Di quanto calerà ancora il prezzo del petrolio? Dall’inizio di giugno 2014 il prezzo del petrolio è calato di circa il 35%. Gli operatori del settore hanno atteso con trepidazione la decisione del Ministro del petrolio dei Paesi OPEC se e come tagliarne la produzione per scongiurare un ulteriore calo dei prezzi. E invece, a sorpresa, il vertice del 27 novembre 2014 si è concluso con la decisione di lasciare invariata la produzione petrolifera. Già in sede di trattativa l’Arabia Saudita ed altri Paesi del Golfo aderenti all’OPEC avevano lasciato intendere che non avrebbero votato a favore di una riduzione della produzione di greggio. Altri Paesi OPEC – Venezuela, Iran e Iraq – premevano per un taglio della produzione poiché il prezzo basso del petrolio è la causa delle continue ripercussioni negative sulla loro già debole economia. Un’altra volta ancora si è capito che molteplici e differenti sono gli interessi dei singoli Paesi OPEC e che l’Arabia Saudita, il produttore di greggio più significativo tra tutti i Paesi OPEC, ha la maggior voce in capitolo. Arabia Saudita ed altri Paesi del Go lfo dispongono di sufficienti riserve monetarie per sopportare, a lungo, un minore prezzo del greggio. Per altri Paesi OPEC tra cui Iran, Iraq e Venezuela il persistere di minori entrate avrebbe ripercussioni estremamente negative: non riuscirebbero più a pareggiare i bilanci!
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Prezzo del petrolio (Brent) giugno - novembre 2014 120
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Fonte: US Energy Information Administration
Quali sono i motivi che hanno portato alla caduta dei prezzi del greggio e perché l’OPEC non fa nulla per contrastare il trend al ribasso?