Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 39

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Professione Veterinaria 39:Professione 39-2009

18-11-2009

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laPROFESSIONE

Abilitazione Riflessioni

VETERINARIA 39 | 2009

Eliminiamo l’esame di Stato A cosa serve un esame se tutti sono promossi?

di ANTONIO MANFREDI ’esame di Stato, per essere abilitati alla professione di Medico Veterinario e potersi quindi iscrivere all’Ordine e svolgere la professione, dovrebbe essere selettivo, nel senso che dovrebbe veramente valutare se il giovane laureato esaminato ha effettivamente acquisito, attraverso il Corso di laurea ed il tirocinio, le nozioni teoriche e pratiche che gli permettano di iniziare un’attività professionale come Medico Veterinario. Siamo sinceri, l’esame di Stato non è questo. Quello che oggi dovrebbe essere il momento di controllo delle capacità del laureato per poter iniziare un’attività professionale in totale autonomia non è assolutamente questo. Ho l’impressione che a volte ci sfugga che superato questo esame il giovane veterinario potrà svolgere qualsiasi attività veterinaria. Siamo certi che bastino 5 anni di studi e qualche mese di tirocinio durante il Corso di laurea, spesso svolto all’interno dell’Università, per poter fare il veterinario? Non credo che questa preparazione, soprattutto teorica, metta in grado un giovane, sia pure appassionato, serio ed impegnato, di svolgere le più ampie e diverse attività previste nella professione. Pensate che sia in grado di fare una diagnosi su un cane? Un intervento su una bovina? Curare una colica ad un cavallo o controllare la qualità di prodotti alimentari? Forse a volte sfugge che il Medico Veterinario è un Medico, un operatore sanitario al massimo livello, dal quale possono dipendere la vita o la morte di molti animali e non solo. O non è così? Si parla sempre di qualificare la figura del Medico Veterinario, ma il primo passo di questa qualificazione è proprio il controllo per l’accesso agli Ordini. Sono anni che l’ANMVI chiede un esame di Stato serio e che

L

Anno 2007 Veterinario Farmacista Odontoiatra Biologo Medico Chirurgo Dottore Commercialista Geologo Consulente del Lavoro Avvocato Notaio

candidati abilitati

a questo si possa accedere solo dopo un periodo di pratica post laurea svolta nel mondo professionale. Ho sempre pensato che il Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, pur essendo una laurea specialistica, fosse in realtà un percorso formativo molto, se non troppo, generico. Rispetto a Medicina mancano infatti indirizzi e specializzazioni e questo credo che sia un limite già in partenza. L’esame di Stato finisce per subire questo peccato originale, diventa generico, non potendo approfondire niente, e quindi superficiale abilitando a tutto. Non sarebbe più logico che abilitasse a precisi settori della veterinaria, prevedendo magari già nel corso di laurea, nel tirocinio e, soprattutto nel praticantato, l’indirizzo o il settore in cui si vuole svolgere la propria attività? Un esame di Stato che promuove tutti, il 99,40% dei candidati, ed è più o meno così da sempre, perdonatemi, ma è inutile farlo, se non altro si risparmia, tempo e soldi. Non è credibile che tutti i laureati in Medicina Veterinaria, indipendentemente dalla Facoltà presso la quale si sono laureati, siano tutti dei fenomeni. È vero che ci sono altre professioni che hanno percentuali molto elevate di abilitati, ma quelle con cui possiamo rapportarci, quelle sanitarie (Odontoiatria 96%, Medico Chirurgo 95%) hanno percorsi formativi diversi e fortemente specialistici. Questi dati si riferiscono al 2007 ma da quanto sappiamo nulla è cambiato nel 2008 o nell’anno corrente. È solo calato il numero totale di abilitati (nel 2007 1136) perché è leggermente diminuito il numero dei candidati. Mi rendo conto che la mia proposta di eliminare l’esame di Stato possa sembrare solo una provocazione, ma non vi è dubbio che la riforma delle Professioni, che forse sarà affrontata dal Parlamento nei prossimi mesi, dovrà tenere conto che un esame di Stato fatto in questo modo e senza un periodo di praticantato è veramente del tutto inutile. ■ tasso % di successo

differenza % con il 2006

1143 4304 1127 2727 7146

1136 4177 1084 2594 6780

99 97 96 95 95

invariato 1 -4 3 -3

10388 816

5195 347

50 43

6 -8

4065 40936 2970

1272 9905 230

31 24 7

-5 -15 2

(per i notai i dati si riferiscono al concorso iniziato nel 2005)

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