01_Atti_73_SCIVAC_ok:Atti_73_SCIVAC
29-05-2012
8:39
Pagina 126
73° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
festare anche in cani non più giovani. Questo tumore è di più difficile diagnosi rispetto alle altre neoplasie a cellule rotonde a causa del fatto che i campioni sono spesso relativamente poco cellulari. Oppure il problema è conseguente alla presenza di una popolazione mista con significative componenti linfoidi o istiocitarie non proprio tipiche. Questo fenomeno non è raro nei casi in cui il prelievo sia fatto nel periodo di regressione della neoplasia. In questi casi è il dato di segnalamento (giovane età) e clinico (neoformazione semisferica, glabra e arrossata) ad aiutare nella diagnosi. Dal punto di vista citologico, nei casi classici, il quadro è caratterizzato dalla presenza di voluminose cellule rotonde con nucleo rotondo, a volte un poco schiacciato, cromatina di aspetto variabile e abbondante citoplasma grigiastro. La posizione del nucleo è periferica, ma a volte è centrale conferendo alla cellula un aspetto definito “a uovo fritto”.
ché a dispetto dei numerosi tipi di linfoma classificati il citologo riesce a individuarne solo alcuni. Per quanto riguarda poi l’individuazione dell’origine B o T vi sono alcune indicazioni che però non sempre sono totalmente affidabili e quindi per sicurezza è necessario ricorrere all’indagine immunofenotipica sul campione citologico o con la citometria a flusso. Facilissimi da identificare sono invece i linfomi dei grossi linfociti granulari (LGL). Questi sono caratterizzati dalla presenza di granuli citoplasmatici fucsia di dimensioni e numero variabili e che tendono a posizionarsi in posizione paranucleare. Come per il mastocitoma, in alcuni casi le colorazioni rapide non evidenziano i granuli. 5- Plasmocitoma: le neoplasie di origine plasmocitaria sono abbastanza facilmente diagnosticabili in quanto le cellule neoplastiche ricordano molto da vicino le normali plasmacellule. Sono infatti costituite da cellule rotonde di medie dimensioni, con nucleo rotondo, marginato e abbondante citoplasma azzurro-blu con non raro alone chiaro perinucleare. Interessante il fatto che le forme maligne (mielomi) hanno pochi caratteri di atipia citologica, mentre quelle benigne (plasmocitoma extramidollare) sono non di rado caratterizzate da gravi segni di atipia citologica.
3- Tumore venereo trasmissibile (sarcoma di Sticker): questa neoplasia, endemica in alcune aree del mondo comprese alcune zone d’Italia, è caratterizzata da una aspetto clinico tipico per la sede (fornice prepuziale nel maschio e vagina nella femmina) e per l’aspetto macroscopico: a cavolfiore assai friabile e sanguinante. In questi casi, con un minimo di esperienza, la diagnosi clinica è sufficiente, ma ci sono altre possibilità di localizzazione (cutanea, nasale, cavo orale) che rendono più difficile il lavoro del clinico. I campioni citologici di TVT sono sempre molto cellulari e la popolazione principale è costituita da voluminose cellule rotonde, con nucleo rotondo, spesso centrale, nonché abbondante citoplasma grigiastro in cui si osservano tipici vacuoli otticamente vuoti e di piccole dimensioni. Frequenti sono i caratteri di malignità citologica fra i quali spesso spicca il numero di mitosi atipiche. In queste neoplasie si osserva frequentemente la presenza di piccoli linfociti. Interessante ricordare il fatto che la vacuolizzazione citoplasmatica non è visibile all’esame istologico e che quindi questi tumori, soprattutto in aree non endemiche o se si sviluppano in sedi non tipiche, possono ingannare l’istopatologo che viene indirizzato verso la diagnosi di una forma linfomatosa.
6- Altri tumori a cellule rotonde: tumori maligni di origine istiocitaria (es. sarcomi istiocitari, forme di istiocitosi, istiocitoma fibroso maligno del gatto nella sua variante infiammatoria…) sono caratterizzati dalla presenza di voluminose cellule, anche multinucleate, con abbondante citoplasma grigiastro non di rado vacuolizzato e che evidenziano spesso gravi segni di atipia citologica. La loro diagnosi è supportata dai dati clinici e qualche volta istologici e immunochimici, soprattutto nelle forme in cui la popolazione tumorale è commista a cellule infiammatorie (es. linfoidi). 7- Tumori a cellule rotonde che non sono considerati tali: i melanomi, soprattutto nel cavo orale del cane dove sono spesso amelanotici, possono creare notevoli problemi di diagnosi. Anche alcuni tumori neuroendocrini (es. tumori delle cellule di Merkel), ma anche i seminomi possono essere messi in questa lista.
4- Linfomi: si tratta di una classe di neoplasie piuttosto variabile negli aspetti istologici e citologici. In un linfonodo la diagnosi citologica si basa sulla presenza nel campione di una larga prevalenza di cellule linfoidi, di solito immature. In rari casi possono invece essere costituite da piccoli linfociti che sostituiscono quasi totalmente la popolazione normale. L’assenza di plasmacellule aiuta nella diagnosi, ma ci sono linfomi in cui le plasmacellule sono frequenti. Seguendo queste regole non possono essere citologicamente diagnosticati linfomi di tipo follicolare o nei quali vi sia un’elevata popolazione residua del linfonodo in quanto si rileverà una popolazione mista di cellule linfoidi mature e immature che impedisce una sicura diagnosi. Tuttavia a questa regola c’è una eccezione. È possibile infatti diagnosticare un linfoma che abbia solo in parte coinvolto il linfonodo purché si tratti di un linfoma caratterizzato dalla presenza di cellule assai atipiche per volume o forma dei nuclei che, per esempio, sono largamente convoluti. Un altro problema è quello di diagnosticare il preciso tipo di linfoma, operazione non sempre facile per-
8- Tumori non a cellule rotonde che possono manifestare alcune cellule rotonde: tra i carcinomi non è raro vedere singole cellule rotonde in quelli squamocellulari, ma anche nei molto indifferenziati carcinomi infiammatori. Gli osteosarcomi sono spesso caratterizzati dalla presenza di voluminosi osteoblasti che somigliano a grosse plasmacellule. I mesoteliomi sono spesso costituiti da singole cellule che, come tutte le cellule immerse in un liquido, tendono a farsi sferiche.
Indirizzo per la corrispondenza: Mario Caniatti Università degli Studi di Milano - DIPAV Sezione di Anatomia Patologica Veterinaria e Patologia Aviare – Via Celoria, 10 - 2013 Milano Tel. 02 50318114 - Fax 02 50318106 E-mail: mario.caniatt@unimi.it
126