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29-05-2012
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73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
l’ipokalemia tipica del paziente diabetico. Nel momento in cui somministriamo fluidi ed insulina, correggendo l’acidosi, il potassio rientrerà nelle cellule evidenziando lo squilibrio. Il paziente chetoacidosico necessita, quindi di un cristalloide bilanciato integrato con potassio fosfato o potassio cloruro.
I fluidi elettivi sono sempre fluidi alcalinizzanti che, spesso, necessitano di integrazione di potassio cloruro o potassio fosfato secondo il deficit del paziente. Possibile, se il paziente non ha ipernatremia come spesso accade, addizionare bicarbonato di sodio per rendere più efficace l’alcalinizzazione dell’ambiente plasmatico.
DIARREA (PAZIENTE NON IPOVOLEMICO), INSUFFICIENZA RENALE CRONICA
PAZIENTI CON PROBLEMI RESPIRATORI In linea generale il paziente dispnoico non necessita, se non per motivi “non respiratori”, di particolari accorgimenti sulla scelta del fluido da somministrare, anche se il Ph risulta acido o basico. Ciò perché, se la causa è respiratoria, il fluido non riuscira in nessun modo a migliorare l’acidemia o alcalemia plasmatica. L’unico accorgimento può essere l’utilizzo di soluzione fisiologica in pazienti con acidosi respiratoria cronica (fenomeno raro tra l’altro, presente in alcuni pazienti con broncopatia cronica ostruttiva medio grave) poiché l’anidride carbonica (CO2) in eccesso reagirà, all’interno del globulo rosso, con l’acqua (H2O), formando acido carbonico (H2CO3) che, sempre all’interno della cellula, dissocierà in idrogenioni (H+) e bicarbonato (HCO3-). Il bicarbonato (anione) passerà nell’acqua plasmatica in scambio con un’altro anione, il Cloro, che entrerà nella cellula e potrebbe determinare una diminuzione del Cloro plasmatico (ipocloremia) che, se, grave, necessiterà di una correzione con fluidoterapia mirata.
Lo squilibrio acido-base più frequente è una moderata (quasi mai grave se la diarrea non ha provocato ipovolemia) acidosi metabolica a gap anionico normale (il bicarbonato viene perduto primariamente, non consumato da acidi in eccesso. Il fluido elettivo è un fluido che tende ad alcalinizzare l’acqua plasmatica (Ringer lattato, Normosol-R, Ser), Ovviamente deve essere fatta un’attenta valutazione di eventuali integrazioni elettrolitiche (solitamente il paziente è ipokalemico) da effettuare nel fluido vista la presenza di diversi elettroliti già nella soluzione di base. Il quadro emogasanalitico dell’insufficienza renale cronica è simile al precedente anche se, spesso, il gap anionico è aumentato per l’incapacità del rene di eliminare gli acidi metabolici oltre che la sua incapacità parziale di riassorbire il bicarbonato (che di per se non farebbe aumentare l’anion gap).
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