino e con i quali vogliamo condividere ancora tanti momenti di pura aggregazione e fratellanza.

Tutto è iniziato quando, dopo la nascita del nostro gruppo, in occasione delle prime trasferte a Verona abbiamo potuto instaurare le prime amicizie personali con i Fratelli Gialloblu e poi, col tempo, le amicizie si sono allargate coinvolgendo i gruppi fino ad arrivare, ad oggi, ad avere uno splendido rapporto con tutta la tifoseria organizzata veronese.

Ogni anno le occasioni per incontrarci sono tante: feste, partite, memorial, ma quando le nostre squadre si incontrano l’avvenimento è sempre speciale.

La presenza dei tifosi scaligeri a Genova è sempre numerosa e come sempre ci darà l’occasione di fare nuove conoscenze e vivere insieme le tante iniziative che saranno organizzate per festeggiare l’evento.

Un gemellaggio che si rispetti, comunque, va vissuto tutto l’anno e quindi, al di là degli incontri tra Sampdoria e Verona, durante l’anno cogliamo tutte le occasioni possibili per incontrarci e passare un po’ di tempo insieme.

I ragazzi di Verona spesso vengono a trovarci per assistere con noi alle partite della Samp e noi, negli anni, siamo sempre stati invitati a prendere parte alle feste della Curva, ai Memorial in onore del Pacio e del Campa, alla festa per i trent’anni dell’Inferno Gialloblu e a molte altre iniziative della tifoseria dell’Hellas.

Oggi è senz’altro un giorno speciale, perché dopo tanto tempo le nostre squadre si incontrano nuovamente nella massima serie, proprio la categoria che tante gioie dava ad entrambe le tifoserie quando il gemellaggio tra i tifosi della Sampdoria e del Verona ebbe origine. Siamo felici di poter vivere ancora una partita per noi così importante all’interno del palcoscenico della serie A, una scena che spetta ad entrambe le tifoserie e che ci auguriamo possa sempre vederci insieme.

Ora non ci resta che vivere questa splendida giornata e godercela al massimo, certi che comunque vada, sarà sempre un successo.

Benvenuti Butei! Che la festa abbia inizio!

Aria nuova Qualche giorno fa abbiamo appreso della risoluzione del contratto dell'ormai ex D.G. Rinaldo Sagramola, decisione che da tempo auspicavamo e che, finalmente, è stata ratificata.

Più volte in questi mesi abbiamo criticato l'operato dell'ex dirigente, reo a nostro modo di vedere di non avere le prerogative adatte per ricoprire un ruolo così delicato e strategico all'interno dell'U.C. Sampdoria.

Scarse attitudini che tutti ricorderanno essere emerse in varie occasioni, la più evidente delle quali in occasione di un'intervista rilasciata ad inizio campionato dove dichiarò che la Sampdoria aveva il 30% di possibilità di retrocedere. Quella dichiarazione fu piuttosto sconcertante, soprattutto perchè rilasciata in un momento in cui l'ambiente non era dei più sereni ma anzi, aleggiava una certa preoccupazione dopo una campagna acquisti estiva discutibile in cui proprio l'ex Direttore aveva svolto un ruolo importante.

Questi sono solo alcuni esempi dei tanti errori fatti da Sagramola, per questo accogliamo favorevolmente la decisione del Presidente Garrone di rimuoverlo dal proprio incarico.

Dopo la scelta di esonerare Rossi e di affidare la panchina a Mihajlovic, siamo convinti che anche questa decisione non possa che fare il bene della Sampdoria e confidiamo che possa portare gli stessi benefici che ha scaturito l'avvicendamento dell'allenatore.

La società sta pian piano rimediando ai tanti errori fatti in questi ultimi anni, allontanando le persone incapaci di svolgere il proprio compito in maniera soddisfacente.

Come in occasione del mister, auspichiamo che la società scelga con ponderazione il successore di Sagramola affidandosi a una persona competente che possa finalmente portare una certa continuità a livello dirigenziale.

Troppi volti si sono avvicendati in Corte Lambruschini negli ultimi anni e questo non ha permesso un lavoro di programmazione a lunga scadenza: si è vissuto sempre alla giornata, col dirigente di turno proteso quasi esclusivamente a rimediare agli scempi dei predecessori.

La strada tracciata sembrerebbe quella giusta: ora si tratta solo di continuare a percorrerla, evitando pericolose “deviazioni” che la renderebbero nuovamente tortuosa.

Ultras e patria potestà In un periodo in cui si parla ogni giorno di vietare gli striscioni e i cori considerati discriminatori e in cui si chiede ai tifosi di abbassare i toni nella manifestazione della propria opinione all’interno degli stadi, un rappresentante dello stato, quale il questore di Verona Dott. Danilo Gagliardi rilascia alle televisioni una dichiarazione molto forte che pubblichiamo di seguito nella sua parte saliente: “NELLE ULTIME PARTITE ABBIAMO DOCUMENTATO UN FENOMENO PARTICOLARMENTE SCONCERTANTE: PERSONE DI 40/45 ANNI IN STATO DI EBBREZZA ALCOLICA, CHE INVEIVANO CONTRO LA POLIZIA, CON IN MANO UN BOCCALE DI BIRRA E NELL’ALTRA LA

MANO DEL FIGLIO DI 6/7ANNI. MI IMPEGNO A OPERARE NEI CONFRONTI DI QUESTE PERSONE, AFFINCHÈ VENGANO DENUNZIATE E AFFINCHÈ VENGA TOLTA LORO LA PATRIA POTESTÀ”.

Le dichiarazioni del Questore si riferivano ad informazioni raccolte nei confronti dei tifosi del Verona e al di là del rapporto inscindibile che ci lega ai butei, decidiamo di dire la nostra perché reputiamo che frasi del genere colpiscano tutto il movimento Ultras e vadano a toccare una questione così delicata da non poter essere ignorata.

Già in passato con i fatti dello Juventus Stadium, dove i bambini chiamati dalla società per coprire i vuoti lasciati dai tifosi ai quali era stata chiusa la curva, avevano insultato il portiere avversario, erano stati chiamati in causa gli ultras come esempio negativo di genitori in grado di rovinare i figli e le future generazioni.

A questo proposito viene da porsi alcune domande: innanzitutto siamo proprio certi che un padre vada valutato in base ad eventuali singoli eventi, tralasciando magari i sacrifici che lo stesso ogni giorno è chiamato a sostenere per dare al figlio una vita dignitosa e la possibilità di un’istruzione che gli garantisca un futuro?

Il mestiere di padre è un mestiere difficile, ogni giorno possono commettersi errori, più o meno gravi, ma anche nei casi più gravi non si è mai arrivati a mettere in dubbio la patria potestà.

Non è mai stato tolto il diritto di essere padre a criminali facenti parte della criminalità organizzata, non è mai stata tolta a genitori che delinquono abitualmente o che magari non si curano minimamente dei propri figli e della loro educazione, ma in forza della loro stabilità finanziaria vengono considerati idonei ad essere genitori.

Tutti i genitori hanno commesso errori, ma non è forse nella vita quotidiana che deve essere valutata l’azione di un padre o di una madre?

Non esprimiamo giudizi sui fatti nello specifico, perché non abbiamo visto e non vedremo mai le immagini a disposizione della questura, pensiamo solo che quando si affronta un tema delicato come quello dell’amore per i propri figli e del rapporto che lega un padre al proprio bambino, sarebbe necessario mantenere un atteggiamento meno netto e più cauto.

Ci piacerebbe insomma che chi accusa gli ultras ogni volta che uno sfottò non piace al palazzo, non pensasse di potersi rifare sui tifosi in maniera indiscriminata, accusandoli di ogni nefandezza e addirittura rifacendosi sulla loro vita privata e sui loro affetti.

Un padre non si giudica per come vive lo stadio, ma per le prospettive di una vita migliore che ogni giorno cerca di costruire per i propri figli.

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