Professione Veterinaria, Anno 2008, Nr 15

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PROFESSIONE

la VETERINARIA A.N.M.V.I.

ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

15 2008

SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 5, numero 15, dal 21 al 27 aprile 2008 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona

ANMVI INCONTRA ASSALZOO

L’ECM SCALDA I MOTORI

BTV 8 MOVIMENTAZIONE BLOCCATA

SARCOMI FELINI DA INIEZIONE

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BREVI CCFV

di CARLO SCOTTI Presidente ANMVI

EQUIDI

CONTRATTO "Lo stop al rinnovo del contratto della dirigenza medica e veterinaria del SSN dei medici dirigenti del Ssn rischia di essere assai lungo”. Carlo Lusenti, segretario nazionale dell'Anaao Assomed, ha espresso il timore che “tra i tempi di insediamento del nuovo Governo, la stagione estiva di mezzo e la discussione sulla legge Finanziaria, il rinnovo del contratto possa slittare anche di un anno”. Al nuovo Governo si chiede la difesa del Ssn e il rispetto dei contratti nazionali di lavoro.

MRSA Secondo il capo dei veterinari inglesi Fred Landeg il cane può far ammalare. Al Times ha dichiarato che avere troppa confidenza con Fido può essere fatale. “Come veterinario devo invitare le persone a tenere i cani lontani dalla loro camera da letto". Il migliore amico dell'uomo può trasmettere il "superbatterio" Mrsa, lo Stafiloccocco aureo che resiste agli antibiotici ed è responsabile solo in Inghilterra di oltre 200.000 infezioni l'anno, molte delle quali fatali”. Secondo l'Università di Liverpool il 10 per cento dei cani domestici è portatore del Mrsa.

MRSA (2) Uomo infetta cane, e lo uccide. Il caso è stato documentato da alcuni ricercatori italiani del Dipartimento di sanità e benessere degli animali, della facoltà di Medicina veterinaria dell'università degli Studi di Bari. Protagonisti 12 sfortunati cuccioli appena nati che sono morti nell'arco di 10 giorni a seguito di grave setticemia e lesioni emoraggiche provocate da Mrsa che i loro proprietari gli avevano trasmesso.

www.anmvioggi.it

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IMPEGNI MANTENUTI

È pronto il decreto del Ministro della Salute per il rinnovo della Commissione Consultiva del Farmaco Veterinario. La Commissione, in carica per il triennio 2008-2010, è collocata presso la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute. La Commissione è un organo di consultazione nominato dal Ministro della Salute. Essa effettua la valutazione preliminare alla autorizzazione alla immissione in commercio, per gli aspetti di tecnica farmaceutica, farmaco-tossicologia e clinica dei farmaci destinati agli animali. La Direzione Generale di Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha inviato in data 15 aprile 2008 una nota agli Assessorati alla Sanità, al NAS e alle organizzazioni del settore in cui si legge che "è stata accolta la richiesta delle Associazioni di consentire lo smaltimento delle scorte dei medicinali veterinari per equidi non DPA (non destinati alla macellazione per il consumo umano) già in commercio al momento della comunicazione in argomento".

VIETATO LEGARE I VITELLI

ANMVI SERVIZI

BPV: la qualità è certificata La certificazione di qualità delle strutture per animali da compagnia è a portata di mano A PAGINA 3

Il cerchio si è chiuso. Un anno fa l’ANMVI organizzava a Palazzo Trecchi una consultazione aperta sul rilancio della nostra professione e i Colleghi lasciavano la sala concordando su tre obiettivi: qualità, immagine e impegno. Con la giornata del 12 aprile scorso (BPV, Leavet, SIVA, L’evoluzione della Professione) possiamo dire di avere raggiunto almeno i primi due traguardi e di avere mantenuto la parola data. La Commissione ANMVI per la Qualità (grazie a Paolo Bossi, Marco Melosi, Marco Viotti, Francesco Carrani, Silvia Tramontin, Andrea Cereser e Andrea Verme) ha portato a termine la stesura di un Manuale di Buone Pratiche Veterinarie che apre la strada alla certificazione di qualità. La maggiore visibilità nei confronti del pubblico, che un anno fa si chiedeva a gran voce, potrà essere meritatamente rivendicata, attraverso la promozione di una veterinaria altamente professionale

non solo sul piano medico-scientifico, ma anche sul piano della metodologia e del management. Non sarà più tanto facile accusarci di non avere regole e non avrà più gioco facile chi svende la nostra immagine. Possono certificarsi tutti i veterinari che lo desiderano. Questa è la regola della qualità: la consegue chi vuole, chi ci crede, chi si impegna. E a proposito d’impegno, il terzo obiettivo della consultazione di un anno fa, non sta all’ANMVI dire se sia stato raggiunto o meno. Non sta all’ANMVI, l’avevamo detto. L’ANMVI offre delle opportunità. Sta alla Categoria coglierle e farle proprie. E di opportunità in opportunità, crediamo che anche il progetto LEAVet sia da sposare senza riserve e debba essere visto come una grande occasione di riscatto. Per il progetto Leavet, se c’è bisogno di ricordarlo, non occorre né essere certificati, né altro. Basta essere in regola con l’autorizzazione sanitaria. La veterinaria privata ha in mano le carte giuste. Prepa■ riamoci a giocarle.

CONFLITTO DI INTERESSI IL "CONFLITTO DI INTERESSI" È UN TEMA DI CUI SI PARLA MOLTO NEL NOSTRO PAESE ANCHE SE POI, in verità, ci si limita a parlarne. Il ritorno di Berlusconi al Governo svilupperà nuovamente un'ampia discussione sull'argomento. Restando nel nostro settore, al Convegno ANMVI del 7 aprile sulla sicurezza alimentare, si è parlato molto di controllore e controllato e di conflitti di interesse che non garantiscono le procedure per la sicurezza alimentare. A questo proposito l'ANMVI ha già avuto modo di segnalare la non opportunità che il Segretario di un sindacato di veterinari pubblici possa ricoprire il ruolo di Presidente dell'Autorità Nazionale per la Sicurezza Alimentare. La cosa era già stata da noi evidenziata quando lo stesso era entrato nel Consiglio Superiore di Sanità. L'ANMVI era anche intervenuta subito con l'allora Ministro Bindi per evidenziare il rischio che l'intramoenia, allargato anche al settore veterinario, se non rigidamente regolamentato e limitato alle finalità del servizio pubblico, sarebbe stato causa di evidenti conflitti di interesse. Abbiamo anche denunciato, su richiesta di alcuni colleghi dipendenti di mangimifici, la situazione di conflitto di interessi in cui questi si trovano nello svolgere la professione veterinaria. Di conseguenza, anche recependo le nostre richieste, il Ministero della Salute ha limitato, con DL del 24/7/2007, N. 143, ad alcune categorie veterinarie la possibilità di essere responsabili dell'armadietto farmaceutico negli allevamenti. Può darsi che il testo del Decreto sia troppo rigido e debba essere chiarito meglio, ma il principio che esprime resta indiscutibile.

www.@nmviOggi.it - L’informazione Veterinaria On Line


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