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RUMORI BIANCHI cosa sono e come aiutano il sonno

Dolce dormire! Il sonno, una tra le attività più amate al mondo, dal 2008 ha una festa dedicata: ogni anno, nel venerdì che precede l’equinozio di primavera si celebra la Giornata Mondiale del Sonno.

Il suo obiettivo, oltre ad essere quello di sottolineare i numerosi benefici di un riposo corretto e salutare, è di diffondere e accrescere conoscenze e consapevolezze circa le patologie legate al sonno.

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I disturbi del sonno interessano moltissimi bambini, soprattutto nei primi mesi di vita: a volte niente sembra tranquillizzarli. Sono, infatti, numerosi i fattori che influiscono sul sonno dei piccolissimi, come la scorretta temperatura degli ambienti o l’incostanza negli orari di riposo. Nei primi mesi di vita si formano e si consolidano alcune parti del cervello e del corpo, e il sonno rappresenta un momento di centrale importanza in questo delicato processo. Affinché tutto proceda al meglio, il riposo del bambino dev’essere sereno, profondo e riposante. Quando niente sembra funzionare è il momento di provare con i rumori bianchi.

Cosa sono i rumori bianchi?

Tecnicamente, i rumori bianchi contengono al loro interno tutte le frequenze udibili dall’orecchio umano, e sono suoni costanti e continui. Prendono questo nome dal fatto che il colore che rappresenta l’unione di tutte le possibili frequenze visive è, appunto, il bianco. I rumori bianchi sono il corrispettivo sonoro del colore bianco.

Fanno parte dei rumori bianchi suoni come quelli della pioggia che cade o del vento tra gli alberi; ma anche il rumore del phon o del ventilatore.

Per riprodurli, una soluzione decisamente più pratica è quella che prevede l’utilizzo di appositi apparecchi generatori di rumori bianchi.

Nick Webb - ingegnere specializzato nel suono e nelle vibrazioni, ma soprattutto genitore alle prese con il sonno della propria bambina - ha sviluppato uno di questi apparecchi, Wooshh. Wooshh permette di scegliere tra 8 tipi di suono diversi ed è progettato per spegnersi in autonomia quando desiderato (da una a dieci ore dopo la sua accensione). Le sue piccole dimensioni permettono di spostarlo e utilizzarlo ovunque.

Come per ogni cosa, però, si raccomanda di non esagerare: per evitare inconvenienti - come micro-risvegli o problemi all’udito - è consigliabile che il volume dell’apparecchio non sia troppo alto, che sia posizionato ad una distanza adeguata dal bambino, e non sia utilizzato per un tempo prolungato: una volta che il bambino dorme, non è necessario che resti attivo!

Perché i rumori bianchi sono così rilassanti?

Per i neonati, i rumori bianchi hanno un effetto estremamente rilassante perché richiamano i suoni che, già dalla 24esima settimana, percepivano nel grembo materno.

Tali rumori, inoltre, hanno un forte potere calmante per via della loro assenza di picchi o sbalzi improvvisi: coprono delicatamente tutti i rumori esterni, permettendoci di rilassarci appieno, cullati da un suono costante e lieve.

Soprattutto nei neonati, rendono l’addormentamento più rapido e il persistere del sonno più semplice, con benefici evidenti.

Uno studio condotto nel 1990 su circa 40 neonati dal sonno difficile ha dimostrato come l’80% dei bambini sottoposti ai rumori bianchi riesca ad addormentarsi in cinque minuti, mentre solo il 25% dei bambini che non li ascolta riesce a farlo alla stessa velocità.

SONNO DEI BAMBINI: qual è la temperatura giusta?

a cura di Elena Biondi @elena_the_nanny regolazione dei neonati è diversa dalla nostra, e che cambierà solo a partire dal terzo mese circa. Per queste ragioni, imparare a percepire la temperatura di una stanza e scegliere con cura i tessuti da far indossare ai nostri piccoli è fondamentale per garantire loro un sonno più sereno e una maggiore sensazione di comfort.

Gli esseri umani ragionano per estremi: o almeno, sanno concentrarsi meglio su di essi, rispetto a quanto c’è nel mezzo. Vale lo stesso anche per la temperatura, che è una cosa che ci ritroviamo a notare solo quando fa molto caldo o molto freddo, dandola altrimenti per scontata. Se rabbrividiamo mettiamo allora i termosifoni al massimo, mentre se stiamo sudando spariamo l’aria condizionata a più non posso, con il rischio di prendere il raffreddore.

Con la nascita di un bambino, regolare correttamente la temperatura in casa (e quindi saper notare le infinite gradazioni nel mezzo tra caldo e freddo) diventa una competenza importantissima, che è meglio non sottovalutare. Umidità e temperatura hanno infatti un impatto importante su molti aspetti della vita quotidiana, e inoltre dobbiamo ricordare che la termo-

Ricordo ancora il corredino che mia nonna mi preparò alla nascita. All’epoca, era un’usanza abbastanza comune. Ogni tanto lo vedo ancora nell’armadio dei ricordi, e un po’ sorrido. Nacqui un settembre romano molto caldo, ma il mio corredino era tutto in lana… Lana pesante, che solo a vederla inizio a sudare! Per mia nonna, i bambini andavano coperti a prescindere dalla stagione: un tempo si diceva che dovessero stare sempre al caldo. Ma sarà la verità?

Oggi gli esperti e i pediatri come il Dottor Roberto Albani consigliano di mantenere in casa una temperatura mite, e di non accaldare troppo i neonati con tessuti come la lana, che farebbero sentire loro troppo caldo.

È vero, il diverso sistema di termoregolazione dei neonati non garantisce loro una risposta pronta in caso di freddo eccessivo, come accade per noi, e per questo è giusto proteggerli dall’evenienza: tuttavia, ricordiamoci che l’estate è calda anche per loro, e solo perché è giusto difenderli dal freddo non dovremmo far sentire troppo caldo coprendoli troppo (soprattutto d’estate, ad agosto, con 30° o più!). Se consideriamo poi il fatto che i neonati sudano meno, e principalmente dalla testa, possiamo ben capire come paradossalmente i climi più dolci, con il termometro attorno ai 20°, siano da preferirsi a quelli estremi.

Eppure ogni bambino è differente. Potrebbero esserci dei piccoli che preferiscono stare un po’ più al fresco e piccoli che preferiscono stare più il caldo: come capirlo?

Eccovi tre consigli su come regolare meglio la temperatura di una stanza e gestire il guardaroba del vostro neonato.

Munitevi sempre di un termometro nella stanza per verificare la temperatura. Come ho già detto, la temperatura ideale dovrebbe essere di circa 20°, ma può oscillare tra i 18° e i 22°. In inverno, attenzione anche all’umidità della stanza, che volete mai essere troppo secca;

Se delle volte manine e piedini possono sembrarvi più freddi quando dormono, non abbiate paura, è normale nei bambini piccoli. Tenete sotto controllo la loro temperatura corporea, controllando semmai dalla zona del torace, senza però esagerare;

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Utilizzate uno Swaddle nei primi mesi e un Sacco Nanna in quelli successivi.

Swaddle e Sacco Nanna consentono ai piccoli di dormire in sicurezza alla giusta temperatura, e anche di potersi muovere, ma senza esagerare, in modo da sentirsi contenuti. Il contenimento, si sa, per loro è molto rilassante.

Il Sacco Nanna

Non molti conoscono il Sacco Nanna e quindi merita un inciso. È uno strumento molto sottovalutato ma che invece io adoro, soprattutto per il modo in cui riesce a tenere al caldo i vostri piccoli. Noi adulti non siamo i soli a scalciare via le lenzuola: al contrario, un Sacco Nanna è un po’ come un lenzuolo che si indossa, riuscendo ad avvolgere i bambini per tutta la notte. Senza contare i vantaggi che offre limitando la loro mobilità durante la fase di addormentamento, e quelli riguardanti la sicurezza. È sconsigliato, infatti, far dormire i bambini più piccoli con lenzuoli e coperte pesanti per il rischio di soffocamento.

Sia dello Swaddle che del Sacco Nanna esistono versioni estive e invernali, perciò scegliete con cura i tessuti in base alla stagione, senza sottoporli a temperature eccessive. Utilizzando il Tog (un misuratore che misura il peso dello del Sacco Nanna) potrete regolarvi in base alla stagione, con un 0.2 Tog ideale per le temperature superiori ai 27° e un 3.5 Tog per quelle inferiori ai 15°.

Prestare attenzione a dettagli come i tessuti e la temperatura di una stanza è solo una piccola accortezza, ma ve lo assicuro: farà la differenza nella qualità del sonno dei vostri piccoli, soprattutto in questi primi mesi.

Elena Biondi, www.latatadelsonno.com

Sono Elena, la Tata del sonno, Newborn Expert, Tata neonatale e Sleep Consultant. Da 12 anni ascolto genitori in Italia e in Europa, alle prese con i problemi del sonno. Da più di 20 lavoro nel mondo dell'infanzia, sia a Roma, mia città natale che in giro per l'Europa, Stati Uniti e Canada.

IG: @elena_the_nanny

FB: @latatadelsonno

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