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Fotovoltaico e rete: quanti nodi da sciogliere PAG

FOTOVOLTAICO E RETE: QUANTI NODI DA SCIOGLIERE

LA PIENA INTEGRAZIONE DELLE RINNOVABILI E DELLO STORAGE ELETTROCHIMICO NEL SISTEMA ELETTRICO, COSÌ COME IL DISPIEGAMENTO DELLA POTENZIALITÀ DELLA DOMANDA ELETTRICA ANCHE IN FORMA AGGREGATA, SONO OGGI ANCORA LIMITATI DA NORMATIVE POCO CHIARE E DA SCARSA TRASPARENZA. ECCO LE SOLUZIONI PROPOSTE DA ITALIA SOLARE

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A CURA DI ITALIA SOLARE

Partendo dal presupposto che la decarbonizzazione del sistema elettrico deve avere la stessa dignità della sicurezza e dell’adeguatezza, vanno affrontati una volta per tutte i nodi che ostacolano l’accesso del fotovoltaico al mercato. Le sfide che ci troviamo davanti non sono poche, soprattutto se il fotovoltaico deve, come è giusto che sia, giocare un ruolo determinante per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030 e al 2050. Una su tutte la piena integrazione delle rinnovabili e dello storage elettrochimico nel sistema elettrico, così come il dispiegamento della potenzialità della domanda elettrica anche in forma aggregata, come previsto dall’art. 12 dello schema di recepimento della Dir. 944/2019 sul mercato interno dell’energia elettrica. Come associazione abbiamo evidenziato spesso la necessità di sviluppare strumenti di mercato che favoriscano la formazione di segnali di prezzo di lungo periodo, sostenere le misure volte a favorire elettrificazione dei consumi e procedere alla revisione del Testo integrato delle connessioni attive (Tica) per facilitare e snellire le procedure di connessione alla rete. Un discorso a parte, ma non meno importante, è la necessità di chiarire il ruolo dei distributori e i potenziali conflitti di interesse, poiché nel loro processo di evoluzione non sono più semplici facilitatori neutrali ma si sono trasformati in gestori del bilanciamento locale: serve quindi la separazione proprietaria e il rafforzamento della separazione funzionale. Allo stesso modo i concessionari delle attività in monopolio naturale oggi sono sempre più attivi in settori di libero mercato e rappresentano un ostacolo allo sviluppo della concorrenza. In questo quadro Italia Solare è fortemente convinta della necessità di procedere all’unbundling e il Parlamento dovrebbe procedere affinché si attui la separazione proprietaria o il rafforzamento della separazione funzionale delle attività soggette a monopolio naturale. Da qui deriva anche la forte necessità di creare condizioni di trasparenza e di parità e permettere a tutti gli operatoti di accedere alle informazioni del mercato dei servizi di dispacciamento (MSD) e ai dati energetici, oggi in possesso solo dei distributori. Serve quindi favorire la trasparenza mercato e la condivisione delle informazioni rilevanti, anche per orientare gli investimenti futuri degli operatori. Per migliorare la trasparenza energetica è necessario facilitare l’accesso al consumatore ai propri dati storici sui consumi e a soggetti terzi da questi delegati, che oggi non è consentito. Mettere a disposizione di tutti gli operatori dati aggregati dei consumi finali suddivisi per cluster di clienti, sulla falsariga di quanto fatto in occasione delle aste per le tutele graduali, faciliterebbe la predisposizione di prodotti e servizi innovativi. Detto questo, che consideriamo l’ABC per creare condizioni eque di mercato, tra i nodi più critici vi è la questione del mercato della capacità dove l’obiettivo, più che legittimo, è la sicurezza del sistema, ma la domanda naturale che sorge è perché questa debba essere garantita per forza di cose dalle fonti fossili? È davvero opportuno assicurarsi oggi adeguatezza su lungo termine con nuovi impianti termoelettrici per quantità così rilevanti, riponendo scarsa fiducia sullo sviluppo tecnologico delle rinnovabili associate a sistemi di accumulo? Ma non tutto è perduto, per le aste del capacity market previste per il 2024 siamo ancora in tempo a ridefinire i meccanismi e dare spazio anche alle fonti rinnovabili e non solo a impianti a ciclo combinato a gas. Il governo sarà messo alla prova e dovrà dimostrare quanto saprà essere insensibile al richiamo delle lobby dei fossili.

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