Na Poscia de Fiche 2023

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U FRUTTU CCHIÙ DUCE È PROPRIU LA FICA Associazione HIGO MARITTIMA
Quista è la terra mia Ma se la vidi, la senti e la respiri Te trase intru E diventa a terra tua.
Filippo Giacomo Surano

Saluto del Presidente President's Greeting

Nel 2019 trentuno soci fondatori del Comitato (oggi Associazione) ritenevano necessario risvegliare la “Festa della Fica” creata nell’anno duemila da alcuni cittadini marittimesi, soprattutto abitanti del quartiere San Pio, da sempre conosciuto come zona “Palummaru”.

L’evento ha da sempre riscontrato particolare interesse per l’originalità dell’ideazione, ancorata a un frutto legato alla cultura contadina, identificando inizialmente l’evento con una festa di quartiere ove insiste fra l’altro, sulla piazza principale, un antico albero di fico.

I nuovi protagonisti dell’organizzazione, rispettando la geniale intuizione, nel 2019 realizzavano l’evento in un’area maggiormente ricettiva coinvolgendo l’intera comunità di Marittima. L’indubbia portata dell’evento delle ultime edizioni induceva i componenti dell’associazione a rimodulare l’assetto organizzativo e a rimarcare statutariamente gli obiettivi; tutti proiettati alla promozione del territorio.

In 2019, thirty-one founding members of the Association deemed it necessary to reawaken the "Festa della Fica" created in the year two thousand by some Marittima citizens, especially inhabitants of the San Pio district, which has always been known as the "Palummaru" area.

The event has always found particular interest for the originality of the concept, anchored to a fruit linked to peasant culture, initially identifying the event as a neighborhood party where, among other things, an ancient fig tree is located in the main square.

In 2019, the new protagonists of the organization, respecting the brilliant intuition, organized the event in a more receptive area involving the entire community of Marittima. The undoubted importance of the event of the last editions, induced the members of the association to remodel the organizational structure and to underline the objectives by statute, all projected towards the promotion of the territory.

Il Consiglio direttivo in carica nel 2022 riteneva necessario prevedere un nuovo Statuto dell’associazione, ancorando le nuove previsioni a un assetto maggiormente manageriale degli organi statutari; a una elevata trasparenza delle dinamiche associative, prevedendo autonomia in alcuni organi maggiormente rappresentativi e a una spersonalizzazione delle cariche apicali con dei limiti temporali imposti dalle norme.

Tali principi ispiratori, abbinati all’instaurazione di un organo collegiale di controllo e a una specifica attività di proselitismo destinata ad ampliare la partecipazione associativa, erano necessari per coinvolgere tutte le componenti sociali al fine di suscitare il c.d. entusiasmo militante e creare l’essenziale consenso sociale, per rendere l’evento parte integrante della comunità e destinato a perdurare a lungo attraverso varie generazioni, tanto da trasformarlo in “consolidata tradizione”.

Oltretutto, l’elevata presenza di persone in occasione della manifestazione in Marittima, ritenuta

The Governing Council in o ce in 2022 deemed it necessary to provide a new Statute for the association, anchoring the new provisions to a more managerial structure of the statutory bodies; to a high degree of transparency of the associative dynamics, providing for autonomy in some more representative bodies and to a depersonalization of the top positions with the time limits imposed by the regulations.

These inspiring principles combined with the establishment of a collegiate control body and a specific proselytizing activity intended to broaden the membership of the association, were necessary to involve all the social components in order to arouse the so-called militant enthusiasm and create the essential social consensus, transform it into a "consolidated tradition".

Moreover, the high number of people attending the event in Marittima and considering this event

una proficua occasione, stimolava i componenti dell’associazione a rivalutare l’assetto topografico della festa ampliando l’area e coinvolgendo i vari segmenti produttivi e associativi, con un arricchimento culturale dell’evento stesso attraverso la realizzazione di alcune iniziative: “Il giardino dei fichi”; il Concorso Di Poesia in memoria del Prof. Vitale Boccadamo; la previsione del “Book Lovers District” con la collaborazione di tutti gli autori di libri del Comune di Diso e della Pro Loco “Acquaviva” di Marittima.

La determinazione di promuovere il territorio oltre il campanile appare evidente anche dalla realizzazione del sito web www.festadellafica.it,

a profitable occasion, stimulated the members of the association to re-evaluate the topographical layout of the festival by expanding the area and involving the various productive and associative segments with a cultural enrichment of the event itself through the realization of some initiatives: “The Fig Garden”; the poetry competition in memory of Prof. Boccadamo; the provision of the "Book Lovers District" with the collaboration of all the book authors of the Municipality of Diso and the Pro Loco "Acquaviva" of Marittima.

The determination to promote the territory beyond the bell tower is completely evident from the creation of the website www.festadellafica.it,

destinato a svolgere le funzioni di portale per tutte le attività locali, raggiungibile da ogni angolo del mondo.

Ringrazio l’Amministrazione Comunale per la proficua collaborazione e tutte le componenti associative, produttive e culturali che hanno permesso la realizzazione dell’imminente “Festa della Fica”.

Buona Festa a tutti.

Il Presidente

intended to perform the functions of a web portal for all local activities. I thank the Municipal Administration for the fruitful collaboration and all the associative, productive and cultural components that have allowed the realization of the imminent "Festa della Fica".

Happy Feast everyone ! The President

Si ringrazia Robert Wazupe per la traduzione. Thanks to Robert Wazupe for the translation.

La Dolcezza della Fica The Sweetness of the Fig

Tra i tanti perché che periodicamente mi pongo, uno è il seguente: per la grammatica italiana i nomi delle piante sono maschili, così per il fico, il ciliegio, il nespolo. Diversamente, i frutti sono femminili, tra gli altri, la mela, la pera, la nespola, e via dicendo. Questa regola, tuttavia, vanta un’eccezione: il frutto del fico è maschile.

A cosa è dovuta questa eccezione?

Potremmo ricondurla a un eccesso di pudicizia o, forse, a una cultura

Among the many why’s that I ask myself periodically, one is the following: according to Italian grammar, the names of plants are masculine, likewise for the fig, the cherry, the medlar. On the other hand, the fruits are feminine, among others, the apple, the pear, the medlar, and so on. This rule, however, boasts an exception: the fruit of the fig tree is masculine.

What is this exception due to?

We could trace it back to an excess of modesty or, perhaps, to a culture

inutilmente pregna di bigotto paternalismo o reale discriminazione.

Con intento amabilmente provocatorio, l’Associazione Higo ha provveduto a invertire l’eccezione, denominando l’evento del 16 Agosto “Festa della Fica”: intravedo già i sorrisini ammiccanti di taluni, impressionati da una denominazione certamente audace! A costoro rivolgo il famoso motto dell’Ordine della Giarrettiera: “Honi soit qui mal y pense!” - ossia “Sia vituperato chi ne pensa male!”.

Dietro alla dolcezza di questo antico frutto, vive la leggenda di Ventrumno, dio delle stagioni, e Pomona, dea dei frutti maturi. Ventrumno, pur di vincere la

verso di lui, pensò di trasformarsi in un’anziana donna, avvicinare in queste vesti la dea e parlare di sé attraverso un altro volto: l’incantesimo riuscì e Pomona si concesse a Ventrumno, in tutta la sua amabilità.

In ricordo di questa unione, il frutto del fico è sempre così deliziosamente dolce.

unnecessarily full of bigoted paternalism or real discrimination.

With amiably provocative intent, the Higo Association has reversed the exception, calling the event of August 16 "Festa della Fica": I can already see the winking smiles of some, impressed by a certainly audacious denomination! To them I address the famous motto of the Order of the Garter: "Honi soit qui mal y pense!” - that is “Let those who think evil be reviled!”.

Behind the sweetness of this ancient fruit lives the legend of Ventrumno, god of the seasons, and Pomona, goddess of ripe fruit. Ventrumno, in order to overcome the distrust of his beloved Pomona towards him, thought of transforming himself into an old woman, approaching the goddess in these clothes and speaking of himself through another face: the spell succeeded and Pomona gave herself to Ventrumno, in all its loveliness.

In remembrance of this union, the fig fruit is ever so deliciously sweet.

Si ringrazia Robert Wazupe per la traduzione. Thanks to Robert Wazupe for the translation.

HIGO è cultura!

L’esigenza di costituire l’Associazione HIGO sulle fondamenta del Comitato “Festa della Fica” si pone sicuramente in un’ottica di continuità, ma emerge da una riflessione.

In questi anni di ripresa dell’attività, dopo quasi un decennio di stop dall’evento originario, l’appuntamento del 16 agosto ha innanzitutto rinnovato grande interesse e curiosità, permettendo il coinvolgimento di un pubblico più ampio e variegato, che ha richiesto incremento e differenziazione delle proposte stesse.

Muovendo dallo spirito, già in essere nell’idea di partenza, sempre attento all’aspetto scientifico, ecologico ed etnologico, si è abbracciata in maniera progressivamente più incisiva la valenza culturale e sociale delle iniziative. La volontà e la necessità di recuperare e tutelare tradizioni, usi e saperi antichi, patrimonio di una comunità da trasmettere alle future generazioni, sono scaturite in un processo di rinnovamento e consolidamento spontaneo e quasi inevitabile. Non si tratta quindi più di una realtà territoriale le cui energie si catalizzano esclusivamente in funzione di un unico evento.

L’azione, di ben più ampio respiro e ambizione, verte espressamente su sensibilizzazione e coinvolgimento diretto della comunità locale (e non solo) in tutte le sue sfaccettature, 365 giorni all’anno. Le iniziative culturali realizzate si differenziano per tipologia e approccio e non si pongono come un prodotto turistico da consumare passivamente, ma mirano al contrario a stimolare una partecipazione sociale attiva e dinamica.

È quindi con lo spirito di riscoperta del dialetto locale che si avvia la prima edizione del concorso di poesia; ma è anche nell’ottica di invogliare alla creatività generale e alla lettura che si prevede una sezione per le opere in lingua italiana, oltre a quelle in vernacolo. È poi con un occhio di riguardo verso le generazioni più giovani che si crea dal nulla un ficheto insieme agli alunni di una quinta elementare. Ed è con intento didattico che si collabora con la scuola per lezioni di botanica all’aperto, volte alla conoscenza delle varietà locali di fico, mostrando alla comunità intera gli elaborati artistici degli alunni coinvolti nel progetto.

Ma sono soprattutto la ricaduta sul territorio e la promozione delle tradizionali attività locali a costituire il fulcro dell’impegno sociale

Con le stesse finalità anche l’appuntamento del 16 agosto di quest’edizione si estende e s’innova. Saranno valorizzati gli spazi del centro storico, adibendo la piazza principale a teatro delle espressioni locali d’estro artistico e piccola imprenditoria. Dalla fotografia alla pittura, dal fumetto all’illustrazione, dalla musica all’artigianato. Sullo sfondo delle antiche corti, aperte al pubblico per l’occasione, prenderanno vita 5 performance musicali, che spazieranno dallo strumentale al teatrale passando per vari generi e proposte.

Allo stesso tempo si darà risalto al patrimonio letterario, riunendo per la prima volta in un unico contesto tutte le opere scritte da autori locali che abbiano pubblicato i propri pensieri e contributi; dalla poesia al romanzo, dalla saggistica all’indagine storica sul territorio

L’intenzione è evidente e duplice: coinvolgere attivamente gli attori e dar voce all’espressione sociale di un territorio nel senso più largo della parola cultura; fornire esempi e stimoli a chiunque senta l’esigenza di esprimersi e prodursi in uno slancio creativo, rimarcandone l’utilità sociale, rimuovendone eventuali freni emotivi e incoraggiandone l’iniziativa.

Il Giardino dei Fichi

Fig Garden

L’elevato interesse suscitato dalle ultime edizioni della “Festa della Fica” ha stimolato l’Associazione HIGO a elaborare alcune iniziative da rivolgere alle nuove generazioni. L’obbiettivo è generare una graduale empatia con le radici culturali del territorio e maturare un progressivo legame con la festa del 16 agosto. Con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale è stata individuata un’area pubblica su cui piantare un ficheto, da crescere e curare come simbolo di gioventù e futuro. Non a caso i veri protagonisti sono stati gli alunni della classe V della scuola primaria di Diso.

The high interest aroused by the latest editions of the "Festa della Fica" stimulated the members of the HIGO association to consider some initiatives aimed at the new generations to allow a gradual empathy with the cultural roots of their territory and develop a progressive bond with the August 16th.

With the collaboration of the Municipal Administration, a public area was identified where to create a ficheto making the pupils of the fifth class of the primary school of Diso protagonists.

Nei primi giorni del 2023 sono stati avviati i preparativi per il nostro nuovo giardino. Prima preparando adeguatamente il terreno, nello spazio sito in via Verdi (angolo via Venezia); quindi individuando singolarmente gli alberelli di fico, selezionandoli attentamente tra le specie autoctone; infine con la piantumazione vera e propria, concretizzata il 25 febbraio con una manifestazione ad opera dei nostri ragazzi.

Gli alberi hanno preso dimora con la partecipazione diretta della comunità. Sono intervenuti vari attori del territorio, dalle autorità locali ai semplici curiosi, dalle associazioni alle famiglie degli alunni. Ma è soprattutto a questi ultimi che va il ringraziamento maggiore. La classe V ha dimostrato con gioia l’intenzione di mettere letteralmente a frutto lo stimolo.

From the first days of 2023, the association was responsible for recovering the public area located in via Verdi at the corner with via Venezia, to find fig trees carefully selected in respect of the various native species and to adequately prepare the land for the subsequent planting, which it materialized on February 25th.

The event held in the area involved in the planting of trees involved the local authorities with the participation of all the representatives of the local associations, and above all of the pupils of class V of the Diso primary school.

Ad ogni alunno è stata assegnata una pianta, che crescerà per sempre legata a stretto nodo con quel nome. Anche alcuni neogenitori hanno espresso il desiderio di piantare un albero di fico in occasione della nascita del proprio figlio, presentando all’Associazione tale richiesta.

Grazie alla guida dei docenti della scuola e al prezioso lavoro manuale di alcuni nostri soci, possiamo augurarci che l’intento dell’iniziativa venga compreso e condiviso: sensibilizzare le nuove generazioni al rispetto verso la natura e l’ambiente, e alla tutela della biodiversità, tramite la conoscenza e il recupero della tradizione contadina dei nostri avi.

The festive presence of the schoolchildren allowed the event to achieve a significant result of participation, with the assignment of a plant for each of them, so as to stimulate some new parents to request the association to be able to plant a fig tree on the occasion of the birth of an own son.

Likewise, the participation of the pupils' parents, the direction provided by the school teachers and the participatory activism of some members in the planting operations, allowed the achievement of the pre-established goals aimed at making the new generations aware of the peasant culture which saw their ancestors as protagonists.

Si ringrazia Robert Wazupe per la traduzione. Thanks to Robert Wazupe for the translation.

INTERNAZIONALE DI POESIA

FIRST INTERNATIONAL POETRY COMPETITION

“Prof. Vitale Boccadamo”

Nell’ambito delle attività culturali l’Associazione ritiene prioritario avviare iniziative finalizzate a valorizzare l’apporto artistico-letterario fornito dal Prof. Vitale BOCCADAMO sia a favore della collettività che a favore dell’originaria “Festa della Fica”.

Emblematico del suo contributo è il logo ideato e realizzato proprio da Vitale Boccadamo nel 2001 con la stesura, tra l’altro, di una poesia dedicata al frutto del fico “A Fica” [raccolta in Storielle paesane, 2005]

Il poeta attraverso numerose poesie in lingua dialettale è riuscito con estrema perizia letteraria a creare un immaginario proscenio, fondamentale per far rivivere antiche dinamiche sociali, per risaltare le peculiari caratteristiche territoriali e soprattutto per esaltare arcaici valori che hanno sempre contraddistinto le fondamenta della nostra comunità

Within the cultural activities, the association considered it a priority to take initiatives aimed at enhancing the cultural contribution provided by Prof. Vitale BOCCADAMO both in favor of the community and in favor of the original "Festa della Fica"

Emblematic of this contribution is the logo conceived and created by Vitale Boccadamo in 2001 with the creation, among other things, of a poem dedicated precisely to the fruit of the fig tree "A Fica" [Storielle paesane 2005]

Through numerous poems in dialectal language, the poet managed with extreme literary skill to create an ideal proscenium fundamental to reviving ancient social dynamics, to highlight the peculiar territorial characteristics and above all, to enhance archaic values that have always distinguished the foundations of our community.

L’intimo convincimento dell’autore circa la necessità di tutelare la lingua dialettale come valore identitario appare del tutto evidente nell’opera “U dialettu”: dopo un’attenta analisi sulle cause della naturale dispersione dell’utilizzo di tale mezzo di comunicazione, esorta all’uso dello specifico vernacolo attraverso una diretta comunicazione tra generazioni per renderlo attuale.

L’esortazione letterale assume maggiore valenza se si tiene conto che il Prof. Vitale Boccadamo era laureato in Lingue e Letterature straniere con evidente propensione alle culture estere.

Cogliendo e condividendo tale proposito, il Consiglio Direttivo, in linea con i principi fondativi dell’Associazione, il 1° aprile 2023 ha bandito un concorso di poesia in vernacolo e in italiano. Questa seconda opzione è prevista per consentire la partecipazione a chiunque, permettendo di esprimersi sul tema “l’albero di fico, tessuto sociale e territorio circostante”.

The intimate conviction on the need to protect the dialectal language as an identity value, appears completely evident in the work "U dialettu" where the author, after a careful analysis of the causes of the natural dispersion of the use of this means of communication, exhorted the use of the specific idiolect through direct communication between generations to make it current.

The literal exhortation takes on greater value if one takes into account that Prof. Vitale Boccadamo had a degree in Foreign Languages and Literature with an evident international cultural propensity.

The Board of Directors, in line with the founding principles of the association, on 1 April 2023 announced a poetry competition in the vernacular and in Italian, the latter option to allow everyone to participate, on the theme "the fig tree, social fabric and surrounding area".

L’iniziativa ha registrato un elevato interesse con la partecipazione di circa cinquanta concorrenti, alcuni residenti anche in altre regioni, che con le loro opere hanno generalmente esaltato le peculiari caratteristiche del Salento.

Il progetto culturale, che è solo alla sua prima edizione, ha suscitato interesse sia in neofiti scrittori che in altri autori con notevole esperienza, dimostrando il naturale appeal che l’argomento genera.

The initiative has registered a high level of interest with the participation of about fifty competitors also residing in other regions, who with their works have generally exalted the peculiar characteristics of Salento.

The cultural initiative has aroused interest in neophyte writers and in others with considerable experience, demonstrating the natural appeal that the topic produces

tel./fax 0836 922167
Servizio Fax - Fotocopie - Stampe Digitali in b/n e a colori Oggettistica varia Si ringrazia Robert Wazupe per la traduzione. Thanks to Robert Wazupe for the translation.

La Festa è servita!

Evviva la Festa della Fica, l’appuntamento tanto atteso ogni anno il 16 agosto. Il cuore del paese è invaso da un fiume in piena di visitatori, residenti, turisti e villeggianti provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Un’euforia collettiva per partecipare alla kermesse più dolce che ci sia, regina dell’estate salentina. Il fico (fica in dialetto locale) è certamente uno dei prodotti più amati e simbolo della gastronomia pugliese

Una giornata da primo piano con un programma assai articolato non solo nel campo delle degustazioni di prodotti locali, ma trionfano le numerose varietà di fichi abbinate alla cultura con mostre pomologiche, convegni, concorsi di poesia in vernacolo, mostre d’artigianato locale, performance musicali… Insomma l’occasione per conoscere e celebrare un’eccellenza della tavola salentina tra musica doc, buon vino e fiumi di birra. Un connubio che si bacia perfettamente con cultura e folclore.

Un evento di punta nato agli albori del 2000, con la festa poi interrotta per qualche anno, ma che negli ultimi tempi, grazie al Presidente pro tempore e al suo staff tecnico-organizzativo sta decollando sempre di più per una reale e autentica forza sinergica coinvolgendo varie componenti. Il tutto dà un richiamo popolare d’eccellenza rivolto a promuovere e rafforzare la socializzazione. È proprio vero, il dolce frutto “colpisce” sempre in tutte le età. Il fico: bello, variegato, dalle mille forme e colori, goliardico, perché viene utilizzato il nome dialettale, lascia aperta un’interpretazione con un pizzico di malizia. Ecco la ragione di tanto gusto. Una Festa un po’ piccante, ma che tutto sommato è dolcissima. Non dobbiamo dimenticare che è una pianta storica presente già nel paradiso terrestre.

Ora ognuno di noi deve essere proteso a conservare la biodiversità agraria legata alla cultura contadina, tenendo fermo il legame con le proprie origini. Siamo orgogliosi di questa originale Festa per ciò che è stata e per quello che sarà in futuro. Un successo dato dall’impegno di tutti nella valorizzazione delle eccellenze della nostra terra. È nostro compito non disperdere questo patrimonio, rendendo la manifestazione sempre più rigogliosa e robusta

Giovanni Nuzzo

Come muoverti! The Fig Fest Areas

Area concerti (Concert area)

Stands gastronomici (Gastronomic stands)

Area convegno (Conference area)

Mostra di pittura, fotogra a, artigianato e Concerto di musica folk

(Exhibition of painting, photography, crafts, and Folk music concert)

“Book Lovers District” | Poesia in musica

("Book Lovers District" | Poetry in music)

Mostra di paper collage | Concerto musica classica

(Paper collage exhibition | Classical music concert)

Tiro con la onda | Spettacolo in bolle | Concerto musica pop

(Sling shooting | Bubble show | Pop music concert)

Esposizione artigianato locale

(Local crafts exhibition)

Mostra fotogra ca

(Photographic exhibition)

Mostra di scultura | Concerto di musica barocca

(Sculpture exhibition | Baroque music concert)

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1 2 3 4 5 6 7 8 9 AREA FESTA FIG FEST AREA www.festadellafica.it

Il Fico

The Fig

ORIGINE BOTANICA E DIFFUSIONE DI UNA PIANTA MEDITERRANEA E COSMOPOLITA AL TEMPO STESSO

BOTANICAL ORIGINS AND SPREAD OF THIS MEDITERRANEAN AND COSMOPOLITAN PLANT

GLI ASPETTI BOTANICI

La botanica del fico domestico risulta molto complessa; da un tipo originario (razza erynosice), con fiori femminili assieme a fiori maschili, nella prima fioritura, e con soli fiori femminili nella seconda, si sarebbero originate due razze: Ficus carica caprificus L. e Ficus carica domestica L.; la prima con fiori maschili assieme a fiori femminili e senza frutto edule nota con il nome di Caprifico (fico da capre), la seconda con soli fiori femminili e frutto edule, Fico domestico.

Sono proprio le infiorescenze, racchiuse all’interno di un ricettacolo carnoso, che nel loro insieme formano il cosiddetto “siconio”, nome con il quale si indica il fico che noi gustosamente mangiamo in tutta la sua polposa dolcezza. Il siconio termina nella parte superiore con un foro (ostiolo), munito di piccole squame, il quale mette in comunicazione la cavità interna con l’esterno. I botanici includono il siconio tra i “falsi frutti” in quanto esso deriva dall’ingrossamento del ricettacolo che ingloba e racchiude al suo interno i tanti fiorellini e poi i veri frutticini che sentiamo sotto i denti, soprattutto nei tipi più granulosi.

BOTANICAL ASPECTS

Botany of domestic figs has always been very problematic; from a native plant (whose breed is called “erynosice”), mixing male and female flowers in the “first bloom” and only female flowers in the second one, two species of plants originated: Ficus carica caprificus L. and Ficus carica domestica L; the first characterised by the presence of male and female flowers without any edible fruit, known as “caprifig” ( goat fig); the second with only female flowers and edible fruit, known as “domestic fig”.

More specifically, these inflorescences, kept within a fleshy receptacle , create the so-called “syconium”, a word which is usually associated to figs whose fleshy sweetness we deliciously enjoy.

In its upper part “Syconium” has got a hole (ostiole) with small scales which links the internal cavity with the external environment.

Botanists consider “syconimum” as a “pseudo fruit” which takes its origins from the swelling of receptacle embracing and containing many small flowers as well as the real fruitlet we taste especially with grainy varieties.

È proprio dalla dispersione di questi frutticini che si originano le forme selvatiche che, in qualche caso, presentano frutti eduli ed assai pregevoli; scelte quindi dai coltivatori, esse entrano a far parte delle piante coltivate e, da quel momento, propagate per talea o innesto, diventano varietà e cominciano il loro percorso storico.

Le piante di fico domestico possono produrre, secondo le varietà, tre tipi di infruttescenze in tre diverse generazioni; quelle con una sola generazione producono i soli “fòrniti” o “fichi veri” e si dicono “unìfere”; quelle con due generazioni producono i “fòrniti” ed i “fioroni” si dicono “bifere” ed infine le più rare, dette “trìfere”, producono “fòrniti”, “cimaruoli” e “fioroni”.

I fioroni o fiori di fico si formano già da gemme autunnali e giungono a maturazione dalla metà di giugno ai primi di luglio; i fichi veri o fòrniti si formano, invece da gemme primaverili, all’ascella delle foglie e maturano in agosto-settembre, fino ad ottobre in

From the spreading of this fruitlet originate wild varieties that in some cases produce edible and very precious fruits; chosen by farmers (growers), they are classified as cultivated plants and ,as a consequence, spread by “cutting” or “grafting” to give birth to their historical path.

Domestic fig plants can produce, according to their varieties, three types of infructescences in three different productions; those characterised by a single production only produce “ fòrniti” or “real figs” and they are called “unìfere”; those characterised by two productions give “fòrniti” and the so-called “ fioroni or early figs” and they are called “bifere”; finally, the rarest ones known as “trifere” which produce “fòrniti”; “cimaroli figs” and “early figs” too. Early figs or fig flowers come from autumn buds and ripen from mid-June to early July; real figs or “fòrniti” instead come from spring buds on the leaves axil and ripen in

alcune varietà. La maturazione è raggiunta quando sulla buccia si distinguono le caratteristiche screpolature ed il picciolo del siconio cambia l’angolo di attaccatura con il ramo.

Le foglie, caduche, sono palmate, divise da uno a sette lobi più o meno pronunciati a seconda delle varietà e del vigore della piante. La rottura dei rami, il distacco dei frutti e delle foglie, quando la pianta è in vegetazione, provoca la fuoriuscita della linfa lattiginosa (latte di fico) irritante ed appiccicosa.

Il fico è considerato pianta xerofila, resistente quindi ad ambienti siccitosi, dei climi subtropicali e temperati. La biologia e morfologia fogliare e radicale spiegano il suo ampio potere di resistenza ad alcuni fattori climatici e del terreno. Il potente sistema radicale, capace di perlustrare vari strati di suolo, e le foglie coriacee e prontamente caduche permettono alla pianta di resistere alla scarsa umidità del terreno. La pianta si avvale ottimamente della umidità esistente nel terreno in quantità media e delle frequenti piogge, specie quando il terreno è sciolto e la temperatura è elevata.

Un aspetto biologico importante e di grande suggestione che questa specie esprime è poi quello della “caprificazione” ovvero la fecondazione

August-September, late October for some varieties. They are usually ripe when cracks appear on their skin and the stem of syconium changes the angle of hanging on the branch. Deciduous leaves are palmate and divided into one to seven more or less deep lobes according to plants varieties and vigour. The breaking of branches and the detachment of fruits and leaves whilst plant vegetating result in the flowing out of an irritating and sticky milky sap, also known as “fig milk”.

Fig is considered a xerophilic plant, thus resistant to arid environments, subtropical and moderate climates. Roots and leaves biology and morphology clearly explain the reasons why figs plants are so resistant to some soil and climate factors. Their strong root system, able to explore different layers of soil, as well as their deciduous and leathery leaves allow the plant to survive despite the scarce soil moisture. Plant effectively exploits the average moisture present in the soil and the one deriving from frequent rains, particularly when soil is loose and temperature is high. Another significant and suggestive biological feature of this species is “caprification” that basically is the

mediante il polline giunto al fico domestico dalle infiorescenze del caprifico. Un insetto, Blastophaga psenes, che normalmente svolge il suo ciclo nelle diverse infiorescenze del caprifico, uscendo da queste, porta il polline ai fiori femminili dei siconi del fico domestico e ne permette la fecondazione degli ovuli.

LA DIFFUSIONE DELLA SPECIE NEL MONDO

Il Fico (Ficus carica L.) è una specie arborea presente un po’ ovunque nel bacino del Mediterraneo e diffusa, sin dall’antichità, in quasi tutti i continenti nelle rispettive aree caldo-temperate. De Candolle nella sua opera “L’origine delle piante coltivate”, ritiene che il fico sia originario dell’Asia minore dove si rinviene anche allo stato di popolamenti selvatici e dove si estende la Regione della Caria in Siria, da cui deriva il nome scientifico Ficus carica; la presenza delle forme spontanee è considerato un elemento importante, anche se non

di origine di una specie. Nel caso del fico, questo riscontro è possibile, tuttavia, anche in altre aree del Mediterraneo, Puglia compresa. Altri autori lo ritengono originario dell’Arabia meridionale e da qui poi si sarebbe diffuso nel Medio Oriente ed in Asia Minore.

insemination of pollen which has reached the domestic fig through the caprifig inflorescences. An insect, called “Blastophaga psenes”, which usually develops its cycle in the various caprifig inflorescences, while leaving these inflorescences, brings the pollen to female flowers of domestic figs syconia allowing their eggs to be fertilized.

THE SPECIES DIFFUSION WORLDWIDE

Fig (Ficus carica L.) is an arboreal species present almost everywhere in the Mediterranean sea and , since the ancient times, in almost every continent warm-temperate areas. De Candolle, in his famous book “The origin of cultivated plants”, believes that fig is native to Asia Minor where it can also be found among wild populations and in Syria, more specifically in a region called “Caria”, hence the scientific name “ficus carica”; the presence of spontaneous shapes is considered an important element but not enough to specify and determine the species origin more accurately. However, in terms of “fig”, this feedback is also possible in other Mediterranean areas including Apulia. Other authors believe fig native to Southern Arabia from where it would spread in the Middle East and Asia minor.

I suoi pollini sono stati rinvenuti in ritrovamenti francesi di oltre un milione di anni e ciò attesta la grande diffusione di forme selvatiche in un’area molto più ampia di diffusione. Le prime forme coltivate devono comunque essersi sviluppate nella parte più meridionale del Mediterraneo; da qui la pianta ha probabilmente conosciuto una prima domesticazione ed in seguito ai flussi commerciali e di conquista avvenuti tra i popoli del bacino mediterraneo è giunta con successive diversificazioni a rivestire un ruolo fondamentale tra le piante agrarie che l’uomo ha utilizzato per la sua alimentazione. La sua storia ha visto quindi il Mediterraneo quale principale Centro di diffusione; i Fenici, in particolare, portarono la coltura a Cipro, a Rodi, in Sicilia, a Malta, in Corsica, in Portogallo, in Francia, nelle isole della Manica e forse in Inghilterra meridionale. L’espansione dell’Impero Romano portò il fico in tutta Europa e nel tempo, si diffuse anche in altri continenti.

Its pollen has been found in French findings of millions of years ago and this proves the huge spread of wild varieties in wider areas. The first cultivated varieties must have grown in the southermost part of the Mediterranean sea; from this area, plant has probably gone through a process of domestication and, because of trade flows between Mediterranean populations and further diversifications, has eventually played a fundamental role among the agricultural plants humans have used to meet their food needs.

Mediterranean sea has therefore been the main dissemination center: Phoenicians, in particular, brought its cultivation to Cyprus, Rhodes, Sicily, Malta, Corsica, Portugal, France, Channel islands and probably Southern England. The Roman Empire expansion made possible fig to spread all over Europe and later, in all continents.

I Cinesi lo conobbero dai Persiani; in India, si diffuse nel XIV secolo e molto più tardi arrivò in Australia e nell’Africa meridionale. In seguito alla scoperta del Nuovo Mondo, gli spagnoli introdussero la specie nel Centro e Nord America. Oggi il fico è quindi diffuso in tutte le aree temperate del mondo pur continuando a mantenere una forte connotazione di pianta mediterranea.

LE VARIETÀ E LA RICERCA

Le varietà di fico diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo sono moltissime. In Italia, nel periodo rinascimentale, se ne conoscevano più di cinquecento varietà diverse. Giorgio Gallesio nella sua monumentale opera sulle varietà di piante da frutto: Pomona Italiana (1820), ne descrive quattrocentocinquanta e, per alcune di queste, ne fa ricavare delle stupende illustrazioni botaniche, Nel Salento se ne conoscono più di un centinaio ed in tutta la Puglia il numero si raddoppia: Ottato, Rizzello, Dell’abate, Panettaro, Fracazzano, S. Giovanni, Maranciana e tanti nomi ancora, sottintendono una molteplicità di sapori, di forme, di sfumature cromatiche, di periodi diversi della stagione. Oggi questa specie, insieme ad altri frutti definiti “minori” è oggetto di studi, di recupero della biodiversità e di processi di valorizzazione verso nuovi mercati legati alla sostenibilità agricola e alle produzioni e trasformazioni alternative che possano ridare vitalità ad un comparto che ha bisogno di diversificazione e che con il sopraggiungere del disseccamento rapido degli olivi ha sempre più bisogno di trovare nuove risorse.

Chinese people knew figs from Persian ones; in India figs spread in the 14th century and much later they reached Australia and Southern Africa. Following the discovery of the “New World”, Spanish disseminated the species in Central and Northern America. Nowadays fig is widely popular in every temperate area of the world while continuing to preserve strong Mediterranean plants features.

VARIETIES AND THEIR RESEARCH

There are many figs varieties disseminated through all the Mediterranean basin. In Italy, during the Renaissance, there were more than five hundred different varieties. Giorgio Gallesio in his monumental work on fruit plants “Pomona Italiana” (1820) describes 450 varieties and, of some of them, he gives us beautiful botanical illustrations.

In “Salento” 100 species are known and in the whole Apulia region this number is doubled: Ottato, Rizzello, Dell’abate, Panettaro, Fracazzano, S. Giovanni, Maranciana and many other names suggest a vast variety of flavours, shapes, chromatic shades and different periods of seasons. Today this species, along with other” minor” fruits , are subject of specific studies dealing with topics such as biodiversity recovery and valorisation processes addressed to new markets linked to agricultural sustainability and alternative productions aiming at restoring as well as renewing a sector that really needs some kind of diversification and that, beacuse of a rapid olive die-back, is in immediate need of new resources.

Il

progetto regionale Re.Ge.Fru.P. (Recupero del Germoplasma Frutticolo Pugliese) con un vasto partenariato nel quale troviamo anche il nostro “Parco Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase” mira proprio al totale recupero delle varietà presenti in Puglia ed alla loro reintroduzione nel vivaismo e nelle coltivazioni produttive. La “Festa della Fica” di Marittima e l’annuale Mostra Pomologica che si allestisce al suo interno, costituiscono un contributo concreto di conoscenza e di sostegno ad una ricerca ormai ventennale che ha dato i suoi frutti dentro e fuori dai confini della nostra Regione.

The regional plan Re.Ge.Fru.P. (Restoration of Apulian Fruit Tree Germplasm), along with a broader cooperation which our Insitution “Parco Costa Otranto Leuca and Bosco di Tricase” is part of, aims specifically at a full recovery of all species present in Apulia and at their reintroduction into the nursery and productive crops. The “Fig Festival” held in Marittima and its annual Pomological Exhibition represent real and concrete knowledge and support contributions to a twenty-year research which has been a source of excellent results inside and outside our wonderful region.

Minonne Francesco Parco Naturale Regionale “Costa Otranto Leuca e Bosco di Tricase” Si ringrazia Giampiero Fachechi per la traduzione. Thanks to Giampiero Fachechi for the translation.

Il frutto più buono

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI E BENEFICI a cura di Dott.ssa Alessandra Serafini

PROPRIETÀ NUTRIZIONALI DEL FICO

Come tutti sappiamo, i fichi sono frutti altamente energetici: forniscono, infatti, 47 Kcal per 100 grammi di prodotto.

L'acqua ne costituisce l'82% in peso. Nel fico si annovera un cospicuo contenuto di carboidrati (11%), circa il 2% di fibre, l'1% di proteine e pochissimi grassi (0,2%). I fichi sono un concentrato di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e ferro, ma anche le vitamine antiossidanti rivestono un ruolo importante.

BENEFICI

Il fico non è solamente un frutto squisito e succulento: il suo impiego è sfruttato anche in ambito fitoterapico per le molteplici virtù terapeutiche.

In questi ultimi anni, il valore nutritivo dei fichi è stato esaltato per la ricerca delle sostanze chimiche in essi contenute:

• Proprietà emollienti ed espettoranti dei frutti del fico;

• Proprietà rimineralizzanti;

• Proprietà bechiche (allevia la tosse persistente) ed emmenagoghe (foglie e frutti);

• Proprietà lassative (fibre): a differenza dei fichi d'india (proprietà astringenti), ricchi di tannini;

• Virtù disinfettanti/antinfiammatorie della bocca e del cavo orale in generale (decotto di latice); [tratto da Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia, di A. Bruni e M. Nicoletti]

• Proprietà cheratolitiche del lattice: l'applicazione di lattice direttamente nella puntura d'insetto attenua il dolore in situ;

• Proprietà caustiche: il lattice sgorgante dai tagli è ricco di proteasi ed amilasi: a tal proposito, risulta un buon rimedio naturale per eliminare le verruche. Ad ogni modo, il lattice del fico dev'essere comunque utilizzato con cautela, per evitare di subire pesanti irritazioni della pelle;

• Virtù antinfiammatorie, digestive, emmenagoghe attribuite per lo più alle foglie contenenti cumarine, furocumarine (possono creare episodi di fotosensibilizzazione), bergaptene e psoralene. In alcuni soggetti sensibili, il semplice contatto con le foglie può generare fenomeni di irritabilità della pelle, enfatizzati dall'esposizione al sole. È pertanto consigliato il tempestivo risciacquo con acqua fresca in seguito al contatto con le foglie di fico, oltre all'immediato allontanamento dalle fonti solari per alcune ore;

• Proprietà caglianti: in passato, il lattice del fico veniva impiegato per cagliare il latte;

• Potenziali proprietà abbronzanti: la diffusa usanza di applicare lattice di fico sulla pelle per facilitare l'abbronzatura dev'essere rivalutata. È stato osservato che l'applicazione di lattice di fico sulla cute prima di un'esposizione solare è pericolosa per la pelle, nonché irritante: infatti, questa pratica va screditata perché responsabile di ustioni e lesioni cutanee talvolta gravi;

• Proprietà anitisecretive gastriche (macerato di gemme di fico)

INFO@COMECPADEL.IT

La Fica in festa!

ORE 06:00 | PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

“Figara”: Competizione per la raccolta dei fichi aperta a tutti. In collaborazione con A.S.D. Camminatori Salentini.

ORE 10:00 | PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

Premiazione “Figara”: Consegna dei premi al 1°, 2° e 3° classificato in base alla quantità di fichi raccolti.

ORE 19:00 | CENTRO STORICO DI MARITTIMA

• Apertura Stand d’artigianato, Mostre d'arte ed Espositori locali vari: pittori, fotografi, fumettisti, illustratori e fabbri.

• PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

Apertura dello stand “Amici del Mare”: “Tiro con la Fionda”.

ORE 19:30 | SCUOLA MEDIA, VIA ROMA N. 61

• Convegno: “Prospettive di valorizzazione della biodiversità del Fico in Puglia” con mostra pomologica e documentale delle varietà pugliesi e di altre aree del Mediterraneo.

A cura del Parco “Costa Otranto, Leuca e Bosco di Tricase”

P.zza Principe Umberto, 18 Marittima cell: 320.6556457

DALLE ORE 20:00

• PIAZZA DON BOSCO

Apertura degli Stands Gastronomici, Gadget e Mercatini

• PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

Spettacolo “in Bolle”.

DALLE ORE 20:00

• CORTE IN VIA BENVENUTO CELLINI N. 37

Mostra di scultura a cura di Danilo Arseni; Mostra di pittura a cura di Daniele Amico.

• TORRE ALFONSO IN VIA BENVENUTO CELLINI N. 34

Mostra fotografica a cura di Giuseppe Nuzzo.

• CORTE IN PIAZZA PRINCIPE UMBERTO N. 37

Mostra di paper collage di Paola Montanaro.

• CORTE IN VIA ROMA N. 33

Mostra di pittura a cura di Antonio Chiarello; Mostra di fotografia e artigianato a cura di Donato Surano

• SEDE PRO LOCO “ACQUAVIVA”, VIA ROMA (ANGOLO VIA V. EMANUELE)

Book lovers district”: Presentazione degli autori locali.

• PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

Concerto di musica barocca: “Ensemble Le armoniche Stravaganze” con Serena Scarinzi (mezzosoprano), Armando Cirado (violino), Francesco Scarcella, direttore (cembalo).

ORE 20:30 | SCUOLA MEDIA, VIA ROMA N. 61

Premiazione dei vincitori della 1 a Edizione del Concorso Internazionale di Poesia "Vitale Boccadamo".

ORE 21:00 | PIAZZA PRINCIPE UMBERTO

Concerto: Claudia Urso e Salvatore Cutrino (pop music).

ORE 21:00

• SEDE PRO LOCO “ACQUAVIVA” , VIA ROMA (ANGOLO VIA V. EMANUELE)

“Storielle Paesane”: Reading delle poesie di Vitale Boccadamo. A cura di Matteo Boccadamo e Giacomo Precone, con musica popolare.

• Mostra “Volti Paesani” con le illustrazioni di Vitale Boccadamo. In collaborazione con Pro loco “Acquaviva” Marittima e Donato Surano.

ORE 21:00 | CORTE IN VIA ROMA N. 33

Concerto: EMIAN , Anna Cefalo ed Emilio Cozza in un live poli-strumentale che attinge al panorama pagan folk europeo e mediterraneo.

ORE 21:30 | CORTE IN PIAZZA PRINCIPE UMBERTO N. 37

Concerto di musica classica a cura di Chiara Rita, con Vittoria Gambino (arpista) e Salvatore Cutrino (pianoforte).

ORE 22:00 | PALCO PRINCIPALE IN PIAZZA DON BOSCO

Concerto: Canzoniere Grecanico Salentino

ORE 23:30 | PALCO PRINCIPALE IN PIAZZA DON BOSCO

Concerto: MUNDIAA

ORE 24:00 | PALCO PRINCIPALE IN PIAZZA DON BOSCO

Concerto: Sud Sound System

Per informazioni: info@festadellafica.it www.festadellafica.it

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