Anche il cane, al pari del suo conduttore, viene “salutato” a fine traccia con un rametto di quercia
Il fascino delle prove per il recupero ungulati
La traccia del giorno dopo La manifestazione a Pennabilli nell’ambito di “Caccia ai sapori” Una vera avventura nel bosco impervio. E’ la prova con CAC per cani da traccia nei boschi di Pennabilli, organizzata dalla locale Federcaccia e dal Gruppo Cinofilo Riminese. Il 19 agosto scorso, per l’ottava edizione della festa “Caccia ai Sapori” che si tiene nel paesino della Valmarecchia, come consueto, la prova ha fatto parte integrante della festa imperniata su caccia, cucina e arte, che i cacciatori di Pennabilli organizzano a scopo di beneficenza per iniziative sociali locali. Nei tre giorni della manifestazione il “circuito ungulati” è solitamente piuttosto nutrito. Si svolgono infatti esami di abilitazione per conduttori di cani da traccia, esposizione di cani da seguita e da traccia, convegno sulla gestione degli ungulati e sulla caccia di selezione, mostra dei trofei con circa 600 pezzi provenienti dalla caccia di selezione sui distretti della provincia. Molto forte il “sentire” del cane da traccia fra i sele-controllori della
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zona, che hanno metabolizzato tale disciplina con encomiabile serietà, ponendosi a disposizione per recuperare selvatici feriti non solo a caccia ma anche sulle strade per impatto con automezzi. La traccia per la prova viene predisposta il giorno prima (i cani debbono lavorare su traccia fredda) perché la realtà del recupero ungulati richiede a volte azioni che possono durare anche più di un giorno. Iscritti alla prova dodici soggetti (sei Bavaresi, cinque Hannoveriani e un Dachsbrake), suddivisi in tre batterie, con un giudice per ciascuna batteria. Giudici ENCI Osvaldo Valtulini, Giuliano Colombi, Luca Segata. Organizzazione tradizionalmente puntuale e precisa, affidata ad un gruppo di persone esperte del territorio e della materia. La prova di Pennabilli, su terreno impegnativo, è molto selettiva e non concede spazio alla fortuna. I concorrenti dell’edizione 2012 si sono dimostrati
veramente all’altezza, registrando una classifica lunga e fiorita di ben cinque Eccellente. Il punteggio viene calcolato in modo particolare, in base ad un conteggio che si ottiene dalla moltiplicazione del voto ottenuto in ogni singola fase della prova (obbedienza, attesa conduttore, lavoro su traccia, comportamento a fine traccia, comportamento sul selvatico, guardia del selvatico) per un coefficiente diverso a seconda della fase stessa. Si è aggiudicato il CAC il Bavarese Gsell (cond. Gunther Mittenzwei) con 65 punti e la seguente relazione: “ottimo su obbedienza e attesa, ottimo sulla traccia con collegamento perfetto con il conduttore, ottimo il fine traccia, non rovina (il selvatico; n.d.a.) e difende con equilibrio”. Solo una piccola imperfezione impedisce di acquisire a sua volta il cartellino all’Hannoveriana Balda (cond. Alessandro Bertinelli), che peraltro “conduce la traccia in modo esemplare e