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SANTE MESSE ARMENE CALICI LITURGICI E NON LITURGICI Mons. Vartan W. Boghossian , sdb Membro della Commissione Patriarcale di Liturgia ottobre 2014 exarmal@gmail.com
È un dato innegabile. Nella Chiesa Armena Cattolica ci sono Calici non liturgici! Con il recupero della tradizione liturgica armena di mettere l'Ostia consacrata nel Sangue del Signore, si è dovuto costatare che non tutti i calici lo permettono. Sinodo del 1992, decisione 05D: Il Sinodo dei Vescovi concede l'imprimatur definitivo al rito della Messa Pontificale, come proposto dal Sinodo ed accettato dalla Santa Sede, con le modifiche secondo il Decreto del 1987. [Modifica No 4 dell'Allegato al Decreto della Congregazione per le Chiese Orientali del 18 ottobre 1987]: “La rubrica che rivede l'immersione del Santo Corpo del Signore nel Sangue puro, prima della preghiera “Signore, nostro Dio, che ci ha chiamati …” sia reintrodotta nell'uso e nel testo". I Decreti, della Sede Apostolica e del Patriarcato Armeno Cattolico, che hanno tornato obbligatorio a tutti questa rubrica liturgica, nel 1992, classificano i calici, senza dirlo espressamente, in calice liturgico e calice non liturgico. Purtroppo è ancora comune, nelle nostre chiese, trovare dei calici non liturgici disponibili per la celebrazione della santa Messa. Risulta più difficile ancora capire come si può disubbidire, per tanto tempo, delle decisioni che esigono l'ubbidienza ecclesiastica!
In conclusione: I Responsabili, da molto tempo, già dovevo avere eliminato i calici non liturgici delle nostre chiese!