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29-05-2012
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73° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC RIMINI, 8-10 GIUGNO 2012
Fattori prognostici: mettiamo un po’ d’ordine Laura Marconato Med Vet, Dipl ECVIM-CA Oncology, Bologna (I)
Il mastocitoma cutaneo è un tumore molto frequente nel cane (7-25% di tutti i tumori cutanei in questa specie), che origina dai mastociti ed il cui comportamento biologico è molto variabile, spaziando dal nodulo solitario benigno alla malattia metastatica. La prognosi è pertanto molto variabile e sono numerosi i fattori che devono essere presi in considerazione per inquadrare il comportamento biologico del tumore e, quindi, istituire la terapia più appropriata. Nel corso degli anni sono stati identificati diversi fattori prognostici, che devono possibilmente essere valutati nell’insieme per predire nel modo più accurato possibile il comportamento biologico del mastocitoma.
tre i mastocitomi con metastasi linfonodali devono essere considerati biologicamente aggressivi ed associati a prognosi sfavorevole, indipendentemente dal grado del tumore primitivo. Spesso i mastocitomi multipli (stadio III) hanno prognosi migliore rispetto a mastocitomi con metastasi linfonodali (stadio II). I mastocitomi in stadio IV (coinvolgimento viscerale e/o midollare) hanno prognosi infausta.
GRADO ISTOLOGICO11-15 Il grado istologico (secondo Patnaik) è nel cane forse il più importante indicatore prognostico sia di sopravvivenza sia di intervallo libero. I mastocitomi canini ben differenziati hanno tasso di sopravvivenza a 3 anni dopo chirurgia di 90% circa, quelli mediamente differenziati di 55%, mentre quelli indifferenziati di 10% circa. In uno studio si valutava la sopravvivenza a 1500 giorni di 83 cani con mastocitomi trattati solo con chirurgia: 93% di cani con mastocitomi di grado I era vivo, mentre solo 44% di cani con mastocitomi di grado II e 6% di quelli con mastocitomi di grado III sopravviveva. Secondo uno studio retrospettivo, il tasso di sopravvivenza ad un anno dopo chirurgia era di 100% per mastocitomi di I grado, 92% per mastocitomi di II grado e 46% per quelli di III grado. La sopravvivenza mediana era di 278 giorni per mastocitomi indifferenziati e > 1300 giorni per quelli mediamente o ben differenziati. Secondo un altro lavoro scientifico, la sopravvivenza mediana per mastocitomi di III grado era di 18 settimane contro 28 e 51 settimane per quelli di II e di I grado, rispettivamente. Purtroppo non sempre la definizione istologica di grado collima con il comportamento biologico della neoplasia, soprattutto per quanto riguarda i mastocitomi di grado intermedio, che sono poi i più frequenti. Per questo motivo recentemente è stato proposto un nuovo sistema di grading, volto a eliminare incertezze e ambiguità che riguardano i mastocitomi di grado II. Kiupel e collaboratori hanno classificato i mastocitomi in basso grado e alto grado, valutando essenzialmente le caratteristiche morfologiche delle cellule neoplastiche, ignorando la profondità di invasione neoplastica. Applicando tale sistema, i patologi erano in grado di identificare i mastocitomi a comportamento biologico
RAZZA1,2 Boxer, bulldog e carlini sono particolarmente predisposti allo sviluppo di mastocitomi, ma in queste razze la maggior parte di questi tumori è ben differenziata e pertanto tendenzialmente meno aggressiva. Al contrario, i cani di razza shar-pei tendono a sviluppare MCT biologicamente molto aggressivi e in età più giovanile. Altre razze in cui MCT tende ad avere comportamento biologico aggressivo sono labrador e golden retriever.
SEDE ANATOMICA3-6 In base alla sede in cui si sviluppa il mastocitoma è possibile ipotizzare il comportamento biologico. Le localizzazioni orale, su muso, inguinale (incluso scroto e prepuzio), digitale, viscerale hanno prognosi sfavorevole, poiché mostrano elevato tasso metastatico e breve sopravvivenza. I mastocitomi che invece si sviluppano sulle estremità hanno invece prognosi migliore. In generale, i mastocitomi sottocutanei hanno prognosi migliore, dal momento che mostrano minor percentuale di recidiva, minor tasso metastatico, e migliore risposta antitumorale.
STADIO CLINICO7-10 I mastocitomi a sede dermica senza coinvolgimento linfonodale (stadio 0 e 1) si associano a prognosi migliore, men-
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