Osservatorio d'Impresa Confcommercio - Dicembre 2019 / Gennaio 2020

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PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM DELLA PROVINCIA DI MODENA n°

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Dicembre 2019 Gennaio 2020 NUMERO 29 ANNO III

PER NATALE REGALA RESPONSABILMENTE SCEGLI LA RETE VERA: SCEGLI I NEGOZI SOTTOCASA.

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Il Punto

Manovra, i risultati di Confcommercio

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a manovra in via di definitiva approvazione, contrassegnata da un dibattito a tratti schizofrenico che ha ruotato attorno ad un balletto su una serie di misure (lotteria degli scontrini, multe ai commercianti senza Pos, plastic tax, sugar tax, su tutte), ha luci ed ombre. Va detto che sul disegno di legge di bilancio 2020 la Confederazione ha giocato d’anticipo e in attacco e, già prima dell’inizio dell’iter parlamentare della manovra finanziaria, ha conseguito risultati di particolare rilievo in ambito fiscale. Primo fra tutti, quello di aver contribuito in modo decisivo alla scelta del Governo di bloccare gli aumenti dell’IVA, che avrebbero avuto un impatto economicamente recessivo e fiscalmente regressivo. Positivo, poi, il rinvio della cosiddetta lotteria degli scontrini e l’eliminazione delle sanzioni ai commercianti ed artigiani senza Pos. Si sarebbe potuto fare di più per favorire dinamiche di crescita di cui il Paese ha tremendo bisogni. Trasformando capitoli di bilancio con dotazioni di decine di mi-

liardi di euro in cantieri aperti ed in opere utili e realizzate in temi ragionevoli. Resta, inoltre, necessario procedere con determinazione ad una revisione della struttura della nostra spesa pubblica per liberare - senza ricorso alle micro-tasse - risorse per gli investimenti. Giusto, poi, il principio del “pagare tutti per pagare meno”. Ma occorre anche riconoscere che evasione ed elusione fiscale sono patologie che tagliano trasversalmente tutta l’economia e la società italiana e che la selettività delle azioni – resa possibile dalle informazioni di cui dispongono le banche dati delle pubbliche amministrazioni – deve essere il criterio guida per il loro contrasto. Corretto, ancora, il proposito di incentivare il ricorso alla moneta elettronica. Purché, però, si accompagni all’abbattimento di costi e commissioni che gravano su imprese e consumatori e non si traduca, come rischiava di avvenire con le multe agli esercenti privi di Pos, in penalizzazione del legittimo ricorso al contante. Su tale terreno è utile il principio del ricorso allo strumento del credito di imposta per la ri-

duzione delle commissioni su carte di credito e di debito che gravano sulle imprese che accettano tali mezzi di pagamento. Ma la dotazione finanziaria messa a disposizione (26,95 milioni di euro per il 2020 e 53,9 milioni di euro per il 2021) è, evidentemente, insufficiente per una risposta efficace a fronte di un monte commissioni stimabile nell’ordine di circa 2 miliardi di euro annui. Bisogna, quindi, incrementare percentuale di intervento, dotazione e soglia per l’accesso alla misura. Soprattutto occorre, insieme, perseguire la strada di una generalizzata riduzione dei costi e delle commissioni che gravano su imprese e consumatori, anche favorendo la concorrenza tra carte di credito e di debito e strumenti elettronici di pagamento di nuova generazione. La più grande grande ombra di questa manovra è rappresentata dalla mancata proroga per il 2020 della cedolare secca del 21% per gli affitti commerciali: è un’occasione persa che danneggia il settore immobiliare ed inficia i processi di rigenerazione urbana favoriti dalla possibilità di fruire di un’aliquota ridotta.

LE SEDI SUL TERRITORIO PERIODICO DI INFORMAZIONE DI CONFCOMMERCIO FAM MODENA Direzione, redazione e amministrazione Via Antonio Begarelli, 31 - Modena Telefono 059.7364211 E-mail: info@confcommerciomodena.it www.confcommerciomodena.it Direttore editoriale: Tommaso Leone Direttore responsabile: Alberto Crepaldi Impaginazione grafica: Fabrizio Annovi In redazione: Alberto Crepaldi Hanno collaborato: Isabelle Abram, Elisa Bertoni, Cristina Baraldi, Loretta Camol, Giuseppe Ricci, Barbara Sighinolfi, Ufficio stampa Enasco, Giulio Verrecchia, Foto Vignoli

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Economia locale GIORNATA DELLA LEGALITÀ, PRESENTATA LA NUOVA INDAGINE CONDOTTA DA CONFCOMMERCIO MODENA

Legalità: cosa è cambiato nel 2019

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n consumatore modenese su quattro ha acquistato almeno un prodotto contraffatto; diminuisce la quota di imprenditori della nostra provincia che si sente insicura; negozi sfitti, degrado, abusivismo sono le principali problematiche del territorio; la protezione della propria impresa viene sempre più affidata a impianti di allarme e assicurazioni; rimane forte la richiesta di essere difesi dalle Forze dell’Ordine; imprese del turismo sempre più alle prese con attività abusive. E’ questo, in sintesi, il quadro messo in luce dall’indagine 2019 condotta da Confcommercio, che ha analizzato i fenomeni criminali sofferti dalle imprese del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dei trasporti. IL TREND DELLA CONTRAFFAZIONE La contraffazione sottrae alle imprese del commercio e del turismo 4,1 miliardi a livello nazionale e circa 350 milioni in Provincia, dove la percentuale di consumatori che hanno effettuato acquisti di prodotti contraffatti nell’ultimo anno, pari al 25%, è in linea con il dato del Nord Est (27,2%) e al di sotto di quello dell’Italia (30,5%). I prodotti contraffatti maggiormente acquistati, in particolare grazie al web, dai consumatori di Modena sono: abbigliamento (55%), alimentari (34%) e orologi, gioielli e occhiali (30%). LE RAGIONI DELL’ACQUISTO ILLEGALE Per la maggior parte dei consumatori di Modena l’acquisto di prodotti o servizi illegali è sostanzialmente legato alla difficoltà di poter disporre di denaro sufficiente (70%, in linea con il dato nazionale pari ugualmente al 70%) e perché si pensa di «fare un buon affare» (62%, simile al dato nazionale del 68%). Inferiore la percentuale dei consumatori di Modena che ritengono che acquistare prodotti illegali possa comportare dei rischi (85%) rispetto al dato nazionale (91,4%) e al Nord Est (97%).

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PERCEZIONE DELLA CRIMINALITÀ Rispetto alla percezione dei fenomeni criminali – con particolare riferimento a furti, contraffazione e abusivismo, rapine e usura – il 35% degli intervistati (erano il 47% nel 2018) ritiene che i livelli di sicurezza siano peggiorati. Per il 50% del campione la sicurezza è rimasta stabile (l’anno scorso era il 47%), mentre aumenta la quota di chi ritiene che il quadro sia migliorato (15% rispetto al 6% del 2018). IMPRESE DANNEGGIATE DALL’ILLEGALITÀ Il 64,7% degli intervistati ritiene che l’azione dell’illegalità nuoccia all’economia condizionando il libero esercizio di impresa o minando le regole di concorrenza leale: la percentuale è coerente con quella registrata a livello nazionale (66,7%) ed per il Nord Est (62,4%). Si pensi che a livello nazionale, stando all’ultima analisi dell’ufficio studi di Confcommercio, contraffazione, abusivismo, pirateria, estorsioni, usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine, taccheggio, corruzione costano alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi oltre 30 mld di euro di fatturato all’anno. CRIMINI PERCEPITI PIÙ IN AUMENTO Tra i fenomeni criminali percepiti maggiormente in aumento dalle imprese del terziario di mercato di Modena: furti (29%, uguale al dato dell’Italia, ma lievemente inferiore a quello del Nord Est pari al 31%), l’abusivismo (29%, dato in linea con il 31% del Nord Est), contraffazione (25%, identico al dato del Nord Est e al di sotto di quello nazionale, il 34,8%). LE PROBLEMATICHE DEL TERRITORIO I problemi maggiormente vissuti e percepiti nell’area in cui le imprese esercitano la propria attività sono poi la presenza di negozi e locali sfitti (54%), di edifici abbandonati e di aree degradate (47%), fenomeni di abusivismo commerciale (41%). In calo la percentuale di chi indica spaccio/prostituzione (25%) e accattonaggio (13%). Da notare comunque come il 75% del campione dichiari la presenza di almeno uno dei problemi evidenziati.

LE INIZIATIVE PIÙ EFFICACI PER GARANTIRE SICUREZZA A conferma della fiducia del mondo delle imprese nei confronti delle Forze dell’Ordine, è forte la richiesta di protezione sul territorio da parte dei tutori di Polizia, Carabinieri e Polizia Locale, indicata dal 67% degli intervistati l’iniziativa più efficace per contrastare la criminalità. La certezza della pena rimane sul gradino più alto delle misure considerate il più importante argine alla criminalità (83%). In misura nettamente inferiore è la quota di intervistati che vorrebbe maggiore presenza sul territorio da parte del Poliziotto e/o del Carabinieri di quartiere (27%) e più collaborazione con i diversi Corpi (18%). Aumenta la percentuale di chi ritiene utili i gruppi whatsapp e dei gruppi di vicinato (15%). LE AZIONI A PROTEZIONE DELLA PROPRIA IMPRESA Per proteggere la propria impresa dalla criminalità l’82% del campione sostiene di aver adottato almeno una misura tra quelle proposte: il 53% degli intervistati afferma di aver adottato un impianto d’allarme o di videosorveglianza, il 40% è assicurato, un quarto degli intervistati ha un servizio di vigilanza privata, il 13% si è dotato di vetrina corazzata, il 20% chiede aiuto/consigli alle Associazioni di categoria, il 32% ricorre alla denuncia. Sul tema degli impianti di videosorveglianza va rimarcata l’importanza di installare strumentazione previste in un protocollo di intesa siglato da Confcommercio con il Ministero dell’Interno e collegate con la centrale operativa delle Forze dell’Ordine, utili ad agevolare lo svolgimento di attività investigativa. ABUSIVISMO: UNA VERA PIAGA L’abusivismo continua ad essere una vera e propria piaga, che colpisce in particolare il mondo della ristorazione, il comparto dei locali notturni, il settore della ricettività e quello dell’organizzazione dell’accoglienza turistica, oltre al settore immobiliare ed a quello dei generi dei Monopoli di Stato. Basti pensare al fenomeno dei ristoranti in falsi agriturismo, dei bar-ristoranti in circoli culturali, dei bar-ristoranti in circoli sportivi-ricreativi e delle finte sagre. O ai locali notturni mascherati da circoli e associazioni che fanno concorrenza sleale alle discoteche senza ottemperare alle norme di legge previste. O, ancora, ai fenomeni dell’esercizio abusivo di attività di mediazione immobiliare e della vendita di sigarette senza autorizzazione. ALBERGHI “PARALLELI” Sempre più florido il mercato degli affitti turistici, case private messe in vendita attraverso il web come fossero camere di albergo. La stima prudenziale, per la nostra provincia, parla di quasi 3mila posti letto. Una zona grigia, che ora sfugge regole basilari in materia di fisco, previdenza, lavoro, igiene e sicurezza. Ma che, attraverso l’adozione del codice identificativo, potrebbe almeno in parte far emergere la distinzione tra chi fa impresa e chi invece offre privatamente il proprio alloggio.


Il fatto del mese CONFCOMMERCIO HA LANCIATO UNA CAMPAGNA PER PROMUOVERE GLI ACQUISTI NATALIZI NEI NEGOZI

Successo per la campagna #regalaresponsabilmente

https://www.youtube.com/watch?v=J5hOGGw2NFs

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ta suscitando grande interesse ed avendo una grande eco non solo mediatica la campagna di comunicazione #regalaresponsabilmente, ideata da Confcommercio Modena per sostenere gli acquisti natalizi dei modenesi nei negozi dei centri storici e dei quartieri e che si svilupperà fino al 25 dicembre utilizzando affissioni nei principali Comuni, spot radio, annunci sui media, social. «Abbiamo voluto fare un invito ai modenesi a servirsi, per i regali di Natale, della rete di oltre 5 mila negozi della nostra Provincia, che garantiscono qualità, cortesia, tengono vive e sicure le nostre città, che sono un argine a possibili situazioni di degrado oltre che un punto di riferimento aggregativo e sociale per le nostre comunità – puntualizza Tommaso Leone, Presidente provinciale di Confcommercio».

La campagna di Confcommercio ha posto al centro il confronto tra l’immagine calda, a colori, di pacchetti natalizi nelle mani di una consumatrice e quella fredda, in bianco e nero, di un pacco pronto ad essere consegnato dopo l’acquisto on line. «Abbiamo voluto così sottolineare – precisa Leone – la differenza in termini di esperienza emozionale tra un acquisto fatto in rete ed un acquisto compiuto con l’assistenza, le attenzioni, i servizi professionali, l’esperienza offerti dai nostri commercianti di fiducia. Che se vendono lo stesso prodotto acquistabile on line ad un prezzo superiore, non è certo per arricchirsi sulla pelle dei consumatori, ma per generare una piccola marginalità, comunque assai inferiore a quella dei colossi del web che possono contare su un regime fiscale sovranazionale di grande e sleale vantaggio». «Un confronto, quello tra un

acquisto in rete e nei nostri negozi – continua il presidente di Confcommercio – , che ha in sé anche una valenza ambientale: l’impatto climatico di un acquisto nel negozio sotto casa è ben diverso da quello di un singolo pacchetto trasportato dal furgone di un corriere.Anzi la scelta del negozio sotto casa è una tutela per l’ ambiente: la passeggiata in centro e nelle strade dei nostri quartieri alla ricerca del regalo giusto non è certo inquinante!». «La nostra campagna, se da un lato ha voluto stimolare i consumatori a confermare la propria fiducia per gli acquisti natalizi ai negozi sotto casa, alle prese con una competizione, a tratti selvaggia, con i grandi attori dell’ecommerce – afferma Alberto Crepaldi, Segretario Generale dell’Associazione – si vuole inserire nella più ampia discussione sui processi di riqualificazione e rigenerazione urbana: noi continuiamo a credere che il commercio di vicinato sia uno strategico elemento di qualità e di sviluppo delle nostre città e per questo va sostenuto e incentivato con tassazioni agevolate, bandi mirati, e più nel complesso con risorse dedicate di cui devono farsi carico i principali attori economici del territorio a partire dalle Amministrazioni locali, la Regione, la Camera di Commercio e le Fondazioni».

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Speciale eventi GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO SUI TEMI DEL TURISMO ORGANIZZATO IN OCCASIONE DELL’ASSEMBLEA PROVINCIALE

Turismo, motore dell’economia che ha bisogno di più risorse

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l turismo è diventato, a pieno titolo, un asset strategico di sviluppo dell’economia modenese. Confcommercio Modena ha voluto affrontare il tema in occasione della propria Assemblea, invitando ad una tavola rotonda i principali attori istituzionali: Stefano Bonaccini, presidente della Regione, Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena, Paolo Cavicchioli, presidente della Fondazione di Modena, Giuseppe Molinari, presidente della Camera di Commercio, Amedeo Faenza, presidente Federalberghi Modena e componente del CdA di APT Servizi. “Il turismo è una grande opportunità in un momento di crisi economica, in grado di produrre occupazione e, nel caso specifico di Modena, ha portato alla riapertura di strutture alberghiere da tempo chiuse, oltre al rinnovamento di molte altre grazie ai fondi stanziati dal bando regionale”, ha affermato Faenza. Dalle cui parole hanno preso le mosse quelle del Sindaco Muzzarelli: “Modena deve potenziare la propria rete infrastrutturale e necessariamente rafforzare la propria offerta alberghiera, per garantire al turista la permanenza dentro alla città durante i grandi eventi[...] e lavorare per potenziare la rete dei musei e quella culturale”. Nell’occa-

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sione Muzzarelli ha anticipato che “nel 2020 lo stadio tornerà ad essere un luogo di attività culturali”. Stefano Bonaccini è dell’avviso che il turismo rappresenti per l’Emilia Romagna uno dei tre assi di sviluppo economico e i numeri non lasciano alcun dubbio, visto che, come ha affermato, “le presenze turistiche, a tre anni dal varo della legge sul turismo, sono passate da 45 milioni a 60 milioni, portando dall’8,6 % al 13 % il contributo al PIL della Regione, con una crescita del 40% del comparto turistico”.Lo stesso Governatore, dopo aver sottolineato come il territorio modenese possa offire due brand unici al mondo, food valley e motor valley, ha poi rammentato che la Regione nel 2020 sarà oggetto di attenzione mondiale “grazie al fatto che la guida Lonely Planet, la più letta e venduta al mondo, sarà dedicata esclusivamente all’Emilia Romagna e dunque anche a Modena”. Anche secondo Molinari il turismo, per Modena, rappresenta un enorme contributo all’economia locale: “Un settore che sta crescendo a doppia cifra, con alcuni settori in grande espansione, non solo in città ma in tutta la Provincia”, nonostante “permangano delle difficoltà nello sviluppo turistico di alcune zone della fascia appenninica”. “Una risorsa importante, quella del

turismo – ha infine sottolineato Tommaso Leone, presidente provinciale di Confcommercio Modena – che ha bisogno di una struttura organizzata provinciale, un’unica regia, su cui fare confluire le risorse pubbliche e private, per attivare la promo commercializzazione del territorio e dei suoi prodotti turistici: l’auspicio è che, partendo dalla solida esperienza di Modenatur e dando finalmente gambe al progetto Mailander, dalla collaborazione tra Comune, CCIAA, Fondazione CRMO possa costituirsi un fondo economico idoneo al sostegno al “Progetto Turismo” di Modena”.

Un vero e proprio buffet, un servizio catering completo, dalla organizzazione del menu, alla spesa, alla preparazione delle ricette e infine l’impiattamento e il servizio, organizzato in occasione dell’evento organizzato da Confcommercio. Artefici di tutto ciò sono stati i ragazzi del laboratorio di Iscom Modena Con Gusto, sotto la guida del direttore Francesco Esposito e del collega Luca Balboni. Le proposte culinarie erano tutte legate la nostro territorio. A partire dal gnocco fritto sul momento, passando per l’erbazzone, i salumi modenesi, il parmigiano reggiano, e arrivando ai nostri dolci, la zuppa inglese, il bensone. Il tutto accompagnato dai nostri vini, in primis il Lambrusco di Modena. Soddisfatti i docenti che hanno seguito e guidato gli allievi: Francesco Esposito, direttore didattico della scuola di cucina, e Luca Balboni.


Agevolazioni per assunzioni nei comuni turistici Novità IVA dal 2020: la prova delle cessioni intra-UE Retribuzioni e compensi di dicembre, termine per pagamento Affitti brevi: quando si configura l’attività d’impresa? Licenziamento, pronuncia della Cassazione

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Supplemento al periodico L’Osservatorio d’Impresa Dicembre 2019 - Gennaio 2020 Anno III - n°29

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Notiziario Flash Agevolazioni per assunzioni nei comuni turistici E’ stato recentemente siglato un accordo territoriale tra Confcommercio e le OO.SS. di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, che rende più agevole per le imprese del settore assumere lavoratori dipendenti a tempo determinato nei territori a vocazione turistica. Con il suddetto Accordo, si è dato seguito alle esigenze delle attività economiche del settore, individuando località a prevalente vocazione turistica della Provincia e attività che, in determinati periodi dell’anno, sono caratterizzate da picchi di lavoro, riconducibili a ragioni di stagionalità. I contratti a tempo determinato, stipulati ai sensi del suddetto Accordo Territoriale, beneficiano delle agevolazioni normative riconosciute alle aziende stagionali dal D. Lgs. n. 81/2015, in materia di causali, stop and go, durata massima e numero complessivo di contratti a termine utilizzabili. L’accordo è rivolto alle aziende

in possesso dei seguenti requisiti: applicazione integrale del CCNL TDS sottoscritto dalle Parti sopra identificate (comprese le aziende con periodi di inattività durante l’anno); adesione agli Enti Bilaterali e regolarità contributiva; contribuzione per assistenza contrattuale e/o sindacale; sede o unità produttiva, a cui si riferisce il contratto di lavoro, situata nei comuni di Modena, Maranello, Formigine, Fanano, Sestola, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo, Lama Mocogno, Frassinoro, Pavullo. La durata dei contratti dovrà essere compresa nei periodi sotto elencati: dal 1 dicembre 2019 al 31 gennaio 2020; dal 1° aprile 2020 al 30 settembre 2020 ; dal 1° dicembre 2020 al 31 gennaio 2021; dal 1° aprile 2021 al 30 settembre 2021; dal 1° dicembre 2021 al 31 gennaio 2022. Per ogni esigenza e necessità di ulteriori informazione gli uffici sono a disposizione.

Novità IVA dal 2020: la prova delle cessioni intra-UE L’articolo 41, comma 1, D.L. 331/1993 dispone che le cessioni intracomunitarie sono operazioni non imponibili Iva in quanto alle stesse si applica il regime di “tassazione a destino” nel Paese dello Stato UE di destinazione dei beni. Ai fini della non imponibilità dell’operazione sono necessari tre requisiti: - entrambi i soggetti coinvolti nell’operazione siano soggetti passivi Iva; - l’operazione sia onerosa e comporti il trasferimento della proprietà dei beni oggetto della stessa; - vi sia l’effettivo trasferimento fisico della merce dal territorio dello Stato al territorio di un altro Paese UE. Tuttavia, il Legislatore europeo non ha mai determinato quali fossero le prove documentali necessarie per comprovare la movimentazione della merce, sicchè nei vari Stati si sono verificate divergenze di approccio che hanno spesso creato difficoltà e incertezze giuridiche per le imprese. In particolare la normativa italiana non contiene una specifica previsione in merito ma vari documenti di prassi emanati nel corso degli anni dall’Agenzia delle entrate che si è espressa su tale argomento ma senza realmente colmare il “vuoto” normativo che è stato causa di un elevato numero di contenziosi. In tale contesto, il nuovo Regolamento di esecuzione UE 2018/1912, che si applicherà a decorrere dal 01.01.2020 in tutti gli Stati membri, ha introdotto nel Regolamento UE 282/2011 l’articolo 45-bis, riguardante proprio il regime di esenzione connesso alle operazioni intracomunitarie. Il nuovo articolo 45-bis stabilisce, ai fini dell’applicazione dell’ “esenzione” dall’imposta per le cessioni intracomunitarie, quali debbano essere le prove attraverso le quali si possa presumere che i beni siano trasportati o spediti dal Territorio di uno Stato membro verso una destinazione esterna al proprio territorio ma nella Comunità, distinguendo il caso in cui il trasporto venga effettuato direttamente dal cedente o da un terzo per suo conto dal caso in cui il trasporto sia eseguito dall’acquirente (o da un terzo per suo conto). La normativa prevede due distinti gruppi di prove, accettati come elementi di prova della spedizione o del trasporto. Elementi di prova di cui alla lettera a): - documento o una lettera CMR riportante la firma (si ritiene che si faccia riferimento alla firma del trasportatore che ha preso in carico la merce); - polizza di carico; - fattura di trasporto aereo; - fattura emessa dallo spedizioniere. Elementi di prova di cui alla lettera b): - polizza assicurativa relativa alla spedizione o al trasporto dei beni o i documenti bancari attestanti il pagamento della spedizione o del trasporto dei beni; - documenti ufficiali rilasciati da una pubblica autorità, ad esempio un notaio, 8

che confermano l’arrivo dei beni nello Stato membro di destinazione; - ricevuta rilasciata da un depositario nello Stato membro di destinazione che confermi il deposito dei beni in tale stato membro. Come anticipato, l’articolo 43 bis del Regolamento prevede che debbano essere fornite prove diverse a seconda di chi effettua il trasporto, ovvero a seconda che: - i beni vengano spediti o trasportati da venditore o da un terzo per suo conto; - i beni vengano spediti o trasportati dall’acquirente o da un terzo per suo conto. In particolare, nel caso in cui i beni siano stati trasportati dal venditore o da un terzo per suo conto, al fine di provare l’effettivo trasferimento fisico della merce il cedente deve essere in possesso: - di almeno due elementi di prova di cui al gruppo a) rilasciati da due diverse parti indipendenti l’una dall’altra, oppure, in alternativa; - di una qualsiasi degli elementi di prova di cui al gruppo a) in combinazione di uno qualsiasi dei singoli elementi di prova di cui al gruppo b) che confermano la spedizione o il trasporto, rilasciati da due diverse parti indipendenti l’una dall’altra. Nel caso in cui i beni siano stati trasportati o spediti dall’acquirente o da un terzo per suo conto è necessario prima di tutto che venga rilasciata dal cessionario una dichiarazione con la quale il cliente certifichi che la merce è giunta nel Paese di destinazione. Tale dichiarazione deve riportare: la data di rilascio; il nome e l’indirizzo dell’acquirente; la quantità e la natura dei beni; la data e il luogo di arrivo; nel caso di cessione di mezzi di trasporto, il numero di identificazione del mezzo di trasporto; l’identificazione della persona che accetta i beni per conto dell’acquirente. Tale dichiarazione, che deve essere fornita al venditore entro il decimo giorno del mese successivo alla cessione, costituisce un elemento di prova necessario ma non ancora sufficiente, in quanto il venditore dovrà essere in possesso, oltre alla descritta dichiarazione, anche: - di almeno due degli elementi di prova di cui al gruppo a), rilasciata da due diverse parti indipendenti l’una dall’altra oppure; - di uno qualsiasi dei singoli elementi di cui al gruppo a) in combinazione con uno qualsiasi dei singoli elementi di prova di cui al gruppo b) che confermano la spedizione o il trasporto, rilasciati da due parti indipendenti l’una dall’altra. Appare evidente come non sia possibile produrre le prove prescritte dal Regolamento nei casi in cui il trasporto sia effettuato direttamente dal cedente o dal cessionario con mezzi propri o di come possa essere molto difficile ottenere tali documenti nel caso in cui il trasporto venga eseguito da un vettore incaricato dal cessionario. Si attendono dunque chiarimenti ufficiali sulla portata delle novità introdotte dal Regolamento UE soprattutto nei casi in cui tale Regolamento sia di fatto non applicabile.


Notiziario Flash Retribuzioni e compensi di dicembre, termine per pagamento Al fine di ottemperare a quanto previsto dalla vigente normativa, è necessario che le retribuzioni dei dipendenti e i compensi degli amministratori, nonché dei collaboratori, riferite al mese di dicembre 2019, siano pagate tassativamente entro il 12 gennaio 2020. Affinché il pagamento del compenso possa

essere considerato tempestivo, dovranno essere rispettate le seguenti condizioni: se corrisposto con assegno circolare o assegno bancario, il pagamento risulta ottemperato nel momento in cui il lavoratore entra in possesso del titolo, non al momento dell’effettivo incasso. È, dunque, opportuno farsi rilasciare

una ricevuta che attesti la data di consegna dell’assegno; se corrisposto a mezzo bonifico bancario o mediante altre modalità telematiche, è importante che la somma entri nella disponibilità del lavoratore entro il 12 gennaio (cioè risulti accreditata sul conto corrente entro tale data).

Affitti brevi: quando si configura l’attività d’impresa? Rimane ancora aperta la questione legata a quando si configura attività d’impresa per le persone fisiche che locano con contratti di locazione breve ex art. 4 DL 50/2017. Il citato articolo al comma 3-bis ha demandato ad un successivo provvedimento l’individuazione dei criteri di verifica dei suddetti requisiti che comunque non potranno prescindere da quanto disciplinato dall’articolo 2082 Codice civile e dall’art. 55 DPR 917/1986 (TUIR). Tuttavia, ad oggi tale provvedimento non è stato ancora emanato. Nel frattempo diverse Regioni, in modo assolutamente non coordinato, si sono prodigate nell’emanazione di leggi che disciplinano il numero minimo di strutture abitative o il numero di contratti stipulati oltre i quali si configura un’attività d’impresa. Tale modo di procedere ha tuttavia evidenziato problemi legati alle fonti del diritto tributario ed alla potestà legislativa a queste attribuite all’interno della cornice costituzionale. Come sappiamo l’art. 23 Cost. Afferma che: “nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”; ed il successivo art. 117 Cost. afferma che: “Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a…coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; … Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.” Ricorrevano quindi dubbi circa la legittimità delle norme regionali concorrenti rispetto a norme gerarchicamente superiori. In tal senso sembra orientarsi la risposta ad un interpello, la n. 373, nel quale l’istante contestava il limite di quattro contratti di locazione per appartamento, imposto dall’art.1 della Legge 12/1995 della Provincia di Bolzano, oltre il quale si sarebbe configurata attività di impresa; la risposta all’interpello è stata la seguente: “si ritiene che la Legge Provinciale di Bolzano n.12 del 1995 non contiene disposizioni che possano assumere rilevanza ai fini fiscali”. Quindi in mancanza di regolamento ministeriale “Per quanto riguarda i criteri in base ai quali l’attività di locazione di cui al comma 1 del presente articolo (le locazioni brevi – n.d.a.) si presume svolta in forma imprenditoriale, in coerenza con l’articolo 2082 del codice civile e con la disciplina sui redditi d’impresa di cui al testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n.9171”. Pertanto, in conclusione, fintantoché non

sarà emanato un regolamento ministeriale, valgono ai fini tributari, in merito al corretto trattamento fiscale delle locazioni brevi, le norme di carattere generale già presenti nel TUIR, nel decreto IVA e all’interno del codice civile e non la normativa regionale. Nell’interpello n. 435/2019 una società proprietaria di un terreno edificabile chiede il corretto trattamento economico delle somme di denaro ottenute a fronte della costituzione di un diritto di superficie a favore di un’altra società con l’obbligo, per quest’ultima, di presentare un progetto edilizio e di ottenere il permesso a costruire entro una certa data. Una volta edificato, il destinatario del diritto di superficie, avrà per vent’anni il possesso dell’immobile. L’importo previsto per la costituzione del diritto di superficie che il superficiario dovrà corrispondere al proprietario del terreno è suddiviso in un acconto, oltre ad IVA, da corrispondere al momento della registrazione dell’atto presso il notaio e per la restante parte in 20 rate annuali. L’istante precisa di aver firmato un preliminare con versamento di caparra confirmatoria; si ricorda che la caparra confirmatoria, ex art. 1385 Codice civile, ha natura risarcitoria e come tale, ove questa sia prevista, va applicata un’imposta di registro di Euro 200 cui si aggiunge lo 0,5% calcolato sull’intero importo della caparra stessa oltre a imposte ipotecarie e di bollo, rispettivamente di euro 200 e 155; diversamente se il preliminare avesse previsto un acconto sul prezzo finale tale importo si doveva intendere come pagamento anticipato e, come tale avrebbe dovuto applicarsi l’IVA; se tuttavia, il contratto non fosse stato soggetto ad IVA, all’acconto stesso non si sarebbe applicata l’IVA, e quindi per il principio di alternatività si sarebbe dovuto calcolare un’imposta di registro pari ad Euro 200 più il 3% dell’intero acconto. La società chiede pertanto di poter conteggiare il corrispettivo iniziale, ivato, per intero nell’esercizio in cui verrà sottoscritto il contratto che costituirà il diritto di superficie. La soluzione prospettata dall’Agenzia delle entrate diversamente ritiene che, in applicazione del principio di derivazione rafforzata di cui all’art.83 TUIR, le somme percepite dalla società all’atto di costituzione del diritto di superficie dovranno concorrere alla determinazione del reddito per tutta la durata del contratto, analogamente a quanto sarebbe avvenuto in caso di somme corrisposte a fronte di un contratto di locazione.

Licenziamento, pronuncia della Cassazione Con il seguente documento al link “http://www. lavorosi.it/fileadmin/user_upload/GIURISPRUDENZA_2019/Cass.-ord.-n.-22367-2019.pdf” ordinanza n. 22367 del 06.09.2019, la Cassazione afferma che, se l’imprenditore non prova l’iscrizione all’associazione datoriale firmataria del CCNL non dichiarato efficace erga omnes, il giudice può disapplicare tale contratto ed applicarne un altro, depositato in giudizio dal dipendente, più coerente con l’oggetto sociale dell’azienda. Il fatto affrontato - Il lavoratore impugna giudizialmente il licenziamento irrogatogli, per superamento del periodo di comporto, al termine di un’assenza per malattia durata 237 giorni. La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, sostenendo che al rapporto non poteva applicarsi il CCNL Confcom-

mercio richiamato dall’azienda – che prevedeva un periodo di comporto pari a 180 giorni – dal momento che la società non solo non lo aveva prodotto in giudizio, ma non aveva neppure provato l’affiliazione a detta associazione di categoria. A fronte di ciò, la Corte territoriale ritiene applicabile, invece, il CCNL Confimea – recante un periodo di comporto pari a 365 giorni – depositato agli atti dal dipendente e considerato conforme all’attività economica svolta dall’impresa. L’ordinanza - La Cassazione - confermando la statuizione della Corte d’Appello - afferma, preliminarmente, che i contratti collettivi di lavoro non dichiarati efficaci erga omnes ai sensi della legge 741/1959, costituiscono atti di natura negoziale e privatistica e si applicano esclusivamente ai rap-

porti individuali intercorrenti tra soggetti che siano entrambi iscritti alle associazioni stipulanti. Secondo i Giudici di legittimità, in mancanza della predetta condizione, il CCNL può ritenersi efficace laddove le parti abbiano fatto espressa adesione ai patti collettivi e li abbiano implicitamente recepiti attraverso un comportamento concludente. A tal fine, però, non è sufficiente solo un richiamo formale del CCNL all’interno del contratto individuale o nelle buste paga dei dipendenti, essendo, invece, necessaria una costante e prolungata applicazione delle relative clausole ai singoli rapporti. Su tali presupposti, la Suprema Corte ritiene immune da censure l’impugnata pronuncia e, conseguentemente, respinge il ricorso proposto dall’azienda, confermando l’illegittimità del licenziamento dalla stessa irrogato. 9



Iscom News ISCOM PREPARA LA NUOVA STAGIONE DI CORSI

Nuovi corsi in partenza

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umerosi i corsi di Iscom Formazione e dei suoi laboratori Modena con Gusto e Meccanica in partenza nelle prossime settimane. Eccone una carrellata: Accompagnatore turistico (150 ore – partenza 13 gennaio); Contabilità di base (52 ore - partenza 14 gennaio); Corso di somministrazione alimenti e bevande (100 ore - partenza 15 gennaio); corso per agenti immobiliari (200 ore - partenza 20 gennaio); Amministrazione e buste paga (60 ore - partenza 21 gennaio 2020); Corso su Macchine Utensili CNC (partenza 13 gennaio - 150 ore); Corso di Carpenteria e Saldatura (partenza 13 gennaio - 150 ore); Corso per Disegnatore Meccanico CAD 3D (partenza 20 gennaio - 150 ore); Corso di Programmazione del PLC (partenza 11 gennaio - 48 ore); Corso per Collaudatore Meccanico (partenza 10 febbraio - 150 ore); Corso Operatore della pasticceria (partenza 14 Gennaio - 200 ore); Corso operatore della ristorazione professione cuoco (partenza 20 Gennaio - 300 ore); Corso barman 1° e 2° livello (partenza 10 febbraio 36 ore); Corso di Pizzaiolo (partenza 20 Gennaio - 54 ore). Per ulteriori informazioni: 059.7364350 - info@iscom-modena.it

UNA RICETTA PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

La ricetta delle feste CREMA MONTATA ALLO ZABAIONE di Massimo Campioli Zabaione - Ingredienti: 50 g zucchero semolato 62,5 g tuorlo pastorizzato 15 g amido di mais 50 g sciroppo di glucosio 150 g Marsala Miscelare con una frusta a mano lo zucchero e l’amido di mais, poi unirli ai tuorli e mescolare. Scaldare il marsala con il glucosio a 80° e versarlo sui tuorli. Rimettere sul fuoco e portare a nuovamente a 80°. Togliere dal fuoco e abbattere. Crema Montata allo Zabaione - Ingredienti: 300 g zabaione 150 g panna 150 g mascarpone 6 g colla di pesce Idratare la colla di pesce in acqua fredda e scioglierla nello zabaione ancora caldo. Miscelare la panna con il mascarpone e montare leggermente. Unire il tutto allo zabaione quando sarà sceso sotto ai 30°.

Massimo Campioli

Montaggio Utilizzare un panettone di ottima qualità. Tagliare il cappello del Panettone e capovolgerlo. Non togliere la carta! Aiutandosi con un disco di cartone con un diametro più piccolo di circa 2 cm, incidere il Panettone per tutta la sua altezza e sfilare il cilindro di pasta che si sarà ottenuto. Tagliarlo in tre dischi di egual misura. Prendere il primo disco e riposizionarlo come base. Creare una stratificazione tra la crema montata allo zabaione e i dischi di panettone. Ultimare riposizionando il cappello. Mettere a + 4° per almeno 12 ore prima di degustare. 11


Territorio e Categorie PAVULLO Tanti i partecipanti a due corsi professionali, completamente gratuiti “Cucina professionale”e “Breakfast Experience”, organizzati nell’ambito delle attività dell’Ente bilaterale EBURT. Nel primo caso gli allievi hanno potuto apprendere come offrire piatti della gastronomia del territorio, preparati con prodotti locali e sapientemente abbinati nel rispetto delle esigenze specifiche di una clientela sempre più esigente. Il secondo corso si è invece incentrato sulle modalità per rendere gradevole l’ospitalità, offrendo un’esperienza unica all’ospite ed assicurando una gestione corretta ed un elevato standard di servizio.

ASSICURATORI Dannoso e iniquo. Sono questi, secondo Elena Zambelli, Presidente ANAPA dell’Emilia Romagna e della Provincia di Modena, gli effetti che si avranno con la cosiddetta “Rc auto familiare”, introdotta con un emendamento nel Dl fiscale che consentirà ad un nucleo famigliare di assicurare tutti i veicoli (anche in caso di rinnovo), usufruendo della classe di merito più bassa presente all’interno del nucleo, indipendentemente che si tratti di un mezzo a due o a quattro ruote (addirittura non è chiaro se vale pure per i camioncini con trasporto cose utilizzato per lavoro). Per l’Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione, tale emendamento scardina il sistema del bonus/malus, che dopo anni di studi, si era consolidato come un utile metodo che creava beneficio a chi si comportava in modo virtuoso, penalizzando chi invece aveva guide imprudenti. La nuova formulazione, al contrario, creerebbe vantaggi solo a chi dispone di più veicoli e metterebbe tutti sullo stesso piano: guidatori sicuri (che oggi più che mai, anche a seguito della recente legge 124/2017 - ddl Concorrenza - che ha introdotto la scatola nera, venivano premiati) accanto ai guidatori “non virtuosi” e a chi presenta un tasso di rischiosità maggiore. “Siamo contrari a tale norma a favore di un generalizzato e demagogico risparmio, dichiara la Presidente regionale di ANAPA, “che sappiamo tutti non accadrà, in quanto l’aggiornamento tecnico e attuariale delle tariffe ne risentirà, provocando addirittura rincari a cascata. E soprattutto è profondamente iniqua, andando a discapito di famiglie meno abbienti (con meno auto) e ancor peggio dei single, popolazione sempre in aumento, che normalmente possiedono solo un’autovettura e i quali verosimilmente pagheranno anche per conto di altri. Pensiamo per esempio alla famiglia di un agente di commercio”, rincara Zambelli, “che sull’auto di lavoro che percorre migliaia di chilometri all’anno con grave rischio di sinistrosità, con questo emendamento, potrà pretendere di avere la stessa classe di merito del vecchio scooter che ha parcheggiato nel garage della seconda casa al mare, che percorre pochi chilometri all’anno e che probabilmente è in classe zero”. “Tutto questo, inoltre, comporterà ai noi agenti di assicurazione un eccessivo aumento di oneri amministrativi senza dare reale beneficio ai clienti, anche perché ci sono ancora tanti punti oscuri che sono stati dettati dalla demagogia, che appartiene alla politica, e non da lucida razionalità e pragmatismo, che invece abbiamo noi agenti che siamo in prima linea a contatto con i consumatori”, conclude Zambelli.

AGENTI DI COMMERCIO È stata depositata da Fnaarc, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative e Cna la lista elettorale “Enasarco del futuro”, che riunisce le principali rappresentanze degli agenti di commercio e delle ditte mandanti. Le parti sociali che compongono la coalizione hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso con l’obiettivo di assicurare per il futuro una gestione più partecipata e coerente con gli obiettivi istituzionali della Fondazione: è quanto si legge in un comunicato congiunto in vista del rinnovo dell’Assemblea di Enasarco che si terrà nel 2020. “Enasarco del futuro”, che riunisce la lista “Enasarco del futuro-Imprese” e la lista “Enasarco del futuro-Agenti”, rappresenta “il presupposto per sviluppare strategie sinergiche e restituire centralità al ruolo sociale della Fondazione. Tutto ciò nel convincimento che è interesse comune delle ditte mandanti e degli agenti di commercio garantire, in maniera trasparente, un solido assetto di tutele sociali a favore degli iscritti. Del resto non va dimenticato che Enasarco vanta oltre ottant’anni di storia e rappresenta un esempio unico di sistema previdenziale nel panorama del welfare italiano”. In questa logica “Fnaarc, Confcommercio, Confindustria, Confcooperative e Cna, in maniera congiunta, affronteranno la sfida elettorale per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati come primo passo per il rilancio della Fondazione e per la messa a punto di nuove politiche in grado di proiettare Enasarco verso una fase di concreto sviluppo”.

CONFCOMMERCIO MODENA

Alberto Crepaldi

Dal 1° dicembre 2019 Alberto Crepaldi, già portavoce e responsabile comunicazione e relazioni esterne, è stato nominato Segretario Generale di Confcommercio Modena. Dal 1° gennaio: Andrea Baraldi succede nella direzione della zona di CarpiSoliera-Novi a Massimo Fontanarosa, nominato coordinatore delle sedi territoriali; Fiorenza Limberti è la nuova direttrice dei servizi per la zona di Modena; Matteo Olivotti è il nuovo direttore dei servizi per la zona di Sassuolo; Domenico Scalzo assume il ruolo di responsabile provinciale del settore credito.

Fiorenza Limberti

Matteo Olivotti Andrea Baraldi

Massimo Fontanarosa 12

Domenico Scalzo


Focus affitti brevi IN CRESCITA GLI AFFITTI BREVI , MA DELLA BANCA DATI FISCALE NON C’E’ ANCORA TRACCIA

Affitti brevi, concorrenza sempre più sleale

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ultima stima sul fenomeno degli affitti brevi effettuata da Federalberghi su scala nazionale parla di quasi mezzo milione di annunci pubblicati sui diversi portali. Solo nella nostra Provincia sono vendute da privati, in particolare attraverso il sito Airbnb.com, circa 3 mila camere. Un andamento che rispecchia la fotografia fatta dall’Istat sui movimenti turistici nel 2018: l’aumento degli arrivi negli esercizi extralberghieri (6,5%) è stato il doppio dell’incremento registrato negli alberghi (3,2%). L’introduzione e normazione precisa del codice identificativo per gli affitti brevi, con la conseguente creazione di una banca dati nazionale, avrebbe dovuto, nelle intenzioni del legislatore, consentire di regolare, almeno da un punto di vista fiscale, un mercato con ampie zone grigie. Invece la banca dati unica nazionale per monitorare il settore è ancora sulla carta e manca il decreto attuativo atteso entro la fine luglio. Non ha poi visto ancora la luce il provvedimento – da emanare entro settembre – per regolare il flusso di dati dal portale AlloggiatiWeb alle Entrate, per i controlli antievasione fiscale. «Non si hanno più notizie, nonostante siano passati quasi cinque mesi dal termine stabilito per l’approvazione del decreto istitutivo, finalizzato a migliorare la qualità dell’offerta turistica, assicurare la tutela del turista e contrastare forme irregolari di ospitalità, anche ai fini fiscali», ha ricordato recentemente Federalberghi. La legge istitutiva del codice identificativo prevede che tutti gli alloggi turistici presenti nel territorio nazionale debbano essere identificabili mediante, appunto, un codice identificativo, che deve essere utilizzato in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei

servizi all’utenza. «Da una attenta ricognizione sul web ci si rende conto che sul mercato c’è di tutto: dalle strutture che si autoattribuiscono illegalmente la qualifica di hotel e le stelle ai superhost che mettono in vendita centinaia di appartamenti spacciandosi per anziani che arrotondano la pensione». Come ricordavano Cristiano Dell’Oste e Michela Finizio su Il Sole 24 Ore dello scorso 2 dicembre, “il ritardo della banca dati dipende anche dal cambio di Governo. Con il Conte-2, infatti, la competenza sul turismo è tornata al ministero dei Beni culturali, ma il passaggio del personale e degli uffici scatterà solo dal 1° gennaio. Come ha riferito il

22 novembre alla Camera il sottosegretario Lorenza Bonaccorsi, il decreto è «allo studio», ma serve un confronto con le Regioni e un’analisi su privacy e cybersicurezza. In effetti, in diverse Regioni è già obbligatorio inviare una comunicazione al Comune per dotarsi di un codice identificativo dell’alloggio, necessario per monitorare i flussi turistici. Il tutto con un iter burocratico che si affianca agli altri già previsti a livello nazionale: da un lato, l’inserimento delle generalità degli ospiti, entro 24 ore dall’arrivo, sul portale AlloggiatiWeb della Polizia di Stato; dall’altro, la comunicazione dei dati alle Entrate e la ritenuta da parte degli intermediari (previsti dal Dl 50/2017, anche se Airbnb e altri portali web non si adeguano). Tre iter diversi, insomma, che la banca dati potrebbe snellire”. Un groviglio di norme, insomma, che, allo stato, sono la migliore garanzia per chi vuole rimanere nel sommerso e continuare così a fare concorrenza sleale agli hotel.

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Speciale Bandi CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER INSTALLARE SISTEMI DI SICUREZZA CON PRIORITÀ PER VIDEOALLARME ANTIRAPINA

Fondo per la Sicurezza, domande dal 2 al 31 marzo

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iaprirà il 2 marzo il Fondo per la Sicurezza della Camera di Commercio, rivolto alle imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della microcriminalità, con priorità agli impianti videosorveglianza antirapina collegati in video con le Forze dell’Ordine. Il Fondo, che ha una dotazione di 130.000 euro, è cofinanziato da Camera di Commercio, dal Comune di Modena e da altri 27 comuni del territorio: Bomporto, Campogalliano, Carpi, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Concordia S/S, Cavezzo, Fanano, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Formigine, Guiglia, Maranello, Marano S/P, Medolla, Mirandola, Montese, Novi di Modena, Pavullo N/F, San Felice S/P, San Possidonio, Sassuolo, Savignano, Serramazzoni, Soliera, Vignola e Zocca. Saranno ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza le spese di acquisto e di installazione, al netto dell’IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza: a) sistemi di videoallarme antirapina conformi ai requisiti previsti dal

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Protocollo d’Intesa del 14/07/2009 e rinnovato il 12 novembre 2019, collegati in video alla Questura e ai Carabinieri; b) sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni; c) sistemi passivi: casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro (l’elenco è esaustivo). Nel caso di impianti installati in Comuni aderenti all’iniziativa, il contributo copre il 50% delle spese fino ad un massimo di 3.000,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 1.200,00 € per i sistemi di tipologia b) e c). Nel caso di impianti realizzati in comuni non aderenti, il contributo copre il 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2.400,00 € per i sistemi di tipologia a) e fino ad un massimo di 960,00 € per i sistemi di tipologia b) e c). L’intervento è retroattivo per spese sostenute a partire dal 1 ottobre 2019. Destinatari Il contributo camerale è rivolto alle piccole imprese iscritte al Registro impresa con sede o unità locale in Provincia

di Modena che non hanno ottenuto almeno una volta, per qualsiasi tipologia di impianto, il contributo Fondo Sicurezza nelle tre annualità precedenti (2017-2018-2019), in riferimento alla stessa localizzazione. Modalità operativa Le domande vanno presentate dalle ore 10,00 del 2 marzo alle ore 20,00 del 31 marzo 2020 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del legale rappresentante dell’impresa o di un suo delegato. Per ogni ulteriore approfondimenti, l’ufficio Sicurezza di Confcommercio Modena è a disposizione: 059.7364335 ufficio.sicurezza@confcommerciomodena.it


Enasco News 50&PIU’ LANCIA UN NUOVO SPAZIO INFORMATIVO SUL WEB DEDICATO ALL’ETA’ MATURA

Nasce il nuovo portale Spazio50

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asce Spazio50, www. spazio50.org, il nuovo portale di 50&Più, l’Associazione che da oltre 40 anni valorizza il ruolo degli over 50 all’interno della collettività, promuovendone la funzione sociale e il protagonismo attivo. Un portale moderno, dinamico, ricco di informazioni pratiche e idee nuove dall’Italia e dal mondo. Uno spazio tutto dedicato all’età matura che propone una informazione mirata con notizie presentate in modo semplice e veritiero, trasparente e critico. Particolare attenzione è rivolta alle tematiche e ai provvedimenti che riguardano il mondo del lavoro, il fisco, la previdenza, la sanità, i rapporti tra le generazioni. Argomenti di grande valenza e attualità che incidono sul quotidiano e sul futuro sociale del nostro Paese in rapido invecchiamento demografico. «Spazio50 – spiega Gabriele Sampaolo, segretario generale di 50&Più – è essenzialmente il percorso evolutivo della rivista 50&Più che naturalmente resta, perché la carta ha un valore insostituibile. Quindi, oltre alla nostra Rivista, stiamo aggiungendo uno strumento di informazione in più. Uno spazio aperto

a tutti, soci e non soci, dove ognuno potrà trovare notizie, approfondimenti, servizi e opportunità. Potrà anche conoscere e condividere le numerose iniziative organizzate dalle nostre sedi locali e gli eventi associativi nazionali». Ma il portale ha anche un’altra funzione, molto precisa: «Constatiamo in continuazione – sottolinea Sampaolo – che purtroppo c’è ancora bisogno di scardinare luoghi comuni e idee preconcette sull’età matura. Retaggi culturali che portano a provvedimenti legislativi discutibili e che si ripercuotono negativamente sulla vita delle persone. Quindi – chiarisce – Spazio50 vuole essere uno strumento utile per comprendere meglio il mondo dei senior, aiutando a capire i problemi e a progettare una società più equa e inclusiva, attraverso l’adozione di politiche specifiche e, soprattutto, con una visione a lungo termine». Spazio50 si compone di 8 sezioni tematiche che raccontano il mondo over in ogni suo aspetto. Si parte dalla sezione 50&Più in cui è raccolto l’intero universo del Sistema associativo: dai servizi di assistenza previdenziale e fiscale al Centro Studi, sino ad arrivare alla Rivista e ai grandi eventi nazionali, come le Olimpiadi 50&Più e il Concorso canoro “Italia in…Canto”. Salute affronta tutto ciò che riguarda gli stili di vita, passando per temi importanti quali la longevità, la prevenzione, la ricerca, la sessualità. Nella sezione Casa – oltre a tematiche più diffuse quali arredamento e ristrutturazione – si possono incontrare le ultime tendenze del social housing e cohousing, con interessanti puntate su temi quali i trasporti e la cura degli animali domestici. Famiglia e società contiene voci capaci di un’analisi attenta, corredata di ricerche che si focalizzano sulla coppia, i figli, i genitori e i rapporti tra generazioni. Storie è uno spazio dedicato alle esperienze di invecchiamento attivo in Italia

50&Più è un grande Sistema Associativo e di Servizi, nato e cresciuto all’interno di Confcommercio, che offre servizi e consulenze in materia pensionistica, previdenziale, assistenziale e fiscale e opera come Patronato e Caaf Contatti: via Begarelli, 31 - Modena 059.7364203 enasco.mo@enasco.it www.50epiu.it - ww.spazio50.org

e all’estero, oltre che all’impegno per una società più inclusiva. In Tempo libero i veri protagonisti sono i viaggi, lo sport, la creatività, la cultura e i media, tutto ciò che rende più piacevole la vita insomma. Non poteva mancare una sezione Lavoro per una generazione senior sempre più attiva che tende a lasciarlo più tardi o che – magari – ne cerca uno nuovo, con tanti approfondimenti anche sull’andare in pensione e sulle pari opportunità. In Tecnologia sono le App più interessanti, la sicurezza digitale e le ultime novità nell’ambito dell’assistenza robotica e dell’Intelligenza Artificiale le vere protagoniste. Per finire, le rubriche: Il Terzo Tempo di Lidia Ravera, le Ultime dal Centro Studi, Tam Tam Europa (con le ultime notizie dell’Unione europea), Quesiti fiscali e Previdenza e diritti. Chi siamo 50&Più, fondata nel 1974, è un’Associazione libera, volontaria e senza fini di lucro. Opera per la rappresentanza sindacale, la tutela e l’assistenza dei propri soci a sostegno dell’invecchiamento attivo, dell’affermazione e della valorizzazione del ruolo della persona anziana. Aderente a Confcommercio – Imprese per l’Italia, e forte di 330mila iscritti, 50&Più è diffusa con sedi provinciali e zonali su tutto il territorio nazionale. Conta anche 29 sedi in 10 Paesi del mondo. www.spazio50.org 15


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