VICTOrVICTORIA VictorVictoria, brand born in the Eighties and later acquired by Sergio Tegon (Ca’ Da Mosto) is back on the market.
CLONE The designer Bruno Bordese relaunches Clone, footwear brand under the spotlight in the Nineties. Il designer milanese Bruno Bordese rilancia Clone, la collezione di calzature uomo e donna forte sul mercato negli anni Novanta. Alleati nel progetto, al via con la primavera-estate 2017, sono la multinazionale cinese Max Group e la società di distribuzione Massimo Bonini. Nella linea donna zeppe, zoccoli, ballerine e sneaker scommettono su forme e materiali ripresi dai modelli presenti nell’archivio del brand, rivisitati in chiave unconventional e ironica, in una dialettica creativa tra gusto pop e romantico. Con prezzi medi sell out intorno ai 200 euro, la collezione per la prima stagione ha convinto oltre 70 multimarca di tutto il mondo, con clienti top come Lane Crawford in Cina e Hong Kong e Gibot a Roma.
VictorVictoria reloaded. Il marchio nato alla fine degli anni Ottanta e rilevato in seguito da Sergio Tegon, fondatore e a.d. della Ca’ Da Mosto di Scorzé (Ve), torna sul mercato. «Ho acquisito VictorVictoria affascinato in primis dal nome e da un’idea di design minimal declinato nella versione maschile e femminile - racconta -. Un progetto che ho voluto mettere nel cassetto, in attesa di trovare un team di creativi perfetto». Ora che la squadra giusta ha superato il “collaudo”, la collezione - distribuita da Areté Showroom di Milano e disponibile anche sull’e-shop del brand - punta a conquistare mercati chiave come Italia, Germania e Nord Europa, Russia e Stati Uniti, attraverso un prodotto di qualità ma dal prezzo accessibile. Qualche esempio: cappotti dai 700 ai 1.000 euro e completi uomo intorno agli 800 euro.
ROCCO STRACUZZA for
Professione fashion stock broker Specializzato nell’intermediazione d’acquisto di stock dei nomi top di abbigliamento e accessori uomo, donna e bambino, Rocco Stracuzza è un trait d’union fra negozi e outlet per gestire al meglio il business delle rimanenze. «Un ruolo oggi sempre più determinante per assicurare margini al trade». Lei si definisce un fashion stock broker. In cosa consiste il suo lavoro? Sono un intermediario, una figura che si inserisce nel dialogo fra negoziante e stockista, per offrire alla merce invenduta una giusta collocazione all’interno degli outlet. Seguo principalmente il mercato italiano, ma lavoro anche con l’estero. Qual è il valore aggiunto offerto ai retailer? In un mercato come l’attuale, dove lo smaltimento delle giacenze rappresenta un fattore chiave per garantire margini ai negozi, serve un servizio qualificato, che assicuri qualità nello stoccaggio, tempestività dell’intervento
e nei pagamenti, massima discrezione nei confronti delle parti. Il ruolo dello stockista è cambiato. Non si limita a intervenire due volte l’anno per risolvere il problema delle rimanenze, ma è ormai un anello imprescindibile della filiera distributiva. Rocco Stracuzza che cosa offre? Operando in uno scenario complesso, con un’offerta di prodotto molto ampia in cui si alternano nomi noti e meno noti, è fondamentale avvalersi di persone esperte, in grado di soppesare le collezioni e valutare gli stock. Le mie parole d’ordine sono competenza, professionalità e, naturalmente, grande passione. www.roccostracuzza.com - info@roccostracuzza.com
21_02_2017
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