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29-05-2012
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73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
Terapia
Terapia
L’ipercalcemia può portare gravi alterazioni a livello del sistema nervoso centrale, apparato gastro-enterico, cuore e reni. In urgenza può capitare di dover intervenire su animali in crisi ipercalcemica che possono presentare livelli di calcio ionico elevati (>1.75 mmol/L nel gatto e >1.88 mmol/L nel cane) con o senza sintomi clinici associati (convulsioni, aritmie cardiache, diminuzione della funzione renale, spasmi muscolari e segni neurologici). Non esiste un valore di calcio indicativo o meno per l’intervento d’urgenza, naturalmente la terapia è indispensabile quando sono presenti i sintomi clinici. La terapia in acuto implica l’uso di fluidi per via endovenosa, diuretici (furosemide), glucocorticoidi e calcitonina (vedi tabella 10).
Una severa ipocalcemia ionica può risultare molto grave e se non trattata può causare la morte per insufficienza miocardica e arresto respiratorio. La decisione in merito al trattamento è, come per le altre disonie, basata sulla presenza o meno dei segni clinici. L’ipomagnesemia o l’ipermagnesemia possono dare una compromissione della secrezione del PTH (paratormone); quindi quando si riscontrano ipocalcemie, soprattutto se refrattarie, è sempre bene valutare anche il magnesio. Nella terapia d’urgenza per l’ipocalcemia si somministra il calcio per via endovenosa; si può usare sia il cloruro che il gluconato di calcio. Solitamente è preferibile usare il calcio gluconato rispetto al cloruro perché non è irritante se iniettato a livello perivascolare. Il gluconato di calcio (soluzione al 10%, calcio 9,3 mg/ml) può essere somministrato a dosaggi di 0.5-1.5 ml/Kg iv in 10-20 minuti, naturalmente sotto controllo elettrocardiografico. Dopo il bolo di carico, se l’ipocalcemia (e i sintomi) persiste, si può utilizare una CRI di calcio ad una velocità di 13 mg/kg/ora ev in base alla gravità.
IPOCALCEMIA È un disturbo elettrolitico comune nei pazienti critici. I sintomi sono elencati in tabella 11. Le dagnosi differenziali in corso d’ipocalcemia sono elencate in tabella 12.
TABELLA 11 - Sintomi associati all’ipocalcemia Frequenti: • Nessuno • Tremori muscolari o fascicolazioni • Sfregamento del muso • Crampi muscolari • Andatura rigida • Alterazioni comportamentali • Irrequietezza o eccitazione • Aggressività • Ipersensibilità gli stimoli • Disorientamento
Occasionali: • Convulsioni • Polipnea • Ipertermia • Anoressia • Prolasso della terza palpebra (gatti) • Cataratta lenticolare posteriore • Tachicardia o alterazioni all’ECG (Proungamento dell’intervallo QT)
Rari • Poliuria/polidipsia • Ipotensione • Arresto respiratorio
TABELLA 12 - Diagnosi differenziale per l’ipocalcemia • • • • • • •
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Ipoalbuminemia Insufficienza renale cronica Eclampsia Insufficienza renale acuta Pancreatite Trauma dei tessuti molli o rabdiomiolisi Ipoparatiroidismo • Primario • Idiopatico • Iatrogeno • Dopo una brusca inversione di un’ipercalcemia cronica • Secondaria alla deplezione ritenzione di Magnesio
Glicole etilenico Clisma di fosfato Somministrazione di bicarbonato Rapida infusione endovenosa di fosfati Malassorbimento intestinale Ipovitaminosi D Trasfusioni di sangue (Con eccesso di sodio citrato) Ipomagnesemia (Secrezione di PTH) Iperparatiroidismo secondario nutrizionale Sindrome da lisi tumorale acuta Agenti chelanti • CaEDTA • D-pennicillamina • Eccessivi trattamenti con Bifosfonati
Indirizzo per la corrispondenza: Paolo Gaglio Ospedale Veterinario Gregorio VII Roma - Responsabile Pronto Soccorso Notturno - E-mail: paologaglio@gregoriovii.com
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