Professione Veterinaria 10-2011:ok
18-03-2011
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la VETERINARIA
PROFESSIONE
A.N.M.V.I.
ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI
10 2011
SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Anno 8, numero 10 dal 14 al 20 marzo 2011
Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano
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RUOLO, COMPITI E POTERI DELL’ORDINE
PIANTE TOSSICHE UN PERICOLO IGNORATO
FORMAZIONE QUADRI PER L’AREA SANITARIA
LE RISORSE UMANE VERA FORZA DI UNA STRUTTURA
VOGLIAMO IL VETERINARIO AZIENDALE
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BREVI
LA RESPONSABILITÀ DELLA VISIBILITÀ
SSN
di MARCO MELOSI Vice Presidente ANMVI
L’Ufficio di Direzione Statistica del Ministero della Salute ha diffuso i dati del personale dipendente dal SSN. In tutto si contano 639.069, fra uomini e donne, nei ruoli sanitari, tecnico, amministrativo e professionale. I veterinari sono 5.442, di cui 763 donne e 4.679 uomini. Le elaborazioni sono riferite al 2008.
ENPAV Sabato 26 marzo, presso la sede dell’Ente, è convocata l’Assemblea Nazionale dei Delegati. Il giorno precedente, sempre presso la sede di Via Castelfidardo è prevista la consueta riunione pre -assembleare.
GIUDICE DI PACE CONDOMINIO La riforma della disciplina del condominio approda alla Commissione Giustizia della Camera. In Parlamento proposte migliorative per la detenzione degli animali da compagnia tanto nelle abitazioni private che nelle parti comuni. Intanto la Cassazione conferma: non basta una decisione assembleare, il divieto deve essere unanime.
PALIO Se i cavalli risulteranno 'non negativi' verranno esclusi dalla possibilità di partecipare al Palio di Siena. Il proprietario ha facoltà di richiedere, a proprie spese, le analisi di revisione in un laboratorio fra i tre individuati dal nuovo Protocollo 2011. Dopo l'inchiesta, il Palio di Siena cambia le regole. Confermati i veterinari della commissione tecnica comunale.
Annullate le sanzioni sulle ricette Non indicare il proprietario e la specie animale sulla ricetta non ripetibile non è sanzionabile
ANAGRAFE EQUINA Designati i rappresentanti delle Regioni nel Comitato tecnico per l'organizzazione e la gestione dell'anagrafe equina. I nominativi sono stati designati dalla Provincia Autonoma di Bolzano (Ernst Stifter) e dalle Regioni Marche (Enzo Tarquini), Lazio (Renato Andreotti) e Sardegna (Raffaele Cherchi).
UDINE Aprendo l'Anno Accademico, il Rettore della Facoltà di Udine ha indicato nella costruzione di "reti federate di università del Nordest ed europee" la via da seguire per dare "un futuro ai nostri piccoli atenei".
Salute risparmio
e
Fondo Sanitario A.N.M.V.I.
www.anmvioggi.it
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I medici veterinari liberi professionisti in questo momento sono molto esposti sia in termini di visibilità che di ruolo professionale. È in corso la sesta edizione della Stagione della Prevenzione alla quale aderiscono quasi 3.600 veterinari, e stiamo proponendo al pubblico iniziative di servizio attraverso due banche dati importanti (AmicoPets e l’Anagrafe Nazionale Felina), dialoghiamo costantemente con la stampa. In generale i media stanno dedicando sempre più frequentemente pagine al rapporto uomo animale, indicandoci sempre di più come educatori sociali. È un momento di forte esposizione. Sono occasioni da cercare e da cogliere. L’ANMVI è fautrice e promotrice della forte visibilità mediatica che la professione veterinaria sta avendo in questo momento. Dal punto di vista del nostro ruolo, dal monitoraggio sanitario alla prevenzione siamo in prima fila e la profilassi antirabbica del Nord Est (e in tutta Italia per quanto riguarda le movimentazioni verso i luoghi a rischio)
lo dimostra: oggi il controllo della rabbia negli animali da compagnia è affidato ai liberi professionisti. Visibilità e ruolo richiedono senso di responsabilità e preparazione professionale. ANMVI fa un costante sforzo di informazione a supporto dell’esposizione del medico veterinario. Prima di tutto evitando di assecondare un giornalismo facile che non parla il linguaggio della nostra professione, foriero di messaggi al pubblico devianti. E poi, indirizzando e aiutando il veterinario nel rapporto con il pubblico. Ad esempio, sempre parlando di prevenzione della rabbia, abbiamo da poco inviato una locandina per le sale d’attesa perché sono un luogo di incontro importante fra la società e la professione. Al tempo stesso stiamo facendo un percorso di accreditamento delle strutture veterinarie pubbliche che dovrà sfociare in una collaborazione strutturata fra Pubblico e Privato, in termini di riconoscimento formale del ruolo dei llpp per l’evoluzione del nostro sistema sanitario. (video-intervista su www.anmvioggi.it) ■
10 MILIARDI DI EURO PER CANI E GATTI NEGLI ULTIMI GIORNI L’ADOC (ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA E L’ORIENTAMENTO DEI CONSUMATORI) ha reso pubblici i risultati di una sua indagine sul settore degli animali da compagnia. Alcuni dati in verità facciamo fatica a capirli in particolare quando dichiarano 5,5 milioni di gatti contro i 7,5 stimati da altre indagini e soprattutto i 5,2 milioni di cani rispetto ai 7 già stimati ed i 6,15 milioni inseriti nell’Anagrafe Nazionale Canina che tutti sappiamo essere fortemente riduttiva rispetto alla realtà. Partendo da questa considerazione molti dubbi sorgono di conseguenza anche sugli altri dati, soprattutto quelli riferiti ai costi di mantenimento di un cane o di un gatto secondo l’Adoc aumentati dell’8% nell’ultimo anno, considerando anche l’aumento del 3,3% delle visite veterinarie di routine. Sinceramente a noi questi dati non tornano, anzi, negli ultimi anni dall’inizio della crisi economica, abbiamo potuto constatare una riduzione, sia pure minima, delle tariffe medie applicate nelle strutture veterinarie soprattutto per quanto riguarda le prestazioni di base. Siamo anche decisamente sorpresi nel leggere fra i dati dell’indagine che il settore dei cani e dei gatti vale 10miliardi di euro all’anno. Certo se moltiplichiamo la spesa media annua per animale indicata dall’indagine (1000 euro) per 10milioni di animali si arriva a 10miliardi, ma la realtà, ci dispiace molto, ma non è questa. Fra tanti milioni e miliardi di euro le spese veterinarie, comunque, rappresentano solo una piccola fetta di questo ampio mercato, certamente inferiore al 10%, e questo pur calcolando le nostre tariffe comprensive del 20% di IVA. Non siamo un paese “civile” se continuiamo a ritenere gli animali da compagnia un bene di lusso.
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