Professione Veterinaria 19-2010:ok
laPROFESSIONE
VETERINARIA 19 | 2010
25-05-2010
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Attualità scientifica Vet Journal
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Alterazioni di sviluppo dell’anca e della pelvi nel Bulldog inglese Deformità torsionale comune in una ventina di soggetti studiati nel primo anno di vita
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio ha valutato gli aspetti distintivi dello sviluppo della pelvi e dell’articolazione dell’anca nel Bulldog inglese nel corso del primo anno di vita. La pelvi di 20 Bulldog inglesi veniva radiografata a tre differenti età (<4, 6-8 e 12-14 mesi). In ciascuno dei tre momenti, si effettuava la valutazione clinica dell’animale e le anche non nor-
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SINDROME DEL DOLORE OROFACCIALE DEL GATTO: 113 CASI
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a sindrome del dolore orofacciale felina (FOPS) è una patologia dolorosa del gatto che si manifesta con segni comportamentali di disagio orale e mutilazione della lingua. È stata descritta a partire dagli anni ’90 nel Regno Unito. Uno studio ha descritto le caratteristiche della malattia in 113 gatti, inclusi 100 gatti di razza Burmese. Si ritiene che la FOPS sia un disordine neuropatico e la predominanza della malattia nel Burmese ne suggerisce la natura ereditaria. La malattia coinvolge verosimilmente la processazione centrale e/o gangliare delle informazioni sensoriali del trigemino. È caratterizzata da dolore episodico tipicamente unilaterale con intervalli di assenza di dolore. Il problema è scatenato, in molti casi, dai movimenti della bocca. La malattia è spesso ricorrente e col tempo può divenire continua; il 12% dei gatti dello studio veniva sottoposto a eutanasia per questo motivo. Un fattore eziologico importante sembra essere la sensibilizzazione del trigemino conseguente a patologie orali o eruzione dentaria; il 63% dei casi aveva un’anamnesi di lesioni orali e almeno il 16% mostrava i primi segni di disagio durante l’eruzione dei denti permanenti. Anche fattori esterni possono influenzare la malattia, dato che gli episodi di FOPS possono essere legati a situazioni causa di ansia nel 20% dei gatti. La FOPS può essere resistente agli analgesici tradizionali e in alcuni casi può essere necessario somministrare anticonvulsivanti con effetto analgesico. (M.G.M.) *“Feline orofacial pain syndrome (FOPS): a retrospective study of 113 cases” Rusbridge C, Heath S, Gunn-Moore DA, Knowler SP, Johnston N, McFadyen AK. J Feline Med Surg. 2010 May 5. [Epub ahead of print]
mali venivano classificate come lievemente, moderatamente o gravemente deformate. La pelvi veniva confrontata con un modello in cui si creava artificialmente la rotazione esterna di un’emipelvi normale lungo il suo asse maggiore a diversi gradi e con differenti inclinazioni pelviche, classificandola poi come normale e priva di deformità, oppure come lievemente, moderatamente o gravemente deformata. Si confrontavano statisticamente i punteggi delle anche e delle pelvi analizzate. Benché nessuno dei cani studiati fosse considerato affetto da zoppia al termine dello studio, nessuna della anche mostrava uno sviluppo normale. Il 77,5% delle anche erano da moderatamente a gravemente deformate a 12-14 mesi d’età. A quest’età, il 75% delle emipelvi presentava una deformità torsionale da moderata a grave (>5,2 gradi di rotazione esterna), con retroversione dell’acetabolo confermata dalla presenza del crossover sign. Una rotazione esterna dell’emipelvi sul suo asse lungo >5 gradi aveva probabilità di essere associata a un’alterazione da moderata a grave della conformazione dell’articolazione dell’anca. Le alterazioni conformazionali dell’articolazione dell’anca erano comuni in questa serie di Bull-
dog inglesi, concludono gli autori. Un aspetto comune e distintivo era la deformità torsionale della pelvi con retroversione dell’acetabolo, condizione non ancora completamente studiata nel cane. Questi aspetti necessitano di essere approfonditi nel Bulldog inglese così co-
me in altre razze canine. *“Radiographic features of pelvis and hip joint development of English Bulldogs”. Volta A, Gnudi G, Morgan JP, Bonazzi M, Manfredi S, Bottarelli E, Zanichelli S, Bertoni G. Vet Comp Orthop Traumatol. 2010; 3(1): 19-27. ■
SALMONELLA TYPHIMURIUM IN DUE CACATUA
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n articolo descrive due casi fatali di infezione da Salmonella Typhimurium fagotipo DT160 in altrettanti Cacatua delle Molucche (Cacatua moluccensis) tenuti presso una collezione zoologica in Italia. I due uccelli non presentavano segni clinici prima del decesso, fatta eccezione per anoressia e diarrea lieve in uno dei due. All'esame post-mortem si osservavano focolai necrotici circondati da un alone iperemico in polmone, cuore, fegato, milza, reni e intestino. L'esame microscopico evidenziava un’infiltrazione eterofilica e macrofagica con rari linfociti associata ad aggregati di batteri bastoncellari gram negativi nei focolai necrotici. L'esame batteriologico confermava la presenza di Sal-
monella Typhimurium fagotipo DT160 nei tessuti. L’origine di S. Typhimurium in questi soggetti rimane sconosciuta ma gli autori enfatizzano la necessità di un maggiore controllo delle infezioni da salmonella in queste specie aviarie per il loro potenziale zoonosico e per le gravi condizioni patologiche che possono indurre nell’uomo e negli animali. La presente è la prima segnalazione di infezione da Salmonella Typhimurium fagotipo DT160 nel Cacatua delle Molucche. (M.G.M.) *“Salmonella Typhimurium phage type DT160 infection in two Moluccan cockatoos (Cacatua moluccensis): clinical presentation and pathology” Piccirillo A, Mazzariol S, Caliari D, Menandro ML. Avian Dis. 2010 Mar; 54 (1): 131-5.