Professione Veterinaria 35-2010:ok
20-10-2010
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
35 2010
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 7 numero 35 dal 18 al 24 ottobre 2010
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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CARLA DEDOLA DIPLOMATA ECVD
DIRITTI DISCOGRAFICI IN SALA D’ATTESA?
TARGHE PROFESSIONALI: EQUITÀ FISCALE
ANMVI IN CONFPROFESSIONI EMILIA ROMAGNA
SOCCORSO ANIMALE INTERVIENE LA LAV
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BREVI
COMPRENSIONE MA NON SOLUZIONI
VIDEO Sono pubblicati sulla piattaforma EV live i video delle presentazioni curate da ANMVI al 67° SCIVAC di Arezzo. È possibile rivedere: Considerazioni sul farmaco veterinario (Carlo Scotti- Roberto Villa), Anagrafe Nazionale Felina (Marco Melosi) e Vetpedia (Enrico Febbo e Maria Grazia Monzeglio). http://www.livestream.com/EVwebTV
TURN OVER Gli enti del Servizio sanitario nazionale sono esclusi dal blocco del turnover. Lo dice chiaramente la circolare del 18 ottobre, sulla programmazione del fabbisogno di personale triennio 2010-2012 del Dipartimento della Funzione Pubblica - pubblicata sul sito web del ministero di Renato Brunetta.
EDITORIA
CONDIZIONALITÀ La Regione Lombardia ha pubblicato sul Bollettino regionale il Manuale Operativo dei Controlli di Condizionalità 2010 e le check-list di controllo. Si tratta degli strumenti di accertamento delle Amministrazioni Provinciali e delle ASL che devono verificare il rispetto delle “condizioni” previste dal Piano di Sviluppo Rurale per ottenere i finanziamenti della Ue.
ONAOSI Via libera dal Ministero del lavoro al rinnovo degli organi amministrativi della Fondazione ONAOSI. La Giunta della Fondazione dovrà stabilire criteri e limiti del Regolamento elettorale così da arrivare alla elezione del Comitato di indirizzo, al quale organismo sarà affidato il compito di redigere tutti i Regolamenti relativi al funzionamento dell’Ente.
BUFALE Secondo le disposizioni del Ddl sull’etichettattura gli allevatori bufalini sono obbligati ad adottare strumenti per la rilevazione, certa e verificabile, della quantità di latte prodotto giornalmente da ciascun animale, secondo le modalità disposte con decreto del Mipaaf, sentite le Regioni interessate.
PUBBLICITÀ L'Antitrust ha pubblicato on line un modulo per agevolare la segnalazione di pubblicità ingannevole. È oggetto e soggetto di tutela anche il professionista, che può trovarsi nella situazione di dover segnalare scorrettezze pubblicitarie, ma anche di essere bersaglio egli stesso, in caso di violazione dei doveri di correttezza pubblicitaria. Il segnalante deve sempre indicare le generalità.
ONLINE
www.anmvioggi.it
Vetpedia: il sapere è rivoluzionario Una wiki enciclopedia on line fatta da veterinari per i veterinari A PAGINA 3
Alla Conferenza ECM di Cernobbio siamo intervenuti, su invito della Commissione Nazionale per la Formazione Continua, alla sessione intitolata “Le Società scientifiche e l'industria del settore sanitario". Ad affrontare il tema è stato Antonio Manfredi, che da sempre si occupa del sistema di educazione continua per tutte le società scientifiche che fanno capo ad EV per le loro attività di aggiornamento permanente, ANMVI compresa. EV è stata riconosciuta come provider dal Ministero il 29 settembre scorso ed è principalmente in questa veste e in base alle novità regolamentari del sistema ECM che Manfredi ha svolto il suo intervento. "Ci fa piacere di essere stati invitati a portare il nostro contributo - ha dichiarato - su un tema molto importante per la formazione continua, quello dei rapporti con l'industria del settore, ma cerimoniosità a parte i problemi rimangono”. Sono ancora irrisolti i problemi più volte lamentati che derivano tutti “dalla forzatura che il Ministero ha voluto fare cercando di portare l'obbligo ECM anche al mondo sanitario libero professionale, la cui competenza era ed è esclusivamente degli Ordini”. Ancora in questi giorni, in previsione di Cernobbio, l’ANMVI ha ricordato al Mi-
nistro Fazio le diverse criticità - soprattutto di carattere economico-fiscale - trovando attenzione e comprensione ma non soluzioni. Per quanto riguarda il tema della sessione di Cernobbio, Manfredi ha dichiarato: “Siamo fortemente critici sulla criminalizzazione delle aziende che non hanno mai evidenziato comportamenti scorretti nel settore veterinario. Troviamo veramente assurdo, quindi, penalizzare la veterinaria con regole talmente rigide e limitative da rendere poco interessante per le aziende la sponsorizzazione di eventi scientifici. La perdita o la riduzione del sostegno delle aziende alle iniziative formative significherebbe, calcoli alla mano, dover triplicare le quote di iscrizione alle stesse”. I veterinari liberi professionisti, si troverebbero quindi a dover sostenere costi decisamente più alti per ottemperare ad un obbligo formativo “che fra l'altro l'ANMVI - conclude il Direttore Manfredi - continua a ritenere inaccettabile, anche da un punto di vista normativo, se non saranno risolti alcuni aspetti, in particolare quello del recupero fiscale dei costi sostenuti. Non vi è dubbio che piuttosto di perdere il sostegno delle aziende molte società scientifiche saranno costrette a rinunciare all'accreditamento ECM." ■
ANIMALISTA, CHI? IL MONDO ANIMALISTA È MOLTO VARIEGATO E SONO CENTINAIA LE ASSOCIAZIONI CHE CERCANO SPAZIO E VISIBILITÀ, spesso di nessuna rappresentanza e del tutto insignificanti ed anche in conflitto fra loro sia per posizioni ideologiche che per interessi legati soprattutto alla gestione dei canili. L’ANMVI da anni collabora con le più importanti a livello nazionale su diversi progetti riferiti alla salute e al benessere animale. Ma chi è l’“animalista” italiano? Un’indagine, sia pure superficiale, svolta dal blog La Saggezza del Chirone, ha tentato di definirne le caratteristiche principali. Possiamo quindi dire che l’“animalista” italiano è soprattutto donna (tre su quattro), con un’età che va dai 25 ai 65 anni, di livello culturale piuttosto elevato (il 40% ha un titolo di laurea), politicamente rivolto a sinistra, ed è vegetariano se non vegano. Solo il 46% si è dichiarato credente. Il 50% degli animalisti italiani è iscritto ad un’associazione animalista, anche se nella maggior parte dei casi senza alcun ruolo attivo, ed in genere (70%) è piuttosto critico per la scarsa attività ed impegno della propria associazione mancando risultati concreti. La stragrande maggioranza del movimento animalista (92,6%) ritiene che si debba intensificare la lotta ma molti militanti dopo pochi anni abbandonano le loro associazioni per la difficoltà di fare passi avanti (30,4%), per la forte litigiosità all’interno del movimento (22,3%) e per la collusione di alcune associazioni con interessi estranei alla causa animalista, politici o economici (19,6%). La cultura animalista è comunque in crescita nel nostro paese e lo è molto forte anche nel settore veterinario. Da alcuni anni la netta maggioranza dei laureati in Medicina Veterinaria sono donne e rappresentano già il 55% degli iscritti alla SCIVAC.
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