i nostri
Cani
Anno 61 num. 9 ottobre 2015
Francesco Biondolillo Presidente IFR con il professor Peter Friedrich Presidente VDH
fatica e del successo con ogni traguardo come un gradino da salire e ciascuna vittoria trampolino per un’altra fatica. Così nel 2001 gli orizzonti si ampliano. “Fu in quell’anno - dice - che divenni Consigliere nazionale del club con delega alle delegazioni nella Penisola”. Un lavoro difficile? Sorride e lascia intuire che nell’impegno, per passione o necessità, niente è facile ma i traguardi raggiunti nel club svelano i successi tanto che nel 2006 è Presidente del Gruppo cinofilo cefaludese e l’anno successivo presidente del Rottweiler club italiano e giudice di razza. Nelle cronache sono sottolineati anche giorni cupi testimoniati dalla riduzione delle iscrizioni, dalla scomparsa di alcuni allevatori, da isole di diffidenza. “Erano i tempi delle proposte di legge contro i cani ritenuti pericolosi ed ogni episodio negativo dovuto a comportamento anomalo e ancorché non fosse colpa del cane veniva amplificato dalle cronache e strumentalizzato per chiedere maggiori restrizioni. Occorreva - dice - un impegno a tempo pieno, un’azione concreta e politica di recupero di credibilità nell’opinione pubblica per impedire un atto di ingiustizia, difficile poi da superare, da parte del legislatore. Le iscrizioni frattanto erano precipitate a circa 2200 e ogni allevatore e ciascun tecnico sa cosa significhi per la selezione”. Tace. Dalla finestra giungono i rumori di una città che corre e non sai dove. Può essere che insegua se stessa?
“Attualmente i Rottweiler iscritti sono il doppio”. Lo dice all’improvviso come svelasse un pensiero nascosto, ma le parole celano la soddisfazione per un altro importante risultato raggiunto in un cammino di tutti i soci. Nel 2010 la nomina a componente del Comitato utilità e difesa ENCI giunge come una promozione naturale per i risultati ottenuti e tre anni dopo l’elezione a consigliere nazionale ENCI è un riconoscimento ma diventa anche un ulteriore impegno. Infine il successo internazionale che conferma il primato dell’Italia e testimonia il valore della persona. “Il nostro Rottweiler club - dice - è il primo nel mondo per prestigio, secondo, dopo la Germania, per numero di cani iscritti e campionati. Abbiamo lavorato tanto e bene ed è per questo che i nostri allevatori raccolgono successi in ogni nazione”. La voce sale improvvisamente di tono e copre i rumori che giungono dalla strada. “... È la conferma che quando alla passione si unisce il cervello, se si mettono insieme conoscenze ed esperienza nessun traguardo diventa troppo lontano né troppo ambizioso”. Si dice che il Rottweiler sia troppo aggressivo… “Lo dicevano un tempo e sono in pochi oggi a ripeterlo come un noioso luogo comune: mi auguro che presto non lo si dica affatto. E’ una bugia da evitare quella che il Rottweiler sia aggressivo. Tutto dipende dalla socializzazione, dal come il proprietario lo sa allevare, abituare. Anche i ra-
gazzi crescono come vengono abituati”. Sorride all’affermazione con quell’ironia sottile che solo gli isolani sanno avere. Come presidente ha un programma oppure… La risposta giunge immediata “non credo di essere un presidente di rappresentanza. Il club per il prestigio acquisito e le attese dei Soci merita di più e lo avrà. Ed in breve”. Ad esempio? La domanda non lo coglie di sorpresa. “Gli elenchi rischiano di essere limitativi e quindi ingiusti. Di fatto ci sarà una conferma del valore dell’allevamento italiano, un’apertura e quindi un’internazionalizzazione del Club tedesco e di conseguenza una maggior sinergia fra i club stessi. Ad agosto, ad esempio, durante il campionato tedesco vi saranno spazi per i club di tutto il mondo in modo da dare anche fisicamente il segnale di una grande unità e di una effettiva partecipazione. Inoltre è già stato deliberato un mondiale di bellezza ed uno di lavoro assegnati di anno in anno a nazioni diverse proprio per favorire scambi di esperienze ed informazioni. Si sta perfezionando l’organizzazione della Coppa America che si svolgerà nella sua prima edizione in Argentina. Ecco quindi alcuni esempi concreti. Altri ne seguiranno perché essere presidente di tutti i club del mondo significa voler vincere. E io voglio vincere insieme a tutti”. Dalla finestra d’improvviso entra una folata d’ombra ed è settembre che accorcia i giorni della luce popolandoli di ombre. Come un nuovo universo. Rodolfo Grassi
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