Professione Veterinaria, Anno 2009, Nr 24

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

24 2009

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 6, numero 24 dal 29 giugno al 4 luglio 2009 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

LEAVET A VITERBO SI FA COSÌ

EQUIDI SI APPLICA IL REG. 504/2008

RABBIA PRIMO CASO IN UN CANE

SETTIMANA VETERINARIA EUROPEA 2009

PALAZZO TRECCHI LA CASA DEI VETERINARI

A PAGINA 4

A PAGINA 5

A PAGINA 6

A PAGINA 8

A PAGINA 15

BREVI

SIAMO PIÙ AVANTI DI CERTE LEGGI

BLACK LIST Dopo che il TAR del Lazio ha respinto il ricorso del Codacons contro l'ordinanza 3 marzo 2009, il Sottosegretario Martini ha dichiarato: "La decisione del Tar del Lazio è un segno tangibile che abbiamo intrapreso la strada giusta, strada che peraltro la civile Svizzera ha fatto propria, ed è di sostegno all'azione da me intrapresa".

OPPIACEI "Il Ministero della Salute ha di recente provveduto con una apposita ordinanza a rendere meno burocratica la prescrizione dei farmaci necessari contro il dolore severo". Il Sottosegretario Martini conferma la prescrizione semplificata anche in campo veterinario e annuncia l'emanazione di linee guida.

SSN Il testo del decreto legge anticrisi, cosiddetto Tremonti-ter, ha eliminato, per la dirigenza del pubblico impiego e quindi anche per quella sanitaria, la norma che mandava in pensione i dirigenti con 40 anni di anzianità contributiva a discrezione dell'azienda.

FARMACO La Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha convocato un tavolo programmatico sui farmaci destinati agli animali da compagnia. Il tavolo ministeriale affronta alcune tematiche riguardanti la commercializzazione e la distribuzione di questi medicinali, insieme ai rappresentanti di Aisa, Federfarma e Ascofarve.

FARMACI FACILI Sulla vendita di farmaci veterinari in assenza della necessaria prescrizione del medico veterinario, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha inviato una segnalazione ai Servizi Veterinari e ai Carabinieri per la Tutela della Salute. La Direzione Generale chiede che vengano "intensificati i controlli in merito e siano adottati gli eventuali provvedimenti sanzionatori".

ZOO Il Ministero dell'Ambiente e delle Finanze ha emanato il decreto che stabilisce le tariffe per il rilascio della licenza e per l'espletamento dei controlli sui giardini zoologici. Per i controlli negli zoo il Ministero dell'Ambiente si avvale anche di medici veterinari. Il rilascio della licenza è subordinato al rispetto di linee guida di assistenza veterinaria.

laPROFESSIONE VETERINARIA

ANMVI 1999

UNIVERSITÀ

Meno laureati e più qualità La Conferenza dei Presidi, la Fnovi e l’Anmvi firmano un documento per il Ministro Gelmini A PAGINA 3

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) ha scritto all'On. Roberto Cassinelli, firmatario di una proposta di legge (pdl 2526) per la regolamentazione della professione veterinaria, invitandolo ad aggiornarsi sui progressi scientifici, normativi, deontologici e professionali dei medici veterinari italiani. Per l'Anmvi la proposta di legge è anacronistica e superata dalle attuali disposizioni normative, deontologiche e regolamentari della professione veterinaria. Inoltre, nella proposta di legge sono contenute numerose inesattezze di ordine giuridico e legislativo, palesi errori formali e terminologici che rivelano sconcertanti lacune nella preparazione del Legislatore. L'On. Cassinelli pretende di legiferare senza conoscere la materia. Ignora ad esempio lo sforzo di qualificazione che la professione veterinaria ha intrapreso con l'adozione delle Buone Pratiche Veterinarie, un percorso di qualità patrocinato dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali e accreditato per la certificazione secondo gli standard dei sistemi di qualità. Tutto ciò a riprova di un processo di rafforzamento del dettato normativo e deontologico che la Veterinaria italiana ha fatto proprio senza che il

Legislatore e i mezzi di informazione si siano premurati di prenderne conoscenza, come invece sarebbe stato doveroso nei confronti della veterinaria, dei cittadini e dei lettori. La pdl, un vecchio cavallo di battaglia di una associazione animalista, non sorprende la nostra Categoria. Ciò che sorprende - e rincresce vivamente - è l’assenza di una qualunque consultazione preventiva con le rappresentanze professionali, consultazione che avrebbe potuto evitare alcune imprecisioni e molti anacronismi presenti nel testo della pdl 2526. Non si discutono le finalità della proposta, bensì le disposizioni previste per conseguirle che, ripartite in 9 articoli, risultano in parte già esistenti, in parte non realistiche, in parte estranee alla competenza veterinaria e in parte distorte da una visione preconcetta che risente di datate polemiche diffamatorie nei confronti della nostra professione. Crediamo sia finito il tempo della facile demagogia denigratoria nei confronti dei professionisti, che questo atteggiamento sia il retaggio di una politica ideologica e rinunciataria sotto il profilo del dialogo con i cittadini e le categorie. Confidiamo nel diverso approccio dell’attuale maggioranza parlamentare e di Governo. ■

ECM: MEDICI PIÙ UMANI CERTAMENTE IL TITOLO PUÒ LASCIARE QUALCHE DUBBIO. LEGGENDOLO SUPERFICIALMENTE O MAGARI UN PO' TROPPO DI FRETTA, si potrebbe pensare che togliendo gli ECM, cioè l'obbligo di acquisire ogni anno 30/50 crediti formativi a dimostrazione di un regolare e continuo aggiornamento scientifico e professionale, tutti i medici diventino più "umani". Questa potrebbe essere una delle diverse letture che questo titolo permette, ma comunque non sarebbe quella corretta. Infatti il titolo riprende quello di una notizia apparsa in questi giorni: il Sottosegretario Ferruccio Fazio di fronte alle lamentele dei pazienti che vorrebbero i medici più umani, attenti, garbati e disponibili, ha recepito subito questo appello dichiarando: "Abbiamo pensato di inserire l'umanizzazione nell'Ecm, l'educazione continua in medicina. Già ne stiamo parlando con medici di famiglia ed associazioni". E perché no? Nell'ECM si può mettere di tutto ed una giornata di "umanizzazione" avrà certamente tanti crediti, anche se dipenderà molto dall'"esperto referee" che dovrà valutare l'evento. Se dobbiamo essere sinceri ci viene abbastanza il terrore a pensare che il nostro Sottosegretario, Francesca Martini, voglia seguirne l'esempio introducendo il tema anche per gli ECM dei veterinari, pensando che anche noi, in fondo, si sia poco "umanizzati" vivendo troppo, se non sempre con gli animali. Ci sarebbe però da chiedersi se sia più giusto ascoltare le lamentele dei proprietari o quelle degli animali che noi curiamo. Le esigenze e gli interessi potrebbero essere anche molto diversi. E se invece facessimo corsi di "animalizzazione"?

DIECI ANNI AL SERVIZIO DEI MEDICI VETERINARI

2009 ANMVI


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