S&H Magazine n. 247 • Aprile 2017

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06 04 La città dell’amore

Alla scoperta di Cagliari con Grazia Deledda

05 Alessandra Polo

Alla scoperta dei #social e della Sardegna

06 Bimbo in Spalla

Il blog per la famiglia che viaggia

07 SVM Trio

Work in progress... ive

08 Dinamo Sassari

Calano i rendimenti di Bell e Savanovic

09 Cagliari Calcio

Eppur qualcosa si muove

10 Il dentista risponde

Come si sviluppa e come si previene la carie

11 Chi salverà le rose?

L’esordio cinematografico di Cesare Furesi

12 Titu Andronicu. Sa mudadura La tragedia di Shakespeare in lingua sarda

24 13 inSardegna ad Aprile 14 La primavera degli asparagi 15 CartaBianca poesia 16 Amsicora Ichnusa Museum 18 HITWEETS 19 Onties Un tour tra i sapori dell’Isola

20 Albino Manca Il sogno americano dello scultore di Tertenia

22 Jack Devecchi Il basket nel sangue

24 In viaggio Lisbona

25 Antonio Gramsci 80 anni dopo

26 GUIDA AI LOCALI


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LA CITTÀ DELL’AMORE

Alla scoperta di Cagliari con Grazia Deledda di Damiano Cancedda La Belle Époque e Cagliari. Un connubio dimenticato. Eppure il capoluogo sardo in quel periodo era già una città bellissima e culturalmente attiva, proiettata verso L’Europa, e quindi moderna. L’illuminazione garantita alla maggioranza dei residenti e il clima mite risvegliarono l’interesse dei cittadini nei confronti della propria città e delle sue bellezze. Finalmente si usciva per strada, non solo per recarsi a lavoro, ma anche per godere dei luoghi e scambiare quattro chiacchiere al calar della sera, a pochi passi dal lungomare. I teatri e i café sempre pieni erano il sintomo evidentemente di una città che guardava avanti senza paura. Cagliari diventava così meta di turisti curiosi e appassionati scrittori di

passaggio: Grazia Deledda era una di questi. La famosa scrittrice sarda tra l’ottobre del 1899 e il marzo del 1900 soggiornò in città, nell’attuale Via San Lucifero al numero 65, non lontano dai Giardini Pubblici, in uno dei periodi che lei stessa ricorda come tra i più intensi e felici della sua vita. Sbarcata in città, la Deledda era ancora una giovane e tenace giornalista pronta a collaborare per la rivista “La Donna Sarda”, che non sapeva ancora di trovare l’amore di lì a poco. L’amore per Palmiro Maldesani, suo futuro marito, e l’amore per Cagliari, la città che “col suo mare luminoso, coi suoi palmizi e il colorato splendore dei suoi crepuscoli”, rimarrà impressa nella mente della scrittrice come un’oasi. L’esperienza Cagliaritana entusiasmò talmente la Deledda da indurla

a dedicarle uno scritto, “Cagliari”, apparso sulla rivista “Natura e Arte” nel maggio del 1900, quindi, pochi mesi dopo il suo addio. Ed è proprio da questo breve racconto che nasce l’idea de “La città dell’amore – Alla scoperta di Cagliari con Grazia Deledda”. Una vera e propria guida narrativa di Cagliari in cui vengono ripercorse e descritte le strade, i luoghi e i monumenti che Grazia Deledda ha incontrato nelle sue passeggiate cittadine durante la sua permanenza. Un percorso fra gli angoli più nascosti e affascinanti della città minuziosamente descritti dall’autrice Luce Spano, pseudonimo della guida turistica Daniela Pinna, con la collaborazione di Alberta Zancudi. Il libro edito da Palabanda Edizioni, è stato presentato lo scorso 7 marzo alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, ed è a tutti gli effetti solo il primo di una collana interamente dedicata alla città, con guide tematiche che propongono un modo diverso di osservarla. Tra gli obiettivi del libro c’è senza dubbio quello di fornire agli interessati una chiave di lettura della città diversa e più completa, unendo rigore scientifico e ricerca d’archivio. Un’opera rivolta non solo agli amanti della città, ma

anche ad un pubblico vasto come quello dei turisti. La scelta del nome è strategica. Una delle frasi di maggior impatto che la scrittrice nuorese dedicò a Cagliari recitava così: “Cagliari è la città dell’amore, non v’è fanciulla che dal suo balcone non parli con l’innamorato”. Unendo il com’era al com’è, l’autrice rende omaggio alla dichiarazione d’amore del Premio Nobel nuorese, e in supporto propone un possibile percorso accompagnato da schede di approfondimento sui luoghi che si incontrano durante il cammino. Un libro che è anche un itinerario, da portare sotto braccio mentre si esplora Cagliari. All’interno del libro viene riproposto anche un breve racconto autobiografico della Deledda, “Il Velo Azzurro”, apparso nel lontano 7 maggio 1911 sulla rivista “Il Bacio – Rivista settimanale di Letteratura Amena”. Luce Spano, è il nome d’arte di Daniela Pinna, un omaggio speciale fatto alla madre, estimatrice di Grazia Deledda. Laureata in lingua e letteratura inglese è una guida turistica abilitata che ama Cagliari e le sue bellezze, e che in qualche modo cerca di trasmettere la sua passione con competenza ed impegno.


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Capo Malfatano

Torre del Porticciolo (Premio Treccani)

Alla scoperta dei #social e della Sardegna con Spiaggia Su Giudeu

di Manuela Stacca Laureata in Psicologia a Roma, con un master in Gestione dei Processi Formativi conseguito a Bologna, cofondatrice dell’account Instagram @igersitalia e fondatrice di @igers_sardegna, vincitrice del Premio Treccani nel 2016, Alessandra Polo (@alessandrapolo), sassarese residente a Cagliari, è un’affermata social media strategist che si occupa di web marketing turistico, di comunicazione e formazione, per aiutare le aziende a sfruttare al meglio le potenzialità dei #socialnetwork. E proprio attraverso i social, ha dato un’importante contributo nel valorizzare e promuovere la #Sardegna, in Italia e non solo, riuscendo ad avvicinare le persone alla cultura e alle tradizioni del proprio territorio. Alessandra, ormai operi da anni in ambito turistico come social media strategist, ma a che punto siamo? Le aziende stanno iniziando a comprendere il potere dei social network? Sono sempre di più le aziende che comprendono le potenzialità della comunicazione sui social network,

ALESSANDRA POLO eppure c’è ancora molta ignoranza. A volte mi stupisco di come ci sia ancora poca conoscenza delle piattaforme. Ormai i social sono una realtà imprescindibile, ma la vecchia generazione, in particolar modo, fa molta fatica a comprendere e approcciare questo strumento. Ti definisci prima di tutto una persona curiosa. La curiosità unita all’impegno e alla creatività penso siano la chiave per usare con intelligenza i social e ottenere dei risultati concreti. Sei d’accordo? È fondamentale. L’essere curiosi, andare alla ricerca di continui stimoli, scoprire nuove cose, unito alle competenze e alla voglia di presidiare uno strumento sono sicuramente le basi per fare un buon lavoro. Ciò che ci spinge, me e le persone con le quali lavoro, è la passione, la voglia di far conoscere e raccontare questo territorio meraviglioso, far scoprire una realtà che non è solo il #mare, ma anche molto altro, dalle #leggende, ai #piattitipici, l’#archeologia, l’#artigianato. Nel 2016 sei stata insignita del Premio Treccani per aver “permesso di scoprire luoghi della Sardegna molto distanti da

quelli raggiunti tipicamente dal turismo di massa”. Immagino sia stato grande motivo di orgoglio. Non me lo aspettavo. Mi ha sorpresa e inorgoglita molto, proprio per la motivazione scelta. Mi ha fatto molto piacere. Sono tante le mostre, contest e challenge che hai organizzato attraverso l’account @igers_sardegna, attualmente uno dei più seguiti in Italia. Pochi mesi fa, hai tenuto ad Alghero una Open Lesson per l’“Instant Festival A Digital Life”, in collaborazione con Alghero Turismo. C’è un progetto al quale sei particolarmente legata? Al prossimo. In anteprima, ti svelo che sto organizzando un workshop sulla #FoodPhotography, durante il quale si insegneranno tecniche e trucchi per raccontare al meglio il #cibo, fotografandolo in modo particolare. Lo scopo è far venir voglia di mangiare un piatto attraverso una foto. Francesco Pruneddu (@ch_ecco, vice-regional di Igers Sardegna) sarà il docente, io avrò un piccolo spazio in cui parlerò dell’importanza di sfruttare i social per raccontare questo tema. Ti posso solo dire che si terrà al nord [della Sardegna], in un posto molto fotogenico.

L’introduzione delle “Stories” su Facebook e WhatsApp ha fatto molto discutere, mentre su Instagram sono arrivati gli “album di foto”. Cosa ne pensi delle ultime novità apportate dal team di Mark Zuckerberg? Penso che le #stories su Facebook e su WhatsApp siano abbastanza ridicole: su Facebook, secondo me, non faranno strada, su WhatsApp non le prendo proprio in considerazione, a differenza di quelle di Instagram, che se ben fatte e ragionate sono utili, così come le “dirette”. Gli “album di foto” su Instagram invece possono rivelarsi interessanti per fare un bel racconto. Hanno solo un’unica pecca: al momento, le foto devono essere esclusivamente quadrate. Curiosando nella tua gallery personale di Instagram, ho notato che ultimamente hai una predilezione per le tonalità sul viola e rosa. Semplice vezzo creativo o qualcosa di più? Semplice vezzo creativo: io lo chiamo il mio periodo #pink. È nato per caso, per ora mi stanno piacendo queste tonalità e così sto continuando ad usarle. Mi piace l’idea di una gallery con un filo conduttore, che abbia una sua coerenza.


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Bimbo in Spalla il blog per la famiglia che viaggia di Paola M. Ruiu Per racchiuderlo in una definizione tecnica bisognerebbe dire che si tratta di un family travel blog, ma per la sua creatrice “Bimbo in spalla” è molto di più: è la sua famiglia; e non per modo di dire come viene solitamente usata questa espressione, ma è letteralmente la sua famiglia. Loro sono mamma Giuseppina, papà Paolo, il bimbo Michele e il cane Otto e insieme formano un team unico in Sardegna, ovvero quello di blogger che raccontano la Sardegna a misura di famiglia. Giuseppina è una storica dell’arte che dopo gli studi è rientrata nell’isola attratta dalla forza di gravità della nostra terra che non ci permette mai del tutto di andare via. Abituata a percorrere la Sardegna in lungo e largo non si è arrestata neanche quando ha scoperto di essere in attesa di Michele, due anni e viaggiatore già da prima che nascesse. Da quel momento in poi i suoi viaggi hanno preso un’altra piega e si è da subito dovuta scontrare col fatto che le esigenze erano cambiate: ora bisognava organizzare tutto in funzione della famiglia. Come ama sempre dire: «quando si ha un bambino piccolo un fasciatoio cambia la giornata». Andando alla ricerca di siti e strutture ricettive che offrissero i

servizi adatti, ha avuto un’intuizione vincente ovvero sfruttare la propria esperienza personale per aiutare altre mamme e altri papà ad affrontare un viaggio in Sardegna in maniera più comoda e facile. Ma a quello che doveva essere solo un hobby, Giuseppina dedicava sempre più tempo, mettendoci impegno e professionalità e col crescere dell’interesse il suo passatempo stava diventando qualcosa di più, un allegro, curioso e stimolante lavoro! All’interno del variegato mondo dei blog presenti nell’isola c’era un vuoto, a mancare era un family travel blog e “Bimbo in spalla” si stava apprestando a colmare questa lacuna diventando il primo e, finora, unico punto di riferimento turistico per famiglie in Sardegna. La nostra terra viene generalmente pubblicizzata solo per le mete balneari, ci si concentra su un turismo limitato alla stagione estiva e raramente si prendono in considerazione le zone interne e le famiglie. Giuseppina, Paolo e Michele propongono una Sardegna “alternativa” fatta di musei, siti archeologici, piccoli paesi, adatta alle famiglie 365 giorni l’anno. Non solo, si spingono anche oltre i confini isolani e tutti i loro viaggi sono documentati sul sito bimboinspalla.com dove si possono trovare le descrizioni di luoghi

singolari e poco conosciuti, itinerari, storie e incontri con persone speciali; è ricco di consigli pratici su come organizzare un viaggio con un bambino, quali strutture ricettive rispondono alle esigenze di una famiglia o quali musei sono più sensibili al coinvolgimento dei piccoli visitatori. Il tutto diviso in categorie e argomenti facilmente consultabili anche da smartphone. Nato poco più di un anno fa “Bimbo in spalla” conta ora diverse collaborazioni con Enti e aziende che operano nel settore turistico tra cui anche i colleghi blogger delle altre regioni italiane che già da tempo vivono questa realtà come consolidata. Vi lasciamo con un paio di domande a mamma Giuseppina che in questo progetto mette professionalità, curiosità e amore, virtù da trasmettere a suo figlio Michele che, dal canto suo, si diverte e ha

sicuramente un bellissimo bagaglio di emozioni e di conoscenze che lo stanno arricchendo nonostante la giovanissima età. Qual è lo scopo di questo blog? Lo scopo è quello di far conoscere una Sardegna a misura di famiglia che non sia solo mare e spiagge perché ci sono davvero tante destinazioni che possono essere visitate in qualsiasi stagione. Ma è anche uno strumento col quale contribuire alla valorizzazione, alla promozione di questa terra che amo profondamente. Come pensi si evolverà “Bimbo in spalla”? Onestamente non lo so! Non sapevo che sarebbe diventato un family travel blog e al momento non so che cosa sarà tra qualche mese. Il blog cresce e noi con lui e mi piace quest’aspetto dell’essere in continuo movimento, non per niente il logo riprende la figura di due trottole!

Alla Certosa di Pavia

Tra le opere del Museo Ciusa


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SVM Work in progress... ive di Damiano Cancedda Partire dal jazz per arrivare chissà dove, passando dal progressive, lambendo i territori del math-rock. Si può riassumere così l’idea nuova degli SVM, una delle note isolane più liete in tema di sperimentazione in campo musicale. In barba a quella che è la tradizione Jazz in Sardegna, il trio, composto da Andrea Sanna (alle tastiere), Mauro Medde (al basso) e Nicola Vacca (alla batteria), si forma nel 2014 con l’idea di comporre dei brani destinati al “Conad Jazz Contest”: in ballo c’è la possibilità di suonare nel prestigioso palco dell’Umbria Jazz. La manciata di pezzi composti in saletta con i pochi strumenti a disposizione mette in evidenza un’alchimia che non lascia indifferenti: il trio centra il bersaglio e parte per Perugia, ottenendo quei riconoscimenti che gli infonderanno

la consapevolezza di essere sulla strada giusta e continuare insieme. Incontriamo Andrea Sanna e Nicola Vacca - che già vantavano diverse esperienze musicali insieme - nel loro studio di registrazione, ed è ancora vivido in loro il ricordo di quell’esperienza. Umbria Jazz: l’inizio di tutto. Nicola: Non ci sembrava vero. Quasi ci eravamo scordati di aver partecipato al contest, poi all’improvviso ecco il verdetto. Arriviamo a Perugia e l’esperienza si rivela fantastica. I nostri brani vengono apprezzati e finiamo primi tra i partecipanti sardi, ottenendo anche una riconferma per l’anno successivo in qualità di ospiti per il “Jazz Contest Preview”. Era il vero inizio di tutto. Da luglio 2014 in poi suoniamo in tantissimi posti, avevamo guadagnato credibilità. Definire il vostro genere non è un’impresa semplice... Andrea: Rispetto ai primi tempi più

marcatamente jazz e legati all’improvvisazione, ora ci sentiamo un trio che tenta di fondere al meglio tutte le influenze personali in una nuova soluzione. Sono sempre stato restio a definire gli SVM un trio jazz in realtà. Ci ispiriamo alla psichedelia e al progressive rock dei King Crimson ed Emerson Lake and Palmer, ma ci preme sottolineare che il tutto è condito da una vena e un approccio “rustico”, che rende il tutto più genuino e meno controllato, alla moda di John Zorn. Non esiste una definizione: abbiamo mescolato le nostre attitudini. La nostra identità è in evoluzione, in una sorta di “work in progress... ive”. A volte per raggiungere un’identità si deve passare attraverso dei compromessi. Nicola: Con Andrea suoniamo da tanti anni insieme nonostante l’età. Notavo la sua maturazione stilistica intrapresa in conservatorio, ed era molto stimolante stargli dietro. Migliorare insieme richiede una

sorta di compromesso che è il sacrificio, perciò abbiamo suonato ovunque, qualsiasi genere, ed è giusto così. La gavetta è un compromesso che ti porta ad un’identità e una maturazione stilistica coerente con le proprie idee. L’album “Always Know”: un concept spaziale tra sperimentazione e rigore. Andrea: Si ispira al messaggio binario mandato dal radiotelescopio di Arecibo verso la galassia di Ercole, che conteneva le informazioni della vita sulla terra e in generale sull’essere umano. Ci siamo immaginati il viaggio intrapreso dal messaggio e abbiamo tentato di trasformarlo in musica, ispirandoci anche alle tematiche space-rock tanto care ai primi Pink Floyd. Il titolo dell’album significa “sempre consapevoli”, di non essere soli, ma consci di poter trovare tutto o niente nello spazio infinito: è un pensiero filosofico. Dietro le righe del titolo c’è una citazione di Thelonious Monk, che sa di leggenda, che vi invito tutti a ricercare. Un disco ancora in gestazione... Andrea: Abbiamo deciso di ritardare l’uscita del disco attendendo le avances di un’etichetta interessata alla produzione. Vogliamo valorizzare i nostri sforzi. Ci siamo proposti a tante etichette indipendenti ricevendo tanti riscontri positivi, e accettando poi la proposta dell’americana Odradek Records, che ci finanzierà il progetto per metà. Una campagna di crowdfunding che avvieremo a breve coprirà, speriamo, le spese restanti. Chiederemo l’aiuto dei nostri fan, e stiamo già pensando ad una ricompensa per i loro sforzi. Seguite gli SVM sulla loro pagina Facebook @svmband e sul loro canale YouTube.


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seh #shMAG

APRILE IMPEGNATIVO PER LA DINAMO Calano i rendimenti di David Bell e Dusko Savanovic

di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu Periodo faticoso per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari, non tanto per il numero di impegni, quanto per una condizione fisico-atletica non ottimale. Dopo le fatiche della Final Eight di Coppa Italia e il mix di viaggi e gare, con il surplus di discrete energie mentali investite, in Fiba Basketball Champions League, la Dinamo è arrivata all’ultimo mese piuttosto provata. Il ruolino di marcia in campionato è di tre vittorie e due sconfitte, mentre in Champions, la squadra allenata da coach Federico Pasquini, ha centrato due vittorie e due sconfitte ed è uscita di scena ai quarti di finale. Biancoblù in difficoltà con le squadre di alta classifica nella Serie A italiana. Dopo aver colto una vittoria con Pistoia, con il punteggio di 81-75, la Dinamo è incappata in una sconfitta interna con l’inarrivabile EA7 Emporio Armani Milano (75-82), poi in un’altra in casa della Sidigas Avellino degli ex Marques Green e David Logan (65-77), veri e propri suoi “carnefici” nell’occasione. Infine, è arrivata una vittoria sofferta in casa della Vanoli Cremona (78-77) ed un’altra con l’Enel Brindisi di coach Meo Sacchetti, trovata a fil di sirena (7978). Sostanzialmente, nelle ultime due gare la Dinamo non si è smentita, esibendosi in due match poco adatti ai deboli di cuore. E c’è da dire che contro il suo ex coach, Sacchetti (omaggiato dai tifosi, ma non dalla società nonostante gli straordinari ed insperati successi ottenuti alla guida della squadra), il Banco ha rischiato grosso, dovendosi affidare ad un coast to coast di Trevor Lacey che, degno del miglior Usain Bolt, ha dovuto insaccare il canestro della vittoria con soli 4” a disposizione, dopo che la squadra di Pasquini aveva chiuso il terzo quarto avanti di 17 lunghezze. Capitolo Fiba Basketball Champions League. Dopo l’accesso “col brivido” al “Round of 16”, trovato, come noto, eliminando il CEZ Nymburk in modo rocambolesco, la Dinamo ha sfidato e battuto, in un

doppio scontro di andata e ritorno, la formazione francese del Le Mans Sarthe, centrando l’accesso ai quarti di finale. L’avversaria “pescata” nel sorteggio è stata l’AS Monaco, con prima gara da disputare, stavolta, nel Principato e ritorno al PalaSerradimigni. Il match di andata non è stato uno di quelli da incorniciare per la Dinamo, uscita sconfitta, alla fine, con il punteggio, tutto sommato contenuto, di 62-73, dopo essere stata sotto di 22 lunghezze in avvio di ultima frazione. E la sconfitta è arrivata, purtroppo, anche nel match di ritorno giocato davanti ai propri tifosi. Monaco squadra indubbiamente superiore, ha espugnato il PalaSerradimigni con il punteggio di 79-76 e decretato la fine dell’avventura europea dei sassaresi. Per la prima volta da quando è arrivato, la Dinamo ha dovuto fare i conti con un vertiginoso calo di rendimento da parte di David Bell, ripresosi soltanto nell’ultima gara, disputata con Brindisi. L’esterno statunitense aveva perso brillantezza e precisione al tiro, tanto che nella partita di campionato, giocata ad Avellino, aveva giocato solo 9’ e scritto a referto una bella virgola, mentre in quella disputata a Cremona era rimasto a casa cedendo il proprio posto a Josh Carter. Un altro importante elemento in evidente calo è Dusko Savanovic, che alterna periodi di giocate che fanno spellare le mani al pubblico sassarese ad altri in cui manifesta evidenti difficoltà dal punto di vista fisico. Pur senza più gare di Champions, il mese di aprile riserva comunque impegni non semplici in campionato. La Dinamo, infatti, farà visita alla Dolomiti Energia Trento, attualmente al quarto posto in classifica e, nel turno pasquale di sabato 15 aprile, ospiterà un altro grande ex, Drake Diener, che veste ora la maglia della Betaland Capo d’Orlando, squadra che precede il Banco in classifica di una posizione (sesta). Il mese terminerà con una trasferta a Torino e, infine, con la vicecapolista Umana Reyer Venezia di MarQuez Haynes, che arriverà al PalaSerradimigni domenica 30.


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CAGLIARI: EPPUR QUALCOSA SI MUOVE I rossoblù in cerca di più personalità, determinazione e grinta

di Gianpiero Farina. Foto: Roberto Tronci Due sconfitte e un pareggio. Questo è stato il mese di marzo del Cagliari. Il tutto è cominciato con la pesante sconfitta casalinga contro l’Inter. Un netto 1-5 che davvero non ammette alcuna replica. Con i nerazzurri, apparsi troppo forti e di un’altra categoria, è stata l’ennesima debacle stagionale, che ha messo fin troppo bene in evidenza i limiti e le lacune, soprattutto dal punto di vista difensivo. Ma ai rossoblù è sembrato mancare anche quel pizzico di personalità, di rabbia, di determinazione e grinta che serve per raddrizzare partite nate male e per affrontare avversari di livello superiore. È forse questa una delle più grandi mancanze degli isolani in questa stagione. Il tempo per rimediare è ormai ben poco. È ovvio però che con il senno di poi e dal di fuori tutto pare essere molto più semplice. Anche perché, va detto, a Firenze la musica sembrava essere davvero cambiata. Il gol nel finale di Kalinic, che ha dato i tre punti ai viola, ha assunto i contorni di una vera e propria beffa e doccia fredda finale. Il palo di Sau e l’occasione nitida fallita clamorosamente da Barella gridano ancora vendetta. Insomma, il Cagliari visto e ammirato al Franchi di Firenze meritava sicuramente miglior sorte per la prestazione messa in campo. Ma, a volte, la fortuna guarda sempre e comunque altrove. Questo occorre ammetterlo. Lo 0-0 con la Lazio, atto finale del mese di marzo, è un risultato di difficile interpretazione e spiegazione. La partita può quasi essere presa come modello perfetto della stagione rossoblù. Rastelli ha, senza alcun dubbio, pensato prima a non prenderle, preparando una partita di contenimento e contropiede. L’obiettivo è finalmente, dopo tanti mesi, riuscito. Infatti la porta non rimaneva inviolata dal 3-0 con l’Atalanta. Era il 18 settembre, ossia ben 6 mesi fa. Non serve davvero dire altro. Aver fermato una

delle squadre più in forma del campionato, che veniva da ben cinque vittorie di fila tra Serie A e Tim Cup, può e deve essere motivo di orgoglio e di autostima. E, a dirla tutta, visto il buon secondo tempo disputato dai rossoblù, rimane anche un po’ di amaro in bocca e di rammarico. Poteva scapparci il colpo grosso, quello che forse avrebbe un po’ riacceso gli animi e gli entusiasmi per il finale di stagione. L’assenza di Borriello nella sfida con i biancocelesti è pesata come un grande macigno. L’attaccante napoletano sembra essere davvero l’unico in grande di gonfiare la rete. Sau e Farias, sia per problemi fisici che per mancanza di lucidità e freddezza, riescono poche volte a pungere. Anche questo, oltre i tantissimi gol presi, non può non essere preso in considerazione. Qualche punto in più per ciò che è stato fatto vedere e troppi infortuni: è questo il mantra ripetuto più volte in conferenza stampa da mister Rastelli. Sicuramente il Cagliari ha dovuto fare i conti con tanti stop, di cui molti di origine traumatica e quindi non prevedibili e non imputabili a qualche errore nella preparazione. Infatti, anche nella sfida contro la Lazio, sono stati guai: oltre alle defezioni iniziali di Borriello e Barella, dopo soltanto 9 minuti si è fermato capitan Daniel Dessena. Un problema ai flessori, che andrà valutato. Insomma, piove sul bagnato. Ed è per questo che la sosta per le Nazionali arriva al punto giusto e serve come il pane. Ricaricare le pile e recuperare qualche disponibile: sono questi i due principali obiettivi. La salvezza è ormai al sicuro. Anzi, probabilmente non è quasi mai stata in dubbio. Ma c’è un finale di stagione da onorare al meglio. Mancano ancora nove partite, di cui cinque in casa. Un motivo in più per rivivere e risentire quel sapore della vittoria dinnanzi al proprio pubblico, che manca da troppo tempo. Per i bilanci e le sentenze ci sarà ancora da aspettare. Ma, tra nuovo stadio e qualche mugugno, inizia già a tirare una forte aria di cambiamento.


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Il dentista risponde Curiosità sul mondo odontoiatrico

LA CARIE

Come si sviluppa e come prevenirla. Questa è una delle domande che mi viene rivolta più spesso, soprattutto da genitori preoccupati per la salute dei denti dei loro bambini, ma anche da ragazzi e ragazze che, dopo un’igiene o uno sbiancamento, chiedono informazioni sulla prevenzione di questa malattia. La salute orale e la sua tutela stanno per fortuna diventando un argomento sempre più in voga negli ultimi anni e i pazienti diventano ogni giorno più curiosi, interessati e attenti. Fondamentalmente la carie è provocata dai batteri presenti nel cavo orale, che si nutrono degli zuccheri introdotti con la dieta, producendo metaboliti acidi ad azione corrosiva sui tessuti duri del dente. Prima viene attaccato lo smalto, che viene disgregato, e si apre così la strada agli strati sottostanti, costituiti da dentina. Questa viene “rammollita” e via via si va in profondità, fino alla zona dove sono presenti le fibre nervose, che, quando raggiunte e irritate, determinano il classico dolore, il mal di denti. Quindi la carie nasce da una serie di fattori legati al nostro stile di vita. Sono importanti gli alimenti che introduciamo nella dieta, sia come tipo sia in che modo, e i microorganismi presenti nella nostra bocca. Gli ali-

menti ricchi di zuccheri raffinati, introdotti con frequenza in bocca, formano un ottimo terreno di crescita per i batteri, che si nutrono proprio di questi substrati. Al contrario, mangiare alimenti duri, ricchi di fibre, che necessitano cicli masticatori lunghi, determina proprio un effetto meccanico di auto pulizia che protegge i denti. In più gli alimenti naturali, crudi, la frutta e la verdura contengono una gran quantità di sostanze che rinforzano le difese del corpo, e portano ad una flora batterica dentro la bocca meno cariogena. Se a questi concetti di sana alimentazione uniamo le corrette manovre

Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.

di igiene orale, saremo ben certi che la nostra bocca e soprattutto i denti ne trarranno gran giovamento. I bambini devono essere abituati sin dalla tenera età a lavare i denti dopo colazione, pranzo e cena, questi momenti devono essere dei rituali che, se inseriti nei concetti educativi fin dall’infanzia, accompagneranno la persona per tutta la vita. Una curiosità di rilievo a proposito della carie è la sua diffusione. Quest’ultima è infatti una delle malattie più comuni al mondo e da studi recenti è stato accertato che colpisce, almeno una volta nella vita, il 90% della popolazione a livello globale. Il paradosso è che il suo sviluppo è in crescita tanto nei paesi poveri o in via di sviluppo (per mancanza di conoscenze sull’igiene o il basso livello delle cure) quanto in quelli sviluppati, dove

il consumo di cibi raffinati o con alti contenuti di zucchero aumenta esponenzialmente la sua incidenza anche nella fasce medio-alte. Al contrario, studiando particolari comunità che hanno pochi contatti con il cosiddetto “mondo civilizzato”, ci si è resi conto che il mantenimento delle antiche regole alimentari portava ad avere bocche sane e denti in condizioni perfette, nonostante queste popolazioni non usassero spazzolino e dentifricio. La carie può quindi essere considerata una malattia della civiltà, che può essere facilmente prevenuta seguendo adeguate regole nella alimentazione e nel comportamento quotidiano. Ogni mese il Dott. Massaiu risponderà ad uno di voi. Inviate le vostre curiosità all’email dott.massaiu@shmag.it.

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CHI SALVERÀ LE ROSE? di Diego Bono La Sardegna si rende orgogliosa di imporsi come scenario per affrontare un argomento tutt’oggi molto dibattuto, ancora discriminante e, per alcuni, attualmente controverso: attraverso la prima fatica cinematografica di Cesare Furesi la tanto discussa tematica dell’omosessualità assume finalmente una seria forma narrativa, accettata e quindi esposta nella sua veste migliore o, semplicemente, come afferma lo stesso regista, più pura, ossia l’amore. In una poetica location d’eccezione quale la città di Alghero ed i suoi bastioni, è difatti l’amore il vero protagonista di “Chi salverà le rose?” (Spin off di “Regalo di Natale” di Pupi Avati e prodotto e distribuito dalla “Corallo Film”), quello incondizionato e limpido tra Giulio Santelia (un Carlo Delle Piane in gran spolvero) avvocato e vecchio professionista di poker e Claudio (Lando Buzzanca al massimo della sua forma), oramai malato e costretto da otto anni ad una vita arginata in un letto. Giulio ha rinunciato al gioco pur di rimanere quanto più possibile vicino al proprio amato, ma le cure e le spese ospedaliere chiedono il loro prezzo e così l’anziano giocatore non trova altra soluzione se non vendere, poco alla volta, i mobili della propria villa e, persino, ipotecare l’albergo di famiglia; Claudio non sa e non deve sapere nulla, non ha bisogno di ulteriori preoccupazioni, ma solo della rosa che, ogni mattina, gli porta il suo amato. I guai giudiziari, i problemi fiscali e le paure bussano, però, ben presto alla porta, e in un clima insostenibile di sconforto e disperazione, Giulio si vede costretto a chiedere l’intervento della saggia figlia Valeria (l’ex bond girl Caterina Murino), assente da troppo tempo, e di suo nipote Marco (Antonio Careddu); tuttavia, forse, la soluzione sarà vestire, ancora una volta, l’ultima per sempre, i panni dell’imbattibile giocatore di poker. Al regista Cesare Furesi abbiamo chiesto di parlarci di quest’opera così dolce, sensibile e necessaria, che ha portato il panorama del cinema sardo indipendente ad una freschezza e raffinatezza come in rare occasioni.

Ciao Cesare, innanzitutto, perché scegliere proprio Alghero come location principale? Alghero è la mia città ed essendone innamorato ce l’ho messa tutta per poter realizzare un film proprio in questa ambientazione. La storia è fondamentalmente ambientabile ovunque, ma dando vita ad un film all’età di quasi sessant’anni, ho trovato giusto e necessario provare a raggiungere questo obiettivo, tentando quindi di dedicare qualcosa di importante alla mia città. Come mai l’idea di raccontare una storia la cui tematica risulta ancora oggi, per molti, così difficile da accettare e comprendere? Per quanto riguarda il discorso dell’omosessualità io trovo un filo di congiunzione tra disabilità e omosessualità nel suo fattore “discriminante”, mi spiego meglio: in entrambi i casi si vive una vita difficile, non si ha una “libertà totale” a causa di preconcetti e pregiudizi. Ho affrontato quindi il tema dell’omosessualità in base proprio alla mia esperienza di disabilità, essendo difatti relegato ad una carrozzina da circa dieci anni, ho compreso e concepito cosa possa voler dire, sebbene per motivi molto diversi, essere discriminati, vivere una vita difficile per essere un “diverso” e non essere liberi di esprimersi al meglio. Questo film è sì un’opera sull’amore, ma forse, principalmente, sulla libertà. Tra gli attori presenti in questa opera ricordiamo Carlo Delle Piane, Lando Buzzanca e Caterina Murino, ma come è stato lavorare con queste grandi personalità di spicco? Dal mio punto di vista è stata un’esperienza incredibile, non avrei mai pensato di poter dirigere Carlo, Lando Buzzanca o un’attrice internazionale come Caterina Murino, quindi, soprattutto durante la fase di preparazione del film, ho vissuto tutto questo con una certa ansia e timore, ma poi, come logico che sia, è accaduta una magia: il raggiungimento degli intenti. Sia io che l’attore, anche il più importante, abbiamo lo stesso obiettivo, non resta quindi che unirsi e superare le paure per poter ottenere il miglior risultato possibile, crescendo insieme e imparando l’uno dall’altro.


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TITU ANDRONICU. SA MUDADURA Daniele Monachella porta a teatro la tragedia di Shakespeare

di Manuela Stacca Il primo aprile ha debuttato a Sassari, al Teatro Comunale, lo spettacolo “Titu Andronicu. Sa Mudadura”, tratto dalla prima tragedia di Shakespeare, una delle sue opere più violente, e anche meno conosciute e trasposte, che racconta la vendetta del generale romano Tito ai danni di Tamora, regina dei Goti. In occasione della prima nazionale dello spettacolo (a Cagliari, arriverà il 4 aprile al Teatro Massimo), abbiamo intervistato il regista e attore sassarese Daniele Monachella, che ha ideato e diretto questa nuova versione dell’opera shakespeariana, riadattata in lingua sarda e ambientata nell’isola. Una produzione Mab Teatro, sostenuta dalla Fondazione di Sardegna e patrocinata dal Cedac, che porta sulla scena un

cast tutto isolano. Tito Andronico segnò un cruento esordio per il drammaturgo inglese. Perché hai scelto proprio questa particolare opera? Per la sua contemporaneità e per la violenza espressa attraverso la letteratura. Ciò che accade in scena può sembrare assurdo ma non è nient’altro che lo specchio della nostra epoca. Violenza fisica e verbale e senza ragione, accanimento e lotta per la conquista del potere, senza alcun freno. Vorrei che il pubblico si ponesse una domanda, in particolare: “serve a qualcosa questa violenza?” Puoi spiegarci il significato del titolo “Titu Andronicu. Sa mudadura”? Oltre il titolo in sé, che richiama il personaggio

cardine della vicenda, abbiamo voluto aggiungere “Sa mudadura”, un termine che richiama alla mutazione, al cambiamento. Nello sviluppo drammaturgico vedremo i personaggi “mutare” pelle, trasformarsi in sanguinari assassini, seppure conservando buoni principi. In questo preciso momento storico, la realtà ci fa assistere ad una violenta mutazione verbale e fisica dell’uomo. Molto più fantasiosa della finzione teatrale. La tua versione teatrale si discosta molto dal testo di partenza? Non si discosta, il testo di partenza rimane sacro e detta le linee guida, fondamentali per la messa in scena. Ho voluto spostare l’azione dalla Roma Imperiale a un’isola, idealmente la Sardegna, un non luogo dominato dall’ambizione personale, dalla sete di potere, dalla violenza fine a se stessa che dà vita a una girandola di sangue. La scelta del sardo nasce dalla volontà di sdoganare la lingua, attraverso il teatro in questo caso. Inoltre il suono delle parole recitate in sardo arricchisce il testo di nuove e piacevoli armonie. Lo stupro e la tortura ai danni di Lavinia è una delle scene più cruenti dell’opera. Puoi anticiparci qualcosa in merito a questa scena? Abbiamo costruito la scena giocando sulle suggestioni e sulla trasformazione del personaggio in un essere fantastico. L’attrice che interpreta Lavinia (Manuela Ragusa) è anche una cantante. Venite a vedere che cosa succederà sulla scena! Lo spettacolo unirà teatro e cinema, con la proiezione di alcune sequenze girate all’Argentiera, Sorso, Sassari e Porto Torres. Perché questa scelta? La multimedialità ormai fa parte del nostro linguaggio comune. Ho pensato che il cinema al servizio del teatro fosse funzionale. Inoltre, leggendo con attenzione i testi di Shakespeare, ti rendi conto che sono gli archetipi delle nostre attuali sceneggiature: ad esempio, il cosiddetto “A parte”, quando un attore parla direttamente al pubblico, può essere “letto” come un primo piano recitato dall’attore che guarda direttamente l’obiettivo della macchina da presa. Tra perfidia e sadismo, l’opera dà una visione piuttosto cinica del mondo, dove a prevalere è la legge del più forte. Qual è invece la tua visione del mondo di oggi? Ho una visione ottimistica seppur penso che stiamo andando verso la deriva morale. Occorre ritornare nelle piazze, confrontarsi dal vivo e non da dietro gli schermi, guardarsi negli occhi, vivere onestamente, lottare per un ideale e non aver paura del giudizio altrui. Dovremmo creare bellezza! Tra i tuoi lavori recenti c’è la realizzazione dell’audiolibro “Un anno sull’Altopiano” di Emilio Lussu e il doppiaggio per la serie tv israelita “Fauda” disponibile su Netflix. Progetti futuri che puoi anticiparci? Attualmente sono nel cast di “Questo nostro amore 80” con Neri Marcorè e Anna Valle. L’audiolibro è alla seconda edizione e a breve inizierà il doppiaggio della seconda serie di “Fauda”.


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inSardegna... I migliori eventi di Aprile 4 APRILE: Alghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Figli di un Dio minore”, di Mark Medoff, con Giorgio Lupano, Rita Mazza; regia Marco Mattolini. Cagliari al Teatro Massimo, ore 21:00. “Titu Andronicu. Sa mudadura”, dal Tito Andronico di W. Shakespeare, ideazione, adattamento e regia di Daniele Monachella. 5 APRILE: Cagliari piazza S. Eulalia, ore 18:00. “Cuochi per l'arte”, serata a sostegno del Quartiere Marina e dell'Area Archeologica di S.Eulalia. Cagliari al Fabrik club, ore 20:00. Concerto di “Paul Gilbert”. Cagliari al Teatro Massimo M2, ore 21:00. XVI edizione “Le Salon de Musique - La via della seta”: “Affinità con i cieli notturni” di Astrid Katcharyan. Ozieri al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Figli di un Dio minore”, di Mark Medoff, con Giorgio Lupano, Rita Mazza; regia Marco Mattolini.

Cagliari all’Exmà, ore 9:30-19:00. "Bimbici Xperience". Cagliari al Ferai Arts Factory, ore 18:00/21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Il mercante di monologhi", di e con Matthias Martelli, regia Domenico Lannutti. 9-11 APRILE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione lirica e di balletto 2017: “Turandot”, dramma lirico in tre atti e cinque quadri, musica Giacomo Puccini, scene Pinuccio Sciola. 14 APRILE: Cagliari al Fabrik club, ore 21:00. Concerto dei “Fast Animals and Slow Kids”. 14-15 APRILE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione concertistica 2017, direttore Alpesh Chauhan. Cagliari al Bflat, ore 21:30. Concerto dell’UK Quartet di Sebastiano Dessanay.

16 APRILE: Santa Teresa di Gallura in Piazza Vittorio Emanuele I, 21:30. Concerto del rapper Salmo.

8 APRILE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00/21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Il mercante di monologhi", di e con Matthias Martelli, regia Domenico Lannutti. Sassari al Teatro Verdi, ore 21:00. Concerto di Carmen Consoli "Eco di Sirene Tour".

27 APRILE: Cagliari al Fabrik club, ore 21:00. Concerto dei “Spidergawd”.

Mostre 16 APRILE. Concerto del rapper Salmo

7 APRILE: Sassari al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Serata Ravel / The Ravel Project”, coreografie Pascal Rioult, musiche Maurice Ravel. Cagliari all'Auditorium del Conservatorio, ore 21:00. Concerto di Carmen Consoli "Eco di Sirene Tour". Cagliari al Fabrik club, ore 21:00. Concerto dei “Management del Dolore Post-Operatorio”. Cagliari al Bflat, ore 22:00. Concerto di Ivano Icardi “So Far Away Tour”. San Gavino Monreale al Teatro Comunale, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Paolo Swings, Francesca Sings”, con The Paolo Nonnis Orchestra, special guest Francesca Corrias (voce).

Dal 26 al 30 APRILE: Cagliari al Teatro Massimo. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Mariti e Mogli”, con Monica Guerritore e Francesca Reggiani, regia Monica Guerritore.

30 APRILE: Palau nel parcheggio di Via Fonte Vecchia ore 21:30. Concerto di Noemi.

6 APRILE: Olbia al Cine Teatro Olbia, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “I vicini”, con Iris Fusetti, Davide Lorino, Barbara Moselli, regia Fausto Paravidino.

7-8 APRILE. Concerto di Carmen Consoli "Eco di Sirene Tour"

Dal 22 al 25 APRILE. III edizione del “Bosa Beer Fest”

17 APRILE: Cagliari al Lido Club, 20:30. “Ragazzi Madre Tour”, concerto del rapper romano Achille Lauro. 19 APRILE: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio, 18:00. Stagione concertistica “Amici della Musica” 2017: Maria Musti e Francesca Musti, un concerto per due pianoforti. Tempio Pausania al Teatro del Carmine, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Indaco”, coreografie Cristiano Fagioli, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Leonardo Cusinato, Daniel Ruzza. 21-22 APRILE: Cagliari al Teatro Lirico. Stagione concertistica 2017, direttore Alpesh Chauhan, pianoforte Michail Lifits. 22 APRILE: Sassari al Teatro Ferroviario, ore 18:00/21:00. III edizione rassegna "Tribù Teatrali": "Come ti frego i servizi sociali", di Pier Natale Sanna, regia Pierangelo Sanna. Porto Torres al Teatro Comunale "Andrea Parodi", ore 21:00. XXVII Festival “Etnia e teatralità”: “Sono una donna laceroconfusa”, con Grazia Scuccimarra.

8-9 APRILE: Cagliari all’Auditorium del Conservatorio. Stagione di Danza 2016/2017: “Serata Ravel / The Ravel Project”, coreografie Pascal Rioult, musiche Maurice Ravel. Cagliari al Palazzetto dello sport. V edizione del "Cagliari Dance Festival", gara di danza sportiva.

Dal 22 al 25 APRILE: Bosa sulle rive del Fiume Temo. III edizione del “Bosa Beer Fest”.

9 APRILE: Cagliari al Fabrik club, ore 9:00-20:00. VI edizione del “Vinyl Sardegna”, mostra mercato del disco usato e da collezione.

24 APRILE: Alghero al Teatro Civico, ore 21:00. Stagione di Prosa e Danza 2016/2017: “Mistero Buffo”, di Dario Fo, con Ugo Dighero.

23 APRILE: Cagliari alla Galleria Comunale d'Arte, ore 11:00. “Musei in Musica 2017 - Il suono delle immagini nell'arte del '900”.

Fino al 16 MARZO: Sassari nella Sala Duce del Palazzo Ducale, ore 10:00/13:00 - 16:30-19:00 (lun-ven), ore 10:00/13:00 (sab), chiuso domenica. "Barocco Andino Contemporaneo: l’influenza dei Maestri italiani nella Scuola di Cuzco (Perú)”. Fino al 9 MAGGIO: Cagliari al Search - Sede Espositiva Archivio Storico Comunale, ore 9:0020:00. Mostra antologica “Twenty Five - Giovanni Coda Exposition”. Fino al 14 MAGGIO: Cagliari al Cartec - Cava Arte Contemporanea, ore 10:00-18:00 (mer-lun), chiuso martedì. Mostra fotografica “Enosim. Il posto delle anime” di Thierry Konarzewski, a cura di Raffaella Venturi. Cagliari al Palazzo di Città, ore 10:00-18:00, chiuso lunedì. Mostra “Segno e memoria nelle incisioni di Paladino”. Fino al 15 MAGGIO: Cagliari al Teatro Lirico, ore 9:00/13:00 - 16:00-20:00 (lun-ven), ore 9:00/13:00 (sab), chiuso domenica. Mostra “Pinuccio Sciola - Genesi della Turandot” Fino al 16 MAGGIO: Cagliari al T Hotel, ore 9:0023:00. Mostra “Shemakes - Un mondo al femminile!”. Fino al 21 MAGGIO: Nuoro al MAN, ore 10:00/13:00 - 15:00-19:00, chiuso lunedì. Mostre "Berenice Abbott: Topografie", prima mostra antologica in Italia dedicata ad una delle più originali e controverse protagoniste della storia fotografica del Novecento. Fino al 15 GIUGNO: Sassari all'Ex Convento del Carmelo, ore 10:00/13:00 - 17:00-20:00, chiuso lunedì. Mostra "Altri Esotismi. Artisti sardi e Orientalismo”.

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la primavera degli ASPARAGI di Eleonora D'Angelo La primavera è in arrivo con i suoi profumi, i suoi colori vivaci e con i frutti della terra, ricchi di sapore delicato e inconfondibile come quello degli asparagi. È durante la stagione primaverile che dalla Gallura alla Baronia, dal Monte Acuto al Sassarese fino ai Campidani di Cagliari e Oristano iniziano a fiorire gli asparagi, ed è proprio nei mesi di marzo ed aprile che si concentrano gli appuntamenti dedicati alla degustazione di primi piatti ed altre prelibatezze a base di germogli di asparago (i turrioni): la parte più tenera utilizzata in cucina. Prima di segnare in agenda gli eventi in programma, ecco qualche curiosità sulla storia degli asparagi in Sardegna e sui loro molteplici usi. L’asparago che fiorisce nell’isola in primavera è del tipo spinoso, appartenente alla famiglia delle Liliacee (nome scientifico Asparagus stipularis Forsskal) ed è chiamato con nomi diversi in base al luogo di raccolta (brodau, arbarau, sparau, isparagu). L’asparago sardo spinoso ha una storia antichissima, che risale a migliaia di anni fa quando venne importato dai popoli della Mesopotamia, dove cresceva rigoglioso sulle rive dei fiumi Tigri ed Eufrate. Il suo utilizzo già allora non si fermava in cucina perché gli asparagi erano noti tanto per il sapore squisito quanto per le numerose proprietà benefiche. L’asparago infatti è un antinfiammatorio naturale, famoso anche per le sue qualità depurative e antiossidanti (è consigliato da dietologi e nutrizionisti nelle diete dimagranti), è ricco di sali minerali e di vitamine A, C, E e del gruppo B e migliora i livelli di glucosio nel sangue prevenendo il diabete. Grazie all’alto contenuto di potassio inoltre aiuta le persone affette da patologie legate al sistema nervoso e cardiocircolatorio. Gli asparagi selvatici crescono in Sardegna da fine gennaio ad aprile, prediligono le zone calde e umide, i luoghi assolati, ed è facile trovarli vicino ai muretti a secco, nelle pinete a mare (basta fare una passeggiata nei dintorni di Orosei e Siniscola), nei pressi di ruscelli e laghi, comunque fino a 1300

metri di altezza. I raccoglitori meno esperti possono incontrare difficoltà nel riconoscerli subito, o quanto meno nel vederli, perché possono fiorire anche a distanza dall’asparagina. Durante le spedizioni di raccolta è consigliabile portare con sé un paio di forbici e una volta individuato l’asparago recidere gli ultimi 25/30 centimetri, cioè la parte commestibile e più morbida situata al confine fra gambo duro e gambo soffice. Una delle tradizioni culinarie più antiche in Sardegna è la cottura degli asparagi alla brace con il lardo, avvolti in un cartoccio di carta argentata conditi di solo olio e sale (una volta venivano avvolti nelle foglie di asfodelo), ma da Nord a Sud dell’isola sono tante altre le ricette. Fra le più apprezzate e semplici da realizzare basta citare la pasta con asparagi e pancetta o con ricci o arselle, la carne agli asparagi o la crema di asparagi, per assaporarne meglio il gusto e ancora la frittata di asparagi, la lasagnetta di funghi e asparagi con besciamella. Ma quali sono gli eventi dedicati alla primavera degli asparagi? Da non perdere la 30° Edizione della Sagra dei finocchietti selvatici, dell’asparago e del gusto di Sardegna, che si terrà a Boroneddu domenica 2 aprile. Sempre domenica 2 aprile a Villanova Truschedu in occasione della Sagra dell’Asparago, sarà possibile gustare asparagi preparati con riso di Simaxis, e unire i sapori della terra ad una visita guidata al nuraghe di Santa Barbara, ad un trekking nella meravigliosa Valle del Tirso o ad una visita alla Mostra della Flora e della Fauna di Sardegna realizzata dall’Agenzia Forestas. Tutte le curiosità sulle erbe aromatiche e officinali saranno svelate durante la dimostrazione dell’estrazione di olii essenziali a cura di Raimondo Usai, che si terrà nel Centro Sociale di Villanova dalle ore 09:30. Nel corso degli appuntamenti non mancheranno musica e balli in piazza: per maggiori informazioni contattare le Pro loco di Boroneddu (email: prolocoboroneddu@yahoo.it) e Villanova Truschedu (proloco.villanovatruschedu@gmail.com).


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CARTABIANCA POESIA

Giunge al 5°anno il concorso di poesia dell’associazione cagliaritana Se nel numero di marzo abbiamo fatto una presentazione generale di CartaBianca e del trittico di eventi con cui l’associazione ha aperto il 2017, questa volta ci soffermiamo sul Concorso di Poesia, giunto ormai alla sua quinta edizione. L’iniziativa, organizzata con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e dei Comuni di Cagliari e Serdiana, vedrà anche la partecipazione di Tele Costa Smeralda e S&H Magazine, i due media partner dell’evento. La partecipazione al concorso è completamente gratuita (gli elaborati possono essere inviati via mail, allegando i dati personali dell’autore) ed è riservata ai residenti in Sardegna. Il tema è libero. L’unico argine alla creatività degli autori è rappresentato dai limiti di lunghezza dell’opera. La poesia non dovrà infatti superare i ventisette versi (righe vuote comprese). Il bando del concorso è disponibile sul sito web www.associazionecartabianca.it. Troverete qui anche tutte le modalità d’invio dell’elaborato. Anche il concorso di poesia ha fatto registrare un continuo aumento del numero dei partecipanti. Il segreto? “Nessun segreto particolare. Abbiamo ormai uno zoccolo duro di partecipanti alle nostre iniziative. Un po’ di passaparola, la serietà della nostra organizzazione e, perché no, anche il fatto che l’iscrizione sia completamente gratuita fanno il resto…” spiega Fabrizio Manca Nicoletti, direttore artistico degli eventi CartaBianca. Come al solito, le opere più votate dai giurati verranno inserite nell’antologia, che verrà presentata nel corso delle premiazioni che si terranno domenica 28 maggio a Serdiana. Scenario della serata sarà la bellissima casa museo del piccolo Comune del Parteolla. La giuria di quest’anno, presieduta da Giovanna Caltagirone, docente di Letteratura Italiana dell’Università di Cagliari, è composta da Lalla De Angelis (vincitrice dell’edizione 2016), Mirella De Cortes, Claretta Frau e Rodolfo Mori Ubaldini. Ci sarà spazio anche per i giovani autori, con una sezione dedicata interamente agli studenti delle

scuole medie e superiori. “Uno dei nostri obiettivi – dice Andrea Zucca, presidente di CartaBianca – è quello di coinvolgere sempre di più nelle nostre iniziative anche i più giovani. Questo affinché la scrittura possa affermarsi come passione alternativa anche tra gli under 18. A gennaio si sono tenute le premiazioni del concorso per racconti brevi ed è stato emozionante scoprire che, tra i quattro elaborati più votati dai giurati, figurava anche l’opera di una giovane autrice che, al momento della chiusura del bando, non aveva ancora compiuto diciotto anni.” Buona poesia a tutti, dunque. E cerchiate sul calendario la data del 30 aprile, ultimo giorno utile per l’invio degli elaborati.


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AMSICORA ICHNUSA MUSEUM La vita di Amsicora Capra in un museo-bus itinerante

di Manuel Di Cristo La storia della Sardegna racconta di illustri personalità, che dalle arti alla politica hanno reso onore ad una terra ricca di fascino e contraddizioni. Tuttavia, lo scorrere del tempo, lascia talvolta cadere nell’oblio frammenti importanti di questa storia, anche quando ne permangono testimonianze concrete e attuali nella vita di tutti i giorni. È quello che è accaduto, ad esempio, con uno dei più importanti imprenditori della Sardegna del ‘900, Amsicora Capra, ovvero il padre della birra sarda per antonomasia: l’Ichnusa. Qualcuno però ha deciso di restituire alla memoria collettiva il ricordo di questo personaggio, trasformando un vecchio bus in un museo itinerante con a bordo oltre 4000 oggetti inerenti la figura di Amsicora Capra e le sue attività, Ichnusa in primis; Alessandro Zecchino, questo il nome dell’ideatore e promotore dell’iniziativa, ha lavorato con passione e sacrificio per vedere ultimato il suo Amsicora Ichnusa Museum e oggi nutre la speranza di poter iniziare a breve il suo tour per la Sardegna. Come racconta Alessandro, tutto ha inizio con un sogno in una notte d’agosto del 2013: «sognai un’abitazione abbandonata, con all’interno delle botti e delle vacche; attraverso una voce che mi guidava ho rinvenuto una cassa con la scritta “Ichnusa”. Dopo alcuni giorni trovai un’abitazione simile a quella del sogno e, rintracciato

colui che aveva le chiavi, la esplorai: c’erano, in effetti, 3 botti enormi, abbeveratoi di vacche e pulendo sotto il guano di piccioni è comparsa una cassa in legno di Ichnusa degli anni ’40». Da allora ha preso avvio un’incessante ricerca di cimeli Ichnusa all’interno di luoghi abbandonati del territorio isolano: vecchie miniere, abitazioni, pozzi, gallerie, vecchi spacci, cantine e persino scavi sotto terra. Durante le perlustrazioni è emersa la centralità della figura di Amsicora Capra, da cui l’idea di reperire articoli, fotografie e materiali che potessero raccontarne la storia. Alessandro, che lavora in un ingrosso di bevande a conduzione familiare, fa tutto questo per semplice passione: «per ora non ho sponsor di nessun genere; tutto è stato fatto col sudore del mio lavoro, con l’aiuto di tanti amici che ho conosciuto grazie al progetto o di quelli di vecchia data». Tra questi gli artisti Matz, co-ideatore dell’aspetto estetico del bus, Lucio Schirru, con cui Alessandro ha collaborato per creare il busto di Amsicora Capra, Sylvie Diana che ha realizzato il dipinto della parte anteriore del bus e poi gli amici che hanno aiutato nell’allestimento e nelle ricerche; «chiaramente anche il sostegno morale sulla pagina Facebook è stato molto significativo per proseguire lungo il cammino che ho tracciato», aggiunge Alessandro. La scelta del bus come sede del Museo risponde all’idea di omaggiare da un lato l’ex autista di autobus (ora in pensione) che fece

entrare Alessandro nell’abitazione dove è stato raccolto il primo pezzo del Museo, e dall’altro lato rimanda indirettamente alla storia di Amsicora Capra, che fu anche proprietario della tranvia del Campidano e del Poetto. Il Museo è già stato presentato al programma di Canale 5 “Tu si que vales”, ottenendo grande apprezzamento da parte del pubblico e dei giudici. Intanto il numero dei reperti continua ad aumentare, poiché le ricerche non sono affatto terminate; nel mese di marzo, ad esempio, Alessandro si è recato a Sassari presso l’ex Ospedale psichiatrico Rizzeddu e l’ex Saponificio Ledà, ma sono ancora numerosi i siti da esplorare. L’Amsicora Ichnusa Museum, però, vuole andare oltre la mera esposizione di reperti. L’idea che anima il progetto è quella di far conoscere il Museo e la storia contenuta in esso, animando al contempo il territorio isolano con eventi che possano dare respiro alle attività locali e, perché no, riuscendo magari a creare nuova occupazione. A tutto ciò si aggiunge la valenza sociale che il progetto già si è dato, realizzando uno spot sulla sicurezza stradale ambientato a San Sperate e caricato su YouTube. In attesa che il Museo itinerante accenda i motori e cominci il suo tour, non resta che seguirne gli aggiornamenti sulla pagina Facebook “AIM Amsicora Ichnusa Museum”.

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#shMAG seh 19 di Daniele Dettori C’è un nuovo brand al quale possono rivolgersi gli amanti dei viaggi, della tradizione e, soprattutto, del buon cibo. Un brand che coniuga la possibilità di conoscere la storia più profonda dei luoghi insieme con le loro specialità culinarie, interamente centrato sulla Sardegna. Onties contiene l’isola già nel nome: si tratta infatti di un’espressione algherese che significa “dov’è?”. «È la domanda che ci ponevamo anche noi quando, magari con amici, cercavamo un determinato posto o un locale», racconta Davide Troisi, quasi 28 anni, originario proprio di Alghero. Lo abbiamo incontrato con il suo socio e coetaneo Riccardo Melis, di Nuoro. Loro sono le menti dietro questa nuovissima piattaforma che si propone come punto di riferimento per la costruzione di itinerari enogastronomici locali, rivolti a turisti e operatori del settore. «Ci siamo accorti che mancava un vero punto di contatto tra l’enogastronomia tradizionale e l’offerta turistica, così abbiamo pensato di crearlo sul web». In effetti, l’idea è innovativa e può aprire ampi scenari replicabili anche fuori dall’isola. Proprio fuori dalla Sardegna, anzi, possiamo dire che tutto ha avuto inizio, come spiega Riccardo. «Ci siamo conosciuti a Milano, dove abbiamo studiato Marketing, comunicazione aziendale e mercati globali. Poi i nostri percorsi formativi si sono separati ma siamo rimasti in contatto, anche perché ci accomuna la passione per il mondo digitale e le possibilità che offre verso nuove forme di impresa.»

Un tour tra i sapori dell’Isola

ONTIES

Così, al rientro in Sardegna nel 2016, i due amici decidono di concretizzare quanto già andavano sognando e progettando da tempo. L’occasione arriva con un bando dell’Università di Sassari, che prevede un percorso di sviluppo dell’idea attraverso l’incubatore aziendale. Dopo aver superato la prima selezione, la fase successiva è stata quella di costruire il grosso del business a livello concettuale, per poi metterlo in pratica attraverso ricerche di mercato, contatti con operatori del sistema turistico e studi sui diversi target. «Due obiettivi che da subito ci siamo posti con Onties hanno riguardato anzitutto l’offerta di un servizio utile e di un certo richiamo; e poi anche la conseguente possibilità di un allungamento della stagione turistica, non limitata alle sole coste ma rivolta anche verso l’entroterra, dove c’è tutto un patrimonio di valore inestimabile fatto di cibi e cultura.» Capiamo meglio, allora, come funziona in pratica l’idea dietro Onties. Un disciplinare ben definito stabilisce quali sono le attività coinvolgibili nel progetto: troviamo botteghe, ristoranti, cantine, fattorie didattiche e tutti quegli esercizi che possono raccontare

l’enogastronomia di un luogo. «A quel punto possiamo contattarli e presentare la nostra proposta, che contiene la creazione di un profilo sulla piattaforma e la possibilità di vendere le varie esperienze. Nel caso di una cantina, per esempio, si può programmare la visita ai vigneti con al termine la degustazione dei prodotti o altri servizi». Sul profilo vengono riportati i costi e tutte le informazioni utili al turista. Altro contenuto sulla piattaforma sono le cooking class, esperienze di condivisione dove non si impara soltanto a preparare un cibo ma se ne esplorano le origini, insieme con la cultura e le tradizioni del posto. Attualmente, Davide e Riccardo forniscono supporto anche a quelle attività che, magari nate da poco, hanno bisogno di una spinta in termini promozionali per far conoscere i propri servizi. «Superata la prima fase, che

riguardava la validazione della nostra idea di business (in pratica, capire se potesse funzionare sul mercato reale), siamo entrati a marzo nella seconda fase, che terminerà a settembre, e ci condurrà a costituirci come impresa innovativa, come start-up». All’interno dei propri spazi sulla piattaforma, per ciascuna attività sono presenti degli indicatori che misurano la percentuale di rispetto dei valori di Onties: autenticità, territorialità e tipicità. Un sito in evoluzione, quindi, che ha le carte in regola per attirare l’attenzione degli investitori. «Ci piacerebbe e anzi lanciamo un appello, magari per trovarli proprio in Sardegna». Non rimane altro da fare che cliccare sul sito www.onties.com, aggiungerlo ai preferiti e scegliere l’itinerario enogastronomico più adatto a ciascuno.


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di Emanuela Ravot Ci sono persone che partono da piccoli paesi, attraversano il mondo e lasciano traccia di sé; molti sono artisti, la cui storia merita di essere raccontata. Albino Manca, scultore di Tertenia, ha vissuto le vicende politiche e culturali del suo tempo e ne è diventato a suo modo protagonista. Nato nel 1897, a sedici anni è volontario nella Prima Guerra Mondiale; in trincea mentre lavora bossoli di granata e pietre, uno scultore cimiteriale nota la sua vena artistica e, finita la guerra lo prende come apprendista nella sua bottega di Cagliari. Con i primi guadagni Albino, appena ventenne, si trasferisce a Roma, lavora al cantiere del Vittoriano e s’iscrive all’Accademia delle Belle Arti, dove nel 1926 si diploma. La Capitale gli offre l’opportunità di avere per maestri P. Canonica, C. Fontana e E. Luppi, e di produrre opere di gusto classico per celebrare il Regime Fascista e gli aristocratici del tempo. Negli anni Trenta va in America, ma dopo due anni il visto non gli viene rinnovato così rientra in Italia con l’obiettivo di preparare una mostra negli Stati Uniti, improntata sul gusto americano. Ma ritornare non sarà semplice, riuscirà a ripartire con il visto e un consistente finanziamento, solo nel 1938. Nel frattempo a Cagliari, decora il palazzo della Legione dei Carabinieri, realizzando cinque medaglioni bronzei e quattro statue colossali, in linea con il gusto del tempo: L’Età Fascista, La Giustizia, La Nuova Giovinezza, Il Dovere. I primi tempi in America sono duri (porterà lì la famiglia solo nove anni dopo!); il progetto della mostra è messo da parte, per specializzarsi

Albino Manca Il sogno americano dello scultore di Tertenia nella creazione di gioielli che produrrà con influenze Liberty e d’arte giapponese. Solo nel 1944, ottiene la cittadinanza americana ma ormai è introdotto nella comunità artistica e nella società bene newyorkese ed ha uno studio nel quartiere di Greenwich Village. Negli anni Cinquanta inizia la produzione di medaglie commemorative, fondando anche una propria società di distribuzione e vendita che sarà in seguito la sua attività primaria. Le committenze importanti sono degli anni Sessanta: nel 1963, Albino realizza il monumento dedicato ai 4596 marines caduti nell’Atlantico durante

la Seconda Guerra Mondiale “East Coast Memorial”, una gigantesca aquila stilizzata di bronzo che artiglia una corona d’alloro su un’onda; l’opera imponente, è alta 8 metri, ha un’apertura alare di 13 m e collocata nel Battery Park di Manhattan. Nel 1969, realizza “The gate of life” del Queens Zoo nel Flushing Meadows Corona Park, cancellata in bronzo che rappresenta i regni della natura: terra, mare e aria. Albino Manca muore a New York nel 1976, per sua volontà sepolto a Tertenia, lascia al paese numerose opere, prototipi, attrezzi ed arredi dello studio americano. Un modello in scala ridotta della “Diving Eagle”

orna la Piazza Kennedy di Tertenia, il resto dell’eredità si trova nel Museo Civico Albino Manca, in via Doria 12 (visitabile solo su prenotazione). Il museo merita una visita per scoprire attraverso la produzione di questo scultore uno spaccato internazionale della nostra storia recente. Benché si sviluppi su due piani è privo di barriere architettoniche e consente un approccio tattile alle opere, esperienza percettiva consigliata a tutti, dai grandi ai bambini. Il percorso museale è multimediale, inizia con un video introduttivo sulla vita di Albino Manca e prosegue attraverso la visione delle produzioni originali dell’artista; non manca l’esposizione degli strumenti con cui lo scultore realizzava i calchi e le cere delle opere. Del suo più famoso soggetto, l’aquila, possiamo osservare i prototipi bronzei in scala realizzati per la scelta definitiva dell’opera, i disegni della bozza del soggetto, nonché numerose foto delle diverse fasi di realizzazione. Il museo conserva anche alcuni gioielli in bronzo ed argento realizzati dall’artista e una raccolta di numerose monete commemorative con i relativi calchi in gesso. Una stanza del museo è interamente dedicata ai soggetti femminili e conserva l’opera “Fanciulla dormiente” che nel 1935 fu esposta alla Quadriennale Romana. In un’altra sala, sono esposti i soggetti naturalistici da lui tanto amati: “Gazzella e fico d’India” e “Gru coronata”. Attualmente entrambe le opere sono a Sassari, inserite nel significativo contesto della mostra Altri esotismi. Artisti sardi e orientalismo, visitabile fino al 15 giugno, presso l’Ex Convento del Carmelo.



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JACK DEVECCHI

IL BASKET NEL SANGUE

ato a Sant’Angelo Lodigiano 32 anni fa, da 11 si è stabilito in Sardegna, per rincorrere e realizzare i propri sogni professionali, indossando la canotta della Dinamo Sassari e, da qualche anno, la fascia di capitano. Lui è Giacomo Devecchi, cestista professionista nato con la “palla a spicchi” nel sangue. Ha praticato il nuoto ed il tennis, ma il suo vero amore è sempre stato il basket e intorno ad esso ha costruito la sua vita, vedendolo anche come punto fisso per il suo futuro. “Gli sport di squadra si addicono di più al mio carattere – dice Jack – A me piace il gruppo, ti aiuta a crescere. Insegna tanto, il rispetto degli altri e delle regole, degli equilibri all’interno dello spogliatoio, saper stare nel gruppo”. Diploma di geometra in mano, ma

N

DI ERIKA GALLIZZI FOTO DOMENICO RIZZO

“ormai ricordo solo le tabelline” ed il corso di laurea in “Ingegneria logistica e dell’ambiente” abbandonato a malincuore perché inconciliabile con gli impegni cestistici. Persona di un’educazione, un’umiltà ed una disponibilità uniche, sempre col sorriso sul volto, non ha faticato ad entrare nel cuore dei sassaresi e dei sardi. Ed è diventato un po’ sardo anche lui. Fin da piccino ha sempre respirato l’aria dei palasport, con lo zio Vittorio Gallinari (papà di Danilo, ora in NBA) che giocava da professionista. La scelta dello sport da praticare, dunque, è stata naturale, grazie anche ai centimetri, dalla sua parte già quando era piccolo. Ha iniziato in una piccola scuola basket di un paese vicino al suo, Borghetto Lodigiano, poi è andato a Lodi e nelle giovanili dell’Olimpia Milano, squadra per la quale simpatizzava, insieme a quelle in cui giocava lo zio, ormai alla fine della sua carriera di giocatore, come Livorno e Verona.


#shMAG seh 23 Sei sbarcato a Sassari nel 2006, in prestito da Montegranaro e così è stato per un paio di anni. Poi non sei più andato via. Qual è stata la primissima impressione che hai avuto di Sassari appena sei arrivato e cosa, poi, ti ha “rapito”? Arrivavo da due belle annate a Montegranaro, dove la squadra era arrivata in Serie A, ma non avevo spazio e allora ho deciso di rimanere in Legadue e provare una nuova esperienza. Qua c’era un buon progetto, però avevo un contratto di prestito, quindi il pensiero era ovviamente quello di tornare alla casa madre, dopo una o due stagioni. Non è stato così, perché qui mi sono trovato veramente bene da subito. Le ambizioni della società diventavano sempre più serie, dunque ho scelto di restare e provare a vincere qualcosa con Sassari. Sono rimasto colpito da subito dalla società, che all’epoca non era quella attuale ma aveva già una bella impronta di serietà e dava garanzie e tranquillità per lavorare bene, cosa tutt’altro che scontata e facile da trovare. E poi la gente è fantastica. Sono nato in un paesino, poi ho vissuto una grande città come Milano quando ho fatto lì le giovanili, ma questa per me è la giusta dimensione. Se rinascessi, faresti ancora il giocatore di basket? Qual è la cosa più bella del tuo lavoro e quale, invece, la cosa meno piacevole? Rifarei senz’altro il giocatore di basket. È ciò che ho sempre sognato da bambino e che mi piace fare. Noi siamo dei privilegiati a 360°, ma è ovvio che si devono fare dei sacrifici, come in tutti i lavori. Io li ho sempre fatti, ma volentieri, con l’obiettivo di arrivare ad un certo livello. Ce l’ho fatta, mentre ci sono tanti che pur facendo tanti sacrifici purtroppo non riescono ad arrivare al livello a cui sono arrivato io. Ma credo che prima o poi si venga sempre ripagati. Io sono stato ripagato nella maniera migliore possibile, ho realizzato il mio sogno di giocare in Serie A e di vincere dei titoli. Che ruolo ha lo sport nella crescita di un bambino e di un ragazzo? È importantissimo e a me ha dato davvero tanto. Ho anche avuto la fortuna di giocare con compagni di diverse culture e modi di pensare, e questo mi ha arricchito molto. Tra una partita e l’altra, un volo e l’altro, non hai tanto tempo libero… Quel poco che hai, come ti piace trascorrerlo? Adoro viaggiare ed è una cosa che non mi pesa anche quando viag-

sento addosso. Ma non penso di andare via da qui nemmeno una volta che appenderò le scarpe al chiodo. Mi trovo veramente bene, quest’isola mi ha proprio rapito. Poi non si sa mai cosa riserverà il futuro, quindi non si può escludere niente a priori, ma io spero di far parte del progetto Dinamo più a lungo possibile. Pensi mai al tuo futuro e a quando smetterai di giocare? Cosa ti piacerebbe fare? Ci ho sempre pensato ed ora che quel momento, via via, diventa più vicino, ci penso ancora di più. Mi piacerebbe rimanere nella pallacanestro e nel mondo Dinamo, attualmente una delle realtà più belle in Italia anche come organizzazione societaria. E sono convinto che si possa ancora crescere. Non ho tra le mie doti migliori la pazienza, per cui non farò mai l’arbitro o l’allenatore. Non fa per me, mi vedo più in un ruolo dirigenziale. giamo per le trasferte. Nel tempo libero mi piace studiare e organizzare i viaggi che poi farò in estate. Mi piace informarmi e conoscere bene le culture, scoprire cose un po’ particolari e non limitarmi a vedere una chiesa o un monumento. Quindi, spesso, sto lì a cercare itinerari, esperienze di altri viaggiatori. Ogni tanto leggo, letture leggere, perché non sono un grande amante dei libri, anche se mi piacciono quelli sportivi, che trattano di qualsiasi sport, soprattutto le autobiografie. Poi qualche serie televisiva e film”. In questi anni, anche per gli impegni promozionali della squadra, hai avuto modo di girare la Sardegna. C’è un posto che ti ha colpito in modo particolare? Sono tutti bellissimi. Vado molto volentieri a visitare luoghi nuovi ed incontrare gente qui in Sardegna. Ciò che mi ha colpito sempre tantissimo è l’attaccamento alla propria terra, l’orgoglio che ha il popolo sardo. Si avverte, si sente e non avevo mai visto una cosa del genere. E vogliono condividere questo orgoglio. Sono qui da tanti anni e sento che i sardi mi vedono come uno di loro. Questo mi fa immensamente piacere. Non dimenticherò mai il giorno che siamo tornati dopo la vittoria dello Scudetto: da Olbia a Sassari, ad ogni incrocio c’era qualcuno che ci salutava sventolando bandiere e sciarpe. Il Devecchi giocatore concepisce un futuro lontano da Sassari? Come giocatore no, questa maglia mi ha dato veramente tanto e me la


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in viaggio:

di Daniele Dettori Capitale del Portogallo, collocata più a ovest di tutto il continente europeo, lambita dalle acque dell’oceano Atlantico che si incontrano in un piccolo golfo sulla foce del fiume Tago; Lisbona è anche tra le città multicultrali con maggiore afflusso turistico. Un altro suo importante primato, questa volta decisamente tragico, riguarda il terribile terremoto del 1755 che colpì la città all’improvviso, il giorno di Ognissanti, cambiandone profondamente il corso della storia. Cosa vedere. Sette sono i colli sui quali sorge Lisbona, ripartiti in diversi quartieri o “barrios” tutti molto caratteristici. Tra questi ultimi, uno degli irrinunciabili è Baixa, parte del centro storico che si distingue per l’impianto urbanistico classico, frutto della ricostruzione dopo il terremoto. Fu il Marchese di Pombal a dirigere i lavori generali, regalando alla città edifici e infrastrutture antisismici davvero all’avanguardia per l’epoca e che sopravvivono ancora oggi. A questi si è aggiunto, ai primi del Novecento, l’Elevador de Santa Justa: l’edificio neogotico, realizzato in ferro, regala dalla sua cima uno splendida visuale. Barrio Alto è invece il quartiere che, a lungo sede della ricca borghesia lisbonese, è oggi rinnovato e scisso tra la sua vocazione artistica e quella mondana, come luogo di sviluppo di importanti correnti ma anche della

movida locale. I suoi vicoli in forte pendenza, sui quali si affacciano le case multicolore d’altri tempi, sono attraversati dalle linee dei tram che quotidianamente trasportano residenti e turisti. A proposito, gli Elétricos meritano un piccolo approfondimento: questi mezzi su rotaia, dall’aspetto antico, sono stati rimessi a nuovo pur mantenendo gli stessi scheletri di quelli che giravano per le vie della città tra Ottocento e Novecento. È previsto un biglietto per salire a bordo, naturalmente, e da rinnovare a ogni corsa al costo di poco meno di 3 euro ma, se prevedete di rimanere a Lisbona più giorni, potete acquistare la carta Viva Viagem presso le stazioni della metropolitana tagliando di circa la metà il costo per ciascun biglietto. Tra i percorsi serviti da questi mezzi, quello del bus 28 è sicuramente il più turistico e conduce nel cuore del quartiere di Alfama, altra porzione del centro storico e sede di importanti e bellissimi monumenti. Qui è possibile passeggiare tra le strade medioevali e arrivare fino al Castello, restaurato negli anni quaranta del secolo scorso. Tra le sue mura si sono dati battaglia, uscendone vincitori, i crociati cristiani contro i mori d’Africa subito dopo l’anno Mille. Retaggi della cultura moresca sono presenti un po’ ovunque a Lisbona, tanto più nella città vecchia. Anche l’antica Cattedrale Se, raggiungibile a piedi dal Castello, è stata edificata nel dodicesimo secolo sui resti di una

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LISBONA

Il Castelo de São Jorge

moschea. Cavalcando le epoche è possibile poi spostarsi verso i resti dell’Anfiteatro romano con l’annesso museo nel quale è possibile ammirare la collezione di reperti coevi emersi dagli scavi nella zona. A proposito di musei, vogliamo segnalare anche il Museo del Fado, dedicato alla malinconica ma piacevolissima musica portoghese intorno alla quale è stata raccolta una ricca collezione di strumenti musicali, spartiti, melodie e cimeli tra i più diversi e curiosi. Ancora, il Museo dell’Oriente raccoglie, nei pressi del porto, tantissime testimonianze delle commistioni culturali tra Portogallo e Asia; e il Museo Nazionale delle Carrozze, così come il Museo della Marina costituiscono, ciascuno nel proprio ambito, raccolte storiche di grande

pregio e interesse. Con la Feira da Ladra vi diamo infine una dritta sul mercato delle pulci lisbonese, un luogo molto caratteristico dove potrete trovare oggettistica per tutti i gusti: è anche un ottimo posto in cui andare a caccia di souvenir. Cosa mangiare. Ci sono specialità di pesce, a Lisbona, per ciascun piatto del vostro menù. I pasteus de bacalhau (bocconcini di baccalà), per esempio, sono uno stuzzicante antipasto di frittura, al quale potete far seguire dell’arroz de marisco (una versione portoghese della paella spagnola) insieme con sardine e polpo alla griglia, come ottimo secondo, accompagnati dal sapore fresco e fruttato di un buon vinho verde.


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di Daniele Dettori Roma. Siamo nel 1937. È la mattina del 27 aprile. Nella clinica Quisisana, dove è ricoverato da circa una settimana, muore uno fra i più grandi pensatori del ventesimo secolo. Il suo nome rimanda al Partito Comunista d’Italia, ai Quaderni e alle Lettere dal carcere. Il suono nome è Antonio Gramsci. Nato ad Ales, un paesino della Marmilla oristanese nel 1891, il piccolo Antonio viene alla luce in una famiglia del ceto medio, quarto di sette figli. Il cognome tradisce l’origine albanese per parte di padre, sebbene diverse generazioni addietro. Signor Ciccillo (Francesco) Gramsci è impiegato presso l’Ufficio del Registro a Ghilarza e signora Peppina (Giuseppina) Marcias, conosciuta in paese, diventa causa di litigio con la sua famiglia d’origine. Il matrimonio viene infatti avversato a causa della differenza di classe sociale ma, forse complice la distanza (la famiglia di Ciccillo vive in Campania), i due riescono a sposarsi. Le difficoltà, però, cominciano presto: Antonio ha un paio d’anni quando si presentano i primi sintomi della tubercolosi ossea; la malattia ne segnerà il fisico e le condizioni di salute per tutta la vita. Ha solo sette anni, poi, quando suo padre viene arrestato. La vittoria di una corrente politica avversa a quella per la quale Ciccillo aveva dichiaratamente parteggiato conduce a una rivalsa dei vincitori nei confronti dei vinti: si tratta di un periodo storico in cui la lotta politica è particolarmente sentita in tutta Europa e lo stesso Antonio lo sperimenterà in prima persona molti anni dopo, quando rivestirà un ruolo di spicco all’interno del Partito Comunista d’Italia.

Frattanto, il piccolo Gramsci si dimostra molto dotato per gli studi che conduce, però, con enormi difficoltà; l’estrema povertà nella quale è precipitata la famiglia dopo l’arresto del padre e le sue condizioni di salute rappresenteranno una prova durissima che tornerà molto spesso anche nei suoi scritti. Terminati gli studi ginnasiali a Ghilarza e poi quelli liceali a Cagliari con ottimi voti, Antonio vince una borsa di studio che gli consentirà, con qualche integrazione da parte della

famiglia, di iscriversi all’Università di Torino. Animo fortemente indipendente – e nei primi anni di attività anche indipendentista –, si avvicina al mondo del giornalismo incoraggiato da Raffa Garzia, suo professore negli anni cagliaritani. Sposata la causa socialista con l’iscrizione al partito, affiancherà al suo attivismo proprio la professione di giornalista, scrivendo per Il Grido del Popolo, l’Avanti!, L’Ordine Nuovo. I suoi scritti sono inizialmente pezzi di satira e critiche di spettacoli

ANTONIO GRAMSCI 80 ANNI DOPO

Il dipinto dello street artist "Solo" sulla facciata della scuola “A.Gramsci” nel quartiere "Trullo" di Roma

teatrali ma non passerà molto tempo prima che anche l’animo politico trovi libero sfogo sulla carta stampata. È sua convinzione che la classe operaia debba prendere, anzitutto, autocoscienza della propria situazione e, successivamente, il potere per sovvertire uno stato di cose che la conduce a restare sottomessa rispetto alla classe dominante, quella borghese e industriale. Si inseriscono in questo filone i suoi scritti sulla Questione meridionale, sulla situazione degli agricoltori ma anche sui problemi e sulle conseguenze della Rivoluzione Russa. Proprio in Russia, durante un periodo di ricovero in sanatorio, Antonio Gramsci conosce Giulia Schucht, anche lei degente nella struttura, che diventerà sua moglie. Da lei avrà due bambini ma non potrà passare con loro molto tempo. Salito ai vertici del partito, si consuma il suo arresto da parte del governo fascista, in applicazione delle leggi speciali del regime. Siamo nel novembre 1926. Passeranno circa dieci anni prima che possa usufruire di una scarcerazione, dovuta in parte alle pressioni internazionali portate avanti da intellettuali antifascisti sul regime e, in parte, alle sue sempre peggiori condizioni di salute. Oggi, a ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci (peraltro ammantata di mistero, come diversi momenti della sua vita ancora oggetto di ricerca storica), la sua eredità è enorme. Fioriscono in tutta Italia studi, centri e iniziative in suo onore. Dalla carta stampata agli odierni mass media, il pensiero gramsciano affascina e stimola la riflessione. Nato in un momento politico estremamente complesso, conserva ancora un’attualità che lo rende immortale.


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Guida ai locali

Un caffè o un pasto veloce!

Alibi café

Caffetteria

Via Porto Botte, 2.  347/3931887 Caffè Mistral

Caffetteria

Via Cesare Cabras, 12.  070/3113605

CA GL I A R I

Caffetteria Primavera

Caffetteria

Via Del Redentore, 125.  070/573000 4 Mori

Snack Bar.Gelateria

Carioca

Via Corte d’Appello, 35/37.  320/1471814.  Nessuno Antico Caffè 1855

Lounge Bar.Ristorante

Casti

Piazza Costituzione, 10/11.  070/658206.  Nessuno Antico Caffè del Borgo

Caffetteria.Pasticceria

Via Zuddas, 156.  070/573082.  Lunedì

Snack Bar.Ristorante

Viale Sant’Avendrace, 16.  070/4510352.  Nessuno Bar Florio

QUARTU SAN T’ELEN A

Snack Bar.Ristorante

Via San Domenico, 90.  328/0395414.  Lunedì Cafè Barcellona

Caffetteria.Lounge Bar

Via San Gottardo, 1.  329/4959806.  Nessuno

Bar Matta 3.0

Snack Bar

Piazza Azuni, 12.  070/8696087.  Nessuno

Caffetteria.Ristorante.Wine Bar

Via Barcellona, 84.  070/7321035.  Nessuno

Libarium Nostrum

Cafè Etnico

Via Santa Croce, 33/35.  346/5220212.  Nessuno

Via Cardano, 1/a.  328/4551153.  Nessuno

Liberty Cafè

Chaplin Cafè

Caffetteria.Ristorante.Cocktail Bar

Via Rockefeller, 39.  070/3481511.  Domenica Cafè Parioli

Caffetteria

Via della Pineta, 132.  338/6906165.  Nessuno Caffè Valentina

Caffetteria.Ristorante

Via Pessina, 20.  070/306255.  Domenica Caffè Viennese

Caffetteria.Snack Bar

Via della Pineta, 113.  070/307471.  Nessuno

Cocktail Bar.Ristorante Caffetteria.Pasticceria.Snack Bar

Lyricon Caffè

Smile Cafè

Gallery Cafè

Snack Bar.Caffetteria

Piazza Costituzione, 23.  070/2043708.  Nessuno Giulietta e Romeo

Caffetteria.Ristorante

Golden Coffee

Caffetteria.Ristorante.Gelateria

Inu

Wine Bar Caffetteria.Gelateria.Ristorante

Red Rocks Cafè

Caffetteria.Ristorante

Snack Bar.Ristorante

Lungomare Poetto - I Fermata.  338/1041979.  Nessuno

Snack Bar.Gelateria

C.C. Corte del Sole.  070/22215.  Nessuno Alex Caffè

Caffetteria.Ristorante

Via Gorizia, 1.  391/3537901 Antica Caffetteria Ferru

Caffetteria.Ristorante

Via Parrocchia, 2.  347/0539929.  Nessuno Coffee Break

Caffetteria

Via Monserrato, 205.  339/6105371.  Nessuno

Dove mangiamo?

Snack Bar

CAGLIARI Wine Bar

Vico del Collegio, 1/3.  070/4510474.  Domenica Cocktail Bar

Scalette Santa Teresa, 10.  347/0111289.  Dom.  Live music

4 Mori al Mare

Cucina Marinara

Piazza dei Pescatori - Borgo Vecchio di Sant’Elia.  340/6161699 Al Merlo Parlante

Birroteca.Paninoteca

Via Porto Scalas, 69.  340/0788929.  Nessuno Al Solito Posto

A SSEM INI Cafè Lumiere

Snack Bar

Marina Piccola.  070/380732

SESTU Aicha

Via Ciusa, 18.  349/4588640

Caffetteria.Ristorante

Via Dante, 230/236.  070/7531844.  Domenica

Le Palmette

Snack Bar

Via Dei Donoratico, 55.  329/3677529.  Nessuno

Via Cima, 5.  070/4517380.  Domenica

L’Aurora Bar

Lounge Bar.Ristorante

Via Pacinotti, 4.  070/402765.  Nessuno

Vicious

Via Garibaldi, 258.  070/670058.  Nessuno

La Sirenetta

Snack Bar

Via Giardini, 181.  070/2044012.  Domenica

Sicomoro

Via Sassari, 50.  070/6670414.  Lunedì

La Piccola Caffetteria

Cocktail Bar.Ristorante

Via Alghero, 38.  334/5604074.  Domenica

Shabby Shine Caffè

Via Is Mirrionis, 147.  070/3322804.  Domenica

La Bon Bec Cafè

Caffetteria.Ristorante

Piazza Garibaldi, 31.  342/1799004.  Nessuno.  Live music

Peek-A-Boo

Caffetteria.Pizzeria.Bisteccheria

Piazza Yenne, 26.  070/2046677 - 327/7323040.  Nessuno Il Dolce Risveglio

Nuovo Cafè Garibaldi

Officine Hammer Lounge Bar.Ristorante

Via Paoli, 4.  070/487224.  Domenica Grotta Marcello

Wine Bar

Via Stretta, 3.  348/7594769.  Dom, Lun.  Live music

Nuovo Caffè

Viale Elmas, 147.  070/240008.  Domenica

Caffetteria

Via Eleonora d’Arborea, 189.  340/4142900.  Domenica

Caffetteria.Pasticceria

Muzak

Caffetteria.Ristorante

Via Marconi, 258/260.  340/9094147.  Domenica

Lounge Bar.Ristorante

Dolce & Salato

Via Istria ang. Via Molise.  346/7730284.  Nessuno Via Trincea delle Frasche, 53.  346/7730284.  Nessuno

New Idealcaffè

Via Costa, 34.  347/0465704.  Nessuno

Via S. Margherita, 9.  070/670468.  Nessuno Caffetteria.Pasticceria

Snack Bar.Ristorante

Via Tiziano, 1/v.  070/810791.  Domenica

Mariuccia

Caffetteria.Focacceria.Pasticceria

Caffetteria.Ristorante

Via Is Mirrionis, 177.  070/280851.  Domenica Via San Benedetto, 6.  070/499800.  Nessuno Via Crispi, 21.  070/6848980.  Nessuno

Via S. M. Chiara, 95 - Pirri.  070/505476.  Nessuno Piazza Italia, 23 - Pirri.  070/563270.  Nessuno

Coccodi

Caffè Amaro

Ristorante.Pizzeria

Piazza San Giacomo, 2.  070/666282 Caffetteria.Snack Bar

Antica Cagliari

Ristorante

Piazza della Conciliazione, 1.  070/4614513.  Domenica

Via Sardegna, 49.  070/7340198.  Nessuno

Cafè Renoir

Arenada

Snack Bar

Via Carmine, 18.  339/4690628.  Nessuno La Palma

Snack Bar.Tabacchi

Corso Africa, 74.  349/4370225.  Nessuno

Cucina Tipica Sarda.Pizzeria

Via Castiglione, 20/22.  070/482249.  Lunedì Basilio

Ristorante

Via Satta, 112/a.  070/480330 - 339/7414603.  Lunedì Birrificio Gattarancio

Birrificio.Ristorante

Viale Trieste, 86.  070/282226.  Nessuno

ELM A S

Brinkhoff’s Pisanu Café

Caffetteria

Via Sulcitana, 51.  320/9787000.  Dom sera Rock Cafè

Capitolo Due Snack Bar

Via Suella, 3.  070/243109 Shabby Chic Cafè

Ristorante.Pizzeria

Viale Monastir km 3,600.  070/292542.  Nessuno Civico 8

Pizzeria

Viale Regina Margherita, 8.  070/658341.  Nessuno Club del Gusto

M O NSER R A TO Via Del Redentore, 226.  348/6459451

Cucina Giapponese e Tailandese

C.so V. Emanuele II, 199.  070/4510719.  Domenica Capo Horn

Caffetteria

Via Sulcitana, 157.  320/8217765

AD Cafè

Birreria.Bisteccheria

Via del Pozzetto, 9 (1° Piano).  347/7603845

Ristorante.Pizzeria

Via Newton, 11/13.  371/1163922.  Lunedì Lounge Bar

Coffee Art

Ristorante.Pub.Caffetteria

Piazza Tristani.  070/7535228.  Domenica


#shMAG seh 27

BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE Il Fanà

Cucina Marinara

Il Mozzo

Old Friend

Ristorante.Pub

Via Eleonora d’Arborea, 3.  366/2536851.  Lunedì

Il Nuragico

Old Square

Bisteccheria.Birreria.Pizzeria Spaghetteria

Cucina Marinara

Viale Elmas, 63.  070/272132.  Lunedì Da Vai

Pizzeria.Bisteccheria

Viale Trieste, 24.  392/0200531.  Lunedì Cucina Argentina

Via Asproni, 9.  346/3073322.  Domenica

Il Volo

Prima Classe

Ristorante.Pizzeria

Via Montecassino, 52 - Pirri.  070/523090.  Nessuno

Viale Trieste, 85/87.  349/2961956

Insomnia

Red Fox

Ristorante Multietnico

Cucina Argentina

Via Pola, 16.  070/652600 - 339/1080079.  Nessuno Ellusu Fifò

Kilometro Zero

Ricciomania Da Roberto

Ristorante.Pizzeria Ristorante.Pizzeria.Caffetteria

Via Sassari, 52.  070/665649.  Dom sera Framento

Pizzeria

C.so V. Emanuele II, 263.  070/682013.  Nessuno Francis Drake

Sa Piola

Cucina Tipica Sarda e Marinara

Vico Santa Margherita, 3.  070/666714.  Nessuno

La Griglia d’Oro

Sa Schironada

Ristorante.Pizzeria

Viale Marconi, 10/12.  070/499998.  Lunedì Ristorante Ristorante Cucina Vegetariana Ristorante.Pizzeria.Caffetteria

Lord Nelson

Via Tevere, 2.  349/8702215.  Domenica

Gustavino

L’osteria Gioia & Gusto

Piazza Yenne, 23.  338/3921215

Ristorante

Via Rossini, 65.  070/42682 - 339/1855245.  Nessuno

Habana Vieja

Cucina Cubana.Cocktail Bar

Via Porcile, 17.  340/9243996.  Lunedì.  Live music Happy Days

Ristorante

Via del Fangario, 17.  345/4256813.  Nessuno I Sarti del Gusto

Luigi Pomata

Ristorante

Viale Regina Margherita, 56.  070/672058.  Domenica Man.Gia.

Cucina senza glutine.Pizzeria

Via Mameli, 196/a.  070/2041940.  Lunedì Ristorante

MangioGiusto

Vico II Sulis, 1/a.  070/6848548.  Martedì

Via XX Settembre, 51.  070/2044644.  Domenica

Il Dante

Martinelli’s

Ristorante.Pizzeria.Snack Bar

Via Dante, 242.  070/43261.  Nessuno Il Dragoncello

Via Sonnino, 54.  070/652936

Ristorante Ristorante

Via Principe Amedeo, 18.  070/654220.  Dom, Lun Ristorante.Pizzeria

Metzcal

Piazza Yenne, 15.  070/670151.  Nessuno

Sushi Niwa

Cucina Giapponese Paninoteca.Wine Bar

C.so V. Emanuele II, 22.  070/665839.  Nessuno

Pub

Pub.Bisteccheria

Via Dante, 58.  070/6670488.  Nessuno Trattoria del Porto

Ristorante

C.so V. Emanuele II, 210.  070/680665 - 324/5824114.  Lun

Birreria.Paninoteca

The Cork

Ristorante.Pizzeria

Via Sassari, 59.  070/670333.  Lunedì

Spillaus

Taccas

Cucina Marinara

Gintilla

Ristorante.Pizzeria.Snack Bar

Viale Diaz, 87.  070/656162 - 348/6414422.  Nessuno Pizzeria.Birreria

Lo Zodiaco

S’Incontru

Vico Vittorio Emanuele II, 3.  349/4990184.  Mer

Via Giolitti, 13.  070/652976.  Dom sera Piazza L’Unione Sarda.  070/2099121.  Lun sera

Viale Diaz, 37.  070/7566090 - 349/3082276.  Lunedì

Ristorante.Pizzeria

Viale Trieste, 74.  070/284835.  Nessuno

Via Porto Scalas, 1.  070/662889.  Martedì

Lo Scoglio

Scacco Matto y Sueno

Via Darwin.  070/3481256.  Martedì

Viale Trento, 84.  070/280983.  Lunedì

Levante

Ristorante.Pizzeria

Via Baylle, 39.  070/680570.  Nessuno

Via Mameli, 34.  347/8666072.  Lunedì

Galaia City

Pizzeria.Bisteccheria

Cucina Tipica Sarda e Marinara

C.so V. Emanuele II, 115.  070/658277.  Nessuno

Loc. Spiaggiola S. Elia.  070/371927.  Lunedì

Cucina Vegetariana e Vegana

Cucina Tipica Sarda e Marinara

La Damigiana

Via Oristano, 8.  348/0344091.  Nessuno Cucina Tipica Carlofortina

Sa Pichettara

Via San Giovanni, 224.  070/664007 - 345/8386930.  Mer

Via Bacaredda, 101.  329/6587545.  Lunedì Ristorante.Pub

Cucina Marinara

Viale del Poetto, 82.  349/7743794.  Nessuno

Via Gemelli, 2.  070/7967051.  Lunedì

Le Plus Bon

Cucina Marinara

Pub.Ristorante.Birreria

Via San Giovanni, 400/e.  342/0042223.  Domenica

La Terra di Mezzo

Cucina Tipica Sarda

C.so V. Emanuele II, 21.  070/7536566.  Nessuno

Ristorante.Pizzeria

Lungomare Poetto, 170.  070/372369 - 331/7621500

La Mola Sarda

El Sabor Argentino

Pizzeria.Paninoteca

Via XXIX Novembre 1847, 65.  345/4120816.  Martedì

La Mallicca

El Gaucho

Pizzeria GioMi

Via XX Settembre, 53.  070/6407642.  Domenica

La Barrique

Da Paolo

Pub.Steakhouse

C.so V. Emanuele II, 44.  070/658099.  Live music

Via Deledda, 68.  070/668901.  Nessuno.  Consegna domicilio Cucina Tipica Sarda

Ristorante.Bar

C.so V. Emanuele II, 161.  349/6112734.  Lun sera

Il Pastaio

C.so V. Emanuele II, 182.  070/0981712.  Lunedì

Ristorante.Cocktail Bar

C.so V. Emanuele II, 56.  070/7538699.  Lunedì

Viale Ticca, 11.  070/212088.  Nessuno

Da Artan

Niu

C.so V. Emanuele II, 99.  070/680326 - 333/5849723.  Lun

Cucina Marinara

Via Roma - Molo dogana.  070/659613.  Lunedì

C


28

seh #shMAG Sapore Antico

Pizzeria.Cucina senza glutine

Frontemare

Ristorante

Via Cagliari, 213.  070/940437.  Pranzo

Viale Lungomare del Golfo, 150.  392/7983163.  Nessuno

Tipico Siculo

Hollywood

Cucina Tipica Siciliana.Pizzeria

Via Baronia, 8.  070/7537371.  Nessuno

Ristorante.Pizzeria

Via Cavour, 8.  070/8676456.  Domenica Il Corsaro 2

Pizzeria.Bisteccheria

Via Fiume, 117.  070/811105.  Giovedì

DECIM O M A NNU

Il Tegamino Bianco Cirano Pub

Pub.Birreria

Via Sardegna, 3.  349/7113367.  Lunedì

Jope

La Lanterna

Pizzeria

Corso Umberto, 39.  070/962880 - 070/9537286.  Lunedì Sa Mesa

Cucina Tipica Sarda

S.S. 196 km 4,500.  070/9647781.  Martedì

Ghost

Trattoria Lillicu

Via Sulcitana, 215.  331/1715317.  Nessuno

Cucina Marinara

Via Sardegna, 78.  070/652970.  Nessuno Ravioleria.Bistrò

Via S. Margherita, 25/c.  345/7792286.  Domenica Villanova Cafè Bistrò

Ristorante.Lounge Bar.Caffetteria

Wallabys

Pizzeria

Via Polveriera, 30.  070/215568 Pizzeria Giorgione

Via Sulis, 32/36.  070/666569.  Nessuno

Pizzeria

Via Sulcitana, 160.  070/216333 Quentin

Cucina Australiana.Birreria

Via Mameli, 42.  349/3623060.  Domenica.  Live music

Pizzeria.Wine Bar

Pizza Margherita

Villa Del Mas

Ristorante

Pizzeria GioMi

Corso America, 84.  070/943435.  Lunedì

I Due Mimì Ristorante.Pizzeria.Bar

Sax Beach

Pizzeria.Bisteccheria

Via Sacro Cuore, 9.  070/2041517.  Mer.  Consegna domicilio Ristorante.Pizzeria

Via Pio IX, 44.  070/7344038.  Nessuno Gasthaus

Birreria.Pub

Via Cagliari, 168.  070/946075.  Mercoledì Trattoria.Pizzeria.Bar

Via Corsica, 1.  070/9477044 Il Grillo

Ristorante

Via Carmine, 132.  070/946350.  Nessuno Ristorante.Pizzeria.Bar Ristorante.Pizzeria.Bar Pizzeria.Bisteccheria

Via Cagliari, 8.  070/946704 - 347/6692862.  Nessuno Paradise

Pizzeria.Caffetteria

Via San Gottardo, 5.  070/584226.  Martedì L’Antica Brace

Cucina Tedesca.Birreria

Via Magellano, 16.  070/811719.  Domenica

Ristorante.Pizzeria

Via Peretti, 2 - Su Planu.  070/531350.  Nessuno Il Giardino Incantato

Ristorante.Snack Bar

Piazza Brigata Sassari.  392/1310507.  Nessuno Il Ponte

Ristorante.Pizzeria

Via Riu Mortu, 6/8.  070/2350691 - 392/2683357.  Mar, Mer Paluna

Pizzeria

Ristorante.Pizzeria

Via Manin, 118.  070/845786.  Giovedì Il Quadrifoglio

Ristorante

Via Peretti, 10 - Su Planu.  070/541719.  Nessuno

Via Riu Mortu, 95/97.  070/582453.  Gio.  Consegna domicilio Paradise Sandwich

SESTU

Paninoteca.Bisteccheria

Via Riu Mortu, 24.  347/2102342.  Domenica Ricciomania 2

Cucina Marinara

Antico Borgo

Bisteccheria.Pizzeria

Via Del Redentore, 219/b.  392/4512577.  Nessuno

Via Raffaello, 17.  070/230040.  Lunedì

Sa Muxiurida

Assapora

Pizzeria.Bisteccheria

Saloon

Ristorante.Pizzeria

S.P. Sestu-Elmas.  070/260045.  Domenica Ristorante.Bisteccheria

Big Luciano

Pizzeria.Bisteccheria

Via Montgolfier, 41/43.  342/8104849.  Nessuno

Via Claudio Marcello, 31.  348/6034463

Via Carmine, 95.  070/942509 Orion

Via Fonni, 14.  070/5849840.  Lunedì.  Consegna domicilio

Loc. Sa Muxiurida.  347/1596032.  Lunedì

Via Sulcis, 32.  070/941314 - 331/5795382.  Nessuno Malloci

Ristorante.Lounge Bar

Lungomare Poetto.  340/3768529.  Nessuno.  Live music

Evelyn

Pizzeria.Bisteccheria

Karalis

Via Sardegna, 34/g.  070/942055.  Domenica

Luxar.eat

Pizzeria.Paninoteca

Via San Benedetto, 11.  070/8675354.  Mar.  Consegna domicilio

Via Cagliari, 26.  070/2128009 - 335/1509445.  Nessuno

Ristorante.Pub

Il Capriccio

Pizzeria.Pub

Via Meucci, 15.  335/6560567.  Martedì

SELARGIUS

Bacco

El Carnicero

Cucina Tipica Sarda

Zum Loeweneck

Piazza Cambosu, 11.  070/215478.  Lunedì

M O NSER R A TO

C’è Pizza per Te

Ristorante.Pizzeria

Via Eligio Porcu, 53.  070/8675032.  Lunedì

A S S EM I N I

Buzz

English Pub

Via Cagliari, 101.  371/1165024.  A pranzo

Pani e Casu Ristorante.Bar

La Polveriera

Trigù

King’s Cross Pub

Via Dante, 81/83.  070/881000.  Lunedì

Cucina Tipica Sarda e Marinara

Via Sardegna, 60/c.  070/658247 - 373/8659682.  Mer

Ristorante.Bisteccheria

Via Polonia, 123.  070/861497.  Domenica

Locanda Hibiscus

ELM A S Trattoria Gennargentu

Ristorante.Pizzeria

Viale Merello, 166.  070/8676237.  Martedì

Su Stampu

Pizzeria

Il Ghiottone

Ristorante.Pizzeria.Self Service

Via Cesare Cabras, 102.  070/5839646.  Nessuno

Ex S.S. 131 - Km 8,200.  070/22022.  Domenica

Zio Tore

La Pecora Nera

Trattoria.Pizzeria

Via San Gavino Monreale, 7.  070/5838687.  Lunedì

Ristorante.Pizzeria

C.C. Corte del Sole.  070/229049.  Nessuno

Pizzeria.Birreria

La Vecchia Fattoria

Via Iglesias, 3.  070/940698.  Lunedì

Bisteccheria.Pizzeria

S.P. Monserrato-Sestu.  070/510183.  Lunedì

Q U A R TU SA NT’ELEN A

Michelangelo

www.euroluceilluminazione.com

AB Initio

Ristorante.Pizzeria.Bisteccheria

Via Danimarca, 139.  070/821333.  Martedì

Mizar

Andycoc Pub

Pub.Birreria

Via Grandi, 11.  393/3366191.  Lunedì Arkè

Viale Marconi, 65 Quartu Sant’Elena Tel. 070 883481 eurolucequartu@yahoo.it

Bdo Restaurant

Ristorante

Viale Colombo, 294.  349/0843644.  Domenica Bugs & Lola

Pizzeria

Via Fiume, 72/74.  070/8630062 - 348/0510074.  Nessuno

C

Country Pub

Take away o domicilio CAGLIARI

Ristorante.Bisteccheria.Birreria

Via Fadda, 87.  328/3095359.  Lunedì

Ristorante.Birreria

Ristorante.Pizzeria

Via Vittorio Veneto, 13.  070/260242.  Lunedì

Via Parini, 56.  070/822675 - 347/2402058.  Lunedì Dry Hop

Ristorante.Pizzeria.Bisteccheria

Ex S.S. 131 - Km 7,500.  070/2298187.  Nessuno Vai che ce n’è di più 2

Ristorante.Wine Bar.Caffetteria

Viale Colombo, 9.  070/883663.  Nessuno

NUOVA LUCE PER TE

Pizzeria.Bisteccheria

Via Michelangelo, 26/28.  070/261681.  Lunedì

Agripizza

Pizzeria

Viale Marconi, 39.  349/5461773.  Lun.  Consegna domicilio


#shMAG seh 29

¿ Chiusura i Informazioni aggiuntive Patagogò

Pizzeria

Via Val d’Elsa, 10.  070/2080142. i Consegna domicilio Piadine&Co.

Piadineria

Via Deledda, 8.  070/657351. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Pizza Car

Pizzeria

Piazza Michelangelo, 4.  070/490682. ¿ Lunedì Siciliamo

Pizzeria

Piazza Garibaldi, 44.  389/9646149. ¿ Nessuno Speedy Gonzale

Pizzeria

Via Baccaredda, 46.  070/656402. ¿ Mar. i Consegna domicilio Squisito

Tramezzineria

Via Oristano, 25.  380/7456506. ¿ Nessuno Yayo’s Food

Paninoteca

C.so V. Emanuele II, 244.  342/6133523. ¿ Nessuno Bon Bon

Pizzeria

A SSEM INI

Via Paoli, 16/a.  334/3295229. ¿ Domenica Centrogusti

Gastronomia.Rosticceria

Via della Pineta, 109.  070/303813. ¿ Domenica Paninoteca

C.so V. Emanuele II, 35.  070/4617473. ¿ Dom mattina

Coccodè

Fast Food

Corso Europa, 16.  070/940920. ¿ Pranzo. i Consegna domicilio

Fuori di Zukka

Pizzeria

Piazza Yenne, 12.  070/7573776. ¿ Nessuno

Il Forestiero 2

Pizzeria.Paninoteca

Via Toscana, 16.  392/3144732. i Consegna domicilio

Giò Pizza

Pizzeria

Piazza San Bartolomeo, 14.  070/3839087. ¿ Martedì Gusto I Panini Africani

La Coccinella

Pizzeria.Paninoteca

Via Piemonte, 4.  070/940905. ¿ Domenica

Piadineria.Friggitoria

C.so V. Emanuele II, 353.  328/7860730. ¿ Nessuno

La Focaccia

Pizzeria

Corso America, 128.  340/1813030. ¿ Lun. i Consegna domicilio Paninoteca

Via Cimarosa, 15.  328/2515795. ¿ Mercoledì

Le Tradizioni

Pizzeria.Gastronomia

Via Cagliari, 216/a.  070/946177. ¿ Mercoledì

Pizzeria.Focacceria.Pasticceria

Via Scano, 49.  070/0983711 - 392/1276099 Il Panino

Pizzeria

Corso Africa, 11/c.  347/0696962. ¿ Lun. i Consegna domicilio

Chips Garage

Ignazio’s Bakehouse

C’è Pizza per te

New P3

Pizzeria

Via Sardegna, 25.  070/940497. ¿ Mar. i Consegna domicilio

Cucina Tipica Araba.Pizzeria

Via Dante, 204/b.  070/482588. ¿ Nessuno

Sa Panada

Gastronomia

Via Carmine, 83.  070/9476021

Il Rifugio dei Sapori

Gastronomia

C.so V. Emanuele II, 445.  070/7561995. ¿ Lunedì La Bon Bec Food

M O NSER R A TO Gastronomia

Piazza Garibaldi, 34.  070/653606 - 349/5517444. ¿ Nessuno

Capperi & Acciughe

La Boutique della Pizza

Via Monte Arci, 18.  070/2346868. ¿ Lun. i Consegna domicilio

Pizzeria.Paninoteca

Via Timavo, 19.  070/2892153. ¿ Lun. i Consegna domicilio La Fabbrica della Pizza

Pizzeria

Via Tagliamento, 30.  340/0967028. i Consegna domicilio La Kasbah di Bebbo

Cucina Araba

Via S. Margherita, 10.  070/674052 - 331/7792568. ¿ Nessuno La Pentola Magica

Gastronomia.Rosticceria

C.so V. Emanuele II, 274.  328/8126745. ¿ Nessuno La Piccola Focacceria

Via Liguria, 100.  070/271597. ¿ Nessuno Pizzeria

Via Giardini, 218.  070/7340491. i Consegna domicilio

Mamma Mia

Pizzeria.Gastronomia

Via Lanusei, 2.  070/680661. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Mamo Pizza

Pizzeria

Via del Pozzetto, 9.  070/370551. ¿ Lun. i Consegna domicilio Cucina senza glutine.Pizzeria

Via Sonnino, 221.  344/0080787. ¿ Domenica New Pizza

Pizza al metro

Via Loru, 25.  070/303216. ¿ Nessuno. i Consegna domicilio Oltre La Pizza

Pizzeria.Paninoteca

Via Garibaldi, 194.  340/2599202 Oscar Three

Pizzeria

Via Mentana, 28 - Pirri.  070/523931. ¿ Gio. i Consegna domicilio Pandemonio

Piazza Repubblica, 8.  070 8002833. ¿ Domenica

Paninoteca

Fast Food

Via San Lorenzo, 31/b.  070/2048361. i Consegna domicilio Me Gusta

Pizzeria

Via San Gottardo, 50.  070/570106. i Consegna domicilio Pizzeria.Paninoteca

Via Cesare Cabras, 24.  345/8797269. i Consegna domicilio Pizzeria

Via Eutropio, 42.  070/7531653. ¿ Mercoledì Pizzeria 84

Gastronomia.Fast Food

Via Donizetti, 6.  328/2690463. ¿ Nessuno

Man.Gia.

King Grill Kebab

Pizza&co.

La Pizza… di Bebo

Gastronomia

Via Riu Mortu, 70.  070/584682. ¿ Lunedì

Pi.Ke.Pa. Express

Pizzeria.Focacceria

Lucullus

Gustibus

Pizzeria

Pizzeria

Via Riu Mortu, 64/66.  070/3115361. ¿ Lun. i Consegna domicilio


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30

S&H MAGAZINE

Pizzeria La Suprema Pizzeria Pit-Stop

Anno XXII - N. 247 / Aprile 2017

Tesori Gastronomici

Qualcosa di dolce?

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CAGLIARI Alice Pizzeria Gnam

Pizzeria

Via Dorgali, 21.  070/572940.  Consegna domicilio

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PUBBLICITÀ tel. 335.722.60.54 Stampa Tipografia TAS S.r.l. - Sassari

Pizzeria

Social & Web

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Argiol-Ice

Time Out

Via della Pineta, 191.  070/3481315.  Nessuno

Pizzeria

Gelateria.Pasticceria

Ca.Pa.Gel.

Zona 3

Pizzeria

Via Seneca, 51.  070/570655.  Mar.  Consegna domicilio

Pasticceria.Caffetteria.Gelateria

Via Sonnino, 110/112.  070/670031.  Martedì Chez Les Negres

Pasticceria

Via Sonnino, 175.  070/654997.  Lunedì

Q U A R TU SA NT’ELEN A Chilli Pepper

Chez Victor Pizzeria

Via Fiume, 161.  070/823480.  Lunedì.  Consegna domicilio La Favorita

Pizzeria

Via Zandonai, 27.  070/828455 - 347/4660200.  Nessuno La Fermata della Pizza

Pizzeria

Piazza IV Novembre, 35.  070/813368.  Consegna domicilio Le Mimì

Pizzeria.Gastronomia

Creperia

Via Ospedale, 42/a.  070/8563513.  Nessuno Coccolandia

Pasticceria e Panetteria senza glutine

Via Molise, 6/a.  070/286179.  Lunedì Cooking Momo Bakery

Pasticceria.Caffetteria

Via Dante, 61/63.  339/4140152.  Nessuno Cornelio

Cornetteria.Creperia

Via Paoli, 12.  340/0580415.  Mercoledì Elfé

Via Irlanda, 14.  070/812617 Pizzeria.Gastronomia

Via Polonia, 81/83.  070/820618.  Giovedì Paradiso

Via Vittorio Veneto, 80.  070/869157.  Domenica Passaparola

Gelateria.Cioccolateria

Via S. M. Chiara, 90 - Pirri.  389/5257227.  Lunedì Il Tartufo

Pizzeria

Pasticceria

Via Donizetti, 14/b.  070/401970.  Lunedì Likitta

Pizzeria

Via Zara, 66.  070/883139

Gelateria.Creperia

Piazza Garibaldi, 27.  338/8828825.  Nessuno Marta’s Bakery

Pasticceria.Caffetteria

Via Puccini, 5/b.  389/6846384.  Domenica

@sehmagazine Q UA R TUCCIU

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Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996. Copyright © 2017. È vietato riprodurre disegni, foto e testi parzialmente e totalmente contenuti in questo numero del giornale.

Pasticceria.Gelateria

Via Dante, 162.  070/481042.  Domenica

Via Orazio, 25.  070/560232.  Lunedì.  Consegna domicilio

Oscar

$ shmag.it

Pasticceria.Caffetteria.Sala da Tè

Piazza Repubblica, 23.  070/7534847.  Nessuno Ambrosia

Strapizzami

Via Cesare Cabras, 4.  070/560496

esse&acca

Gastronomia.Rosticceria

Via Montgolfier, 19.  070/238077

Direttore Responsabile MARCO CAU

Redazione Cagliari, tel. 393.81.38.38.2 Sassari, Via Oriani, 5/a - tel. 079.267.50.50 mail: redazione@shmag.it

Pizzeria

Via Roma, 48.  070/262580.  Nessuno

EDIZIONE CAGLIARI

Hanno collaborato a questo numero: DIEGO BONO, DAMIANO CANCEDDA, LUIGI CANU, ELEONORA D'ANGELO, DANIELE DETTORI, MANUEL DI CRISTO, GIANPIERO FARINA, NIKE GAGLIARDI, ERIKA GALLIZZI, GIUSEPPE MASSAIU, FABRIZIO MANCA NICOLETTI, EMANUELA RAVOT, DOMENICO RIZZO, PAOLA M. RUIU, MANUELA STACCA, ROBERTO TRONCI

Pizzeria

Via Monserrato, 204.  070/262080.  Consegna domicilio

Piazza Yenne 2 Pizzeria

Via Don Minzoni, 43.  070/882793.  Consegna domicilio Pizzeria Gnomi

Pasticceria.Caffetteria

Viale Sant’Avendrace, 23/25.  070/290159.  Nessuno Pirani

Pasticceria.Caffetteria.Ristorante

Via Pacinotti, 11.  070/493378.  Nessuno

Pizzeria

Via Selargius, 54.  392/1687499.  Lun.  Consegna domicilio Pronto Pizza

ASSEMIN I

Pizzeria

Via Quartu, 133.  070/883565.  Consegna domicilio

Crema & Cioccolato

Gelateria.Creperia

Corso Europa, 10.  347/1454663

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Maribana Pizzeria

Via Pira, 2.  070/8002636.  Lunedì.  Consegna a domicilio La Saporita

Pizzeria

Via Grazia Deledda, 9.  070/8585993.  Consegna a domicilio Stasera Pizza

Pizzeria

Via Roma, 95.  070/851594

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JACK DEVECCHI Foto di Domenico Rizzo

La Pié

Crema e Cioccolato

Pasticceria

Via De Amicis, 2/b.  070/8632092 Pasticceria

Via Mascagni, 4/a.  070/4611253 - 349/1326547.  Lunedì Piadineria

Via Vittorio Veneto, 90.  070/2046330.  Lunedì Marimba

QUARTU SAN T’ELEN A

Marie Patisserie

SESTU

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Gelateria.Creperia

Via Carmine, 126/c.  070/946887.  Nessuno

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Via del Mulino, 17.  070/261163.  Nessuno.  Consegna domicilio

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