l'Industria Meccanica 731 - numero 3 2022

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All’interno: Listino prezzi materiali di interesse per la meccanica varia n. 773 - Costo orario medio dell’operaio n. 28 - Rilevazioni statistiche prestazioni di personale gennaio 2022 Poste Italiane S.p.A.Spedizione Abbonamento postale70%LO/MI 731 NUMERO 3 2022 Quando le crisi accelerano le trasformazioni e diventano opportunità il nuovo oggi
welfarepellegrini.it Noi lo chiamiamo benessere. Grazie alla Pellegrini il welfare aziendale non è mai stato così semplice! BUONI REGALO, FUEL VOUCHER E PIATTAFORMA DI WELFARE AZIENDALE UNA PROPOSTA MODULARE DI FLEXIBLE BENEFIT PER TUTTE LE AZIENDE Scrivici e studieremo insieme una soluzione su misura per te: Pellegrini SpA – Divisione Welfare Solutions – info.welfare@gruppopellegrini.it

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Ritrova un luogo in cui sentirsi protetto e al sicuro grazie alla presenza di un’educatrice che è al suo fianco, in qualsiasi momento. Prepara la colazione, lo accompagna a scuola, lo segue nei compiti, lo sostiene e lo aiuta a diventare grande e indipendente. Proprio come farebbe un genitore

Italia, oltre

“Avevo 8 anni quando ho perso mia mamma, tutto il mio mondo è crollato. Abbiamo lasciato la nostra casa per un luogo sconosciuto. Un luogo che poi abbiamo imparato ad amare come casa nostra: il Villaggio SOS, la nostra seconda famiglia. Io e i miei fratelli siamo rimasti uniti - credo sia stata la mia ancora di salvezza - e con mio padre che continuava ad essere presente, ho potuto continuare a crescere spensierata. Oggi sono una donna e una mamma serena. Il Villaggio SOS ha trasformato la mia “mancanza” in straordinaria “ricchezza” di sentimenti, opportunità, interessi, conoscenze, valori. Ricchezza di motivi per essere felici.”

Programmi e Villaggi SOSRegioni 7

raggiunti

l’industria meccanica 731 | 2
Lucia
6 Beneficiari
800
essere. In
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l’industria meccanica 731 | 4UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE 075/2018 BMXX18R

L’Industria Meccanica – pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N.427 del 17.11.73

Direttore responsabile Alessandro Durante – durante@anima.it

Direttore editoriale Lucrezia Benedetti – benedetti@anima.it

Comitato tecnico-scientifico

Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini

In redazione

Simone Gila – gila@anima.it Antonio Passarelli – passarelli@anima.it Federica Dellisanti (segreteria di redazione) – dellisanti@anima.it

Hanno collaborato a questo numero Daniele Bettini, Mauro Ippolito, Fulvio Liberatore, Giulia Linfozzi, Fabrizio Moscariello, Elena Prous

In copertina

Laura Pittaccio – laurapittaccio@gmail.com

Impaginazione

Alessio Monzani – alessio.monzani@gmail.com Fabio Lunardon – lunardon@anima.it

Raccolta pubblicitaria Simonetta Galletti – adv@anima.it

Direzione e redazione Anima Confindustria Meccanica Varia Via Scarsellini 11 – 20161 Milano | Tel. 02 45418.500 – Fax 02 45418.545 www.anima.it – anima@anima.it Online: www.industriameccanica.it | Twitter: @IndMeccanica | Instagram: @industriameccanica

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SOSTENIBILITÀ ETICA COME MODELLO DI BUSINESS Sostenibili vuol dire responsabili del futuro, dell’ambiente, delle persone. Interessarsi ai temi ESG genera un vantaggio competitivo, accrescendo la reputation commerciale, creando vincoli di fiducia e benefici a caduta nelle aree di azione. Lexant osserva, studia e conosce questo percorso perché ne è protagonista come Società Benefit Tra Avvocati, ed è così in grado di offrire consulenza strategica e di supportare nel medesimo processo tutte le imprese che hanno deciso di mettersi in gioco. LEXANT, LEGALLY YOURS www.lexant.itSocietà Benefit Tra Avvocati
sOmmariO n. 731 14 expOrt&mercati 10 donne e uomini al timone 12 ruBrica | i 400 caratteri 16 trade compliance: un approccio sistematico all’applicazione della normativa internazionale di Fulvio Liberatore - Team Ricerca Easyfrontier Technologies 22 com’è cambiata l’europa che conoscevamo di Mauro Ippolito - iBan First 29 i costi nascosti dell’esportazione di Fabrizio Moscariello - Amministratore Delegato della società di consulenza di ICIM Group 34 autOmaZiOne&prOduZiOne

36 in quale direzione. La risposta delle aziende all'attuale futuro. di Daniele Bettini

46 La strada verso la decarbonizzazione secondo assotermica di Giulia Linfozzi

48 La logistica fa dell’unione la propria forza di Lucrezia Benedetti

50 empowerment femminile: dall'ue arriva la norma uni/pdr 125:2022 di Lucrezia Benedetti

52 La tutela della risorsa idrica come approccio per il futuro di Lucrezia Benedetti

54 ruBrica | i 400 caratteri

56 ruBrica | tecnologia, novità da tenere d’occhio

65 tabelle anima- Bianche, Blu, arancio,

sOmmariO n. 731 in copertina Laura pittaccio

Carla Masperi

Prima di questa carica Masperi è stata Chief Information Officer dell’Ospedale San Raffaele, con una lunga carriera in SAP Italia, che l’ha portata

Guido Porro entrerà in Engineering

Leader italiano nei processi di trasformazione

imprese e la PA, con il ruolo di Executive Vice President Enterprise Porro opererà a diretto riporto del CEO Maximo Ibarra e guiderà Enterprise, la nuova Business Unit dell’azienda focalizzata sui mercati Telco

ricoprire

ruoli

Technology Director,

Sales

Chief

il Cluster Italia e Grecia.

Claudia Parzani nominata presidente di Borsa

Parzani è presidente di Allianz S.p.A. ed è stata

Borsa

è stata

2017.

Consiglio

istruzione

Vincenzo

è la nuova presidente e amministratore delegato di SAP Italia con la responsabilità di Cluster Lead per Italia e Grecia
a
i
di Database &
Innovation
Director e
Operating Officer per
Italiana
vice presidente di
Italiana S.p.A. dal
In passato,
membro esterno del
di Amministrazione dell’istituto di
superiore Politecnico di Milano e ha ricoperto cariche dirigenziali all’interno di società quotate e non quotate.
digitale per le
Industrial, Transportation ed Energy.
Tundo è il nuovo direttore commerciale e Marketing Italia del Gruppo San Benedetto Con un curriculum che vanta oltre 30 anni di esperienza in società multinazionali di beni di consumo in Italia e all’estero Tundo, dal 2008 è alla guida della Direzione Marketing e Trade Marketing Italia di San Benedetto. l’industria meccanica 731 | 10 ru B rica | d onne e u omini al timone

Donne e Uomini

Alessandro Puliti

nominato amministratore delegato di Saipem

Prende il posto di Pier Francesco Ragni, il consiglio di amministrazione ha unanimemente nominato amministratore delegato Alessandro Puliti (che mantiene l’attuale carica di direttore generale), attribuendogli tutte le deleghe precedentemente assegnate a Francesco Caio.

Andrea Missori

è il nuovo amministratore delegato di Ericsson in Italia

Andrea Missori sarà il nuovo amministratore delegato di Ericsson Telecomunicazioni in Italia nonché responsabile ad interim dell’area Sud Est Mediterraneo di Ericsson.

Myrna Soto

è la nuova consulente strategica di Vectra AI

Cybersecurity leader nel rilevamento e nella ri soluzione delle minacce informatiche per impre se ibride e multicloud, Vectra AI ha annunciato l’ingresso nel team di Myrna Soto, in qualità di consulente chiave per la leadership e del consi glio di amministrazione dell’azienda.

Sanjay Poonen

fa il suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Cohesity

Leader nella gestione innovativa dei dati, Cohesity ha annunciato la nomina di Sanjay Poonen a CEO e presidente e il suo ingresso nel consiglio di amministrazione di Cohesity.

11 | l’industria meccanica 731 | no 3 2022

caratteri

Per i monopattini elettrici obbligo di frecce e freni

Il decreto del Ministero delle Infrastrutture del 18 ago sto ha stabilito nei dettagli le caratteristiche tecniche dei monopattini e dei dispositivi di cui devono essere dotati: dal 30 settembre, gli esemplari nuovi in vendita dovranno essere dotati di frecce e freni su entrambe le ruote. I monopattini già circolanti dovranno essere ade guati ai termini di legge entro il 1° gennaio 2024 con il montaggio dei dispositivi forniti in kit appositamente previsti per ciascun modello e conformi alla direttiva n. 2006/42/CE, la stessa che viene richiesta all’intero vei colo per ottenere la marcatura CE.

Milano guarda all’energia rinnovabile

Arriva MUSA, un progetto finanziato per 110 milioni di euro con i fondi del Pnrr che punta a trasformare l’area metropolitana della città di Milano in un ecosistema di innovazione per la rigenerazione urbana. L’obiettivo è sviluppare soluzioni smart per l’energia rinnovabile e la gestione dei rifiuti, studiare nuovi modelli di mobilità green, creare un polo di incubazione e accelerazione per startup, ottimizzare l’utilizzo dei big data per la salute e il benessere dei cittadini, mettere a punto nuove so luzioni di finanza sostenibile e creare le condizioni per una società sempre più inclusiva.

Au TOMOTIVe

Auto elettriche in calo

La vendita delle auto elettriche, in Italia, è in calo: 4.961 unità a fronte delle 6.476 vendute nello stesso mese dello scorso anno, si registra un calo del 23,39%. Lo dice Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica. Nello specifico le auto elettriche registrano un calo delle vendite pari al 29,69%, per un totale di 2.278 unità immatricolate; le ibride plug-in segnano una diminuzione del 17,09%, per un totale di 2.683 unità immatricolate nel mese. La quota di mercato delle auto alla spina si ferma al 6,93%. L’Italia continua a fare peggio del resto d’Europa, con i dati di luglio 2022 si nota come la Germania ha imma tricolato 28.868 veicoli BEV, +13,16% rispetto allo stes so mese dello scorso anno. La Francia ha fatto registrare un aumento del 70,28%, l’Olanda del 19,6%.

SOST enIbIlITà

e co vacanze

Il report Nielsen/Pulsee mette in luce la sensibilità, da parte degli italiani, nei confronti dei consumi energetici e dell’inquinamento, anche in vacanza. Il 46% preferisce alloggiare in strutture con certificazione di sostenibilità ambientale, mentre il 77% fa attenzione a non disperde re rifiuti nella natura (il 43% raccoglie e smaltisce invece correttamente i rifiuti che trova dispersi nell’ambiente). In più, il 41% evita prodotti usa e getta preferendo, per esempio, la borraccia alle bottigliette di acqua. Emerge quindi che l’86% degli intervistati si impegna ad ave re in vacanza comportamenti rispettosi dell’ambiente. Tuttavia l’indagine, svolta su un campione omogeneo nel paese, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ha evi denziato che alcuni comportamenti sono migliorabili.

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UN APPROCCIO SISTEMATICO ALL’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA INTERNAZIONALE

La pubblicazione del Regola mento (UE) 2021/821 nel settembre 2021, che ha rifuso la prece dente disciplina in materia di controllo del le esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, e i provvedimenti restrittivi adottati contro Russia e Bielorussia a partire dal febbraio 2022 in seguito

allo scoppio del conflitto, hanno riportato in primissimo piano il tema della trade compliance. Questo comporta un approccio sistematico da parte delle imprese verso una ri definizione, se necessaria, di procedure e standard al fine di garantire fluidità negli scambi internazionali. Per operare correttamente nel mercato mondiale è diventato sempre più importante non solo mappare in modo sistematico le

Per operare nel mercato mondiale è fondamentale prevenire in maniera strutturale il pericolo di non conformità nelle attività aziendali quotidiane, evitando di incorrere in sanzioni e in perdite finanziarie o reputazionali.
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restrizioni del commercio internazionale, coerentemente con i meccanismi connessi ai processi di autorizzazione, ma anche conoscere a fondo rischi e opportunità connessi alle procedure doganali. Nel complesso quadro geopoliti

co attuale rimanere al passo con regolamenti, direttive e normative unionali, internazionali e nazionali richiede da parte delle imprese e degli operatori uno sforzo costante e consapevole.

In concreto, per trade compliance si intende un’attività co stante di risk management volta a sviluppare una serie di best practice: letteralmente “conformità del commercio”. Nasce con lo scopo di prevenire in maniera continua e strut turale il pericolo di non conformità nella quotidianità delle attività aziendali, evitando così di incorrere in sanzioni e in perdite finanziarie o reputazionali e consentendo di sempli ficare e proceduralizzare le attività connesse al commercio internazionale. La trade compliance, dunque, va oltre il sem plice rispetto delle norme sul controllo delle esportazioni e tocca l’impostazione stessa delle procedure aziendali.

Essere compliant significa essere consapevoli. Anzitut to, riguardo alla formazione costante del personale in

materia di restrizioni e di obblighi connessi alle espor tazioni, ma anche all’aggiornamento delle procedure interne e all’individuazione delle figure che, in azienda, possono garantire tale livello di consapevolezza. La for mazione e l’aggiornamento consentiranno, all’interno dell’impresa, di raggiungere completa autonomia nei processi alla base del commercio internazionale: par tendo dall’attribuzione della classificazione doganale ai propri prodotti, l’operatore avrà la strada spianata per individuare la loro corretta origine (preferenziale o non preferenziale), comprendere restrizioni o embarghi che possono colpire i prodotti medesimi, e operare nel pieno rispetto della normativa nazionale e internazionale.

T R a DE C o MP l I a NCE NE llo s PECI f IC o
Per trade compliance si intende un’attività costante di risk management volta a sviluppare una serie di best practice
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Ex P o RT C o NTR ol

I DUal Us

Un posto di assoluto rilievo, nell’ambito della trade com pliance, è occupato dall’export control. Spesso ritenuto sinonimo di controllo all’esportazione dei beni dual use (ovvero l’insieme di prodotti e tecnologie che possono es sere utilizzati in ambito sia civile che militare), si riferisce in realtà al controllo sistematico della liceità delle espor tazioni anche con riferimento a embarghi e restrizioni di varia natura imposti dalla normativa unionale, ma an che dai principali paesi partner, in primis gli Stati Uniti. È grazie a tali restrizioni che, in effetti, vengono esercitate pressioni politico-economiche su alcuni paesi.

A partire dalla fine della seconda guerra mondiale, la preoc cupazione riguardo alla possibile espansione di tecnologie e prodotti duali e di armamento è cresciuta in modo espo nenziale: quasi tutti i paesi hanno aderito a convenzioni internazionali volte a esercitare un controllo ferreo sulla diffusione di materiali, prodotti e tecnologie in sé perico lose. Risale al 1974 la creazione del NSG (cui oggi aderisco no 48 paesi) volto a tenere sotto controllo il commercio di prodotti connessi allo sviluppo e all’impiego dell’energia

nucleare, mentre il Wassenaar Arrangement, che limita il commercio di materiali e prodotti anche indirettamente connessi agli armamenti convenzionali, è del 1996. Nel XXI secolo, poi, l’export control e la trade compliance sono diventati ottime prassi, fondamentali per un commercio internazionale giusto e auspicabilmente pacifico. La dif fusione di queste pratiche è riconducibile all’incremento di fenomeni un tempo meno incisivi perché inseriti all’in terno di un quadro geopolitico meno globalizzato come il terrorismo internazionale, alle svolte autoritarie in molte aree del mondo e alla crescente ricchezza nelle mani di sog getti e organizzazioni criminali che riescono sempre più spesso ad aggirare le limitazioni imposte dai singoli stati.

Tra gli strumenti adottati per contrastare l’azione di grup pi eversivi e criminali o per colpire l’operato di governi e organizzazioni che agiscono a scopi illeciti, negli ultimi anni ha acquisito particolare importanza l’utilizzo delle sanzioni soggettive, restrizioni che colpiscono persone e organizzazioni a prescindere dalla natura dei prodotti che esse vendono o acquistano.

E BEN
E Negli ultimi anni ha acquisito particolare importanza l’utilizzo delle sanzioni soggettive, che colpiscono persone e organizzazioni a prescindere dalla natura dei prodotti che esse vendono o acquistano delle sanzioni soggettive, che che esse vendono acquistano l’industria meccanica 731 | 18 exp O rt & mercati

aPPR o CCI o TR a DE complia N t, pro e co N tro

L’Unione europea, al fine di aiutare le imprese a individuare prontamente i soggetti sanzionati, mette a disposizione la “Consolidated list of persons, groups and entities subject to EU financial sanctions”. Una lista, aggiornata dalle autorità competenti della Commissione europea, di persone ed entità verso le quali è vietato, per gli operatori unionali, esportare o intrattenere relazioni di natura finanziaria, come effettuare pagamenti o ricevere denaro o altri benefici.

Tuttavia, la verifica costante delle liste di restrizioni sog gettive dell’Unione europea non è sufficiente per potersi ritenere compliant dal punto di vista del controllo della propria clientela, soprattutto per quelle imprese che com merciano con gli Stati Uniti o che utilizzano tecnologie USA. Un operatore che lavora con gli Stati Uniti dovrà fare riferimento anche alle restrizioni USA per non incorre re nelle sanzioni secondarie applicate a soggetti che non hanno sedi negli Stati Uniti (altrimenti tali sedi verreb bero colpite direttamente dalle sanzioni primarie). Nate con l’embargo adottato dagli USA verso l’Iran e ad oggi applicate a ogni caso di violazione della normativa restrit tiva americana, esse comportano pesanti limitazioni nel commercio con gli Stati Uniti e la quasi impossibilità di collaborare con imprese di spedizione internazionale che potrebbero esser colpite a loro volta da tali sanzioni.

La scelta di adottare un approccio trade compliant, d’al tra parte, produce anche effetti positivi. Se si giunge alla formalizzazione di un PIC (Programma Interno di Confor mità, in inglese ICP – Internal Compliance Program), che consente all’azienda di tenere sotto controllo tutte le atti vità connesse al rispetto della normativa nazionale e inter nazionale in ambito di scambi commerciali, si avrà accesso

anche alle autorizzazioni globali. Con l’entrata in vigore del Reg. (UE) 2021/821, l’adozione di un PIC diventa obbliga toria per le aziende esportatrici che desiderino avvalersi di un’autorizzazione globale (autorizzazioni globali stan dard, Autorizzazione Globale Grandi Progetti, AGEU007). Tra i vantaggi che genera l’adozione di un PIC, vi sono sicu ramente la riduzione di eventuali incertezze circa le policy e procedure aziendali, un controllo sistematico e accurato delle proprie esportazioni e, di conseguenza, la riduzione se non addirittura l’eliminazione del rischio di essere san zionati per non conformità da parte delle autorità com petenti.

Trade compliance ed export control sono tematiche in continuo divenire, che si rinnovano giorno dopo giorno adattandosi alle intricate dinamiche del commercio inter nazionale e delle sue regole. Se da una parte l’essere com pliant implica il rispetto di certi obblighi e l’adozione di de terminate best practice, nonché una certa consapevolezza da parte degli operatori economici, dall’altra l’adozione di misure di conformità come il PIC è una grande opportuni tà per gli operatori economici e uno strumento di tutela per le imprese che vogliono affrontare il mercato globale in maniera sicura.

con l’entrata in vigore del reg. (Ue) 2021/821, l’adozione di un pic diventa obbligatoria per le aziende esportatrici che desiderino avvalersi di un’autorizzazione globale
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Com’è cambiata l’Europa che conoscevamo

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Dopo oltre sei mesi dall’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina, l’Europa e il mondo si confermano stravolti dalla guerra. L’Ucraina si trova a dover affrontare i rischi di un conflitto lungo e senza soluzione in vista, i suoi cittadini sono ormai diventati dei profughi che non vedono prossimo un ritorno nelle loro città, o in quello che ne rimane. L’economia del paese è stata completamente distrutta e con essa anche quella di molti altri paesi dipendenti dal commercio con l’Ucraina, che si trovano a dover affrontare gli effetti negativi della mancanza di materie prime, soprattutto agricole.

Nonostante l’intervento della Turchia e dell’ONU per sbloc care il grano stoccato nei porti (in particolare in quello di Odessa), la carenza di materie prime agricole ha messo sotto pressione le eco nomie dell’area del Mediterraneo. Tra questi il Libano (che già soffriva della carenza di grano), dopo l’esplo sione nel porto di Beirut avvenuta due anni fa, ma anche Egitto e Libia, con il rischio di aumenti delle par tenze verso le coste italiane nel ten

tativo di fuggire dall’assenza di cibo. Tuttavia i problemi potrebbero esse re solo all’inizio, visto che il conflit to non ha consentito la semina dei campi in Ucraina e quindi porterà a un’ulteriore carenza di materie prime agricole nel corso del prossi mo anno. Carenza che condurrà a un aggravio della situazione alimentare in molte aree povere del mondo e avrà probabilmente un impatto ne gativo anche sui prezzi dei prodotti alimentari.

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quOTAzIOnI

Il gas, uno dei problemi principali

Tuttavia, a sei mesi dall’inizio del conflitto, è tempo dei primi bilan ci partendo ovviamente da uno dei temi principali che preoccupa direttamente l’Europa: il gas. Le quotazioni del gas hanno registra to in questo periodo una notevole escursione dei prezzi, alimentando la speculazione e mettendo sotto pressione molte attività industriali, commerciali, nonché l’intera comu nità. I dibattiti istituzionali a livello europeo sulla fissazione di un tetto al prezzo del gas non sembrano aver trovato terreno fertile. Al momento risulta essere ancora un progetto in via di risoluzione.

Le quotazioni del gas naturale sul la borsa di Amsterdam, benchmark di riferimento per i prezzi europei, sono passate dai 18 euro/MWh prima dell’inizio della guerra, agli attuali 220 euro/MWh, dopo aver raggiunto i 350 euro/MWh a mar zo e i 340 euro/MWh ad agosto. Il movimento rialzista del mercato è stato favorito dalle dichiarazioni di Gazprom di chiusure tempora nee per lavori di manutenzione, non programmati. L’impressione è che le limitazioni di erogazione del gas sia no più politiche che realmente lega te a interventi manutentivi, e siano

volte a mettere sotto pressione l’Eu ropa del nord, in particolare la Ger mania, soprattutto alla vigilia del periodo degli approvvigionamenti per il periodo autunnale e invernale. Il tentativo di diversificazione della dipendenza dal gas russo, inoltre, ha esposto i governi europei a diverse critiche, comprese quelle dell’area ecologista europea che vede alta la minaccia del ricorso alle centrali a carbone per sopperire alla carenza energetica; tema questo all’ordine del giorno anche in Italia con il pia no di riapertura delle sei centrali a carbone attualmente attive a regime ridotto. Inoltre una diversificazione, nonostante sia la strada preferibi le da perseguire, necessiterebbe di tempi lunghi al momento non per corribili, pertanto non risolverebbe il problema imminente.

Materie prime, sempre più care

Al momento, la politica internazio nale prova a frenare l’aumento dei prezzi delle materie prime energeti che con continue pressioni al presi dente russo, Vladimir Putin. Nell’ul tima riunione dei ministri delle Finanze del G7 di inizio settembre, infatti, si è finalmente raggiunto un accordo che prevede di fissare un tet to al prezzo del petrolio proveniente

le
Del GAS nATuRAle Sull A bORSA DI AMSTeRDAM, benCHMAR k DI RIfeRIMenTO PeR I PR ezzI euROPeI, SOnO PASSAT e DAI 18 euRO/ MWH PRIMA Dell’InIzIO Dell A GueRRA , AGlI ATTuAlI 220 euRO/MWH, DOPO AV eR RAGGIun TO I 350 euRO/MWH A MARzO e I 340 euRO/MWH AD AGOSTO l’industria meccanica 731 | 24 exp O rt & mercati

dalla Russia. Lo scopo di questo pia no è duplice: da una parte è un ten tativo di allentare la pressione sui prezzi energetici, dall’altra dovrebbe favorire la riduzione dei ricavi dalla vendita di petrolio russo (che ha fi nora finanziato la guerra contro l’U craina). Tuttavia, il piano dovrebbe entrare in vigore il 5 dicembre per il petrolio e il 5 febbraio per i prodotti raffinati, pertanto la Russia dovreb be ancora beneficiare di tre mesi di prezzi elevati e soprattutto di una forte domanda per le riserve. Ma un altro problema per l’Europa, oltre alla ratifica di tutti i membri dell’UE, risiede anche nei paesi terzi, tra cui l’India, che acquistano petrolio dalla Russia. I paesi asiatici, infatti, stanno beneficiando di un tentativo della Rus sia di diversificare le entrate vendendo il petrolio a prezzi scontati e ricevendo rubli o renminbi dalla sua vendita.

Tornando agli effetti negativi dell’aumento dei prezzi delle mate rie prime agricole ed energetiche, si è visto come questi due elementi abbiano spinto l’inflazione in Euro pa (e non solo) a raggiungere livelli che non si vedevano dagli anni ’80, costringendo le famiglie a rivedere i propri piani di spesa e portando le banche centrali mondiali a rivalutare la propria politica monetaria.

un A lTRO PRObleMA PeR l’euROPA , OlTR e A ll A RATIfICA DI Tu TTI I MeMbRI Dell’ue , RISIeDe A nCHe neI PAe SI T eR zI, TRA CuI l’InDIA , CHe ACquISTA nO Pe TROlIO DA ll A Ru SSIA . I PAe SI ASIATICI, InfATTI, STA nnO benefICIA nDO

DI un T en TATIVO Dell A Ru SSIA DI DIV eRSIfICAR e le en TRAT e V enDenDO Il Pe TROlIO A PR ezzI SCOn TATI e RICeV enDO RublI O R enMInbI DA ll A S uA V enDITA

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lA bA nCA Cen TRA le euROPe A A ll’InIzIO

Dell A GueRRA è STATA ATT enDISTA . que STO HA PORTATO l’euRO A DePR ezzARSI PRInCIPA lMen T e neI COnf ROn TI Del DOll ARO, A luGlIO HA effe TTuATO Il PRIMO AuMen TO DeI TASSI DA l 2011 COn un RIA lzO DI 50 Pun TI bASe CHe HA POSTO fIne AI TASSI neGATIVI PeR Tu TTI e TR e I PRInCIPA lI TASSI CHIAV e

l’azione delle banche

Se le banche centrali mondiali hanno attivato un programma di supporto all’economia nel periodo successivo all’esplosione della pandemia da Co vid-19, azzerando il costo del dena ro e avviando programmi di suppor to all’economia come ad esempio il Pandemic Emergency Purchase Pro gramme della BCE che si è tradotto nel Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) italiano, l’attuale crisi ha imposto un cambio di rotta con l’avvio di azioni restrittive di politi ca monetaria. Dapprima, con la fine degli acquisti di bond governativi e successivamente con primi aumenti dei tassi di riferimento.

Le azioni più incisive sono state ef fettuate principalmente da Federal Reserve e dalla Bank of England, con quest’ultima che deve contrasta re un’inflazione attesa entro la fine dell’anno prossima al 20% e che non dovrebbe allentarsi in modo parti colare agli inizi del 2023. La Banca Centrale Europea, tuttavia, se all’i nizio è stata attendista e ha portato l’euro a deprezzarsi principalmente

nei confronti del dollaro, a luglio ha effettuato il primo aumento dei tassi dal 2011 con un rialzo di 50 punti base che ha posto fine ai tassi nega tivi per tutti e tre i principali tassi chiave (tassi di interesse sulle opera zioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale, rispettivamente allo 0,50%, allo 0,75% e allo 0,00%). A settembre, invece, l’azione è stata più aggressiva con un aumento di 75 punti base, così che la BCE si è allineata alle principali banche cen trali dei paesi industrializzati. Nella conferenza stampa della presidente della BCE, Christine Lagarde, è stata ribadita la fermezza nella decisione di aumentare ulteriormente i tassi, per contrastare quella che è dive nuta una piaga dell’economia euro pea e non solo, ovvero l’inflazione. Tuttavia, non è detto che queste azioni riescano ad avere effetti po sitivi nel raffreddare l’aumento dei prezzi, anzi rischiano di avere un effetto negativo in termine di cre scita economica. Non a caso gli Stati Uniti stanno già sperimentando un arretramento del Prodotto Interno

l’industria meccanica 731 | 26 exp O rt & mercati

Lordo, con il rischio di recessione tecnica (tre trimestri consecutivi con segno negativo) già con la pub blicazione del prossimo dato sul ter zo trimestre.

l a Russia è alle strette

La crisi economica e l’aumento dell’inflazione colpiscono anche la Russia, indebolita dai diversi pac chetti di sanzioni (ormai siamo all’ottavo pacchetto di sanzioni va rato dall’Unione europea oltre a quelli già imposti dal Tesoro degli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna) che stanno pesando su crescita e in flazione. Secondo gli ultimi dati (15 settembre 2022, N.d.R.), l’inflazio ne in Russia ha raggiunto il 15,9% a giugno, mentre il Prodotto Inter no Lordo dovrebbe contrarsi del 6% nel 2022 (secondo la stima del Fondo Monetario Internazionale).

A questo punto è chiaro che come conseguenza della guerra, anche la Russia rischia un lungo periodo di difficoltà a causa dell’uscita di so cietà straniere, della perdita dei suoi mercati petroliferi, del gas a lungo

termine e del suo ridotto accesso alle importazioni critiche di tecnologia e input. Inoltre al fine di limitare gli effetti negativi del calo della crescita, la Banca Centrale Russa ha tagliato i tassi di interesse che nella riunione di luglio risultavano all’8% al di sotto del livello prebellico. Intanto la Rus sia ha stretto un accordo con la Cina per il pagamento del gas russo attra verso il gasdotto Sila Sibiry, in rubli o renminbi, sganciandosi dalla forza del dollaro e dal predominio della valuta statunitense a livello globale. La stessa Cina ha deciso di deprez zare la propria moneta nei confron ti del dollaro, attraverso la riduzio ne del tasso di riserva obbligatoria (RRR – Reserve Requirement Ratio) nel tentativo di favorire l’export e stringere ancora di più la morsa nei confronti dei paesi importatori cre ando un asse Russia-Cina che possa contrastare il dominio politico ed eco nomico degli Stati Uniti.

Lo scacchiere geopolitico vede, pertanto, nuovi movimenti con l’asse asiatico che cerca di rivendica re l’importanza geografica, economi ca e politica che gli compete.

COMe COn SeGuenzA

Dell A GueRRA , A nCHe

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DI T eCnOlOGIA e InPu T

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I costI nascostI dell’esportazIone

di Fabrizio Moscariello, Amministratore Delegato della società di consulenza di ICIM Group

in un momento in cui l’attenzione del comparto produttivo è puntata su materie prime ed energia, è necessario riflettere sugli oneri dell’export e sull’importanza delle conformità per la commercializzazione all’estero.

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L’80% delle produzioni italiane è destinato all’esportazione e, nel critico momento di congiun tura internazionale degli ultimi mesi, è fondamentale per le aziende che si affacciano sui mercati esteri conoscere gli adempimenti necessari per la libera circolazione dei propri prodotti, al fine di non incorrere in problemi inaspettati generati dalla mancanza di informazioni in merito alle regole di commercializzazione. Le imprese italiane che esportano merci e prodotti in Europa, e nel resto del mondo, devono allinearsi a normative di conformità, di tra sporto e di sdoganamento talvolta complesse, ma che regolamentano l’export verso i diversi mercati.

Da una crisi a un’opportunità

In relazione ai conflitti socio e geo politici in corso, le aziende si di mostrano generalmente flessibili e pronte a mitigare i rischi finanziari studiando nuovi mercati sui quali spostare gli investimenti in termi ni di commercializzazione. Se una situazione di emergenza internazio nale può rappresentare un’opportu nità, ovvero uno stimolo a guardarsi intorno e a valutare nuovi territori con cui lavorare, è poi necessario, per qual siasi realtà imprenditoriale, procedere

con analisi che permettano di verifica re la conformità di accesso dei propri prodotti in una determinata nazione. Si tratta, in sostanza, di difendere i margini generati dalla scelta di spo stare il proprio business su nuovi mercati, senza la sorpresa di costi extra dovuti, ad esempio, a ritardi di consegna, mancanza di prove o cer tificazioni specifiche, sanzioni per prodotti non conformi, ecc.

Nell’attuale contesto internazionale, dove si registrano blocchi commer ciali verso il mercato euro-asiatico, ad esempio, è fondamentale adotta re un approccio tecnico-normativo per identificare eventuali sanzioni applicabili ai prodotti destinati a quest’area.

Il mercato euro-asiatico

L’export italiano verso l’Euroasia ha comunque fatto registrare uno spo stamento parziale di interesse a favo re di aree come i paesi del Golfo e il Su damerica, con particolare attenzione al Brasile. È qui che, ad esempio, si posizionano bene i macchinari per il packaging. Un comparto che vede il nostro paese leader mondiale nella produzione, insieme alla Germania, e che ha il suo hub più importante nel Centro Italia. In Brasile i control li di conformità e sicurezza previsti

per queste macchine impattano la progettazione, la costruzione e l’in stallazione, infatti per quest’ultima, le verifiche devono essere eseguite a destino mediante ispettori accredi tati dall’ente nazionale locale. Quello del packaging, che racchiude pro duttori di macchinari di confeziona mento per industrie alimentari, della cosmetica, della farmaceutica e non solo, è, tra l’altro, uno dei settori che ha risentito meno della congiuntura internazionale e che ha continuato a registrare un flusso di export in cre scita. Lo stesso per il comparto delle valvole, con i suoi principali hub in Piemonte e nel bresciano che, insie me, rappresentano una fetta signi ficativa della produzione mondiale, con valvole destinate a vari settori produttivi: dall’oil & gas alle energie rinnovabili, dall’acqua potabile al medicale, solo per citarne alcuni.

Un altro settore in cui l’Italia si rivela leader indiscusso è quello dei picco li e grandi elettrodomestici (forni, macchine per caffè, frigoriferi, ecc.) che, per l’esportazione, sono sogget ti a normative differenti in base al mercato di destinazione. Conformità meno dettagliate in ambito indu striale e un po’ più articolate per l’uso in ambito professionale e sicuramen te molto più stringenti per gli appa recchi destinati a un uso domestico.

L’80% delle produzioni italiane è destinato all’esportazione ed è fondamentale per le aziende che si affacciano sui mercati esteri conoscere gli adempimenti necessari per la libera circolazione dei propri prodotti. l’industria meccanica 731 | 30

Alcune criticità

La situazione delle conformità si fa an cora più complessa per i prodotti a con tatto con acqua potabile, a partire dalle esportazioni in Europa. In attesa dell’ar monizzazione comunitaria delle singole normative nazionali – prevista dalla nuova Drinking Water Directive UE 2020/2184 entro il 2025 – all’interno della UE ci sono, infatti, regole diverse in ogni paese per i numerosissimi mate riali e prodotti che entrano in contatto con l’acqua destinata al consumo uma no. Attraverso un percorso di consulen za e verifica i produttori sono tenuti a

ottenere le conformità necessarie, non solo autodichiarazioni, come richiesto in Italia, ma specifici test o certificazio ni aggiuntive, in un quadro normativo sempre più in divenire.

Per quanto riguarda la commercializza zione verso la Germania, un esempio evidenziato da alcune aziende associate ad Anima è la necessità di soddisfare una cogenza relativa alla gestione degli imballaggi, che prevede (pena sanzioni)

la registrazione obbligatoria delle carat teristiche di ogni tipologia di imballo, e le relative destinazioni d’uso, su un portale dedicato che ne verifica la conformità.

In questo caso la procedura di registra

zione può essere gestita in autonomia di rettamente dall’azienda ma, nella realtà, non è sempre facile, né tantomeno scon tato. È necessario avere nel team persone con competenze multiple e in grado di relazionarsi con lo specifico e complesso linguaggio regolatorio.

Il ricambio generazionale all’interno del le organizzazioni, inoltre, ha determina to un’evidente perdita di conoscenza in ambito normativo. Per questo, an che all’interno di strutture produtti ve ottimali, si sceglie di assegnare in outsourcing le attività di verifica indi spensabili per l’esportazione.

L’export italiano verso l’Euroasia ha fatto registrare uno spostamento parziale di interesse a favore di aree come i paesi del Golfo e il Sudamerica, con particolare attenzione al Brasile.

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Un aiuto da ICIM

Avvalersi dello sportello tecnico GMA di ICIM Group significa, per le imprese, ricevere assistenza e con sigli sull’esportazione da parte di un team di esperti pronti a elaborare soluzioni specifiche.

Le attività GMA nascono talvolta anche da speci fiche esigenze delle aziende o di singoli comparti produttivi (in relazione ad alcuni prodotti o mercati di interesse), per le quali siamo pronti a sviluppare risposte ad hoc, studiate insieme ai nostri partner internazionali.

La consulenza dello sportello GMA va spesso oltre la singola richiesta e include un risvolto strategico in rela zione a ‘standard ottimizzati’, ovvero a verifiche su con formità valide e riconosciute in più paesi: un approccio “helicopter view”, che incentiva le aziende ad allargare il proprio orizzonte nell’export sapendo, ad esempio, che una conformità chiesta e ottenuta per un prodot

to in una nazione è riconosciuta e valida anche in altre. Attraverso il percorso offerto dallo sportello tecnico GMA le aziende sono, inoltre, stimolate a conside rare fin dalla fase di progettazione e ingegnerizza zione del prodotto i requisiti necessari per poterlo esportare, evitando così di erodere le marginalità a causa di costi di adeguamento – per conformità e controlli – non valutati in un primo momento: una conformità “by design”, che può tradursi in vantag gio competitivo.

Altrettanto importante nell’export è, infine, il mante nimento dell’assessment regolatorio verificato. Per questo molte imprese commissionano a ICIM Group monitoraggi e controlli con periodicità annuale, che permettono di confermare la conformità per la com mercializzazione dei prodotti anche in relazione agli aggiornamenti normativi emanati nei diversi paesi.

Sportello tecnico GloBal marKet acceSS (Gma)

Lo sportello GMA di ICIM Group è dedicato alle imprese che vogliono internazionalizzare l’attività. Un servizio completo di consulenza sull’esportazione, con un approfondimento sulle tantissime normative che regolano l’accesso e la circolazione dei diversi prodotti nei mercati esteri e con adeguamento delle conformità attraverso l’esecuzione delle prove richieste e il rilascio di attestazioni e certificazioni necessarie. L’obiettivo è assicurare l’ingresso delle merci senza incorrere in difficoltà operative (e relativi costi extra) dettati ad esempio da controlli, dogane, documentazione non completa, certificazioni o attesta zioni mancanti, ecc.

Tra i mercati esteri verso i quali ICIM Group fornisce servizi GMA: Arabia Saudita (SASO /SASO ROHS / SASO IECEE e QUALITY MARK / FASEH / SFDA), Emirati Arabi (EMIRATES CONFORMITY ASSESSMENT ECAS / ECAS ROHS e EMIRATES QUALITY MARK), Paesi del Golfo (GULF MARK G-MARK), Egitto (ACID / GOEIC / NFSA), Nigeria (SONCAP), Unione Eu rasiatica (EAC), Brasile (NR 12 / INMETRO), Paesi Africani (CERTIFICATO DI CONFORMITÀ), Regno Unito (UKCA).

Sono previste speciali condizioni economiche per le aziende associate Anima.

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i ser V i Z i di icim
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AUTOMA ZIONE PRODU ZIONE

AUTOMAZIONE & PRODU -

ZIONE

In quale direzione

La

di Daniele Bettini
risposta delle aziende all’attuale futuro

“Fin qui tutto bene”, ma domani? In verità nessuno aspetta i tartari rassegnato come nel celebre romanzo di Buzzati, anzi, tutte le realtà con cui ci siamo interfacciati stanno lavorando per manutenere la loro fortezza, il loro business, cercando di renderlo più efficiente, pronti ad affrontare questo domani così incerto.

E il risultato, nonostante tutto, potrebbe non essere così drammatico. Anzi.

La situazione nelle società quotate è contrastan te» ci dice Elena Ferrarese, Head of Italian Equity di Amundi SGR, nel rappresentare lo scenario generale «nel secondo trimestre l’andamento è più che positivo, la domanda sembrerebbe non avere ancora subito con trazioni importanti, anche se si iniziano a vedere gli ef fetti dell’inflazione e dell’aumento del costo dell’energia. Si stanno concretizzando degli elementi di disturbo an che se le emergenze che si sono susseguite finora sono state tutte gestite. Più passa il tempo però, più lo scena rio diventa complicato e i fattori negativi si sommano. Ci aspettiamo che l’aumento dei tassi presto impatterà sulla domanda. I mercati sono ancora abbastanza pru denti, e la visione rimane cauta anche se le valutazio ni stanno incorporando scenari piuttosto negativi. Le aziende sono più forti e patrimonializzate di un tempo ma la visibilità rimane bassa». Un punto di vista tecnico che tende a razionalizzare quello che le imprese vivono quotidianamente, sulla loro organizzazione e sui propri conti economici.

Sono due le osservazioni che possono servire a definire questa visione. Fabio Fogliani, Managing Director Beijer Ref Italy, ci ha spiegato come questi quattro anni abbiano spinto la sua azienda a contrarre i tempi di rilascio delle strategie «Quelli che prima erano mediamente di cinque anni, oggi sono diventati di due, con gate di controllo e verifiche degli andamenti molto stringenti». A dimostra zione di come anni di volatilità estrema abbiano lasciato il segno nelle organizzazioni.

L’altra osservazione è quella di Massimo Birolo, Global Manufacturing Director di Bonfiglioli «Questi quattro anni sono stati un incredibile boot camp. Mentre lancia vamo il nuovo impianto sono arrivati il Covid, la guerra, il blocco del canale di Suez, le materie prime sono diventate introvabili, si è accesa l’inflazione e il costo dell’energia è schizzato alle stelle. Bene, abbiamo capito che la strut tura, l’organizzazione con alcune ridondanze strategiche e con le persone al centro, non è un costo. Non solo, ma la parola chiave dei prossimi anni sarà sostenibilità. Far le cose bene, senza sprechi e ottimizzando è diventato il fattore competitivo per antonomasia».

« l’industria meccanica 731 | 38 aut O ma Z i O ne & pr O du Z i O ne

La situazione in cifre

Tornando ai numeri, quasi paradossalmente, la situa zione delle imprese al momento è buona. Secondo Paolo Galloso, responsabile dell’Ufficio Studi di Anima Confin dustria, il 2022 vede mediamente risultati molto positivi, quasi a doppia cifra, anche se la questione russa inizia a pesare e inciderà con forza sul 2023, anche per il forte rallentamento dell’economia tedesca.

Inoltre, tornando alle parole di Elena Ferrarese, gli anni di tassi bassi sono serviti a rendere le nostre imprese più solide e resistenti.

«I nostri clienti imprenditori» ci spiega Francesco Meni ni, Head of Investment Advisory at Banca Profilo «hanno evidentemente prospettive poco rosee, soprattutto nella manifattura, anche se hanno una situazione finanziaria buona in termini di cash e magazzini. Questo è visibi le anche da tutti gli indici di categoria che anticipano di circa sei mesi la congiuntura. La fiducia, soprattutto in Italia, si è deteriorata in tutto il 2022 e ormai dall’estate si è passati in territorio di forte contrazione. L’indice PMI Manifacturing è sotto la soglia di espansione (fissato a 50, ora è a 48, ultima rilevazione ad agosto, N.d.R.). Pesa non tanto l’evoluzione futura degli ordinativi, quanto la contrazione delle scorte, come a testimoniare un atteg giamento al momento più conservativo dovuto alle incer tezze. Si preferisce svuotare i magazzini, che per fortuna partivano da un livello elevato, e rimandare piani produt tivi dai costi incerti».

Incertezze pol I t Iche e cost I crescent I dI shIppIng rendono meno compet I t Ivo delocal Izzare.
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Il reshoring

Con l'incertezza di cui si parlava, che non mette in discus sione gli investimenti già previsti e non sembra arrestare il fenomeno del reshoring messo in luce con il Covid, ci si è resi conto di come filiere troppo lunghe e volatili (espo ste cioè a un’infinità di rischi imprevedibili) non siano più sostenibili. Su questo tema le posizioni sono molto varie, anche perché la situazione geopolitica attuale sem bra spingere, al contrario, verso la diversificazione del business e dei mercati. «Non credo che il fenomeno del reshoring sia in discussio ne, – commenta Menini – questo appare essere un trend in consolidamento, anche se recentemente sono emerse difficoltà. L’energia rappresenta una variabile al momen to fuori controllo e poco prevedibile e che certamente andrà a esacerbare un rallentamento che era già in cor so, ma che non modificherà sostanzialmente le decisioni strategiche di rilocalizzazione. È vero che 200-300 euro al MWh per il gas è un prezzo 3-4 volte superiore a quanto si pagava l’anno scorso, ma è quanto si paga normalmente in Asia. Vedremo come funzioneranno i meccanismi di cap che introdurranno i ministri dell’Energia, la decisio ne è però politica, non economica. Incertezze politiche e costi crescenti di shipping (parliamo di cargo che costano circa 10.000 $, in calo dai 15.000 del 2021, ma comunque 10 volte di più di quello che si pagava prima del Covid, N.d.R.) rendono meno competitivo delocalizzare». Prosegue e conclude Menini «Credo, pertanto, che il processo di reshoring verso l’Europa sia un trend ap

l’industria meccanica 731 | 40 aut O ma Z i O ne & pr O du Z i O ne

pena agli inizi. Ci sono aziende cinesi che verranno ad aprire manifatture in Europa e Italia per motivi politici e per stare più vicino ai clienti senza intoppi burocratici. Gli USA, con il dollaro così forte, guardano con sempre maggiore interesse al Vecchio Continente, come alter nativa all’Asia. Parliamo ovviamente di manifattura di livello con annessa R&D: il Chip Act ad esempio favorirà forme di reshoring specifico, non solo negli USA. Intel ha, in questo senso, avviato un piano di investimenti nel vec chio continente da 80 miliardi di dollari, gran parte dei quali per costruire siti produttivi in Germania, Francia e Italia. Sull’Italia si prevedono 5 miliardi solo nel backend. Parliamo, tra diretto e indotto, di quasi 5.000 nuovi posti di lavoro subito nei primi anni».

«Noi siamo stati forse fortunati o forse lungimiranti, però abbiamo iniziato a esportare know how e ad andare a produrre vicino ai nostri mercati di riferimento già dal 2015» ci spiega Fabio Fogliani, Managing Director Beijer Ref Italy. «Siamo una multinazionale a responsabilità delocalizzata, ma coordinata globalmente e la cosa ci ha permesso di gestire meglio anche questi anni complessi».

Anche Alberto Favero, direttore generale di Baxi, ci ha parlato di come «In questi anni abbiamo imparato ad at tuare una duplice diversificazione energetica e dei forni tori, sappiamo che dobbiamo avere un piano B sempre attivo, per questo non abbiamo smesso di investire, per ché abbiamo capito che il cambiamento e la capacità di cambiare devono essere strutturati, non possono essere improvvisati nell’emergenza».

s appIamo che dobbIamo avere un pIano b sempre att Ivo, per questo non abbIamo smesso dI Invest Ire, perché abbIamo capI to che Il cambIamento e la capacI tà dI cambIare devono essere strutturat I, non possono essere ImprovvI sat I nell’emergenza. Alberto Favero, direttore generale di Baxi

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Confini obbligati

Con i mercati il tema è ben diverso e scottante, il conflit to in corso tra Russia e Ucraina e le relative misure che l’UE ha adottato finora hanno imposto alle aziende ita liane la chiusura di un mercato e Alberto Zerbinato, AD di ICI caldaie, ha ben presente il problema «La chiusura del mercato russo ci costa dal 15 al 20% del nostro fat turato. Abbiamo colleghi in Russia ed è difficile spiegare, anche se giusto, perché non possiamo più fare business con loro. Il sesto pacchetto di sanzioni ha colpito pratica mente tutte le nostre aree merceologiche e di quel 20% ci resterà un 2-3%. È una grossa perdita. Per il 2022 non è un problema, ma dobbiamo cercare altri mercati e non sarà semplice anche perché a fronte di questa chiusura non c’è una maggiore apertura del mercato statunitense o di altri mercati».

Tutti i nostri interlocutori però dimostrano di aver ben chiaro che le crisi che stiamo passando non sono cicliche o normali, ma rappresentano un cambiamento radicale che costringerà a rivedere i modelli di business.

«È una crisi a scadenza? Per me sì. – sottolinea Me nini – Ma che spinge, come è stato per il Covid, a tra sformazioni definitive. Il Covid ha colpito i consumi e cambiato il modo di consumare, si pensi all’incremento dell’e-commerce, dietro cui comunque ci sono produttori tradizionali. Questa è e rimane una crisi dell’offerta che spingerà a cambiare modo di produrre. Necessariamente le aziende diventeranno meno energivore e dipendenti dai combustibili fossili, ma soprattutto la produzione sarà a km zero. Le catene di distribuzione sono destinate ad accorciarsi. Resta strategico quindi il tema legato allo stoccaggio: produrre in casa implica il fatto che devi far

l’industria meccanica 731 | 42 aut O ma Z i O ne & pr O du Z i O ne

arrivare qui più materie prime e più energia. Serve diver sificare i fornitori, ma avere anche rigassificatori e siti per lo stoccaggio. La logistica sarà fondamentale. L’Italia da questo punto di vista ha delle aree già molto connesse e relativamente a buon mercato».

È sempre Francesco Menini, Head of Investment Advisory at Banca Profilo a proseguire «La Germania è arrivata a sei rigassificatori, che a fine anno prossimo le garantiranno 30 miliardi di m3/anno: ovvero la copertura di più di un terzo dei consumi. In Italia siamo a tre, ma ne sono indispensabili altri due. In questo modo arriverem mo a numeri interessanti e all’indipendenza dalla Russia prevista dal REPowerEU. Il problema è che sembra non es serci politica unitaria, probabilmente le riunioni dei mi nistri dell’Energia sostituiranno per importanza quelli dell’Ecofin. Speriamo che si trovi analoga sinergia di in tenti, la situazione politica rischia di creare ritardi e ren dere la recessione inevitabile».

l a chIusura del mercato russo cI costa dal 15 al 20% del nostro fatturato. abbIamo colleghI In russIa ed è dIffIcIle spIegare, anche se gIusto, perché non possIamo pIù fare busIness con loro. Il sesto pacchetto dI sanzIonI ha colpI to prat Icamente tutte le nostre aree merceologIche e dI quel 20% cI resterà un 2-3%. è una grossa perdI ta.

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Nuovi spazi di business

Alberto Zerbinato, AD di ICI caldaie, specifica inoltre che «Per ora sopperiamo alla Russia aumentando i prezzi, ma è un gioco che non può durare. Questo processo, che è ineludibile e inarrestabile, ci sta spingendo a trasformar ci. Fino a oggi il calore era una commodity a basso costo; nei processi industriali in cui interveniamo la nostra par te di riscaldamento e creazione di vapore era decisamente minoritaria come spesa. Nel budget di grandi salumifici per esempio valevamo il 2%, nessuno si preoccupava di gestire o ottimizzare le nostre soluzioni perché non ne valeva la pena. Adesso, con il prezzo dell’energia in asce sa, il nostro comparto acquista improvvisamente valore e c’è grande spazio di azione. Grazie alla gestione dei dati e alla connettività abbiamo un’idea molto precisa di come sono utilizzati i nostri macchinari e riusciamo a ridurre i consumi insegnando ai nostri clienti come utilizzare al meglio le nostre macchine». In parte assistiamo a un passaggio epocale perché si delinea una transizione verso la servitizzazione, un movimento pre detto da tanto tempo, ma mai così fortemente voluto dai produttori, perché molto rischioso e perché abbassa i margini. Pur concordando, Favero sottolinea però che il tema prin cipale «È capire come non essere solo produttori, ma crea tori di soluzioni». In questo senso serve individuare delle nicchie strategiche nella catena del valore, da presidiare completamente senza demandare a terzi, per esempio, l’ottimizzazione.

Massimo Birolo struttura questo ragionamento all’inter no della revisione dei processi industriali di Bonfiglioli. Il magazzino e lo stabilimento 4.0 sono l’altra faccia di questo corso, la connettività, l’automazione e la futura intelligenza artificiale sono gli strumenti che serviranno a cancellare il gap con le best cost country. Da nice to have a chiave di competitività, con la tecnologia non più vista come un qualcosa di accessorio, ma come un ecosistema utile solo se funzionale. Lo scopo principale è annullare gli sprechi di materie prime, di energia e razionalizzare il flusso, che in una linea di produzione non significa so lamente fare manutenzione predittiva, ma sapere e or dinare prima i pezzi necessari alla produzione. Fondere magazzino e linea in un continuum. Chiaramente questa è solo un’onda lunga che vede i diver si player in punti diversi. ICI Caldaie (Zerbinato) e Baxi (Favero) stanno spingendo anche sulla diversificazione del business puntando per esempio sull’idrogeno, inve stendo in ricerca e sviluppo, e in parte anche cambiando l’oggetto stesso del business. In generale l’idea è quella di trovarsi di fronte a un ecosistema tecnologico-industriale che si sta dando da fare in diverse direzioni e che dimo stra come la flessibilità delle multinazionali tascabili ita liane sia determinata da competenze altamente spendi bili in contesti volatili. Non solo, ma detenere know how rappresenta il valore aggiunto che queste imprese hanno nel gestire il passaggio verso una servitizzazione che per quanto inevitabile ha senso se tenuta agganciata al pro dotto.

sI stanno concret Izzando deglI element I dI dI sturbo anche se le emergenze che sI sono susseguI te fInora sono state tutte gest I te. pIù passa Il tempo però, pIù lo scenar Io dIventa complIcato e I fattor I negat IvI sI sommano.

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NextGenerationEU e PNRR

Costruiamo insieme l’Italia del futuro

Nell’ambito del Next Generation EU, l’Italia ha formalizzato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che prevede riforme e investimenti per oltre 200 miliardi di euro da attuare entro il 2026: occasione irripetibile di ripartenza e crescita per il nostro Paese.

BDO supporta a 360° il mondo pubblico e privato sulle tematiche legate al PNRR, grazie a team multidisciplinari con specifica e comprovata esperienza nella gestione di progetti di large transformation, maturata in differenti settori di mercato.

Proponiamo un servizio end-to-end che va dall’ascolto e focalizzazione dell’esigenza, al matching con gli strumenti finanziari messi a disposizione da Fondi Europei e Nazionali, fino alla gestione dell’intero ciclo di vita del progetto e successiva rendicontazione agli Enti erogatori.

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• Supportiamo i clienti nella identificazione di una chiara strategia di crescita, in linea con una visione innovativa del proprio business.

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BDO è tra le principali organizzazioni internazionali di revisione e consulenza aziendale in Italia e nel mondo.

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L A st RA d A v ER so LA d E c AR bonizz A zion E s E condo Assot ER mic A

La sfida della decarbonizzazione è iniziata ben prima della crisi in atto e ha bisogno di essere sostenuta con misure che non penalizzino il settore rappresentato da Assotermica. Per questo l’associazione vuole ribadire, attraverso un recente position paper, alcune questioni fondamentali e prioritarie per una corretta attuazione del Piano REPowerEU.

REPowerEU è il piano della Commissione europea che si propone di risparmiare energia, produrne di pulita e diversificare l’approvvigionamento energe tico. È un tentativo di accelerare il processo di tran sizione energetica in corso e al contempo porre fine alla dipendenza da combustibili fossili, provenienti so prattutto dalla Russia, sostenuto da adeguate misure finanziarie e provvedimenti legislativi. I temi principali del position paper di Assotermica, che si propone di sottolineare alcune misure essenziali per l’associazio ne per una corretta attuazione del Piano, riguardano la centralità del settore dell’edilizia nel processo di tran

Gli edifici oggi sono responsabili di circa il 36% del totale delle emissioni di gas a effetto serra e consumano il 40% dell’energia finale com plessivamente utilizzata in Europa, a questo va aggiunto che il 75% del parco immobiliare è inefficiente.

sizione energetica, il superamento delle attuali barrie re all’elettrificazione dei consumi, lo sfruttamento di tutte le opzioni disponibili per la decarbonizzazione e l’implementazione corretta del principio “energy effi ciency first” e di tutte le rinnovabili. Gli edifici oggi sono responsabili di circa il 36% del to tale delle emissioni di gas a effetto serra e consumano il 40% dell’energia finale complessivamente utilizzata in Europa, a questo va aggiunto che il 75% del parco immo biliare è inefficiente. La riqualificazione dell’enorme parco esistente, a partire dagli impianti, è una leva prioritaria e fondamentale per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2050. Se si considera che circa l’80% dei consumi di un’abitazione è determinato dal soddisfacimento dei fabbisogni di riscaldamento e produ zione di acqua calda sanitaria, diventa subito evidente come l’impianto termico giochi un ruolo centrale nella sfida alla riduzione degli impatti ambientali.

Il settore del riscaldamento è costantemente impegna to nell’efficientamento delle proprie tecnologie ed esi stono le soluzioni tecnologiche già pronte per essere immesse sul mercato, ma è importante che l’approccio delle iniziative europee sia pragmatico, stabile e coe rente con le caratteristiche del settore.

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sistemi ibridi come sistema flessibile

Va perseguita anche la spinta all’elettrificazione, aven do cura di superare le attuali barriere. Per farlo biso gna innanzitutto rafforzare la capacità produttiva delle pompe di calore, affrontando anche il tema della filiera dell’installazione qualificata (al momento sottodimen sionato rispetto agli obiettivi), ma vanno considerate anche le attuali criticità del sistema elettrico. Oggi il mix di generazione è ancora sbilanciato verso le fonti fossili e la sicurezza energetica e la resilienza dell’in frastruttura devono andare di pari passo con la cresci ta di questo vettore energetico. Oltre a questo non va dimenticato che non esistono solo le pompe di calore elettriche, ma anche altri sistemi come gli ibridi e le pompe di calore ad attivazione termica.

In particolare i sistemi ibridi hanno come caratteristica principale una forte flessibilità e adattabilità alle carat teristiche degli edifici esistenti, progettati e immessi in commercio da un unico fabbricante. Sono pensati per massimizzare il contributo delle pompe di calore e sono in grado di scegliere la combinazione di funzio namento migliore in base ai costi e alla disponibilità dei due vettori energetici. Per un efficace processo di decarbonizzazione vanno quindi sfruttate tutte le opzioni disponibili, adottan do un approccio multi-tecnologico e multi-energetico,

diversificando le fonti di approvvigionamento. Assotermica è contraria all’idea di vietare indiscriminatamente l’immissione sul mercato degli apparecchi a gas. Tutti gli scenari di decarbonizzazione prevedono una quota di utilizzo rilevante del vettore gassoso, pertanto la soluzione vincente potrebbe essere il mix energetico molecola-elettrone sfruttando il più possibile le fonti rinnovabili. Il problema non è il vettore gassoso, ma il vettore combu stibile fossile: lo dimostra il fatto che esistono già tecnologie green gas ready. La rete del gas di domani dovrà essere green, così come dovrà esserlo sempre di più quella elettrica.

Deve prevalere il principio dell’energy efficiency first, vale a dire che per raggiungere gli obiettivi cli matici è cruciale utilizzare tutte le tecnologie efficienti disponibili e che il risparmio energetico conseguito con la sostituzione di un vecchio apparecchio con uno più efficiente venga valorizzato. In un periodo di grandi transizioni si deve evitare un approccio demagogico per scongiurare il cosiddetto effetto-boomerang, spe rimentato in passato in altri ambiti, in assenza di una vera pianificazione.

tutti gli scenari di decarbonizzazione preve dono una quota di utilizzo del vettore gassoso rilevante, pertanto la soluzione vin cente potrebbe essere il mix energetico molecola-elettrone sfruttando il più possibile le fonti rinnovabili.

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La Logistica fa deLL’unione La propria forza

L’assemblea generale di FEM (Federazione europea di movimentazione dei materiali) ospitata da Aisem (Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione) federata Anima Confindustria è stata una tre giorni di interrogativi, dialogo e rete, con lo sguardo fisso sulle nuove opportunità del 2023.

L’attuale crisi economica e sociale ha indebolito molti comparti, compreso quello rappresentato da FEM e dall’italiana Aisem, ma la si nergia e l’interesse verso obiettivi co muni stanno garantendo al comparto prospettive di crescita e di stabilità.

Durante i tre giorni di convegno è stato eletto anche il nuovo presiden te FEM. Jos De Vuyst cede il testimo ne a Christophe Lautray che nel suo discorso ha ricordato l’importanza di fare squadra e di guardare al futuro puntando sulle nuove tecnologie. «Gli obiettivi principali sono rappre sentare gli interessi tecnici, econo mici e politici di tutta l’industria rap

presentata da FEM, attraverso una collaborazione forte ed efficace con tutte le parti interessate. Nel periodo 2020-2022, nonostante la situazione pandemica, l’attenzione di FEM ha continuato a essere principalmente focalizzata sullo sviluppo normativo e legislativo a livello europeo e inter nazionale, attraverso il contributo diretto a numerosi position paper FEM, di fondamentale importanza per perseguire gli obiettivi comuni. Continueremo con questa spinta».

FEM continuerà quindi, anche con il nuovo presidente, a concentrarsi sul lo sviluppo di altre linee guida, anche tecniche, che prenderanno in esame

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la legislazione in arrivo, con parti colare attenzione all’agenda digitale dell’UE (Data ACT, AI ACT, CRA ACT) e alla previsione di sovrapposizione tra Machine Regulation e Data ACT stesso.

Anche Massimiliano Bariola, presi dente Aisem, intervenuto durante l’evento, si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti dal comparto, no nostante i tempi, e di come stanno procedendo i lavori, ma soprattutto i rapporti. «Dopo due pesantissimi anni, pieni di trasformazioni in ogni campo, in ogni azienda, con scenari mai sperimentati finora, quello che abbiamo tra le mani è comunque un risultato positivo. Carrelli elevatori,

gru, piattaforme di lavoro e società di logistica stanno affrontando uno dei periodi peggiori di sempre, dall’inizio del Ventunesimo secolo, per ragioni ben note e infine, non da meno, per l’attuale guerra. – Continua il presi dente – Le sfide economiche, sociali e legislative fanno ora parte di uno scenario quotidiano e le associazioni possono davvero aiutarci a rimanere aggiornati e tenere le nostre aziende pronte ad affrontare le difficoltà in arrivo. Saremo in grado di sfruttare le opportunità che ci verranno date, stando insieme, ben rappresentati e in grado di perseguire i nostri obiet tivi. Questo è il congresso delle op portunità e non solo delle sfide». l.b.

Da sinistra verso destra: Jos De Vuyst presidente Fem uscente, Christophe Lautray nuovo presiden te Fem, Olivier Janin segretario generale Fem,

Massimiliano Bariola presidente Aisem e Sabrina Cairoli Segretario generale Aisem.
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Empowerment femminile:

Secondo una nota redatta congiuntamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (MLPS), dalla Banca d’Italia e dall’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) nei primi otto mesi del 2022 sono state create, al netto dei fattori stagionali, circa 300.000 posizioni lavorative nel settore privato, non agricolo. Ma nel periodo estivo la dinamica dell’occupazione dipendente ha rallentato drasticamente.

Il calo dell’occupazione si attesta intorno al -0,3%, pari a -74mila, dato che si osserva per uomini e donne, per tutti i dipendenti e le classi d’età, con l’unica eccezione dei 15-24enni per i quali rimane stabile; in aumento però l’occupazione tra gli autonomi. Il tasso di occupazione scende al 60,0% (-0,2 punti).

Se si confronta il trimestre giugno-agosto 2022 con quello precedente (marzo-maggio 2022), si registra un aumento del numero di occupati di 85 mila unità, pari allo 0,4%, ma un dato che cresce veramente a piccoli passi è l’occupazio ne femminile in posizioni manageriali.

A rivestire queste cariche sono per lo più uomini, a dirlo sono i dati elaborati dall’ultimo Alpha Female Report Citywire (gruppo di editoria e informazione finanziaria londinese).

La quota di fund manager al femminile ha raggiunto il 12% globale, aumentando di solo lo 0,2%. Un tasso d’au mento molto lento, che va inserito in un contesto anco ra più allarmante: in sette anni di rapporto prodotto da Citywire, il numero di donne responsabili di un fondo è aumentato solo di 1,7 punti percentuali. Inoltre, dei 17.554 portfolio manager mondiali (presenti nel data

base del gruppo editoriale Citywire) solo 2.108 sono di sesso femminile. Nota positiva, da segnalare, è dal punto di vista geografico, dove l’Italia con il 22% presenta la per centuale più elevata di donne che gestiscono fondi.

Un nuovo slancio potrebbe però arrivare da una delle mi sure previste dal Pnrr: la missione 5, una certificazione di parità, con una copertura finanziaria di 10 milioni di euro. A marzo è stata infatti delineata la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022, che definisce criteri, prescrizioni tec niche ed elementi funzionali alla certificazione di genere.

La norma UNI/PdR 125:2022 introduce svariati temi di po litica riguardanti la parità di genere e si pone come obiettivo quello di sviluppare politiche e strategie di gender equality attraverso un insieme di indicatori prestazionali.

Anima ha dedicato al tema un webinar: "Perchè una certifi cazione per la parità di genere?", dove sono stati snocciolati i nodi fondamentali, perché il percorso della parità di genere è un primo percorso, necessario, in termini di inclusività.

All’interno di un’organizzazione la tutela della donna e della parità di remunerazione, a parità di competenze, porta a una crescita reciproca e ad avere un risultato finale

dall’UE arriva la norma UNI/PdR 125:2022
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In concreto, la unI/PdR 125:2022 definirà delle prassi, sei driver, necessari per stabilire la concessione della certificazione:

1) rispetto dei principi costituzionali di parità e uguaglianza;

2) adozione di politiche e misure per favorire l’occupazione femminile - specie quella delle giovani donne e quella qualificata - e le imprese femminili, anche con incentivi per l’accesso al credito e al mercato ed agevolazioni fiscali;

3) adozione di misure che favoriscano l’effettiva parità tra uomini e donne nel mondo del lavoro, tra cui: pari opportunità nell’accesso al lavoro, parità reddituale, pari accesso alle opportunità di carriera e di formazione, piena attuazione del congedo di paternità in linea con le migliori pratiche europee;

4) promozione di politiche di welfare a sostegno del “lavoro silenzioso” di chi si dedica alla cura della famiglia, nel rispetto dell’art. 3.1 della costituzione (uguaglianza formale);

5) adozione di misure specifiche a favore delle pari opportunità, in linea con quanto stabilito dall’art. 3.2 della costituzione (uguaglianza sostanziale);

6) integrazione del principio dell’equità di genere nella normativa nazionale affinché la sua adozione volontaria diventi riferimento qualora fosse richiesto alle organizzazioni di certificare la sostenibilità e l’adozione di politiche di genere, in contesti quali, ad esempio, gare di appalto, rilascio di contributi pubblici oppure da un sistema di premialità.

superiore a livello di business aziendale, con performance finanziarie migliori. La certificazione secondo la UNI/PdR 125:2022 supporta le organizzazioni nel promuovere la parità di genere, trasformando così la cultura aziendale, migliorando e valorizzando le performance individuali e organizzative, promuovendo le varietà delle caratteri stiche personali e professionali al fine di dare una piena parità e rappresentatività sociale.

Ogni area sarà contraddistinta da un peso percentuale che aiuterà a misurare il livello attuale di parità e quindi i

miglioramenti o, al contrario, le criticità. IL perseguimen to di un sistema che porti alla parità di genere e l’empo werment delle donne, ovvero valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili, è inserito nell’agenda ONU 2030 all’obiettivo n.5 che ha come traguardo la parità di op portunità tra donne e uomini nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze (compresa l’abolizione dei matrimoni forzati e precoci) e l’uguaglianza di diritti a tutti i livelli di partecipazione.

Ruth Bader Ginsbur - giudice della Corte suprema degli Stati Uniti d’America.

l e donne appartengono a tutti i luoghi in cui vengono prese le decisioni. non dovrebbero essere l’eccezione.
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La tuteLa deLLa risorsa idrica come approccio per iL futuro

in un momento tanto critico sia per l’ambiente che per la situazione socio-politica europea e globale, risulta sempre più importante sfruttare al meglio ogni risorsa, qualunque sia la sua natura, ed essere lungimiranti. andrea lanuzza, Direttore Ge nerale di cap Group, ci ha parlato della sua visione del futuro e di come il settore delle water utilities si stia muovendo già da tempo verso un percorso sempre più green e legato all’ottimizzazione delle risorse.

Il Pnrr, con i suoi incentivi e i suoi vincoli, come impatterà sulla ge stione della risorsa idrica? Sarà in grado di fornire un’accelerata signi ficativa allo sviluppo del settore per il raggiungimento delle milestones di gestione e tutela dell’acqua?

«Il Pnrr è un supporto enorme per migliorare in tutta Italia le perfor mance legate ai servizi di acquedotto, di depurazione e a quelli accessori,

come la gestione dei fanghi. Sono sicuro che questo piano aiuterà tan tissimo il settore». Prosegue poi il di rettore «Si parla di water divide, ma la verità è che noi gestori abbiamo ampi margini su tutti gli indicatori di per formance, che a volte non sono rag giungibili per carenze finanziarie. Da questo punto di vista il Pnrr e i fondi che saranno erogati con uno specifico metodo di analisi dei requisiti, stan no spingendo le società che parteci

pano ai bandi di finanziamento verso un’organizzazione differente: più ra zionale, con una visione complessiva che porti ai risultati sperati. Il Pnrr aiuterà molto il settore, è il driver che ci serve. La cosa importante è che la filiera produttiva resista, che le so cietà di costruzione siano capaci di lavorare insieme e restare al passo, prestando molta attenzione alla capa cità organizzativa nel portare avanti i progetti».

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I progetti e gli obiettivi di cui parla, che verranno attuati, sono volti an che al contenimento degli effetti dei cambiamenti climatici?

«Certamente, il settore idrico lavora per definizione al contenimento degli effetti climatici. Riduzione delle per dite vuol dire anche efficienza ener getica: meno consumi per portare la stessa acqua al consumatore finale, quindi anche meno emissione di CO2. Un esempio sono gli interventi sulla depurazione delle acque che tenden zialmente sono finalizzati a migliora re la qualità degli scarichi dei depura tori, oltre alla loro carbon footprint, che impatta in maniera diretta sulla qualità delle risorse idriche superfi ciali».

Quali sono le soluzioni possibili per arginare questo problema?

«In aggiunta a quanto detto sopra, gli interventi del Pnrr richiedono l’ob bligo di rispettare i principi di DNSH (Do No Significant Harm). Significa che tutti i progetti finanziati dal Pnrr devono dimostrare ex ante, in fase di progettazione ed ex post, in fase di realizzazione, di soddisfare deter minate performance ambientali e, in alcuni casi, anche sociali. Il fatto che ai finanziamenti del Pnrr sia stato as sociato il vincolo di dover rispettare questi principi sicuramente porterà con sé un impatto positivo».

Per quanto riguarda invece le tecno logie della meccanica (es. sistemi di pompaggio, valvole, sistemi tratta

mento acqua, smart meter), come si integrano in modo efficiente nella gestione del servizio idrico integrato per una maggior efficienza energetica e un minor spreco di risorse?

«Tutte le tecnologie della meccanica si integrano in modo completo con il sistema idrico. Cap Group si occupa degli asset a rete, cioè acquedotto e depurazione, che sono costituiti di strumenti sempre più digitali come appunto gli smart meter o i misura tori di portata tout court, sonde di riempimento, di vibrazione, di traci mazione. Oltre ovviamente ai siste mi di pompaggio. Tutti quei sistemi costituiscono gli asset a rete e fanno sì che i sistemi siano intelligenti e permettano di capire in tempo reale quello che succede, permettendoci di adottare comportamenti adeguati a seconda dell’evento che sta caratte rizzando il funzionamento della rete in quel momento».

Prosegue Lanuzza, entrando nel det taglio di cosa significhi tecnologia applicata per il miglioramento di un sistema di pompaggio «Questo siste ma ci permette di misurare la portata in diversi punti della rete: control lando la portata sappiamo se c’è una perdita. Dalla differenza tra i due mi suratori di portata, sappiamo invece adeguare la pressione del sistema di pompaggio e possiamo intervenire tempestivamente per riparare l’even tuale perdita. Tutto questo è volto a far funzionare la rete in un assetto idraulico efficiente, con il minor con sumo di energia possibile».

Questo vale anche per gli impianti?

«Se guardiamo agli impianti la si tuazione è differente, ma ancora più interessante. Per definizione questi sono costituiti da opere civili che poco possono sul cambiamento climatico, ma qui abbiamo veramente tutto lo scibile della meccanica, dalle pompe ai sistemi di pressatura, che possono essere realizzati in maniera sempre più intelligente. Più interveniamo ra pidamente e tempestivamente, meno impattiamo sull’ambiente.

L’efficienza dal punto di vista energe tico è una questione sempre più im portante perché più si va avanti e più diventa necessario ridurre i consumi di energia oltre che compensare con azioni ambientali, anche con appa recchiature che permettano la produ zione di energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. Ci sono sempre più sistemi innovativi, infatti l’in dustria della meccanica si concentra sempre più su come migliorare le per formance sui differenti fluidi trattati negli impianti. È un’industria che sta evolvendo tantissimo in questi anni, puntando continuamente sull’inno vazione e rappresenta un mercato in crescita».

Conclude Lanuzza «Oggi tutti siamo portati a migliorare la performance in termini di costi, tempestività e inter venti, ma le società che si adegueran no alle nuove tecnologie con un’ottica green saranno quelle che faranno la differenza». l.b.

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RISPARMIO eneRGeTICO

I piani di austerity in e uropa

Quali strategie di emergenza sono state adottate in Europa per risparmiare energia? La Francia ha annun ciato che unificherà le regole che vietano la pubblicità luminosa tra l’una e le sei del mattino e introdurrà a livello nazionale il divieto di lasciare aperte le porte delle attività commerciali riscaldate o climatizzate. In Germania, il consiglio di gabinetto di Olaf Scholz parla di monumenti storici spenti di sera e divieto di superare i 19 gradi di temperatura negli edifici pubblici e negli uffici durante la giornata.

bATT eRIe Al lITIO

Sulle navi cargo, rischio incendi causati dalle batterie al litio

Un report di Allianz invita le aziende a concentrarsi sul la prevenzione del rischio legato al trasporto via mare delle batterie al litio, evidenziando quattro minacce principali: incendio (le batterie contengono elettroliti, infiammabili); esplosione (derivante dal rilascio di va pori/gas infiammabili in uno spazio ristretto); thermal runaway (un rapido incendio autoriscaldante) e i gas tossici che tali eventi possono produrre. Gli incidenti che sovente si verificano sono principalmente la conse guenza di una produzione di batterie e dispositivi al di sotto degli standard, un’eccessiva carica delle batterie, un surriscaldamento dovuto a cortocircuiti e il danneg giamento delle batterie o di dispositivi.

TRASPORTI

Treni a idrogeno

La Germania ci arriva prima, ma anche l’Italia avrà il suo Coradia a idrogeno. I primi 14 treni alimentati completamente a idrogeno e prodotti da Alstom entrati in funzione a inizio settembre in Germania, mentre in Italia, in particolare nello stabilimento di Savigliano, in provincia di Cuneo, si sta lavorando allo sviluppo del modello Coradia Stream che debutterà alla fine dell’an no prossimo in Valcamonica. Alstom fornirà sei treni a celle a combustibile a idrogeno – con l’opzione per la produzione di altri otto esemplari – a Ferrovie Nord Mi lano per un importo di circa 160 milioni di euro.

VIAbIlITà

Google Maps per la sostenibilità

Finalmente anche in Italia Google Maps consentirà di scegliere il percorso più sostenibile per raggiungere la destinazione. Con il servizio di mappe di Big G si po trà scegliere il percorso più eco sostenibile tra due o più opzioni, anche sulla base del motore dei veicoli. Questo permetterà inoltre di risparmiare oltre il 20% del con sumo di carburante. Si potranno quindi ridurre le emis sioni di CO2, considerando che il trasporto su strada è la principale fonte di emissioni di anidride carbonica in Europa.

i 400 caratteri
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L’industria meccanica oggi per l’Italia di domani

Contesto e proposte per lo sviluppo del Paese

Venerdì 21 ottobre 2022 Hotel MELIA MILANO, via Masaccio 19

In un contesto critico per il settore manifatturiero, Anima Confindustria e le sue associazioni identificano le esigenze delle aziende e presentano il Manifesto Anima al mondo politico e imprenditoriale.

Intervengono importanti esponenti istituzionali, politici e imprenditoriali, alla presenza del presidente Confindustria Carlo Bonomi.

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Mulino a rulli kl1500, capacità di produzione a impatto ridotto Il modello KL1500, con rulli di macinazione lunghi 1.530 mm, è caratterizzato dall’accop piamento alla motorizzazione dei rulli di maci nazione ad albero cardanico, con totale assenza di trasmissione a cinghie o riduttori di velocità. L’assenza di organi di trasmissione suscettibi li a guasti rende la macchina più affidabile e silenziosa e a ridotto impatto ambientale, senza oli lubrificanti con componenti a limitata usura che richiedono manutenzione periodica.

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IL CONSORZIO ECOPOWER LANCIA UN SERVIZIO SU MISURA PER LA ROTTAMAZIONE DEI VOSTRI CARRELLI

I carrelli elevatori fanno muovere il cuore dell’economia, la logistica moderna.

A fornire loro energia sono grandi pacchi di batterie, al piombo e al litio.

Si tratta di tonnellate di risorse naturali che dopo il servizio svolto devono essere recuperate attraverso filiere certificate, tracciate e soprattutto sicure.

Un problema che si presenta al momento della dismissione o sostituzione di vecchi carrelli per l’acquisto di nuovi.

Il Consorzio ECOPOWER, come tutti i consorzi del Gruppo Safe, si impegna per trasformare un obbligo in un vantaggio. Forse non l’avevate mai visto prima in questa veste ma un carrello elevatore è una vera e propria miniera di risorse in attesa di essere recuperate.

Il Consorzio ECOPOWER riesce a farlo per voi garantendo la riduzione dell’impatto ambientale nel totale rispetto della legge, grazie all’esclusivo “Protocollo di legalità”, il sistema di protezione della filiera delle batterie. Questa efficienza non è però l’unico obiettivo raggiunto.

Condividendo da sempre tutte le fasi di vita del vostro carrello, dall’acquisto fino al suo smaltimento, grazie alla collaborazione con i nostri soci e con le loro reti distributive e di assistenza, abbiamo imparato ad interpretare i vostri bisogni per concepire servizi su misura.

È questo il caso del nuovo servizio di Rottamazione ECOPOWER

Costruito su misura sia per chi ha già effettuato una prima bonifica delle parti quali pneumatici e materiali di consumo sia per chi desidera un servizio completo consegnando il proprio carrello prima che questa bonifica sia stata effettuata. L’esclusivo sistema di Rottamazione ECOPOWER libera i proprietari dei carrelli e le società di noleggio dal peso di una gestione complessa che toglie tempo al vostro lavoro.

ECOPOWER infatti si occuperà di tutte le pratiche necessarie e vi garantirà la condizione di Rischio ZERO. Il servizio di rottamazione ECOPOWER rende tutto più semplice e diventa un’ottima opportunità per decidere di passare all’acquisto di nuovi mezzi rinnovando il vostro parco. Metteteci alla prova, contattateci.

CONSORZIO ECOPOWER

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Pb Li

Secure Interface, l’HVAC connesso dal field al Cloud

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logistica

Stoccaggio ad alta densità e multi-referenza

ESMARTSHUTTLE, composto da E-SHUT TLE ed E-SATELLITE, è il sistema pallet shut tle progettato per lo stoccaggio ad alta densità e multi-referenza in magazzini automatici multi-profondità e buffer di produzione, dove sono richieste alte prestazioni 24/7. Eurofork ha ideato ESMARTSHUTTLE per offrire sul mercato una soluzione modulabile e flessibi le in base alle esigenze dei clienti, offrendo la massima capacità di magazzino con elevati throughputs e prestazioni.

www.eurofork.com

iot
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sollevamento

La nuova gru a bandiera Donati trasformabile da manuale in elettrica

La gru GRL Donati garantisce un servizio di movimentazione del carico a 360°. Adatta all’uso in piazzali o in depositi, per movi mentare materiali da automezzi, al servizio di grosse unità operatrici o per assemblare macchine. È in grado di compiere una ro tazione continua di 360° con portata fino a 2.000 kg e sbraccio fino a 7 m. Può essere trasformata da manuale in elettrica anche successivamente all’installazione tramite un kit di adattamento disponibile su richiesta.

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movimentazione

MOnTInI MR zInC: i carrelli elevatori elettrici che non temono gli ambienti ostili MR ZINC di MONTINI sono carrelli elevatori elettrici speciali a 3 e 4 ruote (portata da 1.600 a 4.999 kg), zincati a caldo a 450°C a immer sione totale dei componenti, e prodotti con parti in acciaio inox e accorgimenti specifi ci. Sono destinati per lavorare nell’industria alimentare, regolata da severe norme HACCP, in ambienti ittici, caseari, della carne a eleva to tasso salino e corrosivo dove è richiesto il frequente lavaggio dei carrelli con idro-pulitri ci ad alta pressione.

www.montini.biz

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carrelli

Maggiori prestazioni e produttività per i carrelli Jungheinrich Jungheinrich rilancia le Serie 2 e 3 dei carrelli a contrappeso elettrici. I carrelli frontali sono stati completamente ottimizzati dal punto di vista dell’impianto idraulico e della sicurezza e contano in totale dodici diversi modelli. Disponibili a 3 o a 4 ruote, sollevano carichi da 1300 a 2000 kg fino a 7000 mm. Con una velocità massima di 17 km/h, assicurano operazioni efficienti sia all’interno sia all’esterno del magazzino.

www.jungheinrich.it

ventilazione

edifici a prova di radon con i ventilatori CA-RM e S

Il radon è un gas radioattivo presente nel sottosuolo che tende ad accumularsi in cantine, box, magazzini, caveau, uffici e abitazioni.

Per la sua bonifica Vortice ha progettato una gamma di ventilatori composta dai modelli da condotto CA-RM ES, adatti anche a pozzetti interrati soggetti ad allagamento, grazie alla protezione IP47, e dalle varianti CA-RM ES RF, (protezione IP45) per il montaggio su tetti o all’estremità di condotti di aerazione. L’offerta si completa con la centralina VORT SICURBOX (opzionale), per la gestione e il monitoraggio del corretto funzionamento del sistema.

www.vortice.it

selezionatrice ottica

Curiosity: la selezionatrice alimentare totalmente igienica Raytec Vision lancia la prima selezionatrice alimentare progettata seguendo il “totally hygienic design” e nel pieno rispetto delle linee guida EHEDG. Ogni componente può essere smontato senza l’uso di attrezzi e sanificato velocemente, a cominciare dal tappeto che può essere smontato, pulito e rimontato in meno 5 minuti risparmiando acqua e senza detergenti chimici. Curiosity può selezionare una vasta gamma di prodotti e, con la tecnologia doppia clorofilla, garantisce elevatissimi standard di qualità.

www.raytecvision.com

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espositore

Il murale refrigerato che ridefinisce gli standard del merchandising

Ethos raddoppia la superficie espositiva ridu cendo lo spazio occupato. È disponibile anche in versione riscaldata HV, con interno vasca e zona esposizione in acciaio Inox, e con altezza frontale ridotta per garantire un’ottima visibi lità. Completa l’offerta il modello Ethos BT, in versione bassa temperatura, con refrigerante naturale R290, per l’esposizione di prodotti surgelati e canalizzabile con la versione refri gerata.

www.criocabin.com

affettatrici professionali

ATC 350, affettatrice verticale in alluminio anodizzato di essedue

Il meccanismo brevettato di spostamento carrello/blocco salume ottimizza la tenuta del prodotto durante il taglio, reso ottimale dalla lama per volano. Il prodotto tocca solo il filo della lama mantenendone intatte le proprietà organolettiche. Velocità della lama regolabile. Lama in acciaio 100CR6 dal diametro di 350 mm con anello di protezione in acciaio inossi dabile. Trasmissione a ingranaggi.

www.italianslicers.com

rilevatore co2

R2002C-A, misuratore di CO2 in tempo reale

Resideo ha lanciato il monitor R2002C-A per ambienti residenziali o commerciali. Ideale per monitorare i livelli di CO2 in una stanza tramite un display a LED che consente una lettura chiara e immediata grazie ai suoi colori che variano dal verde, all’ambra e rosso, indicando in tempo reale i livelli di CO2 presenti. Se vengono rilevati livelli elevati di anidride carbonica, l’indicatore diventerà rosso e un allarme avvertirà l’utente per segnalare la necessità di ventilare la stanza.

www.resideo.com

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ABBONATI SUBITO dellisanti@anima it - redazione@anima it (disponibili anche in inglese) INSERTI ECONOMICI Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancio Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurra | Tabella bianca L’Industria Meccanica, attraverso un sistema importante di media, aiuta gli imprenditori della meccanica italiana a migliorare il proprio business. L’Industria Meccanica pubblica su ogni numero focus, interviste e approfondimenti su 5 temi trasversali alle attività delle imprese Automazione & Produzione Export & Mercati Magazine L’Industria Meccanica ultimo aggiornamento n. 773 - 1^ Quindicina di luglio 2022 - pubblicata su questo numero ultimo aggiornamento n. 28 - 31 gennaio 2022 1° gennaio 2022 “Settore industria meccanica varia ed a ne” e “Settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su questo numero Speciali tematici “Great tech for” Tabelle Anima: - Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale di personale in Italia/estero ABBONATI SU WWW.INDUSTIRAMECCANICA.IT MAGAZINE UFFICIALE 720 APRILE 2019 MAGAZINE UFFICIALE ANIMA CONFINDUSTR 709 MAGGIO 2017FABBRICA IL TUO 4.0 SPECIALE FINITURA TECNOLOGIA: LE NOVITÀ A SPS 2017 NASCE IL PORTALE I4PUNTO0.IT CLASSIFICAZ ONE DOGANAL COSA CAMBIA DA QUEST ANNO CERTIFICATI B ANCH 8 VITÀ All’interno: Listino prezzi materiali di interesse per la meccanica aria n.715 Costo ario medio dell’ope aio n.23 Ril azioni statisti he prestazioni di personale gennaio 2017 Con l’abbonamento hai: Abbonamento annuale alla rivista (80 euro) è comprensivo dei supplementi pubblicati nell’anno e dell'invio anche online degli aggiornamenti delle tabelle Anima. 721 2019 All’interno: Listino prezzi materiali di interesse per la meccanica aria n.739 Costo ario medio dell’ope aio n.25 Ril azioni statisti he prestazioni di personale gennaio 2019

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ITALIA

SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

Statistical survey on average tariff quotation for staff’s services in Italy

mechanical and engineering industries

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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni
statistiche
delle
quotazioni
medie
delle tariffe per prestazioni di personale
Sector
January 2022 IN
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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale in Italia
alle
associate
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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie
delle tariffe per prestazioni di personale
in Italia
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SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

Statistical survey on average tariff quotation for staff’s services abroad

mechanical and engineering industries

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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale
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ALL’ESTERO
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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale all’estero
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SETTORE IMPIANTI E COMPONENTI DI GRANDE DIMENSIONE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA

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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale
Statistical survey on average tariff quotation for staff services in Europe and
Europe Sector energy generation plants and large components NEI PAESI EUROPEI ED ExTRA EUROPEI
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TABELLA GENNAIO 2022 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle
tariffe per prestazioni personale nei Paesi europei ed extra europei
e

Relevés statistiques des cotations moyennes des tarifs pour les prestations du personnel en europe et en dehors de l’europe Secteur installations et composants de grandes dimensions pour la production d’energie

Estudio estadìstico de las cotizaciones medias de las tarifas por prestaciones del personal en europa y fuera de europa Sector instalacionesy grandes componentes para la producción de energía

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GENNAIO 2022 |
Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni personale
nei
Paesi europei ed extra europei
Janvier 2022 Enero 2022
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TABELLA
GENNAIO 2022
| Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni personale nei Paesi europei ed extra europei
TABELLA N. 28 - GENNAIO 2022 | Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale Edizioni: A.S.A. S.r.l.Via A. Scarsellini 1320161 Milanotel. +39 0245418.200fax +39 0245418.240 | Direttore Responsabile: Alessandro Durante | Riproduzione vietataAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981. TABELLA N. 28 - 31 GENNAIO 2022 | Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
TABELLA N. 28 - GENNAIO 2022 | Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale Edizioni: A.S.A. S.r.l.Via A. Scarsellini 1320161 Milanotel. +39 0245418.200fax +39 0245418.240 | Direttore Responsabile: Alessandro Durante | Riproduzione vietataAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981. AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
TABELLE 1^ QUINDICINA DI FEBBRAIO 2022 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 768 (Piazza di Milano) Edizioni: A.S.A. S.r.l.Via A. Scarsellini 1320161 Milanotel. +39 0245418.200fax +39 0245418.240 | Direttore Responsabile: Alessandro Durante | Riproduzione vietataAutorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981. TABELLE 1^ QUINDICINA DI FEBBRAIO 2022 | Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia N. 768 (Piazza di Milano) AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista
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