Ranger, di Bill, ma anche di Aramis, che alla Tollara, a marzo, pur non essendo entrato in classifica, si pose indubbiamente in luce. Cominciamo proprio da lui, e da Bill. Aramis, pupillo di Lidio Riva, è figlio del campione Bobet di Loro Piceno (da Radentis Nomar) e di Desianensis Mila, figlia di Asia di Valpanaro, a me molto cara. Dopo il Derby, ho ritrovato Aramis in Polonia. Mi ha suscitato un’ottima impressione in gara giovani, vinta con la qualifica di Eccellente. Poi, ho avuto l’opportunità di vederlo di nuovo all’opera a Niš, sempre in giovani, due giorni prima dell’Eurocoppa. Ne ricavai l’idea, non da tutti necessariamente condivisa, di un giovane molto brillante ma anche già maturo e concreto, positivo, pronto, già ben preparato, già permeato di una chiara consapevolezza del suo impegno. Quel giorno finì secondo, proprio alle spalle di Bill della Steccaia, il pointer bianco-nero, ampiamente distintosi al Derby. Costui è un cane di indubbia classe, già dimostrata al Derby; allevato da Attilio Pasquali, di proprietà del signor Antonio Pallottini, è figlio di un pointer da me molto ammirato e stimato, Vento del Frangio, dell’Ingegner Endrizzi. Vento, fratello di Vasco, altrettanto buono, è un celebre figlio di Ribot e di una figlia di Gim per una figlia di Gino del Frangio. La madre di Bill, Prunilla della Cisa, è figlia dell’ottimo Anter, del Dottor Paolo Pardini, e di Hora della Cisa, figlia di Tristan, fratello di Titan, e di una figlia di Res.
PERCHÉ RANGER È UNA CERTEZZA E veniamo a Ranger. È stato allevato da Silvio Marelli, ed appartiene a un proprietario greco, Vasilios Sakantanis, grande sportivo e appassionato. È un figlio di Apollo, un esemplare stilista, purtroppo già venuto a mancare, non senza essersi rivelato splendido riproduttore. È stata una gravissima perdita per l’allevamento pointer. Apollo, allevato da Domenico Petrella, ha per fortuna due fratelli, rimasti all’ottimo allevatore, che si segnalano anch’essi come notevolissimi rappresentanti di razza e della linea del grande Fiano del Volturno, figlio di Milord di Groppo e di una sorella di Zora di San Pellegrino, Zuffa. Ranger ha un fratello, Rodeo, altrettanto bravo, anch’egli condotto da Paris Eschini, ed appartenente a Gianluca Fulgenzi, giovane appassionato, bravo e simpatico, figlio di Gianni, celebre allevatore, giudice e presidente del gruppo cinofilo anconitano. La madre di Ranger e Rodeo (il quale ha fatto un CAC in prova giovani!) è London del Sargiadae, sorella del buon Latino, figlia di Kaster e di Bora du Mas du Zouave, figlia dell’immancabile caporazza Titan. La madre di Bora, Tafna, è figlia di Eugubium Ics, ennesimo importante prodotto di casa Gnagni, figlio del monumen-
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Paris Eschini con Ranger del Sargiadae vincitore dell’Eurocoppa
tale Clastidium Fauno e della fantastica Ester del Pratesi, figlia del sommo Pul degli Uberti. Io conobbi Ranger quando era un cucciolo, e ne rimasi letteralmente folgorato. Proprio oggi, parlando con un mio caro amico, ed ottimo cinofilo, Alfiero Pieraccini, mi ha detto che Paris ha avuto, con Ranger, vita facile, tanta e tale era l’innata naturale capacità di apprendere di questo straordinario allievo. Non ho nessuna difficoltà a crederci, perché fin dai primi mesi di età Ranger evidenziava una insolita, incredibile attitudine. Al Derby, Ranger ha dovuto soccombere, di stretta misura, al compagno di allevamento Mosè, altro cane importantissimo. Un vero peccato che la sfida non si sia potuta ripetere, per i motivi meramente anagrafici già detti prima, nell’Eurocoppa: ne potevamo vedere delle belle! Al Derby, Ranger sem-
Sgancio di Mosè del Sargiadae, conduttore Stefano Girandola
brava mantenere le sue caratteristiche di soggetto un po’ mingherlino. Ora, invece, appare maturato e potenziato, ed esprime una forza incredibile. L’ho giudicato in prova pointer, mi pare martedì 26, a Żitorađa, e ha presentato un biglietto da visita entusiasmante. Facilità e timbro di galoppo, tipicità, azione estrema, mentalità esuberante, ritmo che trascina e ruba l’occhio! E poi concentrazione, convinzione, tensione. Il barrage è stato meraviglioso. Dibor è stato grande, ma contro un Ranger così non ci sono speranze. Comunque, uno spettacolo grandioso. Io sono convinto che questa Eurocoppa lascerà un segno imperituro nella storia. Per ora, godiamocene, e riviviamone, i sublimi momenti, ancora impressi vivissimamente nella recente memoria. Paolo Verdiani