tec no lo gia IL SUPER-CIBO DEL FUTURO
di Nicola Maggi
COSÌ FRUTTA E LIEVITI DIVENTANO “MEDICINE”
The super-food of the future
“Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”
Le famose e illuminanti parole di Ippocrate di Cos sono state prese molto seriamente dai ricercatori dell’Università di Pisa e, se un giorno mangeremo una carne più sana e un pane che cura come la migliore medicina per vivere a lungo e in salute, dovremo dire grazie ai suoi ricercatori.
Dal Pomodoro SuperBio, alla Superfrutta fino ai Superlieviti, sono tanti gli alimenti che dai laboratori dell’Ateneo pisano potrebbero arrivare presto sulle nostre tavole. Già in produzione dal 2015, grazie ad un accordo con l’azienda l’Ortofruttifero di San Giuliano Terme (PI), il pomodoro “SuperBio” è nato da uno studio multidisciplinare dell’Ateneo pisano, coordinato dalla professoressa MANUELA GIOVANNETTI, condotto da docenti di Agraria, Medicina e Biologia e pubblicato sulla rivista scientifica internazionale British Journal of Nutrition nel 2012. La ricerca ha dimostrato che i metodi di coltivazione possono influenzare il valore salutistico dei cibi prodotti. Coltivati biologicamente e con i loro microrganismi simbionti, questi pomodori hanno, infatti, una maggior
produzione di quelle molecole che hanno importanti proprietà protettive e preventive nei confronti di diversi tipi di malattie umane e presentano anche un più elevato potere anti-estrogenico. Sempre dalle ricerche condotte all’Università di Pisa è nata più recentemente la “superfrutta”, un alimento ricco di antiossidanti e di composti benefici per la nostra salute. Nei laboratori del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, la professoressa Annamaria Ranieri e il suo gruppo studiano da anni gli effetti benefici delle radiazioni ultraviolette sulla frutta allo scopo di mettere a punto prodotti salutari dall’elevato valore nutraceutico. L’ultimo progetto ha riguardato le pesche ed è stato condotto in collaborazione con l’Università Cattolica