59a edizione Scivac Rimini - parte2

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59° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

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Trattamento chirurgico delle malattie della lingua Alexander M. Reiter Dipl Tzt, Dr Med Vet, Dipl AVDC, Dipl EVDC, Pennsylvania, USA

Anatomia e fisiologia

Lacerazioni ed avulsioni

I due terzi rostrali della lingua ne costituiscono il corpo, mentre il terzo caudale è la base. Corpo e base vengono separati da una fila di papille vallate disposte a forma di V sulla superficie dorsale dell’organo. La lingua è coperta da un epitelio squamoso stratificato corneificato. La superficie dorsale di quella del cane presenta cinque tipi di papille corneificate: filiformi, fungiformi, vallate, foliate e coniche. Nel gatto, le papille filiformi sono particolarmente lunghe e ruvide. Il dorso della lingua nel cane è suddiviso in due metà da un solco mediano che si estende dalla punta dell’organo fino a livello della coppia caudale di papille vallate. La superficie dorsale e quella ventrale sono separate dal margine linguale. La lingua è più sottile in corrispondenza della punta ed aumenta gradualmente di spessore procedendo in direzione caudale. La mucosa della superficie ventrale della lingua è sottile e meno corneificata. Il frenulo linguale, come una plica di mucosa impari e mediana, unisce il corpo della lingua al pavimento della bocca. Su entrambi i lati del frenulo, protrude una plica fimbriata, una piega di mucosa arrotondata. La vena sottolinguale è localizzata nella sottomucosa fra il frenulo linguale ed il bordo laterale della plica fimbriata. Il dotto mandibolare decorre rostralmente fra la mandibola e la base della lingua e si apre nella bocca sulla superficie laterale della caruncola linguale, in corrispondenza della base del frenulo. Il dotto sottolinguale si apre come passaggio separato sulla caruncola linguale oppure si unisce al dotto mandibolare, nel qual caso si ha una sola apertura. Sul piano mediano dell’estremità libera della lingua del cane è situata una struttura bastoncellare e flessibile, nota come lissa. Muscoli estrinseci ed intrinseci coordinano i movimenti necessari alla termoregolazione, a lappare l’acqua, alla prensione del cibo, alla masticazione ed alla deglutizione. La lingua è anche ricca di ghiandole salivari e gustative, sia di tipo sieroso che mucoso. La vascolarizzazione arteriosa della lingua è principalmente data dalle arterie linguali pari. Quella di sinistra e quella di destra si anastomizzano a livello della punta, del corpo e della base dell’organo. Un certo apporto ematico arterioso collaterale viene ricevuto dalle arterie sottolinguali. Il drenaggio avviene attraverso le vene linguali e sottolinguali, pari. La lingua è innervata dai rami linguali del nervo trigemino, dalla chorda tympani del nervo facciale, dal nervo glossofaringeo e da quello ipoglosso.

Le lesioni della lingua possono essere dovute ad ustioni, traumi meccanici esterni, automutilazione durante il risveglio dall’anestesia o crisi convulsive, corpi estranei vegetali ed affilati, strangolamento da materiali elastici e lacerazioni da corpi estranei a forma di stringa. Le lacerazioni vengono sottoposte a revisione chirurgica e risciacquo prima di suturarle con materiale assorbibile. Il trattamento dell’avulsione linguale prevede l’inserimento di sonde da alimentazione per aggirare la cavità orale e l’irrigazione delle sedi colpite con clorexidina diluita. Il trauma del dotto della ghiandola salivare nei tessuti sottolinguali può esitare nella formazione di un mucocele sottolinguale (ranula). Il danno acuto viene trattato mediante legatura dei dotti scontinuati. Il trattamento del mucocele consiste nella marsupializzazione (non sempre efficace) o nella resezione del complesso dotto-ghiandola salivare responsabile.

Lesioni da filo elettrico ed altre ustioni Le ustioni elettriche si verificano soprattutto negli animali giovani. L’edema polmonare costituisce un’immediata preoccupazione potenzialmente letale. È comune la necrosi dei tessuti molli e di quelli duri. Il paziente inizialmente deve essere trattato in modo conservativo. Può essere necessaria l’alimentazione mediante sonda per parecchi giorni. Una volta che la porzione necrotica della lingua si sia distaccata, il moncone residuo viene rapidamente coperto da epitelio. Le ustioni termiche possono anche essere causate dall’assunzione di alimenti troppo riscaldati. L’ingestione diretta di agenti caustici è meno probabile nel gatto che nel cane, a causa delle abitudini più discriminanti proprie dei felini. I gatti colpiti possono riportare ustioni linguali quando vengono a contatto con questi agenti durante l’autotoelettatura. La terapia è di tipo conservativo.

Corpi estranei I corpi estranei lineari intrappolati intorno alla lingua possono segare i tessuti ed aprirsi la strada nel frenulo linguale. La ferita che ne deriva non tende alla guarigione e va incontro a granulazione ed assume spesso un aspetto simile al carcinoma squamocellulare o al granuloma eosinofilico, due


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