Ivonn Escarleth Estrada Leva Portfolio

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ARCHITECTURE PORTFOLIO IVONN ESCARLETH ESTRADA LEVA

IVONN ESCARLETH ESTRADA LEVA

CONTACT

ivonn.estradaleva@gmail.com

+39 345 5846358

Turin, Italy

www.linkedin.com/in/ivonn-e-2b1932b8/

ivy_estrada_

EDUCATION

2012: Diploma

Istituto d’Arte Aldo Passoni, Turin

2018: Bachelor’s Degree in Architecture

Politecnico di Torino

2022: Master’s Degree in “Architettura Costruzione Città”

Politecnico di Torino

SOFTWARE (using)

Autodesk AutoCAD 2D

Adobe Photoshop

Adobe Indesign

Adobe Illustrator

Trimble Skechup

Rhinoceros

Vray Skechup

Microsoft Office: Word, Excel, PowerPoint

LANGUAGES

Speaking Spanish- Native language Italian - C2 English - B1

Writing Spanish- Native language Italian - C2 English - B1

SOFTWARE (studying)

Autodesk Revit

EXPRIENCES

2012: Fashion designer - Internship

Istituto d’Arte Aldo Passoni, Turin

Design and production of a women’s dress set for a collection exhibited at Palazzo Barolo (Turin).

2017: Junior Architect - Internship

Carmadesign S.r.l., Turin

-Assisting seniors and team on Fiat’s stands design for agricultural machinery fair, Agritecnica 2018.

-Assisting seniors for the development of a concept for the rooms and common areas of three hostels of the E.C.V group.

2018: Junior Architect - Team design

Fondazione per l’Architettura, Turin

Workshop Newborn space for the restyling of the Sant’Anna University Neonatology Department in Turin (TIN).

2021: Junior Architect - Team design

Politecnico di Torino

Workshop Architettura Scenografia Musica. Scenographic design of the comic opera “Don Pasquale”.

2021: Junior Architect - Team design

Politecnico di Torino

Workshop Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimento di spazi urbani pedonalizzati. Design for the setting up of the pedestrianized section in via Principe Tommaso (San Salvario).

2022: Junior Architect - CAD designer

Ingegneri Associati, Turin

Creation of technical drawings to be attached to the building practices.

INTEREST

Photography

Drawing

PERSONAL SKILLS

Hand Sketch

Digital drawing

Organizational

Adaptibility

Willingness to learn

Work in teams

Tailoring

Fashion

Reading

OTHER INFORMATION

In possession of driving license B.

2

CONTENTS

Selected projects

ACADEMIC PROJECTS

01 05

CASA DI QUARTIERE “LE VALLETTE”

Progetto per la collettività

02

PROGETTO PER IL MEISINO

Progetto per il terziario

BB - BLUE BRIDGE

Progetto per il terziario

CASA DELLA CULTURA POLITECNICA

Progetto di una biblioteca poliunzionale

QUATTRO LIBRI + UN PAIO DI OCCHIALI

Progetto di un allestimento museale

06

L’ITALIANA IN ALGERI di Gioachino Rossini Studio per una scenografia

WORKSHOP AND INTERNSHIP

07

THESIS 08 09 04 03

TIN, Ti Narro - Ti Nurro Progettazione partecipata per il Co-Living nel Reparto di Neonatologia.

I COLORI DELL’INGANNO

Workshop “Architettura Scenografia Musica” per la progettazione scenografica dell’opera buffa “Don Pasquale”.

TRACCE

Workshop “Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimento di spazi urbani pedonalizzati”.

3

CASA DI QUARTIERE “LE VALLETTE”

Progetto per la collettività

Il progetto Casa di quartiere “Le Vallette” è l’occasione per riqualificare un edificio attualmente utilizzato come sede delle Poste italiane, ma che non interagisce con la cittadinanza. Inserita in questo contesto, il nuovo progetto della “Piazza del Mercato” e dell’edificio “Casa di Quartiere”, diventano un nuovo riferimento per la vita socio-culturale degli abitanti. Le scelte progettuali hanno la volontà di concentrare tutte le attività principali in due ambienti unici ed unitari: la piazza e la casa di quartiere, mentre le altre superfici sono state pensate in funzioni di queste esigenze.

L’intervento propone di trasformare la nuova piazza in un luogo riferimento che racchiuda attività socio-culturali. Invece l’edificio diventa un riferimento per la collettività, in grado di unire funzioni diverse. Il dialogo che il nuovo edificio instaura con la piazza centrale esistente con quella progettuale non è soltanto simbolico, ma principalmente fisico: grazie alla sua conformazione strutturale, che non rappresenta un limite ma un’agevolazione, fa si che essa diventi filtro tra le due piazze.

Il disegno e la conformazione della piazza, riproposto anche per l’edificio, è pensato come un gioco di volumi, che vanno a formare il parco.

01 4

Il disegno e la conformazione della piazza, riproposto anche per l'edificio, è stato pensato come un gioco di volumi geometrici, che a seconda della loro collocazione, formano un disegno di un parco che vuole essere interattivo, mantenendo così l'idea dell'intero intervento.

Barakaldo. Essa, così come alcune aree del parco, è pavimentata in alcune zone con il parquet e viene arredate con vasi rettangolari. L'utilizzo del parquet oltre che garantire una qualità estetica, rappresenta una scelta materica, che non si contrappone con la natura ma anzi la richiama come scelta progettuale. In altre zone del parco , sono presenti aree verdi mentre in altre zone ancora sono presenti delle fontane a raso.

MATERIALI

-legno (per la superficie pavimentata)

-calcestruzzo (per i vasi rettangolari)

-ghiaia (per i percorsi)

Il teatro, che viene concepito come qualcosa che nasce dal terreno, è composto da gradonate dotata di panche continue in legno , per favorire lo svolgimento di attività varie all'aperto durante l'estate come ad esempio concerti, proiezioni, mostre o rappresentazioni teatrali.

Allo stesso tempo sempre il teatro rappresenta un ponte da percorrere per poter raggiungere i campi sportivi e il parco per bambini

MATERIALI -legno

Il disegno e la conformazione della piazza, riproposto anche per l'edificio, è stato pensato come un gioco di volumi geometrici, che a seconda della loro collocazione, formano un disegno di un parco che vuole essere interattivo, mantenendo così l'idea dell'intero intervento.

Le fontane a raso assicurano un effetto scenografico, pur mantenendo l’eventuale spazio pedonale Avremmo pertanto questa duplice funzionalità lasciando inalterato lo spazio urbano nei momenti spegnimento del sistema, magari nei periodi più

MATERIALI -pietra

La nuova piazza assume un ruolo di luogo di aggregazione per la collettività del quartiere. Il progetto del quartiere si ispira a Piazza del Desierto a Barakaldo. Essa, così come alcune aree del parco, è pavimentata in alcune zone con il parquet e viene arredate con vasi rettangolari. L'utilizzo del parquet oltre che garantire una qualità estetica, rappresenta una scelta materica, che non si contrappone con la natura ma anzi la richiama come scelta progettuale. In altre zone del parco , sono presenti aree verdi mentre in altre zone ancora sono presenti delle fontane a raso.

MATERIALI

-legno (per la superficie pavimentata)

-calcestruzzo (per i vasi rettangolari)

-ghiaia (per i percorsi)

STATO DI FATTO SLITTAMENTO NUOVA CONFIGURAZIONE
POLITECNICO DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A 2014/ 2015 ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA DELL'ARCHITETT URA
CONCEPT
STATO DI FATTO SLITTAMENTO
ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA
POLITECNICO DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORY PROF.SSA MARIA LUISA BARELLI PIANTA PRIMO PIANO FUORI TERRA PIANTA SECONDO PIANO FUORI TERRA DISTRIBUZIONE INTERNA 1 1 10 A A B BB B A A 0200400600800 1000 cm SCALA 1:200 PIANTA PRIMO PIANO FUORI TERRA PIANTA SECONDO PIANO FUORI TERRA DISTRIBUZIONE INTERNA 1 2 4 3 1 3 10 9 10 A A BB B A A PROGETTUALE 4.40 0.00 4.40 0.00 8.90 01002003004005000 cm SCALA 1:100 SEZIONE A-A BB B A 4.40 0.00 8.90 4.40 0.00 8.90 01002003004005000 SCALA 1:100 PIANTA PRIMO PIANO FUORI TERRA PIANTA SECONDO PIANO FUORI TERRA DISTRIBUZIONE INTERNA 1 2 4 3 1 3 10 9 10 A A B BB B A A CONCEPT PROGETTUALE 0200400600800 1000 cm SCALA 1:200 5 Nuova configurazione Slittamento Stato di fatto Livello 4.4 m Livello 8.9 m Sezione AA’’ Sezione BB’’ Livello 0 m Concept
DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A 2014/ 2015 "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA DELL'ARCHITETT URA S TUDENTESSE : IVONN ESTRADA 207796 MARIOLINA GIANCARLI 209599 SUN SHU 187444 GRUPPO 30 6
6
Ristorante Aziendale Indesit S.p.A. Lorenzo Rossi Architetti, Fabriano (AN), Italia Casa Privata, Architekturbüro Stefan Krötsch, Monaco (Germania) , 2004 Prospetto Sud Prospetto Ovest

cls grecata secondaria

lana di roccia bituminosa pendenza vapore principale cls grecata secondaria

SEZIONE ORIZZONTALE A-A

PROSPETTO A-A

SCALA 1:20

pendenza vapore principale cls grecata secondaria secondaria principale grecata cls

sottofondo pavimentazione controsoffito

sottofondo pavimentazione controsoffito

secondaria

SEZIONE ORIZZONTALE A-A

A A’

SCALA 1:20

orizzontale

SEZIONE ORIZZONTALE A-A

SEZIONE ORIZZONTALE A-A

020406080

4

SEZIONE VERTICALE A-A

SEZIONE VERTICALE A-A

POLITECNICO DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A 2014/ 2015 ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA DELL'ARCHITETT URA S TUDENTESSE : IVONN ESTRADA 207796 MARIOLINA GIANCARLI 209599 SUN SHU 187444 GRUPPO 30 4

GRUPPO 30

209599 SUN SHU

187444

lamiera grecata

pannello in legno massiccio

lamiera grecata isolante in lana di roccia

pannello in legno massiccio

pannello in legno massiccio

blocco in laterizio 350x250x250

blocco in laterizio 350x250x250

lamiera grecata isolante in lana di roccia

blocco in laterizio 350x250x250

isolante in lana di roccia

staffe metalliche struttura portante in montanti e traversi

staffe metalliche struttura portante in montanti e traversi

staffe metalliche struttura portante in montanti e traversi

pannello in fibrocemento

pannello in fibrocemento

pannello in fibrocemento

guaina bituminosa strato di pendenza barriera al vapore trave principale getto in cls lamiera grecata trave secondaria

isolante in lana di roccia

guaina bituminosa strato di pendenza barriera al vapore trave principale getto in cls

isolante in lana di roccia

isolante in lana di roccia

guaina bituminosa strato di pendenza barriera al vapore trave principale getto in cls

lamiera grecata trave secondaria

lamiera grecata trave secondaria

trave principale lamiera grecata getto di cls

isolamento sottofondo pavimentazione

pavimentazione

isolamento sottofondo

soletta calcestruzzo di appoggio e rete elettrosaldata

soletta calcestruzzo di appoggio e rete

isolamento sottofondo pavimentazione fondazione barriera al vapore S TUDENTESSE : IVONN ESTRADA

sottofondo pavimentazione impianti controsoffito

lamiera grecata getto di cls

trave secondaria

trave secondaria trave principale

sottofondo pavimentazione impianti controsoffito

sottofondo pavimentazione impianti controsoffito

trave secondaria trave principale lamiera grecata getto di cls

elettrosaldata

igloo getto di calcestruzzo magro

igloo getto di calcestruzzo magro

igloo getto di calcestruzzo magro

POLITECNICO DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A 2014/ 2015 ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA DELL'ARCHITETT URA S TUDENTESSE : IVONN ESTRADA 207796 MARIOLINA GIANCARLI 209599 SUN SHU 187444 GRUPPO 30 4 PROSPETTO

soletta calcestruzzo di appoggio e rete elettrosaldata POLITECNICO DI TORINOCORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA A.A 2014/ 2015 ATELIER "COSTRUIRE NEL COSTRUITO" PROF.SSA PAOLA GREGORYCOMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA PROF.SSA MARIA LUISA BARELLITECNOLOGIA DELL'ARCHITETT URA

terreno

terreno

terreno

SEZIONE

SEZIONE 7

principale grecata cls 100 cm
PROSPETTO A-A
fondazione barriera al vapore
lana di roccia 020406080 100 cm
bituminosa
pavimentazione controsoffito
secondaria principale grecata cls
207796 MARIOLINA GIANCARLI
fondazione barriera al vapore
SEZIONE VERTICALE A-A
Prospetto Sezione
Sezione AA’

PROGETTO PER IL MEISINO

Progetto per il terziario

Al fine di rispondere alle esigenze di due tipologie di utenza, ciclista e pedone, si è scelto come concept di progetto, la rampa. Questa si presta meglio a collegare le diverse funzioni dei tre piani del nuovo edificio.

Il progetto riprende le forme della cascina e degli edifici a corte del tessuto urbano esistente, la Borgata Rosa. Questo ha comportato ad avere una distribuzione concentrica attorno all’edificio. L’area progettuale è ubicata in corrispondenza della strada Don Luigi Sturzo.

Per dare accessibilità ai ciclisti provenienti dalla ciclostrada del Po è stato creato una viabilità dolce che collega le rampe di accesso alla passerella e di lì alla struttura.

L’accessso carrabile viene effettuato per mezzo di una corsia esistente nel piano terreno. A causa del forte rischio idrogeologico, il piano terreno è stato dedicato solamente alla funzione di parcheggio coperto per tutti gli utenti che neccessitano di un punto di interscambio modale, nonché per coloro che soggiornano.

8 02
9
Prospetto progettuale
Sezione progettuale

MuCEM Museum_ Rudy Riciotti

Ridisegno dei riferimenti distributivi

Piante e legenda delle funzioni Schema distributivo del progetto

18 0 A' A' parcheggio spazio manutenzione biciclette negozio biciclette infermeria servizio bar ristorante cucina spazio per di socializzazione 11 12 13 14 15 16 17 18

POLITECNICO DI TORINO - DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN - CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA - A.A. 2015/2016 Proff. Riccardo Palma (Composizione architettonica e urbana), Walter Cerretto (Tecnica delle Costruzioni) - Collab. Noela Besenval, Davide Bigaram, Andrea Alberto Dutto 01PRXPM - Atelier di Progettazione architettonica e strutturale

Pianta copertura Pianta piano 2

Pianta piano 1

Studenti: Ivonn Estrada, Luis Reyes

Legenda

Pianta piano 1

10 Esploso Assonometrico

Piano 2

TAVOLA 03a

Legenda

1_Deposito bici

Legenda

3_4 postazioni internet

4_sala comune

5_servizi igenici

6_camerata da 10 posti

7_lavanderia e asciugatoio

8_4 camere doppie

9_reception

sala comune servizio bar

servizi igienici 4 camere doppie

10_magazzino

11_servizio bar

12_ristorante

13_cucina

14_infermeria

spazio manutenzione biciclette negozio biciclette

15_spazio manutezione bici

16_negozio bici

infermeria 11 12 13 14 15 16 17 18

servizio bar ristorante cucina spazio per attività di socializzazione

17_spazio per attività di socializazzioni

18_parcheggio

18 B 10 10 5 5 11 12 13 15 1 16 17 5 14 5 3 B B' A A' Pianta
1
1
Proff.
Studenti: Ivonn Estrada, Luis
IL TAVOLA 3 sala comune servizio bar punto informativo magazzino servizi igienici 4 camere doppie lavanderia e asciugatoio reception 4 postazioni internet camerata da 10 posti deposito bici 1 2 4 5 6 7 8 9 10
Pianta piano
Pianta piano
POLITECNICO DI TORINO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA A.A. 2015/2016
Riccardo Palma (Composizione architettonica e urbana), Walter Cerretto (Tecnica delle Costruzioni) Collab. Noela Besenval, Davide Bigaram, Andrea Alberto Dutto 01PRXPM - Atelier di Progettazione architettonica e strutturale
Reyes
N 18 2 3 4 7 9 8 5 6 1 8 8 8 5 5 5 6 A A' B B' 3.0 10 10 5 5 11 12 13 15 1 16 17 5 14 5 3 0 B B' A A'
parcheggio
3 lavanderia e asciugatoio reception 4 postazioni internet camerata da 10 posti deposito bici 1 2 4 5 6 7 8 9 10
punto informativo magazzino
Pianta piano 1
IL PROBLEMA DISTRIBUTIVO
Piano 1
Piano 0
2_punto info

Pianta passerella AA’

Prospetto passerella

trave principale HEB 280 piastra aste diagonali UPN 140 montante HEB 160

POLITECNICO DI TORINO - DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA A.A. 2015/2016

Proff. Riccardo Palma (Composizione architettonica e urbana), Walter Ceretto (Tecnica delle Costruzioni) - Collab. Noela Besenval, Davide Bigaram, Andrea Alberto Dutto 01PRXPM - Atelier di Progettazione architettonica e strutturale

Sezione CC’

trave principale HEB 280

con getto

montante HEB 160

trave principale

trave principale HEB 280 montante HEB 160

con getto di cls

Sezione BB'

Studenti: Ivonn Estrada, Luis Reyes

Sezione CC’

B Pianta AA' Prospetto B' A A' C' C 36.1 3.0
HEB
piastra aste diagonali UPN
piastra
3.0 2.8 B Pianta AA' Prospetto B' A A' C' C
Sezione BB' Sezione CC' trave principale
280
140 Particolare solaio soletta con getto di cls lamiera grecata trave HEB 140
aste diagonali UPN 140 trave principale HEB 280 montante HEB 160
piastra
Sezione CC' solaio soletta
lamiera grecata trave HEB 140
aste diagonali UPN 140
3.0 2.8
trave HEB 140 montante HEB 160
Particolare
B
Prospetto B' A A' C' C 36.1 3.0 Sezione
Sezione CC'
HEB
piastra
piastra
Pianta AA'
BB'
280
Particolare solaio soletta
di cls lamiera grecata trave HEB 140
aste diagonali UPN 140
3.0 2.8 11
Particolare nodo passerella

pilatri 1 HEA 240

pilatri 2 HEA 120

controvento

trave secondaria UPN 240

trave principale HEB 180

profilo tubolare

Maglia strutturale sezione AA'

Dettaglio sezione AA’’

Dettaglio sezione AA'

guaina cls di riempimento

masetto con rete elettrosaldata

isolante

Sezione AA' Sezione BB'

Sezione AA'

Maglia strutturale sezione BB'

Sezione AA'

Sezione BB'

Sezione BB'

Proff.

01PRXPM - Atelier di Progettazione architettonica e strutturale

Studenti: Ivonn Estrada, Luis Reyes

01PRXPM

Studenti: Ivonn Estrada, Luis Reyes

TAVOLA

02c

BB'

pannelli di rivestimento

isolante termico acustico

blocchi gabeston 30x25x60 camera d'aria

trave primaria in acciaio trave secondaria pannelli prefabbricati supporto per controsoffitto pavimentazione cls allegerito per impianti isolante lamiera grecata

architrave in cls

profilo tubolare

pavimentazione getto in cls

trave secondaria

trave primaria

iglu

pavimentazione getto in cls iglu

trave secondaria

trave primaria

fondazione micropali

profilo tubolare

pavimentazione

getto in cls

IL PROBLEMA STRUTTURALE: GLI EDIFICI

iglu

magrone

BB'

TAVOLA 02c

fondazione

IL PROBLEMA STRUTTURALE: GLI EDIFICI

micropali

TAVOLA 02c

36.5 A' A'
POLITECNICO DI TORINO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA - A.A. 2015/2016    
POLITECNICO DI TORINO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN - CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA A.A. 2015/2016 Riccardo Palma (Composizione architettonica e urbana), Walter Ceretto (Tecnica delle Costruzioni) - Collab. Noela Besenval, Davide Bigaram, Andrea Alberto Dutto
             
magrone
BB'
profilo tubolare trave primaria trave secondaria
POLITECNICO DI TORINO DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA E DESIGN - CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN ARCHITETTURA A.A. 2015/2016 Proff. Riccardo Palma (Composizione architettonica e urbana), Walter Ceretto (Tecnica delle Costruzioni) - Collab. Noela Besenval, Davide Bigaram, Andrea Alberto Dutto
             
- Atelier di Progettazione architettonica e strutturale
architrave in cls
fondazione micropali magrone
12
Sezione AA’’ Sezione BB’’
13

BB - BLUE BRIDGE

Progetto per il terziario

Si è deciso di posizionare il ponte in modo da garantire il facile accesso sia per chi proviene dall’area ex manifattura Tabacchi sia dal parco del Meisino, sfruttando la già presente assialità e collocandolo in una zona con minore distanza tra le sponde del fiume. Il percorso è il tema principale di questo progetto, il quale viene riproposto tramite un attraversamento rettilineo per i pedoni, uno curvilineo dolce per i ciclopedoni e dei “corridoi” trasversali che collegano entrambi. Il concept distributivo si basa sull’uso di una griglia che utilizza la larghezza della passerella pedonale. In questo modo si creano 8 spazi simmetrici, divisi da una grande piazza al centro del ponte. Gli spazi sono composti da moduli: due abitativi, uno per spogliatoi e bagni, due collegati tra di loro per il ristorante, uno per punto info e parcheggio bici ed infine uno per la ciclofficina. Uno spazio è stato lasciato libero per un eventuale investimento futuro, magari da parte del comune di Torino o qualche associazione. Tutti i moduli sono dotati di corridoi trasversali, che permettono di accedere ai moduli sia dalla passerella pedonale sia da quella ciclopedonale.

14 03
1 2 1 2 15 Planivolumetrico Sito Progettuale
4 3 1 2 6 5 1 4 5 6 2 3 16
Prospetto Esploso assonometrico
Ristorazione
Abitativo
Sezione Pianta
Modulo
Modulo
300 37 33 21 120 50 50 35 250 300 37 33 21 120 50 50 200 33 33 21 110 50 50 65 70 640 250 125 300 37 33 21 120 50 50 200 33 33 21 110 50 50 0,65 0,7 925 250 125 300 37 33 21 120 30 30 30 200 30 30 30 33 33 21 110 0,65 0,7 1020 250 125 300 37 33 21 120 30 30 30 200 30 30 30 33 33 21 110 0,7 1110 250 125 50 120 40 1000 100 400 100 Getto il cls PIANTA Scala 1:300 Misure in m PARTICOLARE SOLAIO Scala 1:5 Misure in mm SEZIONI Scala 1:75 Misure in cm PolistiroloRete eletttrosaldata ArmaturaLastra predalles S e z i o n e A S e z i o n e B S e z o n e C S e z i o n e D S e z i o n e E S e z i o n e F 300 37 33 21 120 30 30 30 200 30 30 30 33 33 21 110 0,55 0,7 1060 250 125 IMPALCATO Esploso assonometrico Dimensioni in mm HE700B HE700B L250X250X28L250X250X28 L 150X150X15 L 150X150X15 L 150X150X15 L150X150X15 Ø70 Ø70 HE360B HE360B HE320B HE320B HE300B HE300B 2pcavi 2000x500x30 2p.cavi 2000x500x30 IMPALCATO Assonometria 179 123 82.5 11.1 10.6 10.2 9.25 6.4 2.5 3.5 7.2 17
Costruttive 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sezione Pianta
-
Fasi
Impalcato
Unità modulare ed esploso assonometrico

CASA DELLA CULTURA POLITECNICA

Progetto di una biblioteca polifunzionale

La casa della Cultuta Politecnica mira a creare un luogo di ricerca che sia anche fulcro di iniziative culturali, le quali possano dare maggiore visibilità al Politecnico e ne incentivino le nuove possibilità didattiche.

Inoltre si basa sulla “protezione” del patrimonio librario, messo a disposizione degli studenti del Politecnico e della città stessa, affinché la cultura sia condivisa e che sia oggetto di crescita e di scambio continuo.

Il progetto si classifica come un edificio di basso profilo e relativamente a basso costo, con tempi di esecuzione abbastanza limitati, nel corso definito come: “Low Profile – Monolitico”.

La CDP è uno scrigno, composto da tre volumi semplici interconnessi e inscindibili l’uno dall’altro. Essi simboleggiano una cultura fatta di molteplici attori che scambiano valori e sapere. Al centro troviamo un’importante scala monumentale che collega oltre che i due volumi architettonici, con i quali genera un unico piano, anche il campus con la città di Torino.

Ogni piano ha una funzione differente: partendo dal piano terra, destinato alla collettività, troviamo la zona ristoro pubblica con un bar accanto all’area ristoro degli studenti, insieme all’aula studio diurna e notturna; il primo piano è destinata la didattica speciale, con diverse aule e zone di attesa per gli studenti; al secondo e al terzo piano è presente la biblioteca a scaffale aperto con i relativi spazi di consultazione; al quarto piano sale studio diurne silenziose e zone per la concentrazione; al quinto piano si trovano l’aula informatica e stampa e ad aule a prenotazione per i lavori di gruppo, quali modellini o esercitazioni. Gli ultimi due piani sono interamente dedicati all’archivio e alla biblioteca a scaffale chiuso.

18 04

Superficie totale: 10540mq

Costo: 2645 €/mq

Costo complessivo: 27884828 mln

19
Distributivo Funzionale Masterpiece
Sviluppo progettuale
Schema
20 Piano 0 Piano Tipo Piano Tipo dei Condotti
Prospetto Sud Sezione AA’
Dettaglio Costruttivo Dettaglio Costruttivo 21 Viste

QUATTRO LIBRI + UN PAIO DI OCCHIALI

Dopo un’attenta analisi del tema progettuale, si sono suddivise le aree dell’allestimento in quattro aree tematiche corispondenti ai quattro libri dell’architetura di Palladio. Ogni sezione è caratterizzzato da un highlight, rispettivamente: gli ordine architettonici, la villa, il ponte e il Pantheon, richiamati secondo una colorazione diversa della pavimentazione.

Il ponte svolge un ruolo centrale nella mostra poiché fa dialogare le varie sezioni del libro, richiama il legno, tra i materiali prediletti di Carlo Scarpa, inoltre amplicifica lo spazio progettuale. Successivamente, secondo un’ottica scarpiana, il progetto è stato definito nelle scelte materiche e nelle tecniche di rapprensentazione della collezione, secondo quello que poteva essere “la vera bellezza”. Significanti infatti sono la scelta di realizzare un’importante muro interattivo, le vasche d’acqua contenenti degli espositori, e il Phanteon in scala.

Contemporaneamente è stato studiato un brand identity che richiami al meglio il tema progettuale e dal quale è derivata la parte di pubblicizazione dell’allestimento: il gudget e manifesti. La logica progettuale viene richiamata anche dall’esterno mediante una scultura, corrispondente ad una parte del ponte della mostra, e da un importante portale in legno che richiama lo sguardo di Scarpa. Infine, per rendere il più possibile completa la progettazione si sono ipotizzati il finger food ed il packaging da proporre allo spettatore in occasione della cerimonia di apertura dell’allestimento.

22 05
Progetto di allestimento museale
Pianta livello 0 m Pianta livello +3 m B’ B’ B B A’ A’ A A
Sezione AA’ Sezione BB’

Sezione longitudinale

Prospetto Basilica
Muro interattivo
Pannelli introduttivi
Brand identity
Gudget Manifesto
Packaging e finger food

THESIS

29

STUDIO PER UNA SCENOGRAFIA

L’italiana in Algeri di Giachino Rossini

La tesi ha per oggetto lo sviluppo progettuale di una scenografia per l’opera lirica L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini. Il lavoro finale è il risultato di uno studio che si divide sostanzialmente in cinque parti: la prima corrisponde all’analisi dei contenuti del libretto dell’opera al fine di comprendere il pensiero dell’autore e l’oggetto di studio; la seconda è un’indagine conoscitiva sul tema dell’Orientalismo e sulle architetture di Algeri (Algeria) in tre momenti in cui l’opera ha subito una nuova interpretazione scenografica; la terza è un’analisi di alcuni allestimenti scenografici al fine di apprendere dalle esperienze di registi e scenografi contemporanei; la quarta parte corrisponde alla formulazione della mia interpretazione dell’opera; infine vi è la fase tecnica in cui rappresento le diverse scene e gli elementi che le compongono mediante disegni architettonici (piante, prospetti e sezioni).

La mia personale interpretazione e realizzazione del progetto di scenografia vuole mettere in evidenza il carattere artistico e di indagine della figura dell’architetto in un mondo sempre più globalizzato, dove le conoscenze estere si fondono in architetture ibride che andranno a formulare il linguaggio architettonico futuro; e in tale scenario il palcoscenico può essere sfruttato come uno spazio su cui avere delle anticipazioni.

30 06

Il Serraglio descritto nell’opera si trovava all’interno della Casbah di Algeri.

Palazzo del bey assieme agli edifici ubicati all’interno dell’antica me dina (quartiere) furono usati come modelli di riferimento per la pro duzione di opere artistiche e architettoniche in Europa. La Casbah era famosa per il suo porto fortificato dal quale partivano gli imbarchi dei corsari barbereschi e nel quale arrivano i prigionieri europei rapiti dalle proprie imbarcazioni.

Suggestioni

31
Focus
Protagonista (Isabella) Contesto (Algeri) Giovane donna di nazionalità italiana. Le stanze del Serraglio del bey e la spiaggia di mare.

Elemento di chiusura

Elemento percoribile

Pianta

Pianta teatro Regio Concept
teatro Regio 1350 1900 700 1000
elementi tutti gli scena
Sezione
Ambientazione
5 5 3 3 Legenda: Soffitto Fondale Elementi di scena 1 2 Corridoio 3 Scale (carro) 4 Quinta 5 Cuscino x12 Tappeto x6 Attrezzeria 2 4 4
1
Ambientazione
Soffitto Fondale Elementi di scena 1 2 Corridoio 3 Scale (carro) 4 Baule x4 Attrezzeria Legenda: 1 3 3 2 4 4
2
Ambientazione
5 5 3 3 2 2 4 4 Legenda: Soffitto Fondale Elementi di scena 1 Corridoio 3 Scale (carro) 4 Tenda x4 6 Attrezzeria Cuscino x4 Tappeto x6 Lampade da terra x5 Divano x1 Quinta 5 Abiti vari Set caffè x1 Scrigno x1 Sgabello x2 6 6 1 6 6
3

Elementi di scenotecnica

Pianta elementi di scenotecnica. Scala 1:100

Item 1 (corridoio)
3
Davanti
Vista item 1 e
Dettaglio sistema a binario Sistema a binario per le mashrabiyya Elementi q01, q02, q03 e q04 Item 3 (quinta)

Item 5 (carro)

Item 9

37
Item 5 (carro): elementi c01, c02, c03 Item 5 (carro): elemento c04
Vista item 5
Esploso assonometrico
Elementi di scenotecnica
3 Texture 3 Texture 1 Texture 2
(pavimento)
Texture 1 Texture 2 Texture

Attrezzeria

Attrezzeria pesante

Attrezzeria leggera

38
39 Costumi Lindoro
Elvira Haly eunuco

WORKSHOP E TIROCINIO

40

TIN. TI NARRO - TI NUTRO

Workshop di progettazione per il co-living del Reparto di Terapia Intensiva di Neonatologia Universitaria del Sant’Anna di Torino (TIN)

L’importanza delle parole: sprigionare gioia, scatenare rabbia, alimentare paure. TIN, l’acronimo che accoglie, con l’inizio del percorso nella Terapia Intensiva; aggredisce emotivamente, con sterile freddezza, introducendo in una Neo esperienza.

La connotazione delle singole lettere spaventa, il Nuovo disorienta. Trasformando la N nel vero elemento di valore centrale, ci si accorge di come la sua declinazione nei concetti di Narrazione e Nutrizione diano il senso di partecipazione ad un percorso condiviso dove relazioni umane ed esperienza nutrono attraverso la difficoltà e accompagnano ad accogliere la Nuova vita.

TiNarro, TiNutro: due concetti fondamentali e compenetranti del percorso di riappropriazione dello spazio nella sua dimensione sociale e personale.

La narrazione racconta lo spazio attraverso le sfere della nutrizione nella loro accezione più semplice del vivere: sapere, comunicare, alimentare.

La riappropriazione dell’identità e del ritmo interiore deve poter avvenire nella contemporaneità della condivisione degli spazi. La condivisione della dimensione sociale e privata di uno spazio deve garantire una flessibilità di utilizzo adattandosi ai diversi utenti che la vivono quotidianamente.

Una nuova dimensione, non solo percettiva, generata da trasparenze controllate con l’utilizzo di luci, colori e materiali simula e ripropone l’interazione tra sfera sociale e personale.

RITUALITÀ’

SCAMBIO RITMO

TEMPORALITA’

UMANIZZAZIONE SOCIALIZZAZIONE IDENTITA’

NUTRIMENTO FAMIGLIA LUCE FLESSIBILITA’

RITUALITÀ SCAMBIO RITMO TEMPORALITÀ UMANIZZAZIONE SOCIALIZZAZIONE IDENTITÀ 1 2 41 07
Ritualità Preparazione Pannello Accoglienza NUTRIZIONE ALIMENTAZIONE NUTRIZIONE SPIRITUALITÀ NUTRIZIONE SAPERE NARRAZIONE CONNESSIONE PERCORSO NARRATIVO INFOGRAFICHE PERCORSO LUMINOSO Ingresso Accoglienza INGRESSO TIN SPOGLIATOIO WC SALA RIUNIONI BIBLIOTECA BAMBINI BIBLIOTECA MEDICA SALA GIOCO BIMBI SALA RELAX SALA ASS. SOCIALE SALA ACCOGLIENZA LACTARIUM PORTARE ALL’ESTERNO IL SUONO DEL BATTITO CARDIACO VISUALIZZAZIONE 42 Visione 1 2 3 1 2 3
VISION

TIMING DI PROGETTO

TIMING DI PROGETTO

0 1 fase
1 INGRESSO 2 SPOGLIATOIO AREA FASCIATOIO 3 RITUALITÀ LAVAGGIO MANI 1 2 3 4 5 6 7 4 WC 5 PORTA SCORREVOLE Per direzionare flussi in ingresso 6 PANNELLO 7 INFOGRAFICHE A PARETE SOSTITUZIONE PAVIMENTAZIONE SOSTITUZIONE CONTROSOFFITTI SOSTITUZIONE RIVESTIMENTI PARETI ZOOM 1 ZOOM 1 1 2 4 3 5 6 6 0 2 3 fase fase x 1
10 SALA RIUNIONI FORMAZIONE BIBLIOTECA BAMBINI BIBLIOTECA MEDICA 11 INFOGRAFICHE A PARETE SOSTITUZIONE PAVIMENTAZIONE SOSTITUZIONE CONTROSOFFITTI SOSTITUZIONE RIVESTIMENTI PARETI AREE IN CUI INTERVENIRE NELL’EVENTUALE FASE X PER IMPLEMENTARE LE AREE DELLA NUTRIZIONE Pannello scorrevole Parete divisioria trasparentecon sistema di impacchettamento a libro Tavoli componibili 10 11 ZOOM 2
0 2 3 fase fase x 1 10 SALA RIUNIONI FORMAZIONE BIBLIOTECA BAMBINI BIBLIOTECA MEDICA 11 INFOGRAFICHE A PARETE SOSTITUZIONE PAVIMENTAZIONE SOSTITUZIONE CONTROSOFFITTI SOSTITUZIONE RIVESTIMENTI PARETI AREE IN CUI INTERVENIRE NELL’EVENTUALE FASE X PER IMPLEMENTARE GLI SPAZI DELLA NUTRIZIONE FASE X SUONO DEL BATTITO CARDIACO PORTATO ALL’ESTERNO DEL REPARTO 10 11 0 2 fase 1
TIMING DI PROGETTO
8 SALA GIOCO BIMBI RELAX ASS. SOCIALE ACCOGLIENZA PREGHIERA EVENTUALI CONSULTI CON IL TPERSONALE 9 LACTARIUM SOSTITUZIONE PAVIMENTAZIONE SOSTITUZIONE CONTROSOFFITTI SOSTITUZIONE RIVESTIMENTI PARETI Porta scorrevole Pareti in laminato forato curvato, (Abet laminati) Illuminato con strip-led 8 8 8 9 ZOOM 2 43 Timing di progetto
TIMING DI PROGETTO

I COLORI DELL’INGANNO

Workshop “Architettura Scenografia Musica” per la progettazione scenografica dell’opera buffa Don Pasquale

Il progetto di scenografia riflette vicenda e gli spazi descritti nel libretto secondo l’ottica del genere Telenovela, in questo modo i salotti domestici, descritti nel Libretto, vengono creati mediante la realizzazione di pareti (quinta e carro) decorate con le boiseries e colorate da un unico colore per rappresentare il carattere primordiale del protagonista dominante della scena.

Nel primo quadro (Atto 1: scena I, II, III) la dimora di Don Pasquale racconta l’appartenenza del protagonista ad un tempo passato. La scenografia “verde” si presenta dunque all’antica, arredata con un mobilio (attrezzeria) dal gusto tradizionale.

La comparsa di Norina, nella seconda parte del primo atto (Atto 1: scena IV, V) è ben esplicata dalla rappresentazione che muta. La scenografia diventa romantica e vibrante, dai colori accessi e dallo stile moderno (seppur con un limite nell’utilizzo dell’arredo conforme allo status sociale della proprietaria); richiama la personalità energica e creativa della giovane protagonista e si sposa con il tempo andante ed il lirismo esagerato che contraddistingue la scena.

Atto 3: scena I, II, III, IV, V: la permanenza di Sofronia (Norina) in casa di Don Pasquale comporta un cambio scena importante. Il dominio e la psicologia di Don Pasquale vengono demoliti e la scenografia muta inesorabilmente seguendo il medesimo tracciato. La dimora (che nella prima scena raccontava l’appartenenza del padrone, Don Pasquale, ad una posizione di forza) subisce le influenze della nuova protagonista dominante, Sofronia, che ne altera i connotati. La scenografia, dunque, assume un carattere pomposo e quasi caricaturale in forte contrapposizione alla sobrietà e al rigore della prima scena. La boiserie si tinge di un giallo vibrante ed il nuovo arredo risulta colorato, “alla moda” e costoso. L’atto III è forse il più leggiadro sotto il profilo lirico-melodico (come è leggiadra la scenografia).

Nella scena finale (Atto 3: scena VI) si abbandonano le vesti comico e satiriche per dare spazio al nuovo protagonista della scena, Ernesto; di conseguenza l’allestimento acquista un carattere romantico e sognante dato da un bosco “fiabesco”, dipinto sul fondale ed enfatizzato da alberi costruiti con ferro rivestito da polistirolo. La scenografia fa da sfondo al ritrovo di tutti i protagonisti, incluso il coro, per evocare la morale della storia: lasciare l’amore ai giovani.

45 08
Don Pasquale di Gaetano Donizetti

nomenclatura di scena I, II, III | Atto 2: scena I, II, III, IV

1: scena I, II, III | Atto 2: scena I, II, III, IV

14. Divano chesterfield x

1

Scala

Atto 1: scena I, II, III | Atto 2: scena I, II, III, IV
1. Fondale x 1 2. Carro x 2 3. Carro x 2 6. Boiserie x 2 8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1 11. Scroscia x 10
PRODUCED BY
AUTODESK STUDENT
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 1 2 14 13 12 9 10 Pianta e nomenclatura di scena Atto 1: scena I, II, III | Atto 2: scena I, II, III, IV 09
10. Soffitto x 1
AN
VERSION
14. Divano chesterfield 12. Sedia TON Armchair n°30 x 2 13. Tavolo legno x
1
1. Fondale x 1 2. Carro x 2 3. Carro x 2 6. Boiserie x 2 8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 1 2 8 3 11 14 13 12 9 10 POLITECNICO DI TORINO | A. A. 2020-2021 |
09
11. Scroscia x 10 1:100
10. Soffitto x 1 Workshop
“Architettura, Scenografia, Musica” Docenti: S.Di Dio, V. Donato, R. Monaco, S. Pace, A. Piovano | Gruppo 5: I. E. Estrada Leva, E. Guadagna, L. Pittari, C. Tempora
Divano chesterfield
12. Sedia TON Armchair n°30 x 2
13. Tavolo legno 8. Fianco x 2 PRODUCED
9. Pavimento x 1 11. Scroscia x 10 STUDENT VERSION
10. Soffitto x 1
BY AN AUTODESK PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 8 3 11 14 13 12 10
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
(*) Prima del nome dell’elemento è indicato il numero identificativo riconducibile al capitolato. L’indicazione della quantità dell’elemento si riferisce alla specifica scena; il numero totale di ogni elemento è riportato a pag. 4-5.
12. Sedia TON Armchair n°30
x 2
Fondale x 1 Carro x 2 Carro x 2 Boiserie x 2 Fianco x 2 Pavimento x 1 Scroscia x 10 Soffitto x 1 PRODUCED
AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 1 2 8 3 11 14 13 12 9 10 46
13. Tavolo legno x
1
BY
Pianta e nomenclatura di scena
Schema elementi di scena
Atto 1 scena I, II e III | Atto 2: scena I, II, III e IV
Atto
09
Legenda elementi di scena e di attrezzeria
Pianta e nomenclatura di scena (*)
x
14. Divano chesterfield
1
12. Sedia TON Armchair n°30
x 2
1
2
Carro x 2 6. Boiserie x 2 8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1 11. Scroscia x 10 10. Soffitto x 1 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 1 2 8 3 11 14 13 12 9 10 Pianta e nomenclatura di scena (*) Atto 1: scena II, III | Atto 2: scena I, II, III, IV 09 14. Divano chesterfield x 1
n°30 x 2
Tavolo legno x 1
Fondale x 1 2. Carro x 2 3. Carro x 2 6. Boiserie x 2 8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1 11. Scroscia x 10 10. Soffitto x 1 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 6 1 2 8 3 11 14 13 12 9 10
13. Tavolo
legno
x 1 1. Fondale x
2. Carro x
3.
12. Sedia TON Armchair
13.
1.

Pianta e nomenclatura di scena

Legenda elementi di scena e di attrezzeria

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 8 3 11 4 10 11 nomenclatura di scena (*) IV, V
x 1 Quinta Fondale x 1 Carro x 2 Quinta x 1 x 4 Fianco x 2 Pavimento x 1 Scroscia x 4 Soffitto x 1 5 5 5 5 9 15 16
15. Chaise longue
x 1
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 8 3 11 4 10 11
16. Tavolino Rhet
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
1: scena IV,
Pianta e nomenclatura di scena (*) Atto
V
15.
Chaise longue x 1
5. Quinta 1. Fondale x 1 3. Carro x 2 4. Quinta x 1 x
4
1
4 10.
1 5 5 5 5 9 15 16
Tavolino Rhet x 1
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 3 4 10
8. Fianco x
2
9. Pavimento x
11. Scroscia x
Soffitto x
16.
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Pianta e nomenclatura di scena (*) Atto 1: scena IV, V
5. Quinta 1. Fondale x 1 3. Carro x 2 4. Quinta x 1 x 4 8. Fianco x 2 9. Pavimento x
1
11. Scroscia x 4
5 5 5 5 9 15 16 47 Atto 1: scena IV e V
10. Soffitto x 1
Schema elementi di scena

Schema elementi di scena

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT

Pianta e nomenclatura di scena

Legenda elementi di scena e di attrezzeria

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Scala 1:100

POLITECNICO DI TORINO | A. A. 2020-2021 | Workshop “Architettura, Scenografia, Musica” Docenti: S.Di Dio, V. Donato, R. Monaco, S. Pace, A. Piovano | Gruppo 5: I. E. Estrada Leva, E. Guadagna, L. Pittari, C. Tempora

(*) Prima del nome dell’elemento è indicato il numero identificativo riconducibile al capitolato. L’indicazione della quantità dell’elemento si riferisce alla specifica scena; il numero totale di ogni elemento è riportato a pag. 4-5.

nome dell’elemento è indicato il numero identificativo riconducibile al capitolato.

48 09
x 1
14. Divano chesterfield
2
12. Sedia TON Armchair n°30 x
1
13. Tavolo legno x 1. Fondale x 1 2. Carro x 2 3. Carro x 2 6. Boiserie x 2 8. Fianco x 2
10.
1 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 2 8 3 11 14 13 12 9
9. Pavimento x 1 11. Scroscia x
10
Soffitto x
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION nomenclatura di scena II, III, IV, V 7 1 8 3 11 17 13 9 10
2
Fondale x 1 Carro x 2 Boiserie x 2 Fianco x 2 Pavimento x 1 Scroscia x 4 Soffitto x 1 16 19 12
1 x 1 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 7 3 17 13 9 10
16. Tavolino Rhet
17. Poltrona
Gianni Saiben
x
19. Pianta Areca
x
1. Fondale x 1 3. Carro x 2 7. Boiserie x 2
11.
10.
16 19 12 (*) Prima del
8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1 Scroscia x 4 Soffitto x 1
PRODUCED
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 13 Scala 1:100 7 1 8 3 11 17 13 9 10
16. Tavolino Rhet
BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
12. Sedia TON Armchair n°30 x 2 17. Poltrona Gianni Saiben x 2
1
19. Pianta Areca
x
1. Fondale x 1 3. Carro x 2 7. Boiserie x 2 8. Fianco x 2 9. Pavimento x 1 11. Scroscia x 4 10. Soffitto x
1 16 19 12
x 1 13. Tavolo legno x 1 16. Tavolino Rhet
VERSION
8 11
12. Sedia TON Armchair n°30 x 2 17. Poltrona Gianni Saiben x 2 19. Pianta Areca x 1 x 1 13. Tavolo legno x 1
Atto 3: scena I, II, III, IV e V
(*) Prima del nome dell’elemento è indicato il numero identificativo riconducibile al capitolato. L’indicazione della quantità dell’elemento si riferisce alla specifica scena; il numero totale di ogni elemento è riportato a pag. 4-5.

Pianta e

Legenda elementi di scena e di attrezzeria

Carro x 2 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION nomenclatura di scena VI 1 8 3 11 18 9 10
Fianco x 2 Pavimento x 1 Scroscia x 4 Soffitto x 1 Fondale x 1
18. Albero x 4
BY
PRODUCED
AUTODESK
3. Carro x 2 VERSION 1 3
PRODUCED 9 10 AN AUTODESK STUDENT VERSION BY AN
STUDENT
8. Fianco x 2
9. Pavimento x 1
11. Scroscia x 4 10. Soffitto x 1 il POLITECNICO DI TORINO A. A. 2020-2021 | Workshop “Architettura, Scenografia,
Docenti: S.Di Dio, V.
R.
A. Piovano
5: I. E. Estrada Leva, E.
L.
1. Fondale x 1 (*) Prima del nome dell’elemento
è indicato
numero identificativo riconducibile al capitolato.
Musica”
Donato,
Monaco, S. Pace,
Gruppo
Guadagna,
Pittari, C. Tempora
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 15 Scala 1:100 8 3 11 18 9 10
x 4
3. Carro x 2
18. Albero
8. Fianco x 2
9. Pavimento x 1
11. Scroscia x 4 10. Soffitto x 1 1. Fondale x 1 (*) Prima del nome dell’elemento è indicato il numero identificativo riconducibile al capitolato. L’indicazione della quantità dell’elemento si riferisce alla specifica scena; il numero totale di ogni elemento è riportato a pag. 4-5. Schema elementi di scena
49 Atto 3: scena VI
nomenclatura di scena

Esploso boiserie

Tavola tecnica boiserie

Tavola tecnica boiserie

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Esploso e schema di montaggio boiserie 17

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

montaggio boiserie

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN

POLITECNICO DI TORINO | A. A. 2020-2021 Workshop “Architettura, Scenografia, Musica” Docenti: S.Di Dio, V. Donato, R. Monaco, S. Pace, A. Piovano | Gruppo 5: I. E. Estrada Leva, E. Guadagna, L. Pittari, C. Tempora

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Tavola tecnica boiserie

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Prospetto e sezione | Scala 1:50 Schema di montaggio

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Nodo (2)

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Nodo (1)

PRODUCED BY AN AUTODESK

Boiserie con carro

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Tavola tecnica boiserie

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

POLITECNICO DI TORINO | A. A. 2020-2021 | Workshop “Architettura, Scenografia, Musica” | Docenti: S.Di Dio, V. Donato, R. Monaco, S. Pace, A. Piovano | Gruppo 5: I. E. Estrada Leva, E. Guadagna, L. Pittari, C. Tempora

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Boiserie quinta Rilievo boiserie

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION

Boiserie con carro

Boiserie quinta Rilievo boiserie

Enrica Guadagna, Letteria Pittari, Carolina

PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
1 2 4 3 5 6
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
1 2 3 4 5 6 Esploso e schema di montaggio boiserie
1 2 4 3 5 6 PRODUCED
AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 2 3 4 5 6
BY
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
1 2 4 3 5 6 1 2 3 4 5 6
AUTODESK STUDENT VERSION
AUTODESK STUDENT VERSION
17 PRODUCED BY AN
PRODUCED BY AN
Politecnico di Torino | A. A. 2020-2021 | Workshop Architettura, Scenografia, Musica Docenti: Stefania Di Dio,
Sergio Pace, Attilio Piovano Gruppo 5 Ivonn Escarleth Estrada Leva, Enrica Guadagna, Letteria Pittari, Carolina Tempora TAVOLA 186 447 150 20 676 500 115 137 196 228 150 576 681 171 571 110 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Valentina Donato, Roberto Monaco,
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Finiture in rilievo Pannello in compensato Struttura di supporto Esploso boiserie Prospetto e sezione
Scala 1:50 Schema di montaggio Nodo (1) Scala 1:5 5 10 10 5 12 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Scala 1:5 5 10 20 10 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED
|
Nodo (2)
PRODUCED BY
AUTODESK STUDENT VERSION
1 2 4 3 6 5 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 3 62 4 Nodo (1) Nodo (2)
AN
Politecnico di Torino | A. A. 2020-2021 | Workshop Architettura, Scenografia, Musica Docenti: Stefania Di Dio, Valentina Donato, Roberto Monaco, Sergio Pace, Attilio Piovano Gruppo 5 Ivonn Escarleth Estrada Leva,
TAVOLA 186 447 150 20 676 500 115 137 196 228 150 576 681 171 571 110 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Finiture in rilievo Pannello in compensato Struttura
Tempora
di supporto
Scala 1:5 5 10 5 12 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
BY
STUDENT VERSION Nodo
Scala 1:5 5 10 20 10 5 12 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Nodo (1)
PRODUCED
AN AUTODESK
(2)
2 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 2 4 3 6 5 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
3 62 4
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Finiture
rilievo
Struttura di supporto Esploso boiserie Prospetto e sezione | Scala 1:50 Nodo (1) Scala 1:5 5 10 20 10 5 12 20
STUDENT
PRODUCED
Nodo (2) Scala 1:5 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION VERSION PRODUCED PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 3 1 5 62 Nodo (2)
in
Pannello in compensato
VERSION
PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Finiture in rilievo
Esploso boiserie Nodo (1) Scala 1:5 5 10 5 12 20 AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Nodo (2) Scala 1:5 5 10 20 10 5 12 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY
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Pannello in compensato
AN AUTODESK STUDENT
50
composizione degli elementi di scena Esploso boiserie Prospetto e sezione boiserie carro Prospetto e sezione boiserie quinta Nodo (1) Nodo (2) Schema di montaggio 282 186 447 150 20 676 500 115 137 196 228 150 576 681 171 571 110 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION
Scenotecnica:
AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Finiture in rilievo Pannello in compensato Struttura di supporto Esploso boiserie Prospetto e sezione | Scala 1:50 Schema di montaggio Nodo (1) Scala 1:5 5 10 20 10 5 12 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Nodo (2) Scala 1:5 5 10 20 10 5 20 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION Boiserie con carro Boiserie quinta Rilievo boiserie PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 1 2 4 3 6 5 PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION PRODUCED BY AN AUTODESK STUDENT VERSION 3 1 5 62 4 Nodo (1) Nodo (2)
Tavola tecnica boiserie
51 Costumi dei cantanti principali
Don Pasquale Ernesto Dottor Malatesta Norina

TRACCE

Workshop “Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimento di spazi urbani pedonalizzati”

L’intervento di risistemazione del tratto di via principe Tommaso è caratterizzato dalla necessità di convertire questa porzione di strada pedonalizzata in una piazza di quartiere. La piazza vuole avere una connotazione inclusiva secondo la quale ogni spazio è accessibile e a servizio dei diversi fruitori, senza essere fisicamente delimitato. Il progetto interviene attraverso la scomposizione dello spazio pubblico in tre livelli: suolo, arredo e cielo, con il fine di restituire al luogo una nuova identità, connotata da caratteristiche ambientali specificatamente studiate per offrire alla cittadinanza uno spazio agevole e flessibile, alla portata di tante utenze diverse.

La pavimentazione è caratterizzata da una tinta unita, il cui scopo è quello di conferire all’area un senso di unità, associata ad una griglia regolarizzata, a punti, la cui funzione è quella invece di materializzare delle aree non delimitate, continuamente riscrivibili attraverso la colorazione dei pallini ai vertici della stessa area.

L’arredo è costituito da tubolari che formano dei portali le cui estremità vengono posizionate in corrispondenza dei pallini. L’idea alla base è quella di riprodurre un filo che entrando e uscendo dal suolo riesca a generare delle occasioni per vivere lo spazio in modo vario e flessibile. Infine il cielo è stato attrezzato con delle vele ombreggianti in tela, utili in estate per sfruttare lo spazio pubblico al massimo delle sue potenzialità. Tali vele mostrano dei vuoti in funzione del disegno del suolo e con tali vuoti si ottengono delle aree illuminate in grado di generare a sua volta dinamicità funzionale. Non da ultimo, l’importanza delle vele nel progetto è rappresentata anche dalla possibilità per la sartoria che ha sede nella via di promuovere la sua attività producendo le vele e pubblicizzandosi quindi in un luogo caratteristico di Torino e incentivando interventi simili anche in altri tratti stradali.

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stanziano nella via in momenti simili. Si ipotizza un utidella strada complesso all’interno di una eventuale di quartiere, a cui partecipano i vari stakeholders zona.

stanziano nella via in momenti simili. Si ipotizza un utidella strada complesso all’interno di una eventuale quartiere, a cui partecipano i vari stakeholders zona.

RIFERIMENTI

Via Principe Tommaso, San Salvario, Torino

RIFERIMENTI

L’intervento di risistemazione del tratto di via principe Tommaso è caratterizzato dalla necessità di convertire questa porzione di strada pedonalizzata in una piazza di quartiere. La piazza vuole avere una connotazione inclusiva secondo la quale ogni spazio è accessibile e a servizio dei diversi fruitori, senza essere fisicamente delimitato. L’apposizione sul suolo di punti di riferimento colorati aiuta a definire delle linee guida che determinano porzioni di spazio differenti e con usi differenti a seconda degli orari. I cerchi rossi definiscono l’area per la collocazione dei tavolini del ristorante durante gli orari di servizio. I cerchi verdi identificano differenti spazi e soluzioni dedicate ai bambini della scuola, negli orari di entrata, gioco pomeridiano ed eventuali attività proposte dagli insegnanti durante la giornata. I cerchi di colore azzurro e giallo definiscono rispettivamente le porzioni dedi cate ai fruitori del circolo Arci e della caffetteria, i quali stanziano nella via in momenti simili. Si ipotizza un uti lizzo della strada complesso all’interno di una eventuale festa di quartiere, a cui partecipano i vari stakeholders della zona.

RIFERIMENTI

I cerchi verdi identificano differenti spazi e soluzioni dedicate ai bambini della scuola, negli orari di entrata, gioco pomeridiano ed eventuali attività proposte dagli insegnanti durante la giornata. I cerchi di colore azzurro e giallo definiscono rispettivamente le porzioni dedicate ai fruitori del circolo Arci e della caffetteria, i quali stanziano nella via in momenti simili. Si ipotizza un utilizzo della strada complesso all’interno di una eventuale festa di quartiere, a cui partecipano i vari stakeholders della zona.

Utilizzo spaziale degli stakeholders

LEGENDA

Fonte: https://www. pinterest.it/

connotazione inclusiva secondo la quale ogni spazio è accessibile e a servizio dei diversi fruitori, senza essere fisicamente delimitato. L’apposizione sul suolo di punti di riferimento colorati aiuta a definire delle linee guida che determinano porzioni di spazio differenti e con usi differenti a seconda degli orari. I cerchi rossi definiscono l’area per la collocazione dei tavolini del ristorante durante gli orari di servizio. I cerchi verdi identificano differenti spazi e soluzioni dedicate ai bambini della scuola, negli orari di entrata, gioco pomeridiano ed eventuali attività proposte dagli insegnanti durante la giornata. I cerchi di colore azzurro e giallo definiscono rispettivamente le porzioni dedicate ai fruitori del circolo Arci e della caffetteria, i quali stanziano nella via in momenti simili. Si ipotizza un utilizzo della strada complesso all’interno di una eventuale festa di quartiere, a cui partecipano i vari stakeholders

Concept progetuale

RIFERIMENTI ARREDO

Fonte: https://www. pinterest.it/

Bambini e genitori

Fruitori Caffetteria

Fonte: https://www. pinterest.it/

Dehor ristorante

Stakeholders, utenti e bisogni

LEGENDA

Fruitori ARCI

Negozianti

Individuazione vertici

Intersezione aree

Mixitè

Tipologia arredo 1: sedute. Vista diurna e notturna inserimento di strisce a

La griglia

Il filo metaforico

flessibilità di utilizzo

pedonale come collaborazione attività Zona pedonale come attività educative infantiliZona pedonale come dialogo tra le utenze

Fonte: https://www. pinterest.it/ pedonale come collaborazione attività della collettività Zona pedonale come attività educative infantiliZona pedonale come dialogo tra le utenze

POLITECNICO DI TORINO Dipartimento di Architettura e Design

POLITECNICO DI TORINO Dipartimento di Architettura e Design

A.A. 2021/2022 Workshop Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimenti di spazi urbani pedonalizzati

A.A. 2021/2022 Workshop Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimenti di spazi urbani pedonalizzati

In collaborzione con DENERG, Città di Torino, ITER

In collaborzione con DENERG, Città di Torino, ITER

Zona pedonale come collaborazione attività della collettività

Tipologia Vista inserimento

Cielo

Punti luce esistenti

Ombreggiamento

Dinamicità

Zona pedonale come attività educative infantiliZona pedonale come dialogo tra le utenze Zona pedonale come riposo e sosta

POLITECNICO DI TORINO Dipartimento di Architettura e Design

A.A. 2021/2022 Workshop Luce, suono, colore e materia in interventi di placemaking per l’allestimenti di spazi urbani pedonalizzati

In collaborzione con DENERG, Città di Torino, ITER

VIA MADA MA CRI VIA SILVIO PELLICO A SILVIO PELLICO
VIA
VIA SILVIO PELLICO
SILVIO PELLICO VIA SILVIO PELLICO VIA SILVIO PELLICO
Suolo Arredo

Illuminazione e punti rumorosi nelle ore notturne

Vista

Arredo

Arredi tipo: rispettivamente tipologie di arredo 1 e 2 nelle viste diurne e notturne.

inserimento di strisce a led.

Storytelling

inserimento di strisce a led.

Tipologia arredo 3: sedut, appoggia schiena e stralli bici.

Vista diurna e notturna con inserimento di strisce a led.

Tipologia arredo 4: sedute e tavolini. Vista diurna e notturna con inserimento di

Fruitori ARCI TRACCE - Gruppo A Erica Aureli, Federico Belfiore, Chiara Canavese, Francesco Caridà, Elisa Cavagnero, Emanuela Coretti, Virginia Dema, Vista diurna notturna
1a 1b 2a 2b
Grazie per l’attenzione.

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