Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 37

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Professione Veterinaria 37-2010:ok

3-11-2010

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

37 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 37 dall’1 al 7 novembre 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

TRIBUNALI: GIUSVETERINARI SUL CAMPO

CONFPROFESSIONI FIRMA CON UNICREDIT

ACCORDO INTERNATIONAL CON PARMA E MOSCA

LA FACOLTÀ AL TAVOLO CON AMNVI ABRUZZO

LA UE APPROVA IL PIANO CONTRO LA RABBIA

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BREVI

INTRAMOENIA COME PIACE AI SINDACATI

ANAGRAFE FELINA Nei primi dieci giorni dal debutto, alla Anagrafe Nazionale Felina di ANMVI e Frontline Combo Education Program si sono registrati 1000 medici veterinari. Adesioni in costante crescita: 1240 iscrizioni al 31 ottobre. I promotori ringraziano per l'entusiastica accoglienza.

FARMACO Si è chiusa il 31 ottobre l'indagine sul farmaco veterinario proposta dall'ANMVI, a seguito della richiesta del Ministero della Salute di avviare una consultazione conoscitiva. Sono pervenute 3921 schede compilate. I risultati saranno resi noti dopo l'elaborazione dei dati. L'indagine ha riguardato solo il settore degli animali da compagnia.

NUOVI REATI DIDATTICA Il Ministero dell'Istruzione ha risposto in Commissione Istruzione e Cultura della Camera su presunte sperimentazioni didattiche tramite la dissezione di quattro conigli, all'Istituto tecnico industriale «Ettore Molinari» di Milano. Il docente ha fornito controdeduzioni non sufficienti a chiarire i fatti. L’ispezione è ancora in corso.

CAUDOTOMIA Il Sottosegretario Francesca Martini ha accolto un ordine del giorno che impegna il Governo a prevedere un sistema di monitoraggio dell'applicazione del divieto di interventi chirurgici a scopo estetico. Il controllo servirebbe ad ottenere dati e informazioni sugli interventi per capire con quali scopi, curativi e non, vengono eseguiti.

ATTENTATO INCENDIARIO C'è il dolo dietro l'incendio che il 29 ottobre ha distrutto il Land Rover di un collega a San Pietro Vernotico (Brindisi). L'auto era parcheggiata davanti all'abitazione. Per gli inquirenti, alla base dell'attentato incendiario potrebbero esserci motivi legati all'attività professionale della vittima. Si allunga la lista dei casi di intimidazione. Il collega gestisce un ambulatorio.

QUALIFICHE La Commissione europea ha pubblicato il primo rapporto sull'attuazione della Direttiva 2005/36/CE sulle qualifiche professionali. Stati membri riluttanti a consentire la mobilità temporanea dei professionisti. Libro verde sulle opzioni possibili per una revisione della direttiva entro il 2012.

ONLINE

www.anmvioggi.it

Carcere per i trafficanti di cuccioli La tratta dall’Est è reato penale. Inasprite le sanzioni per l’uccisione e il maltrattamento di animali A PAGINA 3

SENZA I PRIVATI NESSUNA SANITÀ PUBBLICA L’ITALIA CAMBIA, PER FORZA DI COSE DEVE CAMBIARE PER POTER SUPERARE LA CRISI INTERNAZIONALE degli ultimi anni e ritrovare lo slancio economico e culturale per riprendere un trend di sviluppo cha altri paesi europei hanno già ritrovato. Noi rispetto ad altri abbiamo il grave problema di una spesa pubblica veramente insostenibile e spesso scarsamente produttiva. Le strade che il Governo è costretto a seguire sono quindi necessariamente due: riduzione dei costi, e quindi dei dipendenti pubblici, e crescita della produttività. Anche la veterinaria pubblica si troverà con meno finanziamenti a dover mantenere, anzi migliorare, la qualità dei suoi servizi. Sarà in grado di affrontare questa sfida? Secondo noi sì se si concentrerà solo sulle sua finalità istituzionali, evitando di allargarsi ad altre attività non necessarie e già ampiamente coperte, e se incomincerà a cercare una reale collaborazione con la veterinaria privata sviluppando forti sinergie nell’interesse degli animali, dei cittadini e delle casse dello Stato e degli enti pubblici invece di prendere rigide posizioni sindacali che rischiano di essere anacronistiche rispetto alla realtà dei fatti ed all’evoluzione del paese. ANMVI e FrontlineCombo Education Program hanno realizzato in tre mesi una Anagrafe Nazionale Felina per soddisfare le esigenze di milioni di proprietari di gatti, del tutto gratuita e senza alcun costo per la Sanità Pubblica. In 20 giorni dalla sua presentazione più di 1200 ambulatori hanno aderito. Questo è un esempio di come la veterinaria privata può dare un ampio supporto alla Sanità Pubblica, senza togliere ruoli o competenze ma semplicemente offrendo una valida ed operativa collaborazione.

È solo una bozza, ma non promette nulla di buono né di meglio. Certo, l’intesa proposta dal Ministro Fazio alle Regioni sulla libera professione dei medici e dei veterinari del SSN insiste sulla non conflittualità con i compiti d’istituto e mette dei paletti all’intramoenia per evitare che le prestazioni a pagamento superino quelle istituzionali gratuite. Ma sono principi belli da leggere, che, nei fatti, non serviranno a lavare il peccato originale dell’apparentamento della veterinaria alla medicina umana. Quali sono le liste d’attesa della veterinaria pubblica? Quali le prestazioni che i cittadini chiedono, a pagamento per giunta, alla veterinaria pubblica e che questa non è in grado di soddisfare nei tempi e nei luoghi deputati? Le ispezioni al macello? I controlli sul trasporto degli animali? Certo che no. La libera professione dei veterinari del servizio sanitario nazionale (un diritto, certo, ma così poco necessaria …) viene utilizzata per fare prestazioni sugli animali da compagnia, vale a dire per invadere terreni di competenza altrui. È vero che le modalità delle prestazioni libero-professionali da parte dei dirigenti veterinari, dovranno essere stabilite “con gli adat-

tamenti necessari in relazione alle tipologie dei destinatari e alle specifiche caratteristiche dell'attività”, ma l’esperienza ci legittima a coltivare il beneficio del dubbio. Ci sono altre anomalie: da un lato, l’esercizio dell'attività libero-professionale è disciplinata in accordo con le organizzazioni sindacali, dall’altro queste stesse organizzazioni sono presenti negli organismi (paritetici) che devono verificare che non insorga un conflitto di interessi, che non si creino situazioni di concorrenza sleale e quindi concorrere a definire le eventuali relative misure sanzionatone. La definizione delle tariffe, poi, è affidata ai dirigenti interessati, previo accordo in sede di contrattazione collettiva integrativa. Si poteva addirittura convocare i sindacati e dir loro “fate voi”. Si ammette una vera e propria seconda vita per il dirigente SSN che, tolto il camice della Asl, si presenterà sul mercato delle prestazioni veterinarie in forme inevitabilmente sleali, a tariffe non concorrenziali per i veri liberi professionisti e forte di un peso tale presso l’utenza da porsi in posizione dominante e perciò stesso scorretta. Cose già viste, ma intollerabili. Carlo Scotti

30 anni

Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari

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