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Caro energia e Superbonus: le ultime dal governo PAG

CARO ENERGIA E SUPERBONUS: LE ULTIME DAL GOVERNO

NEL MESE DI FEBBRAIO L’ESECUTIVO HA APPROVATO ALCUNE MISURE PER CONTRASTARE I RINCARI DELLE BOLLETTE DELL’ENERGIA E PER OTTIMIZZARE ALCUNI PASSAGGI LEGATI ALLE DETRAZIONI FISCALI. ECCO LE PRINCIPALI NOVITÀ

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Febbraio è stato un mese caldo sul fronte legislativo. Il governo ha infatti deliberato alcune importanti manovre per contrastare il caro bollette e per ottimizzare alcuni passaggi legati a Superbonus e sconto in fattura. Vediamo, step by step, le principali novità dell’ultimo mese.

CESSIONE DEL CREDITO MULTIPLA

La prima novità riguarda la cessione del credito legata al Superbonus al 110% e alle altre detrazioni fiscali. Con il Decreto Sostegni TER, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine gennaio 2021, il governo aveva stabilito di trasferire il credito una sola volta, con l’obiettivo di introdurre una maggiore stretta sulle frodi fiscali. Dopo solo una settimana, e soprattutto il pressing di alcuni partiti politici, associazioni e imprese, il governo aveva deciso di fare marcia indietro ed eliminare i limiti varati con il Decreto Sostegni. E infatti il 18 febbraio, il Consiglio dei Ministri ha introdotto un decreto correttivo con misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia. In particolare, il provvedimento interviene per sbloccare il processo di cessione del credito dei bonus edilizi. Tra questi rientra anche il Superbonus. La disposizione prevede che sarà possibile cedere il credito per tre volte e solo in favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari e che lo stesso non possa formare oggetto di cessioni parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate. A tal fine il governo ha introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto per consentire la tracciabilità delle cessioni.

CONTRO IL CARO ENERGIA

Nello stesso decreto legge con le novità legate alla cessione del credito sono presenti misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Le misure ammontano a quasi 8 miliardi. Di questi, 5,5 miliardi saranno destinati a fare fronte al caro energia. La restante parte invece sarà a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente in questa fase. Sul fronte dell’energia, l’intervento si divide in due parti: “emergenza”, che comprende misure per calmierare nel breve tempo i costi delle bollette energetiche; “prospettiva”, che invece prevede misure che consentano nel futuro di evitare altre crisi come quella in corso. Per quanto riguarda le misure “emergenza”, il governo era già intervenuto per ridurre la pressione per il “caro bollette” con 1,2 miliardi nel terzo trimestre 2021, 3,5 miliardi nel quarto trimestre 2021 e 5,5 miliardi per i primi tre mesi dell’anno. Con questo nuovo decreto il governo proroga le misure già in essere. Tra queste ci sono l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze in bassa tensione con potenze fino a 16,5 kW. Azzeramento degli oneri anche per le utenze con potenza pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media, alta e altissima tensione. La misura riguarda anche usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico. Prevista anche la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas, il rafforzamento del bonus sociale e il credito d’imposta per le imprese energivore. Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore. Per quanto riguarda invece le misure in “prospettiva”, il decreto include un poderoso programma di accelerazione sul fronte delle rinnovabili. Per il fotovoltaico, ad esempio, è previsto un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali. Inoltre è previsto l’incremento della produzione nazionale di gas allo scopo di diminuire il rapporto importazione e produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI. Il provvedimento comprende anche un pacchetto di norme per aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas. Infine, per quanto attiene al sostegno alle filiere produttive, il decreto interviene

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Consiglio dei ministri del 18 febbraio Credito d’imposta all’80% per le imprese turistiche: modalità applicative per l’accesso alla piattaforma Credito d’imposta all’80% per le imprese turistiche: aggiornamento elenco delle spese ammissibili

su due settori in particolare: automotive e microprocessori. Il provvedimento stanzia risorse pluriennali, fino al 2030, con l’obbiettivo di favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell’industria del settore automotive. Inoltre sono previsti incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti. Sono previsti fondi pluriennali, fino al 2030, per la produzione nazionale di microchip.

AGGIORNATO IL CREDITO D’IMPOSTA PER LE IMPRESE TURISTICHE

Qualche giorno prima della riunione del Consiglio dei ministri, il ministero del Turismo aveva aggiornato gli interventi ammissibili per il credito d’imposta all’80%. Il “Superbonus alberghi”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 novembre 2021, amplia così la tipologia di interventi che potranno beneficiare dell’agevolazione. Come spiega una nota del ministero del Turismo, “sono ammesse le spese per gli interventi di installazione di nuovi impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su edifici e muniti di sistema di accumulo, nonché l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, che siano destinate ad uso esclusivo della struttura turistica oggetto dell’intervento”. Fotovoltaico, storage e colonnine per la ricarica vanno ad affiancarsi ad altri interventi. Tra questi rientrano opere di efficientamento energetico, riqualificazione antisismisca, eliminazione delle barriere architettoniche, interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, piscine termali, interventi di ristrutturazione, spese per la digitalizzazione, acquisto di mobili e componenti d’arredo. Ricordiamo che è previsto un credito d’imposta dell’80% per gli interventi realizzati dal 7 novembre 2021 al 31 dicembre 2024. In aggiunta sono previsti anche contributi a fondo perduto. Il bonus alberghi potrà essere utilizzato dalle imprese alberghiere, agriturismi, altre imprese del comparto turistico, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, termali, porti turistici e parchi tematici. Inoltre il credito d’imposta maturato si potrà cedere ad altri soggetti, come ad esempio banche ed istituti finanziari, e dovrà essere utilizzato entro il 2024. I contributi verranno però erogati in funzione dell’ordine cronologico delle richieste, fino ad esaurimento dei fondi. Da lunedì 21 febbraio è possibile accedere alla sezione informativa dell’incentivo. Dal 4 marzo, invece, è possibile accedere alla piattaforma per l’invio della domanda.

UN TETTO MASSIMO

Sempre nel mese di febbraio, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani aveva firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. «Con questo decreto si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico», commenta il ministro Cingolani. I massimali, che saranno rivisti annualmente, non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi. Sono quindi esclusi IVA, oneri professionali e costi di posa in opera. Per tutti i costi non previsti nel decreto si farà riferimento ai prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti oppure ancora ai prezziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

LE MANOVRE DEL MESE DI FEBBRAIO

9 febbraio, il governo decide di fare marcia indietro sulla cessione del credito con un unico passaggio;

14 febbraio, il ministero del Turismo aggiorna l’elenco degli interventi ammessi al credito d’imposta all’80% per le imprese turistiche. Tra questi rientrano fotovoltaico, storage e mobilità elettrica

15 febbraio, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani firma decreto su tetti massimi di spesa per il Superbonus;

18 febbraio, il Consiglio dei Ministri approva il decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali. Tra questi, anche la possibilità di cedere il credito fino a un massimo di tre volte.

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