Fanza sampdoria inter aprile 2014

L’importanza di non mollare proprio adesso

In queste ultime giornate il nostro impegno è stato rivolto ad un progetto ambizioso quanto importante, quello di promuovere l’aggregazione e la massima partecipazione tra i tifosi che, come noi, vogliono vivere la propria passione per i colori Blucerchiati nel rispetto della storia e della libertà di tifo.

Per troppo tempo le politiche di disgregazione dei signori del calcio moderno hanno impoverito la vita dei tifosi; repressione e cieca sudditanza al popolo delle pay tv hanno cercato di cancellare le tradizioni del tifo, riti e consuetudini che avevano reso meraviglioso

il nostro sport e che se dovessero perdersi definitivamente renderebbero il calcio un vuoto contenitore di intrattenimento senza più cuore ne passione.

Gli stadi negli ultimi anni hanno visto scomparire, oltre ad un numero sempre crescente di spettatori, megafoni, tamburi ed ogni altra spontanea manifestazione di tifo. In alcuni stadi le società e gli sponsor pagano per allestire le coreografie e al tifoso non serve altro che presentarsi allo stadio all’ultimo momento e sorbirsi quello che altri hanno ideato; il tifoso come strumento, come parte non attiva dello spettacolo, tutto il contrario di quello che accadeva negli anni d’oro del calcio in Italia.

In attesa delle sempre sbandierate riforme che dovrebbero riportare un po’ di normalità nel calcio italiano, andando a riparare i danni di anni di “tessera” e limitazioni, abbiamo voluto fare qualcosa di concreto per ritornare al vecchio spirito che reputiamo essere alla base dell’essere tifosi.

Per questo abbiamo organizzato, nelle ultime due partite, alcune iniziative che invitavano i tifosi blucerchiati a condividere il prepartita insieme, festosamente orgogliosi del nostro modo di essere e dei nostri colori. A giudicare dal successo che abbiamo ottenuto, evidentemente, non eravamo gli unici a sentire il bisogno di tornare a vivere la partita in maniera speciale e al fianco della gente che vuole vivere il calcio come noi; tanti hanno messo da parte il torpore e il rincoglionimento che vorrebbero imporci, per ritornare ad essere protagonisti del proprio modo di tifare. Con la musica dei Fedelissimi e con i nostri banchetti, la gente ha riscoperto che allo stadio si può arrivare anche un po’ prima, per parlare, bere una birra e divertirsi insieme, facendo bolgia e dandosi reciprocamente la carica in vista della partita.

Ovviamente tutte le attività sono state la molla per rivitalizzare l’aggregazione tra noi tifosi, ma non dobbiamo dimenticare che l’entusiasmo dobbiamo mettercelo tutti e farlo ogni domenica, indipendentemente dall’organizzazione o meno di eventi da parte dei gruppi. Detto questo, mollare proprio adesso sarebbe un errore; i benefici di queste giornate insieme si sono visti allo stadio dove, non dimentichiamo, più passione trasmettiamo alla squadra in campo, meglio essa gioca e giocherà sempre.

Non vi diremo quali saranno le prossime iniziative che saranno organizzate sotto la Sud, ma vi assicuriamo che il nostro obiettivo

non è quello di fermarci, anzi, semmai è quello di rilanciare.

Cercheremo di studiare cose sempre diverse, iniziative che ci portino ad essere sempre di più e che ci consentano di dare solidità a quelli che sono i nostri sogni e i sogni di chi la pensa come noi.

Non c’è alternativa per difendere i tifosi e i valori storici del tifo, se non quella di aggregare e vivere insieme la nostra passione: questo è quello che vorrebbero toglierci, questo è quello per cui combatteremo!

Oggi più di ieri…..Non la smetteremo mai!

Un sabato Ternano!

Il rapporto di amicizia che lega noi Fieri Fossato ai ragazzi di Terni risale ai primi anni di vita nel nostro club, quando si sono create le basi per un'amicizia portata poi avanti nel corso degli anni nelle tante occasioni nelle quali siamo stati loro ospiti e viceversa.

Un rapporto, come detto, di amicizia e di stima reciproca che, anche in periodi dove ci sono state meno occasioni di incontrarsi, non è mai venuto meno e che ora più che mai si sta rinsaldando.

Sabato scorso infatti alcuni ragazzi del gruppo hanno organizzato due macchinate alla volta di Terni per incontrare i ragazzi della Curva Nord e per assistere con loro in curva alla partita interna contro il Cesena.

Dopo essere partiti all'alba, arriviamo intorno alle 10.30 a Terni dove ad attenderci ci sono i ragazzi che ci portano presso la loro sede: per noi è la prima volta che visitiamo il loro club e subito notiamo tante somiglianze col nostro.

L'accoglienza dei ternani è eccezionale come sempre e, tra una birra e l'altra, ci si confronta fin da subito sui temi caldi del panorama ultras e sulle problematiche portate dalla tessera del tifoso e dai mille divieti imposti a scopo repressivo.

Si discute, si scambiano punti di vista e spesso ci si trova a condividere gli stessi pensieri e lo stesso modo di vivere il nostro mondo, soprattutto in un periodo duro come questo dove la

repressione la fa da padrone e dove chi ha fatto la scelta come noi di non tesserarsi sta rinunciando gioco forza alla quintessenza dell'essere ultras: la trasferta.

Passata un'oretta al club, si parte alla volta del bar dello stadio dove i ragazzi sono soliti passare il pre-partita: qui incontriamo una seconda parte di membri del gruppo e tanti vecchi amici che da un po' di tempo non vedevamo.

Il pre-partita è intenso e scorre veloce e ad un certo punto arriva il momento piÚ emozionante: ci raduniamo infatti tutti insieme davanti al bar e si parte tutti in corteo direzione Curva Nord tra cori e sbandierate.

Dentro il settore il tifo e incessante e la Curva si dimostra davvero compatta, cantando ininterrottamente e sostenendo la squadra senza sosta nonostante la partita sia stregata e purtroppo termini con un risultato negativo e bugiardo. Proprio verso la fine della partita, la Curva ci dedica un bellissimo coro, regalandoci emozioni che solo situazioni come queste sanno dare e riempiendoci di grande orgoglio.

Finita la partita si ritorna al bar e da lĂŹ ci dirigiamo nuovamente verso il loro club dove, dopo un'ottima cena, arriva purtroppo il momento di rientrare a Genova.

Prima della partenza doniamo ai ragazzi una nostra sciarpa che immediatamente viene appesa al muro del loro club: un gesto veramente importante che abbiamo particolarmente apprezzato.

Ci si saluta, promettendoci di rivedersi quanto prima e di continuare a portare avanti questo rapporto con l'intento di renderlo ancora piĂš intenso e solido col passare del tempo.

Una giornata davvero speciale, passata insieme ad amici veri coi quali condividiamo tante idee e la stessa fermezza nell'opporci alla tessera del tifoso e allo schifo del calcio moderno.

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