Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

Il Parlamento accelera e fissa il termine del 16 luglio per un testo base sulla riforma delle professioni. Al riguardo sarà istituito un Comitato ristretto tra le Comissioni Giustizia e Attività Produttive della Camera. Le audizioni, ha dichiarato Mantini, sono concluse.

FIRME La raccolta delle firme per presentare l’alternativa alla riforma Mastella, il disegno di legge di iniziativa popolare per la riforma delle professioni intellettuali, ha raggiunto le 10.000 firme in 7 giorni. La FNOVI, che sostiene l’iniziativa del CUP, ha rivolto l’invito ad aderire. I centri di raccolta delle firme, istituiti presso le province, sono pubblicati al sito fnovi.it

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 26, dal 9 al 15 luglio 2007

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

Sicurezza alimentare

Brevi RIFORMA

262007

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

Un Segretariato per la valutazione del rischio

CONDIZIONALITÀ La Commissione Europea alleggerisce la condizionalità e, relativamente agli obblighi ambientali, acconsente ad una semplificazione amministrativa e dei controlli. Ma nel breve periodo chiede uno sforzo formativo dei consulenti aziendali previsti dai piani di sviluppo rurale, anche da parte dei relativi Ordini professionali.

CODEX ASSALZOO L’Assemblea di Assalzoo ha presentato il Codex Assalzoo, il nuovo disciplinare per la produzione di mangimi finalizzato a garantire la massima sicurezza alimentare. Dopo la positiva valutazione del Comitato permanente UE, nel gennaio 2007, il codice dovrebbe trovare applicazione dal prossimo anno.

TRF È ancora aperta la questione della previdenza complementare dei dipendenti pubblici, anche se ha iniziato il suo iter costitutivo il fondo per gli enti locali e la Sanità. Uno dei nodi da sciogliere sta nel ruolo dell’INPDAP che di fatto provvede già ad accantonare e liquidare il trattamento di fine rapporto. Al fondo confluirebbero solo le quote previste contrattualmente a carico del datore di lavoro e del dipendente.

UNIRE Nei primi sei mesi del 2007 sono vistosamente calati gli introiti dell’Erario e dell’UNIRE derivanti dalle scommesse sui cavalli. E nel corso dell’anno la situazione peggiorerà. Errori strategici e scarsa professionalità dei lavoratori del settore le lacune da colmare.In Commissione Finanze è stata avanzata la proposta di trasferire le scommesse ad altri gestori, versando all’UNIRE solo il minimo garantito.

DOG RUNNING Cani obesi o iperattivi? A Manhattan è nata un’agenzia di dog running. Con lavoratori part-time, l’agenzia gestisce 150 cani alla settimana. La veterinaria Monica Clare approva e apprezza: “a certi cani serve più che una passeggiata”. Prima di affidare il cane al dog runner si consigliano controlli veterinari su articolazioni e funzionalità respiratoria.

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Incontro con il Dottor Fabrizio Oleari, A PAG. 3 nuovo Direttore Generale

Le liberalizzazioni non consentono la cointeressenza a Commissione Centrale Esercenti le Professioni Sanitarie (CCEPS) del Ministero della Salute “ha confermato la sospensione di 6 mesi al medico veterinario titolare di una struttura sanitaria attivata nel contesto di una attività commerciale, riconoscendo, nonostante le modifiche introdotte dalla Legge Bersani, le ragioni di cointeressenza che ne avevano determinato la sospensione”. Ne ha dato notizia nei giorni scorsi la FNOVI, precisando che si tratta del “sanitario che aveva prodotto un esposto all’Antitrust nei confronti dell’Ordine di Torino e della FNOVI”, innescando un’istruttoria per violazione dell’art. 82 del Trattato CE sulla concorrenza atteneva alla pubblicità sanitaria ed all’esistenza di un tariffario minimo deontologico”. In attesa di conoscere le motivazioni della CCEPS possiamo avanzare alcune considerazioni di estrema importanza per la nostra professione. La prima è che il divieto di cointeressenza rimane un confine deontologico invalicabile e che per commistione tra attività medico-sanitaria e attività commerciale l’Ordine può ancora aprire procedimenti disciplinari e, nel caso, infliggere sanzioni. È il caso di ricordare che l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Torino contestava all’iscritta (oltre a tariffe e pubblicità) “la violazione del divieto di accordi di cointeressenza a causa degli stretti rapporti con l’associazione Animalcity” (Provvedimento n. 15451 dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato- Adunanza 24 maggio 2006) di cui l’iscritta figura come direttore sanitario. Lo Statuto dell’associazione, “prevede, fra l’altro, che questa possa aprire ambulatori veterinari, promuovere la vendita ai soci di prodotti alimentari e non, e di ogni specie animale, organizzare con ogni mezzo qualsiasi iniziativa che possa aiutare i possessori di animali ad accudire gli stessi nel miglior modo possibile”. (ibidem) L’Antitrust, chiamata in causa dall’interessata, si appuntava solo sugli articoli 54-57-60-64 del vecchio Codice Deontologico (su tariffe e pubblicità). La seconda considerazione è che nessuno può forzare - più o meno in buona fede - la Legge Bersani e le regole della concorrenza spingendosi fino ad interpretazioni inconciliabili con la deontologia professionale. Il nuovo Codice, approvato dal Garante e conforme alle liberalizzazioni, continua a bandire la cointeressenza come contraria all’etica professionale: - Il Medico veterinario svolge attività professionale a prevalente apporto intellettuale. Qualunque forma di cointeressenza, che condizioni la libertà intellettuale del Medico Veterinario, costituisce violazione del presente Codice Deontologico. (Art. 42 - Cointeressenza). Inoltre, la deontologia vieta di svolgere un’altra attività, se tale attività comporta una qualsiasi limitazione od influenza l’indipendenza intellettuale del Medico veterinario nello svolgimento dell’attività professionale. Le più recenti circolari della Federazione (es. l’ultima sul pet corner) si ispirano ad una condotta deontologica che risulta conforme alla Legge Bersani e alle regole della concorrenza e non intende snaturare l’essenza professionale del medico-veterinario.

L

Al centro il Direttore Fabrizio Oleari, ospite dell'ANMVI a Palazzo Trecchi. Con lui, da sinistra, Giancarlo Belluzzi e Bartolomeo Griglio.

SILENZIO: ASSENSO? Negli anni ci siamo abituati ad essere continuamente criticati, intendiamo noi dell'ANMVI, con le accuse più diverse e spesso pesanti: non fate niente, fate solo i vostri interessi, non siete democratici, raccontate solo bugie, chissà quanti soldi prendete, pensate solo alla vostra carriera, ecc. "È come essere alla fiera: tre palle 100 lire." disse una volta, un po' scoraggiato, un dirigente dell'ANMVI, di fronte a questi continui attacchi, superficiali, disinformati, gratuiti, portati spesso a livello personale. Ben vengano le critiche quando sono costruttive o progettuali, ma fanno veramente cadere le braccia quando arrivano da chi se ne sta tranquillo alla finestra senza aver mai dato la minima disponibilità ad impegnarsi. Negli ultimi tempi, in verità, la situazione è abbastanza cambiata e si è riusciti a sviluppare spesso un confronto serio e costruttivo che ha permesso di arrivare ad approfondimenti importanti per l'ANMVI e per tutta la categoria. Ultimamente, inoltre, alcuni risultati ottenuti hanno evidenziato come il continuo impegno dell'Associazione possa raggiungere qualche obiettivo

importante. La sentenza del Tar del Lazio, che su nostro ricorso, ha finalmente annullato il decreto del Miur che autorizzava il nuovo Corso di Laurea a Catanzaro, è stata una vittoria importante; l'annullamento dell'obbligo al Contributo ONAOSI, sancito nell'ultima Finanziaria, è il risultato anche del nostro forte impegno, come lo è ora la sentenza della Corte Costituzionale che permetterà a molti sanitari privati di chiedere il rimborso di quanto versato. La riduzione del numero programmato per il Corso di Laurea 2007/2008, ottenuto in questi giorni dalla FNOVI, è anche il risultato di una lunga battaglia che l'ANMVI sostiene da vari anni. Ed è forse meno importante l'ammissione ufficiale del MIPAAF che riconosce: "allo stato attuale manca nel nostro Paese qualsiasi norma che consenta l'identificazione a figure professionali diverse da quella del veterinario"? E questi risultati sono costati tempo, fatica e tanti soldi per avere i consulenti migliori. Ci aspettavamo forse dai colleghi un maggior apprezzamento o riconoscimento degli sforzi fatti, ma anche il silenzio va bene se significa ■ "assenso".

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Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 26 by E.V. Soc. Cons. a r.l. - Issuu