Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 22

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Professione Veterinaria 22-2011:ok

28-06-2011

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LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

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Da il nostro lavoro e la nostra esperienza al servizio dei Medici Veterinari Via Amedeo d’Aosta, 7 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 e-mail info@biessea.com analisi@biessea.com

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ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 8, numero 22 dal 13 al 19 giugno 2011

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

IL NUMERO PROGRAMMATO DEVE SCENDERE

FONDI ALLE STERILIZZAZIONI CON BPV

PUNTI CRITICI DELL’ANAGRAFE EQUINA

LA SICUREZZA DEI MANGIMI È ESSENZIALE

ORDINANZE TUTTE DAVVERO URGENTI?

A PAGINA 6

A PAGINA 8

A PAGINA 10

A PAGINA 23

A PAGINA 26

LEGGERE LEGGERE LEGGERE

BREVI MORBO COITALE Dopo il caso di Catania, il morbo coitale maligno è stato rilevato in altri due stalloni in un allevamento di Napoli. Il Ministero della Salute ha annunciato azioni in nove Regioni per arrestare la diffusione della malattia. Controllo per morbo coitale maligno su tutti gli stalloni della stagione di monta 2011.

ACCESSO È stato emanato il decreto legge dal Ministero della Pubblica Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulle regole che consentono l'accesso alle facoltà a numero chiuso. Le nuove regole per poter accedere alle facoltà a numero programmato saranno valide già dal prossimo anno accademico 2011/2012.

PRECARIATO "Il blocco del turn over ha consentito di bloccare la deriva dei disavanzi regionali. Ma questo non può avvenire a discapito della sanità". Il Ministro della Salute ha avviato trattative con l'Economia "per trovare eccezioni al blocco de turn over". I dati della Ragioneria di Stato rivelano la crescita del lavoro a termine per i veterinari nel SSN.

PSN La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha avviato l'esame del Piano Sanitario Nazionale 2011-2013. Ci sarà tempo fino al 7 luglio per l'espressione, in sede consultiva, del parere. Nel trasmettere l'Atto a Palazzo Madama, il Governo ha sottolineato l'urgenza dell'iter, per consentire la rapida programmazione sul territorio nazionale del Piano.

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Si fa presto a dire 3000... È on line la prima wiki-enciclopedia veterinaria, rivoluzionaria e gratuita Per Vetpedia accogliere migliaia di utenti è stato fin troppo facile

ONAOSI Sarà un medico veterinario a rappresentare i contribuenti volontari della Onaosi. Al Collega Federico Molino, Presidente dell'Ordine dei Veterinari della Valle d'Aosta, il compito di farsi portavoce dei 700 veterinari che hanno scelto i benefici assistenziali della Fondazione degli orfani di sanitari.

ECM Non è più obbligatoria la formazione continua per le arti ausiliarie. Pertanto, i crediti già rilasciati non hanno valore ai fine dell'ECM. Lo riferisce la Commissione nazionale per l'educazione continua che per quegli eventi ha anche sospeso il versamento del contributo spese.

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Fra le novità del nuovo Codice Deontologico ci sembra pertinente segnalare da queste pagine l’articolo 11, che ha introdotto fra i doveri del medico veterinario anche quello di informarsi. L’articolo è dedicato all’aggiornamento professionale e recita così: “È inoltre dovere dello stesso informarsi in merito all’attualità e alla evoluzione professionale ed essere a conoscenza di norme, di leggi e di atti regolamentari di interesse medico veterinario”. Per un giornale come il nostro, che da sempre dedica all’informazione professionale una discreta fetta di energie e di risorse, l’articolo 11 è due volte gratificante. La prima perché ci ripaga di tanti sforzi compiuti per sollecitare i colleghi ad acquisire quelle che sui banchi di scuola si chiamano “competenze minime di cittadinanza”: conoscere almeno le leggi che ci riguardano. La seconda perché il dovere di informazione viene deontologicamente apparentato al dovere di aggiornamento. Non solo scienza, quindi, ma anche legislazione, attualità, fatti e accadimenti che ci toccano da vicino, con attenzione al significato che politica, costume e società possono avere per il nostro quotidiano professionale. Troppe volte, siamo sinceri, non sappiamo quel che dovremmo sapere e

non lo sappiamo perché abbiamo sistematicamente ignorato le infinite fonti di informazione gratuita che la nostra Categoria ha a sua disposizione. Questo numero presenta dettagliatamente Vetpedia, motivo d’orgoglio per chi l’ha ideata e realizzata, ma che ora vi viene consegnata per “costruire” insieme il nostro sapere. Presto l’Encicolopedia di medicina veterinaria aprirà una sezione di supporto all’attività professionale con discipline e voci legate alla normativa di settore. In prospettiva, Vetpedia e Professione Veterinaria faranno formazione a distanza usando scienza e informazione come strumenti di crescita culturale, egualmente importanti per essere preparati nei confronti dei pazienti e nei confronti dei nostri clienti, con i quali parliamo troppo poco. Siamo invece educatori e informatori con un ruolo sociale che nessun altro può vantare. Leggiamo di più e informiamoci di più per essere al passo con la domanda di consulenza che proviene dai nostri clienti. Un tormentone del giornalismo è la brutta fine che fanno i giornali nel nostro Paese: gli italiani, dicono nell’ambiente, li usano per incartare il pesce. Ecco, noi veterinari cerchiamo di non usarli per le gabbie della degenza… Carlo Scotti

NON CHIAMATE PER NOME IL CLIENTE “SIGNORA NERI, BUONASERA”, “ROSSETTI, BUONGIORNO, PREGO”, “DOTT. VERDI, SI ACCOMODI”, frasi abituali rivolte ai clienti che stanno aspettando in sala d’attesa, o per chi invece è abituato a rivolgersi all’animale: “Ciao Fuffy, vieni”, “Bentornata Luna”, “Eccomi Sem, vieni”. Se fossimo nella medicina umana tutte queste frasi di benvenuto dovremmo dimenticarcele e rivolgendoci ai nostri clienti, proprietari o animali che siano, dovremmo semplicemente dire: “Il signore a destra con un gatto nero può accomodarsi” o “Il pastore tedesco accompagnato da una signora bionda entri pure”, ecc. Infatti, fra le indicazioni fornite dal vademecum privacy sulla sanità, realizzato dal Garante ed intitolato: “Dalla parte del paziente. Privacy: le domande più frequenti”, e che si occupa del rapporto fra pazienti e strutture sanitarie, è proibito rivolgersi ai clienti in sala d’attesa chiamandoli per nome. Questo è solo uno dei tanti aspetti regolamentati dal vademecum della privacy sanitaria. Altri riguardano le informazioni che possono essere passate ad altre persone sullo stato di salute di un paziente, o la cessione di cartelle cliniche o dati parziali di queste, solo per fare qualche esempio. Per ora queste regole riguardano solo la sanità umana ma certamente, più o meno uguali, arriveranno anche a regolamentare la privacy nel nostro settore. Prepariamoci, quindi, incominciando magari a prevedere in sala d’attesa o al momento della prenotazione della visita l’attribuzione al cliente di un codice alfanumerico che eviti, così, ogni personalizzazione abituandoci a chiamare la Signora Neri semplicemente cliente SK22 o la gatta Luna paziente CO17.

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