59a edizione Scivac Rimini - parte2

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59° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

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TROMBOEMBOLISMO VENOSO ADDOMINALE NEL CANE: STUDIO RETROSPETTIVO SU 36 CASI Area di interesse: Diagnostica per Immagini Autori: Gian Marco Gerboni Dr Med Vet; Glenda Biondi Dr Med Vet Clinica Veterinaria Malpensa, Samarate, Varese, Italy Scopo del lavoro. Descrivere in modo retrospettivo i rilievi ecografici in 36 cani che presentavano tromboembolismo dei vasi venosi addominali. Nella specie canina la trombosi dei vasi venosi splancnici è un evento raro, spesso secondario e associato ad uno stato di ipercoaugulabilità. Sono proposti i dati raccolti dagli autori durante l’esame ecografico in corso di lesione vascolare tromboembolica. Sono stati ricercati i segni secondari a carico degli organi colpiti ed i rilievi ecografici delle patologie che l’hanno determinata. Materiali e metodi impiegati. Sono stati selezionati per lo studio 36 cani tutti colpiti da trombosi delle vene splancniche di razze differenti: 10 Meticci, 4 Yorkshire, 3 P. Tedesco, 3 P. Maremmano, 2 Fox T., 2 Doberman e 12 di altre razze. 20 i maschi, 16 le femmine di cui 10 quelle sterilizzate, con età media di 10,5 ± 2,1 anni e peso corporeo medio di 11,4 ± 12,0 kg. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad esame ecografico B-MODE che ha permesso di visualizzare l’anatomia vascolare dei principali vasi venosi addominali e di identificare la presenza di strutture ecografiche riferibili a trombi. Si sono ricercate le alterazioni ecografiche a carico dell’organo tributario del vaso trombizzato con particolare attenzione per le modificazioni epatiche, spleniche e renali. Quando possibile sono state effettuate misurazioni Doppler e studi con Doppler a codice di colore. Quando presenti si sono approfondite le patologie associate e ricercati i loro eventuali riscontri ecografici, come la presenza di versamento addominale. Risultati ottenuti. In base alla sede della lesione vascolare i soggetti sono stati suddivisi in tre gruppi: il primo di 20 cani affetti da trombosi della vena splenica, il secondo di 9 cani affetti da trombosi della vena cava caudale e il terzo di 7 cani affetti da trombosi portale. Nel primo gruppo 14/20 presentavano trombosi del tronco principale della v. splenica mentre 4 solo di alcuni rami e 2 sia della vena splenica che della vena gastrica sinistra. In 13 dei soggetti c’era splenomegalia, in 9 una diminuita ecogenicità del parenchima splenico e 3 avevano ecostruttura mista della milza. In 2/20 soggetti era presente versamento addominale. Nel secondo gruppo 8/9 avevano trombosi parziale del tratto craniale della vena cava caudale e 1/9 del tratto caudale. Solo in 3/9 si associava trombosi delle vene sovraepatiche ed in 4/9 dei soggetti associata ad epatomegalia. L’ascite era presente in 4/9 soggetti. Nel terzo gruppo 6/7 dei cani aveva trombosi della vena porta localizzata al tronco principale e non occlusiva, solo in 1/7 era intraepatica localizzata al ramo destro. In 2 cani associata a trombosi della vena splenica e gastro-duodenale. In questo gruppo 2/7 dei soggetti aveva versamento. In tutti i cani esaminati è stato possibile stabilire l’eziologia e la patogenesi della patologia primaria. Nel 17/36 dei casi è emersa una patologia neoplastica addominale e gli organi colpiti sono stati pancreas, milza, fegato, intestino, surrene, ghiandola mammaria e testicolo con una prevalenza delle masse surrenaliche rilevate in 5 soggetti. Le altre patologie diagnosticate sono state iperadrenocorticismo, peritonite, nefropatia glomerulare, ascesso renale, pancreatite, epatite cronica attiva, torsione della milza in un solo caso associata a dilatazione con torsione gastrica, comunicazione porto-cavale extraepatica e fistola artero-venosa epatica. Conclusioni. Nelle patologie che possono creare danni all’endotelio vascolare, alterazione del flusso ematico per compressione o invasione del lume vascolare e alterazione dell’emostasi occorre visualizzare con attenzione la vena porta, la vena cava caudale e la vena splenica con le sue ramificazioni alla ricerca di eventuali segni di trombosi. Bibliografia Szatmari V, Rothuizen J, Voorhout G. Standard planes for ultrasonographic identification and characterisation of congenital portosystemic shunts and acquired portosystemic collaterals in dogs. JAVMA 2004; 244:713-716. Espineria M.M.D, Vink-Nooteboom M., Van den Ingh T.S.G.A.M., Rothhuizen J. Thrombosis of the portal vein in a miniature schnauzer. Journal of Small Animal Practice 1999; 40:540-543. Bressler C., Himes L.C., Moreau R.E. Portal vein and aortic thrombosis in a Siberian Husky with ehrlichiosis and hypothyroidism. Journal of Small Animal Practice 2003; 44:408-410. Van Winkle T.J., Bruce E. Thrombosis of the Portal Vein in Eleven Dogs. Vet Pathol 1993; 30:28-35. Lamb C.R., et al. Ultrasonographic diagnosis of portal vein thrombosis in four dogs. Veterinary Radiology & Ultrasound 1999; 37:121-129.

Indirizzo per la corrispondenza: Gian Marco Gerboni Clinica Veterinaria Malpensa Viale Marconi 27 - 21017 Samarate - Varese (Italia) Tel. (39) 0331-228155 - Fax (39) 0331-220255 E-mail: ecografia@cvmalpensa.it


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