Professione Veterinaria 39:Professione 39-2009
18-11-2009
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
39 2009
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 6, numero 39 dal 16 al 22 novembre 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
LA CITOLOGIA VOLA IN RETE
CERTIFICAZIONE IL REGOLAMENTO DI CSQA
L’ARTICOLO 81 RESTA COSÌ
PEC NESSUNA SANZIONE
DIRIGENTI SSN INTRA ED EXTRA MOENIA
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A PAGINA 21
BREVI
L’OBBLIGO È TUTTO DA DIMOSTRARE
RIFIUTI ELETTRONICI È in arrivo il regolamento che manderà a regime il ritiro “uno contro uno”, previsto dal Dlgs 151/2005 sui rifiuti elettronici: sarà obbligatorio per i distributori di apparecchi elettrici ed elettronici garantire, al momento della fornitura di una nuova apparecchiatura, il ritiro gratuito di quella usata, a condizione che sia di tipo equivalente.
IRPEF “Finalmente il Governo si è accorto di noi”. Confprofessioni commenta soddisfatta il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che riduce l'anticipo dell'Irpef di fine anno. La percentuale dell'anticipo, in scadenza il 30 novembre, viene infatti ridotta del 20% passando dal 99% al 79%. Per i professionisti che avessero già versato l’anticipo a giugno, il versamento di novembre è ridotto al 39%.
BC4Z Il progetto "Buon cittadino a quattro zampe BC4Z" è stato presentato a Pescara nella sede dell'amministrazione provinciale. L'iniziativa, promossa da SISCA e ANMVI Abruzzo si affianca alla campagna "Un cane per tutti" per l'incentivazione alla sterilizzazione. Il Presidente della Provincia, Guerino Testa, ha invitato i Comuni del pescarese ad aderire.
MINSAL Via libera definitivo della Camera allo scorporo del Ministero della Salute dal superdicastero del Welfare. Il Vice Ministro Fazio: "Serviranno almeno tre settimane per la nomina del nuovo ministro della Salute". Critiche dall'Udc: niente più che un ministero "della veterinaria".
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CODE Dopo tre giorni di dibattito, la Camera ha rimandato in Commissione Giustizia il Disegno di Legge per la ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali. Iter bloccato per dissensi sull’articolo 3 e sul taglio della coda non terapeutico.
RANDAGISMO Durante la discussione sulla Legge Finanziaria 2010, dodici senatori hanno lamentato la carenza di fondi per la lotta al randagismo e firmato un ordine del giorno per impegnare il Governo "a reperire le risorse necessarie". Il programma Prevenzione e assistenza veterinaria "reca una riduzione di spesa - rispetto alle previsioni assestate per il 2009 di 6 milioni di euro". La Commissione Bilancio non ha approvato.
laPROFESSIONE VETERINARIA
ANMVI 1999
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UN PAESE DI MATTI SIAMO CERTAMENTE UNO STRANO PAESE DOVE ACCADONO COSE CHE NEPPURE NEL BURUNDI (povero Burundi sempre preso ad esempio e magari anche senza motivo) si potrebbero immaginare. Forse aveva veramente ragione Basaglia quando diceva che i veri matti, almeno quelli pericolosi, non erano negli ospedali psichiatrici (manicomi). Da anni in Italia abbiamo una situazione di inaccettabile ed insostenibile disoccupazione nel settore veterinario. Perché? Ci sono troppi veterinari. Perché? Ci sono troppi iscritti al Corso di Laurea in Medicina Veterinaria, e quindi va rivisto il numero programmato riducendolo di almeno un 40/50%. Come si può fare? L’unico modo è quello di ridurre il numero delle Facoltà visto che ne abbiamo 14, numero che corrisponde alla somma di quelle di Francia, Germania, Gran Bretagna, Belgio, Olanda, ecc. Sono d’accordo tutti: ANMVI, FNOVI, Conferenza dei Presidi e, soprattutto, il Ministero dell’Università. Tutto a posto quindi? Mica tanto. Il Comune di Anagni ha intenzione di acquistare dal demanio un ex deposito militare, circa 187 ettari di terreno più diverse costruzioni. Per farne cosa? Molti hanno pensato ad un bel parco verde, ad un’area con strutture sportive, a zona residenziale. Niente di tutto questo: “la realizzazione di un polo universitario di agraria o veterinaria”. In effetti se ne sentiva la mancanza. Basaglia, cosa possiamo fare?
Come fa ad esserci prima l’obbligo della norma? L’inversione cronologica e di logica è un’altra delle meraviglie del mondo ECM, per cui ci chiediamo: a cosa siamo obbligati? Il nuovo sistema di formazione continua in medicina è stato approvato dalla Conferenza delle Regioni e il Ministero ha pubblicato il testo definitivo che, nelle ultime pagine (di per sé sintomatico), si occupa dei liberi professionisti. Per l'ANMVI l'indeterminatezza del capitolo sui liberi professionisti è tale da non poter ritenere vincolante per questi operatori sanitari il conseguimento dei crediti ECM. L'Associazione ribadisce in un comunicato che "senza garanzie normative e fiscali, l'obbligo ECM dei professionisti privati è tutto da dimostrare". Del resto, il nuovo sistema di educazione continua in medicina dovrà essere tradotto dalla Commissione ECM nei relativi regolamenti attuativi. Andiamo con ordine. Il testo “definitivo”, lascia molti interrogativi aperti. Nel testo si legge che i liberi professionisti sono "destinatari" della formazione continua e che "sono impegnati ad assolvere l'ob-
bligo, essendo eguali le loro responsabilità deontologiche e legali nei confronti dei pazienti e della qualità delle prestazioni erogate". Poi l’obbligo diventa “eventuale”: “È evidente come ogni eventuale obbligo per i liberi professionisti debba fondarsi su alcune precise garanzie normative e individuare agevolazioni sui costi sopportati; parimenti potrebbe essere diversamente individuato il debito complessivo dei crediti e la composizione del Dossier formativo". Le agevolazioni non sono state definite e siamo nel campo delle ipotesi (studio di settore?), per il debito formativo è prevista, ma non si sa come, “la possibilità di una diversa individuazione del debito complessivo dei crediti”, salvo ravvisare la necessità di privilegiare la modalità blended (diversificare la tipologia degli eventi). Per la contabilità, si annoti che sono stati confermati i 150 crediti da acquisirsi dal 2008 al 2010 sulla base di 50 ogni anni (minimo 25, massimo 75). Per questo triennio possono essere considerati nel calcolo del 150 crediti, anche 60 crediti acquisiti negli anni precedenti. Anche qui la chiarezza fa difetto. ■
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