FASHION N 7

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INTERVIEW

BARBARA GENDRE/CWF

«LANVIN E CHARABIA SONO L’INIZIO: NON CI FERMIAMO» Il gruppo francese si presenta a Pitti Bimbo con un nuovo assetto societario e con una serie di importanti novità sul fronte strategico. Oltre alla licenza siglata con Lanvin e all’acquisizione di Charabia, è pronto un nuovo piano retail per Givenchy e Boss, oltre al lancio di nuove collezioni di scarpe e accessori. DI ANDREA BIGOZZI

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n nuovo azionista di riferimento (Arkéa Capital), una riorganizzazione manageriale, una nuova licenza (Lanvin), l’acquisizione di un marchio storico (Charabia), nuovi progetti retail (al debutto in Cina), il potenziamento del business degli accessori. Cwf-Children Worldwide Fashion è riuscita a concentrare nel giro di pochi mesi tutta una serie di novità, gettando le basi di una strategia di potenziamento del gruppo che verrà raccontata al mercato in occasione dell’89esima edizione di Pitti Bimbo, dove il gruppo francese è presente con uno spazio al Padiglione Centrale e i brand Billieblush, Boss, Little Marc Jacobs e Karl Lagerfeld. Il nuovo assetto societario, che vede attualmente Cwf in mano a tre azionisti (oltre a Arkéa Capital è entrato anche Raise Investissement, che affiancano Dzeta Private Equity presente dal 2014) resta il cambiamento principale come sottolinea Barbara Gendre, direttore marketing e comunicazione: «L’ingresso dei nuovi soci aiuterà lo sviluppo del nostro gruppo su più fronti, dal lancio di nuove collezioni di scarpe e accessori, al rafforzamento dei nostri canali digitali. Abbiamo in programma di continuare a potenziare la nostra presenza in Asia, Nord America e Medio Oriente e ci impegneremo a firmare ancora nuove licenze e ad acquisire nuovi marchi».

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20_06_2019

A FINE GIUGNO INAUGUREREMO AL THE MALL DI SANREMO. IN ITALIA CRESCONO VELOCEMENTE LE LICENZE DI GIVENCHY E KARL LAGERFELD

Barbara Gendre

L’intesa con Lanvin e l’acquisizione del nuovo marchio rappresentano i primi frutti del riassetto o sono operazioni già siglate in precedenza? Tutto è stato portato avanti in parallelo: era un anno che lavoravamo su tre piani in contemporanea. Debutterete con la nuova licenza Lanvin a partire dall’autunno-inverno 2020: che strategia avete messo a punto? Inizieremo a seguire il dna della collezione adulta del brand, che è a sua volta al centro di un processo di riposizionamento legato anche all’arrivo del nuovo direttore creativo Bruno Sialelli. Quindi aspettatevi un radicale cambiamento tra il Lanvin kids della Fall-Winter 2020 e quello dell’inverno precedente. Stenterete a riconoscere che si tratta di due collezioni dello stesso marchio.

Arriveranno presto altri accordi di licenza con maison del lusso? In generale siamo sempre alla ricerca di nuove opportunità, ma penso che nei prossimi mesi ci concentreremo sui nuovi progetti siglati: c’è davvero tanto lavoro da portare avanti. Tra ready-to-wear, scarpe e accessori, il prossimo autunno-inverno dovremmo occuparci di 12 marchi. Un’altra new entry, Charabia, è un marchio storico, che però non ha mai goduto di grande popolarità. Questa situazione sta per cambiare? Assolutamente sì. Finora l’Italia non era considerata un mercato di riferimento per Charabia. Noi invece pensiamo che, specie al Sud dove l’interesse per un prodotto ricercato e di qualità è ancora forte, il brand potrà cogliere grandi opportunità. Per que-


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