Professione Veterinaria, Anno 2010, Nr 22

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Professione Veterinaria 22-2010:ok

15-06-2010

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la VETERINARIA

PROFESSIONE

A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

22 2010

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 7 numero 22 dal 14 al 20 giugno 2010

Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. soc. cons. a R.L. - Cremona

APERTE LE CONSULTAZIONI SUL FARMACO

CHIARIMENTI SULL’USO DELLA FORMALDEIDE

A RIMINI 190 TECNICI VETERINARI

LA SCIVAC RINNOVA LE DELEGAZONI REGIONALI

ASSEMBLEA GENERALE DELL’UEVP

A PAGINA 3

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BREVI

UN ACCORDO CON LE REGIONI PER IL TARIFFARIO

MALTRATTAMENTO Il Sottosegretario Francesca Martini ha annunciato l’attivazione di “un conto corrente ad hoc dove far confluire le somme derivanti dalle sanzioni irrogate per i reati di maltrattamento animale”. In tal modo, tali sanzioni confluiranno nell’apposito fondo del Ministero della Salute al fine di dare maggiore attuazione alla legge n. 189/2004.

ECM È pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, il Decreto 26 febbraio 2010 “Versamento di un contributo alle spese e accreditamento e svolgimento delle attività di formazione continua”. Quota fissa annuale a carico dei provider e contributo variabile per le attività formative, a seconda del numero dei crediti. Obbligo di registrazione degli elenchi dei partecipanti nel sistema del Cogeaps.

OCCUPAZIONE Nonostante la Lombardia resti un importante bacino lavorativo, per i neo medici veterinari è difficile trovare lavoro. Il 44,7% dei laureati nel 2008 non è occupato. Lo dice l'indagine "Il lavoro dei laureati in tempo di crisi", pubblicata dalla Camera di Commercio di Milano e UnionCamere Lombardia.

TURN OVER In base alla manovra finanziaria appena varata, i medici veterinari sono tra i dirigenti del SSN più interessati dal blocco del turn over. Il Sole 24 Ore Sanità ha stimato una perdita per mancati scatti di anzianità di 579 dirigenti veterinari da qui al 2015.

RABBIA La Regione Piemonte ha dichiarato lo stato di pre-allerta per la rabbia silvestre e vietato la detenzione di cani non iscritti all'anagrafe regionale e non identificati. Presso ogni Comune o ASL sono aperte per un periodo massimo di 90 giorni le iscrizioni straordinarie all'anagrafe canina dei cani non registrati. Rafforzate anche le misure contro i morsi e le aggressioni.

WEST NILE Nel corso della 78a Sessione Generale dell’OIE, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise è stato riconosciuto Laboratorio di Referenza OIE per la West Nile Disease. Il Laboratorio è diretto dalla dott.ssa Rossella Lelli.

www.anmvioggi.it

FARMACO

Una linea guida sulla cascata La categoria si confronta in vista delle modifiche legislative. Intanto l’Anmvi chiede al Ministero maggiore flessibilità per gli animali da compagnia A PAGINA 3

Da tempo si avverte la necessità di disporre di un parametro economico di riferimento nella definizione degli impegni di spesa delle Regioni, per le prestazioni veterinarie rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, o in rapporto convenzionale, e di disporre di uno strumento che dia garanzie di decoro professionale oltre che di rapida concertazione. L'ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute di valutare iniziative per favorire l'adozione in tutte le Regioni del tariffario della FNOVI ogni volta che le amministrazioni regionali ricorrono a convenzioni con i veterinari liberi professionisti. Farebbero eccezione le prestazioni erogate in applicazione dell'ACN per la specialistica convenzionata e da questo disciplinate. L'ANMVI ha suggerito l'ipotesi di un Accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni, in attuazione, come recita il dettato di Legge, "del principio di leale collaborazione" fra Stato e Regioni e "al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune". Elaborato fin dal 2006, con il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità, il tariffario (Studio indicativo dei compensi professionali) consente una determinazione

dei compensi adeguata all'importanza della prestazione ed al decoro della professione e rappresenta un parametro valevole per il SSN. Le liberalizzazioni che hanno abolito le tariffe minime riguardano, infatti, solo le prestazioni rese sul libero mercato dai liberi professionisti. Le Regioni e il Governo si impegnerebbero, ciascuno per le proprie competenze, a sollecitare le singole amministrazioni a promuovere l'applicazione del tariffario Fnovi e ad applicarlo per la determinazione degli onorari dovuti al medico veterinario autorizzato o incaricato, dal competente Assessorato, per l'erogazione di prestazioni previste dal Regolamento di Polizia Veterinaria, da ordinanze, deliberazioni e altri provvedimenti regionali e locali concernenti interventi di sanità animale per l'adempimento dei quali è previsto il coinvolgimento di medici veterinari liberi professionisti. Deroghe al tariffario FNOVI potrebbero essere ammesse solo dopo aver sentito il parere degli Ordini Provinciali dei Medici Veterinari, ad esempio in caso di prestazioni aventi un eccezionale carattere socio-economico e d'urgenza. La proposta dell'ANMVI è al vaglio dei competenti uffici ministeriali. ■

CATANZARO: LAUREATI SENZA “PEZZO DI CARTA” IN UN ARTICOLO PUBBLICATO RECENTEMENTE SU QUESTA RIVISTA DAL TITOLO: “VA TOLTO ALLA LAUREA IL VALORE LEGALE” avevamo avuto modo di evidenziare come sia un grosso errore mettere tutti i Corsi di laurea sullo stesso piano riconoscendo agli stessi identico valore “legale” indipendentemente dalla qualità del Corso. A nostro avviso, in questo modo, si toglie alla Laurea un valore reale, quello spendibile a livello professionale, e si annulla ogni interesse da parte delle diverse facoltà ad intensificare impegno e sforzo per migliorarsi in un confronto di logica concorrenza. Oggi, purtroppo, non conta il livello del Corso ma il “pezzo di carta” che si ottiene alla fine e che è uguale, in termini di valore legale, per tutte le Università. In questo modo si arriva all’assurdo che la laurea che si può ottenere a Catanzaro, e sappiamo tutti a che livello sta operando questa Università, vale esattamente come quella che si può ottenere presso facoltà con riconoscimento europeo come Bologna, Torino, Padova, solo per ricordarne alcune. Da anni chiediamo che Catanzaro sia il primo Corso di laurea a chiudere per arrivare ad una logica, necessaria ed urgente riduzione del numero degli iscritti. Non vi è dubbio, infatti, che chi sceglie Catanzaro non può farlo in una logica di qualità ma solo in funzione di ottenere il “pezzo di carta”. Abbiamo letto in questi giorni che i laureati di Catanzaro non riescono ad avere neppure il “pezzo di carta”, inteso come “pergamena” attestante il titolo di laurea ottenuto. Sono anni, infatti, che l’Università di Catanzaro non consegna le “pergamene”, pur incassando dai laureati la somma prevista. Poveri laureati.

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