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29-05-2012
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73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
4. Toracocentesi: soprattutto nel gatto la dispnea può essere causata o aggravata dalla concomitante presenza di versamento pleurico. In questi casi occorre effettuare una toracocentesi utilizzando una ago a farfalla o un ago cannula. 5. Antiaritmici: quando l’aritmia contribuisce alla sintomatologia clinica.
kaliemia in quanto l’ipopotassiemia riduce l’efficacia della lidocaina. Procainamide: 2 mg/kg in boli lenti (2 minuti) fino a un totale di 10-15 mg/kg in 10-15 minuti seguiti da CRI 25-50 μgr/kg/min. Gatto: 1. Lidocaina: 0,5-1 mg/kg In bolo endovenoso lento. Ripetere fino ad un massimo di 2 mg/kg in 10 minuti. Monitorare effetti avversi (fascicolazioni muscolari, convulsioni, sintomi neurologici centrali, nausea) 2. Esmololo (0,05-0,5 mg/kg EV lenta in 1-2 minuti seguita da CRI 10-200 μgr/kg/min; propranololo (0,02 mg/kg EV lenta in 1-2 minuti ripetuto fino a 4 volte). Sconsigliato l’uso in caso di scompenso cardiaco e insufficienza miocardica.
Tamponamento cardiaco: si verifica quando si accumula fluido nel sacco pericardico in quantità tale per cui la pressione intrapericardica supera la pressione atriale destra con conseguente compressione del cuore destro, compromissione del riempimento diastolico, scompenso congestizio destro e/o shock ostruttivo. La terapia diuretica non è efficace ed occorre effettuare una pericardiocentesi utilizzando preferibilmente un approccio destro (per ridurre il rischio di lacerazione dei vasi coronarici), con paziente in decubito sternale o laterale. L’ecocardiografia può essere utilizzata come guida. In alternativa può essere impiegato come punto di repere l’itto cardiaco (se palpabile) oppure usare come riferimento il gomito (in genere 5° spazio intercostale destro sopra la giunzione costocondrale). Se necessario può rendersi necessaria una lieve sedazione. È opportuno un monitoraggio ECG continuo per eventuali aritmie. Il drenaggio può essere effettuato utilizzando un catetere collegato ad un sistema a tre vie.
Bradiaritmie Possono causare sincope o shock cardiogeno. In genere sintomatiche quando la frequenza ventricolare è <40 bpm nel cane e <120 bpm nel gatto o in caso di arresti ventricolari prolungati (in genere >3-5 sec). Bradicardia sinusale: - Somministrare farmaci vagolitici per escludere forme vago-mediate e valutare l’importanza clinica della bradiaritmia. Test dell’atropina: 0,04 mg/kg SC: in caso di ipertono vagale la frequenza ventricolare aumenta di circa il 50% dopo 30 minuti. - In caso di mancata risposta e presenza di segni di shock cardiogeno somministrare dobutamina o dopamina CRI e considerare impianto di pacemaker temporaneo o permanente. - In un soggetto con segni di shock di qualunque natura la bradicardia sinusale può preludere all’arresto cardiaco. Valutare elettroliti, temperatura rettale, ventilazione. Considerare la somministrazione di atropina/epinefrina.
Tachiaritmie Tachiaritmie sopraventricolari: in genere non rappresentano un’emergenza a meno che non abbiano determinato tachicardiomiopatia o siano comunque associate ad insufficienza cardiaca congestizia/shock cardiogeno. Aritmie sopraventricolari in emergenza: Diltiazem: 0,15-0,25 mg/kg in bolo endovenoso lento (in due minuti) seguito da CRI 2-6 μgr/kg/min. Altri farmaci utilizzabili in emergenza: lidocaina (fibrillazione atriale vago-mediata; tachicardia atriale ortodromica reciprocante), amiodarone (tachicardia atriale focale – non utilizzare nel Dobermann e negli animali giovani), sotalolo.
Silenzio atriale: - Legato a distrofia muscolare atriale con coinvolgimento del nodo del seno e delle vie di conduzione internodali, interatriali e atrio-nodali. - Non risponde ad atropina. Se sintomatico impianto di pacemaker.
Tachiaritmie ventricolari: rappresentano più spesso un’emergenza cardiaca. In linea generale vanno trattate solo se significative dal punto di vista emodinamico e/o se potenzialmente in grado di degenerare in ritmi letali, ricercando nel frattempo la causa. L’aritmia ventricolare va trattata se: 1. È responsabile di sincope, debolezza, letargia, shock cardiogeno. 2. Presenta caratteri di gravità (molto rapida >180 bpm nel cane, > 200-220 bpm nel gatto; fenomeni di R su T, TV parossistica con polimorfismo, torsione di punte). 3. Non trattare il ritmo idioventricolare accelerato.
Ritmo seno-ventricolare: - Legato ad iperpotassiemia (oltre 8,0 mEq/L). - Trattare la turba elettrolitiche e la causa sottostante (ad es. ipoadrenocorticsmo o ostruzione uretrale) - Terapia dell’iperpotassiemia: o NaCL 0,9% per promuovere kaliuresi o Calcio gluconato 0,5 ml/kg di soluzione al 10% EV lenta (in 5-10 minuti) o Bicarbonato di sodio: 1 mEq/kg EV in 3-4 minuti o Insulina: 0,25-0,5 UI/kg EV seguita da destrosio: 1g/unità di insulina EV, seguito da destrosio 2,5% CRI per prevenire ipoglicemia
Tachiaritmie ventricolari in emergenza: Cane: Lidocaina: 2-4 mg/kg in boli endovenosi lenti (5 minuti) ripetuti fino a una dose totale di 6-8 mg/kg nell’arco di 1530 minuti) seguiti da CRI 50-75 μgr/kg/min. Misurare la
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