DAI PORTI AGLI ORTI
LIFE SUBSED, IL DRAGAGGIO CHE DÀ FRUTTI. DAL CNR NUOVA VITA PER I FANGHI Fruits from sludge Dredge to cultivate
Che fare dei 200 milioni di metri cubi di fanghi contaminati dragati in Europa? Il progetto Life Subsed per il recupero dei sedimenti di dragaggio nei porti ha cominciato a dare … i primi frutti: fragole, mirtilli, olive stanno nascendo dai sedimenti dragati, e trattati, nel porto di Livorno. Un risultato che arriva dal lavoro (grazie al co-finanziamento della Commissione UE) di Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri Iret-Cnr di Pisa, Crea, Carbonsinkgroup s.r.l., Università Miguel Hernandez di Elche (Alicante, Spagna), e azienda vivaistica spagnola Caliplant Agro S.L., con il coordinamento di Flora Toscana Soc. Agr. Coop (Pescia).
di CARLO VENTURINI
Olivi nati da fitotrattamento con i fanghi del porto di Livorno
Il progetto nasce dall’osservazione di due dati. Da una parte il fatto che lo sfruttamento della torba a fini agricoli – circa la metà di quella prodotta è indirizzata al mercato delle piante ornamentali – è in costante aumento, portando alla perdita del 70% delle aree torbiere in Europa negli ultimi 25 anni. Dall’altra, il fatto che la quantità di sedimenti contaminati dragati in Europa è pari a circa 200 milioni di metri cubi annui che
potrebbero essere utilizzati in agricoltura cambiando le normative e le linee guida europee in campo vivaistico e agricolo. “Nostro compito – spiega Grazia Masciandaro di IRET-CNR – è dimostrare che questi sedimenti trattati sono congeniali all’agricoltura dal punto di vista della fertilità e della produttività agronomica e che lo sono anche per la sicurezza alimentare. L’eventuale presenza di contaminanti nella pianta e nel frutto sarà verificata mentre saranno eseguite misurazioni per la caratterizzazione morfologica, biochimica e sensoriale dei frutti”. Il progetto “LIFE SUBSED” vuole dimostrare che dal dragaggio dei sedimenti dei corpi idrici portuali si possono ricavare substrati per la coltivazione nel settore del vivaismo e della frutticultura. In concreto, l’Iret si è concentrata sui fanghi del porto di Livorno dragati e poi trattati per un tempo pari a 18 mesi mediante l’utilizzo di sostanza organica e piante (fitotrattamento). Il sedimento fitotrattato ha caratteristiche simili ad un suolo ed è stato, pertanto, sperimentato dagli altri partecipanti al fine di produrre piante e frutti. Dal punto di vista agronomico, i risultati ottenuti in campo sono molto incoraggianti, con buone pro-