“Furore in Russia” è il furore disperato di chi, in guerra, deve uccidere – pur contro le proprie convinzioni – per non essere ucciso.
Al centro della trama si erge la figura di un ufficiale triestino, il capitano Fabio Lenzi, bella, stupenda figura di uomo e di soldato.
Un romanzo, che ha inizio nei giorni terribili della ritirata del 1943 nella steppa sovietica, che reca il proprio contributo a quella che deve essere la necessaria conoscenza sul terreno psicologico, civile e soprattutto umano, di quel capitolo della seconda guerra mondiale che per noi italiani fu il più doloroso.
Posto d’onore al Premio Bancarella 1964