59° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
vano molte meno probabilità di essere positivi sia per CPE che per il gene dell’enterotossina (cpe)(4%) in confronto a quelli diarroici (28%).3
TERAPIA Gli antibiotici ottimali per il trattamento della diarrea da C. perfringens nel cane sono l’ampicillina, il metronidazolo e la tilosina.2 Recenti dati hanno dimostrato un’elevata percentuale (21%) di resistenza in vitro alla tetraciclina,6 ed il suo impiego di routine nel cane deve essere scoraggiato.
CLOSTRIDIUM DIFFICILE Clostridium difficile è un bacillo Gram-positivo anaerobico e sporigeno e rappresenta la principale causa di colite pseudomembranosa associata ad antibiotici nell’uomo. La diarrea da Clostridium difficile è meno comune nel gatto ed un recente studio condotto dall’autore ha documentato un’incidenza del 5% nei felini diarroici. Sino ad oggi, sono state descritte tre tossine prodotte da C. difficile: la tossina A (un’enterotossina), la tossina B (una citotossina) e la CDT (una ADP-ribosiltransferasi). Esistono sempre più segnalazioni di vari ceppi, isolati da casi clinici di diarrea associata a C. difficile (CDAD) nell’uomo, nel cane e nel cavallo, che producono soltanto la tossina A o la tossina B.7 La somministrazione di antibiotici, in particolare negli ambienti ospedalieri, è il fattore predisponente più comunemente segnalato per lo sviluppo della CDAD nell’uomo. Al contrario, il trattamento con antibiotici non sembra predisporre i cani alla CDAD.3,5
DIAGNOSI Segni clinici I segni clinici che sono stati associati all’infezione da C. difficile nel cane variano dallo stato di portatore asintomatico ad una sindrome diarroica emorragica acuta potenzialmente fatale.3 Non sembra esistere una specifica localizzazione anatomica intestinale delle manifestazioni della malattia.3
Esami colturali L’isolamento di C. difficile da campioni ottenuti da soggetti diarroici ha scarso valore diagnostico, dal momento che le percentuali di isolamento sono simili fra cani con e senza diarrea (dallo 0 al 40%);3 tuttavia, l’esito negativo di un esame colturale in un animale diarroico esclude praticamente C. difficile come agente enteropatogeno responsabile.
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duare l’attività della tossina B; tuttavia, questo test è costoso e richiede fino a 48 ore per la conferma di un esito negativo.8 La diagnosi di routine della diarrea associata a C. difficile è stata formulata sulla base dell’esito positivo del test ELISA per le tossine A e B condotto su campioni di feci; invece, le caratteristiche di rendimento dell’immunodeterminazione messa a punto per l’uomo sono inaccettabilmente basse nel cane.9
Tecniche molecolari Le percentuali di identificazione dei ceppi tossigeni di C. difficile dopo una coltura sono simili nei cani diarroici e non diarroici, il che riduce il valore diagnostico della PCR.
TERAPIA Il farmaco d’elezione per i cani con sospetta diarrea da C. difficile è il metronidazolo. L’agente di seconda scelta è la vancomicina; tuttavia, è stata utilizzata soltanto nei casi di CDAD che non rispondeva al trattamento o quando sono stati dimostrati ceppi imidazolo-resistenti.
CAMPYLOBACTER SPP. I microrganismi del genere Campylobacter sono piccoli batteri (da 0,2 a 0,5 μ x 0,5-5 μ) di forma bastoncellare, curvi, Gram-negativi e microaerofili. Le specie di Campylobacter che sono state implicate nell’enteropatia del cane sono rappresentate da C. jejuni, C. coli, C. helveticus e C. upsaliensis. L’eliminazione con le feci di C. jejuni è significativamente più elevata nei cani con meno di 6 mesi di vita e durante l’estate e l’autunno.10 La maggiore prevalenza dell’infezione nei cuccioli rispetto ai cani adulti può riflettere un aumento dell’esposizione degli animali giovani agli escrementi fecali ed il confinamento in uno spazio limitato. Inoltre, il sistema immunitario di questi cuccioli non ancora esposto può aumentare la suscettibilità alla colonizzazione intestinale da parte di C. jejuni. Diversi autori sono giunti alla conclusione che Campylobacter non sia un agente patogeno primario del cane, perché sono state riscontrate percentuali di isolamento simili fra cani non diarroici (0-49%) e diarroici (0-74%).11,12 Campylobacter jejuni secerne una citotossina che distrugge l’epitelio della mucosa ed una tossina simil-termolabile che è ritenuta capace di determinare la perdita di regolazione del sistema dell’adenilciclasi, analogamente a quanto descritto per E. coli.
DIAGNOSI Segni clinici
Identificazione della tossina nelle feci Attualmente, lo standard aureo è la determinazione della citotossicità in coltura cellulare, che permette di indivi-
I segni clinici sono rappresentati da diarrea carica di muco o acquosa, con o senza sangue o leucociti, anoressia parziale, occasionale vomito e lieve febbre per 3-7 giorni.13