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Approfondimenti
Regolamento alimenti dietetici, cosa bisogna sapere
Sale a 21 il numero dei diversi fini nutrizionali che danno origine ad altrettanti tipi di mangimi dietetici, o Parnut (Particular Nutritional Purpose). A marzo 2020 è stata pubblicata la normativa, che definisce con esattezza scopi e caratteristiche essenziali e impone specifiche precauzioni in termini di etichettatura.
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di Paola Cane
Supporto alla funzione renale in caso di insufficienza renale cronica, riduzione di intolleranze a ingredienti e sostanze nutritive, riduzione dell’eccesso di peso corporeo, ripresa nutrizionale e convalescenza ma anche compensazione della cattiva digestione e disturbi dell’assorbimento. Sono alcuni dei casi in cui cani e gatti necessitano di un’alimentazione ad hoc, destinata a particolari fini nutrizionali e, a tal fine, specificamente formulata. Un tipo di alimentazione recente, ma a forte tasso di innovazione, basti pensare che il primo Parnut è stato formulato nel 1939 dal Dottor Morris per uno specifico paMia solution srl è una società di consulenza specializzata nel mercato pet food, che offre servizi di compliance normativa, controllo qualità, revisione legale degli imballi, gestione delle non conformità e assistenza all’export agli operatori del settore.
Per informazioni: info@miasolution.it - Tel 011.5853056 ziente a quattro zampe: Buddy, cane guida per non vedenti, affetto da una grave insufficienza renale. Da allora i mangimi destinati a particolari fini nutrizionali, affini ma non completamente coincidenti con le Prescription Diets all’americana si sono notevolmente ampliati grazie alla costante ricerca scientifica e al progresso tecnologico. In tutto oggi la legislazione Europea prevede 21 diversi fini nutrizionali che danno origine ad altrettanti tipi di mangimi dietetici, o Parnut (Particular Nutritional Purpose), a cui è dedicata una normativa verticale, che ne definisce con esattezza scopi e caratteristiche
essenziali e impone specifiche precauzioni in termini di etichettatura. Un quadro normativo dettagliato, oggetto di recenti modifiche a livello comunitario.
L’ULTIMA RELEASE / Il 5 marzo 2020, infatti, in pieno outbreak della pandemia, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il nuovo Regolamento 354/2020 sugli alimenti dietetici per animali da compagnia, che va a sostituire la precedente direttiva 38/2008, armonizzando finalmente la disciplina in tutti gli Stati Membri. La pubblicazione di tale norma, passata un po’ in sordina a causa della concomitanza con l’emergenza sanitaria, conclude un iter legislativo che ha impegnato la Commissione Europea per oltre un lustro e ha richiesto il coinvolgimento di numerosi esperti scientifici del settore. L’impostazione generale del regolamento 354/2020 non è di fatto sensibilmente diversa da quella adottata nella precedente direttiva: il regolamento infatti fornisce una serie di indicazioni generali nella parte A dell’allegato e un elenco di usi previsti tassativamente indicati nella parte B. Per ciascun uso sono previsti requisiti formulistici, indicazioni di periodi di impiego raccomandato e dichiarazioni nell’etichettatura, alle quali le aziende dovranno conformarsi entro il 25 marzo 2022. Dopo tale data è previsto un periodo di moratoria per lo smaltimento delle scorte dei prodotti già etichettati conformemente alla precedente direttiva 38, che potranno essere utilizzati fino a esaurimento delle scorte.
PRECISIONE / Grazie al nuovo regolamento saranno necessarie formule ed etichette più precise che prevedono sempre, come già in precedenza, il ricorso al consulto o al parere di un veterinario prima della somministrazione del prodotto. Numerose le indicazioni obbligatorie, che si suggerisce di indicare letteralmente, quando presenti i virgolettati, con estrema precisione, rispettando le indicazioni fornite dal legislatore europeo. Da notare che, purtroppo, nelle molteplici versioni linguistiche si perdono alcune sfumature e, in alcuni eclatanti casi, si evidenziano anche macroscopici errori di traduzione. Ad esempio, nella lingua tedesca non esiste il fine nutrizionale della riduzione dei disturbi dell’assorbimento intestinale, perché - per errore - tale dieta è stata tradotta con la stessa denominazioni del fine nutrizionale successivo, con l’effetto che in lingua tedesca sono due le formulazioni destinate ai “disturbi acuti dell’assorbimento intestinale”, mentre viene a mancare la referenza funzionale ad alleviare i disturbi dell’assorbimento. Un lost in translation non isolato e che ci fa presagire che nel prossimo futuro saranno pubblicati parecchi regolamenti di rettifica in più di una lingua, al fine di correggere un certo numero di refusi che rendono, al momento, piuttosto complicata la redazione di pack multilingua. Anche i nuovi parametri formulistici sono, in molti casi, più precisi e dettagliati di quelli forniti nel precedente quadro normativo, in parte proprio a colmare un eccesso di genericità della direttiva 38/2008, in parte perché nel tempo alcuni requisiti sono divenuti obsoleti ed era necessario specificarli anche alla luce delle più recenti evidenze scientifiche.
FORMULAZIONE INEDITA / Se nel precedente assetto normativo i fini nutrizionali erano 18, oggi abbiamo 21 parnut distinti: la differenza è dovuta essenzialmente allo sdoppiamento in due voci, una per il cane e una per il gatto di alcuni fini nutrizionali, con conseguenti indicazioni di caratteristiche formulistiche differenti. Scomparso del tutto e per ovvie ragioni il fine di riduzione di calcoli da cistina nel cane, è stato aggiunto, sempre e solo per il cane, il nuovo fine nutrizionale destinato al supporto in situazioni di stress, con riduzione del comportamento associato. L’alimento (che dovrà essere immesso sul mercato esclusivamente nella forma di mangime completo) è destinato ad andare a soddisfare i bisogni dei soggetti che, a causa di cattive condizioni abitative, dure sessioni di addestramento, ambienti sociali incontrollabili possono sperimentare situazioni di stress e di conseguenza mostrare risposte comportamentali, fisiologiche o addirittura immunologiche allo stress. Sappiamo bene che, anche nei nostri amici a quattro zampe fattori di stress come rumore, immobilizzazione, addestramento, novità, trasporto o condizioni abitative ristrette posso comprometterne il benessere: l’introduzione del nuovo fine nutrizionale rappresenta quindi una novità nella direzione della tutela del benessere dei cani familiari.

Grazie al regolamento saranno necessarie formule ed etichette più precise che prevedono sempre, come già in precedenza, il ricorso al consulto o al parere di un veterinario prima della somministrazione del prodotto