Professione Veterinaria 39-2013:ok
21-11-2013
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
39 2013
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 10, numero 38 dal 18 al 24 novembre 2013
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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ESSENZIALE UN MODELLO 4 CORRETTO
RIFORMA 281 CONGELATA IN ABRUZZO
OMESSE VERIFICHE SUL RADIOLOGICO
LA RESPONSABILITÀ LEGALE DELL’ALLEVATORE
SUCCESSO PER LA SIVE A FIERACAVALLI
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BREVI
IL MIUR RICONOSCE LA ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA
CONFPROFESSIONI Accolta la domanda di ammissione di Inarsind, il Sindacato nazionale di architetti ed ingegneri liberi professionisti. Entra anche Cipa. Stella (Confprofessioni): si rafforza il ruolo di parte sociale dei professionisti.
EURISPES È in corso un sondaggio sul rapporto fra gli italiani e i loro animali attraverso il contributo dei medici veterinari. I risultati saranno inseriti nel 26° "Rapporto Italia" che verrà presentato alla fine di gennaio. Il sondaggio, in collaborazione con FNOVI, viene veicolato agli iscritti dagli Ordini provinciali. Scadenza: 10 dicembre.
INTIMIDAZIONI Solo in Sardegna, quattro gravi casi di intimidazioni da inizio anno ai danni di veterinari ufficiali: aggressione con un coltello, auto incendiata e scontri durante le operazioni per l’abbattimento di suini affetti peste suina. Il segretario regionale del sindacato veterinario, Angela Vacca, si è rivolta ai prefetti.
MANGIME La legislazione UE proibisce di inserire proteine derivate da insetti nel mangime animale, con l’eccezione di mangime destinato a pesci o crostacei e molluschi. Ma prende sempre più piede, su scala globale, l’ipotesi di usare gli insetti come fonte alternativa di proteine nel mangime animale. Se ne è parlato a Sicura 2013.
NORME UNI Per chinesiologi, osteopati e naturopati attivi in Italia inizia l’era Uni: l’ente nazionale d’ora in poi doterà queste categorie di una norma tecnica che le qualificherà, permettendo loro di accedere, in forma volontaria, alla certificazione di conformità.
RAPPORTO ESVAC
Quando serve quanto serve Pubblicati per la prima volta i dati nazionali di vendita degli antimicrobici A PAGINA 3
ANMVI plaude all’iniziativa della Sen. Giannini accolta dal Ministero dell’Istruzione. Dopo tre anni di docenze veterinarie con il progetto ANMVI-PANINI, la zooantropologia didattica e la responsabilizzazione al corretto rapporto con gli animali vengono riconosciute come materie meritevoli di insegnamento. Durante l’iter di conversione in legge del Decreto-Scuola, il Senato ha impegnato il Governo, rappresentato dal Ministro Maria Chiara Carrozza e dal Sottosegretario al Miur Gianluca Galletti, su un ordine del giorno proposto dalla Senatrice Stefania Giannini, relatrice. L’ordine del giorno - accolto dal Governo come raccomandazione - prevede «l’inserimento delle materie relative alla tutela ambientale e alla protezione e ai diritti degli animali nei piani di studio a partire dalle scuole elementari, ma poi anche in tutte le scuole di ogni ordine e grado». Il Miur ora si è impegnato anche a «valutare l’opportunità di predisporre nel programma del prossimo anno scolastico lo studio delle leggi relative agli animali, con affidamento ad insegnanti dotati di specifica esperienza e preparazione. “Siamo orgogliosi di questa attenzione del Parlamento alle iniziative di zooantropologia didattica“ - ha dichiarato il Presidente ANMVI Marco Melosi. “Con il progetto ANMVI PANINI, da tre
anni entriamo nelle scuole primarie di tutta Italia con docenze veterinarie rivolte a migliaia di bambini in età evolutiva. Grazie all’editore PANINI siamo stati precursori della zooantropologia didattica, portando circa 900 progetti in altrettante scuole tutte entusiaste di offrire ad insegnanti e alunni questa opportunità di istruzione e crescita. L’accoglimento da parte del Miur di questo ordine del giorno - conclude Melosi - ci rafforza nella convizione e nell’impegno a promuovere il medico veterinario come il professionista più qualificato in fatto di prevenzione sanitaria e cultura del possesso responsabile”. Il progetto didattico ANMVI PANINI 2013-2014 si chiama “Piccole Zampe Crescono” ed è legato alla collezione di figurine Zampe & Co, presentato alla stampa il 6 novembre scorso a Roma, nella sede del Museo Civico di Zoologia della Capitale, dalla responsabile scientifica Silvia Macelloni. Le lezioni avranno inizio a fine novembre e si protrarranno per tutto l’anno scolastico. La Senatrice Giannini osserva che “l’educazione ambientale ha un elevato valore etico e di formazione della coscienza civile, predisponendo alla conoscenza e al rispetto degli altri viventi e della natura”. Il Governo si è impegnato ad inserire la tutela ambientale e i diritti degli animali in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
RANDAGISMO: PUÒ ESSERE UNA SOLUZIONE? IL PROBLEMA DEL RANDAGISMO NON È SOLO ITALIANO MA APPARTIENE, SIA PURE CON SFUMATURE DIVERSE, a tanti paesi ed ogni governo lo affronta secondo logiche diverse che ritiene possano essere risolutive. Alcune notizie recenti hanno evidenziato, ad esempio, la decisione della Romania che ha intrapreso un’ampia campagna di cattura e di “eliminazione” di tutti i cani vaganti, la situazione cinese del tutto particolare visto che gli animali catturati sono poi utilizzati illegalmente nella cucina cantonese e quella degli USA dove le stesse associazioni animaliste sembrano essere d’accordo che l’eutanasia possa spesso essere meglio di anni di reclusione in un recinto, anni che oltretutto costano pesantemente alla finanza pubblica. E in Italia? La nostra legislazione è fra le più avanzate nella cultura animalista e proibisce l’eutanasia se non per casi di grave malattia, sofferenza con prognosi infausta oppure di comprovata pericolosità. Solo il Medico Veterinario può valutare la situazione e prendere di conseguenza una decisione in tal senso certificandone le motivazioni. La conseguenza di queste rigide limitazioni ha portato i canili a dover ospitare numeri sempre maggiori di animali in condizioni spesso inaccettabili e gli enti pubblici a dover sopportare costi di mantenimento sempre crescenti e ormai insostenibili. A Cosenza il problema è stato risolto decidendo di rimettere in libertà i cani sul territorio dopo l’intervento del servizio Veterinario della ASL che li ha sterilizzati e selezionati sulla base di aspetti sanitari e comportamentali. In questo modo il Comune risparmia molto sulla gestione dei canili e migliora la qualità di vita di molti cani che resterebbero chiusi per anni in queste strutture. “Una scelta di responsabilità - ha dichiarato l’Assessore - per il bene degli animali e nell’interesse della cittadinanza”.
A.N.M.V.I