Magazine Avventista - Ottobre-Dicembre 2023

PER UNA CHIESA VICINA, SOSTENIBILE, VIVA E PRESENTE

N°ISSN 2571-6859

OTTOBRE-DICEMBRE 2023

150 ANNI, SEMPRE IN MISSIONE

Rivista della Federazione Avventista della Svizzera romanda e del Ticino (FSRT) OTTOBRE-DICEMBRE 2023 Rivista gratuita Stampata in Germania N° ISSN 2571-6859 Foto : Adobe Stock La responsabilità degli articoli firmati e pubblicati su Magazine Avventista è dei singoli autori. © FSRT - Tutti i diritti sono riservati in tutti i paesi.

INDICE

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PAROLA AL PRESIDENTE

CREARE LUOGHI E COMUNITÀ DI FEDE CHE AVVICININO LE PERSONE A DIO PAROLA AL SEGRETARIO ESECUTIVO

UNA MISSIONE CHE CONTINUA! PAROLA AL TESORIERE

"COME STAI?"

UNA CHIESA VICINA, SOSTENIBILE, VIVA E PRESENTE VALORIZZARE E CREDERE NELL’EDUCAZIONE CRISTIANA UN CENTRO DI FORMAZIONE DELLA FSRT LE DINAMICHE DEI PICCOLI GRUPPI SIGNORE, MANDA ME! DISCEPOLI CHE FORMANO DISCEPOLI IL MONDO STA CAMBIANDO LA PACE. NON QUELLA DEL MONDO. RIORGANIZZAZIONE DELLA FEDERAZIONE IN LINEA CON LA VISIONE CAP, DNA DELLA CHIESA AVVENTISTA AWAKE LOSANNA: UN PROGETTO INNOVATIVO PER LE GENERAZIONI FUTURE CHIESA VIVO IN TICINO COMUNICAZIONE? SÌ GRAZIE! TRASMETTERE DAL TICINO

PAROLA AL PRESIDENTE

CREARE LUOGHI E COMUNITÀ DI FEDE CHE AVVICININO LE PERSONE A DIO Negli ultimi anni, la Federazione della Svizzera romanda e del Ticino (FSRT) è stata guidata da una visione stimolante: quella di una chiesa vicina, sostenibile e viva. Il nostro nuovo motto, « discepoli che formano discepoli », incarna il cuore della nostra missione: condividere il messaggio di libertà, guarigione e speranza di Cristo con il mondo e avvicinare le persone a Dio. In questa pubblicazione vogliamo condividere con voi questa visione federale in modo più dettagliato. Nelle prossime pagine vi sveleremo i nostri obiettivi e piani per la FSRT. Tra questi, evidenzierò quattro iniziative che ci stanno a cuore:

1. MOVIMENTO DEI PICCOLI GRUPPI La nostra missione è quella di sviluppare ministeri di piccoli gruppi che si dedichino a servire il loro prossimo mettendo a disposizione i propri doni e talenti. La nostra ambiziosa visione è quella di creare, entro i prossimi anni, un centinaio di piccoli gruppi impegnati in un’ampia varietà di campi, come i ministeri spirituali, sociali, educativi o sanitari.

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Non sarebbe fantastico? È una sfida, ma proprio come le cellule umane si moltiplicano per creare una vita in abbondanza, crediamo che anche l’opera di Dio possa moltiplicarsi quando diventiamo discepoli che formano altri discepoli, grazie alla preghiera di fede, alla consacrazione e alla potenza dello Spirito Santo.

2. CAP - COMUNITÀ AVVENTISTE PER POST-CRISTIANI Vogliamo continuare la nostra missione anche creando nuove chiese “postcristiane”. Si tratta di comunità di fede adattate alla cultura secolarizzata, in grado di rispondere ai bisogni della società e di raggiungere coloro che le chiese attuali hanno difficoltà a raggiungere.

Abbiamo recentemente creato un nuovo ministero all’interno della nostra Federazione, chiamato CAP (Comunità Avventiste per Post-cristiani), la cui missione è quella di sostenere e sviluppare la creazione di chiese che coinvolgano i giovani (GA).

3. MINISTERO SVA - SERVIZIO VOLONTARIO AVVENTISTA Infine, abbiamo creato un nuovo ministero, SVA, la cui visione è quella di inviare nuovi missionari in Svizzera e nel mondo, promuovendo le missioni offerte dal Servizio Volontario Avventista.

4. 150 ANNI DOPO, ANCORA IN MISSIONE! Nel 2024 ricorrerà il 150° anniversario dell’invio del primo missionario della Conferenza Generale, che arrivò in Svizzera. Per celebrare questa ricorrenza, la Conferenza Generale ha deciso di inviare un missionario in Svizzera, all’interno della nostra Federazione. Durante questo anno commemorativo, eventi e progetti animeranno la vita della nostra Federazione, illustrando il tema: “150 anni dopo, ancora in missione”.

Non vedo l’ora che, andando avanti con la lettura, scopriate i tanti progetti che abbiamo in serbo: dal progetto Awake a Losanna, alla chiesa Vivo in Ticino, a Espoir Médias, al progetto del centro di formazione per sostenere le diverse missioni delle chiese locali.

Tutti questi progetti sono gli ingredienti che, una volta combinati insieme, creeranno il pane della vita di cui il mondo ha disperatamente bisogno. Ora abbiamo bisogno delle vostre preghiere e del vostro impegno, come il lievito, indispensabile per far lievitare la pasta e trasformarla in un pane che soddisfi pienamente la fame del cuore dell’essere umano, separato dall’amore divino.

Vi auguro una buona lettura e che le parole condivise ispirino e risveglino l’ardore dello Spirito che arde nei nostri cuori. .

Che Dio vi benedica!

OLIVIER RIGAUD Presidente della FSRT

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UNA MISSIONE CHE CONTINUA! Celebrazione dei 150 anni della missione avventista in Svizzera

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L’anno 2024 segnerà una data importante per la missione della chiesa avventista in Svizzera: l’arrivo nel nostro paese, nel 1874, del pastore John N. Andrews, il primo missionario ufficiale inviato dalla Conferenza Generale. Dalla prospettiva americana, questo invio ufficiale fu ancora più significativo, perché segnò l’inizio dell’evangelizzazione al di fuori degli Stati Uniti. Il nostro piccolo paese divenne così la culla della missione avventista nel mondo.

Quando Andrews arrivò in Svizzera, trovò già un gruppo di credenti che osservavano il sabato a Tramelan, dove un missionario indipendente, Michael B. Czechowski, aveva posto le basi del credo avventista in questa regione della Svizzera. È quindi naturale che, a 150 anni di distanza, si celebri questa pietra miliare nella storia dell’avventismo in Svizzera. L’anno 2024 sarà quindi caratterizzato da una serie di eventi legati a questo giubileo, che culmineranno il 6 luglio. A questa giornata ufficiale di celebrazione, aperta a tutti i membri delle chiese della Svizzera francese e del Ticino, parteciperanno il presidente della Conferenza Generale, il pastore Ted Wilson, alcuni rappresentanti delle chiese mondiali, europee e svizzere. L’incontro si terrà in un luogo vicino a Tramelan in grado di ospitare un simile evento, ovvero la sala del mercato

di Saignelégier, nel Canton Jura.

Celebrare un evento del genere non significa solo commemorare un momento storico, ma è anche e soprattutto un modo per ricordare chi siamo ancora oggi come avventisti del settimo giorno in Svizzera, cosa rappresenta la chiesa avventista nel nostro paese e il suo posto e la sua missione nel panorama religioso svizzero. Guardare al passato dei nostri pionieri significa anche contemplare la fede e l’impegno dei nostri membri, delle nostre famiglie e delle nostre comunità, che a poco a poco hanno costruito e fatto crescere la chiesa e la sua missione fino a farla diventare ciò che è oggi. Non c’è nulla di nostalgico in questo nostro ricordare. Al contrario, fedeli a ciò che ha spinto coloro che ci hanno preceduto come pionieri ad annunciare e proclamare la fede nella Parola di Dio al mondo intero, siamo tutti invitati a ricordare che la missione che Dio ha affidato alla chiesa avventista non è terminata, ma che anzi continuerà senza sosta fino al ritorno di Gesù Cristo. È proprio questo l’obiettivo che si è posto il gruppo di pilotaggio dell’anno giubilare della FSRT, non solo nell’organizzare la celebrazione speciale di luglio, ma anche nel predisporre una serie di iniziative nel corso dell’anno, che avremo modo di presentare più dettagliatamente nelle prossime settimane.

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UN MISSIONARIO IN SVIZZERA DOPO 150 ANNI In breve, l’obiettivo è quello di fare del 2024 non solo un anno di commemorazione del ruolo e del luogo della missione, ma anche e soprattutto di lavorare insieme (con le nostre chiese, i nostri membri, i nostri giovani, le nostre istituzioni, ecc.) per continuare a portare agli uomini e alle donne della nostra società qui nella Svizzera francese e nel Ticino il messaggio di libertà, guarigione, speranza e amore che troviamo in Gesù Cristo.

NICOLAS WALTHER

Segretario esecutivo della FSRT, a nome di tutto il team della Commissione dei 150 anni

SEGNA LA DATA 6 LUGLIO 2024

Celebrazione dei 150 anni della presenza avventista in Svizzera Alla presenza del pastore Ted Wilson, Presidente della Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno 8

Jonathan Contero

Il missionario che stiamo per accogliere nella FSRT, il pastore Jonathan Contero, è stato inviato dalla Conferenza Generale per servire, insieme alla sua famiglia, qui nel nostro territorio. Jonathan parla bene il francese, avendo studiato alla Facoltà Avventista di Teologia e avendo vissuto con sua moglie a Collonges-sous-Salève. Quindi ha già una certa familiarità con la regione di Ginevra e con la Svizzera francese.

Jonathan Contero è stato scelto per le sue riconosciute capacità ed esperienze nel campo dell’evangelizzazione e della missione. È stato il fondatore di una chiesa avventista per giovani a Madrid (Iglesia Cero) ed è attualmente il direttore associato dell’Ufficio della Missione Avventista della Conferenza Generale.

Siamo quindi felici che si unisca a noi, per il suo dinamismo, per il suo impegno verso le giovani generazioni e per le sue competenze, che completeranno e arricchiranno il team pastorale della FSRT. Dalla primavera del 2024, Jonathan Contero non solo sarà attivo sul campo, ma potrà anche sostenere l’attuazione di progetti di evangelizzazione e formazione legati alla creazione di nuove chiese.

UNA STORIA INCREDIBILMENTE RICCA La nostra storia è incredibilmente ricca, grazie a voi! Aiutate gli Archivi storici dell’avventismo francofono a trovare

LE TIPOLOGIE DI DOCUMENTI CHE STIAMO CERCANDO SONO:

alcuni documenti.

documenti d’identità

Nell’ambito di un progetto di ricerca sugli inizi dell’avventismo in Svizzera e in Europa, i responsabili degli Archivi storici dell’avventismo francofono sono alla ricerca di qualsiasi documento riguardante 5 persone (e le loro famiglie): Jules-E. Dietschy, Jules-Henri Guenin, Jean-Georges Roth, Jacob Von Büren e Albert Vuilleumier.

documenti ufficiali

Queste 5 persone facevano parte della prima comunità stabilita a Tramelan, dove il missionario indipendente Michael B. Czechowski annunciò per la prima volta il messaggio avventista nel 1866. Negli Archivi sono già contenuti alcuni documenti sulle famiglie Guenin, Roth e Vuilleumier, ma non sempre sui loro antenati.

Non esitate a inviarci tutto ciò che avete e ci occuperemo di fare un inventario.

Tutta la documentazione ricevuta sarà tracciata. Ciò significa che indicheremo, per ogni documento, la sua provenienza e chi lo ha donato. Gli Archivi sono attrezzati per conservare i documenti a lungo termine. Non esitate quindi a inviarci tutto ciò che avete e che potrebbe contribuire a documentare la storia della nostra chiesa in Svizzera, Francia o Belgio. Anche al di fuori di questa particolare richiesta.

I responsabili degli Archivi ringraziano in anticipo tutti coloro che ci invieranno documenti e coloro che trasmetteranno questo messaggio.

nascita, matrimonio, decesso, diploma, acquisto di proprietà, avvio di attività commerciale, ecc.

corrispondenza fotografie

Potete inviare i documenti presso: Archives historiques de l’adventisme francophone Campus adventiste du Salève 33, chemin du Pérouzet 74160 Collonges-sous-Salève France

BENJAMIN CALMANT

Studente di teologia, specialista in storia del cristianesimo

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“COME STAI?” Questa domanda, così comune nella vita di tutti i giorni, il più delle volte genera una risposta altrettanto automatica: “Sto bene, grazie!”. Sentiamo ed esprimiamo queste domande e risposte così spesso che non ci facciamo più caso. Eppure... se ci pensiamo un attimo, la domanda di cui sopra mostra un interesse per l’interlocutore. Questo scambio di formalità non è solo un gesto sociale ed educato, ma diventa molto più autentico quando il nostro rapporto con l’interlocutore è forte ed emotivo, quando siamo “vicini” e abbiamo un legame speciale.

Mi auguro che questo sia il tipo di rapporto che vivete e mantenete non solo con la vostra chiesa, ma anche con la vostra Federazione. In questo caso, è legittimo chiedersi: “Come sta la mia Federazione?”. Anche se una risposta completa a questa domanda richiederebbe un po’ di tempo e dovrebbe tenere conto di un gran numero di criteri, permettetemi comunque di darvi la mia risposta per quanto riguarda le finanze della Federazione.

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“OGGI VA BENE, GRAZIE DI CUORE!” Questa sarebbe la mia risposta come Tesoriere della Federazione. Non è una risposta “meccanica”, al contrario, si basa su dati concreti. Tuttavia, non era una conclusione scontata: guardando a come la nostra società e la nostra chiesa nella Svizzera francese e nel Ticino sono state colpite negli ultimi anni dalla crisi sanitaria legata al Covid, non c’era nulla che facesse pensare che oggi saremmo stati in una situazione di salute. L’impatto della crisi sanitaria e sociale è stato anche piuttosto sconcertante, nel senso che ci saremmo potuti aspettare un calo significativo e duraturo delle decime, dovuto in particolare all’incertezza e all’instabilità del mercato del lavoro.

In realtà, siamo passati da una sorpresa all’altra. Infatti, durante la crisi abbiamo constatato che, da un lato, le decime erano aumentate in diverse regioni limitrofe della nostra Federazione (la prima sorpresa!), e

dall’altro che erano diminuite nella nostra Federazione, ma in misura minore di quanto si potesse temere (la seconda sorpresa!).

Alla fine della crisi sanitaria, nel 2022, le decime erano aumentate ovunque nei paesi vicini, ma non nella nostra Federazione (la terza sorpresa!). E finalmente all’inizio del 2023 abbiamo visto le decime aumentare e iniziare a seguire la tendenza nelle federazioni e unioni vicine, come se l’onda fosse arrivata in ritardo.

Questa realtà incoraggiante mi spinge ad aggiungere alcune osservazioni personali. In primo luogo, la salute finanziaria della Federazione non corrisponde necessariamente alla realtà di ogni chiesa locale. In secondo luogo, quando sentiamo che le decime sono aumentate quest’anno, potremmo avere il riflesso di pensare a tutte le cose che potremmo fare con questi fondi. È qui che entra in gioco la gestione finanziaria, come parte di una chiara visione strategica a medio e lungo termine per la Federazione. A questo proposito, tornerò a breve per spiegare più concretamente come le vostre decime e offerte vengono utilizzate dalla Federazione per annunciare il Vangelo.

attaccamento a Dio, alla sua chiesa (che è anche la vostra) e la fiducia che riponete nei dirigenti della vostra Federazione.

Nel ringraziarvi di cuore, vi incoraggio a continuare a sostenere la vostra Federazione e la vostra chiesa, innanzitutto con le vostre preghiere, ma anche con le vostre decime e offerte, nonché con i vostri doni e il vostro tempo. Sì, vogliamo soprattutto lasciarci ispirare, trasformare e guidare dallo Spirito Santo. Siamo qui al suo servizio, il più bello e onorevole di tutti, per compiere la sua missione in attesa dell’imminente ritorno del nostro Signore Gesù Cristo.

Gloria al Signore!

La situazione attuale ci permette quindi di ripensare e/o avviare alcuni progetti di evangelizzazione.

Infine, vorrei ripetere la seconda parte della mia risposta come Tesoriere alla domanda iniziale: “GRAZIE DI CUORE!”. Infatti, se oggi la Federazione sta meglio, è grazie a voi! Avete dimostrato la vostra lealtà e fiducia. Il vostro impegno dimostra il vostro

ERIC BELLOY Tesoriere della FSRT

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Una chiesa vicina, sostenibile, viva

e presente

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Stiamo continuando a sviluppare e migliorare questo strumento per servirvi al meglio. Il nostro prossimo passo sarà creare un questionario che permetta una valutazione più accurata della situazione nella vostra comunità di fede. Se avete le capacità e l’esperienza per creare questionari di valutazione basati sui nove principi, vi invitiamo a unirvi a noi per contribuire alla creazione di uno strumento che ispirerà e sosterrà molte comunità e gruppi cristiani. Non esitate a contattarci per parlarne insieme. communications@adventiste.ch

Negli ultimi anni, la Federazione ha lavorato per dare forma alla visione di una chiesa vicina, sostenibile e viva. Un concetto di chiesa biblica costruito attorno a 9 valori e principi biblici essenziali che mirano a costruire una comunità di fede rilevante, profonda e impegnata nel cuore della nostra società secolarizzata.

Infatti, questo modello si basa su nove principi biblici che consideriamo essenziali per la crescita di una comunità cristiana sana e santa. Ognuno di questi principi svolge un ruolo vitale nella vita di una famiglia cristiana e può essere usato come riferimento per valutare la posizione di ogni chiesa all’interno della sua vita e della sua missione.

Il nuovo comitato direttivo della Federazione ha ritenuto opportuno arricchire questa visione sottolineando l’imperativo di una chiesa aggiornata e adattata ai bisogni concreti della società che ci circonda. Di conseguenza, la nostra visione è stata trasformata e ampliata per diventare « una chiesa vicina, sostenibile, viva e presente », con il motto: « Discepoli che formano discepoli ».

Questo strumento vi offre l’opportunità di valutare i vostri punti di forza, di identificare le aree di miglioramento e di avere un quadro più chiaro della realtà e della vita della vostra chiesa.

Una Chiesa presente è consapevole delle realtà locali, sociali e umane della comunità che la circonda. Si impegna concretamente nella vita quotidiana della società, dimostrando l’amore e la compassione di Cristo ed essendo rilevante in un mondo in costante cambiamento.

Potreste porvi le seguenti domande: - A che punto siete nella formazione e nel sostegno di discepoli e leader?

- Che tipo di leadership offre la vostra chiesa?

- La vostra chiesa serve veramente il suo prossimo?

- In che modo la vostra chiesa è coinvolta nelle dinamiche dei piccoli gruppi?

Ma perché abbiamo bisogno di una visione federale per creare chiese vicine, sostenibili, vive e presenti?

- La vostra chiesa è accogliente e ospitale come vorrebbe?

Dopo tutto, ogni chiesa locale è unica, ha la propria singolarità e definisce la propria visione della comunità di fede che desidera incarnare e condividere!

Tante domande che il nostro progetto di una chiesa vicina, sostenibile, viva e presente può aiutarvi ad approfondire. Non esitate a contattarci, siamo qui per aiutarvi.

La risposta sta nel ruolo della Federazione di sostenere le chiese locali fornendo risorse ispirate per aiutarle a costruire il regno di Dio. Questa visione di una chiesa vicina, sostenibile, viva e presente potrebbe servire da modello per la vostra comunità, ispirandola e sostenendola nella sua costruzione e crescita e aumentandone l’importanza nella nostra società.

OLIVIER RIGAUD Presidente della FSRT

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VALORIZZARE E CREDERE NELL’EDUCAZIONE CRISTIANA Tra i nove valori e principi che animano una Chiesa vicina, sostenibile, viva e presente, al centro della nostra lista, al quinto posto, c’è quello della "Formazione & Mentoring".

Più i figli di Dio vengono formati ed educati, più le nostre chiese diventeranno forti e sviluppate. Diventeranno discepoli spiritualmente maturi, pronti a portare responsabilità e frutti, in onore e per la gloria di Dio.

PERCHÉ OFFRIRE FORMAZIONE?

La Chiesa ha sempre creduto di dover trasformare gli altri, ma forse ha trascurato di lasciarsi trasformare dallo stesso Vangelo.

Possiamo vedere chiaramente le conseguenze laddove il livello di istruzione scolastica è basso. I bambini sono più esposti al rischio di diventare ignoranti, creduloni e di non esplorare appieno i loro doni e talenti. L’educazione è il fondamento di ogni crescita spirituale. La visione dell’educazione cristiana è quella di tendere a « il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo, fino a che tutti giungiamo all’unità della fede e della piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo; affinché non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l’astuzia loro nelle arti seduttrici dell’errore; ma, seguendo la verità nell’amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo. » (Efesini 4:12-15)

Ellen White una volta disse: « Le nostre idee di educazione sono troppo rigide, troppo limitate. Dobbiamo ampliarle e puntare più in alto. La vera educazione implica molto più che il perseguimento di determinati studi. Va oltre la preparazione per la vita presente. Riguarda tutto il nostro essere, per tutta la vita. Comprende lo sviluppo armonioso delle facoltà fisiche, mentali e spirituali. Prepara lo studente a trovare gioia nel servizio che gli sarà reso in questo mondo, e una gioia ancora più grande nel vasto servizio che lo attende nel mondo a venire. » E.G. White, Education, p. 151. È con questa visione che anche l’École Adventiste Internationale (AIS) di Ginevra è impegnata nell’educazione e nella formazione dei bambini affinché “trovino gioia nel servizio” e siano fonte di benedizioni per il mondo. Insieme, con questa visione di formare discepoli e leader, parteciperemo all’edificazione spirituale e alla crescita della chiesa di Cristo.

OLIVIER RIGAUD Presidente della FSRT

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2024

Campo Tizzoni

Campo Esploratori

Campo Compagnons

“Avventura nella giungla”

“Esplora e costruici il tuo futuro”

“T-1”

Dal 7 al 14 Iuglio

Dal 7 al 21 Iuglio

Un campo per vivere un’avventura a7raverso gli animali della giungla.

Un campo per scoprire il nostro desFno e construire il nostro futuro.

Un campo per vivere appieno e realizzarsi a parFre dalla Fede.

Iscrizioni Fino al 31/05: 399.Dal 1/06: 499.-

Iscrizioni Fino al 31/05: 649.Dal 1/06: 749.-

Iscrizioni Fino al 31/05: 249.Dal 1/06: 299.-

Dal 31 Iuglio al 4 Agosto

Sconto del 10% per le iscrizioni prima del 31/12/23 https://jeunesse.adventiste.ch/evenements/

La creazione di questo centro di formazione è un compito importante e stiamo facendo tutto il possibile per realizzarlo. Lo sviluppo del centro ci pone di fronte a due sfide: - Risorse finanziarie, in particolare per la gestione del sito e della piattaforma di e-learning da parte di un tecnico.

- Risorse umane per completare il nostro team di formatori nei vari campi della spiritualità, della teologia, della leadership, della gestione, del coaching, dell’evangelizzazione, dell’educazione, della psicologia, dell’imprenditorialità, dell’informatica, ecc.

UN CENTRO DI FORMAZIONE DELLA FSRT Durante l’ultima assemblea spirituale federale di Vaumarcus, è stata fatta un’offerta per sostenere la visione di creare un centro di formazione e di missione. Oggi stiamo lavorando sodo per realizzare questo progetto, che offrirà una formazione completa e un sostegno ai discepoli nel loro ministero. La missione è chiaramente definita con queste parole:

Sostenere ogni Chiesa locale nella sua missione ispirando, formando e accompagnando i discepoli di Cristo.

Poiché le comunità religiose locali hanno risorse limitate e un pastore non ha tutti i doni spirituali e le conoscenze per fornire una formazione completa, è necessaria una visione federale per la formazione.

Come scrisse l’apostolo Paolo:

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Per questo motivo invitiamo caldamente tutti coloro che sono motivati e hanno competenze in questi diversi campi a contattarci per sostenere l’iniziativa. Unendo le forze, saremo in grado di formare ed equipaggiare discepoli per compiere la missione che Dio ci ha affidato.

« È lui che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e dottori, per il perfezionamento dei santi in vista dell’opera del ministero e dell’edificazione del corpo di Cristo. » (Efesini 4:11-12) L’esperienza ci insegna che i membri di chiesa sono spesso motivati a intraprendere e innovare, ma a volte si trovano isolati, accompagnati in modo inadeguato e mal preparati a portare avanti un progetto missionario dall’inizio alla fine. È a questo livello che la Federazione può fornire un notevole sostegno a tutte le chiese della FSRT, sostenendo e coordinando le varie risorse umane e finanziarie e offrendo corsi di formazione completi e pertinenti.

Il nostro obiettivo è quello di equipaggiare pienamente i nostri discepoli in modo che siano pronti a svolgere la missione a cui Dio li chiama con la loro Chiesa locale.

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1 CHIAMARE, ispirare e aiutare i partecipanti a scoprire la loro vocazione in Cristo, secondo i loro doni e talenti.

A poco a poco, con il passare degli anni e la creazione di corsi di formazione, questa struttura, con le sue competenze e il suo team di formatori, si svilupperà e amplierà la sua importanza e la sua influenza per sostenere le chiese nelle loro missioni.

I NOSTRI OBIETTIVI

2 OFFRIRE UNA FORMAZIONE che sviluppi una vita spirituale profonda, fruttuosa ed entusiasta per i discepoli uniti a Cristo.

3 SVILUPPARE diversi corsi di formazione, risorse e strumenti pertinenti alle esigenze delle chiese locali e della società odierna.

4 FORMARE e accompagnare ogni discepolo nella sua missione, fornendo un aiuto e un sostegno continui.

UNA PIATTAFORMA DI E-LEARNING Per cominciare, la creazione di un centro di formazione online è un passo fondamentale per l’avanzamento del progetto.

Con tutto un team che desidero ringraziare, stiamo lavorando a un sito che presenterà il centro, la sua missione e i corsi di formazione offerti.

Stiamo anche lavorando attivamente alla creazione di una piattaforma di e-learning che offrirà pieno accesso ai contenuti, alle risorse e agli strumenti dei vari corsi di formazione.

Abbiamo in programma di avviare i primi corsi di formazione sui temi del discepolato, dei piccoli gruppi, delle piccole scuole di preghiera e della formazione per anziani e diaconi.

PROSPETTIVE FUTURE Nei prossimi 4-5 anni, la nostra ambizione e speranza è quella di creare un centro di formazione e missione, vicino alla clinica La Lignière di Gland.

Questo centro sarà significativo e interessante se sarà il frutto delle varie esperienze missionarie che avremo accumulato nel corso degli anni, imparando dai nostri successi e dai nostri fallimenti. Sarà un luogo dove potremo testimoniare che la missione è possibile!

Con il vostro aiuto e sostegno, questo centro di formazione avrà un ruolo decisivo nel preparare i credenti a comprendere le questioni culturali, sociali, etiche, filosofiche e religiose del loro tempo. I discepoli di Cristo saranno così pronti ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo presentando il Vangelo come risposta autentica, aprendo la strada alla libertà, alla guarigione e alla speranza.

Il centro contribuirà a rafforzare il corpo di Cristo nel suo insieme, oltre a permettere a ogni discepolo di Cristo all’interno delle chiese ad afferrare un importante concetto:

non siamo soli!

OLIVIER RIGAUD Presidente della FSRT

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LE DINAMICHE DEI PICCOLI GRUPPI Ho sentito parlare per la prima volta dei piccoli gruppi quando il Dipartimento della Scuola del Sabato della Conferenza Generale ha lanciato una promozione su larga scala di questo progetto. Ero stato da poco nominato direttore di questo dipartimento in Italia, il mio paese d’origine. Era il pastore Calvin Smith, allora direttore associato di quel dipartimento, a essere il responsabile della promozione. Ricordo che mi aveva scritto con largo anticipo chiedendomi di organizzare un corso di formazione in Italia, cosa che feci con grande premura.

Quel fine settimana, i delegati di quasi tutte le chiese avventiste italiane, circa un centinaio, si confrontarono per la prima volta con un metodo che inizialmente sembrava una rielaborazione delle classi della Scuola del Sabato.

Tuttavia, man mano che il tema dei piccoli gruppi veniva approfondito, tutti si resero conto che si trattava di un’evidente novità.

Il modo in cui veniva vissuta la Scuola del

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Sabato non rifletteva realmente la dinamica necessaria per renderla efficace e vivificante. Spesso era resa noiosa dal solito insegnante ansioso di sfoggiare il suo sapere, magari pronto anche a rimproverare chi non aveva studiato assiduamente, o dall’incessante intervento e dibattito di due o tre membri che avevano studiato la lezione e volevano sfoggiare le loro conoscenze.

In realtà, questo momento della lezione non era affatto dinamico e coinvolgente.

Il cambiamento proposto aveva lo scopo di coinvolgere tutti nel dibattito, ma soprattutto di creare il desiderio di rendere lo studio settimanale pratico ed efficace. In realtà, la Scuola del Sabato è nata per essere uno strumento di formazione all’evangelizzazione. Conoscere e approfondire la Parola di Dio fa nascere il desiderio di condividere quanto appreso con chi è ancora in cerca di risposte.

Spesso i membri non si sentono in grado di tenere studi biblici. In effetti, sono pochi

i laici che si lanciano in questa avventura. Tuttavia, non hanno difficoltà a invitare i loro amici in un ambiente “familiare” dove il dialogo e lo scambio avvengono in maniera più informale. Da questo punto di vista, secondo il pastore Smith, il piccolo gruppo della Scuola del Sabato assume l’identità di un piccolo centro di evangelizzazione.

COME ORGANIZZARLI

programma era di aiutare i giovani a trasmettere valori sani e a scoraggiare le dipendenze. Quel programma esiste ancora oggi e sta dando ottimi risultati. Una delle condizioni più importanti è il rispetto assoluto delle opinioni altrui, seguito dalla formulazione di interventi basati sulle proprie esperienze e non su sterili teorie. Insomma, una sorta di intreccio di storie che hanno spinto i partecipanti più alla condivisione della propria esperienza di vita che agli standard pedagogici.

Affinché questo funzioni, è necessario tenere conto di alcune caratteristiche. Si tratta di un piccolo gruppo e tale deve rimanere. È facile mantenere una dinamica interattiva in un gruppo di sei-nove membri. Oltre questi numeri, ci troviamo davanti a una nuova opportunità per formare un nuovo piccolo gruppo.

Quando i partecipanti al corso per piccoli gruppi della Scuola del Sabato in Italia tornarono nelle loro comunità, cercarono di convincere i membri a mettere in pratica questo nuovo metodo. Pochi si lasciarono convincere, perché le novità a volte spaventano, per paura di destabilizzare l’equilibrio raggiunto negli anni.

Ricordo di aver appreso alcuni aspetti fondamentali del funzionamento dei piccoli gruppi quando ho partecipato al programma Youth2Youth durante la sessione della Conferenza Generale di Utrecht del 1995.

In quel contesto, non si chiamavano piccoli gruppi, ma Family Groups. Lo scopo di quel

Ma chi ha osato rischiare e ha perseverato è stato felice nel vedere i risultati raggiunti.

I membri erano più coinvolti nello studio e nella condivisione, ma soprattutto sentivano crescere il desiderio di invitare amici e conoscenti che potessero sentirsi accolti nel gruppo.

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L’esperienza di Bergamo è passata alla storia come una delle chiese che ha intrapreso l’avventura dei piccoli gruppi. Il risultato è stato sorprendente. La chiesa si è riempita di nuovo, i membri hanno iniziato a invitare i loro amici e, di conseguenza, qualche anno dopo sono state aperte due nuove chiese.

base è rispondere ai bisogni primari e/o secondari di coloro che si vogliono invitare a partecipare.

GLI OBIETTIVI

Il progetto di un Centro di Formazione1 per la FSRT prevede l’apertura di una sezione francofona dell’Istituto ADIMIS2. Perché reinventare qualcosa che esiste già?

Il metodo dei piccoli gruppi non si applica solo al contesto della Scuola del Sabato. Ci sono piccoli gruppi che si formano intorno agli incontri settimanali di studio della Bibbia e di preghiera. Spesso questi gruppi facilitano la partecipazione di coloro che non si sentono a proprio agio nell’entrare in un luogo di culto. Ma a volte è semplicemente una questione di tempo, e se il gruppo mantiene la sua regolarità i risultati saranno presto evidenti.

Tuttavia, vale la pena notare che i piccoli gruppi si formano anche al di fuori del contesto ecclesiale e si concentrano su vari aspetti della vita, dal semplice intrattenimento all’approfondimento culturale, dalle attività sportive alla salute, e così via.

Questo processo è sostenuto anche dal professor Szabo, che da anni forma i leader dei piccoli gruppi in decine di paesi europei. È stato aperto un centro di formazione a distanza ADIMIS e molti laici sono attualmente formati per guidare i piccoli gruppi.

L’obiettivo che ci siamo posti come Federazione di promuovere un modello di chiesa vicina, sostenibile, viva e presente, si sposa bene con il modello dei piccoli gruppi che abbiamo già avuto modo di presentare a diverse chiese della Federazione. È chiaro che è necessaria un’ulteriore formazione e siamo convinti che il Centro che stiamo preparando risponderà a questa esigenza.

Al Forum Creative Mission tenutosi nella nostra Federazione nell’ottobre 2022, abbiamo avuto il privilegio di invitare due esperti di dinamiche di piccoli gruppi per l’evangelizzazione. Il pastore evangelico Joël Bishof e il professore dell’università avventista di Friedensau, Laszo Szabo. Entrambi hanno evidenziato l’efficacia dei piccoli gruppi nel contesto dell’evangelizzazione.

Il pastore Bishof ha presentato la propria esperienza nel contesto svizzero. Grazie alla dinamica dei piccoli gruppi, la sua chiesa è passata da 400 a 2.500 membri in 10 anni.

Come mai un tale successo? Perché, come ha spiegato il pastore Bishof, il principio di

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CORRADO COZZI Pastore

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Per maggiori informazioni: https://adimis.org/en

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GCVOLUNTEERS

TESTIMONIANZE DI VOLONTARI, FOTO O I VIDEO CHE TESTIMONIANO DI COME CI SI SENTE SUL CAMPO

VIVIDFAITH.COM

ARNAUD WALTHER Studente di teologia

SIGNORE, MANDA ME! Se ti trovi in un momento di transizione, con pochi mesi o forse un anno davanti a te, e ti stai chiedendo cosa fare...

Se ti trovi tra due fasi della tua vita e cerchi una direzione...

Se hai voglia di avventura e vuoi uscire dalla tua zona di comforto...

Se stai cercando di migliorare la tua relazione con Dio e di vivere significative esperienze spirituali...

Se ti riconosci in una o più di queste frasi, il Servizio Volontario Avventista potrebbe essere la risposta che stai cercando!

Ovunque nel mondo c’è un immenso bisogno di aiuto, che sia in termini di istruzione, cura, ascolto, sorrisi, conforto e, soprattutto, di condividere la buona novella di Gesù.

Come

cristiani,

siamo

chiamati

a

condividere ciò che sappiamo e a seguire l’esempio di Gesù, che è venuto per aiutare, guarire, insegnare e condividere.

Questa missione può essere compiuta sia nelle nostre comunità locali sia all’estero.

All’interno della nostra Federazione, vogliamo evidenziare e promuovere un’opportunità che esiste da tempo: quella di andare all’estero per qualche mese o addirittura per un anno come missionario volontario.

Ci sono scuole, centri di assistenza, campus e chiese in tutto il mondo che hanno bisogno di aiuto e sono pronti ad accoglierti, coprendo le varie spese, per un periodo in cui potresti fare la differenza.

Se senti il bisogno di dire "Signore, manda me!", saremo lieti di sostenerti in ogni fase del percorso, dalla preparazione fino al ritorno. Che si tratti dell’ iscrizione, della preparazione o di assistenza in loco, siamo qui per guidarti. communications@adventiste.ch

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DISCEPOLI CHE FORMANO DISCEPOLI Più che uno slogan che accompagna la nostra visione di una chiesa vicina, sostenibile, viva e presente, il nuovo team del comitato della Federazione propone una dichiarazione di missione biblica: « Discepoli che formano discepoli ».

Questo motto ci consente di rispondere al mandato che Cristo ci ha affidato in Matteo 28:19-20, che dice: « Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente. »

MA CHI È UN DISCEPOLO? Il termine greco usato è mathētēs. Si tratta di un allievo, un “apprendista”, uno che segue la dottrina di un maestro e che aderisce ai suoi valori e principi.

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Un discepolo cristiano è quindi un apprendista, un allievo piuttosto studioso. Prende molto sul serio gli insegnamenti spirituali di Cristo e li studia attentamente ai piedi del suo maestro per conoscerlo meglio e seguirlo.

Secondo Matteo 28, un discepolo è motivato da due aspetti importanti:

1 LA SUA RICERCA SPIRITUALE: "OSSERVARE TUTTE QUANTE LE COSE CHE VI HO COMANDATE” Il discepolo è spinto dall’aspirazione ad assomigliare al suo Maestro e a seguirlo, trasformandosi di gloria in gloria nell’immagine di Dio.

2 LA SUA MISSIONE: “BATTEZZANDOLI” La chiamata di Cristo ai suoi discepoli è di formare a loro volta altri discepoli, portandoli al battesimo e a vivere secondo la sua

Parola. Quindi la vera chiesa è una chiesa di discepoli che formano discepoli. È in questa dinamica che la chiesa di Cristo si costruisce e cresce sotto l’azione dello Spirito Santo che abita nel cuore del discepolo.

UNA PICCOLA SCUOLA DI PREGHIERA Comprendendo che un discepolo è prima di tutto un apprendista, la chiave per una vita di discepolato sta nell’apprendimento, nell’ascolto della Parola di Dio, nella preghiera e nelle discipline spirituali.

Per accompagnarvi in questo cammino di discepolato, stiamo progettando un corso di formazione per aprire Piccole Scuole di Preghiera, chissà, magari anche nella vostra chiesa.

nel conoscerlo fino a essere trasformati dalla sua presenza, nel fare della sua Parola un vero e proprio stile di vita, un modo di essere che onora Dio. Diventerete così uno strumento prezioso per estendere il suo regno sulla terra, una luce e un ambasciatore di pace in questo mondo diviso.

Siete pronti a diventare uno di quei discepoli disposti a servire il regno di Dio? È un’avventura emozionante e significativa, quindi perché esitare ad abbracciare pienamente il discepolato con Gesù Cristo come Maestro?

Durante questa formazione, riceverete alcuni insegnamenti per vivere per fede, praticare la preghiera quotidiana e sperimentare la potenza trasformatrice della Parola di Dio.

MEMBRO DI CHIESA O DISCEPOLO? Essere un discepolo è molto più che registrarsi come membro di chiesa. Il cammino del discepolato richiede un impegno quotidiano, ben oltre i limiti del solo giorno di sabato.

Consiste nell’ascoltare attentamente Dio,

OLIVIER RIGAUD Presidente della FSRT

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IL MONDO STA CAMBIANDO Fin dalle origini del movimento avventista, a metà del XIX secolo, e successivamente con la sua istituzionalizzazione come chiesa, gli avventisti hanno sempre dato particolare importanza allo studio e all’insegnamento della Bibbia.

L’insegnamento è addirittura parte integrante del grande mandato missionario affidato da Gesù ai suoi discepoli (cfr. Mt 28:20).

Sappiamo che Dio non cambia; ma sappiamo che si adatta a noi. Sappiamo che la Parola di Dio non cambia; ma sappiamo anche che i suoi principi possono essere espressi in modi diversi a seconda della cultura, del tempo, del luogo o

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delle circostanze della vita. Sappiamo che la verità non cambia; ma sappiamo anche che la rivelazione è progressiva e che la nostra comprensione della verità si evolve. L’avrete compreso: non è Dio che cambia, né la sua Parola, ma la società umana, siamo noi a cambiare! Aggiungerei che questo continuo cambiamento è normale, fa parte dell’umanità.

Infatti, è per questo che l’apostolo Paolo ha adottato molti approcci diversi per entrare in contatto con i suoi contemporanei, per portare loro la buona Novella di Gesù Cristo e per insegnare loro la Scrittura con l’obiettivo di formare nuovi discepoli. Oggi il nostro obiettivo è ancora lo

stesso, nonostante i secoli trascorsi. E siamo ancora di fronte alla stessa sfida dell’apostolo Paolo: adattarci al nostro ambiente sociale per trasmettere il nostro messaggio, che è sempre lo stesso!

all’inizio del 2024. Come in passato, Yolande Grezet continuerà a fornire un follow-up personalizzato per ogni studente della Svizzera francese.

IEBC DIVENTA ESPOIR BIBLE Immagino che abbiate sentito parlare dell’Institut de l’Étude de la Bible par Correspondance (IEBC). Questo istituto avventista, fondato diversi decenni fa e il cui nome è cambiato dalla sua nascita, ha lo scopo di promuovere la conoscenza e lo studio della Bibbia. L’IEBC ha creato diversi corsi per corrispondenza per l’apprendimento e lo studio della Bibbia ed è desideroso di offrire ai suoi studenti un follow-up personalizzato.

Tuttavia, il nostro mondo sta cambiando... e gli studi cartacei inviati per posta non sono più molto popolari. Il risultato è stato un calo crescente dell’attività dell’IEBC nella Svizzera francese degli ultimi anni, il che significa un numero molto inferiore di studenti. Era necessario fare qualcosa per adattarsi al contesto e alle aspettative attuali.

Il progetto di digitalizzazione dei corsi dell’IEBC è stato concepito alcuni anni fa, poco dopo la creazione di Espoir Médias all’interno della FSRT nel 2019. L’obiettivo era quello di integrare l’IEBC in Espoir Médias, per favorire il suo passaggio al mondo digitale. Per varie ragioni, il progetto ha tardato a decollare, fino all’inizio del 2023, quando Espoir Médias ha incaricato Hope Media Europe (ex Stimme der Hoffnung, in Germania) di creare una piattaforma di studi biblici online per la Svizzera francese, sulla stessa base di quella già creata per l’Unione Franco-Belga1. Questo nuovo sistema di studi online, che offre comunque un follow-up personalizzato per ogni studente, dovrebbe essere disponibile per la Svizzera francese

Un ultimo punto importante da comunicare è il recente cambio di nome dell’IEBC nella Svizzera francese. Per modernizzare la sua immagine e per stabilire una coerenza con i servizi offerti da Espoir Médias, l’IEBC è stato rinominato EspoirBible. Con questo nuovo nome, continueremo a promuovere la scoperta e lo studio della Bibbia nella Svizzera francese.

Siamo consapevoli che nessun progetto avrà successo senza la presenza e l’azione vivificante di Dio attraverso il suo Spirito Santo. Contiamo su di voi e vi ringraziamo per sostenere questo magnifico progetto con le vostre preghiere, non solo per le persone coinvolte in questo progetto, ma soprattutto per tutte le persone che conosceranno il Dio vivente e la sua Parola attraverso questo nuovo strumento online.

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Vedere www.hopebible.fr

ERIC BELLOY

Direttore di Espoir Médias

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LA PACE. NON QUELLA DEL MONDO. E se pregare significasse chiedersi come essere in pace e sviluppare una vita spirituale rinnovata e autentica?

Potrebbe significare chiedere perché non sono in pace. A lui che sa tutto e mi conosce perfettamente, sapergli chiedere “mostrami cosa mi impedisce di avere questa gioia che prometti”. Quale colpa, quale vergogna posso provare davanti al mio Dio? Cosa devo perdonare (anche a me stesso), per cosa devo chiedere perdono, da cosa devo guarire?

E se la preghiera non consistesse nello “spingere” Dio a rispondere alla mia preghiera, ma piuttosto in un invito ad ascoltare la sua preghiera, a essere in pace nel mio rapporto con il Padre? Ancora oggi, Dio compie dei miracoli. E vuole che noi partecipiamo ai suoi miracoli. La nostra parte consiste nel meditare, intercedere, avere fiducia, avere fede, arrendersi, perdonare, ascoltare e amare.

Che la nostra preghiera sia per noi stessi o per qualcun altro, l’obiettivo è sempre la nostra crescita spirituale, la nostra unione con Dio.

tempo di riposo, dedicato a voi stessi e a Dio. Una cornice e un accompagnamento offrono l’opportunità di fare un viaggio, forse per ritrovare se stessi, per stare alla presenza di Dio. Weekend ConnecTe (maggio 2024) Per scoprire e sperimentare modi di pregare con gioia con tutte le generazioni. Per tornare a casa con strumenti, idee ed esperienze di vita con Dio, con la propria famiglia e i propri amici.

Una Piccola Scuola di Preghiera (prossimamente) In collaborazione con il Dipartimento dell’Educazione e con il Centro di Formazione, stiamo lavorando attivamente per aprire una Piccola Scuola di Preghiera, per non essere più soli in questo percorso e per trovare gli strumenti per vivere quotidianamente una preghiera rinnovata.

Se siete interessati alla vita di preghiera e avete idee, un progetto locale che volete condividere o se volete sostenere questo ministero, non esitate a contattarmi. Il vostro contributo sarà molto apprezzato.

Vi aspettiamo!

LA GIOIA. QUELLA CHE DIO DONA. Il Ministero della Preghiera vi propone una serie di attività per aiutarvi a ricaricare le batterie e a trovare nuove idee per vivere appieno la preghiera.

Weekend "Silenzio" (novembre di ogni anno) Per vivere un’esperienza di ritiro, un

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ELISABETH RICCI Ministero della Preghiera

Il nostro logo Il cuore, simbolo della vita.

Il sole che sorge, simbolo di ogni giorno.

Vita di

croce, simbolo della Preghiera La salvezza che mi è stata offerta.

I colori caldi, simbolo dell'aspetto benefico della preghiera.

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RIORGANIZZAZIONE DELLA FEDERAZIONE IN LINEA CON LA VISIONE Nel giugno 2023, a seguito dell’Assemblea Amministrativa, è stato nominato un nuovo team a livello federale per il mandato 2023-2027. Questo team comprende sia gli amministratori sia i membri del comitato direttivo.

Uno dei primi compiti affidati a questo nuovo team, composto dal Presidente, dal Tesoriere e dal Segretario esecutivo della FSRT, è stato quello di sviluppare una visione per i prossimi anni e di condividerla con il comitato.

Questa visione era essenziale perché avrebbe avuto un impatto sugli incarichi dei pastori e sugli orientamenti dei dipartimenti della Federazione.

Innanzitutto, volevamo continuare con la visione del team precedente, che era quella di una chiesa vicina, sostenibile e viva, basata su un movimento di piccoli gruppi e che si affida ai doni e ai talenti dei suoi membri.

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A questa visione di una chiesa vicina, sostenibile e viva, abbiamo aggiunto due nozioni essenziali: una chiesa attuale e presente.

Attuale nel senso che è ancorata alla realtà del nostro tempo, e presente per essere in linea con le sfide della nostra società nella Svizzera francese e nel Ticino. È in questo contesto che è nato il desiderio di sviluppare un progetto di fondazione di nuove chiese o comunità di fede, in linea con le esigenze e le preoccupazioni attuali di una cultura post-cristiana, in particolare tra le giovani generazioni.

Sebbene questa dimensione fosse già presente attraverso comunità come VIVO, a Ginevra, o tramite progetti per lo sviluppo di nuove chiese contemporanee o riflessioni sulla creazione di centri di influenza, abbiamo ritenuto necessario federare questi diversi progetti per fornire il sostegno e le risorse necessarie, al fine di consentire alle chiese esistenti di svilupparsi e per incoraggiare la loro crescita in

Per conoscere tutte le nomine

vista di un’evangelizzazione dinamica tra i giovani.

Per rafforzare queste due aree, che sono la creazione di chiese e la GA (Gioventù Avventista), è stato creato un nuovo ministero, chiamato CAP (Comunità Avventiste per i Post-cristiani), posto sotto la guida del Ministero dell’Evangelizzazione guidato dal comitato della Federazione. Le linee specifiche di questo ministero sono state affidate a un coordinatore, Sergi Tejel, in stretta collaborazione con un nuovo team GA per ciò che riguarda i giovani, nonché con i pastori coinvolti nei vari progetti di creazione di chiese in ogni regione della nostra Federazione.

Inoltre, continuiamo a porre l’accento sullo sviluppo del ministero dei piccoli gruppi e del discepolato. Queste due aree sono poste sotto il cappello del Ministero dell’Evangelizzazione, la cui missione è anche quella di riflettere sullo sviluppo di altre forme di ministero legate alla missione, come il Servizio Volontario Avventista, ecc.

maggior parte di essi porta ora il nome di “Ministeri” per marcare questa dinamica di missione rivolta all’evangelizzazione, che è l’obiettivo principale della Federazione.

Ci auguriamo che con questo nuovo approccio, i pastori e i responsabili dei Ministeri, in stretta collaborazione con tutti i membri delle chiese, possano continuare a svolgere la missione che Gesù Cristo ha affidato alla sua chiesa: "Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro tutte quante le cose che vi ho comandate". Abbiamo la promessa che non saremo mai soli in questa missione, perché egli ha detto: "Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente" (Matteo 28:19-20).

Che il Signore ci guidi e ci ispiri a entrare nella sua missione per il mondo di oggi!

Tutto ciò ha portato a una riflessione approfondita sugli incarichi pastorali, tenendo conto per quanto possibile dei bisogni e delle aspettative delle chiese e dei gruppi attuali, nonché delle competenze e delle aspirazioni dei pastori stessi.

Lo stesso vale per gli incarichi dei dipartimenti, la cui missione è altrettanto essenziale per la vita della Federazione. La

NICOLAS WALTHER

Segretario esecutivo della FSRT

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CAP, DNA DELLA CHIESA AVVENTISTA Quest’estate ho dialogato con uno dei migliori pastori che abbia mai conosciuto,una persona veramente devota alla chiesa. Gli ho parlato della creazione del nostro nuovo ministero: CAP (Comunità Avventiste Post-cristiane). Nel corso del nostro momento di dialogo, ha condiviso con me le sue divergenze di opinione sul valore della creazione di un tale ministero. Ma prima di continuare il discorso, lasciatemi spiegare la ragione di esistere del CAP. L’obiettivo del CAP è quello di accompagnare i vari movimenti delle chiese locali per vivere la nostra fede con i post-cristiani, di facilitare l’integrazione di queste iniziative locali all’interno della Federazione e di individuare i semi che possono diventare nuove iniziative di questo tipo.

Dopo alcune domande formali, la fiducia e il profondo rispetto che nutriamo l’uno per l’altro hanno permesso alle vere domande di emergere con tutta la loro forza: perché fare tutto questo? Perché creare una chiesa per persone che non sono interessate a Dio? Perché è la chiesa a cambiare e ad adattarsi?

Sono domande molto pertinenti, simili ad altre che ho sentito in passato.

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L’intenzione delle Comunità Avventiste Post-cristiane (CAP) non è quella di cambiare qualsiasi comunità, ma di essere una chiesa che vive in modo diverso per coloro che lo desiderano. Perché? Principalmente per due motivi: per avvicinare il Vangelo a chi non ha un’eredità cristiana e perché, come cristiani avventisti del settimo giorno, questo modo di fare fa parte del nostro DNA. Nella storia della nostra chiesa, c’è sempre stata questa tensione che ci spinge ad allargare i nostri orizzonti, a intendere la condivisione della nostra fede non solo come un dialogo ma anche come un invito a seguire un insegnamento e un certo modo di fare le cose... Fin dalle nostre origini, si sono levate voci per rendere la chiesa nel suo complesso consapevole della necessità di fornire uno spazio in cui fare le cose in modo diverso. Considerate queste parole di Ellen White sull’argomento:

"Dio sceglie i suoi messaggeri e dà loro il suo messaggio; e dice: Non ostacolateli. Devono essere introdotti nuovi metodi. Il popolo di Dio deve risvegliarsi alle necessità del tempo in cui vive […]. Saranno forniti mezzi per toccare i cuori.

Alcuni dei metodi usati in quest’opera saranno diversi da quelli usati nell’opera passata; ma nessuno,

per questo, blocchi la strada con le critiche." (Ellen G. White, "The Work in the

Cities", The Review and Herald, 30 settembre 1902) Queste parole sono state condivise oltre 120 anni fa, ma la loro rilevanza è ancora attuale.

Le Comunità Avventiste per i Postcristiani sono l’espressione più forte che possiamo avere della nostra identità avventista. Come ho condiviso con il mio amico quest’estate, il ministero del CAP è iniziato all’inizio del cristianesimo, quando un certo Paolo descrisse il suo ministero con le seguenti parole: “Mi sono fatto ogni cosa a tutti […]”.

Per coloro che aspirano a vivere la propria fede radicati nel Vangelo e vicini a coloro che lo fraintendono, CAP vuole accompagnarvi nella comprensione del nostro ambiente e nel vivere la fede in modi che si adattano ai vari contesti.

SERGI TEJEL Coordinatore CAP

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AWAKE LOSANNA: UN PROGETTO INNOVATIVO PER LE GENERAZIONI FUTURE In un mondo in continua evoluzione, per la chiesa è imperativo rimanere dinamica e rilevante, soprattutto per le giovani generazioni.

Le statistiche sono crudeli perché ci mostrano che all’età di 25 anni quasi la metà dei giovani ha abbandonato le nostre comunità (il 48%).

MA PERCHÉ QUESTO ACCADE? Spesso abbiamo pensato che fosse una scelta naturale. Nella società ci sono più “non credenti” che credenti, quindi questo esodo di giovani sarebbe semplicemente un riequilibrio. Altri danno la colpa ai genitori, ai loro coetanei, al pastore o ai membri di chiesa. Ma la domanda che raramente ci si pone è la seguente: e se il problema non fosse mai stato collegato a queste per-

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sone? Se il fatto che i nostri giovani escano dalle nostre chiese fosse piuttosto derivato dal fatto che il profilo della nostra chiesa non corrisponde più alle esigenze della maggioranza dei giovani? È con questo spirito che sta prendendo forma il progetto AWAKE, con l’obiettivo di creare una nuova comunità avventista nella vivace città di Losanna.

Questa iniziativa è guidata da due convinzioni fondamentali: la necessità di raggiungere le generazioni Y e Z e il desiderio di mantenere la rilevanza della chiesa avventista per le nuove generazioni.

Questo progetto si basa su un modello ecclesiastico di gruppo domestico. Un quadro più flessibile e un approccio più relazionale che favoriscono un legame profondo e autentico tra i membri, incoraggiando così la

Man mano che cresce, AWAKE Losanna assumerà certamente una forma diversa, ma quattro assi rimangono centrali nel DNA di questa comunità:

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L’EVANGELIZZAZIONE

crescita spirituale e la condivisione della fede. È importante riconoscere che AWAKE Losanna non sarà privo di sfide, ostacoli e prove. Il progetto sarà costruito attorno e attraverso il servizio di ogni partecipante, in un contesto moderno e attento. Sarà un’opera che seguirà la velocità e la direzione dello Spirito Santo, nonché un’importante aggiunta al lavoro già svolto dalle quattro chiese dell’area di Losanna, anche se con un formato e un pubblico diverso.

Preghiamo per questo audace progetto, affinché il Signore continui a illuminarci mentre lavoriamo con i nostri giovani e con tutti gli altri giovani della regione di Losanna che ancora non conoscono Gesù.

Tutte le azioni, i programmi, i servizi e le altre attività saranno concepiti pensando al mondo esterno.

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IL SERVIZIO Ogni partecipante della comunità sarà invitato a partecipare un ministero creato in base ai propri doni, capacità e punti di forza.

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IL DISCEPOLATO Tutti i partecipanti saranno invitati a seguire un coinvolgente programma su più livelli.

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L’INNOVAZIONE La comunità rimarrà un laboratorio di idee per raggiungere i nostri contemporanei.

SAMUEL CUNHA Coordinatore di AWAKE

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CHIESA VIVO IN TICINO Ci sono notti in cui non riesci a dormire, in cui i pensieri ti sovrastano e la mente inizia a vagare senza controllo. L’idea di fondare una Chiesa ViVo in Ticino è nata da un dialogo notturno con Dio. Ricordo bene quella notte e la mia attesa di parole e risposte.

Ma torniamo indietro di qualche mese.

Come team GA, avevamo pensato di organizzare iniziative mensili come ritiri spirituali, serate ricreative, escursioni, serate spirituali, serate pizza e uscite sui go-kart, con l’obiettivo di stimolare e incoraggiare i giovani ticinesi a mettersi in gioco e a diventare un gruppo di amici. Risultato? Al primo incontro eravamo tutti presenti. Con le farfalle nello stomaco, eravamo felici di aver trovato la formula giusta e, con l’entusiasmo creato dall’aumento del numero, abbiamo continuato a portare avanti ogni attività con dedizione e impegno. I mesi passavano e le attività continuavano anche quando i giovani erano sempre meno.

Uno dei nostri slogan era: "Dobbiamo perseverare e i risultati si vedranno". Il risultato finale? All’ultima riunione, quasi per caso, era presente un solo giovane. Quella sera ho chiesto a Dio il perché di tutto questo, dopo aver dedicato così tanto tempo e così tanti sforzi.

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Quella sera ho sentito Dio che mi chiedeva di presentare il progetto della chiesa ViVo al team. Esitante, ho pregato il Signore e gli ho detto: se uno dei membri del team, composto anche da tre giovani, avesse pensato che non era una buona idea o che non avrebbe funzionato bene in Ticino, avremmo immediatamente abbandonato il progetto.

Ricordo bene che, come team GA, ci siamo riuniti nella chiesa di Losone, il team al completo, e dopo la presentazione del progetto, ho visto negli occhi dei partecipanti la gioia e l’entusiasmo di lanciare in Ticino una chiesa che fa dell’accoglienza il suo cavallo di battaglia sotto ogni aspetto. I giovani del team di lavoro hanno presentato il progetto ai giovani ticinesi che hanno partecipato a uno dei nostri ritiri spirituali.

La sfida è partita, ed è stato deciso di iniziare a riunirsi una volta al mese nelle sale della chiesa di Massagno.

E ora i giovani cominciano a sentirsi coinvolti e a svolgere un ruolo importante nella condivisione della loro fede e delle loro idee. Non sono solo spettatori seduti in chiesa o, nel migliore dei casi, dietro la console di mixaggio o al computer, per un supporto tecnico. No, assolutamente no.

LA STRUTTURA DELLA CHIESA È MOLTO SEMPLICE MA EFFICACE, perché ognuno deve sentirsi coinvolto, utilizzando i propri talenti e tenendo presente che siamo una famiglia dove tutti possono parlare, cantare, pregare e condividere. Si basa su queste quattro aree:

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MEDITAZIONE Cominciano a condividere temi, problemi, messaggi biblici e soprattutto tante idee creative su come accogliere le persone, come pregare, come adorare. In questo modo si sviluppa gradualmente una chiesa giovane, non solo per i giovani, ma per tutti coloro che hanno questo spirito di accoglienza non giudicante.

ACCOGLIENZA

L’idea è quella di portare le persone a conoscere l’amore di Dio attraverso la condivisione. L’azione dello Spirito Santo muoverà i cuori verso il cambiamento e la conversione.

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Una chiesa che ha piacere di incontrarsi il sabato pomeriggio in una stanza per lodare, giocare, condividere un messaggio biblico, pregare, bere una bevanda calda, mangiare un piatto di pasta o semplicemente condividere un abbraccio, un sorriso o una pacca sulla spalla per ricordare agli altri la loro importanza semplicemente perché sono lì. È questo il senso della chiesa ViVo in Ticino, una piccola realtà che ha già vissuto momenti indimenticabili, con la certezza che il Signore sta benedicendo e guidando questo progetto e i suoi partecipanti.

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LODE

PREGHIERA Ogni mese, a turno, tutti i partecipanti creano e condividono qualcosa con il resto del gruppo.

DAVIDE MALAGUARNERA Pastore

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COMUNICAZIONE? SÌ GRAZIE! Quando al giorno d’oggi si parla di comunicazione, la prima cosa che viene in mente è il cellulare... un dispositivo di alta qualità che può essere utilizzato per trasmettere ogni tipo di comunicazione, o quasi. È diventato uno strumento indispensabile.

Tuttavia, sono certo che sarete d’accordo con me sul fatto che la comunicazione non si basa esclusivamente sulla tecnologia. La tecnologia è solo un mezzo, un canale o, come si dice in gergo, un medium (parola latina “media”, plurale di medium, che significa mezzi di informazione) che trasmette ciò che vogliamo comunicare. È sulla base di questo presupposto che la FSRT (Federazione della Svizzera romanda e del Ticino) ha lanciato qualche tempo fa un processo di “riforma” della comunicazione per favorire lo scambio di informazioni, e non solo.

Questo processo ha un unico obiettivo: far conoscere meglio la nostra chiesa nel nostro Paese, mettendo in evidenza la sua struttura per renderla più visibile, per poi promuovere la sua missione.

In realtà, la chiesa è nata per essere un mezzo per comunicare un messaggio chiaro, una sfida lanciata da Gesù duemila anni fa.

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Nonostante le vicissitudini che ha dovuto superare nel corso dei secoli, ha portato a termine questa missione in modo eccellente.

LA NECESSITÀ DI UNA FORTE IDENTITÀ Come funziona la comunicazione ecclesiastica? In primo luogo, attraverso la necessità di un’identità forte e chiara che trasmetta un messaggio comunitario che va al di là dei nostri confini. Siamo parte di una chiesa mondiale e il primo modo per rendersene conto è proprio l’insegna (logo) che ci distingue dagli altri.

Mi trovavo in una piccola cittadina del sud Italia e volevo mostrare al mio ospite di quel sabato che, purtroppo, la maggior parte dei nostri luoghi di culto non è conosciuta dagli esterni, anche se vivono nelle vicinanze.

Per dimostrarlo, ho fatto una prova. A pochi passi dalla chiesa, ho fermato un passante e gli ho chiesto come raggiungere la chiesa avventista. Con mia grande sorpresa, il passante mi ha dato le indicazioni giuste. Poi ha detto: “Basta guardare il cartello” (SIC!).

Ho avuto un’esperienza molto diversa tanti anni fa, in una chiesa del nord Italia. Durante un congresso di giovani in cui si discuteva del fallimento dell’evangelizzazione, un

giovane non avventista, compagno di una ragazza frequentante la chiesa, pose con semplicità la seguente domanda: come potete pensare di avere successo con le vostre riunioni se le vostre entrate sono spesso nascoste o poco visibili?

vasse il sabato. Ci ha trovato attraverso il nostro sito. L’aveva visitato nella sua interezza. Fortunatamente avevamo aggiornato il sito di recente, ma non ancora del tutto. La persona ci ha fatto notare che il calendario trimestrale non era aggiornato!

Come comunichiamo con il mondo esterno? Che immagine diamo dei nostri edifici?

Lo stesso vale per i social media, che devono essere gestiti regolarmente se vogliamo comunicare efficacemente con il mondo esterno.

Non aggiungo altri commenti, ma è chiaro che la nostra chiesa rappresenta già un primo passo all’interno della comunicazione.

Basta una spiegazione corretta della nostra insegna (logo) per comunicare la nostra missione di chiesa.1

ADATTARSI AL LINGUAGGIO ODIERNO Al giorno d’oggi, quando i media sviluppano costantemente nuove piattaforme per il dialogo sociale, è chiaro che l’adattamento è più che necessario, anzi obbligatorio, data la necessità di rimanere visibili.

Ecco perché, dopo l’introduzione della radio e della televisione come canali di trasmissione della nostra fede, Internet ha preso il sopravvento, offrendo strumenti come siti, blog, newsletter e una fitta rete di social media, aprendo la strada a una maggiore diffusione di radio e televisione.

Naturalmente, tutto questo ha senso se viene aggiornato regolarmente. Un sito non aggiornato crea disordine e confusione.

Una delle ultime novità è la Newsletter FSRT. Si tratta di uno spazio informativo incentrato principalmente sul racconto della chiesa attraverso le varie esperienze vissute a livello locale.

In fin dei conti, uno degli obiettivi che ci siamo posti con le risorse a nostra disposizione è quello di riuscire a diffondere in modo adeguato l’immagine di una chiesa vicina, sostenibile, vivace e, soprattutto, attuale e presente. È chiaro che siamo una voce tra migliaia, e non sempre veniamo ascoltati come vorremmo. Ma ciò che farà la differenza è la nostra capacità di rinnovarci e, soprattutto, di adottare una sana dose di costanza. Quella costanza che Gesù stesso ha indicato attraverso Giovanni (cfr. Apocalisse 14:12) e che considera come un’identità corrispondente.

E qui la collaborazione di tutti è più che benvenuta!

A Friburgo, siamo stati contattati da una persona che cercava una chiesa che osser-

Per ricevere la newsletter della FSRT in Italiano, scrivere a communications@adventiste.ch Per la spiegazione del logo ufficiale avventista https://chiesaavventista.it/identita/ 1

CORRADO COZZI Comunicazione FSRT

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TRASMETTERE DAL TICINO Tutto è iniziato nella primavera del 2020 con il Covid! Alla fine del mese di marzo, tutte le nostre chiese in Ticino erano chiuse. Sono sorte alcune domande: “Cosa possiamo fare? Come possiamo andare avanti?”. Immediatamente, Jo-Jo, membro della chiesa avventista di Arbedo, si è offerto volontario per registrare messaggi e sermoni in chiesa e a casa sua, a Castione. Ha persino allestito un piccolo studio di registrazione.

Anche altri fratelli e sorelle della chiesa di Massagno si sono offerti di registrare sermoni e altri messaggi spirituali per incoraggiare i membri che non potevano frequentare la chiesa per vari motivi.

Poi è nata l’idea di installare delle telecamere nella chiesa di Massagno e di trasmettere il servizio di culto in diretta (su YouTube). La forza trainante di questa iniziativa è stata Giovanni, un sostenitore della nostra

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comunità che conosce bene la tecnologia video. I membri del comitato hanno subito approvato e sostenuto questa iniziativa. Altre persone hanno aiutato Giovanni, tra cui Massimo (il marito di una sorella di chiesa), Pietro (un amico di Giovanni) e altri.

Con l’aiuto della FSRT e di Rickson Nobre, è nato il nostro canale Avventisti Ticino Play che ha raggiunto i “1.000 iscritti” nel settembre 2022. Ora abbiamo 1.500 iscritti.

Riceviamo regolarmente messaggi di incoraggiamento e domande sulla fede e sulla Bibbia.

Uno dei programmi più amati è il nostro Tre per uno, la registrazione della Scuola del Sabato. Oltre 30 membri delle quattro chiese ticinesi hanno contribuito a questo programma. Registriamo una volta ogni due mesi, e nuovi membri stanno gradualmente contribuendo, così il gruppo di collaboratori per la registrazione di Tre per uno sta crescendo.

ECCO UN ESEMPIO DI MESSAGGIO RICEVUTO DAL TEAM AVVENTISTI TICINO PLAY

Il passo successivo è stato quello di creare uno studio di registrazione. Abbiamo trasformato la vecchia cabina di traduzione in un nuovo studio di registrazione, inaugurato il 9 settembre 2023. Molti fratelli hanno contribuito .

Grazie a Giovanni, Paulo, Dani, Massimo, Gianmarco e a tutti gli altri. Vorrei anche ringraziare di cuore per le varie donazioni ricevute.

Buonasera Mattia. Mi chiamo Mario e ho trovato il tuo numero online. Volevo scriverti. Sono mesi che seguo le tue meditazioni da Ottaviano (Napoli) su YouTube (su Avventisti Ticino Play) e ogni volta piango con te. Da qualche mese mi sono riavvicinato alla fede, e dopo 17 anni... sabato scorso ho ritrovato i fratelli della chiesa di Pompei con mia moglie Angela... non se lo aspettavano... è stato magnifico. Volevo ringraziarvi perché le vostre parole piene della potenza dello Spirito Santo sono state una benedizione nelle nostre vite!!!!

Volevo fartelo sapere perché è una bella sensazione! Grazie e che la potenza dello Spirito Santo ti guidi in questo compito straordinario che Dio ti ha affidato!

Messaggio WhatsApp ricevuto il 6 giugno 2022 da M.M., che ringrazia tutta la chiesa.

Questo nuovo studio ci permetterà di diffondere il Vangelo via internet, su vari canali (Facebook, Instagram, TikTok, ecc.) in Ticino e oltre, per tutti coloro che comprendono la lingua italiana.

Avventisti Ticino Play

Il nostro obiettivo è ora quello di creare contenuti per i giovani, i genitori e le famiglie sulla salute fisica e mentale, ecc.

La nostra preghiera è che questo centro media sia uno strumento nelle mani di Dio per la salvezza di molte anime!

MATTHIAS MAAG Pastore

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Raggio di luce Ogni settimana, nuovi video su temi spirituali, studi biblici e servizi di culto dal vivo il sabato.