Professione 39-2007
6-11-2007
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PROFESSIONE
la VETERINARIA A.N.M.V.I.
Brevi SALUTE.IT Nuova sezione tematica nel portale del Ministero della Salute. È dedicata ai medicinali e ai dispositivi veterinari: http://www.ministerosalute.it/farmaciVeterinari/farmaciVeterinari.jsp. La rubrica è a cura della Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario - uffici IV e V.
ISS Monica Bettoni Brandani sarà il nuovo direttore generale dell'Istituto superiore di sanità. La nomina, già firmata dal ministro della Salute, è stata proposta dal presidente dell'Iss, Enrico Garaci. Bettoni è attualmente capo della segreteria tecnica del ministro Turco. All'ISS ricoprirà l'incarico rimasto vacante, dopo la morte di Silvio Natoli, avvenuta lo scorso luglio.
ONAOSI È disponibile sul portale dell’ONAOSI il modello per la richiesta delle detrazioni di imposta-anno 2008. Può essere anche compilato elettronicamente, quindi va stampato, firmato e spedito tramite fax o posta ordinaria.
ENPAV Vale per il solo invio dei Modelli 1 e 2 la proroga al 30 novembre concessa dall’ENPAV. Il versamento della seconda rata di contributi è scaduto il 31 ottobre. www.enpav.it
EFSA Il no italiano agli OGM è “destinato a lasciare il segno”. Il Sottosegretario all’Ambiente Laura Marchetti auspica che ne scaturisca “una riforma complessiva sul funzionamento dell'Efsa e perché vengano adottati “meccanismi di maggiore trasparenza” nella valutazione dell'immissione sul mercato di OGM.
AGNELLATURA Una misteriosa malattia della pelle colpisce gli allevatori in Gran Bretagna. Il bersaglio sono soprattutto le orecchie, che diventano bollenti, prudono e si riempiono di piaghe e vesciche che poi crostificano. Una settantina i casi documentati finora, secondo uno studio pubblicato sul 'British Journal of Dermatology'. La malattia si manifesta solo durante la stagione dell'agnellatura. A parte questo dato, la causa è sconosciuta.
CIPRO È di nuovo allarme afta epizootica a Cipro. Le autorità sanitarie hanno deciso l’abbattimento di 300 capi. Due esperti sanitari dell'Ue sono già arrivati a Cipro per collaborare con le autorità locali nella gestione della situazione che appare molto grave in quanto si ritiene che un'epidemia di afta sull'isola potrebbe coinvolgere tra i 50 mila e 100 mila capi di bestiame.
www.vet.journal.it
392007
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 4, numero 39 dal 5 all’11 novembre 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona
Il Decreto è alla Corte dei Conti
Un Manuale operativo per l’Anagrafe Identificazione al veterinario o ad operatore "con qualifica equivalente" A PAG. 3
“Inammissibile” stabilizzare i precari ’emendamento per la stabilizzazione dei precari del Ministero della Salute, presentato dal Senatore cremonese Paolo Bodini, è stato giudicato inammissibile. L’emendamento puntava, “al fine di assicurare, con carattere di continuità, lo svolgimento dei compiti di profilassi internazionale” ad autorizzare in Finanziaria il Ministero della salute ad assumere a tempo indeterminato “il personale con elevata professionalità in servizio a tempo determinato”. La stabilizzazione si sarebbe avuta in parte dal 2008 e in parte dal 2009, “previo espletamento di procedure selettive definite con decreto del Ministro della salute anche in deroga alle disposizioni vigenti in materia”. Il personale veniva inquadrato in soprannumero nella distinta sezione di ruolo di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 120 (legge sull’attività intramuraria). Inoltre, “fino al completo riassorbimento delle posizioni in soprannumero”, si sarebbe reso indisponibile “il 50 per cento dei posti resisi vacanti, a decorrere dall’anno 2008, nella dotazione organica delle qualifiche di appartenenza dei dipendenti inquadrati in soprannumero”. Nelle more del completamento delle procedure di assunzione a tempo indeterminato, il ministero della salute avrebbe continuato ad avvalersi del personale oggetto della stabilizzazione. Nulla di fatto. Per ora...
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TROPPI VETERINARI DONNE? Poco tempo fa un collega, durante una discussione sulle difficoltà che sta attraversando il nostro settore, sosteneva, fra il serio ed il faceto, che il numero dei laureati non è eccessivo perché essendo ormai quasi tutte donne, queste dopo un po' si sposano, hanno figli e quindi si ritirano dal lavoro o al massimo si limitano a qualche collaborazione part-time. Secondo questo ragionamento i 1100 nuovi laureati non sarebbero un problema rispetto alle necessità del nostro settore, di molto inferiori, perché, essendo oltre l'80% donne, in realtà quelli che continueranno nel tempo un percorso professionale saranno solo tre/quattrocento. È sostenibile questa tesi? Ci sembra di no. La presenza massiccia di colleghe ai congressi, seminari e nelle società specialistiche, probabilmente dimostra il contrario. A Milano su circa 1100 presenti al Congresso di Medicina Felina le veterinarie erano quasi mille. È vero che la Medicina Felina come la Dermatologia, Medicina Interna e quella Comportamentale sono da sempre settori di forte presenza femminile, ma anche al recente Congresso di Perugia, su temi di Chirurgia, le colleghe presenti erano ve-
ramente tante e rappresentavano un'alta percentuale dei 900 presenti. Forse resta l'Ortopedia un settore a forte presenza maschile, ma per quanto ancora? Per questo l'allarme lanciato dai nostri cugini medici che vedono con preoccupazione la crescita del numero delle colleghe, nel 2017 i maschi saranno solo 2 su 10, con possibili forti carenze nei settori della Chirurgia e dell'Urologia, ci sembra per lo meno esagerato e non sufficientemente motivato. Se in futuro ci fossero veramente carenze in alcuni settori si dovrà forse valutare un sistema di accesso al Corso di Laurea diverso da quello attuale, creando probabilmente corsi con indirizzi diversi in modo da sopperire alle reali esigenze del mercato. In ogni modo, se oggi le donne dimostrano di essere più brave e preparate agli esami di ammissione e durante il percorso formativo universitario, non possiamo certamente farne loro una colpa. Resta comunque il fatto che 1100 nuovi laureati sono tanti, decisamente troppi, e contare sull'abbandono del lavoro da parte di molte colleghe è per lo meno ■ illusorio.
Promosse 11 facoltà su 14 u 14 facoltà attive in medicina veterinaria, 11 superano la provaparametri del Ministero dell’Università. Per il CUN (Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario) queste facoltà hanno i requisiti minimi per l’attivazione dei corsi di laurea. Il 78,6% dei corsi di laurea in medicina veterinaria è infatti in linea coi requisiti fissati per decreto dal Ministro dell’Università Fabio Mussi. Le Facoltà di Medicina veterinaria sono al primo posto nella classifica del CUN, pubblicata dal Sole 24 Ore, con una percentuale che supera la maggioranza dei corsi attivati, prima di giurisprudenza (51,7%) e di agraria (50%). Tutte le altre facoltà danno percentuali di regolarità al di sotto del 50%, ultime economia e sociologia. Undici facoltà di medicina veterinaria su 14 hanno i requisiti quantitativi e qualitativi fissati dal Ministero dell’Università. Il decreto firmato a fine ottobre definisce i requisiti necessari e qualificanti per l’istituzione e l’attivazione dei percorsi formativi universitari di laurea di primo e secondo livello. “Si avvia in questo modo negli atenei - scrive il Ministero - in coerenza con le Linee guida già emanate nello scorso agosto, la revisione generale di tutti i percorsi di laurea, che dovrà essere completata entro il 2010-2011”. Il Ministro ha inoltre firmato il decreto con gli indicatori per la programmazione triennale delle università. In entrambi i casi l’accento è posto sulla qualità delle performances degli atenei e sulla valutazione dei risultati. Se i dati sono corretti, e non abbiamo motivo di dubitarne, tre facoltà sono già di troppo.
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