I Nostri Cani - dicembre 2014

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Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 comma 1 LO/MI - N. 11 dicembre 2014

“organo ufficiale ENCI”

dicembre 2014

GOLDEN WHIPPET COPPA ITALIA CONTINENTALI

DINO MUTO: “ENCI, IL FUTURO ADESSO”


Alaskan Malamute Foto Mauro Lorusso

scampoli d’inverno

Samoiedo Foto Donato Mauri


sommario

Enci, il futuro adesso Rodolfo Grassi

Il Retriever tutto d’oro Dolores Genco Lo Staffy in controluce Matteo Cremonesi Il nobile Wippet e i bracconieri Daniela Sorlini Il Picard e la sua storia Nadia Paris Il cane non è un quadro Ferdinando Asnaghi Europea, quattro italiani al “best” Claudio De Giuliani Giulio Bezzecchi Oristano e i suoi campioni Stefania Lapi Il Bearded è l’ottavo re Federica Vicarini

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34 36 ISCRIZIONI EXPO MONDIALE 2015 Dal 1 dicembre 2014 sono aperte le iscrizioni dei cani all’Expo Mondiale di Milano 2015. Tariffe, modalità e info sul sito www.wds2015.it.

38 Collacchioni, stravincono Pardini, Lanzi e Pellizzari Daniele Ubaldi 40-43 Coppa Italia Continentali Dario Raimondi Cominesi Giorgio Bellotti

44 Derby Cocker Francini’s Just migliore fra i bravi Maria De Pasquali Francesco Camiolo 45 Derby Spaniel Hispellum Bad Boy, poi gli altri Tiziano Pavolettoni Donato Grimaldi 46 La carica degli ottantuno Giorgio Bellotti

Chi e dove

50 I successi 54 I club 62 Gli allevatori CONTROLLI DEL DOPING In virtù dell’entrata in vigore del Regolamento per il controllo del doping nei cani iscritti nel Libro genealogico, le manifestazioni cinotecniche autorizzate dall’ENCI (esposizioni e e prove) potranno essere scelte per l’effettuazione dei controlli del doping sui cani iscritti. Si richiede ai comitati organizzatori delle manifestazioni di provvedere a segnalare tale eventualità nei programmi divulgativi, nelle schede di iscrizione dei cani e nei relativi cataloghi. Regolamento completo su: www.enci.it/ documenti/r_controllo_doping.pdf

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Il neopresidente Dino Muto fra realtà, progetti e speranze

ENCI, il futuro adesso In rapido progresso i lavori per la ‘Mondiale’ dal 10 al 14 giugno a Milano nel “salotto del mondo”: attesi fino a 30 mila concorrenti. Il moderno portale dell’Ente, i nuovi interventi per gli allevatori, più coinvolgimento dei Gruppi cinofili chiamati a concordare i programmi. Le Associazioni specializzate di razza “Nessuno di noi sarà tanto bravo quanto noi tutti insieme”

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e parole hanno voce serena. Come il loro significato. Dicono di un’ENCI pro proiettata nel futuro ma concreta nel quotidiano. Raccontano di progetti a cui i giorni a venire s’avvicinano in fretta e di programmi che si stanno realizzando. A delinearli è Dino Muto (campano, sposato, due figli) presidente nazionale chiamato ad un nuovo rilancio dell’ENCI e al non facile compito di una mondiale che già si delinea come un riferimento originale e per questo ancor più pregiato fra i tanti dell’Expo. E Milano già si prepara a riceverla nel suo salotto del mondo… “I compiti sono molti ma nessuno facile o con traguardi talvolta non raggiungibili subito, ma proprio per questo diventano ancor più stimolanti. In un orizzonte che si sta rapidamente avvicinando non c’è solo l’esposizione mondiale ma anche un più stretto rapporto fra ENCI ed allevatori, fra opinione pubblica e quindi Società civile e cinofilia, servizi a chi seleziona e alleva e pubblico che ne è fruitore. Inoltre le Associazioni Specializzate, il loro ruolo fondamentale nella selezione, le esigenze dei singoli. Si tratta di…”. La voce si interrompe d’improvviso. Al primo piano in viale Corsica 20 giungono i rumori della strada, di uno scorcio d’au4

tunno che sta rapidamente precipitando nel nuovo inverno. Sono i brusii di ogni giorno e del lavoro, i richiami ad un vivere a cui internet dà la frenesia della rapidità e l’illusione di essere ovunque. Fuori il tram scivola sulle rotaie ed è la cornice tradizionale di una Milano che dà volto alle speranze e costruisce il futuro.

“Mancano sei mesi alla mondiale - dice - ma se chiudo gli occhi mi sembra domani…”. Già… domani l’Expo che sta edificando il più grande palcoscenico del mondo su 110 ettari e dove saranno in scena 130 Paesi per 160 mila visitatori ogni 24 ore dal primo maggio al 31 ottobre per ognuno dei giorni che Dio manderà sulla terra. Significa che… “Che ci sarà anche la cinofilia e mi sembra significativo ed importante. Sarà come camminare nel futuro… Un futuro che è già oggi e si svela poco a poco nei traguardi intermedi raggiunti. Tanto è stato fatto, molto si sta completando: questione di tempo perché l’organizzazione di un evento che porterà a Milano dai 27 mila ai trentamila cani non è certamente facile. Un lunghissimo elenco delle necessità e dei compiti, dei doveri verso gli ospiti, gli esperti giudici, gli espositori che si attendono una strepitosa conferma dei tanti risultati avuti nei ring del mondo e quanti altri guardano con interesse, impegno o passione all’universo della cinofilia, per quanto lungo sarebbe incompleto…”. “Ma la mondiale è solo un capitolo dell’impegno continuo e del coinvolgimento costante dell’Ente nella zootecnia e nella Società civile e quindi in un volontariato meraviglioso e pronto a nuove sfide fra cui quella, non secondaria, di


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una nuova frontiera nell’informatica”. Fuori la sera spiove sulla città e già il silenzio comincia ad attutire i rumori del lavoro… Dicevamo dell’informatica… “Sì. Si sta completando l’impegno per un portale ENCI che sia effettivamente all’avanguardia. Vi troveranno informazioni utili coloro che conoscono la cinofilia, che magari dedicano la propria vita all’allevamento e che sono impegnati con i propri soggetti nelle verifiche settimanali, ma anche i neofiti che cercano notizie di base. Alle fondamenta della sua realizzazione vi sono concetti nuovi finalizzati a fare in modo che sia garantito un accesso facile, ma anche mirato, alle informazioni ed alla realtà della cinofilia ufficiale. Quindi vi sarà più aderenza alle necessità dei Soci. Ma il discorso si può allargare e passare da Internet al ruolo concreto dell’ENCI, che deve erogare un maggior numero si servizi. I cani iscritti al Libro genealogico aumentano e il Consiglio Direttivo ha il compito di tracciare la strada. Di dare gli indirizzi corretti alla cinofilia”. Socchiude un attimo gli occhi chiari. I capelli brizzolati suggeriscono la domanda del tempo che trascorre ed è necessario far presto per non farsi superare… “In ENCI ci sono ampie e preziose espe-

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rienze che devono essere opportunamente utilizzate per adempiere a compiti che diventano sempre più specialistici e richiedono risposte ancor più rapide. So che sono tanti, e mi riferisco ad allevatori e cinofili, che si attendono risposte in atti concreti. Oggi do in garanzia il lavoro fatto, gli impegni e le promesse mantenute e infine la voglia di far meglio, più in fretta e tutti insieme. Attualmente sono operanti 150 Gruppi Cinofili che formano una fitta rete sul territorio e si caratterizzano per un notevole attivismo. Lo scorso anno ad esempio, vi sono state 482 esposizioni di cui 60 internazionali, 48 nazionali, 45 regionali e 329 raduni. Le prove sono state 1.700 ed i cani iscritti 142.483. E vi sono le Associazioni Specializzate, determinanti per la corretta selezione delle razze che deve essere mirata innanzitutto alla salute dei nostri cani. Ogni settore è importante, ogni verifica zootecnica utile alla selezione. Penso per esempio alla cinofilia venatoria, che è un patrimonio culturale dell’ENCI che deve essere tutelato con rigore, attenzione e se serve con forza istituzionale. La cinofilia venatoria italiana ha prodotto cani eccezionali e riproduttori di altissimo livello, grazie all’impegno dei singoli allevatori e delle associazioni specializzate. E penso al settore dell’Utilità e Difesa, che ha

sempre espresso contenuti tecnici elevatissimi. E se si parla delle manifestazioni, come non si può non riflettere sulle possibilità offerte dall’agility, che continua a crescere e a portare nel mondo della cinofilia tanti giovani che vogliono lavorare con i propri cani?. La mondiale è, dunque, solo un passo per migliorarsi… “L’ENCI è un Ente meraviglioso che deve progredire e continuare a produrre successi che hanno nomi di allevamenti, allevatori, gentlemen ed appassionati italiani. L’esposizione mondiale è un traguardo difficile ed importante per tutti, se si vince vinciamo tutti, ma soprattutto serve a consolidare le basi perché altri nei prossimi anni continuino a conquistare i podi più prestigiosi. Si tratta di un’esperienza che farà crescere tutto il sistema. C’è un detto spesso dimenticato ma in cui credo, afferma che se siedi all’ombra di un albero è perché tanto, tanto tempo prima qualcuno lo ha piantato e fatto crescere. Ecco, sono convinto che non dobbiamo dimenticare la gratitudine per quanti hanno ben operato ma anche e soprattutto che l’albero deve continuare a crescere ancora di più, allungare la sua ombra perché altri, tutti i cinofili autentici, vi possano trovar posto”.

Rodolfo Grassi

A tutti lieto Natale e sereno 2015

Natale niente è troppo fantastico da essere sperato: auguro che ciascuno abbia ciò che si attende nel bene e nelle speranze che diventano vere. Viviamo giorni non facili e ancor più crudeli per la crisi che riduce i posti di lavoro e oscura di inquietudine gli orizzonti, i timori dei genitori e le incertezze ed ansie dei figli, l’egoismo di una Società ci-

vile che lascia sempre meno spazio alla solidarietà, a quell’universale spirito di fratellanza che dovrebbe unire i popoli e le persone. Auguro che dalla cinofilia, la coinvolgente passione per i cani, a qualsiasi razza appartengano, in qualsiasi luogo siano, si rafforzi un messaggio di unione, di superamento dei contrasti, del ritrovarsi insieme per parlare, discutere, diventare

migliori, cercare soluzioni condivise e calare nella realtà nuovi progetti e proposte. A tutti i componenti della grande famiglia ENCI, da parte del Consiglio Direttivo e mio, l’augurio di un Natale lieto insieme ai vostri cari ed un sereno 2015 pieno di desideri che si avverano.

Dino Muto

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Storia, attualità, caratteristiche e indole di un cane suggestivo

Il Retriever tutto d’oro I primi accoppiamenti nel 1868, il riconoscimento di razza FCI nel 1987: da allora continua la travolgente corsa lungo la via del successo

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ra le razze più diffuse al mondo, il Golden Retriever o “Riportatore Dorato”, nasce in Inghilterra nella tenuta di caccia “Guisachan” in Scozia, grazie alla passione del gentiluomo inglese Sir Dudley Coutts Marjoribanks poi diventato Lord Tweedmouth, ed in seguito, all’impegno profuso dai suoi discendenti. Le tracce dei primi soggetti e dei primi accoppiamenti risalgono al 1868, si legge, grazie ai registri di allevamento dove Lord Tweedmouth aveva scrupolosamente annotato ogni cosa, di un Retriever Giallo, con il pelo ondulato, di nome “Nous” accoppiato con una femmina di razza Tweed Water Spaniel di nome “Bell” che hanno generato i primi cuccioli di quello che poi verrà chiamato Golden Retriever. Nel 1909 per la prima volta si vedono 8 “Cani Gialli” calcare il ring espositivo del Cruft (la più importante esposizione canina Inglese). Nel 1913 viene fissato, dal Golden Retrievers Club Inglese, il primo standard di razza con le indicazioni delle caratteristiche morfologiche e attitudinali preferibili. Nel 1960 la razza viene riconosciuta dal Kennel Club Inglese e nel 1987 arriva il

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riconoscimento da parte della Federazione Cinologica Internazionale (FCI) che include il Golden Retriever nel Gruppo 8 tra i cani da riporto da cerca e da acqua.

DOCILE, AFFIDABILE E BUON CACCIATORE Morbido, amichevole, fiducioso e confidenziale, altamente socievole nei confronti di cani, altri animali e persone inclusi i bambini e questo fa di lui un cane versatile, adatto ad ogni attività eccetto la guardia e difesa. Facilmente educabile ed addestrabile ma anche amante della semplice vita in famiglia. Questa sua alta socievolezza nei confronti del padrone e il bisogno di attenzione, ne fanno tendenzialmente un cane non adatto alla vita solitaria in giardino. Il Golden nasce come ausiliario dell’uomo nella caccia con la specializzazione nel riporto. Rimane seduto al fianco del conduttore mentre, i cani detti “da cerca” fermano e alzano la selvaggina che i fucili abbattono, a questo punto parte lui a recuperare, per questo nelle sue attitudini vengono fissate caratteristiche molto precise quali:

socievolezza, che gli permette di lavorare contemporaneamente con altri cani. Tranquillità, ovvero la capacità di autocontrollo su forti stimoli dati dalla scena di


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caccia naturale, oppure simulata, quali: sparo, caduta del selvatico oppure dei dummies, deve dimostrare di saper camminare in modo rilassato di fianco al suo conduttore con o senza guinzaglio e deve riportare solo a comando. Marking, la capacità di marcare e memorizzare il punto di caduta dei selvatici o dei dummies in seguito all’abbattimento o al lancio. Riporto, che deve essere rapido con un ritorno veloce dal suo conduttore. Consegna, pronta, fatta direttamente nelle mani e che evidenzi una bocca morbida, che non segna con i denti ne la selvaggina né i dummies. Cerca, olfatto ben sviluppato per la ricerca anche su terreni “difficili o sporchi” in presenza di rovi, erba alta, terreno arato. Forte acquaticità, che lo rendono adatto alla caccia in palude. Insomma, come dicono gli inglesi un buon Retriever deve avere “will to please” ovvero, voglia di compiacere il suo conduttore. Oggi possiamo scegliere se lavorare con il nostro Golden in prove di caccia regolamentata (Field Trials) oppure in gare di caccia simulata, (Working Test e Dummy Trial) specifiche per Retriever dove non c’è

l’abbattimento di selvatici ma vengono usati al loro posto dei riportelli in tela galleggianti adatti anche al lavoro in acqua detti “Dummies”. I Golden sono idonei anche ad altre attività sportive quali: Agility, Obedience, Dog Dance, Pista; e non in ultimo sono perfetti anche come cani da assistenza in ogni sua applicazione: disabili, non vedenti, salvataggio nautico, ricerca di persone su tutti i tipi di terreno, (macerie, valanga, ecc.) antidroga e antiesplosivi, e grazie alla loro sensibilità e devozione per l’uomo, trovano grande diffusione come cani da Pet Therapy non solo come Attività Assistita con il cane ma come Terapia Assistita dal cane che diventa un co-terapeuta, un facilitatore, in grado di stimolare, con la sua presenza e con il contatto fisico ove necessario e richiesto, esperienze di tipo emotivo e cognitivo atte a massimizzare l’efficacia della terapia stessa. Solo chi vive a stretto contatto con un cane riesce a riconoscere il lui dei poteri straordinari di ordine comunicativo e quell’empatia che spesso arrivano dove la comunicazione e l’interazione umana non riescono ad arrivare per resistenze messe in atto dal paziente durante un setting di Pet Therapy.

Insomma, visti all’opera sono straordinari. Non a caso, una vecchia leggenda Indiana, parla del cane come l’ultimo stadio di reincarnazione prima di quella umana, spiegando il motivo di questo forte legame e attaccamento tra le due specie.

IL MANTELLO Liscio o ondulato ricco di frange e folto sotto pelo resistente all’acqua, il colore prevede ogni sfumatura prevista tra il colore crema e l’oro intenso. Il pelo del Golden, essendo selezionato per il lavoro in acqua, se bagnato dalla pioggia si asciuga rapidamente, se si vuole passare un asciugamano va bene nel senso del pelo, ma mai contro pelo, si farebbe entrare l’umidità sotto, vanificando l’aspetto idrorepellente di questo tipo di mantello. Se infangato, basta aspettare che asciughi per poi spazzolarlo, così tornerà a splendere. È buona norma prevedere un bagno e toelettatura con cadenza trimestrale e in occasione delle mute stagionali per facilitare la rimozione del pelo vecchio. La toelettatura è relativamente semplice, con forbici a dentatura singola o doppia si

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rifiniscono collo, orecchie, coda e piedi, il Golden non si tosa mai e non si toccano le frange, il suo mantello è la sua naturale protezione contro il freddo ed il caldo.

CRESCERE UN CUCCIOLO

Il Golden è un cane forte e resistente, come tutti i cani di grande mole, può incorrere in

Se avete deciso che il Golden Retriever è esattamente il compagno che fa per voi, ricordate di tenere ben in considerazione che, la selezione da parte di un allevatore deve essere fatta tenendo conto di quattro aspetti fondamentali che sono: l’aspetto sanitario, morfologico, attitudinale e caratteriale. Ad oggi sono molti gli allevamenti che adempiono egregiamente a tale fine, che conoscono profondamente la razza e sono quindi in grado di fornire la giusta assistenza ai nuovi proprietari.

patologie ossee quali displasia dell’anca e del gomito, problemi cardiaci, oculari e cutanei, ma con i controlli ufficiali ed i test genetici eseguiti sui riproduttori ed una oculata scelta degli accoppiamenti, i rischi naturali delle patologie ereditarie si riducono sensibilmente. In Italia, la tutela, la valorizzazione, l’incremento, il miglioramento e lo studio delle razze Retrievers e quindi anche del Golden Retriever sono affidati al Retrievers Club Italiano, associazione specializzata riconosciuta ENCI.

L’accoglienza del nuovo cucciolo è relativamente semplice, ci saranno, a seconda del soggetto, (perché all’interno della stessa cucciolata, nonostante il patrimonio genetico sia lo stesso come anche gli stimoli ambientali, troviamo cuccioli con caratteri diversi) tempi diversi di adattamento al nuovo ambiente ed al nuovo branco, compresi tra le 3 ore ed i 3 giorni. Durante l’adattamento è bene rispettare le necessità di esplorazione del cucciolo, cominciando comunque da subito a scandire quelli che saranno i tempi dei pasti, delle

LA TAGLIA Altezza al garrese compresa tra i 56 ed i 61 cm per i maschi e da 51 a 56 cm per le femmine.

SALUTE E PREVENZIONE

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uscite, e degli spazi ai quali potrà accedere. Almeno nei primi giorni non fatelo dormire da solo, ha appena abbandonato il suo branco familiare, non isolatelo, potrebbe piangere, aspettate che si senta più sicuro nel suo nuovo ambiente. Togliete tutti i tappeti, che altrimenti, dato la loro capacità di assorbenza, verrebbero usati come bagno personale dal cucciolo. Fate molta attenzione a togliere ogni tipo di detersivo, detergente o veleno dalla sua portata, anche gli anticongelanti sono pericolosi; chiedete ai bambini, per il bene del loro cucciolo, di non lasciare incustoditi i giochi che potrebbero essere ingeriti

causando delle pericolose occlusioni intestinali che non sempre si risolvono da sole.

I CONSIGLI DELL’ALLEVATORE Per l’alimentazione fidatevi del vostro allevatore e seguite le sue indicazioni, se riscontrate dei problemi parlategliene, vi darà consigli utili collaborando anche con il vostro veterinario di fiducia. Se il vostro cucciolo soffre il mal d’auto, non perdetevi d’animo ed insistete, è l’unica cura, milioni di cani adulti viag-


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giano poi in auto senza problemi. Ed ora le raccomandazioni: fate grande attenzione alle automobili, vero pericolo per il vostro cucciolo. Usate bene il guinzaglietto sin da subito, è fondamentale che capisca l’importanza di stare vicino a voi con il guinzaglio morbido, ci sono ormai molti addestratori che possono aiutarvi in questo, un guinzaglio più collare sempre in tensione può favorire il prolasso della trachea come anche un guinzaglio più pettorina sempre in tensione può causare irritazioni ed escoriazioni. Altro grande pericolo sono i colpi di calore, nei mesi estivi, evitate di lasciarlo in auto e di portarlo a passeggio nelle ore calde sull’asfalto, il calore che esce dal manto stradale viene inalato direttamente dal cane che sommato al contatto diretto con la zona plantare sono responsabili del repentino innalzamento della temperatura corporea che può portare a crisi convulsive con conseguente stato di shock.

Amici per sempre Buddy non ce l’ha fatta a separarsi dal suo padrone. J.R. Nicholson, un allevatore 85enne della Contea di Mason (Texas), il 26 ottobre ha chiamato i soccorsi dopo aver accusato un malore. Il suo cane è riuscito a saltare sul retro dell’ambulanza, viaggiando all’esterno del mezzo all’insaputa dei soccorritori per circa 32 chilometri. Solo quando un automobilista si è affiancato loro per segnalare la presenza del cane (seduto sul gradino/pedana posizionata sul retro per facilitare la salita e discesa di pazienti e infermieri) l’autista ha accostato e preso a bordo l’animale. Il cagnolino di 4 anni ha proseguito il suo viaggio verso l’Hill Country Memorial Hospital di Fredericksburg accanto al suo amato proprietario. Ai media locali Nicholson ha raccontato di avere adottato l’animale da quattro mesi.

Decidere di prendere un cucciolo prevede una serie di responsabilità nei suoi confronti e nei confronti di tutti coloro che il nostro cucciolo di oggi e cane adulto di domani incontrerà, questo lo dice anche il nostro buon senso oltre alla legislatura, ma innumerevoli saranno gli stati di gioia che il nostro Golden Retriever saprà regalarci senza neanche rendersene conto. In conclusione, nel mio immaginario e nella mia esperienza, il Golden è un principe, in tutte le sue sfumature, elegante ma allo stesso tempo possente, gioioso ma delicato e accondiscendente. Ama il suo padrone e l’uomo in genere e lo cerca ma sa anche godere dei momenti di solitudine che usa per ricaricarsi dormendo profondamente. Il branco canino per lui non è fondamentale, può stare anche qualche ora da solo, ti cerca si, ma è sicuro del tuo affetto e non perde occasione per dimostrarlo. Un vero compagno di vita! Dolores Genco

Allegri e ottimisti Un test per selezionare i cani giusti

Una ricerca dell’Università di Sydney, pubblicata sulla rivista ‘Plos’ ha rilevato interessanti differenze nella predisposizione d’animo che i cani manifestano nei confronti delle richieste provenienti dall’ambiente. L’idea era dimostrare se di base i cani abbiano tendenze ottimistiche o pessimistiche quando si ritrovano a eseguire dei compiti. “Questa ricerca è emozionante perché misura oggettivamente gli stati emotivi positivi e negativi nei cani, in modo non invasivo. E offre ai ricercatori e ai proprietari un’idea della prospettiva canina e di come essa cambia”, ha detto Melissa Starling della Facoltà di Science veterinarie dell’ateneo australiano. “Scoprire il più accuratamente possibile se un determinato soggetto è ottimista o pessimista è particolarmente utile nel contesto dei cani da lavoro e di servizio, e ha importanti implicazioni per il benessere degli animali stessi”, spiega. L’esperimento ha riguardato un gruppo di cani a cui è stato insegnato ad associare due suoni precisi, ma differenti fra di loro (discriminazione) a una ricompensa ghiotta, o di acqua. Poi, ai cani sono stati presentati dei suoni ambigui, e sono state studiate le loro reazioni: quelli che rispondevano allo stimolo sonoro anche in presenza di toni che assomigliano di più al suono collegato con l’acqua, sono stati considerati i più ottimisti, perché dimostrano di aspettarsi sempre cose buone. “Fra i cani che abbiamo testato, abbiamo trovato più soggetti ottimisti che pessimisti, ma è troppo presto per dire se questo possa essere considerato vero per la popolazione canina generale”, ha precisato Starling.

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Carattere e comportamento di un terrier particolare

Lo Staffy in controluce Le origini, la selezione, i molti pregi di una razza che sta conquistando ammiratori

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o Staffordshire Bull Terrier è una razza di origine inglese e venne riconosciuta ufficialmente dal Kennel Club a partire dal 1935. Prima di questa data, nel Regno Unito già da tempo si praticavano vari sport da combattimento come protagonisti alcuni tipi di cani, come il bear baiting, combattimento con l’orso, il bull baiting, combattimento contro il toro,

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in cui si distinsero i “bulldog”, ma anche il ratting (contro topi) e il badger-drawing (contro il tasso), in cui ermersero le capacità dei terrier come miglior cani da presa nel selvatico ed infine il dog fighting, combattimento tra cani. Quest’ultimo conobbe grande notorietà a partire dal 1835 anno in cui vennero aboliti i combattimenti fra cani e animali. Di contro si diffusero gli incontri con piccoli animali e il dog-fighting continuò ad essere praticato in clan-

destinità. Vennero dunque selezionati i cosidetti Bull and Terrier derivati dall’unione tra il Bulldog e i vari terrier esistenti allora. È importante considerare che in quel periodo il Bulldog era morfologicamente lontano da quello odierno: presentava infatti un fisico più slanciato, arti più lunghi, un muso non schiacciato come quelli attuali ed un carattere molto battagliero e focoso. Il Bull and Terrier era dunque un soggetto dalla forza prorompente, veloce, tenace, con una presa ferrea ma di taglia più contenuta, rispetto ai suoi predecessore che combattevano contro tori e orsi. I primi soggetti presentavano molte differenze tra loro, in quanto i terrier selezionati per l’accoppiamento erano quelli che eccellevano nel ratting ed in base alla contea erano diffusi più o meno cani morfologicamente diversi. Si potevono trovare soggetti più grandi o piu piccoli, alcuni con caratteristiche più terrier altri con caratteristiche più da bulldog: l’unica cosa che li accomunava ero il carattere forte e battagliero unito ad un gran cuore ed ad una grandissima resistenza. Per il dog fighting, che venivano svolti clandestinamente, erano preferiti soggetti più piccoli e trasportabili per poter meglio manneggiarli, non dare nell’occhio e riuscire a nasconderli meglio. La razza venne ufficialmente riconosciuta esattamente cento anni dopo, abbastanza tardi potremmo dire, ma ciò è legato alla clandestinità del suo utilizzo. Nel 1934 Joseph Dunn riunì a Cradley Heath gli appassionati della razza e l’anno seguente, nel 1935, venne fondato lo Staffordshire Bull Terrier Club. Per prima cosa venne individuato il nome da attribuire alla razza, lo Staffordshire Bull Terrier per l’appunto in onore della contea dello Staffordshire; successivamente si cercò di delineare uno standard da rendere ufficiale. L’impresa fu ardua, tramite il confronto di centinaia di foto di soggetti del presente e del passato, si arrivò a scegliere due cani che più di tutti rappresentassero la nuova razza: Jim The Dandy e Fearless Joe. Solo a partire da gennaio del 1938 alla razza dello Staffordshire Bull Terrier fu concesso dal Kennel Club britannico il CC, Challenge Certificate, indispensabile per il campionato inglese. Dopo l’interruzione forzata dalla guerra, si riprese con fervore e gli appassionati si moltiplicarono in tutto il Paese, portando alla formazione di nuovi club. Nel 1949 fu approvato il nuovo standard, modificato sulla base delle caratteristiche che dimostravano di avere in gran numero i soggetti esposti che entrò in vigore l’anno successivo. Da quella data i poi in poi la razza ha sempre preso più posto nelle famiglie inglesi fino ai tempi d’oggi: In Inghilterra nascono più di 6000 cuccioli l’anno, senza


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considerare che dal 1991 è stato bandito sia la detenzione sia la riproduzione di alcune razze simili allo Staffy; per questo molti American Staffordshire Terrier o American Pit Bull Terrier rientrano sotto il nome dello Staffordshire Bull Terrier e spesso sono stati crossati (cioè incrociati) con Staffy puri per diminuire la taglia e per non dare troppo nell’occhio. Vi è un altro fenomeno nel Paese d’origine della razza, sono di moda gli accoppiamenti tra Bulldog Inglese e Francesi con Staffordshire Bull Terrier, solo per gusto personale, che io personalmente non condivido.Tutto questo discorso vuole sottolineare che non esiste solo un “tipo all’inglese” ma ci sono state e ci saranno sempre con il passare degli anni diverse tipologia, chi più giuste, chi più sbagliate. In tutta Europa lo Staffy ha preso sempre più piede: è infatti apprezzato non solo per le sue modeste dimensioni, ma anche per la sua tenacia e forza e un grande cuore verso l’uomo e i bambini. In Italia il primo Staffy registrato risale intorno agli anni Ottanta, ma solo alla fine degli anni ’90 ed inizio anni 2000 c’è stato un incremento considerevole. Negli ultimissimi anni si è verificata una larghissima diffusione anche nel nostro Paese, a testimonianza dell’incredibile carattere di questa razza che conquista tutti. Lo Staffy è raggruppato dalla FCI nel terzo gruppo, cioè quello dei terrier. La sua morfologia dunque non deve in nessun caso assomigliare ad una razza appartenente al gruppo due, (cioè cani di tipo Pinscher e SchnauzerMolossoidi e cani Bovari Svizzeri), così come il suo carattere deve mantenere le caratteristiche proprie di un terrier: forte, sveglio e audace, temerario e da compagnia con le persone, con attitudine alla caccia- ma in nessun caso deve essere trasformato (o selezionato perché lo diventi) come un cane del nono gruppo (cioè dei cani da compagnia). Negli ultimi tempi sempre più spesso si possono incontrare soggetti molti pesanti, più grossi rispetto allo standard, nell’altezza ma soprat-

tutto nel peso, forse dovuto ad una cattiva selezione. Questo molte volte purtroppo passa inosservato.

ESTROVERSO E POSSENTE Prima di affrontare questo ambito, mi preme osservare che a livello di selezione della razza il carattere deve essere un fattore importantissimo e deve essere considerato alla stregua, se non superiore alla morfologia. Questo perché un cane con un carattere non tipico è alla pari, se non peggio, di un soggetto che presenta un anomolia o un difetto a livello morfolo-

gico. Quindi anche in contesti espositivi si dovrebbe tener conto se un soggetto non è caratterialmente ben delineato (pavido o, peggio ancora aggressivo), quindi dovrebbe essere penalizzato rispetto ad un cane che, sebbene non presenti esteriormente alla perfezione ogni aspetto fisico, caratterialmente conservi quelle doti e quell’indole propria della razza. La prima cosa che si potrebbe dire pensando allo Staffordshire Bull Terrier è che è una razza sorprendente. Ha un carattere estroso e pieno di gioia. Chi lo conosce per la prima volta ne rimane ammaliato all’istante per la sua spontanietà nel dimostrare affetto e attaccamento al padrone. Si affeziona a tutto il nucleo familiare, diventa un membro lui stesso. È un farmaco contro la depressione, ti allontana dalla noia e dalla routine di tutti i giorni. Gli Staffy sono degli eterni cucciolotti e il loro carattere tende a mantenersi con le stesse caratteristiche anche in età più avanzata. È molto versartile come razza, si adatta facilmente allo stile di vita della famiglia. Mi piace definirlo un cane “sportivo”, è abbastanza attivo e come del resto tutti i suoi simili, ha bisogno di svagare quotidianamente all’aria aperta. Chi è alla ricerca di un amico che lo accompagni in ogni sua avventura questa è la razza che fa per lui: perchè ama le passeggiate sia montagna, in campagna o al mare. Ha uno spiccatissimo senso venatorio: è attratto specialmente da conigli, topi di campagna e lucertole ma anche da animali più grandi di lui. Questa è un’indole che eredita dai suoi primi antenati. Lo Staffordshire Bull Terrier rimane nel profondo un terrier e quest’aspetto non deve essere sottovalutato. Le femmine sono in linea di massima più facili dei maschi nell’approccio con i propri consimili. La cosa migliore è abituare fin da cucciolo il cane a saper stare con altri della propria specie. Tuttavia gli incontri devono essere sempre positivi, per cui spetterà al padrone selezionare i cani con cui farlo giocare. È giusto farlo interagire con altri più o meno grandi di lui, ma metterlo di fronte a soggetti troppo prepotenti o vio-

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lenti alla lunga può essere controproducente. Basta un episodio negativo per segnare il carattere al nostro Staffy. E mi riferisco specialmente ai soggetti maschi. Per i soggetti maschi bisogna tenere sempre un occhio di riguardo verso gli incontri con cani dello stesso sesso, con i quali possono entrare in competizione. Se da piccoli possiamo vederli giocare insieme, da adulti può essere più difficile. Una volta preso coscienza della propria forza, lo Staffy difficilmente si tirerà indietro nei momenti più difficili. Quindi il padrone non dovrà nemmeno mai istigarlo all’aggressività verso i suoi simili, ma neppure soffocorare la sua indole, cercando di contenere le sue manifestazioni di gioco, come il mordere, scrollare una corda o un pallone, perché anche in questo caso il risultato finale sarà controproduccente: il cane, non potendo mai sfogare la sua grinta, quando lo farà, potrebbe essere senza freni. Nel rapporto con il padrone e il nucleo familiare, invece, tra soggetti maschi e femmine c’è poca differenza. Entrambi si affezionano al padrone e partecipano a tutte le attività, anche quelle che per loro potrebbero essere noiose, l’importante è starvi vicino. Hanno la capacità di instaurare un’incredibile empatia con il padrone, cioè capiscono il suo stato d’animo, oppure semplicemnte che qualcosa non va e sanno sempre dimostrare la loro vicinanza. Fondamentale caratteristica è la loro pre-

LA TAGLIA Altezza dai 35,5 ai 40,5 senza fare distinzioni fra maschi e femmine Peso: maschi dai 12.7 ai 17 kg. femmine dai 11 ai 15.4 kg. disposizione naturale a stare con i bambini. Sono stati addirittura soprannominati Nanny Dog. Migliaia di video affollano Internet a testimonianza di questa incredibile dote. Se digiti “staffy” associato a “baby” o a “bambini” sul motore di ricerca, potrai vedere con i tuoi occhi l’ incredibile sintonia che si instaura con i piccoli di casa. Partecipano attivamente al gioco, si lasciano cavalcare e stropicciare per bene, dormono insieme pacificamente, ecc… Insomma un cane bambinaio, per l’appunto!

EDUCAZIONE Lo Staffy non necessita di particolari attenzioni per quanto riguarda l’educazione basilare: è un cane molto intelligente, impara in fretta le cose che gli vengono insegnate. L’educazione deve essere impartita da tutti

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i componenti della famiglia, in modo equo. Importante è rispettare una stessa linea guida, ovvero se il cane ha sbagliato in qualcosa deve essere rimproverato e tutti devo condividere la sgridata, altrimenti si rischierebbe di confondere il cane soprattutto nei primi mesi di vita e di trasformarlo in un soggetto indisciplinato, che darà ascolto al componente della famiglia a cui più conviene. Di contro, però, non bisogna esagerare perché, soprattutto le femmine, sono molto sensibili, per cui non si può essere troppo bruschi nel rimproverarli. Mai e poi mai usare giornali arrotolati o intimorirli con scope o ciabatte . Alzare semplicemente un po’ la voce e ripetere “cosa hai fatto?” risulta più che sufficiente. Conseguenza negativa di un’educazione troppo aggressiva sarà un soggetto impaurito, difficile poi da recuperare.. Il modo migliore per insegnargli è tramite il premio, un bocconcino di carne o un pezzetto di wusterl, cioè in maniera gentile e positiva. Sempre più spesso gli Staffordshire Bull Terrier vengono addestrati alle gare di agility con ottimi risultati.

CURA E SALUTE Lo Staffy conosce poco il veterinario. In

generale un buon mangime e poche accortezze sono necessarie per far svolgere al cane una vita in salute. L’importante è una sana alimentazione fin da cucciolo, per cui bando alle spese almeno per il primo anno. Ci sono delle patologie che spesso interessano la razza, come il manifestarsi nel primo anno della rogna demodettica, quella da cuccioli, che spesso viene passata dalla mamma e che si manifesta solitamente nel primo anno di età in seguito ad un cambiamento forte o al primo calore, per quanto riguarda le femmine. Per questo si consiglia una prevenzione con l’uso di fialette apposite da applicare al pelo una volta al mese. Si consiglia di lavare il cane poche volte durante l’anno, per preservare le naturali difese epidermiche. Essendo un cane di casa, per un’igiene quotidiana basta passare qualche salviettina inumidita sul corpo e sulle zampe per ripulirlo dallo sporco; per lucidare il pelo e togliere cattivi odori, si può usare acqua con aceto. Anche la pulizia di occhi e orecchie è importante, meglio rimedi naturali, come camomilla. Matteo Cremonesi



Il nobile Wippet e i bracconieri Alcune note sulla storia di un inglese sempre più apprezzato

Alle origini della razza, riconosciuta nel 1900, cuccioli troppo piccoli di Gray. La razza selezionata dai cacciatori di frodo per catturare lepri e conigli. Il carattere meraviglioso e la buona educazione

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a storia dell’Whippet è re relativamente recente se la si confronta con la maggior parte delle razze appartenenti al Gruppo 10 seppur diverse per confor conformazione, taglia e origini, le quali devono la loro evoluzione storica all’aristocrazia, e questo soprattutto per il tipo di caccia legato all’inseguimento a vista. Nei dipinti medioevali, vediamo cani levrieri in vaste radure che inseguono cervi, daini, o altri selvatici, condotti da feudatari a cavallo e servi della gleba che li seguono nelle battute di caccia. Sia nel medioevo che nel rinascimento solo i nobili potevano permettersi questo tipo di caccia e sempre solo i nobili potevano permettersi autorevoli ritratti in sfarzosi palazzi dove splendidi Levrieri posavano al loro fianco con sguardo fiero e portamento eretto quasi

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come se anche nelle loro vene scorresse sangue blu. Ben diversa è la storia dell’Whippet che di aristocratico ha ben poco anzi le sue origini sono del tutto plebee. Probabilmente nel lontano medioevo qualche servo al servizio dei nobili riuscì a sottrarre dei cuccioli di Grey, sicuramente quelli destinati ad essere allontanati perché troppo piccoli e con limitate possibilità di sopravvivenza. Successivi accoppiamenti con terrier e forse anche con Piccoli levrieri italiani portarono ad un risultato incredibilmente funzionale, in quanto questi cani abbaiavano molto poco e proprio grazie alle dimensioni contenute, alla velocità, alla vista acuta ed all’ardore potevano essere utilizzati dai cacciatori di frodo nelle riserve per la caccia al coniglio selvatico, eludendo la sorveglianza delle guardie. Le origini di questa razza sono frutto di infor-

mazioni e notizie non documentate e quindi l’interpretazione segue diverse scuole di pensiero. Ma è nel XIX secolo in coincidenza con la rivoluzione industriale che nel Nord dell’Inghilterra il “cavallino dei poveri” diventa popolare, soprattutto tra i minatori per la caccia alla lepre e al coniglio selvatico. Questi Whippet nei giorni di festa venivano usati in campagna come cani da corsa su piste d’erba, lanciati contemporaneamente in batterie di più soggetti, correvano verso i padroni che alla fine della pista li chiamavano agitando i fazzoletti. I proprietari da buoni inglesi scommettevano sul probabile vincitore ed i guadagni delle vincite servivano per arrotondare oppure per dilapidare la paga appena incassata, ma spesso l’entusiasmo cedeva il posto a vere e proprie risse, ciononostante


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con il trascorrere del tempo queste gare divennero sempre più popolari. Solo nel 1889 sempre in Inghilterra si costituiva il Whippet Club e nel 1900 il Kennel Club inglese riconobbe ufficialmente la razza secondo il significato moderno di genotipo, fenotipo e comportamento. Questo bel cane dalle origini indubbiamente plebee, dalle forme eleganti, il muso allungato, pulito e privo di odori particolari perché la muscolatura è asciutta e contiene poco grasso, tranquillo, e delicato, ma pronto ad esplodere come un bolide quando c’è da inseguire una preda, fa il suo ingresso in società grazie alla Duchessa di Newcastle. In Inghilterra sua patria d’origine la razza ha raggiunto la massima evoluzione, dopo la Seconda Guerra Mondiale. Storici allevamenti quali Seagift, Tiptree, Peppard, Wingedfood, Allawys e Laguna consolidarono la razza e la promulgarono in tutto il mondo.

LA TAGLIA E IL CARATTERE Questa razza di origine Inglese oggi è diffusa in tutto il mondo, lo standard FCI si diversifica da quello americano per le misure della taglia, 48cm. al garrese per le femmine; 51 per i maschi nello standard europeo; 52,5cm. al garrese per le femmine e 55 per i maschi nello standard americano, ma per entrambi gli standard il carattere non cambia, ombelicale con i proprietari amante dell’ambiente domestico e delle comodità, instancabile nel fare o ricevere coccole, altrettanto tenace e prorompente negli inseguimenti dei selvatici, cosa possiamo chiedere di più! Perfetto per famiglie con bambini o anziani, che vivono in città popolose, perfetto per le esposizioni, per le corse o il coursing. Di razza intermedia, e quindi facilmente trasportabile, docile, sereno, tranquillo, è il risultato di una kermesse di potenza muscolare e di forza unita all’eleganza e alla grazia delle linee, tra l’altro munito di una salute di ferro. Dotato di ottima vista e di forte udito, individualista, morbosamente affettuoso, elegante, ama il confort di comodi divani ma è altrettanto pronto a scatenarsi in corsa e nella caccia discipline per le quali è stato selezionato nei secoli. È un cane pulito, per diversi fattori: il pelo corto e liscio facilita la toelettature dimezzandone i tempi e l’impegno, spesso una semplice spazzolata basta per evitare il bagno settimanale. I suoi muscoli contengono pochissimo grasso, e la traspirazione cutanea risulta pressoché inodore, aspetto particolarmente vantaggioso per un cane destinato all’ambiente domestico. L’unica controindicazione durante l’inverno periodo in cui le temperature si abbassano anche al di sotto dello zero è che la scarsa presenza di grasso non può proteggerlo dal freddo, un semplicissimo cappottino

ridarà tepore ai muscoli infreddoliti durante le passeggiate quotidiane.

E SE ARRIVA UN CUCCIOLO… Chi intende acquistare un cane deve in primo luogo pensare a se stesso, alle proprie abitudini, al proprio carattere, al tipo di abitazione, alla famiglia in cui vive. Quindi se si è sedentari o metodici, meglio evitare le razze troppo vivaci. L’autunno e la primavera sono le stagioni migliori per comprare un cucciolo poiché le buone giornate si prestano a regolari passeggiate e nello spazio di due mesi il cane si sarà abituato ad attendere l’ora d’uscita senza sporcare in casa. Le tendenze oggi puntano sulle taglie piccole e medie, perché sono facilmente trasportabili, mangiano meno, sono adatte a vivere in appartamento. La fonte migliore per l’acquisto di un cucciolo è l’allevatore. Acquistando un cane si potrà innanzitutto pretendere che il soggetto sia immune da difetti, sano e di buona discendenza. L’allevatore serio cura l’ereditarietà, cioè la trasmissione dei caratteri da una generazione all’altra. Poiché si tramandano i caratteri buoni ed anche quelli cattivi, l’allevatore procede a una intelligente scelta dei riproduttori maschio e femmina.

Chi intende acquistare un cucciolo è bene conosca i suoi genitori, e non fidarsi di rivenditori poco qualificati, incompetenti, talvolta disonesti. Chi vedrà i genitori del cucciolo che sta per acquistare potrà così già sapere in linea di massima come sarà e quale carattere avrà in futuro il suo cane. La prima regola è quella di instaurare fin dall’inizio, attraverso il gioco, un buon rapporto di amicizia con l’animale. Un’educazione corretta presuppone peraltro anche dei divieti, cioè dei comportamenti e delle zone “interdette” all’animale che vive in famiglia. Ricordate che l’educazione a regole di vita elementari è fondamentale per il mantenimento di buoni rapporti con i vicini di casa, per mantenere pulito l’ambiente familiare, per l’igiene dell’animale stesso, per conservare le nostre relazioni sociali anche con coloro che non amano i cani.

LA BUONA CONVIVENZA Educare un cucciolo non è faccenda che si sbriga in un attimo, ma richiede un certo periodo di tempo affinché egli apprenda i comportamenti richiesti. In genere gli animali tendono a mantenersi puliti, e quindi non sporcano il luogo dove vivono. Nel momento del bisogno il cucciolo quindi

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tenderà ad allontanarsi per espletare le sue esigenze fisiologiche, ed è ovvio che se vive in uno spazio limitato, necessariamente sporcherà nell’ambiente in cui vive. È bene tenere presente che un cucciolo per esigenze di crescita mangia più volte al giorno, in media almeno tre, è quindi naturale che sporchi più di un cane adulto. Quando vedete il vostro cucciolo dopo un periodo di gioco o dopo un sonno tranquillo, girare improvvisamente su se stesso o annusare in giro per terra con insistenza, coglietelo al volo e portatelo fuori a sporcare poiché gli scappa! È indispensabile che tutti i membri della famiglia concordino sull’atteggiamento educativo da tenere. A nulla serve insegnare al cane che si mangia solo ai pasti regolari e che non si deve mendicare cibo se poi qualcuno, a tavola, gli allunga qualche avanzo. Non dimenticate di lodarlo quando sarà stato bravo ad eseguire le vostre richieste, si instaurerà così un rapporto di fiducia che è la base di ogni addestramento. Daniela Sorlini

L’importanza dell’educazione

La parola alla tecnologia

… un anno di risse tra cani in Italia

4.905 aggressioni tra cani denunciate alle forze dell’ordine o segnalate per il rimborso delle spese veterinarie nel periodo compreso tra Ottobre 2013 e Settembre 2014 in Italia. (fonte Aidaa). Di queste 296 hanno determinato la morte del cane aggredito, 3.123 sono state considerate con ferite gravi o gravissime atte da mettere a repentaglio la vita degli stessi animali aggrediti, mentre le restanti sono state considerate poco gravi o con ferite superficiali. Di queste 2.432 casi sono oggetto di richiesta di rimborso alle assicurazioni, 800 i cani non assicurati. Le spese veterinarie si aggirano in media a circa 2.000 euro a prestazione (media) per ogni cane aggredito e 260 euro per i cani aggressori che a loro volta hanno riportato ferite. Tra i cani aggressori solo nel 30% dei casi si tratta di molossi comprese le ex razze a rischio, nel 45% del totale di cani di grossa taglia. Mentre tra gli aggrediti nel 70% si tratta di cani di piccola o media taglia. Le aggressioni segnalate sono avvenute nelle aree cani, nei parchi pubblici, per strada o nei giardini condominiali. Infine tra le regioni dove si sono registrate le maggiori aggressioni tra cani spiccano la Lombardia, il Veneto, la Puglia e la Calabria. Solo con una idonea educazione, fatta da professionisti, i vari inconvenienti possono essere evitati.

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Raleigh (North Carolina). Uno strumento per comunicare con i vostri cani. L’esperimento arriva dalla North Carolina State University e potrebbe avvicinare l’uomo al suo migliore amico. Si tratta di una zaino molto tecnologico, la cui questione estetica verrà migliorata presto, che permetterebbe all’uomo di carpire i segnali del proprio cane in modo più chiaro ed efficace. Il dottor David Roberts, sviluppatore del congegno, lo spiega così: “Abbiamo sviluppato una piattaforma per la comunicazione tra esseri umani e cani mediante l’utilizzo di un computer. Questo prototipo apre la porta a nuove strade per interpretare i segnali dei nostri cani, collegandoli a comportamenti e inviando le nostre indicazioni a loro in modo chiaro e univoco”. Questo strumento potrebbe risultare molto utile ai cani guida per ciechi o quelli di compagnia per le persone anziane.



Il pastore dal mantello arruffato e dal carattere originale

Il Picard e la sua storia Esuberante e affettuoso in famiglia ma sospettoso con gli estranei. Una razza tutta da scoprire, agile, intelligente e ottimo guardiano

MANTELLO PELO duro, semi-lungo. Deve scricchiolare fra le dita. La sua lunghezza è da 5 a 6 cm. su tutto il corpo, compresa la coda. Sottopelo fine e fitto. COLORE fulvo, fulvo carbonato, fulvo tigrato, grigio che generalmente resta scuro. Senza grandi macchie bianche (una leggera macchia bianca è tollerata al petto e alla punta dei piedi).

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i perdono nel tempo e ra radicate principalmente nel nord dell’Europa le origini del Pastore di Paccardia una regione della Francia dove la razza è stata certamente selezionata e resa famosa nel mondo, contesa tra i sostenitori delle sue origini comuni con altri cani da pastori olandesi e belgi o tra coloro che credono abbia parentele con i Briard o i Beauceron. Intorno alla metà del 19° secolo, i cani utilizzati in Francia per l’allevamento sono stati inizialmente classificati come di due

TAGLIA Al garrese: Maschi da 60 a 65 cm Femmine da 55 a 60 cm tipi: i peli lunghi (Berger de Brie o Briard) e peli corti (Berger de Beauce o Beaceron). Il pelo di media lunghezza è stato ignorato per un po’di tempo, ma finalmente riconosciuto come il Berger de Picardie (o Picard).

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Anche se la Berger Picard fatto la sua comparsa in occasione della prima esposizione canina francese nel 1863 e fu giudicato nella stessa classe delle Beaucerons e Briards, l’aspetto rustico della razza non l’ha portato alla popolarità come un cane da esposizione. Nel 1898 ci fu la prova che il Picard era una razza riconosciuta: era tricolore, pezzato con macchie marrone rosso. Un esempio di quel tempo è Tambour, una varietà chiamata Berger Bleu de Picardie una varietà scomparsa molto tempo fa che era più simile a un Beauceron. I Bergers Picards continueranno ad essere esposti, e studiati come cani da pastore ma faticheranno non poco prima di ottenere la redazione del primo standard (1922 Megnin) ed il riconoscimento definitivo che avverrà solamente 1925 ad opera del Club francese. L’allevamento del Pastore di Piccardia ha sofferto le devastazioni delle due Guerre mondiali. La sua popolazione era concentrata nelle aziende agricole del nord-est della Francia, la guerra di trincea nel dipartimento di Somme in Piccardia ridusse la razza quasi all’estinzione. Il cibo razionato in tempo di guerra rese molto difficile nutrire cani di grandi dimensioni, inoltre i cuccioli prodotti dai contadini non furono registrati.

Dopo la seconda Guerra mondiale, alcuni allevatori (tra loro anche amanti della razza Bovaro delle Fiandre) desiderosi di ricostruire la razza, iniziarono la ricerca in Piccardia, selezionando i soggetti più tipici per l’allevamento. Intorno al 1950, secondo i dati di registrazione, risulta che Radjah de la Bohème e Wax de la Bohème sono gli antenati degli attuali Berger de Picardies, assieme a Yucca des Hauts-Chesnaux e una femmina tigrata, Yasmina des HautsChesnaux. Il Club Les Amis du Berger Picard ha ottenuto il riconoscimento definitivo nel 1959 e un nuovo standard di razza è stato approvato dalla Société Centrale Canine nel

ORECCHI Di media grandezza, larghi alla base, attaccati alti, sempre portati naturalmente eretti, con le punte leggermente arrotondate. 1964. Figura di spicco per la razza moderna è stato Jacques Sénécat, presidente del club per oltre trent’anni anni e ha pubblicato il libro “Le Berger Picard d’hier et d’aujourd’hui”, nel 1979.


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e qualsiasi altra cosa, quindi, la sua educazione dovrà essere fatta di regole precise… e di buone maniere. Allevati per lavorare nelle fattorie e nei pascoli con gli ovini , i Picards sono cani molto atletici e si dilettano anche nel nuoto, in lunghe passeggiate accanto alla bicicletta del padrone, così come ideali compagni di jogging. Sono cani molto reattivi ed hanno bisogno di impegnarsi in qualche gioco come l’agility dove all’estero stanno guadagnando molti consensi Come per tutte le razze di cani, l’attenzione all’educazione dovrebbe essere focalizzata già nei primi mesi di vita .I Picards tendono ad essere energici, allegri e talvolta troppo dediti al lavoro.

E PER FINIRE, ADDESTRAMENTO

L’INSOLITO MANTELLO Il Patore di Piccardia è una razza che non richiede molte cure. Il mantello ruvido e arruffato gli conferisce un aspetto originale, unico nel suo genere; il sottopelo invece è morbido, denso e lo mantiene al caldo. La consistenza del pelo di copertura lo rende impermeabile mantenendo il cane asciutto. Sarà sufficiente spazzolarlo una volta ogni tanto, solamente durante la muta è consigliabile spazzolarlo di frequente per togliere il pelo vecchio dalla cute. Nessuna toelettatura del mantello è necessaria, solamente togliere con le mani il pelo in eccesso sulle orecchie, specialmente durante la crescita. Non è consigliabile lavarlo troppo poiché il pelo perderebbe consistenza, sconsigliato anche il balsamo che renderebbe il pelo di copertura morbido.

PRIMA DI TUTTO, SOCIALIZZAZIONE Come molte razze da pastore, i Picards sono allevati per essere intelligenti, sensibili, intraprendenti: cani di un solo padrone. Pertanto, se non correttamente socializzati, possono assumere un atteggiamento prudente ed anche ostile nei confronti degli estranei. Pur non avendo la docilità di un Golden retriever, una corretta socializzazione permetterà al cucciolo di ottenere un adeguamento alla vita famigliare al punto da poter essere impiegato anche come therapy dog. Durante la loro crescita, intorno alla 14°

settimana è necessario, esporre il cucciolo a nuove persone, luoghi, suoni e situazioni. Poiché la razza è molto sensibile, l’approccio dovrà essere adeguato e sempre positivo. Giochi di rafforzamento della fiducia come il riporto, il tira e molla e la ricompensa sotto forma di bocconcini sono alla base del corretto rapporto educativo. Se il cucciolo si mostra diffidente, non forzarlo ma convincerlo con esercizi di brevissima durata, giochi di predazione come la pallina, subito ricompensati. Inoltre, istruire le persone estranee ad ignorare il cucciolo quando presenta atteggiamenti titubanti in modo tale che abbia il tempo per osservare meglio i nuovi arrivati e decidere se ci si possa fidare o meno, i cani anziani ben socializzati e di buon carattere sono i migliori maestri per i Picards e possono insegnare loro come si gioca e come si comunica correttamente con l’ambiente circostante.

A SEGUIRE, L’EDUCAZIONE Nonostante sia più adatto per la vita all’aria aperta, il Picard si adegua sorprendentemente bene alla vita di città, a condizione che possa scaricare tutta la sua energia attraverso il gioco e la pratica di sport quali l’agility. All’interno della casa, è di solito un cane tranquillo… in attesa della prossima passeggiata. Hanno un istinto predatorio molto sviluppato che viene utilizzato per la pastorizia e ciò significa che sono molto reattivi per qualsiasi cosa che si muova come scoiattoli, conigli, gatti, cervi

Il Berger Picard è una razza estremamente intelligente. Essi sono stati allevati per essere coraggiosi, allo stesso tempo però, sono cani molto sensibili. Essi devono essere addestrati da persone che ben conoscono la razza, da un buon leader che capisce il giusto equilibrio tra l’essere fermo e corretto, mentre allo stesso momento sia gentile e comprensivo. I francesi chiamano tutto questo: “Un pugno di ferro in un guanto di velluto.” L’addestramento dovrebbe iniziare il più presto possibile, utilizzando solo il rinforzo positivo. Lodare il cucciolo per qualsiasi cosa faccia correttamente. Non alzare la voce, e non assumere atteggiamenti duri perché in questi casi il soggetto potrebbe “spegnersi” perdendo interesse alle richieste dell’addestratore. D’altro canto, non lasciargli l’iniziativa poiché la sua grande energia lo porterebbe a maneggiare l’ambiente a suo piacimento: regole ferree e… buone maniere. Ecco una citazione che esprime al meglio l’essenza del Picard: “… l’aspetto esteriore grezzo, del Picard nasconde un animo sensibile. Utilizzando il rinforzo positivo durante l’addestramento, e la pazienza e l’incoraggiamento, il Picard sarà un ottimo partner per tutti i tipi di sport del cane, ma non si può pretendere l’obbedienza automatica di altre razze da lavoro. Se uno lo tratta troppo duramente, lui reagisce con ostinazione. Molto spesso sembra che egli voglia sapere di più, perché lui deve fare qualcosa di testa sua e non solo seguire gli ordini. Se potrete accettare il Picard così com’è, costante, ma non sempre perfetto in termini di prestazioni, un po’ testardo, spesso un grande sognatore, ma sempre un cuore fedele, vi accorgerete come lui sia il compagno perfetto e l’amico fidato per escursioni a piedi o in bicicletta in mezzo alla natura…”. Nadia Paris


Un esperto giudice e veterinario svela il rebus dei colori

Il cane non è un quadro Come combattere il malcostume di variare il mantello violando i regolamenti. I trucchi, le tinte, in che modo scoprire la falsificazione

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a colorazione artificiale dei cani è vietata! Si però… è nelle tradizioni di alcune razze… Questa è la risposta di al alcuni espositori, quasi accu accusatoria nei confronti dei giudici esperti che applicano ad litteram il regolamento. Vediamo di analizzare il problema con un po’ di buonsenso. Innanzi tutto vediamo cosa dicono i regolamenti. Il regolamento FCI Antidoping parla molto chiaro “In the case of shows, measures that alter the natural colour or structure of the skin, nose or coat are also prohibited”. Che tradotto: “Nel caso di show, misure che alterano il colore naturale o la struttura della pelle, naso o mantello sono proibiti”. Inoltre il regolamento FCI per i giudici da esposizione così cita “It is forbidden to prepare a dog with any substance that will alter the structure, colour or form of the coat, skin or nose. Only trimming, clipping, combing and brushing are allowed.” Che tradotto: “È vietato preparare un cane con qualsiasi sostanza in grado di alterare la struttura, il colore o la forma del pelo, la pelle o il naso. Solo trimming, clipping, pettinatura e spazzolatura sono ammessi”. Queste regole della FCI sono state recepite anche dall’ENCI e quindi risulta chiaro che è vietato colorare o tingere che dir si voglia i cani da esposizione! Nonostante questo divieto espresso in una forma così chiara, l’uso di prodotti per tingere alcune razze da esposizione è ancora largamente diffuso. Cerchiamo di analizzare brevemente il fenomeno. Tartufo colorato: esistono soggetti con tartufi depigmentati che vengono colorati con vari metodi; il più diffuso è una tintura bicomponente che dona un classico colore al tartufo. È molto difficile da scoprire se non fosse che dona al tartufo un caratteristico color grigio scuro particolarmente omogeneo che in natura difficilmente esiste. Mantelli colorati: qui si entra in una jungla di abitudini che variano da razza a razza. Le tinture: sono prodotti che vengono usati in estetica umana per tingere i capelli. Ne

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esistono oggi anche apposite ad uso animale. Per i Barboni per esempio vengono usate tinture del colore adatto; nel nero la tintura nera corvina dona al mantello un nero omogeneo che però… spesso rilascia un riflesso azzurrognolo che in natura non esiste. Negli Schnauzer neri la stessa tintura dona lo stesso colore ma essendo la qualità di pelo duro, il fenomeno è molto più mascherabile. Le tinture in linea di massima se fatte con anticipo di tempo e in modo perfetto sono difficilmente smarcherabili per un giudice sul ring, a meno che… venga effettuato un prelievo di pelo ed analizzato chimicamente. Questo è il caso di alcuni Club di razza sensibili al problema che adottano questo controllo sistematico su cani per esempio che ottengono il CAC al Raduno. Si tratta di un esame piuttosto semplice che innesta una reazione chimica a calore in una provetta dove è stato depositato il pelo con il reagente creando una variazione colorimetrica in caso di positività. Insomma un metodo semplice a salvaguardia del cane non colorato. Sempre parlando delle tinture spesso vengono anche usate in altre razze come per esempio gli Yorkshire dove il caratteristico colore blu acciaio del tronco è veramente molto difficile da selezionare; qui è possibile riscontrare l’intervento artificiale analizzando visivamente l’attaccatura del pelo alla radice dove spesso si vedono differenze di colore (la famosa ricrescita!) se non eseguite recentissimamente. Sbiancare cani bianchi: il bianco candido non è sempre così facile ottenerlo e soprattutto mantenerlo in soggetti da show. E allora? Allora alcuni ricorrono a specifici prodotti sia umani che per animali per decolorare il pelo fino a renderlo bianco candido. Esistono anche delle creme negli USA che usate 24 ore prima dello show non solo rendono bianco il pelo nei punti critici ma addirittura mascherano la pelle non in perfette condizioni (personalmente l’ho visto fare nella razza Basset Hound a livello delle zampe) con un risultato che ha dell’incredibile e praticamente non rilevabile a livello visivo ma solo con un esame chimico.

Un ultimo metodo per sbiancare i cani bianchi se così si può dire è rappresentato dal talco, dal carbonato di magnesio o carbonato di calcio e dagli ultimi spray americani semplicissimi da utilizzare. Tutti però lasciano tracce indelebili sulle mani del giudice all’esame del soggetto tranne se vengano fissati con la lacca che però risulta vietata e facilmente rilevabile. Gessetti e Polveri: questi prodotti riguardano in particolar modo il raggruppamento terrier e bassotti. I gessetti sono prodotti colorati in blocchetti per lo più nero, tan e bianco che vengono usati a secco o a umido sul pelo del cane donando una colorazione perfetta per queste razze, le polveri, sono praticamente lo stesso prodotto ma in polvere. Inoltre nelle razze a pelo duro alterano anche la consistenza del pelo stesso rendendo duro per esempio un pelo più morbido. L’uso nato in Inghilterra si è ampiamente diffuso in tutto il mondo. Con le nuove regole però sono di fatto vietati. Capita di giudicare un buon soggetto Jack Russell terrier che durante l’esame lascia la mano marrone accarezzando la testa tan e bianca accarezzando il tronco bianco: si tratta evidentemente di un soggetto colorato da dequalificare come da regolamento. Ma perché colorare un cane non è corretto? La spiegazione è molto semplice: l’esposizione di bellezza è di fatto una verifica zootecnica in cui i soggetti devono venir valutati in base a caratteristiche fenotipiche. Se una delle caratteristiche fenotipiche viene alterata, in questo caso il colore del mantello, la stessa valutazione viene alterata. Inoltre il colore del mantello è ormai assodato essere geneticamente trasmissibile quindi gli espositori che assistono al giudizio avranno una visione distorta del soggetto con possibili ripercussioni nella scelta dei riproduttori. Insomma aspirare a vincere in expo è assolutamente lecito ma non in modo illecito rischiando di mettere a repentaglio la selezione di razza. Che si smetta di colorare i cani per la semplice “Cup Syndrome” che tradotto suona pressappoco così: “sindrome della coppetta”. Ferdinando Asnaghi




Oltre 15.000 concorrenti all’Europea di Brno

Quattro italiani al “best” In due conquistano il podio Presenti per l’Italia 701 concorrenti. Secondo classificato l’Alano Diamante della Baia Azzurra, terzo il Setter Gordon di Michele Ivaldi proprietari e cani potevano veramente trovarsi a proprio agio. Un ampio spazio era stato riservato al Best in Show che, grazie ad un eccellente pre-ring, è risultato fluido ed in perfetto orario con la tempistica prevista nel catalogo. Ampie tribune laterali hanno permesso al pubblico di seguirne le varie fasi, grazie anche ad un sofisticato wall-screen a soffitto composto da quattro pareti che formavano un rettangolo visibile anche al di fuori dell’aera del ring d’onore tanto che, espositori e pubblico, hanno gremito il padiglione fino alla fine della giornata La tempistica nei vari ring è stata rispettata anche per il fatto che non c’erano le relazioni e i documenti da compilare, attestati di partecipazione e diplomi con le qualifiche, classifiche e titoli, non hanno messo sotto pressione i commissari di ring che hanno svolto il loro lavoro in modo egregio nella maggioranza dei casi.

LA NOSTRA PARTECIPAZIONE Alano Diamante della Baia Azzurra di Fabio Ottaviani Riserva di Best in Show e il Setter Gordon Ludstar Frederik Frankenstein con Ludovica Salamon, 3° classificato. Al centro, il giudice Giulio Bezzecchi

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n altro successo per la ci cinofilia del vecchio continente: più di 15.000 soggetti iscritti a questa esposi Europea 2014, esposiorga zione ottimamente organizzata dal CMKU, l’Unione Cinologica di Boemia e Moravia, la piccola ma efficientissima nazione nata dopo la pacifica scissione degli anni 90, precisamente il 1°

PAESI IN GARA CZ RUS PL IT

53 3.415 1.390 701 701

iscritti iscritti iscritti iscritti

gennaio 1993, dalla Repubblica federativa Ceca e Slovacca, ovvero la vecchia Cecoslovacchia, così come era denominata dal 1990, dopo la caduta del muro di Berlino.

LA LOCATION I tre padiglioni, ottimamente serviti da grandi parcheggi, hanno contenuto molto bene i circa 5.000 cani presenti quotidianamente tra l’Esposizione Europea e la National Winner: due erano riservati alla Europea, mentre uno era destinato alla National Winner. I ring, nel complesso, erano abbastanza ampi anche perché, per certe razze molto numerose, l’organizzazione aveva previsto di unirne due attigui ottenendo così degli spazi ottimali dove

L’Italia sempre ai primi posti nella classifica delle nazioni più rappresentate: eravamo al quarto posto con 701 soggetti iscritti all’Esposizione Europea, dopo Repubblica Ceca, Russia e Polonia. Molti i titoli vinti dai nostri rappresentanti che ben si sono piazzati anche nel ring d’onore vincendo quattro raggruppamenti e guadagnando due posti sul podio del Best in Show vinto dal Fox terrier a pelo ruvido Kingarthur Van Foliny Home (allevato da Rony De Munter, Viktor Malzoni Jr e Dieny Uiterwijk Winkel dal Belgio). Al 2° posto l’Alano fulvo allevato da Patrizio Donati, proprietà Fabio Ottaviani ed al 3° posto un altro soggetto italiano Ludstar Frederick

Le razze più rappresentate: 234 GOLDEN RETRIEVER 229 SIBERIAN HUSKY 229 BOVARI SVIZZERI

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Azawakh Azamour Khemosabi allevato da Francesca Zampini 1° del gruppo 10

Frankenstein dell’allevamento Ludstar, proprietà di Michele Ivaldi. Ancora Italia per il vincitore del quinto gruppo lo Spitz di Pomerania Caletto Winningmood 2000 Volts dell’allevamento

Alani blu: Bastet della Luce Tranquilla, Pericle della Luce Tranquilla, Polissena della Luce Tranquilla. 1° BIS GRUPPI il 25/10/14, allev. Tamara Carla Papiccio , pr. Allev. Luce Tranquilla

Caletto, proprietario Ale Figliolia, e per l’Azawakh Azamour Khemosabi dell’allevamento Azamour, proprietario Andrey Klishas, si è aggiudicato il decimo raggruppamento. Grande soddisfazione, quindi, per tutta la cinofilia italiana che sempre riesce a pri-

meggiare in questi contesti internazionali. In attesa del nostro evento, la Mondiale del 2015 di Milano, l’ENCI aveva installato il proprio stand ed era presente nei quattro giorni della manifestazione con il Presidente Dino Muto, il Direttore Tecnico Angelo Pedrazzini, Paola Furiosi dell’uf-

CACIB ITALIANI AUSTRALIAN CATTLE DOG The Governor M Allev. Banana Bender - Pr. Paolo Coletta

WELSH CORGI PEMBROKE Dragonjoy Sonny Corleone M Allev. Dragonjoy - Pr. Chiara Ceredi

BEARDED COLLIE Ops I Did It Again M Allev. Cuore Impavido - Pr. Olga Klimova

BULLDOG Antium Dream M Allev. Antium - Pr. Fabio Locci

PASTORE BELGA LAEKENOIS Everest M Allev. Van Moned - Pr. Michele Piazzolla

DOGO ARGENTINO Tano Del Litoral M Allev. Del Litoral - Pr. Fabio De Rugeriis

PASTORE BELGA LAEKENOIS Jura F Allev. Van Moned - Pr. Laura Acciavatti

FILA BRASILEIRO Do Rincao Violento Miraflores IV F Allev. Do Rincao Violento - Pr. Giulia Manzoni

PASTORE BERGAMASCO Lete del Piervez M Allev. del Piervez - Pr. Claudia. Bignamini

CANE CORSO ITALIANO Strike dell’Antico Cerberus M Allev. dell’Antico Cerberus - Pr. Korinenko G.

PASTORE BERGAMASCO Gala del Piervez F Allev. del Piervez - Pr. Pierangelo Vezzoli

ZWERGSCHNAUZER nero Blackgalaxy Yannich Noah-n M Allev. Blackgalaxy - Pr. Osvaldo Piuzzi

CANE DA LUPO CECOSLOVACCO Bloody Sunday M Allev. Ezechielelupo - Pr. Filippo Alessandro Rubino

SCHNAUZER pepe sale Querelle di Casa Giuffrida F Allev. di Casa Giuffrida - Pr. Giuffrida

PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE Minosse di Lucus Angitiae M Allev. di Lucus Angitiae - Pr. Laura Fabbri

MASTINO NAPOLETANO Leandro dello Stradone Vesuviano M Allev. dello Stradone Vesuviano Pr. Anna Nellinger

PASTORE MAREMMANO ABRUZZESE Eufrosine di Santamaria F Allev. di Santamaria - Pr. Alfonso Cosentino, Havelka Tibor PASTORE TEDESCO Evan delle Gualdarie M Allev. delle Gualdarie - Pr. Serena Bernardi

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ALANO arlecchino Graziano Del Castello Delle Rocchce M Allev. Del Castello Delle Rocchce - Pr. Alberto Malaguti ALANO fulvo Diamante della Baia Azzurra M Allev. della Baia Azzurra - Pr. Fabio Ottaviani BOXER Casaro de la Forzandanza M Allev. de la Forzandanza - Pr. Paolo Signori MASTINO DEI PIRENEI Altoaragon Barnaba F Allev. Altoaragon - Pr Alice. Číhalová SAN BERNARDO pelo corto Italy od Strážců hor F Allev. od Strážců hor - Pr. Livio Marina JACK RUSSELL TERRIER Shana F Allev. Stefano Russo - Pr. Silvia Betti BULL TERRIER MINIATURA Maximus of Bikato Parti M Allev. of Bikato Parti - Pr. Francesca Scorza BULL TERRIER MINIATURA Nicolina of Bully Lake F Allev. of Bully Lake - Pr. Filippo. Samperi

ALANO blu Diaz della Baia Azzurra M Allev. della Baia Azzurra - Pr. Patrizio Donati

JAGD TERRIER M’arrabbio del Bosco Magico M Allev. del Bosco Magico - Pr. Cristina Zeni

ALANO blu Djezabel della Baia Azzurra Allev. della Baia Azzurra - Pr. Patrizio Donati

NORFOLK TERRIER Oroboro Hasta La Vista F Allev. Oroboro - Pr. Carla Zanussi


i nostri

Cani

Anno 60 num. 11 dicembre 2014

ALL’EUROPEA HO VINTO ANCH’IO

Spitz Pomeriania Caletto Winningmood 2000 Volts di Ale Figliolia vincitore del 5° gruppo. A sx, il giudice Claudio De Giuliani

ficio estero e Federica Di Pede. Molti espositori stranieri sono passati dallo stand, chiedendo informazioni generali e prendendo la documentazione ufficiale dell’evento. Numerosi anche i soci ed

A Brno ho avuto l’onore di giudicare gli Alani che dato il numero, sono stati suddivisi in due giorni, ben 191 iscritti nei vari colori provenienti da molte nazioni, soggetti di buona qualità compresi quelli italiani. Classi numerose con soggetti veramente importanti, molto tipici i fulvi e i tigrati (giudicati il primo girono) con ottime costruzioni e ben proporzionati; il giorno seguente i soggetti neri, arlecchini e blu, con belle teste ma con strutture un po’ leggere, arlecchini con colori bellissimi e teste meravigliose,blu con strutture molto corrette e buone ossature. Grande è stata la soddisfazione quando nel pomeriggio durante i raggruppamenti due soggetti da me giudicati hanno vinto: nel raggruppamento veterani, una femmina tigrata di 9 anni in ottima forma nonostante l’età, mentre nel 2° raggruppamento si è imposto il maschio fulvo Diamante della Baia Azzurra, confermando il mio giudizio. Ottimo il livello dei 10 soggetti selezionati per il Best in Show, quando è entrato l’Alano con un trotto eccezionale maestoso elegante e armonico il pubblico lo ha accompagnato con strepitosi applausi e acclamazioni sia in movimento che in stazione, con la sua classe bellissima ha dimostrato di essere l’apollo delle razze canine meritandosi la riserva di Best Show al Campionato d’Europa. Grande e stata la mia gioia condivisa con tutti gli italiani presenti,ma anche di numerosi giudici stranieri che si sono complimentati per la scelta di questo meraviglioso esemplare di Alano. Anche in questa manifestazione gli allevatori italiani hanno messo in evidenza la loro grande professionalità, dimostrando di saper allevare e selezionare soggetti di grande tipicità. Al terzo posto del Best in Show un altro splendido soggetto di allevamento italiano il Setter Gordon Ludstar Frederik Frankenstein con ottima presenza nel ring e ben presentato dalla sua allevatrice Ludovica Salamon. Giulio Bezzecchi

espositori italiani che passavano a salutare i rappresentanti dell’Ente. I giudici italiani presenti alla manifestazione erano:

Francesco Balducci, Claudio De Giuliani, Giulio Bezzecchi e Manola Poggesi. Claudio De Giuliani

EUROPEA BRNO-REPUBBLICA CECA 2014* * Fonte: http://www.2014eurodogshow.cz/vysledky/1477 Inviare eventuali aggiunte a: redazione@enci.it

PARSON RUSSELL TERRIER Stainless Steel M Allev. Nino Randazzo - Pr. Alessandra Amici BASSOTTO STANDARD pelo lungo Donald Curry M Allev. Dario Corallo - Pr. Dario Corallo, Spalová Hana VOLPINO ITALIANO Limoncello del Colle Degli Ulivi M Allev. del Colle Degli Ulivi - Pr. Francini E. & R. VOLPINO ITALIANO Ilda del Colle Degli Ulivi F Allev. del Colle Degli Ulivi - Pr. Francini E. & R. PODENCO CANARIO Samburusilvallegra M Allev. Silvallegra - Pr. Cristina Frigoli PODENCO CANARIO Silvallegramasaimara F Allev. Silvallegra - Pr. Cristina Frigoli KLEINSPITZ nero Difiordaliso Du Jardin Des Lutins F Allev. Du Jardin Des Lutins - Pr. Mariagrazia Balestra POMERANIA Caletto Winningmood 2000 Volts M Allev. Caletto - Pr. Ale Figliolia CIRNECO DELL’ETNA Quincy del Gelso Bianco M Allev. del Gelso Bianco - Pr. Gaetano Palumbo LAIKA SIBERIA Figo W Cieniu Crobrego M Allev. W Cieniu Crobrego - Pr. Sauro Rani ALPENLAENDISCHE DACHSBRACKE

Aronne Della Valle Degli Oscar M Allev. della Valle Degli Oscar - Pr. di Loreto Giuseppe BASSETHOUND Y-Alpheratz Dos Sete Moinhos F Allev. Dos Sete Moinhos - Pr. Marco Vanali COONDHOUND BLAK AND TAN If I Had a Coon Necku F Allev. Necku - Pr. Marino Vedelago OTTERHOUND Vision Quest Aroha F Allev. Vision Quest - Pr. Laura Benedetti EPAGNUEL BRETON Gyl de la Plaine Marat F Allev. de la Plaine Marat - Pr. Andrea Preto SETTER GORDON Ludstar Frederick Frankenstein M Allev. Ludstar - Pr. Michele Ivaldi SETTER GORDON Diamante dei Riri F Allev. dei Riri - Pr. Mara Ruffini BRACCO ITALIANO roano Circe di Witigenove F Allev. di Witigenove - Pr. Alessandro Quadri BRACCO ITALIANO bianco arancio Aster dei Sanchi M Allev. dei Sanchi - Pr. Marcello Salvi SPINONE ITALIANO Ludstar Demetrio Allev. Ludstar - Pr. Barbara/Wolfgang Bruns/Stamp WEIMARANER pelo corto Bentley dei Grandi Grigi F

Allev. dei Grandi Grigi - Pr. Attilio Vaccari FLAT COATED RETRIEVER Dakota Spirit Kippari M Allev. Dakota Spirit - Pr. Vittoria Ardino NOVA SCOTIA DUCK TOLLING RETRIEVER Manitou’s Glitter in the Air F Allev. Manitou’s - Pr. Cristina T.R. Gavazzi Franchini GOLDEN RETRIEVER Pinkerly Love is Here to Stay at F Allev. Pinkerly - Pr. Valentina Zanini BOLOGNESE Candy-Candy F Allev. Antonia Rossetto - Pr. Antonella Berto CHIN Zenco del Fior di Pesco M Allev. del Fior di Pesco - Pr. Marco Piovani PECHINESE Aisingioro Viskonti M Allev.Aisingioro - Pr. Marco Marabotto BARBONE grande mole grigio Samarcanda Sterling Cow Boy M Allev. Samarcanda - Pr. Salvatore Iozzia GREYHOUND Sobers Orianne F Allev. Sobers - Pr. Bitte Ahrens Primavera AZAWAKH Azamour Khemosabi M Allev. Azamour - Pr. Klishas Andrey WHIPPET Seaworld Absolute Mann F Allev. Absolute Mann - Pr. Francesca

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Pastore Maremmano Abruzzese Eufrosine di Santamaria CACIB pr. Alfonso Cosentino Volino italiano Limoncello del Colle Degli Ulivi di E. & R. Francini CACIB

Bracco italiano Aster dei Sanchi di Marcello Salvi CACIB 3째 classificato gruppo 7

Volpino italiano Ilda del Colle Degli Ulivi di E. & R. Francini CACIB

Bolognese Candy - Candy di Antonella Berto CACIB Mastino Napoletano Leandro dello Stradone Vesuviano di Anna Nellinger CACIB

Pastore Bergamasco Gala del Piervez di Pierangelo Vezzoli CACIB e Lete del Piervez di Claudia Bignamini CACIB

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UN’IMPORTANTE CONFERMA TESSERAMENTO 2015 SportelloAssicurazioni

SOCIO ENCI = SOCIO ASSICURATO

Anche con il tesseramento del 2015, tutti i tesserati ENCI – Soci allevatori, Associati ai Gruppi Cinofili e alle Associazioni specializzate di razza – fruiscono delle garanzie assicurative

Infortuni + Responsabilità Civile verso Terzi ATTENZIONE ALLA DECORRENZA DELLE GARANZIE


UN’IMPORTANTE CONFERMA TESSERAMENTO 2015 SportelloAssicurazioni

SOCIO ENCI = SOCIO ASSICURATO

Anche con il tesseramento del 2015, tutti i tesserati ENCI – Soci allevatori, Associati ai Gruppi Cinofili e alle Associazioni specializzate di razza – fruiscono della garanzia assicurativa

Infortunio del cane

ATTENZIONE ALLA DECORRENZA DELLE GARANZIE

IL MODULO “DATA CERTA” DA PRESENTARSI ALL’UFFICIO POSTALE AI FINI DELLA SUA VALIDAZIONE E’ REPERIBILE SUL SITO DELL’ENCI www.enci.it/datacerta


NOTIZIE ENCI AVVISI Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “trasferito” e “al mittente per compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 19/14 nei confronti di FRANCONERI NICODEMO.

Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “non ritirato entro il periodo di giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata lettera di contestazione di addebito relativa al procedimento disciplinare n. 41/14 nei confronti di BISCI STELLA.

Si avvisa che, essendo le raccomandate a.r. ritornate con motivazione “al mittente per compiuta giacenza”, in applicazione dell’art. 39.3 del Regolamento di attuazione dello Statuto Sociale ENCI presso la Segreteria della Commissione di Disciplina di 1a Istanza è stata depositata decisione relativa al procedimento disciplinare n. 94/12 nei confronti di CAPPARONI MATILDE. Il termine perentorio per l’eventuale appello è di 30 gg. dalla presente pubblicazione. Trascorso tale termine la decisione verrà dichiarata definitiva.

Il Segretario Istruttore avv. Giorgio Griffa”

Il Segretario Istruttore avv. Giorgio Griffa”

Il Segretario Istruttore avv. Giorgio Griffa”

RUSSIAN TOY Il Consiglio Direttivo dell’ENCI in data 22 ottobre u.s., relativamente alla richiesta del Club Cani Compagnia, ha deliberato di consentire alla razza Russian Toy l’assegnazione del BOB (Migliore di razza) ad ogni varietà (a-pelo corto / b-pelo lungo) parimenti all’assegnazione del CAC così come specificato nell’Elenco delle razze canine riconosciute. In vigore dal 1 gennaio 2015.

Recensione

Scopri il QI del tuo cane David Taylor De Agostini Editore Che sia di razza o un trovatello, il vostro è un sicuramente cane speciale: la sua personalità, la sua sensibilità e la sua intelligenza sono uniche. Questo volume insegna a valutare, scoprire e migliorare le sue capacità attraverso il gioco. Grazie a un ricco programma di test potrete mettere alla prova memoria, doti strategiche, abilità di osservazione e finezza nel risolvere i problemi, calcolando in questo modo il suo quoziente intellettivo. Un’intera sezione è dedicata all’allenamento, mentre numerosi esempi introducono il lettore nel complesso e affascinante mondo della psicologia canina. L’intero percorso è un’occasione unica per stimolare e conoscere da vicino il nostro più fedele compagno domestico.



NOTIZIE ENCI

TARIFFE ISTITUZIONALI ENCI

Tariffe confermate dal Consiglio Direttivo ENCI del 22 ottobre 2014

* è OBBLIGATORIO, oltre al pagamento della maggiorazione, anche il controllo parentale (DNA fattrice, stallone e cuccioli), da effettuarsi presso uno dei laboratori riconosciuti dall’ENCI. Tale possibilità ha carattere d’eccezionalità.

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DOPPIA ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CAC/CACIB

VERCELLIFIERE – CARESANABLOT (VC) Strada Vecchia per Olcenengo 10/11

GRUPPO CINOFILO VERCELLESE

GRUPPO CINOFILO BIELLESE

SABATO DOMENICA 7 FEBBRAIO 2015 8 FEBBRAIO 2015 CAC/CACIB

CAC/CACIB

MOSTRE SPECIALI TERRANOVA - BOVARI SVIZZERI - BASSETHOUND CHALLENGE ANGELA CIPOLLA AL MIGLIOR TERRANOVA CHALLENGE FRANCA SIMONDETTI giuria consultabile sul sito AL MIGLIOR COCKER www.miglioredirazzareport.it SPANIEL INGLESE MOSTRA SPECIALE CANE DA MONTAGNA DEI PIRENEI

1° CHIUSURA 7 GENNAIO 2015 2° CHIUSURA 17 GENNAIO 2015 Il pagamento dovrà essere effettuato tramite Bollettino Postale C/C n° 85371136 Assegno Bancario intestato a Gruppo Cinofilo Biellese Via Bengasi 5 – 13900 – Biella ON LINE: www.miglioredirazzareport.it Iscrizioni non accompagnate da relativo importo saranno cestinate senza alcun preavviso. OBBLIGATORIO IL LIBRETTO DELLE QUALIFICHE E VACCINAZIONE ANTIRABBICA


BEST IN SHOW 1° Whippet SOBRESALTO VUELTA GANAR di Annalisa Rovani 2° Bouledogue Francese PERFECT LADY di Luigi Caiazzo 3° Pastore scozzese a pelo lungo SHOSHOLOZA DI CAMBIANO di Stefano Marcia

Affluenza record all’Internazionale e nei Raduni

Oristano e i suoi campioni Sul podio il Whippet di Annalisa Rovani. Applausi a Giulia Pintor mondiale di tiro. Ricordati Rino Rosciarelli e Roberto Maron

G

rande successo per gli eventi organizzati dal Gruppo Cinofilo Oristanese “Sergio Lapi” che hanno totalizzato nel complesso 650 iscritti tra l’Esposizione Internazionale e i Raduni, svoltesi nella consueta cornice del verde Parco di Cirras, nel Comune di Santa Giusta, vicino Oristano. Un buon numero in considerazione del periodo e delle numerose difficoltà e costi onerosi che gli espositori incontrano nel raggiungere questa meravigliosa isola. Il sabato si sono svolti i Raduni del Retriever’s Club Italiano, Club Cane Lupo Cecoslovacco e Associazione Italiana Alpenlaendische Dachsbracke, questi ultimi due non hanno riscontrato molte adesioni, come era auspicabile, mentre il Raduno “all Retriever’s” ha fatto registrare il numero di ben 90 iscritti. La domenica si è svolta l’Esposizione Internazionale, all’interno della quale sono state concesse le Mostre Speciali tra 34

GRUPPO 8 1° Diamante Blu Amarsi Un Po’ Flat Coated Retriever pr. Dolores Genco 2° Royal Crest Gold-N Oh My Lord Golden Retriever pr. Colorado Fiorentini 3° Carfi Forever Orfeo Cocker Americano pr. Maurizio Farci


i nostri

Cani

Anno 60 num. 11 dicembre 2014

GRUPPO 4 1° Maggie Bassotto kaninchen p/d pr. Daniela Marina Bianchi 2° Magik Rainbow Roxolana Bassotto nano p/c pr. Stefano Chiatti 3° Claretta Bassotto nano p/d pr. Daniela Marina Bianchi

cui Bobtail, Pastore Svizzero Bianco, Dogo Argentino, Pointer e tutte le razze tutelate dal Club del Levriero. La manifestazione oltre ad aver ottenuto un buon riscontro di iscrizioni, ha avuto un ottimo successo di pubblico e commenti positivi sia dagli espositori che dall’esperta giuria composta da Fabrizio La Rocca, Manola Poggesi, Pietro Marino, Claudio Lombardi, Gabriela Ridarcikova (SK), Otto Schimpf (A), Rony Doedijns (NL) a cui è stato affidato l’arduo compito di scegliere il miglior soggetto assoluto dell’Esposizione. Dopo attento esame, sul gradino più alto del podio un Whippet Sobresalto Vuelta Ganar di Annalisa Rovani, la riserva è andata al Boluledogue Francese Perfect Lady di Luigi Caiazzo L, mentre il terzo posto al Cane da Pascore Scozzese a pelo lungo Shosholoza di Cambiano di Stefano Marcia. Il Gruppo Cinofilo Oristanese ha voluto dedicare un “Premio Speciale” alla memoria di due grandi amici del Gruppo e di Sergio Lapi: Rino Rosciarelli che viveva con profondità la sua passione per i cani nonché Giudice Internazionale e storico Presidente del Gruppo Cinofilo Orvietano, e Roberto Maron grande esperto del Bracco Italiano scomparsi prematuramente quest’anno.

BIS GRUPPO DI ALLEVAMENTO Giudice Fabrizio La Rocca 1° Pointer Allevamento Salvatore Fabrizio Serusi

GRUPPO 7 1° Hetti Od Glozinica Kurzhaar pr. Giuseppe Rocchi 2° Ares Della Terra Dei Nuraghi Bracco Italiano pr. Allev. della Terra Dei Nuraghi. “Premio Speciale in memoria di Roberto Maron” 3° Nestor Drahthaar pr. Piero Errica

Durante le premiazioni, a cui era presente anche il Sindaco di Santa Giusta Angelo Pinna, il Gruppo Cinofilo, ha voluto premiare Giulia Pintor, tiratrice delle Fiamme Azzure di Santa Giusta, che ha vinto l’oro ai mondiali, per la seconda volta, di tiro a volo specialità “fossa universale”, disputato qualche giorno prima a Lonato del Garda. Nel corso della giornata di domenica si sono svolte inoltre le dimostrazioni a cura della Polizia di Stato e della scuola Antonio’s Agility School di Assemini con un ottimo seguito del pubblico in particolare dei bambini. Il Gruppo Cinofilo Oristanese desidera ringraziare il Comune di Santa Giusta, tutti gli espositori, giudici, Royal Canin, e tutti gli sponsor, standisti, Bremadog, Canitalia, il Delegato ENCI Pietro Antonio Nurra, i Commissari di Ring, il meraviglioso pubblico e tutte le persone che hanno contribuito in modo determinante al successo di questa edizione. Stefania Lapi RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° Shosholoza di Cambiano Pastore Scozzese p/l Pr. Stefano Marcia GRUPPO Ë 1° Thor Boxer Tigrato Pr. Silvia Orsatti GRUPPO Ì 1° Sheeva Queen - Fox Terrier p/r Pr. Andrea Murtula GRUPPO Í 1° Maggie- Bassotto Kaninchen p/d Pr. Daniela Marina Bianchi GRUPPO Î 1° De Gadel Sol Andaluz Spitz Nano Pr. Isabella Pintus GRUPPO Ï 1° Akasha Banana Split - Bassethound Pr. Antonella Bonacossa GRUPPO Ð 1° Hetti Od Glozinica - Cane da Ferma Tedesco p/c Pr. Giuseppe Rocchi GRUPPO Ñ 1° Diamante Blu Amarsi Un Po’ Flat Coated Retriever Pr. Dolores Genco GRUPPO Ò 1° Perfect Lady Bouledogue Francese Pr. Luigi Caiazzo GRUPPO Ó 1° Sobresalto Vuelta Ganar Whippet Pr. Annalisa Rovani BIS RAZZE ITALIANE 1° Failabrava del Barone Rampante Piccolo Levriero Italiano Pr. Maria Stringa Basile BIS GIOVANI 1° Royal Crest Gold-N Extreme Makeover Golden Retriever Pr. All. Royal Crest Gold-N BIS JUNIORES 1° F. Tutanchamon Z Ceskomoravske Vysociny Labrador Retriever Pr. Valentina Morotti BIS VETERANI 1° Royal Crest Gold-N Trick or Treat Golden Retriever Pr. Colorado Fiorentini

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BEST IN SHOW 1° Bearded Collie OPS I DID IT AGAIN DEL CUORE IMPAVIDO Pr. Olga Klimova 2° Clumber Spaniel WYMESWOLD TIRAMISU Pr. Lorella Vismara 3° Bassotto Kaninchen p/d BALOU GIRL DEL WANHELSING Pr. All. del Wanhelsing

ROMA. La grande esposizione del Kennel Club Colosseo

Il Bearded è l’ottavo re Quasi duemila concorrenti e pubblico delle più importanti occasioni. Vince un cane da pastore

N

el penultimo weekend di Settembre si è tenu tenuto il Weekend Dog Show Roma -Internazio -Internazionale di Roma & Raduni di Fine Estate- nella Nuova Fiera di Roma, location di prestigio caratterizzata da ottima accessibilità e con ampissimi parcheggi. Tutto procede bene fin dalla mattina durante l’entrata che, nonostante i circa 1900 soggetti presenti, unico CACIB e Raduni, si è rivelata veloce e senza troppi intoppi. L’entrata ci ha garantito l’accesso ad un’ottima struttura in nuovo padiglione, scenografico e contemporaneamente funzionale, che ha offerto luminosissimi ring di notevoli dimensioni, rivestiti interamente in moquette nuova - come difficilmente ho avuto modo di apprezzare precedentemente - che unitamente al buon sistema di climatizzazione ha creato un’ eccellente condizione di comfort e benessere per tutti noi. L’attenzione al fattore ambientale dovrebbe esser sempre tenuta di conto in funzione di ottimizzare le performances per i nostri amici a quattro zampe durante le verifiche zootecniche. Un generale clima di festa e allegria ha accompagnato durante tutto il fine settimana anche gli oltre 15.000 visitatori che, complice il piacevole tempo caratteristico di fine Settembre, hanno formato un pubblico molto coinvolto ed interessato. I giudizi si sono svolti secondo una buona tempistica, non in36

GRUPPO 5 1° Samoiedo BELYI VOLK YAROMIR VELIKIY Pr. Barbara Moreschi


i nostri

Cani

Anno 60 num. 11 dicembre 2014

GRUPPO 6 1° Basset Hound BASSJOY NIGHT OF LOVE Pr. Federica Vicarini

contrando molti ostacoli, grazie anche a Commissari di Ring preparati e attenti ed ad una giuria composta da esperti giudici di diversa nazionalità - anche dal profondo Oriente - che hanno saputo unire la loro competenza ad una certa celerità impostagli anche dall’alto numero dei soggetti a catalogo. Nonostante qualche espositore distratto o poco esperto abbia creato piccole difficoltà, il bilancio è assolutamente positivo, merito anche di un’ottima organizzazione dietro le quinte, evidente agli occhi di tutti, e di un servizio di segreteria che ha offerto disponibilità e coordinazione nel risolvere anche le piccole inevitabili questioni che in ogni esposizione cinofila si presentano. Sentita la presenza dei Club, sia domenica con le numerose Mostre Speciali che sabato con i Raduni di Razza che per quello della S.I.Bas che mi ha visto questa volta solo interessata spettatrice e ho quindi avuto modo di osservare, questa volta dall’esterno, la professionalità e la passione dell’ esperta giudice nella valutazione di questa razza da me tanto amata. Proprio in quanto socia ed attiva espositrice, ho notato, nel corso degli anni in cui si è svolta questa manifestazione, un consolidarsi se non un crescendo di stretta collaborazione del Kennel Club Colosseo con i vari Club di Razza, viste le Mostre Speciali ed i Raduni di Razza che hanno sempre caratterizzato questi weekend romani e che vanno via via sempre affermandosi. Con grande piacere ho assistito alle “Olimpiadi dei Bulli” che in questa edizione ha visto presenti oltre ai simpatici Bulldog Inglesi e Francesi anche, per la prima volta, altri due piccoli molossoidi: Boston Terrier e Carlini. Devo dire che era lampante il divertimento e la gioia negli occhi dei cani e dei conduttori ma anche in quelli di noi spettatori.

GRUPPO 9 1° Barbone Grande mole nero HUFFISH DA MAJA IRONMAN Pr. Lorena Merati

Nuova iniziativa è stata quella delle “visite oculistiche ufficiali” che oltre ad essere comoda sotto l’aspetto logistico perché proprio in sede espositiva, è prima di tutto un ottimo modo per testare i propri riproduttori avendo così a cura l’aspetto assolutamente mai trascurabile della salute, soprattutto pensando a quelle razze ove queste problematiche rappresentano uno scoglio da dover contenere se non superare. Federica Vicarini RAGGRUPPAMENTI GRUPPO Ê 1° Bearded Collie OPS I DID IT AGAIN DEL CUORE IMPAVIDO Pr. Olga Klimova GRUPPO Ë 1° Bullmastiff I BRAVI RAGAZZI MASANIELLO Pr. Nadia Furlon GRUPPO Ì 1° Jack Russel Terrier DREAM LA VIOLETTA VA HERALTISZ Pr. All. la Violetta Jack GRUPPO Í 1° Bassotto Kaninchen p/d BALOU GIRL DEL WANHELSING Pr. All. del Wanhelsing GRUPPO Î 1° Samoiedo BELYI VOLK YAROMIR VELIKIY Pr. Barbara Moreschi GRUPPO Ï 1° Basset Hound BASSJOY NIGHT OF LOVE Pr. Federica Vicarini GRUPPO Ð 1° Bracco Italiano b/a ASTER DEI SANCHI Pr. Marcello Salvi GRUPPO Ñ 1° Clumber Spaniel WYMESWOLD TIRAMISU Pr. Lorella Vismara GRUPPO Ò 1° Barbone Grande mole nero HUFFISH DA MAJA IRONMAN Pr. Lorena Merati GRUPPO Ó 1° Saluki DJAAL LHILAL JAMAAL-AMIR Pr. Claudio Vicentini

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Grande successo della Coppa Italia a Collacchioni

Stravincono Pardini, Lanzi e Pellizzari

I protagonisti della prova e la giuria. Secondo da dx, il Consigliere ENCI Silvio Marelli

Un pointer, un breton ed un bracco in vetta alle classifiche delle rispettive razze. Grande agonismo, terreni ottimi, concorrenti al top

T

erreni di caccia veri, reali, concreti; selvatici che, se proprio tali non sono, somigliano molto a quel che dovrebbero essere; cani da ferma, pochi, validi e costantemente in difficoltà nel reperire e fermare l’emanazione giusta. Questo è ciò che dovrebbe essere una prova degna di tal nome; questo è anche ciò che si è realizzato il 27 e 28 settembre scorso a Collacchioni (Pieve Santo Stefano, Arezzo), eccellente zona federale che ha ospitato, come da tradizione, l’edizione 2014 della Coppa Italia su selvaggina naturale per cani da ferma Fidc con selvatico abbattuto. Un fine settimana intenso, spettacolare per tutti gli appassionati cinofili, che ha incoronato il Pointer Luk di Paolo Pardini, l’Epagneul Breton Dioula De Keranlouan di Gianfranco Lanzi e il Bracco Italiano Brando di Livio Pellizzari vincitori della Coppa Italia nelle rispettive categorie. Ma anche un fine settimana che ha offerto numerose occasioni di riflessione per i validi giudici chiamati ad arbitrare il con-

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fronto, e che troppo spesso si trovano ad avere a che fare con soggetti che di venatico hanno ben poco, ma che non di meno ogni anno vengono proclamati campioni, tradendo i principi storici della cinofilia venatoria. Andando con ordine, i tre campioni eletti a Collacchioni sono prima di tutto tre bravissimi cani da caccia: un Pointer, un Breton ed un Bracco italiano, tre simboli di altrettante filosofie, “stili di vita” si potrebbe osare, di intendere la caccia con il cane da ferma. Caccia, appunto: questa sconosciuta. Ed ecco spiegato anche il motivo per il quale il numero complessivo dei concorrenti iscritti non si è certo rivelato, al termine della due giorni, il dato più esaltante della competizione. Nel dettaglio, il Bracco italiano Brando di Livio Pellizzari è stato l’unico cane entrato in classifica nella sua categoria, con un Molto Buono del giudice Riccardo Acerbi che gli è valso la vittoria. A Paolo Berlingozzi sono toccati i continentali esteri, categoria dominata da Epagneul breton e Kkurzhaar, che hanno fatto l’en plein monopolizzando i sei posti utili della

classifica finale. Dioula De Keranlouan, Epagneul breton di Gianfranco Lanzi, ha realizzato un terzo turno da incorniciare, valso il 1° Eccellente e la Coppa Italia. Ottimo Secondo Eccellente per il Kurzhaar Laki di Roberto Scarpecci, seguito dal Terzo Eccellente dell’Epagneul breton Loris di Alberto Calcagno. Infine gli inglesi: Giovanni Bernabè, Luca Luconi, ancora Paolo Berlingozzi e Silvio Marelli hanno giudicato due batterie interessanti quanto sfortunate, con alcune prove superlative vanificate dal vento in costante mutamento e da “quella rossa ritardataria”, che come spesso accade resta sul terreno senza seguire il branco per farsi poi sfrullare dal pur bravo ausiliare. Ad ogni modo, con il Primo Eccellente, CAC e CACIT, il Pointer Luk di Paolo Pardini ha sbancato Collacchioni dimostrando equilibrio notevole nell’affrontare un turno spezzettato in più segmenti, causa eliminazione del compagno di coppia, recupero e richiamo. E proprio durante il richiamo è arrivata la ferma, perentoria, tesa, espressiva ed elegante, preludio di un’azione culminata in maniera impeccabile con il riporto al piede. Dietro a Luc gli Eccellenti Setter inglesi Pianigiani’s Alan e Atom del Sassovivo. Relazioni e premiazione sono state l’occasione, per i giudici, di fare sintesi dei pensieri e degli spunti maturati durante il fine settimana di caccia vera. A cominciare da un sano, auspicabile “autodafè “ sulla distanza tra caccia e cinofilia. “A Collacchioni respiriamo un’aria familiare – ha detto Silvio Marelli, presidente del Pointer Club Internazionale -, un’aria che fa bene alla cinofilia, che è una costola della caccia e non viceversa. Troppo agonismo fa il male della nostra passione. O ci facciamo un esame di coscienza, oppure l’esasperazione sarà la nostra rovina. Ma la ferma da sola non basta. Occorre l’attitudine alla predazione per fare grande un cane da caccia, dunque prove più difficili per saggiarne la mentalità. Dobbiamo lottare per queste battaglie – ha concluso – per riportare in alto l’asticella, fino al valore iniziale. Lo dobbiamo alle razze ed ai giovani cacciatori che si avvicinano al mondo della cinofilia”. “Se la caccia si è allontanata sempre più dal nostro mondo forse la colpa è anche nostra”, il commento di il giudice Gianni Bernabè, vicepresidente del Pointer Club Italiano. “In questi anni abbiamo privilegiato sempre più i cani stilisti, ma che magari non sono mai andati a caccia. A questo proposito il Pointer Club organizza da qualche anno delle prove con l’abbattimento del selvatico, proprio in chiave di riavvicinamento del mondo venatorio a quello della cinofilia”. Un riavvicinamento, quest’ultimo, che non sarebbe soltanto auspicabile, ma addirittura vitale per la sopravvivenza di entrambi i mondi. Daniele Ubaldi


GRUPPO CINOFILO ANCONITANO

ORGANIZZA PRESSO ENTE FIERA DI PESARO (PU) PADIGLIONE “A” ROSSINI

2ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA di FABRIANO

14 FEBBRAIO 2015 ORE 10,00 CAC/CACIB

45ª ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE CANINA di ANCONA

15 FEBBRAIO 2015 ORE 10,00 CAC/CACIB

Prenotazione stand: info@gruppocinofiloancona.it LE GIURIE SARANNO CONSULTABILI NEI SITI: www.miglioredirazzareport.it www.gruppocinofiloancona.it Per info:

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A Soave di Porto Mantovano la 14/ma Coppa Italia Continentali

I Breton brindano in Coppa

La squadra degli Epaguel Breton vincitrice della Coppa Italia Continentali e gli esperti giudici

Un’edizione da ricordare per confronti agonistici, terreno stupendo e selvatici degni di lode. Secondi sul podio i Kurzhaar che precedono gli Spinoni. A Jago di Boschi l’individuale. I Weimaranei primi nei riporti dall’acqua

È

toccata al CIEB (Club Italiano Epagneul Breton) l’organizzazione di questo importante evento l’11 e dodici ot ottobre, patrocinato dall’ENCI e dalla FCI, nato con l’intento di monitorare lo stato di salute delle razze continentali attraverso verifiche attitudinali e morfologiche. Il suo presidente Umberto Saletti ringrazia il Gruppo Cinofilo Virgiliano e l’ANLC di Mantova per la disponibilità e la collaborazione nell’offrire la splendida location e le inestimabili zone e il dottor Paolo Levoni che ha gentilmente messo a disposizione l’Azienda Faunistico Venatoria Levoni sita in Cavriana (MN) per la prova su selvatico abbattuto. La prima edizione della Coppa Italia risale al 2001 e da subito mostra l’ambizione di voler diventare la vetrina più importante della cinofilia venatoria relativamente alle razze continentali e tracciare un attendibile quadro zootecnico dell’allevamento italiano, compito non facile in quanto ad

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oggi mancano all’appello un buon numero di razze e non tutti i proprietari hanno la possibilità di partecipare alle lunghe ed impegnative selezioni che comportano tempo e sacrifici anche economici di un certo rilievo. L’art. 3 del Regolamento ne descrive chiaramente l’obiettivo: “Valorizzare le razze da ferma continentali allevate in Italia e tutelate dalle varie Associazioni di Razza di appartenenza che, nominando un selezionatore, gli delegano il compito di evidenziare cani in possesso di tutte le qualità richieste a soggetti del più alto livello attraverso il vaglio di prove specifiche”. Al di la dell’encomiabile impegno delle associazioni specializzate che negli anni si sono avvicendate nell’organizzazione e nella scelta dei contesti di gara, la rassegna porta inevitabilmente con sé qualche polemica sui terreni più o meno adatti ai continentali, sulla selvaggina, sui riporti dall’acqua e sui punteggi assegnati alle varie verifiche, ma anche questo fa parte del gioco e alla fine tutti mostrano il solito entusiasmo condito da un pizzico di sano

agonismo. Quest’anno il numero delle razze rappresentate è salito a 9 per un totale di 54 cani partecipanti più le riserve previste fino a un massimo di 4 per ogni singola razza. Il compito di verificarli è stato affidato agli Esperti Giudici Giorgio Bellotti, Alessandro Braga, Maurizio Meneguzzo, Omar Canovi, Guglielmo Zanetti, Luigi Cremonesi, Giovanni Capone, Silvio Marelli, Marco Ragatzu, Giovanni Barbieri, Riccardo Acerbi, Alessandro Evangelisti. Il Comitato di Coordinamento Razze Continentali, di cui fanno parte i presidenti delle varie associazioni specializzate, sovrintende la manifestazione e si riunisce per valutare e apportare eventuali modifiche al regolamento. A tal proposito qualcuno auspica dei miglioramenti come, ad esempio, per la verifica morfologica che potrebbe essere più approfondita e valutata secondo il criterio adottato nelle esposizioni - tradotto poi nel relativo punteggio - secondo il sano principio che un’eccellente morfologia è funzionale ad un ideale movimento sul terreno, o per i riporti


i nostri

Cani

Anno 60 num. 11 dicembre 2014

SOPHIA JOLY Scozzese la prima straniera in classifica Se qualcuno pensa che la cinofilia venatoria sia per soli uomini deve fare i conti con Sophia Joly, prima donna nella storia della Coppa Italia ad entrare in classifica. Nata ad Aberdeen, in Scozia e cresciuta in Toscana a stretto contatto con la natura ed i cani - prima Setter irlandesi, poi Breton - approda nel 2010, con grande soddisfazione, all’universo Weimaraner. Da sempre amante dei cani, dal 2001 è in possesso di licenza di caccia. Addestra personalmente il suo ausiliare e partecipa da circa tre anni a competizioni cinofile ufficiali sia di lavoro che di bellezza. Ma come concilia la sua passione con le esigenze della famiglia e dei due figli? A domanda risponde: “Fortunatamente la passione per la cinofilia è condivisa da tutta la famiglia! Mio marito è un cacciatore appassionato e un amante degli Epagneul Breton, infatti abbiamo anche due cani di questa razza oltre a due Weimaraner. Anche i nostri genitori sono molto partecipi, facendo i nonni a tutto campo, quando non possiamo portare con noi i ragazzi sulle prove di lavoro. Certo non è facile conciliare le esigenze dei figli, la gestione della casa e il lavoro con la passione per la cinofilia che sicuramente prende una grande parte del tempo libero. È una vita frenetica e spesso mette duramente alla prova, ma tutto è ripagato da quel preciso attimo in cui ho davanti a me un terreno inesplorato, intorno risuonano solo dalle voci della natura, mi chino a sganciare il moschettone ed il mio cane si gira e mi guarda negli occhi vibrante di anticipazione; “clack”, il rumore del moschettone che si apre, lo scatto del cane nel vento.. questi attimi sono la mia linfa vitale”. Com’è stata l’esperienza Sant’Uberto e quale risultato ufficiale hai ottenuto? “Il Sant’Uberto è una gara splendida, credo sia ad oggi la più completa in quanto vengono valutate sia le doti venatorie del cane sia il comportamento del cacciatore, evidenziandoli entrambi come binomio inscindibile. Sottolinea sicuramente anche l’etica che dovrebbe essere alla base del comportamento del cacciatore moderno. Ho partecipato nel 2012 quando la mia cagna aveva due anni, quindi molto giovane. Abbiamo partecipato nella categoria Lady e superato le selezioni provinciali e regionali per approdare alla finale nazionale che si è svolta a Chiusi della Verna. Le Lady partecipanti erano 30 suddivise in 3 batterie, abbiamo ottenuto un dignitoso 5° posto. Nel 2013 abbiamo nuovamente superato provinciale e regionale senza proseguite alla nazionale in quanto si sarebbe svolta in Sicilia, meta purtroppo in quel momento dell’anno, irraggiungibile visti i vari impegni lavorativi del momento.” Come mai hai scelto un Weimaraner e quali sono le caratteristiche di questa razza che ti hanno conquistata? “La prima volta che ho visto un Weimaraner è stato proprio mentre ero a caccia con mio marito. Stavamo percorrendo il greto di un fiume con i nostri Breton ed abbiamo incrociato un giovane cacciatore con questo splendido bracco Sophia Joly, Dario Raimondi Cominesi d’argento. Non avendo mai visto questa razza sono rimasta colpita dalla e il Weimaraner Royal Weim Ruby Tuesday muscolatura potente e dalle forme armoniose e mi sono promessa che un giorno ne avrei portato a caccia uno anche io. Quando finalmente ho realizzato il mio sogno ho scoperto che è il mio cane ideale. Ha una grande resistenza, copre il terreno con metodo ed ha un ottimo riporto in ogni condizione. Oltre alle caratteristiche venatorie mi ha conquistata il temperamento dolce ed equilibrato che si integra perfettamente alla vita familiare, mostrando un grande attaccamento a tutti i membri della famiglia, soprattutto i bambini.” D.R. C.

dall’acqua profonda, che andrebbero effettuati con selvaggina lanciata lontano da riva, con il conduttore ad almeno 10 metri dall’acqua e il pubblico a debita distanza dai cani che non dovrebbero avere nessun elemento di disturbo, né intorno né di fronte. Anche lo spettacolo vorrebbe la sua parte e lo scegliere ambiti che permettano la visione dei cani in azione è un’altra delle esigenze importanti emerse negli anni; oltre a richiamare un maggior numero di cinofili, può essere utile e formativo per chi ancora deve apprendere nozioni relative al dressaggio e valutare il comportamento in prova di quei cani che, per talento, tipicità di movimento e stile, rappresentano la punta di diamante delle varie razze partecipanti.

Relativamente ai risultati, anche in Coppa Italia la fortuna, come in ogni prova che si rispetti, gioca un ruolo fondamentale nel determinare la classifica finale; è infatti capitato paradossalmente che alcune razze, piazzatesi ai primi posti, negli anni successivi non siano neppure andate in classifica o ne abbiano occupato solamente il fondo. Riguardo le prove tutto si è svolto come da manuale: la mattina del sabato la zona DOC con i concorrenti che si avvicendano su terreni pianeggianti, in gran parte medicai, habitat ideale per lepri che mettono in seria difficoltà alcuni soggetti, causandone l’eliminazione. Al pomeriggio i riporti dall’acqua profonda, caratterizzati da un tempo che, minaccioso di pioggia fino a quel momento,

infierisce non poco sui partecipanti fino alla fine delle verifiche. Il giorno dopo la prova a selvatico abbattuto vede alcune batterie graziate da copiosi incontri ed altre meno fortunate. Tutto sommato un buon numero di cani a punto e la maggior parte dei conduttori soddisfatti. Si aggiudica la Coppa Italia 2014 la squadra degli Epagneul breton (selezionata da Zanetti Guglielmo), al secondo posto i Kurzhaar (selezionatore Barbieri Giovanni) e al terzo gli Spinoni (selezioni a cura del C.I.S.). Il Trofeo individuale se lo aggiudica il Breton Yago condotto da Stefano Boschi, proprietario Chiarini. Vincono i riporti dall’acqua i Weimaraner che, classificatisi a pari merito con i Kurzhaar, ottengono il

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riconoscimento in quanto squadra più giovane della manifestazione, mentre i Bracchi italiani si aggiudicano la morfologia. Molte le note positive: i Drahthaar, inizialmente dati per assenti, si presentano con una team organizzato all’ultimo minuto, figurando bene. Prima volta per i Vizsla che schierano un’ottima squadra. Bene anche i Weimaraner che, rispetto al passato, sono migliorati nel dressaggio e nelle conduzioni. Giusto sottolineare, a fronte dell’ennesima vittoria, che i Breton si sono aggiudicati, ad oggi, il maggior numero di trofei (8 su 14), risultando la squadra più vincente della manifestazione, tallonati dai Kurzhaar che ne contendono da sempre il gradino più alto del podio. Senza togliere meriti più che dovuti, le due razze risultano le più popolari e diffuse e hanno dalla loro il fattore numerico relativo a nascite e utilizzo in ambito venatorio, sia in ambito amatoriale che professionale. Al momento delle premiazioni la Coppa Italia si tinge di rosa: per la prima volta nella sua storia vede una rappresentante del gentil sesso entrare in classifica, si tratta di Sophia Joly che ha ben condotto il Weimaraner Royal Weim Ruby Tuesday, piazzandolo al 2° posto in una batteria di 13 soggetti. Chapeau! Alla fine tutti contenti, nonostante le inevitabili polemiche e discussioni…ma non è forse questo lo spirito critico che ha portato la cinofilia italiana a conquistarsi i più prestigiosi allori in ambito europeo e mondiale? Dario Raimondi Cominesi

Il commento del vicepresidente del Club e giudice Giorgio Bellotti

Breton dieci e lode Perché la manifestazione risulta la più importante sia per confronti fra razze che risultati individuali

L

Epagnuel Breton YAGO conduttore Boschi proprietario Chiarini Squadra Kurzhaar 2i classificati. Al centro, il Consigliere ENCI Giancarlo Passini

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a Coppa Italia per conti continentali, a mio parere, è la più importante manifestazione cinofila a carattere nazionale, possono partecipavi tutte le razze da ferma continentali patrocinate da un Club, con un massimo di sei soggetti per razza, più una riserva. La competizione si svolge il primo giorno in zone DOC ed è in palio il CACIT, nel pomeriggio dopo la prova, controllo morfologico di tutti i partecipanti e riporto su anatra in acqua profonda, il giorno successivo prova a selvatico abbattuto sempre con in palio il CAC. Al punteggio dei soggetti qualificati nelle prove, viene sommato il punteggio del controllo morfologico e quello del riporto dall’acqua. È pertanto una prova completa e di alto valore zootecnico. Ogni associazione specializzata di razza, fornisce un giudice di sua fiducia che normalmente è anche il selezionatore della squadra, questi giudici vengono affiancati da quelli inviati dall’ENCI che poi saranno anche i presidenti di giuria. L’organizza della Coppa spetta ad


CLASSIFICHE ogni Club, a turno. Quest’anno il Club Italiano Epagneul Breton con presidente Umberto Saletti, coadiuvato dalla instancabile segretaria del Club Stefania, hanno organizzato con maestria e professionalità la Coppa Italia in località Soave (Porto Mantovano). Nove le squadre partecipanti, un successo anche per le associazioni specializzate con un numero di iscrizioni minori che hanno dato dimostrazione di possedere dei validi ausiliari. Le due squadre che hanno ottenuto il massimo punteggio sui riporti dall’acqua, sono state quelle del Weimaraner Club e quella Kurzhaar Club Italiano; il miglior punteggio morfologico è stato assegnato alla Società Amatori Bracco Italiano. La Coppa Italia edizione 2014, è stata vinta con onore, dal Club Italiano Epagneul Breton, il miglior soggetto in assoluto è stato Iago Epagneul Breton condotto da Stefano Boschi e di proprietà di Riccardo. Chiarini.

PROVA DOC CAC CACIT 11/10/14 1° Batteria, Giudici Braga, Cremonesi, Ragatzu 1° ECC Dabò Kurzhaar cond. Venturelli 2° MB Semper Adamas Creat Fortune Weimaraner cond. Bottani 2° Batteria Giudici Acerbi, Barbieri, Meneguzzo 1° ECC Devil Kurzhaar cond. Martegani 2° ECC Zagor Spinone cond. Arzilli 3° Batteria giudici Bellotti, Marelli, Capone 1° CAC/CACIT Yago Epagneul Breton cond. Boschi 2° R/CAC R/CACIT Tanccredi di Morghengo Spinone cond. Giancotti 4° Batteria giudici Evangelisti, Canovi, Zanetti 1° ECC Dioulà de Keranlouan Epagneul Breton cond. Lanzi 2° ECC Ardruber Nico Kurzhaar cond. Siciliani PROVA A SELVATICO ABBATTUTO 12/10/14 2° Batteria, giudici Bellotti, Marelli, Capone 1° ECC Erer de Keranlouan Epagneul Breton cond. Goffi 2° MB Royal Weim Ruby Tuesday Weimaraner cond. Joly Sophia Janè

Squadra Spinoni Italiani 3i classificati. Al centro, il Consigliere ENCI Silvio Marelli 3° Batteria giudici Evangelisti Canovi Zanetti 1° MB Nanà Bracco Francese cond. Mariani 2° MB Assia Drathaar cond. Redeghieri 4° Batteria giudici, Braga, Cremonesi, Ragatzu 1° ECC Ful Del Cecchetto Epagneul Breton cond. Lapi 2° ECC Venturelli’s Viki Drathaar cond. Mancini PROVA DOC CAC CACIT 11/10/14 1° Batteria, Giudici Braga, Cremonesi, Ragatzu 1° ECC Dabò Kurzhaar cond. Venturelli 2° MB Semper Adamas Creat Fortune Weimaraner cond. Bottani

PROVA A SELVATICO ABBATTUTO 12/10/14 2° Batteria, giudici Bellotti, Marelli, Capone 1° ECC Erer de Keranlouan Epagneul Breton cond. Goffi 2° MB Royal Weim Ruby Tuesday Weimaraner cond. Joly Sophia Janè 3° Batteria giudici Evangelisti Canovi Zanetti 1° MB Nanà Bracco Francese cond. Mariani 2° MB Assia Drathaar cond. Redeghieri 4° Batteria giudici, Braga, Cremonesi, Ragatzu 1° Ecc. Ful Del Cecchetto Epagneul Breton cond. Lapi 2° Ecc. Venturelli’s Viki Drathaar cond. Mancini

2° Batteria Giudici Acerbi, Barbieri, Meneguzzo 1° ECC Devil Kurzhaar cond. Martegani 2° ECCZagor Spinone I. cond. Arzilli

Punteggio a squadre, prova, sommato al controllo morfologico e riporto dall’acqua 1° Epagneul Breton 116,4 2° Kurzhaar 92,4 3° Batteria giudici Bellotti, Marelli, Capone 3° Spinone Italiano 55,9 1° CAC CACIT Yago Epagneul Breton cond. Boschi 2° R/CAC R/CACIT Tanccredi di Morghengo Spinone cond. 4° Drathaar 45,2 5° Weimaraner 43,6 Giancotti 6° Bracco ungherese (Vizla) 37,6 4° Batteria giudici Evangelisti, Canovi, Zanetti 7° Bracco Italiano 35,2 1° ECC Dioulà de Keranlouan Epagneul Breton cond. Lanzi 8° Griffone Korthals 33,9 2° ECC Ardruber Nico Kurzhaar cond. Siciliani 9° Bracco Francese 27,0

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Speranze e certezze nel Derby Cocker a Peccioli

Francini’s Just migliore fra i bravi Il fuoriclasse di appena 16 mesi si è imposto su altri dodici concorrenti. Ottimi terreni e scaltri selvatici in un giorno da ricordare

Francini’s Just in Time 1° MB vincitore del Derby con il conduttore Cristian Marcellino

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l 26 ottobre presso la ri riserva “I Monti” di Peccioli, nel cuore delle colline toscane, si è svolto il Derby Spaniel gior 2014. Una splendida giornata accompagnata da un forte vento di

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tramontana ha accolto cani e concorrenti su terreni di prova forse un po’ troppo impegnativi ma sicuramente stupenda palestra di verifica delle doti venatorie dei giovani Cocker anche rispetto ad un selvatico assai scaltro e non certo numeroso. Degli undici Cocker iscritti e giudicati da Francesco Camiolo, tutti ben condotti ed impostati sul terreno, tre si sono classificati col molto buono. Vince il Derby Francini’s Jiust in Time di 16 mesi ma già esperto e conosciuto avendo avuto occasione di distinguersi in precedenti prove di lavoro. Una particolare nota di merito va al secondo classificato Sonny Del Re di Danari, per la prima volta in assoluto impegnato in una prova ufficiale ma che ha dimostrato alcune doti tecniche decisamente significative per un futuro ricco di soddisfazioni rispondendo quindi appieno al vero significato del Derby. Terzo Max che ha pagato lo scotto di una veemenza un po’ eccessiva ma sicuramente finalizzata ad una gran voglia di “incontro” con il selvatico. Spero che questo sia l’inizio di una brillante carriera per i singoli e non il semplice risultato di una competizione qualsiasi ma soprattutto la crescita di una razza di difficile dressaggio ed allevamento. Ho voluto seguire tutti i turni per poter apprezzare le potenzialità tecniche dei nostri giovani Cocker e, a ragion veduta, posso tranquillamente evidenziare la buona qualità di tutti i soggetti presentati. Inviterei però allevatori e giudici a non esasperare alcuni aspetti che potrebbero nuocere alla salute ed al benessere della razza. Se una caratteristica o una qualità è desiderata, dovrà essere presente nella giusta misura. Ringrazio i proprietari della riserva I Monti per l’accoglienza e disponibilità. Maria De Pasquali

FRANCESCO CAMIOLO UNO SGUARDO SUL DERBY Domenica 27 ottobre si è svolto nell’azienda “I Monti” presso Peccioli (PI) il Derby Spaniel. L’azienda “I Monti” si trova nello splendido teatro delle colline pisane e racchiude in se terreni tipici ma allo stesso tempo difficili. Bosco, roveti, calanchi intervallati da saggine impenetrabili facevano valido rifugio alla scaltra selvaggina presente in gran numero ma veloce a sottrarsi e a eludere l’azione degli ausiliari. Onorato dall’essere chiamato a far parte della giuria nominata dall’ENCI, ho avuto il difficile ma allo stesso tempo stimolante compito di giudicare i Cocker. L’ENCI infatti nei giorni precedenti aveva redatto il nuovo standard di lavoro per il Cocker spaniel inglese. Come tutte le novità, nei giorni precedenti la prova se ne era parlato e commentato e quindi, lascio immaginare quale sia stata l’attesa. Lo standard nuovo recita: “lo standard di lavoro deve suggerire un indice di valutazione del valore della prestazione, tale che sia accessibile a tutti i soggetti portatori di insigni caratteri tipici della razza”. Detto questo, la parola al campo dove se pur con estrema difficoltà 11 Cocker si sono dati battaglia. Al termine della prova, quattro Cocker in classifica con la vittoria di Francini’s Just in Time, degno esemplare della razza sia per tipicità che per attitudine venatoria.


Il Derby Altri Spaniel nella cronaca dei due esperti giudici

Hispellum Bad Boy, poi gli altri Il fuoriclasse di Marchesini si impone su concorrenti preparati dimostrando equilibrio e carattere. La validità della prova tecnica I vincitori del Derby Springer

L

a valenza zootecnica di un Derby rappresenta il futuro delle razze e il mio giudizio è molto positivo anche se gli errori deter deterdetermi minano e devono determinare una classifica. La qualità dei soggetti da me visionati è di buon livello, le qualità naturali sono quelle che, chi preposto, va a ricercare come il “saper andare a caccia” ovvero, andare a cercare dove un selvatico si può rifugiare, con autonomia coraggio e passione, dando meno peso, per ora alle regolarità di percorso. Nella mia batteria ha primeggiato una femmina Hispellum Thea, Springer condotta da Mari Rossi e di proprietà di Lanari con il 1°ECC CAC; nel turno appena partita, ha fatto capire che aveva nelle gambe e soprattutto nella testa grande voglia di fare, e cosi è stato. Ha lavorato una

tagliata di bosco con azione avida continua, coraggiosa, con belle iniziative che l’hanno portata a osare, ha realizzato un primo punto su una fagiana che non è stata abbattuta, dimostrando equilibrio rimanendo a disposizione del suo conduttore, nel proseguo altro punto su un fagiano ben evidenziato risolto e concluso che ha messo a dura la prova le capacita degli sparatori involandosi silenzioso tra le piante. Lo hanno abbattuto lontano e fuori vista del cane che nonostante l’apprensione iniziale del conduttore, ha trovato e riportato alla mano. Al barrage ha confermato tutte le sue doti e caratteristiche di esponente tipico della razza non demeritando assolutamente, ma ha dovuto lasciare il passo ad un altro grande Springer condotto da Fausto Marchesini Hispellum Bad Boy. Tiziano Pavolettoni

UNA VITTORIA DEGNA DI UN CAMPIONE Ho avuto l’onore di giudicare la 1° batteria di Springer. Terreni bellissimi e animali scaltrissimi che si sottraevano repentinamente all’incalzare dei cani mettendone a dura prova la capacità di scovo. Il Derby è una prova classica e interessantissima dal punto di vista zootecnico in quanto rappresenta lo stato attuale della razza e ne fa intravedere il futuro. Il primo pensiero che ho avuto al termine dei turni è stato che se il futuro è rappresentato dai soggetti che hanno corso nella mia batteria, sicuramente l’avvenire è roseo. In tutti turni ho visto cani che hanno interpretato nel miglior modo possibile la nota del concorso. Azione, avidità, coraggio, espressività nella presa di punto, tutte qualità naturali che non si apprendono neanche con il più raffinato addestramento e sicuramente utili in una futura trasmissione genetica. Ho assegnato un CAC e due Riserve di CAC e già questo la dice lunga sulla qualità dei soggetti posti al mio giudizio. Ha vinto la batteria con il CAC Hispellum Bad Boy di Fausto Marchesini. Bad Boy ha svolto il suo turno in bosco, con sottobosco ricoperto di fitti pungitopo, appena sganciato è partito alla massima velocità con un galoppo brioso e veloce, aggredendo il terreno con un’azione avida, determinata e sbrigativa, la cerca ampia si adegua perfettamente al tipo di terreno con splendide aperture ai lati del bosco probabile rifugio per qualche selvatico sottrattosi di piede. Ottimo utilizzo dell’emanazione, aeree inframmezzate da accertamenti su pista dovuto ad un corretto portamento di testa. Con grande espressività, ai margini di una valletta ci segnala la presenza di selvatico, persegue l’usta con determinazione e sicurezza e risolve con precisione un fagiano maschio a cui non è stato dato scampo dagli ottimi fucili che accompagnavano la batteria. Corretto al frullo e sparo, viene inviato al riporto che esegue correttamente. Rilanciato conferma la prestazione di alto livello. Al termine del barrage con Hispellum Thea condotta da Rossi; vincitrice con il CAC della seconda batteria di Springer, Hispellum Bad Boy si aggiudica il Derby per gli Springer per l’anno 2014. Donato Grimaldi

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Lajatico, Campionato sociale Epagneul Breton, un grande successo

La carica degli ottantuno Record di partecipanti, terreni ottimi e giudizi condivisi. Erer de Keranlouan ed Ivette salgono sul podio dei Campioni sociali

Erer de Keranlouna con il proprietario Giuliano Goffi vincitore del Campionato sociale 2014 categoria maschi

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I

l cinque ottobre scorso il svolte sotto il controllo vigile del delegato Club Italiano Epagneul ENCI e in questo caso anche delegato per Breton, in stretta colla- la Toscana CIEB Paolo Andreini. borazione con il Gruppo Le riserve che fanno parte delle zone DOC Cinofilo Pistoiese, ha or or- ENCI, e ci sono state concesse gentilmente ganizzato il 5° Campionato sono: Sociale Epagneul Breton a selvatico abbat- 1) Lajatico, della famiglia Ripanucci tuto, in cui viene assegnato il titolo di 2) La Vallata della famiglia Giusti Campione sociale al miglior maschio e alla 3) La Cava, di Salutini Massimo miglior femmina della manifestazione. 4) Montelopio, di Aringhieri Giacomo Il fiduciario CIEB Riccardo, Acerbi coadiu- 5) Monti, di Tureddi Andrea e soci. vato dal Presidente del Gruppo Cinofilo Le prove a selvatico abbattuto, Pistoiese, e dalla segretaria Alessandra, ha sono le maniorganizzato questo evento, presso la casa di caccia di CLASSIFICHE Lajatico. La manifesta1° Batteria (Montelopio uno) giudice Giorgio Bellotti zione ha avuto 1° Ecc. Dusty cond. Tureddi Andrea inizio alle ore 2° Ecc. Ivette cond. Bianucci Stefano sette, presso la 2° Batteria (Monti) giudice Canovi Omar casa di caccia, 1° CAC Erer De Keranlouan cond. Pezzulli Mauro con estrazione 2° Ecc Elf cond. Pezzulli Mauro delle zone e dei giudici, alla pre3° Batteria (La Cava) giudice Zanetti Guglielmo senza dei nume1° Ecc. Natan cond. Mariani Omar rosi concorrenti e CQN Medzik cond. Selmi Marco del delegato ENCI. Successivamente, 4° Batteria (Lajatico uno) giudice Balducci Francesco in perfetto orario 1° Ecc. Artù cond. Boschi Stefano alle ore otto le varie 2° Ecc. Koky cond. Iacomini Giuseppe batterie si sono recate nelle zone a 5° Batteria (La Vallata piano) giudice Gaddini Daniele loro assegnate nelle 1° Ecc. Devil cond. Rosi Alessandro riserve private limi2° M.B. Quashqai Forest Eyes cond. Scarpinati Leonardo trofe. Ottantuno i soggetti presentati 6° Batteria (La Vallata Valle) giudice Acerbi Riccardo 1° CAC Pezo cond. Venturelli Filippo nelle otto batterie 2° R/CAC Rogo cond. Guerrieri Simone che si sono cimentate nelle belle riserve di 7° Batteria (Lajatico due) giudice Garro Pietro caccia concesse gen1° Ecc Maino della Notte di S. Lorenzo cond. Dinelli Massimo tilmente dai titolari, 2° Ecc Marech della Notte di S. Lorenzo cond. Dinelli Massimo che voglio ringraziare pubblicamente per la 8° Batteria (Montelopio due) giudice Mocellin Carlo Gino grande collabora1° Ecc Ful del Cecchetto cond. Cecchetto Luciano zione e l’ospitalità 2° MB Schumy cond. Calcinai Gianni. concessa. Le prove si sono Il Campionato Sociale maschi a selvatico abbattuto 2014, è stato vinto da Erer de Keranlouan condotto da Mauro Pezzulli, per quanto riguarda le femmine, il titolo è stato assegnato a Ivette condotta da Bianucci Stefano.


i nostri

Cani

Anno 60 num. 11 dicembre 2014

Natan conduttore Mariani vincitore di batteria

festazioni cinofile che più si avvicinano alla caccia, è inutile per un continentale selezionare su andature superbe, maestose e con aperture esagerate, se poi ci sono carenze sul recupero e il riporto, purtroppo e lo dico con vero dispiacere, molti sono attualmente i Breton che non riportano, o che riportano male e dopo ripetuti incitamenti da parte di chi li conduce. Negli accoppiamenti, bisogna tenere conto che è vero che la ferma e il riporto si possono insegnare, ma di sicuro quei soggetti non trasmetteranno queste funzioni che sono apprese e non innate. Se in passato i nobili inglesi nella selezione delle razze da ferma tenevano in scarsa considerazione il riporto, era perché si avvalevano di retriever, attualmente, poiché i tempi sono cambiati, anche nelle razze inglesi il riporto è d’obbligo. Chi esercita la caccia vera nei calanchi e negli spinai e non nel campetto di erba medica o nel quagliodromo, sa perfettamente, che un selvatico anche se abbattuto, fino a quando non è nella cacciatora non è un capo sicuro, credo quindi, che oltre a tutte quelle caratteristiche che evidenziano lo standard di lavoro, il recupero e il riporto debbano essere presi nella massima considerazione. Il nuovo Consiglio del Club Italiano Epagneul Breton, si è preposto di potenziare le prove a selvatico abbattuto, in quanto la forza di questa meravigliosa razza da ferma è proprio nei soci cacciatori. Giorgio Bellotti

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C L U B CLUB CANE LUPO CECOSLOVACCO RADUNO Serramazzoni (MO) 7 settembre 2014 Giudici: SAMBUCCO GIANCARLO (IT) - Maschi JINDRICH JEDLICKA (CZ) - Femmine + BOB MASCHI Campioni ZIGGY LEE Z MOLU ES 1 ECC AKELA 2 ECC Libera NOEL PASSO DEL LUPO 1 ECC IKO 2 ECC Lavoro QUICK SILVER LUPI DEL MONTALE 1 ECC CAC Intermedia QUEENWOLF PASSO DEL LUPO 1 ECC CAC, Miglior Maschio, BOS BELION 2 ECC R/CAC Giovani JUPITER 1 ECC ARKANSAS 2 ECC Juniores PARKER PASSO DEL LUPO 1 MP AXEL 2 MP Puppy BAJKAL OD NASEJ VLCICE 1 MP Miglior Puppy Veterani ARGO PASSO DEL LUPO 1 ECC Miglior Veterano FEMMINE Campioni FOGGY WOLF LUPI DI MONTEMORELLO 1 ECC VACUNA PASSO DEL LUPO 2 ECC Libera DAKOTA-HELKI 1 ECC CAC, Miglior Femmina, BOB THARA PASSO DEL LUPO 2 ECC Ris. CAC Lavoro HIMALAYA DELLA VITTORIA ALATA 1 ECC CAC LUNA 2 ECC R/CAC

Intermedia ARLENEMAGICWOLF 1 ECC JODEL WOLF LUPI DI MONTEMORELLO 2 ECC Giovani DAISY JANE 1 ECC Miglior Giovane METIS 2 ECC Juniores ARYA STARK DELLA FAVOLA DEL LUPO 1 MP Miglior Juniores BRIE 2 MP Baby AKEBIA SALTO DEL LUPO 1 MP AMARILLIS TETI 2 MP RADUNO Chieti 13 settembre 2014 Giudice: Leoš Jancík (CZ) MASCHI Campioni DANKO PASSO DEL LUPO 1 ECC CROLL IL PARADISO DEL LUPO 2 ECC Libera MOZART OLIM PALUS 1 ECC R/CAC EVAN DEI LUPI DI GUBBIO 2 ECC Intermedia TALETE TRE QUARTI DI LUNA 1 ECC CAC, Miglior Maschio ARAGORN 2 ECC Giovani DELICATE SOUND OF THUNDER 1 ECC Miglior Giovane ARIMMINUM MYSTIC DUDE 2 ECC Juniores TYRAEL 1 M P EGON GULLNA ULFUR 2 P FEMMINE Campioni VACUNA PASSO DEL LUPO 1 ECC CAC,Miglior Femmina, BOB Libera MONALISA OLIM PALUS 1 ECC CAC ARIMMINUM GEENA DEVIS 2 ECC R/CAC Lavoro ENYA BRANCO DEI LUPI 1 ECC CAC OLIVIA 2 MB Intermedia FEMKE 1 ECC OMBRETTA OLIM PALUS 2 MB

Giovani DANGEROUS GIRL 1 ECC DAISY JANE 2 ECC Juniores PSICHE OLIM PALUS 1 MP OKLAHOMA PASSO DEL LUPO 2 MP Miglior coppia CROLL IL PARADISO DEL LUPO – ENYA BRANCO DEI LUPI CLUB CANE LUPO CECOSLOVACCO C/O RUBBIANI A. - VIA SALVATERRA 21 42048 RUBIERA - Tel. 331-3190927

CLUB AMATORI PASTORE BELGA MOSTRA SPECIALE CINGOLI GIUDICE: MANOLA POGGESI GROENENDAEL MASCHI LIBERA ROKKITASSUN INGREDIBILE-G 1° CAC LAVORO ROKLITASSUN IRONMAN-G 1° CAC BOB GREGORYPECK DI MONTERUPINI 2° ECC INTERMEDIA HETTORE DI TORRE D’ARESE 1° R/CAC GROENENDAEL FEMMINE LIBERA ROKKITASSUN ICE QUEEN-G 1° ECC DASY DI TORRE D’ARESE 2° ECC LAVORO ROKKITASSUN HANNAH MONTANA-G 1° CAC HAPPENEDONENIGHT-G DI MONTERUPINI 2° MB MALINOIS MASCHI INTERMEDIA HASHIM LA MASCHERA DI FERRO 1° B GIOVANI CAMILLO 1° MB MALINOIS FEMMINE LIBERA GINSENG RED MOON LA MASCHERA DI FERRO 1° MB FANETTE DU CAMI DE CATHERIC 2° MB GALE RED MOON LA MASCHERA DI FERRO MB INTERMEDIA HEAT RED ISHTAR 1° MB JUNIORES INDOVINA CHI VIENE A CENA DEI BACI DI DAMA 1° P

BOB - Serramazzoni 2014

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BOS - Raduno Serramazzoni

TERVUEREN MASCHI CAMPIONI HASLAN DE CEILIBAR 1° ECC BOB LIBERA BALDER-T 1° R/CAC THOR-T DEI BACI DI DAMA 2° ECC INTERMEDIA HELLO BOY-T DI TORRE D’ARESE 1° CAC GIOVANI BUCHSABBIENERE-T 1° ECCELLENTE TERVUEREN FEMMINE LIBERA SWEETSUNSET HENRIETTE-T 1° ECC GRACEKELLY-T DI MONTERUPINI 2° MB


C L U B RADUNO PASTORI BELGI EXPO INTERNAZIONALE DI ROMA GIUDICE: MANOLA POGGESI GROENENDAEL MASCHI CLASSE LIBERA ERAGON DI COLFOSCO 1 ECC ROKKITASSUN ICE MAN 2 ECC CLASSE LAVORO AIKO DEABEI 2 MB HEARTOFDRAGON DI MONTE RUPINI 1 ECC GROENENDAEL FEMMINE CLASSE LIBERA BUFFY 1 CAC ROKKITASSUN ICE QUEEN 2 R/ CAC CLASSE LAVORO NATHORLADYOFHEAVEN DI MONTE RUPINI 1 CAC MALINOIS MASCHI CLASSE LIBERA GENGIS KHAN HERO 1 MB CLASSE INTERMEDIA IAGO DU MAS DE LAVANDE 1 CAC MALINOIS FEMMINE CLASSE LIBERA FUNNY GIRL 2 MB GIPSY QUEEN LA MASCHERA DI FERRO 1 MB CLASSE LAVORO FRANZISKA LA MASCHERA DI FERRO 1 MB TERVUEREN MASCHI CLASSE CAMPIONI HASLAN DE CEIBE LAR 1 ECC CLASSE LIBERA ROKKITASSUM GLEN MILLER 1 CAC CLASSE LAVORO ELIOT DI COLFOSCO 1 CAC BOB ROKKITASSUM JEDI 2 MB CLASSE GIOVANI BUCKSABBIENERE 1 EXC MOSTRA SPECIALE MESSINA GIUDICE Silvio Rivolta GROENENDAEL MASCHI CAMPIONI 1° R/CACIB Erik Di Torre D’Arese ALL. All.to Torre D’Arese PR. All. Della Granfonte 2° ECC. - Sunisland Bold E Savage-G ALL. G. De Maria PR. All. Della Granfonte LIBERA 1° MB Attila ALL. G.Romolo PR. F.Caristo INTERMEDIA 1° CAC ,CACIB e BOB - Elf Di Casa Bellegarde ALL. C. Bisio PR. I.Fanizzi 2° ECC. - Erik Della Granfonte ALL. All.To Della Granfonte PR. F.Rando GIOVANI 1° ECC. BEST GIOVANI - Prince Della Granfonte NATO: 02/09/2013 - ROI: 13/143332 ALL. All.To Della Granfonte PR. I. Barbagallo

LAVORO: 1° CAC, CACIB e BOB Luavjan’s Fight Club Edward ALL. P.Bottagisio PR. M. Zirafi 2° ECC. CLIMBING TO THE TOP LEON ALL. A. Ravalico PR. C. CUSENZA TERVUEREN FEMMINE CAMPIONI 1° ECC. RESY DELLA GRANFONTE ALL. All.To Della Granfonte PR. L. Romolo CLASSE LAVORO 1° ECC. CAC Lille van de Lamar ALL. Dubach Sandra PR. S. Siringo CLUB AMATORI PASTORI BELGI C/O TROTTI ROSA - VIA DEI VIGNO’ 22 21100 VARESE - Tel. 335-405128

SHAR PEI CLUB ITALIANO SPECIALE SHAR PEI INSUBRIA 2/11/2014 GIUDICE: ELENA SPECTOR MASCHI CAMPIONI 1 CACIB BOS BLACK MUSCK TWISTER BOY ALL. VAGO A. pr. COLOMBO NICCOLO’ 2 MB GOLDING QUESTION OF FAITH ALL. BUHOVAC D. PR. BERGAGNA I. LIBERA 1 CAC R/CACIB AMBASSADOR all. pr. BARGAGLIOTTI A. 2 ECC CHERNYI CHIZH GENUINE RISK all. CHERNYI CHIZH. pr. PAPI D. INTERMEDIA 1 R/CAC DANNY ROSE I DRAGONI ORIENTALI all. BERGAGNA I. pr. SALVADOR E. GIOVANI 1 ECC VOGUE’S MADE CAPTAIN HARLOOK

all. VOGUE’S MADE pr. CARCHEDI ELISA 2 ECC VOGUE’S MADE CAPTAIN RABB all. VOGUE’S MADE pr. BARBIERI M. FEMMINE CAMPIONI 1 CACIB BOB BY THE LIGHT OF THE MOON LIBERA 1 R/ CAC CHANCJS GRU BEYONCE’ all. pr. TRETTEL D. 2 ECC KINDHEARTED WOMAN BLUES DEL PEODORO all. ALL DEL PEODORO pr. PAPI D. INTERMEDIA 1 CAC VOGUE’S MADE BE OR NOT TO BE all. VOGUE’S MADE pr. PAPI D. 2 ECC MARILYN SOME LIKE IT HOT DANDONGPEI all. pr. DANDONGPEI GIOVANI 1 ECC MIGLIOR GIOVANE HAVANA DELLA TORRE VENTIMIGLIA all. BIONDO S. pr. ALL. I DRAGONI ORIENTALI 2 ECC SHIRA VICTORY JUST A LITTLE GIRL all. MATRAI V. pr. VANNUCCI S. SHAR PEI CLUB ITALIANO C/O DAL ZOTTO LAURA VIA NORCEN 31 - 32034 PEDAVENA Tel. 0439-303270

ASSOCIAZIONE TECNICA AMATORI VOLPINO ITALIANO IN POLONIA IL PRIMO CONGRESSO UMAVI All’UMAVI (Unione Mondiale Associazioni Volpino Italiano), voluta dall’Atavi e fondata a Modena nel 2011, aderiscono sedici Nazioni: Argentina, Canada, Danimarca, Germania, Italia, Irlanda, Inghilterra, Finlandia, Nord America, Olanda, Norvegia, Polonia, Russia, Scozia, Svezia e Svizzera. Il 20 settembre 2014 resterà una data importante

GROENENDAEL FEMMINE LIBERA 1° ECC. Heloise-Harlet Di Torre D’Arese ALL. E. Poledri PR. M. De Biase GIOVANI 1° ECC. Fendy Della Granfonte ALL. All.to della Granfonte PR. E. Fasciano TERVUEREN MASCHI LIBERA 1° ECC. BERLIOZ DE LA CLAIRE AUX LOUVES ALL. M. Griol PR. G. Romolo

Speciale Insubria BOB e BOS

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C L U B nella storia di questa Organizzazione perché a Rzeszòw, in Polonia, ha avuto luogo il primo congresso in concomitanza dell’esposizione di Campionato Polacco riservata al Quinto Gruppo. Il giorno precedente un pubblico attento e numeroso ha partecipato alla conferenza tra i cui relatori figuravamo Antonio Crepaldi ed io nelle rispettive vesti di Giudice specialista del Volpino Italiano e Coordinatore dell’Umavi, e di Senior President dell’Umavi, Presidente dell’Atavi e Giudice di Prove di lavoro per cani di utilità. Antonio Crepaldi, supportato da idoneo materiale fotografico, ha illustrato in modo sintetico ma incisivo gli irrinunciabili cardini del tipo del Volpino Italiano, focalizzando l’attenzione sui criteri di giudizio da adottare. Il pubblico presente, e soprattutto i Giudici, hanno seguito molto attentamente la dissertazione interloquendo con il nostro Specialista. Io ho poi illustrato le recenti attività dell’Atavi e dell’Umavi con particolare riferimento alla situazione sanitaria, alla necessità di istituire un Libro Aperto per la varietà nera a fattore rosso e sul test caratteriale. Quest’ultimo argomento ha suscitato grande interesse e molti degli astanti mi hanno chiesto di conoscere i dettagli di questo test (CAE 1) che l’Atavi organizzerà il 28 marzo 2015 a Campogalliano (Modena) in occasione dell’annuale Raduno Nazionale in cui sarà in palio per la prima volta il titolo di Campione Sociale. Ho anche disquisito sulla situazione sanitaria. Per quanto concerne l’attuale momento statistico della PLL in Italia, nel colore bianco la maggior parte dei soggetti risulta esente dalla patologia (la percentuale è quantificabile nell’80%) e quindi la situazione è pienamente sotto controllo stante l’esiguo numero di soggetti carrier il cui uso riproduttivo deve rivestire carattere di eccezionalità e comunque ovviamente limitato all’impiego con soggetti clear, cioè non portatori della patologia. Anche se la regolamentazione italiana per l’iscrizione ai Registri Genealogici non prevede nessun tipo di obbligatorietà morfo-sanitaria, devo dire con soddisfazione che il dovere morale di effettuare il test in oggetto è molto sentito dai Soci dell’Atavi. La patologia è peraltro limitata a pochissime linee di sangue perlopiù riconducibili a quelle a suo tempo create con l’impropria immissione di taluni soggetti di Kleinspitz verosimilmente portatori o affetti da PLL. L’intento di creare maggior variabilità genetica nei ceppi esistenti era comunque opinabile anche per le notevoli differenze somatiche tra le due razze. Nel Volpino Italiano Rosso la PLL non è mai finora

stata riscontrata. In Italia abbiamo un numero relativamente esiguo di soggetti rossi (un centinaio) ma con un numero di linee di sangue atto a garantire uno sviluppo soddisfacente di questa varietà. Per quanto riguarda la lussazione congenita della rotula, occorre dire che questa patologia ossea non è, di fatto stata riscontrata nel Volpino Italiano. Come è noto, l’accertamento diagnostico non è effettuabile mediante radiografia ma solo con una manualità (soggettiva e quindi estremamente aleatoria) del Veterinario Ortopedico. Si crede comunemente che questa patologia sia legata a cani appartenenti alle razze nane ma in realtà ne possono essere interessati soggetti che presentano deficit morfologici gravi quali l’eccessiva apertura dell’angolo tibiometatarsico, cioè il classico “posteriore rigido” che compromette gravemente la funzionalità del cane costringendolo a un’andatura defatigante. Sfugge il motivo per cui questo fattore -visto anche in un’ottica più ampia e quindi nel contesto di altre razze- venga spesso trascurato in sede di giudizio in esposizione. Non è certo il caso di ricordare il regolamento che prevede l’assegnazione della massima qualifica al soggetto che, oltre alle caratteristiche del tipo, possieda un’andatura brillante tipica di razza. Il momento espositivo è stato molto interessante e questo è il commento di Antonio Crepaldi, chiamato a giudicare i Chow-Chow ed i Volpini Italiani: “Il titolo onorifico di Campione Mondiale UMAVI maschi adulti 2014 e BOB: Ch. Int. Mond. Eur. Nor. Gastone del Colle degli Ulivi, (padre Only, madre Nina), allevatore Roberto Francini, proprietario Allevamento Mosjon’s di Suzanne Lindskog & Runar Herbertsson (Svezia); - Campionessa Mondiale UMAVI femmine adulte 2014 e BOS: Mosjon’s Havannah, (padre Honey Queen’s Opus, madre Mosjon’s Fiorella), allevatore e proprietario Allevamento Mosjon’s di Suzanne Lindskog & Runar Herbertsson (Svezia). Gastone è di ottima tipicità, con testa corretta e buona espressione, quadrato, angolature corrette, movimento tipico, mantello di corretta tessitura vitrea e presentato in ottime condizioni, altezza al garrese nei limiti di tolleranza (32 cm). BOB a Gastone per segnalare maggiormente questo maschio come riproduttore perché presenta caratteristiche molto interessanti. Havannah è di ottima tipicità, con testa corretta ed espressione straordinaria, quadrata, angolature cor-

I relatori del Convegno con al centro i due Volpini italiani insigniti del titolo onorifico di Campione Mondiale UMAVI Gastone del Colle degli Ulivi e Mosjon’s Havannah

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rette nel posteriore ma meno nell’anteriore che in movimento veniva troppo alzato, mantello corretto per tessitura vitrea ma fuori condizione, altezza al garrese pienamente ideale per una femmina (27 cm). Gli altri soggetti non avevano tutte le caratteristiche di tipicità, evidentemente influenzati da linee di sangue non pure”. Al termine dei giudizi, ha avuto luogo la riunione con gli junior presidenti dell’Umavi. Oltre agli argomenti già citati, anche la richiesta di un Libro Aperto per iscrivere i soggetti neri presenti nell’Italia del sud e i soggetti nati neri provenienti da accoppiamenti sperimentali tra soggetti rossi e neri a fattore rosso. Il fattivo interessamento per il riconoscimento della razza in Inghilterra. Non posso terminare queste note senza ringraziare sentitamente per l’ottima accoglienza e per la grande ospitalità il Prof. Stefano Gandini, junior President Umavi in Polonia, promotore e organizzatore dell’incontro e Zygmunt Jakubowski, noto Giudice per tutte le razze e Presidente del Club Polacco che tutela gli Spitz e le Razze Primitive. Ringrazio inoltre Elzbieta Augustyniak, Giudice dei Gruppi quinto e decimo e Presidente della sezione di Varsavia del Kennel Club Polacco, nonché Segretaria e Portavoce del Kennel Club Polacco, Anna Rogowska, Giudice dei Gruppi secondo, quarto e nono, Giudice di gare con cani da slitta e Presidente della Sezione di Rzeszow del Kennel Club Polacco, Katarzyna Fiszdon, Giudice dei Gruppo secondo e quinto, ed Ewa Szeliga Szermoneta, Giudice dei Gruppi quinto, settimo e ottavo e Vicepresidente del Club Polacco degli Spitz e delle Razze Primitive. Tutte le attenzioni riservateci hanno reso indimenticabile il nostro soggiorno in Polonia. Il prossimo appuntamento dell’Umavi è fissato per il 2015 in occasione dell’esposizione mondiale. Fabrizio Bonanno ASSOCIAZIONE TECNICA AMATORI VOLPINO ITALIANO C/O BONANNO F. VIA GERBIASCO 58/2 21020 MERCALLO - Tel. 059-232437

WEIMARANER CLUB D’ITALIA COPPA ITALIA 2014 Mantova 11 e 12 ottobre 2014 Mai come in questa edizione della Coppa, il Weimaraner Club, ha svolto una preparazione così accurata. Affidata la selezione della squadra all’esperto Giudice Omar Canovi (giovane giudice ed appassionato cinofilo come pochi) la formazione di Coppa è stata la risultante di tre prove speciali, di cui due in zona doc, ed un test su selvatico abbattuto e riporto dall’acqua fonda. Si è iniziato il 5 luglio nello splendido scenario dell’altopiano di Asiago (Vi) per passare a terreni più simili a quelli su cui si sarebbe svolta la Coppa: Piumazzo (Mo) e Mezzano (Fe) per concludere a Molinella (Bo) con selvatico abbattuto e riporto dall’acqua fonda. In totale 18 soggetti si sono sottoposti alle prove di selezione e 10 sono stati ritenuti meritevoli di far parte della selezione finale (6 titolari e 4 riserve, anche se all’ultimo momento è venuta a mancare per infortunio una riserva riducendo pertanto il numero a 9). Questa la squadra che si è presentata sabato 11 otto-


C L U B

La squadra al completo bre alla cerimonia di apertura 1 Semper Adamas The Night Rambler All. Semper Adamas Pr. Semper Adamas Cond. Bottani Tullio 3 2 Semper Adamas Great Fortune All. Semper Adamas Pr. Semper Adamas Cond. Bottani Tullio 15,8 3 Royal Weim Ruby Tuesday All. Raimondi Cominesi Dario Pr. Raimondi Cominesi Dario Cond. Joly Sophia Jane 15,8 4 Royal Weim Queen Bee All. Raimondi Cominesi Dario Pr. Raimondi Cominesi Dario Cond. Biagi Filippo 3,2 5 Semper Adamas The Revenge All. Semper Adamas Pr. Rigamonti Giulio Cond. Rigamonti Giulio 2,8 6 Royal Weim Walking on The Moon All. Raimondi Cominesi Dario Pr. Biagi Filippo Comd. Biagi Filippo 3 Riserve 1 Maia All. Bonesi Thomas Pr. Bonesi Thomas Cond. Donzellini Luca 2 Charlize Theron All. Costa Eleonora Pr. Manfredi Bianca Cond. Manfredi Bianca 3 Le Quatrième de Chanel Nommée BOB All. Rossi Erika Pr. Bausani Marco Cond. Bausani Marco Nella prova in zona Doc ha ottenuto un bellissimo secondo posto (Molto Buono) la femmina Semper Adamas Great Fortune di proprietà dell’allevamento Semper Adamas , condotta dall’esperto professionista Tullio Bottani. Per la prima volta, nella “nostra” storia di coppa, un weimaraner nato in Italia riesce ad ottenere il punto in suddetta difficile prova. Nella Prova a selvatico abbattuto si è distinta un’altra femmina anch’essa con un prezioso (ai fini della classifica finale) secondo posto (Molto Buono) Royal Weim Ruby Tuesday di proprietà di Dario Raimondi Cominesi e condotta da Sophya Jane Joly, premiata poi come prima donna ad essere entrata in classifica in Coppa Italia. Nei riporti dall’acqua fonda la squadra ha fatto bottino pieno vincendo il trofeo riservato a questa specialità. In realtà anche i Kurzhaar hanno ottenuto il punteggio massimo e quindi le due squadre si sono trovate a pari merito; la giuria ha deciso di premiare i Weimaraner in quanto hanno schierato i soggetti più giovani. E’ mancata la ciliegina del punteggio pieno in morfologia (5,6 punti sui 7,2 disponibili) , e questi 1,6 punti mancanti non hanno consentito di pareggiare il punteggio dei Drahthaar al 4° posto. Il 5° posto su 9 squadre concorrenti ci posiziona esattamente a

metà classifica e ripete il risultato del 2012 (ultima partecipazione alla Coppa) quando però le squadre concorrenti erano 8. Numerosi gli attestati di apprezzamento per la razza giunti sia dal corpo giudicante che da importanti cinofili presenti alla manifestazione che hanno evidenziato l’omogeneità dei soggetti presentati, tutti all’altezza della manifestazione, cosa che solo fino a pochi anni fa era inimmaginabile. L’appuntamento è per il 2015 dove l’ obbiettivo sarà di cercare di scalare un altro gradino della classifica che ci permetta di dare continuità e consolidare il lavoro svolto. WEIMARANER CLUB D’ITALIA C/O ROSSI ROBERTO VIA F. TURATI 14/16 - 20865 USMATE VELATE Tel. 333-2049071

SOCIETÀ ITALIANA TERRIERS RADUNO BLACK & WHITE Scottish Terrier & West Highland White Terrier 31 Agosto 2014 Pove del Grappa (VI) Giudici: Jonh Gaskell, Robert Hill, Angiolina Casale Best in Show Angiolina Casale SCOTTISH TERRIER: 26 MASCHI Campioni Quinarius Black Oropallo BOB BIS Quinarius Captain Hook 2 ECC Libera Danskots Spike Jones 1 CAC Quinarius Gary Cooper 2 R/CAC Intermedia Luisito El Matador 1 R/CAC Giovani Quinarius Jazzsinger della Riva d’Arno 1 ECC Baby Maschi San the great beauty 1 P FEMMINE Campioni Quinarius Corallo Nero 1 ECC BOS

Libera Black N’ Tantrum Singing in the Rain 1 CAC Moveable Feast Jani 2 R/CAC Intermedia Quinarius Jennifer Beals 1 ECC Peabar Honky Tonk Woman 2 ECC Giovani Love song for Quinarius delle Riva D’Arno 1 ECC Miglior Giovane Baby Peabar I’m on fire del Colle di Ottone 1 MP WEST HIGHLAND WHITE TERRIER: 44 MASCHI Libera Ipod BOB R/BIS 1 CAC Toto dei Melograni 2 ECC Giovani Who’s Big Wig 1 ECC Rio Bianco del Bianco Arancio 2 ECC Puppy Maschi Leonardo Sunshine Celebration 1 P Baby Maschi Magnetic Storm della Riva d’Arno 1 MP Debuttanti Stablaurel del Giardino delle Fiabe 1 ECC Jhon Jhon dei Melograni 2 ECC FEMMINE Campioni Jasmine Happy Naux 1 ECC Miglior Femmina Libera Xtreme Poker Face Sunshine Celebration 1 R/CAC Wild Blizzard Nataly 2 ECC Intermedia Wild Blizzard Uainionn 1 CAC Strega 2 MB Giovani Kiss’n Tella della Riva d’Arno 1 MB Piper del Magico Angelo 2 MB Baby Wild Blizzard Zingy 1 MP Debuttanti Alborada Melea Carlotta 1 ECC Penny dei Melograni 2 ECC SOCIETA’ ITALIANA TERRIERS C/O LOTZNIKER VIA FOSSI DOPPI 55 56021 CASCINA Tel. 338-5358656

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successi estero

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI

ACCESSO ALLA RUBRICA Best in show: 1°, 2°, 3° classificato (compresi Coppie, Gruppi, Giovani, Veterani) Raggruppamento: 1°, 2°, 3° classificato RADUNI E SPECIALI DI RAZZA: BIS: 1°, 2°, 3° - BOB-BOS

1° classe campioni, libera, intermedia, lavoro, giovani, veterani

INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

DAL N U M E RO D I G E N N A I O 20 1 5 SOL O R I SULTAT I OT T EN UT I DOPO I L 3 0 GI UGN O 2 014

S ITATLELLE MO IAN HELNDIALE S 201INKIE 4

MADE IN CANADA BALLACOILUPI Bracco italiano Expo di Niksic (MNE) 23/8/14 1° classificato gruppo 7 Giudice Vlado Videnovic

Expo di Kotor (MNE) 24/8/14 2° classificato gruppo 7

JEFERSON JANOEL Bouledogue francese Speciale di San Marino 23/5/14 Cl. Giovani M 1° Ecc Giudice Martinez M.A. Allevatore Leona Sosnovà Proprietario Alberto Vergara

Giudice Momcilo Milic Allev. e propr. Allev. Made In Canada Piccolo levriero italiano CACIB ALMARGENTEA CARLOTTA F Allevamento Almargentea Propr. Francesca Valletta e Salvatore Caico

MOCCA VON BAVARIA Dobermann marrone focato Raduno IDC di Kamenny Mlyn (SK) 7/9/14 1° classificata IDC Siegerin Giudice Norbert Daube Allevatore Hans Wiblishauser Proprietario Mauro e Patrizia Parisi 54

IPERIONE DES LOUPS DE MOUSETTE Pastore Belga Groenendael Raduno di Montrond Les Bains (F) 4/5/14 1° Ecc cl. Giovani Giudice Berton All. e pr. Allev. Des Loups de Mousette

ALMALEO SALOME’ Cocker Spaniel Inglese Expo di San Marino 26/7/14 2° classificato gruppo 8 Giudice Stojkovic Liliane Allevatore Laura Franzoni Propietario Mariella Bergami


successi all’estero

DARGONNE DOLLAR BABY DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/d Mondiale WUT 2014 4° classificato BIS Giudice H.Klibestein Allev. e propr. Allev. del Wanhelsing

DONALD CURRY Bassotto standard p/l EUROPEA BRNO 2014 23/10/14 4° classificato nel gruppo 4 Allev. e propr. Dario Corallo Giudice Andreas Tornau

GENGISKAN Epagneul Breton Expo di Luxemburg 30-31/8/14 2° Classificato Gruppo 7 Giudice M. WieremiejczykWierzchowska Allevatore Oliviero Merli Proprietario Danilo Argenti

AURORA DEL BEL PASTUR (FATTRICE)

NARCISO DEI GRANDI GRIGI Weimaraner p/c Expo di San Marino 13/9/14 1° BIS Giovani

con i figli Gilda del Bel Pastur pr. Bodini, Golf Tiger del Bel Pastur pr. Santopietro Incantata Luca Piena pr. C.de Vrijs Innamorata Pazza Gioia pr. Y. de Vrijs Indimenticata Olivia Hexè pr. Luccioli

Giudice M. Urosevic

Expo di San Marino 14/09/2014 2° classificato Best in Show

JOSEPH DEL BIAGIO Alaskan Malamute Bundessieger di Tulln (A) 27-28/9/14 3° classificato Best in Show

Pastori di Brie Nationale d’Elevage di Pont de Veyle 13-14/9/14 1° classificati Lot reproducteur femelle

Giudice N. Savicic Allevatore Dei Grandi Grigi Kennel Proprietario Elena Fabbri Curzi

Giudice Erwin Deutscher Allevatore Giuseppe Biagiotti Proprietario Maurizio Pizzolato

Giudici Alia, Weber, Dupas Allevatore Franco Partegiani Proprietario Marzio Santopietro 55


successi all’estero

BOULE DE VOYANCE ALESSANDRA Bouledogue francese Speciale di San Marino 23/5/14 Cl. Giovani F BOS Giudice Martinez M.A. Allevatore Alberto Vergara Proprietario Paolo Liberati

BALOU GIRL DEL WANHELSING Bassotto kaninchen p/d Expo di Innsbruk 24/8/14 1°classificato Best in Show Giudice P. Monteaun Allev. e propr. Allev. del Wanhelsing

IMAGINETHERE’ SNOHEAVEN DI MONNAGIÒ & ISMENE DI MONNAGIÒ Bassotto p/c Expo di koper DATA 1° BIS Coppie Giudice Primoz Peer Allevatore Allev. di Monnagiò Proprietario Costanza Mozzillo

OOTA-DABUM DA CASA DOS HERDEIROS DO LOBO Bovaro del bernese Expo di Klagenfurt (A) 14/6/14 1° classificato Best In Show Giudice Blaz Kavcic Allevatore Maria Amelia Taborda Propr. Allev. La signora dei 100 Cani 56

GRAZIANO DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchino Camp.to Club di Nitrianske Rudno (SK) 6/9/14 1° classificato Best in Show

DRAGONJOY IN THE STARDUST Welsh Corgi Pembroke Expo di Lussemburgo 30/8/14 2° classificato gruppo 1 Giudice Aidietiene

Expo di Koper (SLO) 5/10/14 Camp.to EuDDC di Molenhoek (NL) 14/9/14 3° classificato gruppo 1 CAC cl. Campioni Giudice J. Plestenjak Giudice Milan Krinke

Giudice Amelia Murante Allevatore e propr. Alberto Malaguti

Allevatore Allev.Dragonjoy Kennel Proprietario Riccardo Vigliani


successi all’estero

DANDY DELLA MEZZA LUNA Setter Irlandese Expo di Koper I (SLO) 4/10/14 2° classificato gruppo 7 Giudice Elena Agafonova Allevatore M. Rossella Ungaro Bartoli Proprietario Maurizio Abeni

WAFER DELLE ROSE & BAMBÙ Bassotto standard p/c Expo di Podgorica (MNE) 28/9/14 2° classificato gruppo 4 SHOKOLADNAYA TYANUCHKA IZ OMSKOI KREPOSTI Bassotto p/c Expo di Koper DATA 3° classificata gruppo 4

Giudice Sanja Vretenicic Allevatore Elena Vaccari Proprietario Nicola Sacco

Giudice Janez Nahtigal Allevatore Proprietaria Costanza Mozzillo

CALETTO WINNINGMOOD 2000 VOLTS Spitz Pomerania Expo di Gibilterra 21/9/14 2° classificato Best In Show Giudice Sigurd Wilberg Allevatore Marcin Wilczek Proprietario Figliolia Pasqu Ale

ARLEQUIN VELVET LADY Basset Hound Speciale di Targu Mures (RO) 13/9/14 CAC BOB Giudice Shharat Sharma ( Allevatore e propr. Antonella Bonacossa

HALIZEN’S COCO CHANEL Siberian Husky Expo di San marino 13/9/14 1° classificato gruppo 5 Giudice Enrico Drudi Allevatore Halizen’s kennel Proprietaria Claudia Savoia 57


successi all’estero

LERI’S GANG DAPHNE DUCK Chihuahua p/l Speciale di Tulln (A) 27/9/14 1° Ecc Miglior Giovane F Giudice Ingrid Ehold Allevatore e propr. Allev. Leri’s Gang

KOUROS DI SOLE E D’AZZURRO Levriero Afghano Club Show Levrieri di Lotzwil (CH) 30/8/14 BOB Giudice I. Beccarelli Allevatore e proprietario Allev. Kouros

GOLIATH DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp.to EuDDC di Molenhoek (NL)14/9/14 CAC cl. Libera Giudice Sinisa Cujan Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Jan Celakowsky

BOULE DE VOYANCE SACHER Bouledogue francese Speciale di San Marino 23/5/14 Cl. Campioni F CAC Giudice Martinez M.A. Allevatore Alberto Vergara Proprietario Alberto Vergara

HOBBY MARYDEN BRIGHT SOPHIE Spitz Pomerania Speciale Brno 22/ 10/14 CAC cl. Intermedia

MOONLIGHTFIRE CHARLESTON Chihuahua p/c Speciale di Tulln (A) 27/9/14 1° Ecc Miglior Giovane M

OGLE VOM GARNSEE Airedale Terrier Speciale di Chatel Guyon (F)10/8/14 CAC BOS

Giudice Karel Horak Allevatore Marina Denisova Proprietario Mariagrazia Balestra

Giudice Ingrid Ehold Allevatore Allev. MoonLightFire Proprietario Allev. Leri’s Gang

Giudice A. Marcillaud Allevatore Meyer Zu Strohe Proprietario Giulio Audisio Di Somma

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successi all’estero

HIPEPPER DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano nero Camp.to Club di Nitrianske Rudno (SK) 6/9/14 1° CAC cl. Intermedia Giudice Milan Krinke Allevatore Alberto Malaguti Proprietario Lucia Grassi

KOUROS WHEN TOMORROW COMES Levriero Afghano Club Show Levrieri di Lotzwil (CH) 30/8/14 CAC Giovani

JOKER DELLA KAFARA Bassotto nano p/d Expo di Malta 11-12/10/14 1° classificato gruppo 4 Giudice Boris Spoljaric Allevatore e propr. Allev. della Kafara

Giudice I Beccarelli Allevatore e proprietario Allev. Kouros

CAMERON BRILLIANT Irish Soft Coated Wheaten Terrier Speciale di Chatel Guyon (F) 10/8/14 CAC BOB

ELISE DELLA BAIA AZZURRA Alano nero Raduno Euddc di Molenhoek (NL) 14/9/14 jBOB – BOB cl. Giovani

IULIUS RAMAZZA BRICIOLE Norwich Terrier Speciale di Chatel Guyon (F)10/8/14 2° classificato gruppo 3

Giudice A. Marcillaud Allevatore Hulthen Proprietario M. Plano Audisio Di Somma

Giudice S. Cujan Allevatore Patrizio Donati Proprietario Sheila De Franco

Giudice A. Marcillaud Allevatore Akkev. Iulius Proprietario M. Plano Audisio Di Somma 59


successi all’estero

TOLOMEO STYLE VIOLETTA JACK Jack Russell Terrier Club Show Skopje (MK) 4/10/14 jCAC jBOB ELREY DEL CASTELLO DELLE ROCCHE Alano arlecchino Camp.to Club di Nitrianske Rudno (SK) 6/9/14 CAC cl. Libera Giudice Milan Krinke Allevatore e propr. Alberto Malaguti

Giudice D. Drobnjak Allevatore Allev. Violetta Jack Proprietario Kiskovski Kennel

DIAMANTE DELLA BAIA AZZURRA Alano fulvo Raduno Euddc di Molenhoek (NL) 14/9/14 1° Ecc BOB cl. Libera Giudice I. Ostenshenk Allevatore Patrizio Donati Proprietario Fabio Ottaviani

CHAMPY DELL’ ETRURIA 2000 & CORI DELL’ ETRURIA 2000 Beagle Expo di San Marino 13/9/14 1° BIS Coppie Giudice Urosevic Milivoje Allevatoree proprietario Paolo Pieracci

FEBAK OF BOBBIE DEL BAFFIN Samoiedo Expo di Koper (SLO) 5/10/14 2° classificato gruppo 5

JOKYL RED ROBIN Airedale Terrier Speciale di Chatel Guyon (F)10/8/14 CAC BOB

AKASHA BANANA SPLIT Basset Hound CRUFTS Birmingham (UK) 7/3/14 BOB

Giudice Heidi Kirschbichler Allevatore Pierluigi Buratti Proprietario A. Peruzzi

Giudice A. Marcillaud (F) Allevatore Jackson &Swash Proprietario Giulio Audisio Di Somma

Giudice R.S. Parker Allevatore E. Teresa Secci Proprietario Antonella Bonacossa

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successi italia ACCESSO ALLA RUBRICA 1° classificato del Raggruppamento, compresi Coppie e Gruppi, in Esposizioni Internazionali in Italia. 1°, 2°, 3° classificato del Best in Show generale

RUBRICA GRATUITA RISERVATA AI SOCI ENCI INDICARE nome del cane, razza, luogo e data expo, classifica, giudice, allevatore, proprietario. Le inserzioni incomplete, verranno cestinate

Inviare a redazione@enci.it Dal numero di giugno solo risultati ottenuti nell’anno 2014

DAL N U M E RO D I G E N N A I O 20 1 5 SOL O R I SULTAT I OT T EN UT I DOPO I L 3 0 GI UGN O 2 014

GREY CLASSIC’S MONTHGOMERY WOOD Weimaraner p/c Expo di Messina 19/10/14 1° Classificato gruppo 7 Giudice Vilmos Kardos Allevatore Edwin Lenaerts Proprietario Allev Greysbeth

LUX-LIUREX FATA MORGANA Yorkshire terrier Expo di Bergamo (Montichiari) 28/9/14 1° classificato gruppo 3

I BRAVI RAGAZZI MASANIELLO & I BRAVI RAGAZZI TRISHA Bullmastiff Expo di Bergamo (Montichiari) 28/9/14 1° BIS Coppie Giudice Abele BARBATI Allevatore e proprietario Nadia Furlon

Giudice Franco Gatti Allevatore e propr. Liliana Cheroglo

BIG BAD VOODOO KOOLER Beagle Expo di Lecco del 27/9/14 1° classificato gruppo 6

REAL KING, OKLAHOMA E QUEEN DI GREYSBETH Weimaraner p/c Expo di Reggio Calabria 18/10/14 1° BIS Gruppi

Giudice Alessandro Braga Allevatore e propr. Francesca Asunis

Giudice Biasiolo Allevatore e propr. Allev. di Greysbeth

FRANCINI’S TARANTELLA Cocker spaniel inglese Expo di Bastia Umbra 12/10/14 1° classificato gruppo 8 Giudice Mario Migliarini Allevatore Angela Francini Proprietario Alessandra Ferrara 61


ORGANO UFFICIALE DELL’ENCI Ente Nazionale della Cinofilia Italiana n. 11 dicembre 2014 – Anno 60°

Lodi, i veterinari incontrano gli allevatori

DIRETTORE RESPONSABILE: Fabrizio Crivellari UFFICIO STAMPA E PUBBLICHE RELAZIONI: Rodolfo Grassi REDAZIONE: Renata Fossati PROPRIETÀ ED EDITORE: ENCI Milano HANNO COLLABORATO: Ferdinando Asnaghi, Giorgio Bellotti, Giulio Bezzecchi, Francesco Camiolo, Matteo Cremonesi, Claudio De Giuliani, Debora Groppetti, Maria De Pasquali, Dolores Genco, Rodolfo Grassi, Donato Grimaldi, Stefania Lapi, Nadia Paris, Tiziano Pavolettoni, Dario Raimondi Cominesi, Daniela Sorlini, Federica Vicarini, Daniele Ubaldi. ENCI IN INTERNET: www.enci.it informazioni: info@enci.it soci: soci@enci.it segreteria: segreteria@enci.it libro genealogico: lg@enci.it expo: expo@enci.it prove: prove@enci.it redazione: redazione@enci.it biblioteca: biblioteca@enci.it REDAZIONE, PUBBLICITÀ: 20137 Milano - Viale Corsica 20 Tel. 02/7002031 Fax 02/70020323 IMPAGINAZIONE GRAFICA: Studio DOD design - Massa Lombarda (RA) STAMPA: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) SPEDIZIONE PER L’ITALIA E PER L’ESTERO: Rotolito Lombarda Via Sondrio n° 3 20096 - Seggiano di Pioltello (MI) La quota associativa dei Soci Allevatori è pari a euro 51,65 e dei Soci Aggregati a euro 5,00; ai soli fini postali, euro 2,00, sono da considerarsi quale quota di abbonamento alla rivista.

La Direzione non si assume alcuna responsabilità sulle inserzioni pubblicitarie inoltrate senza bozzetto, sulle quali, peraltro, si riserva di operare eventuali tagli al testo, compatibilmente con lo spazio prenotato. Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. La responsabilità per i contenuti e le opinioni espresse negli articoli pubblicati è esclusivamente degli autori In copertina: Golden Retriever Majik Keystone Cop di Dolores Genco. Foto: Ludovica Soresina

Da sx: Debora Groppetti, Antonio De Biase, Fabio Vegetti, Paola Dall’Ara, Clara Palestrini, Stefano P. Marelli e Paola Fossati

È

diventato ormai un ap appuntamento fisso che si ripete da 3 anni, l’incontro tra veterinari e allevatori cinofili. Sabato 18 ottobre 2014 si è svolto, per la prima volta nella sede di Lodi presso il Polo Universitario Veterinario dell’Università degli Studi di Milano, il convegno dal titolo “L’allevamento canino: i consigli dei veterinari per una buona gestione”. L’evento è stato patrocinato dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, dal Gruppo Cinofilo Milanese e dalla Società Amatori Schaferhunde, da sempre attenti alla formazione scientifica rivolta al mondo cinofilo, all’allevamento e alla selezione del cane di razza. Dopo il benvenuto da parte del direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica (DIVET), prof. Luigi Bonizzi, la giornata è iniziata con la presentazione del dott. Stefano P. Marelli, zoonomo genetista, riguardante la struttura genetica dell’allevamento. È seguita poi la relazione della dott.ssa Debora Groppetti, medico veterinario, ricercatrice DIVET, inerente al parto naturale, assistito e cesareo nella cagna, con una breve anticipazione sui risultati preliminari del Censimento del peso del cucciolo

alla nascita (progetto in collaborazione tra Università degli Studi di Milano ed ENCI). In rappresentanza dello sponsor, Royal Canin Italia, il dott. Antonio De Biase, medico veterinario che ha esposto peculiarità e vantaggi della nutrizione dei cani di razza. Una originale presentazione enigmistica ed interattiva di casi clinici relativi a vaccinazioni e malattie infettive è stata esposta dalla professoressa Paola Dall’Ara, medico veterinario, docente di microbiologia e immunologia veterinaria. La dott.ssa Clara Palestrini, medico veterinario comportamentalista, ricercatrice DIVET, ha affrontato l’attuale tematica dell’aggressività e dell’interpretazione del linguaggio canino. Il difficile obiettivo dell’esenzione da displasia dell’anca e del gomito è stato trattato dal dott. Fabio Vegetti, medico veterinario libero professionista, fiduciario Ce. Le.Ma.Sche. Ha concluso l’intensa giornata scientifica la dott.ssa Paola Fossati, medico veterinario, docente di medicina legale veterinaria, con una panoramica delle responsabilità civili e penali dell’allevatore cinofilo. Sponsor dell’iniziativa Royal Canin e MSD Animal Health Italia. Debora Groppetti

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 3639

ERRATA CORRIGE

Pubblicazione riservata ai Soci dell’Ente

INC novembre 2014 pg. 35 - Foto Best in Show di Bergamo (svoltasi a Montichiari) L’esatta didascalia riferita al 3° classificato è: Bracco Italiano bianco arancio “ASTER dei SANCHI” proprietario Marcello Salvi

Associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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scampoli d’inverno

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