Nell’era della commercializzazione, affascina la possibilità di sottrarre l’acqua al meccanismo della mercificazione; ed è vero l’acqua come l’aria è di tutti, è un bene comune ma, a differenza dell’aria, essa non è fruibile allo stato naturale cioè senza l’attività economica dell’uomo che deve impiegare fattori produttivi, capitale e lavoro, come per la fornitura di qualsiasi altro bene. Dunque la fruizione delle risorse idriche è legata a “costi”.
Approfondisce il tema Laura Castellucci, Università di Roma - Tor Vergata.