Report finale di E tu cosa ci vedi a San Pio X

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San Pio X PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INCLUSIVO DEL QUARTIERE SAN PIO X


INDICE E TU COSA CI VEDI? SAN PIO X: UN’ ESPERIENZA DI URBANISTICA PARTECIPATA Premessa Introduzione Come nasce il percorso partecipativo Inquadramento dell’area Area e distribuzione attuale delle proprietà Piano Regolatore Generale Piano di Assetto del Territorio Obiettivi del percorso partecipativo L’approccio metodologico I soggetti raggiunti La rete degli attori Il patto urbano

Assessorato alla progettazione e innovazione del territorio 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13

Comitato Vicentino Handicap

Centro culturale italo tedesco

ESPLORARE, DISCUTERE, CONOSCERE, IMMAGINARE: IL PERCORSO PARTECIPATIVO NEL QUARTIERE SAN PIO X Diagramma del percorso partecipativo Primo Forum Pubblico_ 02.02.2012 Narrative del quartiere 1_ 29.02.2012 Narrative del quartiere 2_ 23.03.2012 Passeggiata di quartiere _ 24.03.2012 Firma del Patto Urbano_ 12.04.2012 Funzioni e Dimensioni_ 14.04.2012 Scenari possibili_ 19.04.2012 Scenari condivisi_ 03.05.2012 Discussione dello scenario condiviso_ 14.05.2012 Forum pubblico_ 16.05.2012 Diagramma degli incontri di lavoro

15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

Gruppo Pensionati “La Rondine”

Il percorso partecipativo si è svolto con la collaborazione di molte realtà associative, culturali e sociali presenti nel Quartiere San Pio X. Tra tutte, riteniamo doveroso segnalare quelle che hanno dato un supporto sostanziale fin dall’inizio accogliendo la proposta del Comune di Vicenza in modo attivo.

DAL QUARTIERE ALLA NORMATIVA URBANISTICA: I RISULTATI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO Quadro conoscitivo condiviso Punti di forza e punti di debolezza Scenari tematici Narrative Raccontare San Pio X Immaginare San Pio X Lo scenario elaborato

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E TU COSA CI VEDI? SAN PIO X: UN’ESPERIENZA DI URBANISTICA PARTECIPATA


PREMESSA Occuparsi di urbanistica significa confrontarsi con aree urbanizzate in modo diffuso, contesti urbani consolidati, aree di contatto tra campagna e città in cui si confondono i margini di un territorio stratificato da innumerevoli azioni e interventi che hanno modificato e dato forma, nel bene e nel male, al paesaggio in cui viviamo. Queste ed altre categorie compongono oggi l’intricato e mutevole scenario che si distende sui territori della pianura padano veneta; un tessuto ibrido, ultima evoluzione di quella città diffusa su cui dagli anni ’60 e ’70 si è radicato lo sviluppo socioeconomico che tra contraddizioni, opportunità, errori e grandi opere, ha dato forma ai contesti urbani su cui oggi amministrazioni e cittadini, pubblico e privato, si ritrovano ad immaginare nuove forme possibili di gestione e sviluppo, senza prescindere da quanto fino ad ora generato. Una delle sfide più importanti sarà quelle di saper ripartire attraverso una chiave inclusiva e sostenibile, proprio da questo stato di fatto che ci ritroviamo come materiale grezzo tra le mani, nel tentativo di restituire qualità e sostenibilità a luoghi e paesaggi che viviamo ogni giorno, puntando ad essere parte, tutti quanti, di questo processo. La città di Vicenza ha iniziato a lavorare su questo stato di fatto, su questo territorio già profondamente segnato, in coerenza con i nuovi strumenti urbanistici previsti dalla normativa della Regione Veneto (l.r. 11/2004 e successive modifiche), cercando di percorrere fin dall’elaborazione del PAT (Piano di Assetto del Territorio) delle strade che potessero rinnovare e ripensare gli equilibri consolidati; tali meccanismi hanno generato per decenni le condizioni di sviluppo indiscriminato e a-critico di intere porzioni di territorio, in una logica totalmente disorganica e priva di categorie non consentendo un controllo effettivo sia nell’immediato che nel mediolungo termine. L’azione iniziata con il PAT, la revisione complessiva dello strumento urbanistico precedente (il PRG -Piano Regolatore Generale), diversamente da quanto fatto dalla maggior parte dei comuni veneti, ha rappresentato un’importante fase di rinnovamento e ripensamento delle strategie di sviluppo concrete del territorio, aggiornando le base dati, i quadri conoscitivi, le previsioni di sviluppo e tentando di introdurre dei processi informativi e decisionali fondati sulla trasparenza e il coinvolgimento partecipativo dei portatori d’interesse locale e della cittadinanza.

L’occasione di lavorare sul piano degli interventi per l’area a nord del Quartiere San Pio X, attraverso il percorso partecipativo E tu cosa ci vedi? San Pio X, ha rappresentato in questo senso un momento cruciale nella vita politica di questa amministrazione, attraverso la quale, crediamo di aver dato risposta a molte istanze concrete e costruttive di partecipazione che provenivano dalla città. La decisione di attivare una procedura sperimentale anche all’interno dei PI (Piani degli Interventi), ovvero nel passaggio urbanistico successivo al PAT, per la definizione partecipata ed inclusiva di scenari di sviluppo coerenti e sostenibili per il contesto di San Pio X, è maturata grazie ad una precisa scelta amministrativa che ha quindi ritenuto prioritario dare continuità ad un percorso di sperimentazione urbana; il processo avviato, che necessiterà chiaramente di successive maturazioni e miglioramenti, apre il campo ad una fase nuova di coinvolgimento e interazione tra pubblico e privato nell’immaginare e progettare il territorio, la sua salvaguardia e il suo sviluppo. Questo documento ripercorre tutte le fasi attraverso cui si è sviluppata e arricchita questa esperienza, arrivando ad illustrare i risultati emersi fino ai numeri che costituiscono le indicazioni per il Piano degli Interventi con cui si traducono in dati urbanistici le proposte qualitative emerse durante i laboratori del percorso partecipativo. Non è stato facile lavorare in questi mesi su un’inversione di tendenza di questo calibro, sicuramente molti aspetti potranno essere migliorati in futuro, tuttavia crediamo di aver posto delle buone basi su cui sviluppare un nuovo corso per riflettere e immaginare il futuro della Città di Vicenza, attivando concretamente le risorse locali del sapere e dell’esperienza di tutti i portatori d’interesse. Desideriamo ringraziare per la disponibilità e l’impegno tutte le realtà che hanno partecipato, in modi diversi e secondo le rispettive peculiarità, al percorso E tu cosa ci vedi? San Pio X, togliendo tempo ad altri impegni e programmi di lavoro, per dedicarsi con assiduità ad un ragionamento collettivo non sempre facile, ma che crediamo sia stato per tutti costruttivo. È da sottolineare anche il fondamentale contributo dello staff dei settori comunali che sono stati coinvolti, degli uffici del decentramento, del forum center e di tutti gli organi interni all’amministrazione che hanno reso possibile un primo cambio di prospettiva all’interno di pratiche e procedure consolidate da decenni.

Infine un grazie va al Quartiere San Pio X, che ha accettato di cimentarsi con questa esperienza, mettendo in evidenza anche i punti deboli su cui occorre migliorare, ma fornendo un segnale forte di presenza concreta e fattiva sul territorio e dimostrando come partecipazione significhi innanzitutto impegno in prima persona, investimento del proprio tempo e spesso fatica. Contiamo che questo possa essere il primo capitolo di un nuovo testo che possa aiutarci tutti a riscrivere delle nuove pagine nel futuro della nostra città.

Francesca Lazzari Assessore alla Progettazione e Innovazione del Territorio e alla Cultura

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INTRODUZIONE Il percorso partecipativo E tu cosa ci vedi? San Pio X nasce da uno cambiamento epocale nelle pratiche di gestione del territorio nella città di Vicenza, la quale sta lavorando per allinearsi alle migliori pratiche europee di gestione virtuosa e sostenibile del bene pubblico primario: il proprio territorio. Questa condizione, che riguarda tutto il nostro paese in misure differenti da caso a caso e che in Veneto si contestualizza nella nuova normativa urbanistica regionale, si basa su un equilibrio da ricostruire (o forse da costruire per la prima volta in modo sostenibile ed inclusivo) tra Pubblico e Privato, come agenti fondamentali di qualsiasi fenomeno di trasformazione urbana e sociourbana. La PA si trova a dover reinventare il proprio ruolo di pianificatore-progettista-controllore. Le procedure di investimento immobiliare classiche hanno palesato i loro limiti strutturali; allo stesso tempo i portatori d’interesse locale, i cittadini, le associazioni e più in generale chi vive e attraversa il territorio quotidianamente trovano, pur faticosamente, delle possibilità normative concrete per agire ed essere rilevante nei processi di trasformazione delle città. L’occasione di sperimentare nel Quartiere San Pio X una pratica partecipativa concreta e complessa, con l’obiettivo di produrre le linee guida per la normativa comunale (PI) che regolamenterà lo sviluppo delle aree oggetto, rappresenta un precedente di rilievo sotto l’aspetto della disciplina urbanistica. La sfida di far sedere attorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti - PA, privati, cittadini, associazioni e altri portatori di interesse locale - rappresenta di per sè un lavoro importante che tende ad un incremento tangibile del capitale sociale oltre che ad una sua valorizzazione. Mirare, poi, a degli esiti che siano in grado di divenire cogenti per lo sviluppo futuro delle aree interessate, fornendo i paletti qualitativi e quantitativi entro cui gli investimenti privati dovranno muoversi, in ragione dell’interesse pubblico, diventa ancora più un traguardo ambizioso, a cui si è potuti giungere solo grazie alla partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti.

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COME NASCE IL PERCORSO PARTECIPATIVO A fine 2011 un gruppo di progettisti, architetti ed ingegneri, operanti a Vicenza e referenti per i proprietari di un’ampia area collocata al margine nord del Quartiere San Pio X, hanno presentato all’amministrazione comunale di Vicenza una proposta di attivazione di una procedura urbanistica inerente tali aree. Nello specifico ci si riferisce ad una porzione di territorio (di cui una parte era nota come expioppeto) di circa 260.000 mq, delimitata dal tracciato ferroviario ad ovest, da via della Scola a est e da Strada di Bertesina a nord. L’amministrazione comunale, a seguito di valutazioni di carattere più ampio riguardanti l’intero Quartiere San Pio X e l’intero comparto urbano di riferimento, ha posto come condizione per qualsiasi procedura sull’area, l’attivazione di un percorso partecipativo preliminare in grado di raccogliere le istanze del quartiere e integrato successivamente da una fase di definizione di scenari e linee guida. La prima occasione di presentazione pubblica dell’iniziativa è stata il Forum Pubblico del 2 febbraio 2012, nel quale, dopo alcuni incontri preparatori per l’attivazione di una prima rete di attori locali interessati a partecipare, si è dato il via alla sperimentazione E tu cosa ci vedi? San Pio X.

professionisti

proprietari delle aree

Amministrazione Comunale

Quartiere

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AREA E DISTRIBUZIONE ATTUALE DELLE PROPRIETA’ Nell’immagine si riporta la distribuzione attuale delle proprietà pubbliche e private presenti nell’area oggetto del processo partecipativo. A queste si deve aggiungere la sottocategoria costituita dai BID (Bando Interessi Diffusi), che sono presenti nell’area stessa. (Per ulteriori dettagli si rimanda alla pagina 9). PROPRIETA’ 1_ mq 103.728 PROPRIETA’ 2_ mq 14.752 PROPRIETA’ 3_ mq 54.688 PROPRIETA’ 4_ mq 36. 553 PROPRIETA’ 5_ mq 11.640 PROPRIETA’ 6_ mq 11.590 PROPRIETA’ 7_ mq 8.765 PROPRIETA’ 8_ mq 9.951 PROPRIETA’ 9_ mq 18.823 Totale proprietà privata_ mq 264.447 AREE DI PROPRIETA’ PUBBLICA_mq 66.000 ca. (comprendono strade, la piscina, il campo da calcio, l’area limitrofa al tracciato ferroviario) AREA DI PROPRIETÀ PUBBLICA inserita nel comparto urbanistico (PEEP)_mq 63.230 Totale comparto urbanistico_ mq 327.447

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PIANO REGOLATORE GENERALE Estratto dalle Norme Tecniche di Attuazione Art. 24 Zone per interventi di interesse generale a servizio della residenza (S.P.)

7. Zone a verde sportivo (SP/5) Sono destinate agli impianti sportivi coperti e scoperti immersi nel verde che deve occupare almeno il 50% dell’intera area. Il P.R.G. si attua applicando i seguenti indici relativamente al 50% dell’area: - Uf (Utilizzazione fondiaria): per gli impianti coperti Uf= 0,30 mq/mq per gli impianti scoperti Uf= 0,60 mq/mq - Parcheggi = 0,10 di Su.

SP 5 - Zona a verde sportivo Area per manifestazioni di massa

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PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO LEGENDA ELABORATO 1 Fasce di rispetto - Art. 8 Zona Militare - Art. 8 Impianti di comunicazione elettronica ad uso pubblico - Art. 8 Elettrodotti - Art. 8 Ferrovia - Art. 8 LEGENDA ELABORATO 2 Parchi storici - Art. 11 Testimonianze storiche-architettoniche Artt. 9, 10, 23 PAT_ELABORATO 1_estratto CARTA DEI VINCOLI E DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

PAT_ELABORATO 2_estratto CARTA DELLE INVARIANTI

Edificio Liberty - Art. 9, 10, 23

LEGENDA ELABORATO 3 Aree idonee - Art. 14 Aree idonee a condizione (01) - Art. 14 Aree idonee a condizione (02) - Art. 14

LEGENDA ELABORATO 4 Linee preferenziali di sviluppo insediativo (LPA) - Art. 30 Tessuto urbano consolidato - Art. 24 Aree idonee per il miglioramento della qualità urbana- Art. 26 Strada di progetto - Art. 48, 49

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PAT_ELABORATO 3_estratto CARTA DELLE FRAGILITÀ

PAT_ELABORATO 4_estratto CARTA DELLE TRASFORMABILITÀ

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OBIETTIVI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO Gli obiettivi basilari su cui si è sviluppato il percorso partecipativo hanno interessato primariamente la valorizzazione e l’accrescimento del capitale sociale presente nel Quartiere, tradotto in una rete di attori che è cresciuta con l’evolversi del percorso. In seconda battuta si è ritenuto rilevante definire degli obiettivi di tipo urbanistico-amministrativo riferiti all’evoluzione urbanistica delle aree in oggetto. In tal senso, termini come condividere e partecipare sono stati legati non a degli obiettivi precostituiti, a dei risultati inizialmente ipotizzati, ma al lavoro che via via si andava producendo durante gli incontri, i laboratori e le occasioni di confronto che sono state messe in atto. Si ritiene opportuno sottolineare la flessibilità con cui è stato gestito il quadro complessivo degli obiettivi, il cronoprogramma iniziale e i contenuti dei laboratori, in particolare se ci si riferisce agli ultimi incontri pubblici, in cui si è preferito lasciare spazio al dibattito piuttosto che forzare il programma di lavoro in una direzione pre-impostata, attraverso azioni pur coerenti sotto l’aspetto metodologico, ma che avrebbero rischiato di vanificare il lavoro dei mesi precedenti. In sintesi gli obiettivi iniziali del percorso sono stati: - costruire un quadro conoscitivo, articolato e condiviso del quartiere San Pio X, evidenziandone i punti di forza e debolezza; - condividere una fase di comunicazione chiara e completa sulla situazione urbanistica, ambientale e sociale del quartiere, coinvolgendo quanti più attori possibili; - elaborare degli scenari di sviluppo che contengano le priorità e le esigenze del quartiere, in particolare per quanto riguarda spazi pubblici e servizi per la collettività. Gli obiettivi inerenti il metodo e i contenuti più specificatamente urbanistici sono stati via via perfezionati durante il percorso, alla luce dei materiali prodotti e dell’esplicitazione delle prerogative tecniche che dovevano essere contenute all’interno del PI (Piano degli Interventi). Questo progressivo lavoro di ottimizzazione e limatura è stato possibile grazie al paziente lavoro di scambio continuo con gli uffici amministrativi preposti all’area urbanistica ed ambiente. Dal termine della Fase B (in sostanza prima del Patto Urbano) sono stati definitivamente chiariti gli obiettivi specifici verso cui si sarebbe dovuto tradurre il lavoro nel suo complesso, ovvero: - linee guida sintetiche per lo sviluppo dell’area oggetto del percorso, attraverso caratteristiche

qualitative ed in parte quantitative che fossero in grado di descrivere temi, istanze e necessità del quartiere, da tradurre poi all’interno di un ragionamento perequativo che fosse in grado di normare le fasi successive dello sviluppo dei Piani Attuativi; - scenari condivisi in grado di rappresentare fisicamente le funzioni emerse come istanze prioritarie del percorso, costruendo delle ipotesi di dislocazione delle aree e dei servizi pubblici in relazione al contesto esistente del Quartiere e delle valutazioni di dettaglio emerse durante i laboratori.

Obiettivi della Pubblica Amministrazione Le indicazioni emerse come interesse pubblico, da parte dell’Amministrazione, durante il processo partecipativo sono: 1. Parco Ecocivico 2. Potenziamento impianti e attrezzature sportive del Quartiere 3. Riqualificazione della viabilità e delle infrastrutture di servizio esistenti nel quartiere: apertura sottopasso/i, sovrappasso, riordino del traffico e dei parcheggi nell’area storica del quartiere (area attorno a via Tornieri), percorsi ciclopedonali in continuità con il centro città e le aree verdi esistenti e future, SFMR (si vedano i dati del progetto Tanti Quartieri una Città) 4. Ricucitura delle proprietà delle aree con le domande raccolte dal BID, organicità dell’ impianto urbano 5. Disegno complessivo di tutto il comparto del quartiere anche al di là delle aree private 6. Limitazione del traffico di attraversamento del quartiere con i nuovi interventi viari previsti 7. Verde e presidi ambientali connessi con il verde esistente e di progetto, con il parco agricolo/orti urbani previsti 8. Riduzione dell’impatto acustico-visivo di strada di Bertesina 9. Quota del 20% di ERP (edilizia convenzionata, agevolata, social housing…) 10. Riqualificazione del quartiere storico in funzione delle problematiche e delle esigenze emerse durante il processo partecipativo e confluite nell’incontro con il Sindaco A. Variati il 7 febbraio 2012 (si vedano i dati del progetto Tanti Quartieri una Città) 11. Favorire il coinvolgimento del privato sociale nella gestione, utilizzo pubblico e condiviso delle strutture sportive e di servizio pubblico

Obiettivi dell’approccio open data alla rete Partecipare oggi ad un processo urbano significa anche riuscire a trasformare la conoscenza tacita di tutti gli stakeholders coinvolti in una forma riutilizzabile e sempre più comprensibile di conoscenza condivisa, che permane e vive nel territorio che l’ha generata. Nel fare questo non si deve pensare alla tecnologia solo come ad un mezzo inclusivo per aumentare la partecipazione degli attori nei vari passaggi del processo: questo infatti dipende dal livello di confidenza e di esperienza che gli stakeholders hanno sul mezzo, sia che si parli dell’uso della rete sia che si parli dei dispositivi di accesso e di creazione dei contenuti (pc, tablet e smartphones ). La problematica è di difficile soluzione e per questo serve considerare l’aspetto tecnologico non solo nella chiave di aumento della partecipazione potenziale, ma soprattutto come vettore di riuso di parte del processo partecipativo, sia che si stia parlando di materiali raccolti che di metodologie applicate. Al’interno di E tu cosa ci vedi? San Pio X è stata perseguita la precisa volontà di massimizzare la trasparenza, anche del materiale in corso d’opera, materiale grezzo e spesso non coerente ma che rende la ricchezza delle fasi operative del percorso e consente a posteriori, una ricostruzione totale del lavoro svolto. Non è scontato, per un soggetto coinvolto nei lavori di un percorso partecipativo, verificare come i dati che contribuisce a creare possano diventare parte attiva del processo decisionale, ciò trasforma i partecipanti in operatori diretti dei materiali prodotti e co-creatori delle decisioni finali del processo. L’obiettivo di avere una base dati condivisa e aperta diventa quindi un tema saliente nel percorso stesso, che abilita alla pratica degli Open Data (dati aperti) come strumento e come valore intrinseco, in cui il riuso infinito di dati che vengono creati e che vengono ridonati alla collettività anche per scopi inizialmente non previsti, costituisce un traguardo di per sé non scontato. Tutto questo permette una sorta di progettazione urbana aumentata, dove il cittadino partecipa e crea assieme alla PA un codice attivo di indagine, con un’ottica Open Governament (partecipazione, trasparenza, condivisione ).

ATTIVAZIONE DEL PERCORSO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

CONDIVISIONE DELLE SCELTE

COINVOLGIMENTO INTERATTIVO DEGLI ATTORI

EFFICACIA DEL PROGETTO

EFFICIENZA DEL PROGETTO

INTEGRAZIONE DEL SAPERE TECNICO CON IL SAPERE DEI CITTADINI MAGGIOR RISPONDENZA DEI RISULTATI SUGLI OBIETTIVI POTENZIAMENTO DEL SENSO DI APPARTENENZA POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ LOCALI DI COMPRENSIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO MESSA IN RETE DELLE CONOSCENZE E DEI SOGGETTI LIMITAZIONE DELLE CONFLITTUALITA’ DURANTE LA FASE DI GESTIONE DEL PROGETTO ATTIVAZIONE DI RISORSE ALTRIMENTI ESCLUSE

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L’ APPROCCIO METODOLOGICO Affrontare sul campo il tema della partecipazione in ambito urbanistico, arrivando a fare progettazione partecipata all’interno dei limiti e delle possibilità offerte dalla normativa attuale e cercando, quando possibile, delle modalità creative per lavorare con la normativa stessa, è una delle sfide più rilevanti per il presente delle nostre città. Ciò passa attraverso un ripensamento degli equilibri decisionali tra pubblico e privato in cui sperimentare dei metodi di contatto e contaminazione tra il sapere concreto dei cittadini, dei portatori d’interesse locale, organizzati e non e l’apparato tecnico-disciplinare delle amministrazioni pubbliche e degli uffici tecnici. Si tratta di un percorso che si imbatte in sempre più numerose ricerche e teorizzazioni in ambito accademico, ma in ben poche esperienze che cercano concretamente di porre l’attenzione su modalità di interazione attiva con la città, da un lato mantenendo un elevato standard di contenuti e dall’altro ricercando delle metodologie di comunicazione e partecipazione il più possibile inclusive e arricchenti per tutti i portatori d’interesse coinvolti. La metodologia applicata all’esperienza E tu cosa ci vedi? San Pio X, si fonda sulla convinzione che il vero baricentro e significato della “partecipazione”, nella nostra contemporaneità, sia la costruzione di occasioni in cui sia possibile accrescere il bagaglio conoscitivo e di interazione tra chi vive la città ogni giorno attraverso un sapere non tecnico, non legato alle sfera, spesso astratta dell’urbanistica e della pianificazione e chi la costruisce, la amministra e la modifica attraverso norme, progetti, investimenti. Il contesto su cui ha operato l’esperienza di E tu cosa ci vedi? San Pio X si è caratterizzato fin da subito attraverso il tessuto associativo che ha partecipato e generalmente agito con estrema coerenza e trasparenza, contribuendo a creare un quadro conoscitivo tendenzialmente oggettivo e non strumentale del quartiere e delle posizioni che si andavano via via formando rispetto all’intervento di trasformazione urbana in questione.

Note sintetiche sul concetto di “voto” La scelta metodologica esplicitata fin dall’inizio è stata quella di non procedere in alcun caso con un approccio che mirasse ad un consenso forzato nei confronti del percorso partecipativo e dei suoi contenuti.

Sono stati posti al centro sempre e comunque i laboratori, le occasioni pubbliche di esplorazione urbana e discussione dei vari stati d’avanzamento, arrivando spesso a ritornare sui propri passi e a modificare le scalette previste per gli incontri, in modo da garantire la necessaria flessibilità interna ad un percorso che per sua natura è sperimentale e non può che vivere delle istanze e delle richieste dei partecipanti. Non è intenzione di questo documento addentrarsi in questioni articolate e complesse inerenti la bontà metodologica degli strumenti messi in campo per E tu cosa ci vedi? San Pio X, tuttavia riteniamo sia importante dedicare poche righe per illustrare il senso di alcune scelte importanti che hanno accompagnato i lavori del percorso partecipativo. Tra tutte vogliamo dare un giusto spazio alla questione dello strumento del voto come mezzo (più o meno legittimo) di scelta all’interno di un percorso partecipativo. Non includere all’interno di E tu cosa ci vedi? San pio X uno strumento di espressione di preferenza diretto, è stato un elemento di forte perplessità iniziale da parte di molti attori, ma è stata condizione ineludibile per lavorare secondo un programma che ponesse al centro i partecipanti attivi al percorso, cercando nel contempo di attivare quante più forme di diffusione dell’informazione anche attraverso i partecipanti stessi (associazioni locali in primis). In altri contesti e per altre tematiche l’utilizzo di metodologie decisionali legate all’espressione di un voto o di una preferenza (una persona-un punto) possono certamente essere uno strumento importante per il raggiungimento di risultati coerenti con i concetti di partecipazione e coinvolgimento decisionale. Tuttavia è metodologicamente impensabile trattare un percorso partecipativo come un momento di “votazione-referendum” esteso a tappeto ad un corpo elettorale indistinto, che rischierebbe di esprimersi in assenza di adeguata informazione e chiarezza su tematiche che lo riguardano in prima persona ma di cui non conosce adeguatamente i contorni e su cui sarebbe facile creare fraintesi e strumentalizzazioni. Queste ad altre valutazioni più volte trattate anche durante gli incontri, hanno fatto propendere per un profilo metodologico come quello descritto dalle pagine di questo report finale, nella certezza che molte questioni potranno essere migliorate, ma nell’altrettanto fondata constatazione di coerenza perseguita tra gli obiettivi iniziali, l’iter di sviluppo del percorso ed i risultati conseguiti.

Il web nel percorso partecipativo

Gli strumenti di diffusione

Un luogo fisico rappresenta una sinergia interdisciplinare di stimoli e di saperi, che non è mai facile ricondurre a sintesi che ne racchiudano tutta la storia ed il vissuto. Per questo, utilizzando il luogo digitale e le sue potenzialità, è possibile aumentare la nostra capacità di raccontare al meglio la storia ed il sentire di chi quel luogo lo vive tutti i giorni, di migliorare la partecipazione e la condivisione di queste storie. Il vissuto è la sintesi di un processo di intelligenza collettiva che, grazie alla rete, è possibile far emergere in sinergia con gli eventi e le attività della partecipazione urbana e, soprattutto, è possibile condividere tutto quello che si crea ben oltre alla chiusura del singolo processo di progettazione. Nel coinvolgimento del cittadino, il raggiungimento del risultato, avviene anche attraverso la condivisione dei dati: il sito etucosacivedi.it/quartieresanpiox/ diventa in questo senso non una semplice piattaforma per mettere in rete dei dati, ma rappresenta una scrivania virtuale su cui inserire, attraverso l’intreccio di diversi strumenti e canali di interazione tutto il patrimonio elaborato durante il processo.In tal modod lo si rende consultabile ed implementabile con gradi di controllo e verifica strettamente legati alle fasi del percorso stesso. Internet e le potenzialità dei social network supportano quindi un insieme di procedure analogiche (legate all’esperienza diretta e concreta sul territorio) e digitali (documentazioni ed elaborazioni, foto, mappature…) che assieme costituisco la storia parallela del percorso e ne rappresentano i contenuti e il loro modificarsi, in modo aperto e accessibile a qualsiasi utente.

www.etucosacivedi.it/quartieresanpiox

www.etucosacivedi.it

Etucosacivedi San Pio X

sanpiox@etucosacivedi.it

comunicati stampa

locandine per il quartiere

cartoline informative

imparare, giocare, condividere, discutere, lavorare, creare, mangiare, educare, stare, osservare, ... Proponi un tuo sguardo su San Pio X: quali spazi e servizi per cittadini e associazioni che vivono, lavorano, studiano e animano ogni giorno Vicenza? Quali priorità, quali necessità?

lasciaci un tuo contatto, sarai aggiornato sulle attività del processo partecipativo nome

cognome

tel.

e-mail

Etucosacivedi San Pio X

Comitato Vicentino Handicap

Centro culturale italo tedesco

cartoline interattive

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I SOGGETTI RAGGIUNTI

partecipanti totali registrati agli incontri

40

realtà associative del Quartiere

12

interviste semistrutturate

160

Forum Pubblico 02 FEBBRAIO 2012

60

Narrative del quartiere 1 29 FEBBRAIO 2012

350 59

cartoline interattive distribuite durante i primi incontri di outreach

50

Narrative del quartiere 2 23 MARZO 2012

cartoline interattive riconsegnate

60

Passeggiata di quartiere 24 MARZO 2012

104

contatti telefonici con portatori di interesse locale

800

famiglie attraverso i volantini nelle scuole

48 16

* 25

Patto Urbano 12 APRILE 2012

* In rappresentanza delle Associazioni del Quartiere

temi scritti dagli studenti dell’Istituto Comprensivo 4

30

Funzioni e dimensioni 14 APRILE 2012

quadri prodotti dagli studenti del Liceo Artistico Martini

35

Scenari possibili 19 APRILE 2012

85

Scenari Condivisi 03 MAGGIO 2012

1.781

Presentazione Scenario Condiviso visite del sito www.etucosacivedi.it/quartieresanpiox

100

14 MAGGIO 2012

70 ca. segnalazioni dirette sul web 120

Forum Pubblico

93 download di documenti dal web 63

Mi piace

16 MAGGIO 2012

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150 ca. picchi giornalieri di visite uniche

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1.154 picco persone raggiunte dal 12/05 al 18/05 12-18 maggio settimana di massima popolarità 1.121 persone: portata virale (massima) dei contenuti dal16/05 al 22/05 25-34 anni fascia d’età di maggiore interesse

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Assessorato allo sviluppo economico e produttivo, ai rapporti con le associazioni e categorie economiche Assessorato alla progettazione e innovazione del territorio

A.C.A.T. Vicenza Onlus AGESCI Gruppo Scout Vicenza 9 ASSOGEVI Onlus Associazione Aster 3 onlus Associazione Convivium Associazione Rete famiglie aperte Comi.Vi.H. Cooperativa Sociale Tangram Cooperativa Sociale Insieme FIDAS Donatori di sangue S.Pio X

Settore Ambiente e Tutela del Territorio Settore Urbanistica Strutture Tecniche

Singoli consiglieri comunali

Giunta comunale

COMUNE DI VICENZA

Forum S. Pio X Gruppo Alpini “G. Reolon” Gruppo Giovani Quartiere GGQ Gruppo Pensionati “La Rondine” Gruppo Vangeli Parrocchia S.Pio X

CITTADINI

AMBITO SOCIALE Amici del Teatro Ca’ Balbi Amici per l’Arte Centro culturale Italo - Tedesco

Circolo “Vicenza 3” PD Comitato Diritti Vicenza Comitato più democrazia e partecipazione Commercianti di Via Tornieri e Vie limitrofe Sindacato Pensionati Italiani CGIL Sinistra Ecologia Libertà

LA RETE DEGLI ATTORI

QUARTIERE S. PIO X

Compagnia Teatrale la Trappola Esercito dei Cavalieri Wadi Foto Club Gruppo Teatrale Arca Incontriamoci

[ Vicenza ]

Istituto Comprensivo 4 Liceo Artistico Martini Theama Associazione Culturale Università della Terza Età

AMBITO CULTURALE

Questo schema riassume le principali connessioni dirette che sono state create con portatori d’interesse locali, gli attori del processo partecipativo. La ricerca iniziale dei contatti ed il primo approccio con la realtà del quartiere San Pio X, si sono basati sulla lista delle associazioni fornita dall’amministrazione comunale e su un’ azione porta a porta con alcuni referenti di quartiere che man mano hanno permesso di allargare il bacino dei partecipanti. Va specificato che questa azione di costruzione della rete degli attori è avvenuta in parallelo alle fasi di avvio del processo partecipativo vero e proprio, con un’attenzione particolare ad un equilibrio tra le forze in campo, in particolare in un processo partecipativo come questo dove, come accade raramente, si siedono al tavolo di lavoro tutti i soggetti coinvolti nelle dinamiche di trasformazione urbana, ovvero pubblica amministrazione, privati, progettisti e cittadini. La rete degli attori che deriva dal lavoro fatto è chiaramente ampliabile, anzi ciò è auspicabile, tuttavia i dati raggiunti dal processo partecipativo hanno reso possibile la diffusione non banale di una conoscenza di base sui temi oggetto del processo stesso, coinvolgendo uno spettro di soggetti comunque rilevante rispetto al contesto del quartiere e della città di Vicenza.

*

in rappresentanza dei seguenti proprietari: Parrocchia di Sant’Andrea Meschinelli Maruffa Immobiliare Daniela Srl Dalla Vecchia HINSO Srl ed ex-BID (Bando Interessi Diffusi): n. 1510; n. 2334; n. 1563; n. 2506; n. 1971; n. 59; n. 1516; n. 1200; n. 1763; n. 1087; n. 1209

AMBITO SPORTIVO A.S.D. G.S. Vicenza Est

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A.S.D. Il Grifone 98 Bertesinella A.S.D. Pallacanestro Trasteverina A.S.D. Vicenza Baseball Softball Club A.S. Settecà Tuttinbici FIAB U.S.D. Altair

PROFESSIONISTI DEI PROPRIETARI DELLE AREE Arch. Umberto Saccardo Ing.Carlo Loro PiuStudi Architettura Studio Habitat

*

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Premessa *

IL PATTO URBANO

Il quartiere San Pio X rappresenta una realtà importante nel quadro socio urbano della città di Vicenza, caratterizzandosi per alcune peculiarità che lo hanno reso contesto vivace e attivo sotto il profilo economico, sociale, associativo e civile, fin dai primi anni ’50, decennio in cui questa zona di Vicenza iniziò a trasformarsi rapidamente fino a raggiungere la sua configurazione attuale. Un quartiere multietnico, in cui il rapporto intergenerazionale tra i residenti risulta particolarmente dinamico e complesso, con la presenza di una comunità consolidata a cui, via via nel corso degli anni, si sono accostate nuove generazioni di residenti che hanno continuato ad arricchire il panorama delle relazioni sociali, economiche e culturali di tutta quest’area posta nel quadrante est della città di Vicenza.

Il Patto Urbano è uno strumento che non contiene vincoli giuridici per le parti che lo sottoscrivono; rappresenta un atto di assunzione di responsabilità, condivisa e alla pari, tra gli attori coinvolti in un processo partecipativo. I soggetti che lo sottoscrivono si impegnano a rispettarne i principi e i contenuti, nel reciproco valore che viene riconosciuto al mettere in gioco la propria credibilità e responsabilità di singoli e/o rappresentanti di portatori d’interesse locali e istituzionali. Ci si impegna nel contempo a recepire i risultati che emergeranno dal percorso come elementi rilevanti e cogenti nelle fasi successive di sviluppo dell’area. Nel caso di E tu cosa ci vedi? San Pio X i sottoscrittori del Patto Urbano sono stati i progettisti, referenti dei proprietari delle aree, i rappresentanti delle associazioni fino a quel momento coinvolte e l’Amministrazione Comunale di Vicenza.

Il Percorso Partecipativo Negli ultimi mesi si è riacceso l’interesse su un’ importante area posta al margine nord del quartiere San Pio X, di proprietà privata, su cui da decenni si sta cercando di raggiungere un piano di sviluppo che faccia gli interessi del pubblico nel rispetto dei diritti dei proprietari. Alla luce di questi recenti sviluppi e nell’ottica di cercare nuove strade, sostenibili e coerenti, nel rapporto pubblico privato, i progettisti referenti per le proprietà delle aree hanno proposto all’ Amministrazione una nuova ed innovativa metodologia di creazione di un possibile piano di sviluppo delle aree, attraverso un percorso di progettazione partecipata che affianchi fin dall’inizio progettisti e privati. L’ Amministrazione Comunale, dopo aver consultato preliminarmente anche alcuni portatori d’interesse locali, rappresentativi della realtà del Quartiere, ha deciso di accettare questa proposta operativa, ponendosi come osservatore attivo del processo e fornendo tutto il supporto tecnico e procedurale necessario al miglior svolgimento dell’iniziativa. L’obiettivo che si intende perseguire è quello di un intervento capace di agire sul territorio con consapevolezza ed equilibrio, considerando le condizioni ambientali e sociali specifiche. Si cercherà di giungere ad un risultato capace di concretizzarsi non in un masterplan calato dall’alto ma in uno usersplan condiviso, in grado di rappresentare le istanze provenienti dai diversi portatori d’interesse, facendo propri i conflitti esistenti e futuri, lavorando in una logica di progetto incrementale e flessibile che sappia rispettare i fattori fondamentali di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Il Patto Urbano Il percorso partecipativo sperimentale per il quartiere San Pio X, iniziato nei fatti da circa due mesi, si sta avviando alla fase cruciale del suo sviluppo, da cui emergeranno le istanze del quartiere, attraverso la traduzione in linee guida e scenari di quanto fin qui emerso e di quanto nascerà dai prossimi incontri laboratorio. In tal senso tutte le parti coinvolte: Amministrazione Comunale, Professionisti, Associazioni e portatori d’interesse locale, hanno ritenuto importante comunicare questo impegno in modo chiaro e condiviso, impegnandosi reciprocamente ad accompagnare ed osservare i risultati che emergeranno alla fine del percorso di progettazione partecipata, considerandoli come elementi rilevanti e significativi del lavoro emerso dalla partecipazione diretta del Quartiere a questa iniziativa. Questo impegno reciproco si fonda sulla convinzione che qualsiasi sarà lo sviluppo futuro del Quartiere esso dovrà essere sostenibile e inclusivo, in grado di confrontarsi in modo aperto e costruttivo con la realtà di San Pio X, uno dei contesti socio-urbani più ricchi, complessi e sensibili della città di Vicenza, con le sue radici storiche e con i suoi equilibri attuali.

* Ndr: testo sottoscritto in data 12 aprile 2012 dagli attori coinvolti nel percorso partecipativo fino a tale momento.

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ESPLORARE, DISCUTERE, CONOSCERE, IMMAGINARE: IL PERCORSO PARTECIPATIVO NEL QUARTIERE SAN PIO X


ni

iazio

c Asso

LAB 3

Passeggiata di quartiere

19/04/2012

FASE D

14/04/2012

Scenari possibili

LAB 4

Il Diagramma delle fasi del percorso partecipativo illustra la successione degli appuntamenti pubblici che hanno caratterizzato lo svolgersi dei lavori da febbraio a maggio 2012, inclusa la fase di attivazione iniziale tra dicembre 2011 e gennaio 2012. La suddivisione in 8 fasi tenta di tradurre e separare le componenti salienti dell’iter attraverso cui si è svolto e si svolgerà il percorso stesso, fino all’elaborazione dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA).

Scenari condivisi 03/05/2012

LAB 5

FASE E

LAB 2

FASE B

LAB 1

23/03/2012

Funzioni e dimensioni

FASE D

29/02/2012

Narrative del quartiere 2

FASE D

Narrative del quartiere 1

FASE B

FASE B

DIAGRAMMA DELLE FASI DELPERCORSO PARTECIPATIVO

24/03/2012

Presentazione e discussione dello scenario condiviso 14/05/2012

Quartiere San Pio X

Amministrazione

REPORT INFORMATIVI E TAVOLI TECNICI (mobilità, ambiente, urbanistica)

OSSERVAZIONE DEL PROCESSO E RACCOLTA DATI

TRADUZIONE DEI RISULTATI NEL QUARTIERE (15 anni)

Forum pubblico

12/04/2012

dicembre 2011 gennaio 2012

FASE D

FASE A

Proposta tra professionisti e amministrazione Rete di attori locali

16/05/2012

Piano degli interventi: implementazione dello scenario nel quadro urbanistico di Vicenza linee guida

FASE H

FASE F

Patto urbano

Forum pubblico: presentazione dei risultati del processo partecipativo

FASE G

02/02/2012

FASE C

FASE B

Citt adin i

Scu

ole

Professionisti

Progettazione del piano attuativo con coinvolgimento e verifica da parte dell’ Amministrazione e del Quartiere

Verifica tecnica degli scenari tra professionisti e Amministrazione 11/05/2012

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INCONTRO PUBBLICO Palestra Altair

02 febbraio 2012

FORUM PUBBLICO OBIETTIVI Presentazione del percorso e introduzione al metodo. Inquadramento del quartiere San Pio X nel contesto urbano di Vicenza

PARTECIPANTI Cittadini Associazione del Quartiere Amministrazione Comunale (Ass. Francesca Lazzari, Ass. Tommaso Ruggeri, Dott. Danilo Guarti)

Professionisti/progettisti delle aree

STRUMENTI Presentazioni multimediali Rinfresco condiviso

RISULTATI Nella prima comunicazione pubblica alla città si è dato rilievo al carattere innovativo dell’iniziativa, iniziando a formare la rete degli attori per la sucessiva fase dei laboratori.

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LABORATORIO Villa Tacchi

29 febbraio 2012

NARRATIVE DEL QUARTIERE 1 OBIETTIVI Elaborazione di una prima mappatura dei luoghi significativi del quartiere e delle segnalazioni, attraverso la discussione e la valutazione tra i partecipanti.

PARTECIPANTI Cittadini Associazioni del Quartiere

STRUMENTI Presentazione multimediale Mappa del quartiere San Pio X Tavole grafiche Post it e bollini adesivi

RISULTATI Mappatura dei luoghi significativi del Quartiere secondo le categorie luoghi del cuore, luoghi di aggregazione e luoghi dimenticati; prima identificazione di questioni rilevanti in ordine di prioritĂ .

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LABORATORIO 23 marzo 2012

Sede Gruppo La Rondine

NARRATIVE DEL QUARTIERE 2 OBIETTIVI Definizione dei punti di forza e di debolezza del Quartiere, emersi attraverso un laboratorio tematico dedicato che ha coinvolto due gruppi di interesse locale particolarmente attivi a San Pio X.

PARTECIPANTI Membri del Gruppo Pensionati “La Rondine” Membri Ass. Incontriamoci

STRUMENTI Presentazione multimediale del progetto e degli obiettivi Raccolta cartoline interattive Focus group con registrazione audiovideo

RISULTATI Mappatura specifica dei punti di forza e di debolezza e delle esigenze percepite da due gruppi di interesse rilevanti dal Quartiere, che rappresentano una fascia di soggetti che comprende anziani, residenti storici dell’area e reti locali di famiglie.

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LABORATORIO 24 marzo 2012

Quartiere San Pio X

PASSEGGIATA DI QUARTIERE OBIETTIVI Vivere un’esperienza di esplorazione del Quartiere attraverso la condivisione di percezioni, memorie e conoscenze. Rielaborare e discutere i dati emersi durante tutta la fase di outreach attraverso un lavoro diretto sul campo.

PARTECIPANTI Cittadini Associazioni del Quartiere Amministrazione Comunale (Ass. Francesca Lazzari, Dott. Danilo Guarti)

Professionisti/progettisti delle aree

STRUMENTI Registrazioni audiovideo Mappatura fotografica Mappatura web in tempo reale Walking Papers ( walking-papers.org) Interviste

RISULTATI Presa di coscienza collettiva delle dimensioni, dei caratteri morfologici, dei limiti e delle specificità del Quartiere e arricchimento del quadro conoscitivo condiviso.

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INCONTRO PUBBLICO 12 aprile 2012

Sede Coop. Insieme

PATTO URBANO OBIETTIVI Sottoscrizione di un documento di intenti che responsabilizza reciprocamente tutti i portatori in interesse in vista delle fasi successive del percorso.

PARTECIPANTI Referenti delle Associzioni del Quartiere Amministrazione Comunale (Ass. Francesca Lazzari, Dott. Danilo Guarti)

Professionisti delle aree

STRUMENTI Presentazione multimediale Patto urbano

RISULTATI Presenza di un documento condiviso tra realtà associative di quartiere, amministrazione comunale e progettisti che attesta l’impegno nel percorso partecipativo e l’onere di recepirne i risultati come contenuti necessari e costitutivi del successivo documento urbanistico (Scheda del P.I.).

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LABORATORIO Sede Coop. Insieme

14 aprile 2012

FUNZIONI E DIMENSIONI OBIETTIVI Attraverso un lavoro strutturato, sia in plenaria che con gruppi tematici, si punta a far emergere le funzioni desiderabili e i criteri qualitativi connessi, per delineare una base per l’elaborazione dello scenario condiviso.

PARTECIPANTI Cittadini Associazioni del Quartiere

STRUMENTI Plastico in scala 1:1000 Schede operative di approfondimento Post it Presentazione multimediale

RISULTATI Sono emerse una serie di funzioni desiderabili, alcune delle quali già molto dettagliate, come ad esempio le caratteristiche dimensionali di massima di alcuni servizi e spazi pubblici. Sono stati definiti un abaco di base di “oggetti-funzioni” e delle linee guida qualitative alla progettazione che verranno riprese nei laboratori successivi.

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LABORATORIO Villa Tacchi

19 aprile 2012

SCENARI POSSIBILI OBIETTIVI Ipotizzare una logica, funzionale e condivisa, distribuzione delle funzioni, dei servizi e degli spazi aperti, ragionando sulle relazioni tra le singole parti e tra queste ed il Quartiere.

PARTECIPANTI Cittadini Associazioni del Quartiere Professionisti dei proprietari delle aree

STRUMENTI Plastico in scala 1:1000 Schede operative di approfondimento Post it Presentazione multimediale

RISULTATI Sono emersi vari dubbi e criticità sulla relazione costruito- non costruito e sulla legittimità di alcune funzioni piuttosto che altre. Si è giunti comunque ad un primo aggregato possibile di funzioni e spazi da collocare nello scenario complessivo.

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LABORATORIO Villa Tacchi

03 maggio 2012

SCENARI CONDIVISI OBIETTIVI Condividere i risultati dei laboratori precedenti attraverso la valutazione di tre scenari funzionali di base, elaborati dai progettisti delle aree sulla base dei risultati emersi nei laboratori.

PARTECIPANTI Cittadini Associazioni del quartiere Professionisti dei proprietari delle aree

STRUMENTI Plastico generale in scala 1:1000 Plastici indicativi degli scenari emersi Schede operative di approfondimento Post it Presentazione multimediale

RISULTATI L’operazione di smontaggio e rimontaggio delle varie componenti (edifici, spazi sportivi, aree verdi, ecc.) ha messo in atto un processo di condivisione che, pur nelle numerose criticità emerse, ha permesso di raggiungere una bozza di scenario condiviso contenente molte delle istanze emerse durante la fase di outreach. Questi risultati non sono in alcun modo separabili da quelli emersi negli scenari tematici.

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INCONTRO PUBBLICO Villa Tacchi

14 maggio 2012

PRESENTAZIONE E DISCUSSIONE DELLO SCENARIO CONDIVISO OBIETTIVI Condivisione, discussione e valutazione dello scenario emerso il 3 maggio per verificarne le criticità e gli aspetti positivi in vista di ulteriori possibili modifiche.

PARTECIPANTI Cittadini Associazione del Quartiere Amministrazione Comunale (Ass. Francesca Lazzari, Dott. Danilo Guarti) Professionisti dei proprietari delle aree

STRUMENTI Plastico generale in scala 1:1000 Elaborazioni grafiche di sintesi del percorso Presentazione multimediale

RISULTATI Il livello di conflittualità emerso durante l’incontro ha reso necessari numerosi chiarimenti e specifiche, che hanno fatto da base al successivo dibattito tra i presenti, molti dei quali intervenuti per la prima volta all’interno del percorso. La presentazione dettagliata dello scenario ha comunque consentito di arricchire il quadro conoscitivo dei partecipanti anche se è stata limitata la fase propositiva inizialmente programmata.

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INCONTRO PUBBLICO Villa Tacchi

16 maggio 2012

FORUM PUBBLICO OBIETTIVI Presentazione pubblica dei risultati del percorso partecipativo e valutazione finale del percorso stesso da parte di tutti i portatori di interesse.

PARTECIPANTI Cittadini Associazione del Quartiere Amministrazione Comunale (Sindaco Achille Variati, Arch. Antonio Bortoli, Ass. Francesca Lazzari, Dott. Danilo Guarti)

Professionisti dei proprietari delle aree

STRUMENTI Plastico generale in scala 1:1000 con inserimento dello scenario emerso Elaborazioni grafiche di sintesi del percorso Presentazione multimediale Tavole grafiche e temi elaborati dagli Istituti Scolastici coinvolti

RISULTATI Condivisione dei risultati del percorso partecipativo in sede pubblica con verifica delle modalità operative, dei punti di forza e di debolezza dell’iniziativa E tu cosa ci vedi? San Pio X. La discussione finale ha dato spazio a differenti punti di vista in merito alla qualità e alle modalità di gestione del percorso partecipativo, evidenziandone comunque la trasparenza metodologica e il rigore procedurale.

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INCONTRI PRELIMINARI, DI PROGRAMMAZIONE E DI VERIFICA

DIAGRAMMA DEGLI INCONTRI DI LAVORO

ASS

AC

ASS

AC

AC

ASS ASS

AC

IS

IS

IS

TP

AC

23 marzo 2012 LABORATORIO: NARRATIVE DEL QUARTIERE 2

PATTO URBANO

FASE

19 aprile 2012 LABORATORIO: SCENARI POSSIBILI

14 aprile 2012 LABORATORIO: FUNZIONI E DIMENSIONI

E

3 maggio 2012 LABORATORIO: SCENARI CONDIVISI

11 maggio 2012

PASSEGGIATA DI QUARTIERE

12 aprile 2012

D

9 maggio 2012

PRIMO FORUM PUBBLICO

24 marzo 2012

FASE

3 maggio 2012

2 febbraio 2012

C

TP 2 maggio 2012

LABORATORIO: NARRATIVE DEL QUARTIERE 1

20 aprile 2012

29 febbraio 2012

FASE

4 aprile 2012

B

3 aprile 2012

13 marzo 2012

25 gennaio 2012

FASE

CO

8 maggio 2012

21 marzo 2012

1 marzo 2012

TP

TP

Lo schema a fianco rappresenta la distribuzione temporale degli incontri di lavoro durante le fasi del percorso partecipativo. Questi appuntamenti sono caratterizzati da un’attività di preparazione e redazione di elaborati e/o strumenti di supporto all’attività partecipativa e sono da considerarsi a tutti gli effetti occasioni di confronto e discussione sui contenuti specifici del percorso. Sono escluse da questo schema tutte gli incontri non strutturati di contatto diretto con i portatori d’interesse locale, che hanno accompagnato con regolarità lo svolgersi del processo.

IS

AC

TP 16 gennaio 2012

A

13 gennaio 2012

5 gennaio 2012

FASE

ASS

AC

31 gennaio 2012

23 gennaio 2012

10 gennaio 2012

21 dicembre 2012

TP

AC

ASS

AC

Amministrazione Comunale

ASS

Associazioni di Quartiere

TP

Tecnici e Progettisti

IS

Istituti Scolastici

CO

Commercianti del Quartiere

FASE F

16 maggio 2012 FORUM PUBBLICO DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI

14 maggio 2012 PRESENTAZIONE E DISCUSSIONE DELLO SCENARIO CONDIVISO

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INCONTRI E LABORATORI PUBBLICI


DAL QUARTIERE ALLA NORMATIVA URBANISTICA: I RISULTATI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO


SOCIALE, SERVIZI E SPORT

STRADE E MOBILITA’

VERDE E SPAZI DI AGGREGAZIONE

1 Buona presenza di servizi

1 Zona 30

1 La roggia

2 Buona dotazione di scuole

2 Buon collegamento con il centro storico di Vicenza attraverso il servizio di trasporto pubblico

2 Apertura del quartiere a nord e collegamento visivo con il paesaggio

3 Centro anziani 4 Parrocchia di San Pio X

3 Molto verde diffuso nel quartiere 4 Orti urbani esistenti

5 Centro doposcuola Aster 3 6 Cooperativa Insieme, luogo di incontro e laboratorio

PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA Il lavoro iniziale si è concentrato su un’indagine allargata all’intero Quartiere San Pio X, attraverso una mappatura trasversale che ha lavorato su tematiche diverse, raccogliendo gli input non strutturati che provenivano dai partecipanti. La tendenza emersa dai primi incontri ha fatto propendere per una suddivisione in macro aree tematiche che consentissero di collocare più specificatamente le istanze emerse in sottocategorie già funzionali all’elaborazione dei successivi scenari.

7 Presenza attiva di associazioni nel quartiere (Gruppo Pensionati la Rondine, Gruppo Incontriamoci, Gruppo Alpini, Centro di ascolto, Comitato genitori)

Le macroaree sono state: - Sociale, servizi e sport - Strade e Mobilità - Verde e spazi di Aggregazione

8 Aree urbanizzate esistenti, attualmente dismesse, potenzialmente utili per funzioni di interesse collettivo e sociale

La costruzione del quadro conoscitivo condiviso del quartiere San Pio X è passata attraverso un approccio che ha cercato di evidenziare elementi rilevanti per la realtà del quartiere, anche legati a peculiarità positive o negative, ma comunque caratterizzanti il contesto urbano di riferimento. Nello specifico il lavoro si è concentrato su: - Narrative (si vedano le pagine precedenti): è stata effettuata una ricognizione qualitativa di luoghi rilevanti, suddivisi in Luoghi di Aggregazione, Luoghi del Cuore e Luoghi Dimenticati, consentendo di elaborare un primo inquadramento di caratteristiche fisiche peculiari dell’intero quartiere, che sarebbero diventate la base su cui ragionare per diverse questioni ed esigenze riferite all’area oggetto di discussione; - Punti di Forza: elementi in grado di portare valore e peculiarità positive al quartiere, alle sue dinamiche sociali e alla dotazione di servizi e spazi pubblici, in generale gli elementi di qualità percepita del contesto; - Punti di Debolezza: sono le criticità, le peculiarità negative o non adeguatamente utilizzate, che generano disvalore sia sotto il profilo percettivo che molto spesso sotto il profilo fisico (degrado degli spazi pubblici, degli edifici, ecc).

1 Furti e malavita 2 Scarsa presenza delle forze dell’ordine 3 Scarsità del servizio postale 4 Mancanza di servizi (in particolare farmacie) 5 Mancanza di un consultorio nel quartiere 6 Mancanza di uno spazio per la festa di quartiere 7 Mancanza di pub e spazi di ritrovo per i giovani

1 Sottopasso di Via Riello (da aprire verso il lato del campo da calcio) 2 Area storica “le calli di S. Pio X”: - mancanza di segnaletica - strade strette e doppio senso di circolazione - parcheggio non normato - assenza di passaggi pedonali - sottopasso chiuso tra Via Calvi e Via Quadri

1 Parco all’angolo tra Via Calvi e Viale della Pace 2 Scarsa cura e manutenzione degli spazi verdi e delle attrezzature pubbliche 3 Degrado della Via Leandro da Ponte, da Via A. Giurato all’asilo 4 Mancanza di spazi verdi nell’area storica 5 Passaggio degradato nel retro delle piscine

3 Viabilità lungo Viale della Pace: molto traffico e difficoltà di attraversamento 4 Pericolosità di Via della Scola arrivando in bici da Bertesina verso il quartiere S. Pio X 5 Scarsa manutenzione stradale

6 Pericolosità e degrado tra l’asilo e la zona 30: percorso pedonale angusto e poco illuminato 7 Poca manutenzione dei parchi gioco minori 8 Difficoltà nell’ organizzare attività ricreative che necessitano di spazi attrezzati, chiusi e all’aperto, e per mancanza di spazi di servizio ad uso magazzino

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SOCIALE, SERVIZI E SPORT

STRADE E MOBILITA’

VERDE E SPAZI DI AGGREGAZIONE

SCENARI TEMATICI

1 Residenze per anziani

1 Percorsi ciclabili e pedonali (tra le rogge e le aree verdi)

1 Mantenere l’unitarietà e l’identità dell’area a nord

2 Completamento della rete di piste ciclabili e collegamento agevole con il centro città (pista ciclabile lungo Viale della Pace; collegamento ciclabile da Bertesina a Via della Scola)

2 Area verde per picnic con barbecue

L’elaborazione intermedia dei laboratori di progettazione partecipata ha prodotto degli esiti che sono stati la base dati per la discussione successiva sulle priorità e sulla distribuzione delle funzioni e dei servizi all’interno delle aree pubbliche. Questi risultati grezzi, non ancora filtrati dalla successiva fase di condivisione, sono stati definiti Scenari Tematici, riferendosi alla tematizzazione che è stata data, secondo le tre macroaree già citate, alle “liste” di esigenze e necessità emerse dalla fase di outreach.

2 Pensionato per anziani 3 Oasi per separati (residenze per famiglie monocomponente) 4 Spazi di cohousing flessibili, di supporto alla residenzialità 5 Centro polifunzionale per tempo libero, attività ricreative, culturali, aperto a tutte le fasce d’età 6 Spazi ed attrezzature per attività sportive per bambini, ragazzi e adulti (palestra, piscina coperta, sala da ballo, skatepark, pista da pattinaggio) 7 Spazi di socialità e condivisione, dove poter svolgere attività ricreative e per persone disabili e non

3 Collegamento ciclopedonale, protetto e nel verde, parallelo alla strada delle carceri che va a Bertesina 4 Rendere il sottopasso di Via Riello ciclabile (strada bassa) e pedonale (strada alta) e aprirlo verso il lato del campo da calcio 5 Strade come elementi di comunicazione ed eliminazione dello spazio di sosta per le auto 6 Maggiore sicurezza stradale

8 Utilizzo più razionale degli spazi/edifici pubblici ad uso pubblico

7 Mini pista ciclabile scuola per bambini

9 Incentivare piccoli negozi di vicinato

8 Sottopasso ciclabile e pedonale da via Calvi a via Meschinelli

10 Fattoria didattica nella casa diroccata all’inizio dell’area agricola 11 Parco Ecocivico 12 Aumentare le interazioni tra le diverse realtà del quartiere (cittadini - carcere) e promuovere l’utilizzo pubblico regolamentato di una parte delle attrezzature del carcere 13 Incentivare la relazione tra scuole e servizi del quartiere

NOTE > Utilizzare aree già urbanizzate, ma dismesse, prima di procedere con nuove costruzioni (ex Enel, Zenith, Ceramica Vicentina) > Maggiore sostenibilità e difesa contro gli eccessi edilizi. La cattiva gestione del territorio ha fatto sì che Vicenza sia una delle città più inquinate d’Italia e sia stata vittima di una recente disastrosa alluvione. Perchè non seguiamo l’esempio di comuni virtuosi, come Lastra a Signa (Firenze), che ha approvato un piano regolatore che impedisce ogni ulteriore consumo edilizio di territorio agricolo e che concede di acquistare e ristrutturare solo il già esistente? [vedi M. Correggia, “La rivoluzione dei dettagli”]

9 Rendere Via Palemone zona pedonale nell’orario di uscita dei ragazzi

3 Area per feste di quartiere (dotata di cucine e bagni) 4 Parco con attrezzature sportive (attività ginniche, campo da tennis) 5 Un grande parco per giovani, famiglie, disabili, anziani, con aree apposite per i cani 6 Parco agricolo e orti urbani 7 Parco con ampio spazio utilizzabile per manifestazioni ludico- ricreative-artistiche, dotato di allacciamenti e strutture adatte ad ospitare eventi e spettacoli (SPio Rock, festa del quartiere, sagre) 8 Spazi aggregativi per fare cultura, per rappresentazioni di teatro e danza 9 Uno spazio coperto per bambini da utilizzare anche nel periodo invernale 10 Piazza, luogo di aggregazione per giovani e anziani

10 Garantire l’accessibilità e la sicurezza dei percorsi agli utenti diversamente abili

NOTE > Si potrebbero ridurre i parcheggi di pertinenza tra le case per evitare il più possibile l’attraversamento delle auto. In questo modo San Pio X potrebbe diventare un quartiere car-free, tipologia molto in uso all’estero, in cui il transito carrabile e’ consetito solo ai residenti verso i posti auto privati, mentre gli spazi di sosta lungo la strada lasciano il posto ad aree pavimentate o verdi per i bambini e la socialità. Le seconde auto dovrebbero rimanere in uno o più parcheggi silos collocati ai bordi del quartiere. Fondamentali diventano i collegamenti con il resto della città, attraverso passerelle o sottopassi ciclopedonali verso Via Quadri e soprattutto con una fermata della metropolitana di superfice sui binari della ferrovia Vicenza-Schio, che permetterebbe di arrivare in stazione in 4 min e al tribunale in 2 min. Si tratta di una occasione unica per non utilizzare ulteriore territorio in modo disorganico ed evitare gli stessi errori compiuti negli ultimi 40 anni.

NOTE > Prima di sottrarre una zona verde alla città, si potrebbero utilizzare i molti appartamenti sfitti > Isole abitative con ampi spazi verdi > Progettazione partecipata come esperienza che deve continuare, un’ ottima occasione per condividere visioni sulla città, un’ opportunità di fare rete, lavorare per la coesione sociale > Possibilità di impiego dei detenuti nelle attività di manutenzione e gestione degli spazi verdi pubblici, come terapia di reinserimento sociale

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NARRATIVE Luoghi di aggregazione 1 Cooperativa Insieme 2 Piscine 3 La Piastra, ex spazio per ragazzi 4 Parco giochi 5 Scuola materna, primaria e secondaria di primo grado 6 Sede Associazione “La Rondine” 7 Ex campo da baseball, San Pio X Rock Festival 8 Cucina Incontriamoci 9 Palestra Altair e zona parrocchiale 10 Aster 3 Onlus attività doposcuola 11 Villa Tacchi

12 13

1

24 23

22

2

Luoghi del cuore

3 15 14 4

16

5 6

2 Piscine 5 Scuola materna, primaria e secondaria di primo grado 6 Sede Associazione “La Rondine” 7 Ex campo da baseball 8 Cucina Incontriamoci 13 Passeggiata per i campi 22 Fattoria 23 Fossato con rane 24 Albero secolare

7 8

Luoghi dimenticati

10 9

3 La Piastra, ex spazio per ragazzi 12-13 Passeggiata per i campi 14 Area pubblica verde in Via Giorgione 15 Ex Campo da cricket, attualmente campo da rugby 16 Passaggio pedonale sotto la linea ferroviaria 17 Mancanza di lavori pubblici e di qualità urbana 18 Sede ex Enel 19 Area a sud di Viale della Pace 20 Stabilimento ex Zenith 21 Stabilimento ex Ceramiche Vicentine

17 18 19

11 20

21

19

...e tu cosa ci vedi

San Pio X

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PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INCLUSIVO DEL QUARTIERE SAN PIO X


RACCONTARE SAN PIO X “Se avvessi una bacchetta magica, metterei un parco con gli animali, una grande piscina in inverno, e anche le macchine elletriche, delle panchine per sedersi, e molti alberi per l’ossigeno.” - Andrea_classe IV “Mi piacerebbe che esistessero più zone verdi attrezzate per noi ragazzi, per esempio una pista di go-kart e una pista da pattinaggio.” - Antonio_classe IV “Riguardo le zone verdi, penso che ci siano pochi parchi giochi e che siano piccoli. Sarei molto contenta se aumentassero e, se non è chiedere troppo, che li ingrandissero. (…) Sarebbe meraviglioso se ci fossero dei parchi (abbastanza grandi) senza giochi, dove andare solo per poter ammirare la vegetazione! I punti di incontro per bambini e ragazzi ci sono e sono contenta, però vorrei che ci fosse una piscina al chiuso per poter nuotare anche d’inverno. ” - Roberta_classe IV “Mi piacciono le zone verdi perchè sono rigogliose, le scuole sono decorate , le case e i condomini sono stati costruiti bene e i servizi sono utili. Ci sono delle cose che non mi piacciono come le strade, i marciapiedi , le piste ciclabili perchè sono piene di buche , rovinate e manca l’ asfalto. Gli incontri per ragazzi e bambini sono vecchi e le strutture sportive sono impolverate. Però a San Pio X si vive bene.” - Giuseppe_classe IV “Se io avessi la bacchetta magica , il mio quartiere lo cambierei così: meno strade, meno edifici ma più zone verdi e più parchi . Poi farei sparire tutti gli uffici e ci farei la più vasta zona verde del mondo, con tanti animali e parchi con molti giochi. ” - Greta_classe IV “Io vorrei un posto per andare col mio skate a due ruote e una palestra. Il parco giochi ha giochi vecchi e certi sono anche rotti: noi bambini non possiamo giocare così!” - Alessia_classe IV -

“A San Pio X ci sono pochissime piste ciclabili; vorrei che unissero tutte le piste ciclabili per spostarsi sicuri in tutto il quartiere.” - Alessia_classe V “In quartiere ci sono poche zone verdi, cioè parchi giochi o campetti da calcio e, qua e là, si vede solo qualche albero. Io, invece, vorrei che ce ne fossero di più, così San Pio X diventerebbe un quartiere più verde. “ - Vittoria_classe V “Ci sono tante case e condomini, ma poche zone verdi dove giocare e divertirsi insieme agli amici. Di strade ce ne sono tante, però sono troppo pericolose: con pochi semafori e poche protezioni per i pedoni. Ci sono poche piste ciclabili e, in quelle che ci sono, non esistono protezioni. Ci sono tante strutture sportive, ma alcune hanno pochi spazi e, secondo me, dovrebbero mettere un campo da tennis” - Manuel_classe V “Io penso che le piste ciclabili siano poche e pericolose: dovrebbero mettere quei mattoncini che dividono la strada dalla pista e dal marciapiede” - Ilaria_classe V -

“I punti d’incontro, per far giocare i bambini e i ragazzi, non sono tantissimi. Non ci sono campi da tennis qui in giro: solo campi da calcio e pallavolo” - Patrick_classe V -

“In questo quartiere comunque si vive bene per certi aspetti: per esempio, ci sono dei vialetti dove è bellissimo andare con la bicicletta perché le strade sono lisce. Io vorrei anche che, in questo quartiere, si potesse giocare a calcio nei parchi. Visto che ci sono ancora spazi verdi vorrei che non abbattessero gli alberi per costruire case e strade altrimenti questo quartiere sarà fatto solo di cemento e muri.” - Miguel_classe V -

“Io penso che ci siano abbastanza zone verdi, come parchi giochi, per far incontrare bambini. Per i ragazzi ci sono piste di pattinaggio su rotelle, campetti da calcio e campetto di sabbia da beach. Poi ci sono anche ritrovi per i ragazzi come l’Aster 3 dove ti aiutano a studiare ma ti puoi anche divertire o fare feste, l’Altair che è un centro di sport per bambini, ragazzi e adulti, il Gruppo Scout Vicenza 9°. ” - Virginia_classe 3A -

Questi testi rappresentano il frutto di un lavoro svolto dai bambini e dai ragazzi dell’Istituto Comprensivo 4 di Vicenza, coordinati dalla direzione didattica e da un gruppo di insegnanti di riferimento che hanno reso possibile realizzare questa attività all’interno del programma curricolare. Ndr: l’elenco completo dei temi è disponibile nel sito www.etucosacivedi.it/quartieresanpiox

“Gli aspetti positivi sono che ha molte aree verdi, per i bambini e anche per gli animali. Infatti è stata aperta una zona dedicata esclusivamente ai cani” - Lisa_classe 2A “Le zone verdi potrebbero essere migliorate con dei giochi, con più altalene e mi piacerebbe che fossero ampliate anche con più alberi. Riguardo le piste ciclabili vorrei che fossero allungate soprattutto vicino ai parco giochi per poter fare delle piacevoli passeggiate in bicicletta senza avere il timore di essere preso sotto da una macchina.” - Matteo_classe 3A -

“Mi piacerebbe che si costruissero delle piste ciclabili, ma non come quella che abbiamo già che inizia dal nulla e che dopo 100 metri svanisce, ma delle piste che attraversino tutto il quartiere(...). Altra cosa importante per noi ragazzi sono gli edifici sportivi, perché ci passiamo gran parte del tempo(...). Se viene voglia di giocare a calcio, a basket oppure pattinare in un luogo riservato al pattinaggio o allo skateboarding, non c’è nessun posto dove si possano praticare questi sport” - Virginia_classe 3A -

...e tu cosa ci vedi “Vorrei che ci fosse un impianto sportivo sempre aperto a tutti dove si possa giocare a ping pong, a calcetto balilla, un posto cioè dove noi ragazzi possiamo trovarci anche nei giorni di pioggia! - Tommaso_classe 3A -

San Pio X

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PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INCLUSIVO DEL QUARTIERE SAN PIO X


IMMAGINARE SAN PIO X Le visualizzazioni proposte dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Vicenza, situato nel quartiere di San Pio X, hanno tradotto in modo diretto e privo di filtri alcune delle suggestioni emerse dai tavoli di lavoro, contribuendo nella fase finale della costruzione degli scenari a rendere pi첫 comprensibile e diretta la percezione di alcune ipotesi funzionali e spaziali contenute negli scenari.

...e tu cosa ci vedi

San Pio X

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PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INCLUSIVO DEL QUARTIERE SAN PIO X


100 m 50 m

150 m

Note direttive alla definizione della scheda del Piano degli Interventi

Dati quantitativi per la definizione della scheda del P.I.

LO SCENARIO ELABORATO

area privata area ceduta al pubblico

In relazione alla formazione della scheda del Piano degli Interventi per l’area di San Pio X nord, di seguito si riporta la scheda con i dati di definizione finale come concertati

SP5

durante il processo partecipativo e tramite le riunioni tecniche con l’Amministrazione. SUPTOTAL E

I dati dimensionali, dai quali si ricaveranno tutti gli altri dati, non sono ancora supportati da un rilievo strumentale; di conseguenza detti dati potranno subire variazioni in relazione al rilievo da effettuarsi;

*

Durante la realizzazione del P.U.A. sarà obbligo organizzare incontri con la cittadinanza per verificare, completare e rendere progetto tramite una prima ipotesi quanto emerso dal percorso partecipativo in relazione con la fattibilità tecnica ed economica del progetto stesso; Il meccanismo perequativo prevede, a fronte del cambio di desinazione d’uso dei terreni, la cessione al pubblico del 40% della plusvalenza generata. Ciò si traduce nei valori della tabella a fianco, ovvero circa 80.000 mq e una parte monetaria tra i 2 e i 3 milioni di euro, con i valori attuali, che saranno oggetto di rivalutazione in sede di P.U.A. (Piano Urbanistico Attuativo).

SUPPRI VATACEDUTAAL PUBBL I CO

Sc enar i o3Maggi o

2 7 0 . 0 0 0mqc i r c a

2 6 4 . 2 1 7 , 0 0mq

1 0 % S t a nda r dur ba ni s t i c i

5 3 , 8 % S c e na r i o+S t a nda r dur ba ni s t i c i

2 7 . 0 0 0mqc i r c a

1 4 2 . 0 5 5mq, di c ui 8 2 . 9 5 5mqi n c e s s i onepe r e qua t i v a , i l r i ma ne nt ei ns t a nda r d ur ba ni s t i c i

SERVI ZI EATTREZZATURE OSPI TATDAL L EAREE PUBBL I CHE

3 8 . 0 0 0mqc i r c a /0mq 5 2 . 8 4 3mq/ 1 0 . 5 6 8mqE RP SUPEDI FI CABI L E/ QUOTA E RP ERP20% ( edi l i z i a c onvenz i ona t a, agevol at a, s oc i a l hous i ng. . . )

URBANI ZZAZI ONE

c c or doc onv i a bi l i t à Ur ba ni z z a z i onede l l ea r e e Ra e s i s t e nt e… c e dut epi ùl ar e a l i z z a z i onede l pa r c o, de l l anuov av i a bi l i t à , de l l a mobi l i t àc a r r a bi l ee c i c l ope dona l e , e di f i c i a dus o pubbl i c o, l a ghe t t o( ba c i nodi l a mi na z i one ) …

TI POL OGI EPOSSI BI L I

_

Uni bi t r i f a mi l i a r i , c a s eapa t i o, a s c hi e r aabl oc c o

AL TEZZAPREVAL ENTE

_

2 3pi a ni

QUOTACOMMERCI AL E

_

QUOTADI REZI ONAL E

_

1 0 %

QUOTARESI DENZI AL E

_

8 0 %

In questa pagina si riportano gli elaborati finali emersi dal percorso partecipativo, tradotti nel quadro normativo e tecnico della scheda del Piano degli Interventi. Questa traduzione è stata verificata negli ultimi due incontri ed in particolare nell’ultimo con la presenza del Sindaco e dello staff tecnico comunale al completo, al fine di dare coerenza interna al delicato passaggio tra scenari e elaborazioni quantitative, scaturite direttamente dai laboratori, e la traduzione degli stessi nelle indicazioni normative e quantitative del piano. Questi elaborati e i contenuti che illustrano, presentati pubblicamente il 16 maggio 2012, sono scaturiti dall’intenso scambio di dati e valutazioni tecniche intercorso tra gli uffici amministrativi competenti e il gruppo di progettisti privati coinvolti fin dall’inizio come attori alla pari all’interno del percorso partecipativo. La verifica finale in sede pubblica a cui sono stati sottoposti questi dati, ritrova in questo documento una traduzione grafica più avanzata che tuttavia mantiene i medesimi caratteri e contenuti.

...e tu cosa ci vedi

San Pio X PERCORSO FOOTING / CICLABILE

PARCO PUBBLICO *: ALBERATURE INTENSIVE

BACINO DI LAMINAZIONE/ LAGHETTO

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PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ED INCLUSIVO DEL QUARTIERE SAN PIO X ATTREZZATURE SPORTIVE

SPAZIO EVENTI SPETTACOLI/ CONCERTI

PARCO PUBBLICO: AREA A PRATO

PARCO AGRICOLO ORTI URBANI

EDIFICI DI SUPPORTO AD ATTIVITA’ RICREATIVE E CULTURALI

PISTA DI ATLETICA E CAMPI SPORTIVI

ROGGE (ESISTENTI DA MANTENERE)

PARCO ECOCIVICO


La progettazione, la gestione e il coordinamento del percorso partecipativo sono stati curati da Fram_menti. Michele Sbrissa Architetto, Coordinatore del progetto

Lo staff di Fram_menti è composto da: Anna Agostini_Architetto, esperta di progettazione partecipata e gestione di percorsi partecipativi Andrea Bressan_ Architetto, responsabile della produzione grafica del materiale di lavoro

Marco Visentin_Architetto, responsabile degli allestimenti e della produzione del materiale di diffusione Andrea Cecchin_Esperto gestione dei conflitti Matteo Brunati_ Web scientist, responsabile della gestione dei social network e diffusione web

Collaboratori: Silvia Danetti Camilla Guadalupi Daniele Natale Giuseppe Peronato Claudia Toniolo

Si ringrazia per il supporto e la collaborazione l’Amministrazione Comunale di Vicenza, l’ Assessore alla Progettazione e Innovazione del Territorio e alla Cultura Francesca Lazzari, il Dott. Danilo Guarti, l’ Arch. Antonio Bortoli e lo staff tecnico degli uffici comunali.

giugno 2012


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