ANNO 4 LUGLIO 2018 N° 5
IL MAGAZINE DI ESSERE ANIMALI
IL NOSTRO IMPEGNO PER GLI ANIMALI
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è il magazine di Essere Animali, associazione noSempre più vicini al problema
profit che crede in una società senza crudeltà nei confronti degli animali. Ogni giorno ci impegniamo a costruirla tramite indagini che creano consapevolezza e con campagne che promuovono cambiamenti legislativi e spingono persone e aziende a
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compiere scelte virtuose. Scopri in queste pagine il nostro impegno L’ i n c u b o d e i p u l c i n i
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Visoni: aggiornamento
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P r o m o z i o n e Ve g
Essere Animali onlus
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Via Mascarella 42/A 40126 Bologna CF 97676200153 Tel 02 87199702 Fax 02 89950142
Foie Gras: #viadagliscaffali
14 essereanimali.org info@essereanimali.org essereAnimali
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essereAnimali
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essereAnimali
Essere Animali in azione
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essereAnimali Direttore Responsabile Marco Di Cosmo Aut. Tribunale Bologna n° 8396 del 12/10/2015
Un mondo che cambia
EDITORIALE
Quando ero adolescente avevo un sogno ricorrente.
chi dallo sfruttamento degli animali trae grossi profitti
Non uno di quei sogni che fai mentre dormi, ma
economici e che, per questo, vuole proteggere lo status
una fantasia ad occhi aperti. Ero da poco venuto a
quo. Ma tante buone notizie le stiamo già vivendo ora.
conoscenza della sofferenza che subiscono gli animali
Lo si legge dagli articoli di questa rivista: le inchieste del
per diventare cibo, pellicce, negli zoo, nei circhi e
nostro team investigativo hanno sensibilizzato milioni
spesso mi immaginavo il momento in cui, in un futuro
di persone grazie alla loro diffusione su Tg1, Striscia
non troppo lontano, i maggior capi di stato avrebbero
La Notizia, Presa Diretta e su importanti riviste come
annunciato in mondovisione l’abolizione di ogni forma
FqMillenniuM. Parallelamente in certi settori vi è un
di sfruttamento animale. Milioni di persone scendevano
calo nel numero di animali allevati e uccisi.
in strada per festeggiare, i quotidiani pubblicavano il
Nei supermercati italiani il foie gras è oramai introvabile
complesso ‘piano Marshall’ che, da lì a poco, avrebbe
mentre aumenta il consumo di frutta, verdura e vi è un
portato alla riconversione degli allevamenti e di tutte le
boom nelle vendite di prodotti pronti vegetali. I visoni
attività crudeli verso gli animali.
sono ancora richiusi nelle gabbie degli allevamenti ma,
Provo un misto di imbarazzo e sorriso per aver pensato
come leggerete, stiamo facendo passi in avanti anche in
una cosa tanto assurda. Quanta ingenuità, quanti troppi
direzione di una legge che vieti la produzione di pellicce.
film visti in televisione. Ora, con una maggiore maturità
Inoltre molti stilisti, di quelli che influenzano la Moda
e dopo anni di lavoro all’interno di Essere Animali, non
con la M maiuscola, hanno bandito le pellicce dalle loro
ho certo pensieri così bizzarri. Ma sono certo che non
collezioni grazie al lavoro di più associazioni.
bisogna smettere di sognare. So che non assisteremo
Certo il mondo cambia sempre troppo lentamente se
mai a un’improbabile diretta TV con i capi di stato, che
pensiamo agli animali ancora imprigionati e maltrattati.
le conquiste sui diritti animali arriveranno passo dopo
Il lavoro che ci aspetta è lungo e difficile, ma guai a
passo, legge dopo legge, paese dopo paese.
smettere di sognare. Se continuiamo a farlo in tanti,
A volte saranno eclatanti, a volte meno. Ma so che assieme
chissà che un giorno
facciamo parte di un movimento globale composto da
non si realizzi.
associazioni e attivisti che possono cambiare il corso della storia. Occorrerà tempo e impegno, perché c’è
Simone Montuschi Portavoce di Essere Animali
INVESTIGAZIONI
Francesco Ceccarelli Responsabile investigazioni - Essere Animali
SEMPRE PIÙ VICINI AL PROBLEMA
È
dal 2011 che realizziamo indagini e in questo numero della rivista vorrei raccontare la nostra evoluzione attraverso gli anni di questo complicato lavoro. Quattro sono le modalità con cui Essere Animali documenta le condizioni e gli abusi subiti dagli animali negli allevamenti o nei macelli: NIGHT VISITS Gli attivisti entrano, generalmente di notte, e documentano le condizioni degli animali quando non ci sono i lavoratori. POSIZIONAMENTO DI TELECAMERE Per riprendere un’area dove si ipotizza che i lavoratori possano compiere maltrattamenti, gli investigatori nascondono delle piccole telecamere. ACCESSO CON PRETESTO Uno o due attivisti, adducendo una falsa motivazione, chiedono di poter assistere e filmare una giornata lavorativa. ATTIVISTA INFILTRATO Una persona entra a lavorare come dipendente e documenta ciò che accade di nascosto per un tempo variabile che può arrivare anche ad alcuni mesi. Come potete intuire, ogni tipologia di intervento implica diversi gradienti di rischio, difficoltà e coinvolgimento. Il nostro percorso è iniziato una notte e nel modo più semplice possibile: aprire una porta e filmare quello che vedevamo. L’obiettivo era ottenere immagini di buona qualità provenienti dagli allevamenti che erano intorno a noi. Prima di allora nessuna associazione italiana aveva documentato le condizioni dei cosiddetti “animali da reddito”. Le fotografie che utilizzavano nel loro materiale informativo provenivano infatti da altre nazioni e questo fatto, a nostro avviso, diminuiva la potenza del messaggio e lasciava ampie possibilità di critica. Desideravamo che in tutta la nostra comunicazione le
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immagini fossero attuali, realizzate da noi e provenienti da strutture italiane, solo in questo modo potevamo “certificare” al 100% i maltrattamenti che documentavamo. Questa è stata la nostra base di partenza e da lì abbiamo proseguito mettendoci sempre più energie e risorse, perché credevamo, e lo crediamo ancora, che per ottenere risultati concreti per gli animali bisogna diffondere immagini e video attraverso i media, solo in questo modo si raggiungono e si stimolano persone, aziende e istituzioni al cambiamento. Per questo motivo abbiamo sviluppato tecniche d’indagine via via più sofisticate per trovare maggior spazio su giornali e TV. Con il passare del tempo e l’uscita di numerose investigazioni lo step successivo è stato tenere alto l’interesse dei media: per fare questo abbiamo dovuto spingerci più in profondità e documentare il problema più da vicino. Gli attivisti si sono così finti quello che non erano per documentare le violenze dentro ai macelli di agnelli o negli allevamenti dove viene prodotto il Foie Gras, altri hanno piazzato telecamere all’interno di allevamenti di visoni o maiali per riprendere i brutali comportamenti degli allevatori. Ora stiamo affrontando una nuova sfida: per mostrare dall’interno i maltrattamenti, alcuni investigatori stanno lavorando da mesi in questi inferni in terra. Quello che riprendono ci lascia ogni volta senza parole e ci spinge a triplicare gli sforzi per portare fuori, agli occhi del mondo questi crimini. Il nostro Team Investigativo cresce ogni giorno e dietro alle sue coraggiose imprese, sappiate che ci siete tutti e tutte voi. Grazie di cuore per il vostro vitale sostegno.
INVESTIGAZIONI
IN DIRETTA DA UN ALLEVAMENTO DI MAIALI A febbraio di quest’anno per la prima vol-
te artificialmente, rinchiuse in gabbie così
Chi era a casa ha visto gli animali che in
ta in Italia abbiamo realizzato una diretta
strette da non muoversi e la zona par-
quello stesso istante erano prigionieri:
Facebook portando migliaia di persone
to dove nascono i piccoli mentre le loro
senza filtri e senza tagli, proprio mentre
dentro un enorme allevamento intensivo
mamme sono ancora chiuse in gabbie
noi eravamo al loro fianco, a mostrare la
di maiali in Lombardia.
grandi quanto i loro corpi.
terribile prigionia a cui sono sottoposti.
Il focus è stato il reparto riproduzione: la
In Italia 500.000 scrofe vivono in questa
gestazione dove le scrofe sono ingravida-
condizione e la legge lo consente.
I MEDIA SU CUI SIAMO USCITI NEGLI ULTIMI MESI
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INVESTIGAZIONI
L’INCUBO DEI PULCINI IMMAGINI SCIOCCANTI DEI PRIMI ISTANTI DI VITA DEI PULCINI IN UN INCUBATOIO SONO GIÀ STATE VISTE NEL MONDO. MA È GRAZIE A UNA NOSTRA ATTIVISTA CHE, PER LA PRIMA VOLTA, SONO STATE DIFFUSE SCENE CHE TESTIMONIANO COME QUESTE PRATICHE SIANO LA PRASSI ANCHE IN ITALIA.
A
mbra è stata assunta da una grande azienda italiana e ha lavorato per diversi mesi sotto copertura all’interno di un impianto dove nascono fino a un milione di animali ogni settimana. Usando una telecamera nascosta ha potuto filmare il primo giorno di vita dei pulcini, un vero e proprio incubo. Dopo la schiusa, gli animali vengono scaraventati brutalmente sopra rulli
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industriali, separati in base al sesso e vaccinati. A migliaia muoiono o rimangono incastrati con le zampe nei macchinari. Agli animali deboli e feriti è riservato il triste destino di essere tritati vivi in un maceratore. La conduttrice e giornalista Paola Maugeri ha prestato il suo volto per la diffusione del video realizzato attraverso questo duro lavoro.
Dopo essere stato lanciato dal Corriere Della Sera online, c’è stata una grande risonanza tra i media italiani e non solo. La nostra indagine è stata infatti vista anche dal pubblico francese grazie all’apporto di L214 Ethique et Animaux, importante associazione animalista d’oltralpe. Infine la nostra investigazione è arrivata anche in tv attraverso un servizio di Striscia La Notizia.
INVESTIGAZIONI
«Questa non è una pasticceria», o «non coccoliamo i pulcini come si vede in tv» questo è ciò che è stato detto prima di entrare nell’incubatoio ad Ambra, la nostra attivista. È infatti suo il camice sul quale era nascosta la microtelecamera che ha permesso di realizzare le riprese. Ma è anche sua la frustrazione che ha comportato lavorare per mesi in quel luogo cercando di mostrarsi sempre indifferente alla sofferenza che vedeva.
“ IL RACCONTO DI AMBRA
Ricordo il momento in cui ho preso in mano uno di quei centinaia di migliaia di pulcini per la prima volta. Così piccolo e fragile, «coraggio, non si rompe mica» mi dicono, mentre me lo strappano di mano e mi dicono come devo fare. Cerco di liberare dei pulcini incastrati, o di fare spazio in maniera che non vengano schiacciati, ma vengo ripresa, «non c’è tempo per questo, fai il tuo lavoro e basta». [I pulcini] vengono lanciati, strattonati, addirittura sbeffeggiati, in un’indifferenza forzata. I lavoratori sono costretti a mettere da parte i loro sentimenti e i loro istinti per poter lavorare e sono sottoposti a forti pressioni: non ci si può staccare dalla linea, bisogna lavorare sempre più veloci. A intervalli molto irregolari, si fa “pulizia”. Pulcini malati, feriti o agonizzanti vengono lanciati in scatole poi svuotate all’interno del maceratore che trita vivi i pulcini che non possono essere spediti agli allevamenti. Il mio viaggio all’interno di questo luogo nascosto è qualcosa che non dimenticherò mai.
Noi, insieme ad Ambra, siamo fiduciosi che tutto il dolore che ha visto e sopportato sia servito per modificare la percezione che le persone hanno del cibo, portandole a scelte alimentari più compassionevoli e rispettose verso gli animali. 5
INVESTIGAZIONI LE NOSTRE IMMAGINI AL TG1 A ottobre sono andate in onda al TG1 le immagini che abbiamo girato dentro un allevamento intensivo di polli. Il servizio di Roberta Badaloni ha mostrato a oltre 5 milioni di telespettatori le terribili condizioni degli animali, denunciando anche il largo utilizzo di antibiotici in zootecnia, causa dell’ormai nota antibiotico resistenza. Per accontentare la richiesta a basso costo della carne di pollo in un singolo edificio vengono stipati fino a 240.000 individui. Questi polli sono frutto di una selezione genetica che li porta a ingrassare molto velocemente e a depositare i grassi sul petto, deformandoli e limitando la loro possibilità di movimento.
NUOVA INDAGINE SU MACELLAZIONE AGNELLI A pochi giorni dalla Pasqua abbiamo documentato ancora una volta la tragica fine degli agnelli posizionando telecamere nascoste in due macelli del centro Italia. Le immagini mostrano le gravi inadempienze degli operatori che non risparmiano sofferenze agli animali. Gli agnelli, di solo un mese di vita, vengono scaricati dal camion con brutalità. Dato il malfunzionamento degli attrezzi elettrici si utilizzano pistole captive, che stordiscono l’animale ma lo lasciano vivo e cosciente in preda a spasmi. Ammassati gli uni sugli altri, gli agnellini vedono i propri simili dissanguarsi tra le contrazioni, mentre attendono la loro fine. Il video è stato ripreso da importanti media come Il Fatto Quotidiano, LifeGate, Adnkronos. 6
SPECIALE SU MILLENNIUM FQ Il nostro team investigativo ha accompagnato il giornalista Ersilio Mattioni all’interno di alcuni allevamenti intensivi insieme al fotografo Francesco Pistilli, recentemente premiato come terzo classificato al World Press Photo 2018 nella sezione General News. Dal tour è nato un bellissimo articolo di 10 pagine pubblicato a maggio su FQ MillenniuM, il mensile de Il Fatto Quotidiano, in cui Mattioni racconta la sua esperienza di una notte come tante vissute dai nostri investigatori, che entrano dentro gli allevamenti con il fine di documentare cosa nascondono agli occhi dei consumatori.
INVESTIGAZIONI
I SUPPORTER, LA FORZA DIETRO LE NOSTRE INDAGINI OGNI IMMAGINE CHE VEDI IN UN’INDAGINE, OGNI FOTOGRAFIA DA UN ALLEVAMENTO O DA UN MACELLO, HANNO DIETRO ORE O PERFINO GIORNATE DI LAVORO. CI SONO MOLTE RICERCHE DA FARE, VIAGGI E SPOSTAMENTI, NOTTATE INSONNI, RISCHI DA PRENDERE, PERSONE CHE HANNO SCELTO DI LAVORARE SOTTO COPERTURA E PASSARE GIORNATE INTERE IN MEZZO ALLO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI.
T
utto questo necessita una grande determinazione e persone speciali come gli investigatori, che hanno scelto di fare tutto il possibile per abbattere le spesse mura costruite per nascondere ciò che accade agli animali. Qualcuno li chiama eroi. Forse definirli eroi è troppo, ma di sicuro sono persone con un grande cuore e una grande passione. Persone invisibili di cui non sveliamo i nomi, che non possono parlare apertamente di quello che fanno e vivono in incognito. Ma dietro di loro ci sono altri “eroi invisibili” non meno importanti: i Supporter del Team Investigativo. Queste persone sono altrettanto speciali e altrettanto fondamentali per permettere la realizzazione delle indagini e raggiungere milioni di persone. Grazie al loro sostegno possiamo acquistare materiali e teleca-
mere nascoste, pagare viaggi e un alloggio per i nostri investigatori sotto copertura, costretti a passare anche mesi lontano da casa, lavorando otto o dieci ore al giorno in allevamenti per filmare violenze e denunciare maltrattamenti. I Supporter sono la vera forza motrice che realizza le indagini di Essere Animali. COSA SIGNIFICA ESSERE SUPPORTER? Vuol dire sostenere economicamente le indagini con una donazione fissa mensile. Si tratta di un comodissimo metodo di donazione, basta programmarlo una volta con la somma mensile preferita e poi non c’è più da pensarci. Il sistema delle donazioni mensili inoltre facilita notevolmente per noi la pianificazione dei progetti e l’uso del budget.
SCEGLI ANCHE TU DI RENDERE POSSIBILI LE INVESTIGAZIONI La media dei nostri Supporter dona 10-15 euro al mese. Pensaci, cosa è questa cifra rispetto all’impatto che può avere per gli animali? Compila il form automatico su: www.essereanimali.org/supporter
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C A M PA G N E
I VISONI HANNO LA MAGGIORANZA IN PARLAMENTO
ABBIAMO SFRUTTATO LE ELEZIONI PER CHIEDERE IL DIVIETO DI ALLEVAMENTO PER PELLICCE
lta ila ali bie
L’80% DEL NUOVO PARLAMENTO È CON NOI
L
o scorso Governo italiano sarà ricordato per aver vergognosamente affossato tre proposte di Legge che avrebbero vietato nel nostro paese questi crudeli allevamenti. Per superare questo immobilismo legislativo abbiamo scelto di lanciare, prima delle elezioni politiche di marzo, la campagna #160milavisoni da salvare: una mobilitazione innovativa per spingere i partiti ad esprimersi pubblicamente a sostegno di un divieto di allevamento per pellicce. Grazie ad un confronto continuo con candidati e rappresentanti politici, ad una petizione ma anche ad un asfissiante pressing sui social network e ad azioni dimostrative in diverse città abbiamo ottenuto l’adesione di MoVimento 5 Stelle, Liberi e Uguali, Forza Italia, Partito Democratico, Fratelli d’Italia e Potere al Popolo. Con il successivo risultato delle elezioni possiamo dire di aver convinto l’80% delle forze politiche che entreranno in Parlamento.
ori re ltà rio . ie ur-
nui re
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Una maggioranza schiacciante che finalmente rappresenta gli italiani, che da anni si dichiarano a favore della chiusura di questi allevamenti, già banditi in 11 paesi europei. Ora però non dobbiamo cantare già vittoria. In Italia 160mila visoni sono tuttora rinchiusi in gabbia, in attesa di essere uccisi in una camera a gas per diventare pellicce. Abbiamo filmato le loro condizioni infiltrandoci negli allevamenti. Abbiamo, quando potuto, denunciato e chiuso quelli abusivi e impedito che altri sorgessero. Questo impegno dei partiti è un importante segnale di cambiamento, ma deve concretizzarsi velocemente in una legge, altrimenti c’è il rischio che siano solo vuote promesse. A noi il compito di fare in modo che ciò accada, vigilando sul lavoro dei politici e continuando a tenere alta l’attenzione. Siamo pronti, forti di questo ulteriore risultato e del sostegno dei nostri soci.
C A M PA G N E
PELLICCE? FUORI MODA! MENTRE VARI PAESI EUROPEI VIETANO GLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA, SEMPRE PIÙ MARCHI E PERSONALITÀ DELLA MODA ANTICIPANO I DIVIETI. QUELLA CHE SI STA ABBATTENDO SULLE PASSERELLE DI TUTTO IL MONDO È UNA VERA E PROPRIA ONDATA FURFREE.
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e vecchie pellicce “intere” hanno perso già da molto tempo il loro interesse per i produttori e la maggior parte del mercato proviene non più dalla vendita in pelliccerie ma proprio
dall’inserimento in capi di moda, siano essi di stilisti, grandi firme o marchi minori. Ma nonostante le sfilate e le riviste diano purtroppo ancora spazio a pellicce, pelle, piumini, le cose stanno cambiando.
In particolare la presa di posizione di alcuni dei più grandi nomi della moda sembra aver fatto da volano a un processo a valanga che non si è ancora interrotto. Giorgio Armani, tra i primi a promettere collezioni furfree, aveva sgombrato fin da subito il tavolo da qualsiasi scusante per i colleghi che avrebbero utilizzato ancora le pellicce per i propri capi. «Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali». Anche Donatella Versace quest’anno si è finalmente schierata chiaramente sulla questione: «basta non le utilizzerò mai più, non voglio uccidere animali per fare moda. Non mi sembra giusto». Insieme a lei, da gennaio 2018, hanno annunciato che si impegneranno per linee di abbigliamento senza uso di pelliccia Furla, DKNY e il celebre stilista John Galliano. A queste recenti dichiarazioni possiamo aggiungere quelle dello stesso tenore rilasciate in precedenza da: Michael Kors, Jimmy Choo, Gucci, VF Corporation (che comprende i marchi Vans, North Face, Wrangler, Timberland, Lee, Napapijri), Calvin Klein, Stella Mc-Cartney, Tommy Hilfiger e Ralph Lauren. L’estetica, la ricerca del bello, la creatività sono caratteristiche che si possono perseguire evitando di celebrare un prodotto ottenuto con la morte e la sofferenza di milioni di animali. Una parte del mondo della moda, settore che per sua natura recepisce, interpreta e stimola i cambiamenti della società, l’ha capito e si sta finalmente facendo portavoce della crescente consapevolezza che l’opinione pubblica ha acquisito nei confronti degli animali e dei loro diritti. Possiamo dire che la strada giusta è stata intrapresa in modo deciso e che ci sono molti segnali che fanno ben sperare. Quello che faremo noi è impegnarci affinché questo processo vada avanti il più rapidamente possibile fino al suo inevitabile epilogo: un mondo senza pellicce.
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PROMOZIONE VEG
LA CAMPAGNA NELLE UNIVERSITÀ STA ANDANDO ALLA GRANDE!
I
n poco più di due mesi negli atenei di Milano e Bologna abbiamo distribuito oltre 20mila guide sull’alimentazione vegetale. Prima a novembredicembre e poi tra aprile e giugno sei nostre attiviste, due a Milano e quattro a Bologna, munite di tanta energia e tantissimi libretti si sono piazzate davanti alle entrate delle più grandi università e hanno diffuso la guida “Cambia il mondo, inizia da tavola”. Si tratta di un opuscolo di sedici pagine pieno di spunti, approfondimenti e arricchito dai consigli di una nutrizionista. Una guida passo passo per passare ad una alimentazione 100% veg. Moltissimi studenti hanno apprezzato con entusiasmo questa iniziativa, raccontando della propria esperienza e della volontà di cambiare, altri hanno risposto ponendo domande, interessati a un confronto. Altri ancora sono tornati nei giorni successivi a chiedere maggiori informazioni. L’esperienza è stata senza dubbio stimolante e positiva, e il riscontro è stato interessante, riproporremo sicuramente momenti di incontro in università: puntare ad una informazione diretta ai più giovani è uno dei nostri obiettivi.
NON SOLO IN UNIVERSITÀ
“Questa esperienza mi ha permesso di mettere alla prova la comunicazione. Ho avuto la possibilità di spiegare a dei miei coetanei la realtà che vivono gli animali, e il rispetto, inteso come ascolto delle idee altrui, spesso diverse, e come dialogo nella sua forma migliore, quello costruttivo.
Serena, dialogatrice a Milano
MANGIARE VEG FUORI CASA? ADESSO È PIÙ SEMPLICE!
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er rendere ancora più facile questa scelta abbiamo creato un portale che racchiude i ristoranti vegan e vegan-friendly di tutta Italia. Al momento ne abbiamo selezionati oltre 800, e puoi trovare quelli più vicino a te inserendo la tua città: www.ioscelgoveg.it/ristoranti Buon appetito!
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D
elle coloratissime cargo-bike, stracolme delle nostre guide veg ma anche di biscotti vegani, sono comparse nel centro di Milano e Bologna. Grazie all’azienda Probios per la loro generosa offerta abbiamo potuto distribuire ai passanti più di 500 pacchetti dei loro buonissimi biscotti al cioccolato. È stato un modo invitante e propositivo e anche un po’ diverso, per approcciare le persone e informarle sulle motivazioni che stanno dietro a questa scelta. Inoltre, in questo modo, abbiamo anche dimostrato ancora una volta che gli alimenti vegan non sono per forza strani o elaborati, ma possono esserlo anche dei semplici e golosi biscotti al cioccolato!
PROMOZIONE VEG
I NUMERI PARLANO CHIARO Escludendo i già vegani il 33,9% dei partecipanti ha seguito un’alimentazione completamente vegana per tutti e sette i giorni (meglio rispetto al 23% dello scorso anno), mentre il 40% lo ha fatto tra i 5 e i 6 giorni, una buona media per chi sta iniziando un passaggio. Ma un dato ancor più interessante e positivo è che 89,6% dei partecipanti si sta impegnando anche dopo la Settimana Veg a seguire un’alimentazione priva di prodotti animali. Questa risposta significa che anche chi l’ha seguita solo pochi dei sette giorni si sta comunque impegnando a procedere in questa direzione. Ognuno con i suoi tempi, ma tutti uniti da un simile obiettivo. Se ti sei perso le buonissime ricette di questa Settimana Veg? Puoi ancora scaricare il ricettario su: www.settimanaveg.it
S
i è conclusa a fine maggio anche la quinta edizione della Settimana Veg. È stata un’esperienza molto positiva, che cerchiamo sempre di migliorare e arricchire grazie ai vostri preziosi suggerimenti. Quest’anno abbiamo cercato di metterli in pratica tutti e leggendo i risultati del sondaggio finale ci sembra di esserci riusciti La Settimana Veg si è dimostrato ancora una volta un progetto molto importante per chi si approccia ad una alimentazione vegetale, grazie alle ricette, ai consigli nutrizionali e alla condivisione delle esperienze dei partecipanti sui vari social, che sono proprio quello stimolo in più per intraprendere il cambiamento. Quest’anno anche personaggi del mondo dello sport, dell’arte, dello spettacolo e della moda hanno partecipato facendo da testimonial per questa iniziativa. Il team speciale formato dalla dott.ssa e blogger Betti Taglietti per le ricette, e dalla dott.ssa Silvia Goggi per la parte nutrizionale, ha creato non solo un menù e tanti contenuti per il ricettario, ma anche dei video con focus sui diversi dubbi legati alla nutrizione, per coinvolgere ancora di più gli iscritti.
La Settimana Veg viaggia anche in metropolitana In 8 stazioni della metro di Brescia sono rimasti affissi per 30 giorni questi cartelloni, un messaggio chiaro per far capire che vegan non è solo insalata e per invitare le persone a provare la Settimana Veg!
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C A M PA G N E
FOIE GRAS #ViaDagliScaffali IN OLTRE 10.000 SUPERMERCATI
CON L’ADESIONE DI GRUPPO SELEX, LIDL ITALIA, MD SPA, CRAI E BENNET IL PRODOTTO È PRATICAMENTE INTROVABILE NEI SUPERMERCATI ITALIANI
C
’era una volta il foie gras. Il verbo al passato è quasi un atto dovuto perché in Italia, di foie gras, ce n’è sempre meno. Durante gli ultimi mesi altre cinque importanti catene di supermercati hanno aderito alla campagna #ViaDagliScaffali, cessando le vendite di questo prodotto o confermando la scelta di non distribuirlo. Grazie a un pressing continuo verso le società della Grande Distribuzione Organizzata, fatto di incalzanti richieste di incontro e di assidue proteste, stiamo concretizzando ciò che ci eravamo prefissati: organizzare un boicottaggio nazionale del foie gras per lanciare un chiaro messaggio
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contro le torture dell’alimentazione forzata. Questa pratica è già vietata in Italia, ma il fegato grasso di anatre e oche viene comunque importato dai paesi in cui questa è ancora consentita. Come in Francia, dove i nostri investigatori hanno filmato maltrattamenti agghiaccianti compiuti su animali indifesi. Il Gruppo Selex, terzo colosso del settore, noto per le insegne Il Gigante, Famila, A&O e C+C è stato convinto con una petizione apposita che ha raccolto in pochi giorni più di 32000 firme. Il Consorzio Crai ha ceduto dopo manifestazioni on line e davanti ai loro supermercati. Per Bennet, gruppo che da mesi era
obiettivo della campagna, è stato necessario implementare le proteste tramite l’Action Center, la nostra nuova piattaforma per il web attivismo. Con MD SpA e Lidl Italia invece è bastato il dialogo, in quanto le società non commercializzavano già foie gras e hanno scelto di continuare con questa politica. Questi nomi si aggiungono agli impegni di Coop, PAM Panorama, Eataly, Conad ed Esselunga per un totale di oltre 10.000 supermercati che ad oggi hanno messo il foie gras #ViaDagliScaffali. Un grande risultato reso possibile grazie alla partecipazione di attivisti da tutta Italia.
EA IN AZIONE
Brenda Ferretti Responsabile attivismo - Essere Animali
ACTION CENTER DI ESSERE ANIMALI WEB-ATTIVISMO CHE PORTA RISULTATI
P
iù di 1000 attivisti da tutta Italia che si organizzano per delle azioni mirate: questo è il nostro Action Center, un nuovo progetto per salvare sempre più animali. Volevamo trovare un modo efficace per coinvolgere e fare rete con gli attivisti in ogni città, sfruttando
questa grande forza per accrescere le campagne e ottenere sempre più risultati. Abbiamo così creato l’Action Center: basta una mail per iscriversi e ricevere tutte le informazioni su come attivarsi e ognuno può partecipare direttamente da casa propria.
COSA FACCIAMO? OLTRE 10.000 NEGOZI NON VENDONO PIÙ FOIE GRAS
Ogni settimana ci coordiniamo via mail focalizzandoci su un obiettivo: mandiamo mail di protesta e scriviamo sui so-
30 MILIONI DI PERSONE HANNO VISTO LE NOSTRE INDAGINI
4 ALLEVAMENTI DI VISONI BLOCCATI PRIMA DELL’APERTURA
cial alle aziende, firmiamo e condividiamo petizioni, indagini e molto altro. Grazie a questo impegno sono già molti i risultati ottenuti.
Il nostro Action Center è un modo importante di fare attivismo, semplice, alla portata di tutti e soprattutto efficace. Siamo già in tantissimi e vogliamo crescere sempre di più.
OLTRE 450 MILA FIRME RACCOLTE
Se vuoi fare la tua parte iscriviti: www.essereanimali.org/action-center
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EA IN AZIONE
BRESCIA
BOLOGNA, ANCONA, ROMA, FIRENZE, BRESCIA E MILANO
24 SETTEMBRE Una delle tante iniziative di sensibilizzazione
OTTOBRE Con un tour di sei date abbiamo portato il docu-
sulla scelta vegan.
film “The Last Pig” per la prima volta in Italia, con la regista Allison Argo e il protagonista Bob Comis.
BOLOGNA, ANCONA, BRESCIA E MILANO
MILANO
10 DICEMBRE Per la Giornata Mondiale Diritti Animali erava-
6 FEBBRAIO Dall’Arengario di Milano, uno dei monumenti
mo nelle piazze centrali di queste città.
storici in Piazza del Duomo, abbiamo srotolato uno striscione di 10 metri in occasione del lancio della campagna 160mila.
PROVINCIA DI CREMONA
20 MARZO In azione dentro un allevamento di maiali.
BRESCIA E MILANO
24 e 30 MARZO In occasione della Pasqua abbiamo liberato un finto gregge di agnelli nel pieno centro di queste due città.
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EA IN AZIONE
AREZZO E MILANO
MARZO - MAGGIO Salvati anche quest’anno migliaia di rospi
PROVINCIA DI BERGAMO
5 MAGGIO In azione davanti a due allevamenti di maiali.
durante il periodo della loro migrazione.
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DAL GRUPPO DI BOLOGNA
Bologna si trova la sede legale di Essere Animali e un gruppo di attivisti sempre pronti a partecipare con entusiasmo alle numerose iniziative. Oltre alle azioni organizzate in occasione delle giornate nazionali, Bologna in questi mesi ha dedicato particolare attenzione agli eventi di sensibilizzazione sull’importanza di un’alimentazione senza l’utilizzo di derivati animali. Abbiamo distribuito circa 13.000 guide agli studenti universitari, realizzate con l’aiuto di famosi nutrizionisti per agevolare il passaggio ad un’alimentazione crueltyfree e portiamo avanti attività per far conoscere a tutti il mondo vegan.
ASSAGGI VEG Bologna è una città famosa per la sua cucina, che di vegan friendly ha davvero poco. Abbiamo voluto mettere in discussione ancora una volta le tradizioni offrendo ai numerosi passanti alcuni assaggi vegan ispirati a quelli tradizionali, ma realizzati senza infliggere violenza agli animali. Lo abbiamo fatto distribuendo affettati, formaggi e biscotti vegan, per dimostrare a tutti l’esistenza di valide alternative che possono sostituire i cibi di derivazione animale senza rinunciare alle proprie abitudini.
GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI ANIMALI La centralissima via Rizzoli, strada sotto le Due Torri di Bologna, è stata riempita di sagome raffiguranti gli animali che vengono maggiormente sfruttati negli allevamenti intensivi. Per poter agire indisturbati il gruppo di volontari si è riunito all’alba e ha realizzato un video di forte impatto, che ha trovato spazio anche nel TGR. Durante la giornata mondiale dei diritti animali abbiamo voluto ricordare i miliardi di animali che ogni anno vengono rinchiusi, sfruttati e infine uccisi, facendo riflettere tutti sull’imprescindibile diritto alla vita e alla libertà di ogni individuo.
TUTTI CONTRO LE PELLICCE Sono tantissime le persone hanno richiesto di poter fare la foto con il nostro gigante visone nelle strade del centro di Bologna. Abbiamo realizzato il cartonato per supportare la campagna Visoni Liberi e dare visibilità a un animale da sempre sfruttato e ucciso per la produzione di capi di alta moda, ma anche di inserti utilizzati per l’abbigliamento comune. Tantissime persone di ogni età hanno apprezzato l’iniziativa e si sono schierate dalla nostra parte mettendoci la faccia, per dire ancora una volta un grande NO alle pellicce. 15
EA IN AZIONE
Claudio Pomo Responsabile campagne - Essere Animali
UN MONDO CHE CAMBIA, UN PASSO ALLA VOLTA
L
e buone notizie sono vitali. Non solo per gli animali, ma anche per noi che ne abbiamo a cuore la sorte. Vedere che qualcosa sta cambiando e che la società inizia a prendere una nuova rotta è fondamentale per non demoralizzarsi di fronte alla vastità del problema che affrontiamo. Soprattutto se parliamo di alimentazione quello che cerchiamo non è un cambiamento da poco: proponiamo uno stravolgimento totale della produzione e dei
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consumi per miliardi di persone. Non basta solo che i consumatori facciano delle scelte, ci vogliono investimenti, incentivi, progetti a lungo termine di riconversione di aziende e creazione posti di lavoro. E per tutto questo ci vuole tempo, purtroppo. Per quanto riguarda questo specifico campo dello sfruttamento degli animali i numeri sono davvero impressionanti. Si parla di 70 miliardi di animali terrestri allevati e uccisi ogni anno.
Pensare che la situazione cambi dall’oggi al domani è utopia. Sapremo portare risultati positivi solo con una visione a lungo termine e con tanta pazienza e determinazione. Quello che però vogliamo condividere in queste pagine sono risultati che già oggi sono visibili. Il cambio di mentalità e la diffusione di immagini e informazione, così come l’interesse verso un’alimentazione più sana e consapevole, stanno portando risultati positivi per molti animali.
EA IN AZIONE
-10% -26% MAIALI ALLEVATI Probabilmente i motivi stanno dietro l’allarme lanciato dall’OMS riguardo le carni rosse, ma i dati parlano chiaro: gli italiani consumano sempre meno carne di maiale e il numero di questi animali macellati in Italia dal 2010 al 2016 è calato del 10% (dati Coldiretti). Questo settore lamenta da anni una seria crisi economica e tante strutture hanno chiuso. Solo in Lombardia, dove viene allevata la metà dei maiali italiani, negli ultimi cinque anni il numero di animali negli allevamenti è sceso del 21% (dati Coldiretti).
-47%
ITALIANI CHE APPREZZANO LA SCELTA VEGAN CONSUMO DI LATTE Il settore del latte è in seria crisi perché i consumi si stanno spostando sempre di più verso le alternative vegetali. Nelle case italiane entrano sempre più latte di avena, soia, riso e mandorla e sempre meno latte di mucca, burro e formaggi. E questo cambiamento dei consumi ha portato tra il 2011 e il 2016 a un calo dei consumi pro-capite del 24,5% (dati Clal). Tutto questo ha portato esperti mondiali a definirla una crisi che se non viene arginata potrebbe portare alla fine del settore lattiero-caseario entro dieci anni!
-12% CAVALLI MACELLATI Nel 2014 abbiamo diffuso le prime immagini riguardo la macellazione dei cavalli, carne consumata tradizionalmente nel sud e soprattutto in Puglia. Grazie anche a quelle sconvolgenti immagini in questi anni il numero di cavalli macellati è calato notevolmente, quasi della metà (dati Istat). Ovviamente si tratta di una specie consumata in numeri considerevolmente minori rispetto ad altre, ma arrivare alla fine di questa tradizione è importante, anche solo come messaggio culturale.
+50%
Nonostante diatribe in Tv e notizie allarmanti sui media i dati Eurispes del 2018 hanno mostrato che gli italiani hanno in generale un’idea positiva della scelta vegan. Il 42,4% del campione ritiene che si tratti di una scelta personale rispettabile, a cui si aggiunge l’8,2% di quanti la considerano una scelta ammirevole. A giudicare in maniera positiva la scelta vegana sono soprattutto i più giovani.
NON TUTTI STANNO MEGLIO: POLLI E PESCI ULTIMI TRA GLI ULTIMI Per quanto ci sia un susseguirsi di buo-
CARNE DI CONIGLIO
ne notizie purtroppo non è così per tutte le specie animali. L’attenzione alla salute e l’allarme sulla carne ros-
L’Italia è il paese europeo con il maggior numero di conigli allevati e uccisi, ma anche qui la sensibilità in evoluzione sta portando cambiamenti nei consumi e il settore è in grave crisi. Il calo nei primi mesi del 2017 è stato del -12% (dati Mipaf ), tale da spingere il Ministero delle Politiche Agricole a creare una campagna pubblicitaria per invitare i giovani a mangiare la carne di questi animali, che ormai sono invece il terzo animale d’affezione nelle case degli italiani.
sa, così come l’empatia che ci porta a empatizzare più con alcuni animali che con altri, stanno portando gli italiani a consumare più carne di pollo e più pesce. Per questi animali le macellazioni sono in aumento. Polli e pesci sono gli animali uccisi in numero maggiore nel comparto carne e anche quelli forse con la vita peggiore tra tutti. Per questo è importantissimo sensibilizzare le persone non ad abbandonare la carne rossa per quella bianca, ma a prediligere le proteine vegetali!
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gni anno è importante analizzare e rivedere le proprie attività e stilare non solo una lista di successi e risultati, ma anche quella di errori e attività da migliorare. In un’associazione così come in qualunque impresa o attività si fanno anche degli errori di valutazione, si imboccano strade che magari non portano il risultato sperato. Dietro a ogni indagine per esempio ci sono anche molti tentativi andati a vuoto o strade che non hanno funzionato. Provarci è l’unico modo per riuscire a ottenere successi e risultati, ma solo se si compie ciclicamente un’analisi che corregga il tiro e ci indichi se siamo nella giusta direzione. Noi crediamo nei numeri. Crediamo in un attivismo che porti risultati concreti e più possibile misurabili, che ci dia il senso del nostro impegno e ci indichi se stiamo effettivamente contribuendo a cambiare la società e salvare animali. Nel 2017 abbiamo realizzato più di 100 attività informative, raggiunto 15 milioni di persone attra-
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verso la Tv, più di 30 milioni tramite i social, fatto lezioni a più di 1000 studenti e ottenuto importanti risultati con le campagne contro il foie gras e gli allevamenti da pelliccia. Nel frattempo abbiamo anche lanciato il nuovo progetto IoScelgoVeg e una imponente campagna di volantinaggi alle università di Bologna e Milano. Alla fine dell’anno stiliamo il bilancio sociale, analizziamo il budget investito e come è stato scorporato tra i diversi progetti. E siamo veramente fieri di vedere che il 76% delle uscite è stato utilizzato direttamente per la Mission, le attività che sono il fine dell’associazione: campagne di protesta o cambiamento legislativo, sensibilizzazione, informazione, denunce, salvataggio di animali. Il resto, spese di gestione e di investimento per la raccolta fondi, sono inevitabili, ma siamo riusciti a tenerle ancora una volta eccezionalmente basse. E questo ci permette di dire che il nostro impegno è tutto per gli animali.
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LELLA Il nostro Team Investigativo l’ha trovata a gennaio in un allevamento intensivo per la produzione di uova. Era uscita dalla gabbia e seguendo i nastri trasportatori era finita nella stanza dove si depositano le deiezioni. Sarebbe morta di fame e di freddo, ma il suo coraggio l’ha portata ad avere una nuova vita!