59a edizione Scivac Rimini - parte2

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59° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

ma acquisita, dovuta ad un blocco della circolazione linfatica all’interno della parete intestinale secondario ad infiltrazione infiammatoria e più raramente neoplastica, è più comune. Il drenaggio linfatico intestinale è compromesso dall’ostruzione per cui i vasi lacteali si dilatano e riversano la linfa contenente proteine, grassi e linfociti, nel lume intestinale. La malattia può colpire qualsiasi razza anche se gli yorky ed i lundehunds sono più numerosi. I sintomi clinici sono la diarrea acquosa del piccolo intestino, la steatorrea, nei casi più gravi ascite ed edema delle estremità. Qualche volta sono presenti segni del grosso intestino e vomito. L’alterazioni di laboratorio più comuni sono la conseguenza di tutto ciò quindi la panipoproteinemia, ipoalbuminemia, ipoglobulinemia, malassorbimento dei grassi, linfopenia, ipocolesterolemia ed ipocalcemia. Si dovrebbe sospettare una LE in presenza di diarrea ed ipoproteinemia escludendo prima tutte le cause non-intestinali e poi le altre possibili malattie che provochino un’enteropatia proteino-disperdente come il linfosarcoma intestinale. La diagnosi viene fatta mediante l’esame istologico dei prelievi bioptici endoscopici che evidenzia i villi ingrossati con all’interno, il vaso linfatico dilatato in caso di chirurgia/laparoscopia sono evidenti i lipogranulomi. La terapia consiste in un’alimentazione priva di grassi, in genere meglio se casalinga (v. Tab. 2), un olio speciale fatto di trigliceridi a media-catena denominato olio MCT, se è presente un processo infiammatorio si possono somministrare corticosteroidi a dosaggi antinfiammatori. La prognosi è buona, a seconda della causa sottostante, se non è presente ipoproteinemia grave (Prot Tot <3mg/dl) nel qual caso diventa da riservata ad infausta Ci può essere anche una perdita, assieme all’albumine, di antitrombina III con conseguente predisposizione all’insorgenza di tromboembolismo polmonare.

ENTEROPATIA PROTEINO-DISPERDENTE (PLE) La PLE è una sindrome nella quale la patologia intestinale sottostante provoca una perdita non-selettiva e superiore al normale di proteine nel lume intestinale. Noi riusciamo a diagnosticare solo i casi in cui la perdita di proteine è così marcata che va oltre le capacità del fegato di produrre albumine e quindi, di fatto, si trova un’ipoalbuminemia. Numerose malattie intestinali e con diversi meccanismi patogenetici Tabella 2 - Dieta per cane di circa Kg. 10 affetto da linfangectasia TIPO DI ALIMENTO

QUANTITÀ

Riso bollito Olio MCT Latticino tipo Jocca® Patate al forno o bollite Integratori vitaminici e minerali

Due tazze 35 grammi 500 gr Due di medie dimensioni Due compresse

Cibi sostitutivi: pollo senza pelle in brodo. Fonti di carboidrati: pane e/o pasta.

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possono causare PLE a patto che siano gravi e diffuse, come infiammazione, erosione, ulcerazione, distruzione neoplastica della mucosa, rottura endoluminale di vasi linfatici. Il digiuno da solo non può provocare un’ipoalbuminemia grave (<2g/dl) a meno che non avvenga in animali molto giovani o con una grave malattia intestinale non diagnosticata o per lunghi periodi di tempo. La diagnosi si basa sui segni clinici gastroenterici, sulla conferma di un valore dell’albumina serica inferiore a 2mg/dl, associata spesso ad una panipoproteinemia e sull’esclusione di altre cause di ipoalbuminemia come la nefropatia proteino-disperdente (PLN) e l’insufficienza epatica. L’esclusione di una PLN è abbastanza semplice eseguendo un esame delle urine (con Pu/Cu) mentre l’insufficienza epatica è più difficile da escludere per cui in taluni casi si consiglia un dosaggio di acidi biliari ed ammoniaca pre e post-prandiali. I segni clinici dipendono, ovviamente, dalla patologia sottostante ma i più comuni sono la diarrea (>90%), il vomito (56%), il dimagramento (52%), ascite (40%), edema arti /ascite/versamento pleurico(5-7%), tromboembolismo per deficit di ATIII (10%), PU/PD (5%), convulsioni (4%). Qualche volta si può avere un cane con dispnea che potrebbe essere causata sia dal tromboembolismo polmonare che dal versamento pleurico. Le convulsioni potrebbero essere spiegate con un tromboembolismo cerebrale oppure con l’edema cerebrale o l’ipocalcemia, infatti si dovrebbe sempre misurare il calcio ionico oltre che la calcemia totale nei pazienti con PLE. Le malattie che possono essere alla base della PLE nel cane sono, in ordine di frequenza: linfangectasia, IBD grave e refrattaria alle terapie, linfoma intestinale, adenocarcinoma intestinale, ulcera od erosione gastrointestinale anche secondaria a somministrazione di FANS oppure ad un gastrinoma od anche ad un mastocitoma. Altre cause meno frequenti sono un invaginamento intestinale cronico (ceco-colico / ileo-colico) e lesioni delle cripte intestinali. La PLE è un fattore di rischio in caso di procedure chirurgiche anche diagnostiche come l’esecuzione di biopsie a tutto spessore dell’intestino ed è un fattore prognostico negativo per l’IBD e per l’enteropatie croniche in generale. La terapia va diretta verso la causa sottostante.

APPROCCIO ORIENTATO ALLA RAZZA DELLE ENTEROPATIE CRONICHE NEL CANE Il fondamento su cui si basa l’approccio orientato alla razza in queste patologie è l’alta incidenza di cani di razza pura che ne sono affetti, infatti in tutti gli studi pubblicati relativi alle enteropatie croniche la componente dei cani di razza meticcio è largamente minoritaria.

Pastore tedesco Questa razza, soprattutto se di giovane età, è largamente rappresentata in vari problemi che riguardano l’apparato gastroenterico, nota è la predisposizione verso l’insufficienza del pancreas esocrino. L’enteropatia cronica che, dalla letteratura, sembra coinvolgere soprattutto i giovani pastori tedeschi è la carenza di IgA mucosali che diminuendo le difese


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