INCHIESTA
Il futuro delle lettiere è sempre più green Nel 2021 è il segmento con la crescita maggiore. I prodotti vegetali conquistano quote di mercato ma le più diffuse rimangono quelle minerali in bentonite e seppiolite. Calano i prodotti in silicio. Aumentano i prezzi perché su tutte le tipologie pesano le difficoltà di reperimento di materie prime, dei costi di trasporto e le incertezze legate alla guerra. di Stefano Radice
Lettiere in bentonite, seppiolite o silicio.
Ma anche vegetali a base di cereali (mais od orzo), legno, tofu o carta. Complice il numero maggiore di gatti presenti nelle abitazioni e la maggiore attenzione dei pet parent verso il tema dell’igiene, le lettiere sono un segmento in evoluzione e crescita verso il quale si riscontra un interesse crescente da parte di produttori, aziende distributrici, punti vendita e consumatori. Non mancano i problemi legati alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime che si sono fatti sentire molto in questi anni di pandemia. Fattori che, insieme al rincaro dei costi dell’energia e dei trasporti, hanno comportato rotture di stock e il rialzo dei prezzi dei listini. A questo quadro si è aggiunta la drammatica situazione in Ucraina, con la guerra che sta causando importanti ripercussioni economiche in tutti i settori. Malgrado le difficoltà, i numeri registrati dalle lettiere l’anno scorso sono stati positivi. Per quanto riguarda il sell-in dei canali specializzati, il 2021 si è caratterizzato per una crescita del 66% delle lettiere che rappresentano la tipologia di prodotto no food con l’incremento maggiore; una percentuale su cui incide sicuramente il confronto con un 2020 segnato dal primo lockdown che aveva penalizzato molto gli acquisti nei punti vendita ma che certificano la dinamicità del segmento. Il trend di vendita delle lettiere è partito bene anche nel 2022, con aziende che stanno registrando aumenti in doppia cifra. I dati Assalco, riferiti al giugno 2021, indicano che questo segmento nella grande distribuzione ha totalizzato 76 milioni di euro, con una crescita del 3,1% a valore rispetto al 2020 (a volume la crescita è stata inferiore all’1% per un totale di 114,7 milioni di lettiere vendute). I diversi comportamenti tra i canali, si spiegano anche con il fatto che più un prodotto è qualitativo, più il canale dei pet shop è maggiormente
66 _ PETB2B _ MAGGIO 2022
indicato per proporlo alla propria clientela. La tipologia predominante rimane quella minerale in bentonite o seppiolite, per la proprietà agglomerante e assorbente di questi componenti. I prodotti in silicio, che si sono affermati dalla fine degli anni 90 perché estremamente pratici richiedendo meno manutenzione delle lettiere minerali, hanno visto ridursi ultimamente la loro quota di mercato, sia per i problemi di approvvigionamento - arrivando il materiale dalla Cina – sia per le difficoltà di smaltimento che lo rendono un prodotto meno appetibile. Le lettiere vegetali rappresentano il trend che si sta affermando negli ultimi anni; si stanno diffondendo più velocemente perché garantiscono una performance simile a quelle minerali e sono smaltibili nell’umido o nei wc anche se in piccole quantità. Oltre a quelle in mais e in legno, stanno trovando spazio anche le lettiere in orzo, già diffuse in altri mercati, e quelle in carta o in tofu che al momento rappresentano un’alternativa di nicchia.
DA RECORD LA LETTIERA VEGETALE BENATURAL BeNatural, la lettiera al tofu di Record, è la più apprezzata tra le lettiere vegetali: è leggera e facile da smaltire, trattiene perfettamente gli odori ed è disponibile nella versione classica, ai carboni attivi, al profumo di pesca o tè verde. Grazie a un agglomerante naturale, assorbe istantaneamente l’urina del gatto formando solidi grumi compostabili, semplici da rimuovere, che non si sbriciolano e possono essere gettati nell’umido o nel wc. La formazione di una palla piccola e compatta riduce lo spreco, garantendo anche un risparmio: un sacchetto da 5,5 litri dura fino a 30 giorni.
